New adventure: La Tela

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Claudium
00mercoledì 24 febbraio 2010 11:04
Solo tre parole: due post perfetti! [SM=x92709]
@Jekyll@
00mercoledì 24 febbraio 2010 16:23
Lieto che ti siano piaciuti!!! E sono convinto che si sia solo all'inizio!! [SM=x92702]
@Jekyll@
00giovedì 4 marzo 2010 11:32
Ot-Drago, devi correggere il tuo post...in questo racconto io sono ancora un Aspirante, come voi...è nelle Falci che, per la prima volta, il mio pg interviene come Vassallo... [SM=x92706] [SM=x92702] -Ot
@Jekyll@
00giovedì 4 marzo 2010 23:42
Ot- Nella frase "In quel mentre Albins..." devi correggere ancora [SM=x92706] ...scusa, ma poi Otrebmu ci sgrida [SM=x92705] -Ot
Drago.89
00venerdì 5 marzo 2010 01:42
Sei statue avevano rotto il silenzio ed erano pronte ad attaccare.
Ormai Drago era abituato a vedere ogni tipo di sortilegio, magia o illusione che sia ma non avrebbe mai pensato si fosse arrivati a tanto e siccome le statue erano prive di un’incantatore che le animasse non avevano altra scelta che combattere e tentare di abbatterle. Come se non bastasse le loro armi magiche, le magie e gli incantamenti che possedevano non potevano essere usati…nonostante tutto l’animo della Guardia Reale non riusciva a cedere e questo neanche lui riusciva a spiegarselo.
Stranamente però le statue che si erano messe in moto ora erano ferme, quasi come fossero nell’attesa di un’ordine.
Gli occhi delle due statue che non avevano battuto ciglio e sedevano ancora in un riposo ingannevolmente eterno, d’ un tratto si illuminarono di una luce gialla ed in quell’istante si udirono codeste parole:
<< VOI! INVASORI, CHE INVADETE LA CITTA’DI OMAR! DESISTETE DALL’ATTACCARE E LA VOSTRA VITA VERRA’RISPARMIATA…ATTACCATE E PERIRETE! >> pronunziò probabilmente uno dei due guardiani con voce tonante.
Jekyll, Drago, Albins e Trekentoff dapprima sbigottiti si scambiarono un’occhiata incredula.
Non pensavo che Retoet intendesse una cosa simile pensò Trekentoff.
La Guardia Reale in quel mentre iniziò a pensare al da farsi e si sbrigò a consultarsi prima di effettuare qualsiasi azione.
<< Non abbiamo altra scelta tre di noi combatteranno ed uno fra noi, a mio parere il più veloce dovrà arrivare dall’altro lato del salone per fermare quel pazzo di Heliclial…Albins voi potreste farcela >> disse la Guardia Reale tetro in volto.
Il suo amico Ninja l’aveva capito sin dall’inizio, solo lui possedeva le capacità per correre veloce e confondersi nell’ombra, infatti anche se non poteva usare i suoi talenti, poteva contare sulle sue abilità fisiche.
<< Purtroppo avete ragione, credo che sia l’unica opzione possibile visto che non riusciremo facilmente ad arrivare tutti al frammento di Balthia…l’unico problema e che ognuno di noi dovrà distrarre una statua, allora è deciso? >> intervenne Jekyll smorzando quando più possibile il loro temporeggiamento.
Sia Trekentoff che Albins annuirono. A questo punto rimaneva una sola cosa da fare.
<< Jekyll procediamo pure, sono pronto! >> sentenziò Albins concentrato sul suo obiettivo…il lato opposto del salone.
Il cavaliere del Nord non se lo fece ripetere una seconda volta anche perché non vi era né il tempo né altre possibilità di attuare alcunchè piano.
<< CHAAAARGE! >> fu la voce di Jekyll a dare il via al piano, sperando funzionasse.
<< E’MORTE SIA! >> furono le ultime parole che uno dei due guardiani statua pronunziò, dopodiché la luce giallastra si spense definitivamente e cosa ben più grave le statue iniziarono a fiondarsi sul nemico.
In quel mentre Albins aveva cominciato a correre e nello stesso momento tre Aspiranti tentavano disperatamente di distrarre e se possibile mettere fuori combattimento quelle statue imponenti.
Le forze di Drago iniziavano ad aumentare rapidamente, un grido feroce scaturì dalla Guardia Reale per nulla intimorito dall’imponenza del nemico si preparò ad attaccare insieme ai suoi compagni con cui aveva condiviso ogni sorta di dolore.
Non importa se non potremo usare le nostre armi…le nostre abilità…quello che conta è il nostro cuore, proprio da lì prendiamo la nostra forza! Quest’oggi una città sarà piegata…oppure tre Aspiranti periranno! questi furono gli ultimi pensieri di un’Aspirante Guardia Reale che aveva dato tutto per i suoi ideali ed ancora adesso combatteva e dava il massimo per quello in cui credeva.

OT- Spero che il post sia di vostro gradimento...che le vostre spade colpiscano sempre nel segno e che la fortuna non ci abbandoni proprio ora! Modificato, chiedo venìa. La vecchiaia si fà sentire prima del previsto... [SM=x92713] [SM=x92712] -OT
Trekentoff
00venerdì 5 marzo 2010 23:09
Trekentoff perse ben presto di vista Drago e Jeckill nel caos del combattimento. Due statue lo attaccarono assieme, mulinando pesanti spadoni.
Parò un colpo con lo scudo e ne schivò un altro. A dispetto della loro mole massiccia i golem si muovevano con l’agilità di guerrieri veterani e maneggiavano le loro armi con insospettabile abilità per dei semplici costrutti.
Trekentoff si chiuse sulla difensiva in attesa di un varco nelle difese avversarie.
Nonostante colpissero con forza e fossero veloci, notò che non avevano una tecnica cosi raffinata, si limitavano solo a colpire con più furia possibile.
L’occasione arrivò, quando una delle statue si sbilanciò in avanti per portare un affondo violento, ma troppo azzardato. L’Aspirante non si spostò, spinse lo scudo in avanti e incassò il colpo in pieno. Digrignò i denti, quando sentì la vibrazione risalirgli lungo il braccio, ma respinse l’avversario con una spallata e, approfittando del suo momento di squilibrio gli sfondò lo stomaco di pietra con un affondo.
Di questo approfittò il secondo avversario per attaccarlo da un fianco e abbatterlo con un unico fendente.
L’Aspirante tentò di arretrare, ma notò con suo grande disappunto di non riuscire a estrarre la lancia. Era come se la pietra si fosse mossa volontariamente e serrata attorno alla punta.
Per evitare di finire decapitato Trekentoff mollò il manico e balzò dilato. Il golem non si fece disorientare e lo incalzò con una rapida raffica di stoccate, cosi da costringerlo a veloci parate.
Trekentoff schivò e parò con lo scudo, ma infine l’arma avversaria trovò un varco nella sua difesa e saettò veloce verso il suo fianco. L’Aspirante estrasse la spada giusto in tempo per intercettarla a un soffio dall’obiettivo.
Respinse la lama e arretrò un istante per riprendere fiato. Stranamente la statua non continuò il suo attacco, anzi sembrava più interessata al cadavere del suo “compagno” abbattuto. Si piegò su di lui e gli posò una mano tozza sul petto.
Forse era una specie di funerale d’arme.
La pelle rocciosa della statua caduta cominciò improvvisamente a incresparsi e a bollire. Trekentoff rimase stupito nel vedere la pietra che la componeva liquefarsi e risalire velocemente lungo il braccio del golem. Lentamente le spalle, le braccia e il petto del costrutto vennero ricoperte da quella strana poltiglia simile a argilla fusa. Ricopertele completamente, si ricompattò con un sonoro schiocco, formando una pesante corazza e un ascia bipenne.
Forte del suo nuovo armamentario, la statua sollevò le sue armi e lanciò un rumore basso e pesante, simile a quello delle rocce che si sfregano le une contro le altre, poi si scagliò all’attacco, a una velocità molto maggiore di prima.
Trekentoff fu colto di sorpresa e arretrò sotto una gragnuola di colpi possenti.
Solo la sua superiorità tecnica gli permise di venirne fuori indenne. Non parava direttamente ogni colpo, ma scartava appena di lato e lo faceva scivolare contro la lama della spada.
Sentiva chiaramente che oltre al corpo adesso i due costrutti avevano unito anche la forza e capì di non poter continuare cosi ancora per molto.
Deviò l’ascia e bloccò un affondo con lo scudo. Una nota argentina, simile al rintocco di una campana, si diffuse nell’enorme stanza.
Trekentoff sorrise nel vedere scintille azzurrine schizzare dal punto in cui la lama di pietra dell’avversario aveva toccato la mezzaluna incisa sul suo scudo.
“ Adesso ho capito” mormorò. “ Questi golem hanno dentro di loro comunque una carica magica che li anima e che può essere neutralizzata”
Con questa consapevolezza si preparò a contrattaccare.
Nel frattempo….


OT- Peggio che mai, la situazione diventa sempre più difficile, adesso non combattiamo più contro i golem, questi sono super-golem [SM=x92706] -OT
Claudium
00venerdì 5 marzo 2010 23:19
OT-

X Jekyll

Non solo, sgrida soprattutto me, che essendo uno dei primi bibliotecari arcani (il forum dove lavoriamo si chiama biblioteca arcana) dovrei far evitare queste cose [SM=x92710]

X Trekentoff

Cavolo, già siete senza armi magiche ed ora ci mettete pure i mega-golem [SM=x92708] Non pensavo che il mio gruppo avesse manie suicide [SM=x92710]

-OT
Vodia
00sabato 6 marzo 2010 10:42
OT -- A me invece non torna che Albins non possa utilizzare le sue capacità speciali... voglio dire, da quando in qua il Ki è una forma di magia? O sono io che non conosco ancora abbastanza D&D?
Claudium
00sabato 6 marzo 2010 11:21
OT- Non sono un grande esperto di D&D, però il Ki e Mana sono entrambe forme di energia che scorrono dentro al corpo quindi mi sembra ragionevole pensare che se una è bloccata lo è anche l'altra. -OT
@Jekyll@
00sabato 6 marzo 2010 12:06
Re:
Claudium, 06/03/2010 11.21:

OT- Non sono un grande esperto di D&D, però il Ki e Mana sono entrambe forme di energia che scorrono dentro al corpo quindi mi sembra ragionevole pensare che se una è bloccata lo è anche l'altra. -OT




ot-Concordo...temo che ad Albins non resti altro che sfruttare la sua superiorità fisica, la sua velocità e l'incredibile prontezza di riflessi che sono caratteristiche fisiche, plasmate dall'addestramento e non dalle energie magiche...naturalmente oltre alle sue armi...
Quanto alle nostre manie suicide, beh, Claudium temo che tu non abbia ancora visto il resto...sto preparando un post dal quale non so ancora come ne verremo fuori [SM=x92706] ...dovrò contare sulla prontezza di Drago, Albins e Trekentoff... [SM=x92702] -ot
Claudium
00sabato 6 marzo 2010 13:33
OT- Va bene, occhio solo a non fare i power-players [SM=x92710] Ora però è meglio smetterla con tutti quesi Ot, che sennò appesantiamo il racconto [SM=x92702] -OT

...gli Aspiranti non sapevano che Heclial aveva appena raggiunto il Cuore di Omar.

***


Dopo essersi diviso dai suoi compagni Claudium interrogò uno dei soldati dei Falchi che aveva messo fuori combattimento all'ingresso della Torre; prima che l'uomo perdesse i sensi, il Paladino apprese che Clanitia aveva fatto riunire tutti i Conti nella Sala del Gran Consiglio, il locale situato in cima al palazzo dove gli 8 erano soliti riunirsi per discutere dei problemi della cittadina.
L’Aspirante iniziò a sudare freddo: Clanitia non gli aveva di certo fatti riunire lì per discutere; probabilmente voleva… Il Paladino preferì non pensarci; forse poteva arrivare in tempo per impedirlo.
Certo però no sarebbe stata una cosa facile: avrebbe dovuto raggiungere da solo la cima di una torre alta ben 8 piani e per di più brulicante di decine di soldati pesantemente armati, senza contare che non avrebbe potuto utilizzare nessuno delle sue magie da paladino.
L’Aspirante si gettò a terra; non gli veniva in mente nessuna idea. Di certo se voleva arrivare in cima alla Torre in fretta e con abbastanza forze per riuscire a fronteggiare il Conte e le sue Guardia Reali avrebbe dovuto prendere per forza gli ascensori, ma così piazzato non sarebbe mai riuscito ad arrivare vivo fino alla Sala.
Mentre Claudium rifletteva su questi pensieri, il suo sguardo si fermò su Atreo, che attendeva impassibile gli ordini del suo cavaliere; i suoi occhi corsero poi verso i soldati che aveva ucciso e si posarono sullo stemma dipinto sulle loro corazze.
Improvvisamente il Paladino ebbe un’idea: se avesse indossato una delle armature dei soldati avrebbe potuto facilmente confondersi con loro riuscendo a raggiungere indisturbato la cima della Torre.
Soddisfatto dell'idea, l’Aspirante iniziò a spogliare il soldato più vicino e dopo essersi liberato della sua corazza indossò la nuova armatura; poi nascose il corpo del soldato spogliato per evitare che qualcuno scoprisse il suo trucco e desse l’allarme; inutile dire quanto faticò il Paladino, già provato dall’attacco alle mura, a trascinare il corpo con un'armatura che non era la sua; infine, dopo aver condotto Atreo nelle stalle e averlo confuso tra gli altri destrieri, l’Aspirante si incamminò verso i locali degli ascensori.

Tutto procedette come previsto da Claudium: il suo travestimento non destava sospetti tra i soldati, anche se, forse, agitati com’erano, non avrebbero notato il Paladino anche se avesse continuato ad indossare la sua corazza. L’Aspirante raggiunse così senza problemi l'ascensore e salì fino alla cima del palazzo, impiegando non più di un quarto d’ora. Tutto filò lisciò anche quando il Paladino attraversò il piano in cerca della Sala, la cui entrata Claudium individuò in un corridoio che conduceva ad una grande porta dorata sorvegliata da due Guardie Reali armate con armature complete ed alabarde.
Claudium sapeva che non sarebbe stato facile superarle, ma arrivato a questo punto non poteva fermarsi. Così, dopo aver preso un bel respiro, il Paladino imboccò di gran lena il corridoio.

<<Fermo, per ordine del Conte Clanitia nessuno può entrare nella Sala del Gran Consiglio fino a quando la riunione non sarà conclusa!>> intimò la prima Guardia a Claudium, sbarrandogli il passo con l’alabarda.
<<Cedete il passo, soldati! Il Generale Heclial in persona mi ha ordinato di riferire importanti aggiornamenti al Conte sullo stato dell’avanzata nemica>> mentì deciso il Paladino.
<<Noi siamo Guardie Reali, non Falchi, e rispondiamo solo all’autorità dei Conti. Nemmeno se ricevessimo l’ordine da Heclial in persona apriremmo queste porte!>> rispose lapidaria la seconda Guardia.

L’Aspirante allora si girò su se stesso fingendo di andarsene, ma appena il secondo soldato abbassò la guardia, il Paladino si girò, stampando con un pugno tremendo in faccia all’uomo, che lasciò la presa sull’alabarda e si accasciò tenendosi il naso con le mani.
Immediatamente l’altra Guardia calò giù la sua alabarda, che mancò per un pelo la testa del Paladino. A quel punto Claudium sguainò la sua spada di oricalco; l’Aspirante doveva sbrigarsi a terminare il combattimento se non voleva attirare a sé altre Guardie.
Così, dopo aver schivato un colpo di alabarda portato al suo fianco, il Paladino colpì le braccia del soldato, disarmandolo, e, con un colpo deciso portato all’elmo dell’uomo con il pomolo della sua spada, mise fuori combattimento la Guardia.
Proprio in quel momento però, l’altra Guardia si era ripresa e si apprestava a caricare Claudium, il quale, molto abilmente, schivò il colpo e deviò la direzione dell’attacco, facendo sbattere violentemente l'uomo contro il muro sinistro del corridoio. Ora che però entrambe le Guardie erano svenute, l’Aspirante fu costretto a nascondere anche i loro corpi se non voleva essere scoperto e, visto il tremendo peso delle loro armature, stavolta il guerriero dovette liberarsi della sua corazza per spostarli, rischiando così di farsi scoprire. Fortunatamente nessun soldato passò per il corridoio in quel momento e il Paladino riuscì a far rotolare i corpi dietro ad una grossa statua, lo stesso punto dove abbandonò la sua corazza.
Fatto ciò Claudium si fermò a riflettere un momento di fronte alla grande porta dorata; poi, preso un altro bel respiro, entrò.
La resa dei conti con Clanitia era finalmente arrivata.
Vodia
00sabato 6 marzo 2010 16:49
OT -- Da quando in qua esistono gli ASCENSORI nel Medioevo?
Claudium
00lunedì 8 marzo 2010 09:06
OT- Ti rimando al primo post del racconto [SM=x92702] -OT
Vodia
00lunedì 8 marzo 2010 12:04
OT -- Ah, capito... Seconda figuraccia (e dire che in genere NON ho la memoria corta... SIGH)!
Claudium
00lunedì 8 marzo 2010 15:45
OT- Tranquilla, capita. Occhio però a mettere gli OT [SM=x92702] -OT
Vodia
00lunedì 8 marzo 2010 21:10
OT -- Attento alla Regola del Voi...
@Jekyll@
00martedì 9 marzo 2010 08:33
Ot-Amico mio, troppo facile, temo...nel post in cui le nostre strade e quella di Claudium si sono separate, si dice che, se non ho capito male, che la distruzione del frammento di Balthia avrebbe comportato la distruzione della città e di tutti coloro che si fossero trovati entro le sue mura (noi compresi, sigh [SM=x92707] )...bisogna sentire cosa ne pensa Claudium. Poi, come detto da Vodia (sempre attentissima...non gli sfugge nulla!! [SM=x92702] ), attento alla regola del Voi-Ot
§ Albins §
00martedì 9 marzo 2010 12:46
OT-Ahia...non ricordavo questo piccolo particolare...vabbè allora lo cancello e mi invento qualche altra cosa..no problem.-OT
Trekentoff
00martedì 16 marzo 2010 21:32
Trekentoff si abbassò di scatto e la spada di pietra del golem passò sibilando a un palmo dalla sua testa, tranciando di netto il pennacchio che decorava l’elmo. L’Aspirante parò con lo scudo il colpo di ritorno e contrattaccò con un fendente che venne a sua volta parato dalla spada del costrutto.
I due avversari rimasero in una posizione di stallo.
Trekentoff sentiva la forza superiore del golem premere contro di lui come un maglio, perciò si staccò dal confronto all’improvviso e balzò a lato. Mentre il costrutto, spinto dal suo stesso peso, si sbilanciava in avanti, la lama dell’Aspirante si abbattè sul fianco dell’avversario, una, due, tre volte, aprendovi numerosi squarci.
Con uno scatto d’ira, il golem ruotò su sé stesso e tentò di decapitare Trekentoff, ma quest’ultimo bloccò il colpo con la spada e con un affondo fulmineo, spinse in avanti lo scudo, piantandone il bordo nel petto del costrutto.
Subito, una luce azzurrina illuminò l’arma.
Il golem gettò un muggito lamentoso e perse la presa sull’ascia, che cadde tintinnando e si trasformò in polvere; crepe profonde ne percorsero la pelle rocciosa, intaccandone la compattezza.
Anche la possente spada di roccia che brandiva fu corrosa e scomparve.
Trekentoff brontolò, quando le schegge gli piovvero addosso, e spinse lo scudo ancora più in profondità. Infine, fece roteare la spada in alto e con un unico colpo secco, tagliò la testa del golem, mettendo fine ai suoi lamenti.
Quindi fece un passo indietro.
Davanti ai suoi occhi, il pesante corpo di roccia decapitato sussultò un ultima volta, cadde sulle ginocchia e si frantumò in mille pezzi.
Trekentoff si scrollò di dosso i frammenti di pietra e gettò un occhiata alla mezzaluna raffigurata sul suo scudo.
Una luce azzurrina ne pervadeva la sottile figura, chiaro segno che la magia che, fino ad un attimo prima animava il golem, era rinchiusa al suo interno.
“ Che magia portentosa” mormorò, comprendendo l’incredibile, e pericoloso, potere racchiuso nella Geomanzia e nella Balthia che la alimentava. Non osava pensare a cosa avrebbe scatenato la liberazione di una tale forza.
Velocemente, recuperò la sua lancia e si precipitò in soccorso di Jeckill e Drago.


OT- Non mi sono dimenticato del campo anti-magia, tranquilli. [SM=x92702] Mi sono ricordato che il potere dell'armatura di Trekentoff dipende dal minerale di cui è formata non da qualche potere magico, periòc penso sia tutto in regola [SM=x92709]
Complimenti, Albins, avete fatto saltare in aria Omar [SM=x92710] [SM=x92702] -OT
Claudium
00mercoledì 17 marzo 2010 12:41
OT- Sì, al cosa del minerale ci può stare, Trek [SM=x92702] In ogni caso gli oggetti ed armature incantate non funzionano. -OT
@Jekyll@
00lunedì 22 marzo 2010 12:25
Il lamento di dolore del golem comunicò a Jekyll che Trekentoff era riuscito ad avere la meglio sul proprio avversario. Un sorriso di compiacimento distese le labbra del Cavaliere del Nord, quando sentì i frammenti di pietra, che una volta erano un golem, precipitare a terra, poi l'Aspirante volse nuovamente gli occhi sul proprio nemico che, immobile, lo stava osservando con sguardo vacuo, prima di lanciarsi nuovamente all'attacco.
Qualcosa non tornava: il golem all'inizio era lento, prevedibile, potente certo, ma goffo ed impacciato, ma ora le cose stavano cambiando, i suoi colpi arrivavano sempre più rapidamente ed in modo preciso e stava diventando difficile prevedere le sue mosse.
Il colosso, brandendo velocemente una lunga spada di roccia ed una palla chiodata, si avventò su Jekyll così rapidamente che il Paladino non ebbe il tempo di alzare la sua guardia.
L'impatto delle armi di pietra fu violentissimo ed il Cavaliere del Nord fu scaraventato contro una parete di roccia tanto violentemente da perdere quasi la presa sulle sue due lame.
Vedendo il padrone a terra, Eoden si avventò sul golem, ma dovette desistere, nonostante le sue zanne fossero lunghe ed affilate come pugnali, non potevano nulla contro la pelle di roccia del loro avversario.
L'artefatto osservò, come stupito, quel grosso lupo bianco, aggrappato disperatamente ad una delle sue possenti braccia e sembrò riflettere per un attimo su quello che doveva fare dell'animale, poi volse il grande testone verso il cavaliere dall'armatura d'argento e si diede uno scrollone con fare noncurante, lanciando Eoden attraverso la sala. Il lupo riuscì a ricadere sulle zampe, emettendo un basso mugolio di disappunto, e si lanciò nuovamente alla carica contro la statua che, ora, gli voltava le spalle, concentrato su Jekyll.
-Eoden, fermati!- ordinò il Cavaliere del Nord -Questa volta non mi potrai aiutare! Non puoi far nulla contro la pietra, amico mio!
Il lupo bianco arrestò la sua corsa e rimase ad osservare l'Aspirante.
-Mettiti al sicuro, Eoden...devo sbrigarmela da solo!- concluse Jekyll, arretrando fino ad appoggiare le spalle alla parete di nuda roccia della sala.
Il golem avanzò di un passo e vibrò un fendente contro Jekyll che scartò rapidamente di lato, mandando a vuoto il colpo dell'avversario. La lunga lama di pietra si schiantò contro la parete di roccia, frantumandosi, mentre il Cavaliere del Nord eseguì una rapida rotazione di novante gradi, sollevando la Sciabola d'Argento, per poi calarla con tutte le sue forze contro il braccio ancora teso del mostro.
La lama argentata emise scintille rosse quando urtò contro il pavimento roccioso, mentre l'avambraccio del golem, mozzato di netto, precipitò al suolo esplodendo in una nuvola di polvere e detriti.
-Come pensavo!- esclamò Jekyll, balzando all'indietro per recuperare una certa distanza dall'avversario -Non possono nuocere alla città, poichè ne sono i guradiani...ogni volta che l'impatto contro la città sarà tale da danneggiarla, i golem falliranno...
Il Paladino dovette abbassarsi rapidamente sulle ginocchia per evitare una spazzata veloce e letale della palla chiodata.
-Quello che non capisco è come faccia ad essere così veloce...-commentò tra se e se, buttandosi sulla destra per evitare ancora la sfera di roccia: il golem era cieco di furore e cercava di schiacciare l'avversario con colpi in rapida successione.
-Maledizione! Acquista velocità nei movimenti...sembra di combattere contro un...-Jekyll si lanciò sulla sua sinistra e rotolò sul fianco per sfuggire ad un altro assalto.
-Ma certo! Un Aspirante Vassallo! Questo golem ha capito come mi muovo e ha imparato...a imitarmi!
Un lampo bluastro ed il tintinnio del ferro contro la pietra, poi un'esclamazione di disappunto.
Jekyll vide dietro le gambe del golem la lancia di Trekentoff cadere al suolo.
-Amico mio, lasciate perdere! Ognuno di noi dovrà affrontare il proprio golem e sconfiggerlo e temo che ognuno di loro sia diverso dagli altri! E' una sorta di esame...io e Drago dovremo cavarcela da soli, altrimenti nessuno di noi riuscirà a passare oltre ed a raggiungere il generale!- gridò il Cavaliere del Nord, mentre si abbassava nuovamente per evitare l'ennesima spazzata, calibrata all'altezza della sua testa.
Trekentoff borbottò qualcosa, scontento di non poter aiutare i suoi amici, e andò a recuperare la sua lancia.
-Mettetevi al riparo, Trekentoff!- gli suggerì Drago.
Scuotendo ancora la testa, Trekentoff si andò a sedere su un blocco di granito abbastanza lontano dal combattimento, lasciando vagare lo sguardo ansioso sugli Aspiranti in combattimento.
Un'improvvisa sensazione di umido sulla mano lo fece sussultare e, veloce, abbassò lo sguardo pronto a reagire ad una nuova minaccia, ma si rilassò immediatamente quando vide il grande testone bianco di Eoden.
-Tranquillo, Eoden, vedrai che il tuo padrone e Drago ce la faranno senza problemi! Sono guerrieri potenti e con esperienza!
Jekyll cominciava ad essere stanco ed il combattimento stava arrivando in un punto di stallo, mentre il furore del golem non accennava a diminuire. Con i suoi continui attacchi in rapida successione, il guardiano di Omar stava spingendo l'Aspirante Vassallo verso il centro della sala...dove non avrebbe potuto rischiare di danneggiare nuovamente la città.
-Devo fargli cambiare direzione d'attacco...penso sia giunto il momento di riprovare a vedere chi è più duro tra Omar e questo golem!
Il Cavaliere del Nord vide arrivare la palla chiodata e si lanciò a terra, ma questa volta verso i piedi del golem e vi rotolò velocemente sotto per cercare di trovarsi, poi, in piedi alle spalle del colosso, ma questi si girò con agilità sorprendente e menò un altro colpo con la sua sfera di roccia.
Jekyll non ebbe tempo di fare altro che ruotare le braccia all'interno così da proteggere la Sciabola d'Argento e la Spada di Acciaio Azzurro e offrire all'impatto i due scudi d'argento, montati sugli avambracci della sua armatura.
L'urto fu ancora una volta micidiale e il Cavaliere del Nord, spinto dall'impatto scivolò di diversi metri, piegandosi in avanti il più possibile per contrastare la forza che lo spingeva e per non finire nuovamente a terra...se fosse caduto, il golem lo avrebbe attaccato ancora e, con la velocità di cui era ora capace, lo avrebbe colpito in pieno, ponendo fine alla sua battaglia e, probabilmente, alla sua stessa vita.
La fatica di mantenersi in piedi, nonostante quella possente spinta, fu tale che Jekyll temette di non riuscire, poi il rumore del metallo che cede gli fece sbocciare un terrore che non aveva mai provato prima nel cuore...gli scudi stavano cedendo! Una fitta rete di crepe sottili si era aperta su entrambi gli scudi d'argento.
Dopo momenti che sembravano interminabili, la spinta iniziò a farsi meno intensa ed a rallentare: ormai Jekyll era quasi nuovamente con le spalle al muro.
-Bravo, bestione!- ghignò il Cavaliere del Nord, schernendo il golem -Ed ora vediamo di porre fine a questo scontro!
Il Golem emise un lungo grido gutturale e sollevò ancora il suo braccio per schiacciare l'Aspirante con la palla chiodata.
Jekyll piegò le ginocchia e, come spinto da una molla, si lanciò tra le gambe del golem. La creatura si accorse dello spostamento avversario, ma dovette arrestare prima il suo colpo per non colpire ancora la parete della sala...e questa breve esitazione fu più che sufficiente a Jekyll.
Il Paladino, appena passato oltre le gambe del golem si voltò, spalancò le braccia e vibrò due rapidissimi fendenti su quelle che erano le caviglie del mostro: colto alla sprovvista e sbilanciato dal suo braccio ancora teso e dalla palla chiodata che ancora stringeva in mano, il costrutto cadde in ginocchio con il tronco proteso tutto in avanti.
Il Cavaliere del Nord ne approfittò, spiccò un balzo e saltò sulla schiena del colosso, raggiunse rapidamente il collo e saltò di lato ad esso per poterlo vedere meglio.
-La vittoria, infine, è mia!- gridò Jekyll, calando le sue due lame e staccando la testa del golem dal resto del corpo.
Dalla mostruosa bocca uscì un lungo lamento che si interruppe quando la testa di roccia si schiantò al suolo, poi un grande boato scosse l'aria nella sala: il corpo del golem si accasciò contro la parete della sala, esplodendo in polvere e frammenti di pietra delle dimensioni di una noce.
Jekyll si coprì la testa con gli scudi d'argento e, quando la polvere si depositò, lasciò vagare il suo sguardo su quello che restava dell'avversario: un mucchio di pietrisco e polvere. Non ebbe il tempo di rattristarsi nel vedere tra i resti del golem molti frammenti d'argento, poichè Eoden gli si lanciò contro, festeggiandolo per la vittoria.
Poi, mentre si avvicinava a Trekentoff, si volse a guardare Drago che affrontava il suo golem, Alba e Tramonto sguainate e letali ed una determinazione negli occhi che Jekyll non aveva mai visto nella coraggiosa Guardia Reale.
-Coraggio, amico mio, mancate solo voi e potremo mostrare ad Omar chi sono gli Aspiranti Vassalli del Sommo Blue Dragon!- mormorò il Cavaliere del Nord, osservando l'amico impegnato in duello.
Drago.89
00lunedì 22 marzo 2010 14:11
In precedenza, Drago era riuscito ad eliminare la prima statua che gli si era parata innanzi. Lo scontro non era durato molto, infatti l’Aspirante era riuscito a far caracollare il colosso contro un pilastro e senza perdere un solo attimo gli aveva inferto un fendente micidiale, apportato con entrambe le spade e mirando alla testa del nemico, staccandola nettamente dal corpo.
Dopo poco però aveva osservato stranamente che la statua ormai diventata polvere si era unita ad un’altra statua di pietra con cui combatteva in quell'istante.
Velocità, forza e riflessi del nemico erano raddoppiati ma non fu solo questo a stupire la Guardia Reale.
Sembra quasi di combattere cotnro una mia copia, non è possibile…non sarà mica che…ma certo adesso ho capito, ecco perché non riesco a batterlo… penso’Drago ormai conscio del potere di quelle statue.
Il suo nemico dapprima con una spada, ora era equipaggiato con ben due spade, un’armatura migliorata ed aveva una postura identica all’Aspirante. Improvvisamente il colosso calò le sue due spade con estrema velocità sulla Guardia Reale il che riuscì a parare all’ultimo istante, facendolo però sbalzare contro un pilastro del salone. Per sua fortuna non perse i sensi ma si decise ad aspettare il prossimo attacco senza far nulla mirando a disorientare il suo avversario. Il guardiano di pietra si avvicinò minaccioso caricando le sue spade stavolta attaccando lateralmente.
Jekyll e Trekentoff rimasero perplessi ed in tensione per quello che stavano vedendo…perché Drago non accennava né ad attaccare né a muoversi? Le spade erano molto vicine ma un’istante prima di essere colpito l’Aspirante si scaraventò sotto le gambe del guardiano rotolando alle sue spalle. Ci furono un impatto ed un rumore devastanti. La statua aveva centrato in pieno il pilastro distruggendo sia quest’ultimo che le sue spade. Ciottoli e pietroni frantumati irruppero sulla testa del colosso stordendolo, una minima parte di ciottoli aveva colpito anche Drago alle gambe ma in quel momento non poteva permettersi di pensare al dolore, indi si scaraventò come un fulmine sulla statua. Proprio mentre era in procinto di colpire mortalmente, il suo nemico iniziò a sollevare la sua grande mano per colpire l’Aspirante.
Sciocco guardiano…un tentativo che vi costerà molto penso' furbamente Drago. Infatti la Guardia Reale aveva notato per mero caso l’attacco alle spalle, grazie alle sue spade che teneva sempre incrociate verso l'alto, le quali avevano realizzato una sorta di specchio per l'Aspirante. In questo modo riuscì a lanciarsi in avanti verso il pavimento e ad evitare il peggio ma così facendo impattò di forza sul terreno. La mano del gigante ormai incontrollabile si schiantò dove prima si trovava l’Aspirante…la testa del guardiano esplose in mille pezzi. Infine lo scontro era giunto al termine, anche se la Guardia Reale aveva dolori in tutto il corpo la sua furia ed il suo ardore non lo facevano demordere per nessun motivo.
Ovazioni e urla di gioia si levarono da lontano, Jekyll e Trekentoff avevano osservato lo scontro ed ora si avvicinavano verso il compagno. Persino il fido Eoden levò un ululato che risuonò in tutto il salone mentre correva al fianco del padrone.
La Guardia Reale si alzò a fatica da terra imprecando e si preparò per l’ultimo ostacolo.

OT- Forza amici ora ci aspetta l'ultimo scontro, ovvero le statue guardiane! [SM=x92703] Solo dopo questo scontro potremo aiutare Albins [SM=x92702] -OT
@Jekyll@
00martedì 23 marzo 2010 12:30
Un boato squarciò l'aria e subito dopo un colpo di vento di violenza inaudita scaraventò la Guardia Reale, ancora malferma sulle gambe, a terra, mentre Jekyll e Trekentoff vennero sbalzati contro una parete.
-Cosa è stato?!- chiese allarmato Trekentoff.
-Un applauso!- rispose, sarcastico, il Cavaliere del Nord.
I due colossi di pietra che sorvegliavano il portone oltre il quale era scomparso Albins avevano sbattuto con violenza le loro possenti mani una contro l'altra, creando un movimento d'aria di potenza indicibile, e ora si avvicinavano lentamente agli Aspiranti Vassalli, ancora stupiti e frastornati.
-Già...ma adesso sappiamo quale parte tagliare per prima!- mormorò Drago, rialzandosi.
I due Golem iniziarono a roteare le armi con velocità, pronti a falciare gli intrusi che avevano disturbato il loro sonno secolare.
-Maledizione!- imprecò Trekentoff, arretrando di un passo ed urtando con le spalle la parete di nuda roccia -Cosa facciamo?
-Cominciamo con l'evitare di finire tagliati a pezzetti!- rispose Jekyll, mentre con gli occhi seguiva attentamente i movimenti delle statue e delle loro armi gigantesche.
L'ombra delle due statue ormai sovrastava gli Aspirtanti, le schiene pressate contro li muro e già i seguaci di Blue Dragon potevano sentire sul volto l'aria spostata dai vorticosi movimenti delle armi avversarie.
D'improvviso un latrato si udì nella sala delle statue ed un grosso lupo bianco saltò contro il fianco di uno dei golem, sbilanciandolo violentemente. La statua perse in parte il proprio equilibrio e finì contro la sua gemella, urtandola con forza.
-E bravo, Eoden!- esclamò il Cavaliere del Nord -Forza, amici, allontaniamoci da questa parete e prepariamoci alla battaglia!
Subito gli Aspiranti si liberarono dallo scomodo angolo in cui erano rimasti imprigionati e si sparpagliarono, circondando i golem che, nel frattempo, avevano ripreso la loro stazione eretta.
-Liberiamoci di queste creature il prima possibile, amici miei!- disse Drago, incrociando Alba e Tramonto davanti sè -Qualcosa mi dice che Albins avrà presto bisogno del nostro aiuto!

Ot- Spero che vada bene come introduzione, speravo di scrivere di più, ma mi hanno chiamato per una piccola urgenza...continuate pure!-Ot
§ Albins §
00martedì 23 marzo 2010 16:48
Mentre i compagni erano impegnati a combattere contro le statue guardiane,
Albins era arrivato ad un lungo corridoio alle spalle delle statue, e di lì ad una massiccia porta di ferro.
Tentò di aprirla, ma niente era bloccata. Prese la sua Luna di Seta e la conficcò con tutta la forza nella serratura della porta, che cigolando si aprì.
Il ninja si ritrovò di fronte Heclial che stava vicino un suo uomo mentre teneva in mano il pezzo di Balthia.
<< Ebbene uno di voi è comunque riuscito a passare le statue, bravo vi faccio i miei complimenti, anche se non riesco proprio a capire come questa cosa sia potuta succedere, ma comunque la corsa termina qui. >> Gli disse Heclial, facendo cenno al suo uomo di spostarsi in fondo alla sala proteggendo il frammento.
<< Eh non avrete pensato che fossimo come i vostri uomini spero. >> gli rispose il ninja.
Al che Heclial estrasse la sua spada e puntò contro il ninja che grazie ai suoi fulminei riflessi riuscì a schivare il colpo e a contrattaccare, non riuscendo però nel tentativo di colpirlo.
Albins aveva notato che avrebbe facilmente potuto distruggere il frammento di Balthia in modo da annullare il blocco magico imposto dalla pietra, ma poi ricordò che se lo avesse distrutto avrebbe decretato la fine sua, dei suoi amici e dell’intera città. E comunque la strada gli era sbarrata dal generale e non sarebbe riuscito facilmente a passare.In ogni modo doveva inventarsi qualcosa per prendere il frammento.
Heclial non gli lasciava molto tempo per pensare perché lo incalzava con potenti colpi di spada, che non facevano altro che far indietreggiare in ninja, che però aveva molta più agilità dalla sua, e molti colpi riusciva a schivarli senza doverli parare con le katane.
Mentre combattevano però Heclial prese il sopravvento e riuscì a colpire Albins al volto con un pugno, scaraventandolo contro la parete.
<< Sono riuscito a colpirvi finalmente…e il mio pugno ferrato dovreste averlo accusato..ahahahah. >>gli rise in faccia Heclial.
In effetti il ninja aveva subito il pieno il pugno del generale, e la faccia gli bruciava dal dolore, ma era stato necessario farsi colpire ed essere scaraventato più vicino al frammento di Balthia di quanto non fosse stato prima.
Da lì se non ci fosse stato Heclial con uno scatto avrebbe potuto strappare il frammento dalle mani del suo seguace, ma con il generale dietro ciò non era possibile, a meno di sacrificare la propria vita, dato che nell’attimo in cui avrebbe preso il frammento Heclial lo avrebbe attaccato e sicuramente ucciso.
<< Deve pur esserci un modo… >> disse tra sé e sé Albins, quasi rassegnato a scattare e rischiare così la propria vita.
Proprio in quel momento sentì un verso familiare e subito dopo imprecare il generale. Si girò.
Si, era proprio Eoden, il grande lupo bianco dell’amico paladino che era saltato addosso ad Heclial.
Albins ritrovò fiducia, anche se non vedeva ancora i compagni, sapeva che presto sarebbero arrivati. Questo era un messaggio di Jeckyll, forse stavano distruggendo le statue e per questo avevano mandato Eoden avanti.
<< Bravissimo Eoden tienilo impegnato 2 secondi…E comunque Jeckyll è un grande.. >>
Albins infatti aveva capito cosa aveva pensato il compagno. Essendo che combattevano contro degli ammassi di pietre, le zanne e gli artigli di Eoden servivano a ben poco, e sarebbe stato sicuramente molto più utile a lui che a loro.



OT- raga se c’è qualcosa che non va basta che me lo dite.. [SM=x92702] -OT
Drago.89
00martedì 23 marzo 2010 17:29
Eoden era riuscito a passare tra le due statue rapido come un fulmine mentre i tre Aspiranti li tenevano impegnati. Il fido lupo albino aveva compreso benissimo le parole del padrone, quasi come fossero in sintonia tra di loro.
Occhi di bragia erano quelli dei due guardiani, di un colore giallo fosforescente capaci di scavare un solco dentro l'animo umano, ma non nel cuore di ghiaccio degli Aspiranti del Sommo Blue Dragon.
Dopo l'attacco iniziale del grande lupo albino i due guerrieri secolari avevano già perso la pazienza e stavano per iniziare un'ardua battaglia.
Entrambi i colossi avevano armature ma le armi erano del tutto diverse ed egualmente pericolose.
In quel momento Drago, Jekyll e Trekentoff erano uniti come non mai, quasi a formare una mini testuggine difensiva.
<< Jekyll cerchiamo di buttarne uno giu'con astuzia...credo abbiate capito cosa intendo... >> disse la Guardia Reale scambiandosi un'occhiata di assenso con il Cavaliere del Nord, poi continuò rivolgendosi in generale << state pronti... >>
<< Ehi Guardiani? Ci vedete? Scommetto che non riuscireste a prenderci neanche se ci lanciaste contro le vostre armi! >> urlò Drago schernendo duramente i due colossi di pietra.
Uno dei due guardiani infuriato come non mai scagliò un'ascia pietrosa verso la loro direzione con una forza a dir poco sovrumana.
Forse un miracolo, riuscirono a scansarla spostandosi lateralmente verso sinistra. Un fragore enorme fece intuire la fine dell'ascia.
<< Bene...un'ascia è fuori uso...hehehe >> sentenziò compiaciuto dall'iniziativa Trekentoff.
Credo di aver capito la tattica di Drago...bravo amico...se continuiamo così riusciremo ben presto ad aver ragione su questi colossi pensò gioioso il Cavaliere del Nord.
Non molto lontano dal luogo dello scontro con i guardiani di Omar, il Ninja era alle prese con l'infido generale nel tentativo di fermare i suoi propositi folli, ma questa volta non era solo.


OT- Purtroppo anche io non ho avuto molto tempo...continuiamo così amici e che la forza sia con noi![SM=x92702] Ben presto arriveremo AlbinsUn'urgenza Jekyll?Spero non sia stato nulla di grave... -OT
Vodia
00martedì 23 marzo 2010 17:49
OT -- A dire il vero, io avrei provato a parlamentare con le statue, prima di attaccarle (mi riferisco all'inizio di tutto questo combattimento)...
Ma d'altronde, cosa ci si può aspettare da un guerriero, che abbia Diplomazia a palla? E' più probabile che abbia tanti muscoli e poco cervello (SCHERZO, naturalmente)... Vabbè, è anche vero che non avete un druido con voi... [SM=x92702]
Vodia
00martedì 23 marzo 2010 20:21
OT -- D'accordo, però almeno un PICCOLO tentativo di convincerle che non eravate nemici si poteva pur fare... [SM=x92702]
Poi, con il resto del post, mi sono tolta la soddisfazione di prendervi un po' in giro, ma questo credo si sia capito...
Trekentoff
00martedì 23 marzo 2010 23:39
Anche se disarmata, l'enorme statua guardiana rimaneva comunque un avversario temibile.
Ruggendo furiosa, si scagliò in avanti e, sollevato il braccio in aria, calò il mastodontico pugno in un tremendo colpo a martello nel tentativo di schiacciare una volta per tutte i tre intrusi.
Gli Aspiranti riuscirono a schivare il colpo, balzando rapidamente in direzioni diverse, ma la violenta onda d'urto generatasi li scaraventò all'indietro, mandandoli a cozzare contro il pavimento e le pareti di pietra.
Trekentoff impattò con violenza contro una superficie di dura pietra. Digrignò i denti, quando una scarica di fitte lancinanti gli attraversò la schiena, e fu sul punto di cadere in avanti e sbattere di nuovo contro la dura roccia. All'ultimo, con un grugnito si appoggiò alla lancia e riuscì a rimanere im equilibrio.
Ansimando, sollevò lo sguardo e vide Jeckill combattere con il secondo guardiano, mentre Drago si stava rialzando faticosamente.
La statua guardiana disarmata lo stava fissando a debita distanza, le enormi braccia inerti sui fianchi, immobile. Solo gli occhi accesi di luce testimoniavano la sua vitalità.
Trekentof sorrise. Quei costrutti erano dotati persino di un notevole senso dell'onore. Attendevano ogni volta che l'avversario si rimettesse in piedi prima di attaccare.
Forse dipendeva dal fatto che la città combatteva solo pe difendersi. Chissà.
Ma comunque fosse, non gli era molto di aiuto in quel frangente. Da solo non aveva granchè possibilità di abbattere un tale colosso.
Poteva rallentarlo per un po', magari anche ferirlo gravemente, ma non sarebbe servito a molto se poi fosse morto lo stesso.
Per avere qualche possibilità di sconfiggerlo aveva prima bisogno di una cosa.
Cominciò a guardarsi cautamente attorno.
Se solo avesse visto dove era caduta.....
Dandosi dello sciocco, si voltò e...ringraziò mentalmente Drago.
L'ascia di pietra scagliata dal golem era piantata proprio dietro di lui, anzi probabilmente era proprio contro quella che aveva cozzato.
Decisamente un gran bel colpo di fortuna.
Aggrottando la fronte, Trekentoff vi appoggiò il palmo aperto contro.
Per quache istante una lieve fiamma azzurrina avviluppò la mano dell'Aspirante e la mezzaluna stilizzata sul suo scudo, poi con uno schiocco iprovviso l'enorme ascia di pietra si frantumò in mille pezzi, riducendosi ad un ammasso di detriti.
Caricato di nuova energia, Trekentoff si voltò a fronteggiare di nuovo il suo avversario, che era stata immobile fino a quel momento.
Con un rumore sordo, la statua guardiana sollevò i pungi e si mise in guardia, pronta ad attaccare di nuovo.
Fu Trekentoff a prendere l'iniziativa. Puntò il palmo aperto, ancora avvolto dal fuoco argentato, in avanti e, dopo essersi concentrato brevemente, scagliò una palla di fuoco bluastro contro il costrutto.
La sfera sfrecciò a grande velocità verso il suo obiettivo, roteando su sè stessa, ma la statua non si fece cogliere impreparata.
Con uno scatto repentino sollevò il braccio e colpì la sfera con Tremendo manrovescio, mandandola a schiantarsi contro una delle pareti laterali, quindi si gettò in avanti a una velocità insospettabile per la sua stazza, facendo tramare l'intera sala ad ongi passo.
Trekentoff non si mosse. Appena la statua sollevò il pugno per schiacciarlo senza pietà, piantò i piedi a terra e alzò lo scudo. La mezzaluna al centro dell'arma si incendiò di fiamme argentee e l'Aspirante attese.
A quel punto il golem colpì, ma l'effetto un molto diverso da ciò che si aspettava.
Invece di sfondare come niente quello scudo cosi piccolo e insignificante e schiacciare il suo possessore, l'enorme pugno del costrutto si schiantò con un boato assordante contro la mezzaluna di ferro si illumin come una torcia, eppure non si spezzò.
Trekentoff cedette di un passo sotto la forza immane del costrutto, ma strinse i denti e riuscì a non farsi travolgere.
La situazione rimase di stallo per qualce istante, poi all'improvvio parecchie crepe apparvero sul braccio che premeva contro l'Aspirante.
La statua guardiana emise un basso grugnito di rabbia, ma il suo stesso impeto le impediva di fermarsi, cosi, per pura rabbia, aumentò la pressione.
Trekentoff cominciò lentamente a indietreggiare; i suoi piedi scivolavano sul pavimento liscio e per quanto si sforzasse non riusciva a fermarsi.
Stava per perdere le forze, quando il braccio del golem si frantumò.
Corroso dal fuoco magico dello scudo e dalla forza del suo stesso proprietario il possente arto si sfaldò fino all'altezza del gomito, frantumandosi in una nuvola di polvere e detriti.
Sconvolta dall'ira, la statua guardiana arretrò traballando per poi proruppere in uno spaventoso grido di dolore e furia.
Fu allora che la lancia di Trekentoff, anch'essa avvolta dal fuoco argenteo, gli sfondò il fianco, trapassandolo e sbucando dall'altra parte.
Il golem sussultò e sembrò sul punto di afflosciarsi. Trekentoff pensò di aver la vittoria in pungo e allentò la guardia, ma quell'attimo di distrazione gli fu fatale.
Il costrutto si riprese di colpo econ un oscatto d'ira lo travole con l'unico arto rimasto, mandandolo a sbattere contro una delle colonne della sala in un terribile rumore di ossa rotte.
Trekentoff cadde a faccia in giù e sputò un fiotto di sangue, mentre lo scudo atterrava con un rimbombo lontano da lui. Distrutto dai colpi, esausto per lo sforzo che aveva compiuto, sollevò lo sguardo e vide il suo avversario ferito trascinarsi barcollante verso la seconda statua guardina che in quel momento stava ingaggiando una violenta battaglia con Jeckill e Drago.
In un lampo ricordò quando, nel precdente scontro, il golem con cui stava combattendo si era fuso con un altro, aumentando cosi la sua forza in modo esponenziale.
" Jeckill, Drago, stateattenti!" gridò con il poco fiato rimasto in gola " Vogliono unirsi insieme" li avvertì, nella speranza di essere udito nel clamore della battaglia.
Dolorante, puntò la lancia a terra e si rimise aticosamente in piedi per combattere in piedi.
La battaglia non era ancora finita.



Trekentoff
00martedì 23 marzo 2010 23:40
Ecco fatto, spero vada bene [SM=x92709]
Claudium
00sabato 27 marzo 2010 11:42
OT- Prenoto il prossimo post, visto che penso di metterci un po' a scriverlo. Per regolarvi con il vostro scontro con le statue vi dico che, incluso il prossimo, il mio scontro con Clanitia durerà ancora tre post quindi:

Racconto dove siete arrivati ora - Mio post - Vostri post - Mio 2° post - Vostri post - Mio ultimo post - Epilogo.

Riguardo all'epilogo preferite che faccia io una cosa unica o che vi lasci una cosa aperta in modo che ognuno posti quello che vuole mettendo eventi o altro che riguardano la storia del suo pg? -OT
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