Minaccia dal futuro

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Otrebmu Ittoram
00giovedì 29 settembre 2005 01:49
OT-- Pensa che quando ho iniziato mi son detto, gli faccio trovare la caverna distruggela e poi fine, [SM=x92709] e mi son ritrovato a scrivere 15 pagine a mano per fortuna in word e' venuta la meta' [SM=x92713] e anche perche' vedendo quanto veniva lunga solo in una galelria gli ho fatto trovare 5 nemici (oltre quelli finali)e nelle altre gallerie esporate non gli ho fatto fare scoperte [SM=x92702] --OT
BrightBlade
00mercoledì 12 ottobre 2005 19:54
Il gruppo avanzò in silenzio per qualche minuto. Ancora una volta, oltrepassarono un portello aperto; ancora una volta, i bluedragoniani scambiarono tra loro occhiate preoccupate.
Raggiunsero un bivio.
"Da questa parte" disse Rogers. Evidentemente, aveva studiato a fondo la planimetria del palazzo.
"Un momento" disse Lirisea, "dove conduce l'altro passaggio?"
"In un'ala secondaria del palazzo. Perché?"
"E' possibile raggiungere Cyber Dragon anche da là?" domandò Aredhel. De'Luke annuì, sorridendo leggermente.
"Signore... i nostri compagni avranno già ingaggiato il nemico... ogni minuto che passa, le probabilità che vengano sopraffatti aumentano" disse uno dei veterani.
"Lo so, amico mio" rispose De'Luke. "Tuttavia, è evidente che siamo attesi. Se allungare di qualche minuto significa evitare un'imboscata, così sia. Se ci prendono, i nostri là fuori sono spacciati in ogni caso" spiegò poi.
"Coraggio, in marcia" sussurrò BrightBlade, sguainando la spada.
Continuarono a camminare, in silenzio. Svoltarono diverse volte, imboccando stretti corridoi male illuminati, quasi perdendosi in quel labirintico palazzo. Soltanto Rogers sapeva dove andare, così tutti gli altri non distoglievano mai lo sguardo dalle spalle massicce del Sergente, quasi fosse una fiaccola in quell'oscurità.
"Fate attenzione", disse quest'ultimo, interrompendo la marcia. "Il passaggio ora scavalca la sala dove saremmo sbucati dall'altra strada".
"Potremmo calarci da lì, allora... abbiamo con noi delle corde" suggerì l'atlantideo.
"Sì... purché non ci sia nessuno" annuì De'Luke.
Proseguirono. Lirisea sorpassò gli altri, si sporse leggermente dall'uscio e avanzò carponi sul ponte per qualche metro. Quindi, sporse la testa e guardò.
La stanza era strapiena di robot nemici. Con le armi spianate verso l'accesso al locale, sembravano in tranquilla attesa del gruppo, pronti a falcidiarlo.
Come avessero saputo che era proprio quello il piano, era un mistero. Purtroppo per loro, gli era andata male. La vampira tornò indietro. "Là sotto pullula di ferraglia" disse praticamente. I veterani sganciarono dalle cinture delle strane palline di ferro, dal diametro di poco superiore ai cinque centimetri.
"A terra" disse con calma De'Luke, mentre i soldati lanciavano.
Quel che seguì dopo, fu truppo confuso per poter essere riferito precisamente. Le sferette volarono in basso e detonarono. Le pareti tremarono per la forza dell'eslplosione, mentre decine di schegge di acciaio volavano in tutte le direzioni.
BrightBlade ricordò confusamente di essersi ritrovato sordo. Alcuni robot erano saltati sul ponte sospeso e li avevano attaccati. Ne aveva abbattuti un paio, mentre Ikarus, De'Luke e Lirisea avevano scaraventato gli altri di sotto con la forza combinata di magia e tecnologia. Una sorta di nebbiolina grigia aveva avvolto l'intero locale.
Quando si dissipò, l'atlantideo scoprì di aver recuperato l'udito. A terra, giaceva esanime uno dei veterani, il petto squarciato da una lamiera. Un altro soldato era stato abbattuto dal contrattacco dei robot: in generale, non c'era nessuno tra i membri del gruppo che non avesse subito ogni genere di ferite.
Ancora stordito, Bright si guardò attorno.
De'Luke era chino sul Sergente Rogers, disteso a terra. Qualcosa gli aveva tranciato di netto il braccio, all'altezza del gomito. Non che Rogers sembrasse impressionato: aveva l'atteggiamento di un uomo d'azione ritardato da un piccolo contrattempo.
A conti fatti, gli unici in grado di combattere erano i bluedragoniani, più De'Luke.
Il capo della ribellione si voltò verso il Priore del Regno.
"Non posso abbandonare Rogers qui. Potrebbero arrivare altri robot, e per lui sarebbe la fine. Ve la sentite di affrontare Cyber Dragon da soli?"
Uno strano sorriso era comparso sulle labbra del Paladino di Atlantide. Ikarus annuì.
"Prendete le nostre armi, vi saranno utili" disse allora De'Luke.
"E come? Non sappiamo neanche da che lato si impugnano" scherzò Ikarus, raccogliendo da terra la sua arma.
"D'accordo. Siamo pronti?" chiese Lirisea.
Aredhel, BrightBlade e Ikarus annuirono. "Allora andiamo, e vediamo che tipo è questo Cyber Dragon" concluse la vampira.
Il gruppo si calò con le corde dal ponteggio, attraversò i detriti della recente esplosione e scomparve nella nebbiolina grigia che avvolgeva l'ingresso alla Sala del Trono.
Lo scontro decisivo era cominciato.
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