Minaccia dal futuro

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BrightBlade
00giovedì 2 giugno 2005 11:50
OT: veramente ero io che mi ero perso qualcosa... comunque ho corretto il post togliendo Templar, che in effetti da quel che ne sappiamo noi è chissà dove assieme ai soldati... approposito, Templar, se puoi cerca di ricomparire da qualche parte!!!
[SM=x92713] [SM=x92710] /OT
Lirisea
00lunedì 13 giugno 2005 02:10
oT povera....si è persa nel regno questa storia[SM=x92713] colpa anche mia scusate[SM=x92712]
Sinceramente mi stavo scervellando per tirare fuori qualcosa di plausibile[SM=x92713]...questo è ciò che viene fuori alle 2 del mattino[SM=x92713] ot

....Mancava pochissimo, la distanza che separava loro e l’altra lato era quasi colmata, ma per un trascurabile attimo sembrò che il fisico di Aredhel cedesse.
Lirisea lo avvertì in tempo e con il braccio libero spinse la maga verso la salvezza.
La giovane riuscì ad atterrare, rotolandosi per attutire il colpo, e subito fu soccorsa da uno dei ribelli, che la portò dietro ad un disfatto edificio.
La vampira intanto era finita a pelo sull’orlo e sbilanciandosi in avanti, toccando il terreno con le mani, prendendo così stabilità, riuscì a non finire nel cratere.
Cercò la maga con lo sguardo, e dopo essersi assicurata che stesse bene, si girò verso i compagni ad una decina di metri da loro, riparati dietro il masso.
I ribelli potevano coprirli con le loro armi, ma il salto poteva essere arduo per i due, soprattutto se erano presi di mira dagli androidi.
Uno degli uomini che le avevano aiutate si avvicinò alla vampira, rimanendo un po’ lontano per via dell’aspetto della ragazza.
Lei sbuffò e gli ringhiò contro -Non ho tempo di stare a rassicurarla e spiegarle tutta la faccenda…dall’altra parte ci sono degli amici da aiutare e non ho intenzione di lasciarli fare un salto del genere.....- Lirisea guardò l’uomo che si era impietrito, ascoltando attentamente la strana giovane che gli stava davanti.
-Fateli segno di correre come se non ci fosse il cratere...io farò il resto!- disse, aspettando che il ribelle avesse capito.
Dopo che quest’ultimo le rispose con un cenno affermativo, incaricò il ragazzo che prima aveva comunicato a gesti con Ikarus e gli riferì ciò che doveva dire.
Lirisea intanto si concentrò; sentì la magia scorrere dentro di lei e continuare attraverso le sue mani, verso il largo cratere che separava BrightBlade ed Ikarus dalla salvezza.
Sotto gli occhi attenti e stupiti dell’uomo, delle forti liane partirono dal lato opposto del cratere, fino a congiungersi nel lato dove si trovavano Lirisea ed i ribelli, costituendo una specie di ponte naturale.
Il ragazzo fece segnale ai due dall’altra parte della piazza di correre; iniziò la corsa sotto i colpi dei robot di Cyber Dragon, coperti da quelli dei ribelli; Ikarus e Bright aumentarono l’andatura, mentre il priore, per sicurezza, aveva creato un scudo protettivo sui due.
Riuscirono a passare sul cratere attraverso il ponte, che appena furono sul lato buono, si sfaldò, scomparendo come era apparso.
Il ribelle che Lirisea aveva aggredito con le parole chiese subito spiegazioni ai due, non azzardandosi a chiedere niente alla giovane, ma ricevette solo una richiesta di lasciarli riprendere un secondo.
Intanto Lirisea era corsa da Aredhel per vedere come stava.
-Stai bene?- chiese la vampira, studiando minuziosamente la maga, cui riportava qualche escoriazione su un braccio, colpa della caduta.
-Sì, per fortuna....- rispose lei, tenendosi una benda che un ribelle le aveva dato.
Ikarus aveva raggiunto le due, mentre Bright era assillato dall’uomo che continuava ad insistere.
-Mi volete dare qualche spiegazione!- disse infine, trafelato il ribelle, che doveva avere qualche grado in più del semplice soldato.

[Modificato da Lirisea 13/06/2005 12.30]

Ikarus, priore
00lunedì 20 giugno 2005 15:06
Pochi secondi prima che Bright potesse dare una spiegazione all'uomo, delle luci gialle apparvero in quello che doveva essere il cielo. Al ribelle si sgranarono gli occhi, come se stesse per giungere la cosa che più di tutti lo terrorizzava. Un rumore come di fulmine si udì nell'aria. Le luci erano cinque e si avvicinavano sempre di più, lasciando intarvedere le sagome metalliche. Parevano frecce volanti, di dimensioni gigantesche.
L'uomo che importunava Bright urlò con voce spaurita "RITIRATA! ARRIVANO I DRGHI D'ACCIAIO" quando i soldati ribelli udirono il mome, presero le proprie armi e si dettero ad una fuga disperata in ogni direzione. Mentre i soldati dalle pesanti armature bianche esultarono di gioia.
Nella mente dei Bluedragoniani, l'idea di drago era completamente differente ma non pensarono alle spiegazioni in quel momento, bensì si dettero alla fuga seguendo il soldato.
I soldati Bianchi avanzavano ora spavaldi sparando come forsennati ai disperati che correvano ai ripari.
Ikarus si stava ancora chiedendo coa avessero di speciale quelle frecce volanti, quando un tremendo fischio seguito da una folata di vento non interruppe il suo pensiero.
Un grosso tubo di ferro sfrecciò tra Ikarus, Lirisea, Bright, Aredhel e il soldato, seguito da una scia di fuoco.
Lo spostamento d'aria fece cadere a terra tutti e cinque mentre il tremendo rumore li intontì e gli rese difficoltoso percepire i suoni.
Il tubo metallico si dirigeva verso un folto gruppo di ribelli poco distanti che cercavano scampo. Qando li colpì, esplose in una palla di fuoco bianco e subito urla agghiaccianti si udirono provenienti dal gruppo. Una densa schiuma bianca ricopriva gli uomin e li corrodeva insieme alla strada e ai loro oggetti. Quandi Ikarus si voltò verso il gruppo di ribelli, vide che alcuni perdevano le carni, che le ossa affioravano dal volto e dalle braccia, urlavano di dolore e si acasciavano a terra sciogliendo in una poltiglia bianca e rossa del loro sangue.
Tutti erano sconvolti...
BrightBlade
00martedì 21 giugno 2005 13:35
"Da questa parte! Muovetevi!"
L'urlo riportò alla realtà i bluedragoniani. BrightBlade si voltò, e vide un soldato ribelle sporgere dal terreno. L'uomo aveva scostato un piccolo disco metallico, rivelando uno stretto cunicolo che scendeva sotto terra.
Uno dopo l'altro, Vassalli e Aspiranti scivolarono lungo il cunicolo, ritrovandosi in un locale maleodorante dal soffitto molto basso. Ikarus stava per domandare dove fossero, quando una violentissima detonazione sopra le loro teste li gettò tutti a terra, mentre le luci del locale si spegnevano contemporaneamente.
Lirisea udì distintamente lo strano rumore della schiuma bianca che colava attraverso il buco da dove erano entrati.
Poi, sì udì il fragore della terra smossa: le pareti del cunicolo crollarono l'una sull'altra, e una densa nube di polvere e terriccio sbuffò dal soffitto.
La luce tornò, rivelando due ribelli, prima assenti nel locale.
Uno dei due, molto alto, si avvicinò al foro d'ingresso al locale e sorrise.
"Signori, l'ingresso è crollato" annunciò quasi con gioia, poi aggiunse: "Almeno, non potranno seguirci!".
Aredhel si alzò in piedi, poggiandosi alla parete. Da qualche parte, un topo squittì e corse via. "Dove siamo?" chiese la ragazza. L'altro ribelle stava pulendo le lenti di due grandi occhiali di vetro. Portava a tracolla uno strano tubo metallico. Non alzò neppure gli occhi mentre rispondeva: "Nelle fogne. Da qui, raggiungeremo la nostra base a Kardel Street. Là decideremo cosa fare". Il ribelle alto si avvicinò a Lirisea, mentre presentava sé e il suo compagno.
"Mi chiamo De'Luke, e costui è il Sergente Rogers. Reparto corazzato delle truppe di Cyber Dragon... a giudicare dal bazooka che ha preso in prestito all'armeria di sua eccellenza il drago sferragliante...
Signori, siete feriti?" De Luke osservò in particolare Lirisea "Siete alquanto pallida, dovete aver perso molto sangue nei combattimenti. Consentitemi di esservi d'appoggio..."
Lirisea
00martedì 21 giugno 2005 20:15
Tutti e quattro si presentarono, dicendo che erano piuttosto ammaccati, ma integri.
Mentre Bright e Ikarus chiedevano altre informazioni al Sergente Rogers, Lirisea aiutò Aredhel, rispondendo a De Luke.
-Non preoccupatevi per me, Messere, io sto bene....piuttosto, la mia amica ha bisogno di qualche aiuto...- la vampira sorvolò sul fatto che il ribelle la osservava ancora poco convinto.
Era naturale.
Quell’uomo non aveva mai visto un pallore così insolito nella pelle di una persona che non fosse ferita gravemente.
-Non ho così tanta necessità di soccorso, sto bene...- cercò di affermare Aredhel, ma lo sguardo della giovane che la sorreggeva era saldo; capì che era inutile controbattere.
De Luke aiutò la maga, mentre Lirisea avvertì un altro rumore provenire sopra le loro teste, e le luci persero un po’ della loro intensità.
-Sarà meglio andare- proferì il Sergente, guidando tutti lungo lo stretto cunicolo.
Dietro di lui venivano BrightBlade e il priore, seguiti infine da De Luke, a cui si appoggiava Aredhel, e Lirisea, che stava accanto ai due, controllando ogni tanto un cunicolo che si apriva sulla loro destra o sull’altro lato.
-Un vero labirinto di gallerie...- sussurrò Ikarus, mentre il gruppo procedeva abbastanza svelto.
La terra sopra di loro ogni tanto tremava, ma poi si calmava subito, senza spiacevoli conseguenze.
-Già...molto utile...-disse Rogers.
-Non avete timore che i soldati nemici possano scoprire che vengono usati da voi come via di sicurezza?- chiese Aredhel, osservandosi intorno.
-...i soldati di Cyber Dragon pensano che siano per la maggior parte crollate, e quindi non praticabili per usarle...naturalmente è un informazione più che falsa...- spiegò De Luke.
Lirisea pensò un attimo, poi affermò –immagino che avete le vostre precauzioni, nel caso che venisse in mente loro di scandagliare le fogne...-
-Infatti; abbiamo dei speciali sensori che, collegati a qualche computer, ci avvisano di un eventuale scannerizzazione del perimetro, così da poterli ingannare con uno speciale programma...- De Luke continuò la sua spiegazione, ma poi si accorse delle facce abbastanza disorientate dei quattro e domandò. –Qualche problema?-
Li osservò attentamente, notando solo ora le stranissime vesti, e le armi che portavano al fianco.
-Ehm...a dopo i chiarimenti....- rispose Bright, continuando a seguire il sergente Rogers.
De Luke annuì, chiedendosi, mentre procedeva, chi fossero quelle persone.
BrightBlade
00giovedì 21 luglio 2005 15:48
La comitiva si inoltrò attraverso il sistema fognario di quel livello della città per quelli che ai bluedragoniani sembrarono giorni. Il luogo che raggiunsero, tuttavia, non era altro che una specie di appartamento sotterraneo, camera da letto, cucina e studio. De'Luke condusse gli "ospiti" in quest'ultima stanza e, quando tutti furono entrati, il Sergente Rogers li seguì e chiuse a chiave la porta alle loro spalle.
"Bene" disse De'Luke, sedendosi dietro la scrivania.
"A meno che non abbiate altri programmi, signori, direi che è giunto il momento di presentarci per bene. Giacché mi sembra di intuire che siate nuovi del luogo, provvederò a fornirvi un ragguaglio della situazione".
L'alto e singolare uomo si alzò nuovamente in piedi.
"Il mio nome è Luke De'Luke, Colonnello dell'Esercito di Liberazione di Ainerid, che è il nome di questa città. Costui è il Sergente Nicholas Rogers, un amico di lunga data.
Io e Rogers combattiamo per l'E.L.A. da circa dieci anni. Prima di allora, eravamo due ufficiali dell'Armata di Cyber Dragon, che come avrete intuito controlla gran parte di Ainerid.
L'E.L.A. è stato fondato quindici anni fa, e da circa due anni combatte apertamente gli uomini di Cyber Dragon. Prima di allora, ci limitavamo a semplici azioni di commando e sabotaggio. E' stato più o meno a quel tempo che io e Rogers ci siamo guadagnati la fama che tutti ci tributano. In realtà si trattò solo di qualche piccolo lavoretto, come infiltrarsi nei Quartier Generali nemici e far saltare in aria tutto o cose simili... ma i compagni dell'E.L.A. hanno apprezzato molto il nostro modo di lavorare.
Comunque sia, due anni fa si è unito a noi un ricco parlamentare di Ainerid caduto in disgrazia. Grazie ai suoi fondi siamo in grado di mantenere un nostro piccolo esercito. Certo, non disponiamo di una tecnologia avanzata come quella dell'Armata, ma sopperiamo allo svantaggio combattendo come guerriglieri. Molti dei nostri ufficiali sono ex-soldati dell'Armata, e questo ci consente di conoscere i punti deboli del nemico e, soprattutto, di prevederne le mosse. E' incredibile quanto quei robot siano prevedibili.
E questo è quanto. Se avete qualche ulteriore dubbio chiedetemi pure.
In ogni caso... voi chi siete, e cosa vi porta qua ad Ainerid, nel bel mezzo di una guerra civile... e per giunta, qualora non lo sapeste, con una copiosa taglia sulla vostra testa?
Otrebmu Ittoram
00lunedì 25 luglio 2005 03:54
Prima che Ikarus e Lirisea combattessero contro i Robot.


Hideky camminava per il campo con gli sguardi dei soldati e di Templar che lo seguivano passo passo, Ikarus si era allontanato da poco, mentre era li osservato avverti’ con un richiamo, un lupo bianco comparve ai margini del campo, i soldati stavano per prendere le armi quando Hideky gli si avvicino’ velocemente accarezzandolo.
Si giro’ verso Templar e disse che doveva andare, che altrove era richiesta la sua presenza, che dopo tutto al templare il non averlo intorno gli avrebbe fatto piacere vista la sua natura, di salutare il priore da parte sua, e prima che qualcuno potesse dire o fare qualcosa era sparito seguendo il lupo.

OT-- Ecco come e' uscito di scena Hideky volevo metterlo piu' vicino a quel combattimento ma un mio intervento e' cmq molto dopo quindi lo metto qui cosi leggete perche' non vi e' piu' nel racconto [SM=x92702] --OT
Ikarus, priore
00lunedì 25 luglio 2005 13:10
Ikarus guardava altrove dopo aver udito la spiegazione dell'uomo, la stanza era assolutamente un caos, tutto era gettato sul pavimento, come fosse la più squallida delle bettole. Ma infondo era la guerra, che poteva aspettarsi di più...
Quando vide che Bright lo guardava, distolse lo sguardo dalla "Mobiglia" e disse "Noi...noi proveniamo dal Regno di Bluedragon! E a quanto ci hanno detto dei vostri compagni, proveniamo dal passato... è per questo che a stento capiamo i vostri singolari discorsi. Comunque, io sono Ikarus, lui è BrightBlade, lei Lirisea ed ella infine Aredhel. Ci siamo ritrovati qui in seguito ad un incontro con i robot che combattete, nel nostro tempo..."
Quando terminò la frase un boato scosse le pareti della stanzetta, facendo cadere dei piccoli detriti sul pavimento e sollevando un grande polverone.
I Bluedragoniani si misero in guardia, mentre Rogers e Luke stavano impassibili.
"Accade spesso" si limitò a dire Rogers.

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. Luke prese di scatto una di quelle strane armi dal tavolo li vicino. Poi Rogers si avviò alla porta dicendo "Chi siete?"
Una voce metallica gli rispose tonante "I Tembri di Heldrem, aprite avanti!"
"Sono arrivati finelmente!" Disse Rogers spalancando la porta.
Degli uomini stavano oltre la porta, avevano armature simili a quelle dei soldati di Cyber, solo Grige.
"Avanti entrate, parliamo del piano" disse Rogers...
Lirisea
00mercoledì 17 agosto 2005 23:10
Lirisea tirò la tenda lacera dietro di se, puntando i suoi rossi occhi sul gruppetto che stava ancora parlando animatamente....

Subito dopo entrati, gli uomini dalle armature grigie, identificatisi col nome di "Tembri di Heldrem", si erano riuniti intorno alla scrivania, dove Rogers aveva steso due mappe; senza perdere un attimo, avevano iniziato a confabulare fra loro.
Anche Ikarus e BrightBlade erano presi in una conversazione, mentre Lirisea si occupava di Aredhel.
Testardamente la maga le ripeteva di stare più che bene, ma naturalmente mentiva, oltre che alla vampira, anche a se stessa.
Lirisea la fece sedere su una sedia, trovata in un angolo, dopo essersi assicurata che fosse integra.
Poteva immaginare cosa la giovane aveva; segni inconfondibili di un rituale.....solo una volta ne aveva visto uno.....e le bastava.
Forse del riposo le avrebbe giovato, ma guardandosi intorno, notò il fervore che stava prendendo quel piccolo rifugio.
Iniziò un accesa discussione fra Rogers e uno degli uomini appena arrivati, per un motivo a lei sconosciuto; forse qualcosa non quadrava nel piano da loro ideato, o forse non si trovavano d’accordo....
Lasciò perdere il gruppo e studiò la stanza, in gran confusione, e impolverata in più punti, naturalmente per....
Un’altra forte scossa e altri detriti caddero dal soffitto.
Per un momento si domandò se la stanza avrebbe retto ad un’altro urto...
Finalmente notò una specie di tenda lacera in più punti, che serviva a separare una piccola stanzetta, contenente due letti, dal resto del rifugio.
Il suo attento interesse non passò inosservato al colonnello De’Luke, che, chiedendo di scusarlo qualche secondo, si allontanò dagli altri e si avvicinò alle due giovani.
-Qualche problema? Avete bisogno d’aiuto?- chiese.
-Forse...non vi disturba se la lady riposa per qualche minuto su uno di quei letti?- disse indicando la stanzetta, Lirisea.
-Nessun disturbo….se volete riposarvi anche voi...- iniziò l’uomo, venendo però subito interrotto dalla vampira.
-No, grazie...-
"se prova a chiedere ancora se sto bene, giuro che lo mordo...." Si disse Lirisea, naturalmente non prendendo sul serio il giuramento, non volendo scompigliare ancora più la situazione....era già nervosa di suo...

Ora anche Ikarus e BrightBlade si erano avvicinati al gruppo, cercando di capire cosa stava succedendo.
Rogers con uno sbuffo, rispose ai due, guardando con rabbia l’uomo a capo dei soldati.
-Finchè qualche idiota pensa di riuscire a passare inosservato proprio per il corridoio principale....-
Naturalmente l’altro controbatté a quella frase più che ironica e derisoria.
-Se litigano pure fra loro, allora siamo a cavallo....- disse il priore, rivolto a Bright.
-Qua bisogna sistemare le cose, altrimenti non riusciremo a farcela contro Cyber Dragon....- gli rispose il paladino, cercando di osservare le mappe sul tavolo, e di capire il piano che avevano in mente.
Anche Lirisea studiò attentamente i disegni pieni di schemi sul tavolo, riuscendo a farsi strada fra due uomini in armatura grigia, per riuscire a vedere meglio
Su una sembrava esserci rappresentato tutto il sistema fognario della città, e sull’altra mappa una pianta di un palazzo.....forse quello che stava sulla nera torre centrale che avevano visto appena usciti dalle prigioni.
Alcune linee rosse erano state tracciate, che partivano da un punto delle fognature, fino ad arrivare all’ingresso del palazzo.
Lirisea tornò dai due compagni e descrisse ad Ikarus e a Bright ciò che era riportato sulle mappe, spiegando poi, avendo ipotizzato sul momento, che il punto iniziale poteva trovarsi a poca distanza dal luogo dove si trovavano adesso, e che, seguendo un’attento percorso, si poteva arrivare alle porte del palazzo.
-Un piano per riuscire ad arrivare a Cyber Dragon….la fine del percorso dove arriva?-
-Proprio davanti al palazzo....- rispose al paladino, Lirisea.
-Troppo rischioso....ha ragione Rogers...dovrebbero trovare un altro accesso meno pensabile…- ragionò Ikarus.
Lirisea osservò il gruppo di uomini che litigava con i due che li avevano salvati.
-Loro? Ma se si stanno quasi per scannare a vicenda?...se almeno si calmassero un pochino, si potrebbe provare a ragionarci insieme....- sibilò la vampira.
BrightBlade si avvicinò alla comitiva, alquanto spazientito, e tuonò, portando finalmente il silenzio.
-Volete stare qui a litigare ancora per molto? O volete liberarvi una volta per tutte del vostro tiranno?! Se è la seconda possibilità che volete, e di sicuro è quella, allora piantatela una volta per tutte! Altrimenti uscite allo scoperto e lasciatevi catturare dai soldati di Cyber Dragon....io di certo preferirei mille volte combattere, che lasciare che la mia terra venga distrutta da un pazzo come lui!-
Ikarus e Lirisea rimasero fermi, ad osservare i soldati annuire alle parole del paladino.
-Questo si che è parlare....- esclamò De’Luke.
-Allora....avete qualche consiglio signori sulla risoluzione della faccenda? O sapete solo parlare?- chiese il sergente Rogers, indicando le mappe ai tre.
Di nuovo il gruppo si riunì intorno alla scrivania, ma questa volta, con l’aggiunta di altre tre menti.
Lirisea ridette una più attenta occhiata alle cartine che si presentavano davanti a loro; non era un’esperta, ma aveva imparato qualcosa quando ancora era a fianco di suo fratello, di strategia militare.
-Dov’è questo punto?- chiese subito Ikarus, informandosi.
Luke De’Luke rispose prontamente, spiegandogli nei minimi dettagli il piano.
-Qui si trovano altri ribelli, e a poca distanza da qui,un’altra base operativa in pratica; è da dove partirà il piano.- Indicò con il dito il percorso da fare.
-Abbiamo racimolato un grande contingente di soldati qui, e all’ora stabilità, più o meno fra un’ora, districandoci uniti, per le fognature, dovremmo raggiungere il palazzo di Cyber Dragon, qui.....-
-Tutto il gruppo di soldati sulla via principale? Non è troppo azzardato?- chiese pungente Lirisea, al ché il capo dei Tembri di Heldrem saltò su.
-Cosa ne può sapere una donna di strategie di guerra? Avete un’idea migliore signorina?-
Gli occhi rossi della vampira si fecero fiammeggianti.
-Bè, se volete un massacro, messeri, accomodatevi pure, perché le truppe di Cyber Dragon non staranno di certo dormendo quando voi gli passerete davanti....-
BrightBlade annuì.
-Lirisea ha ragione. Spendere tutto l’esercitò su un unico punto è quello che si aspettano....se invece riuscissimo a raggirarli…-
-Quanti uomini avete?- chiese Ikarus, studiando la mappa.
-Abbastanza da far vedere i sorci verdi a quei bastardi...- rispose Rogers.
-Bene....allora si potrebbe dividere l’esercito in due gruppi: uno si dirigerà verso l’ingresso principale, dove loro si aspetteranno un attacco, e un altro su un punto debole....nascosto, per non essere scoperti...- spiegò il Priore, riflettendo su un possibile luogo.
-Cosa c’è qui?- chiese Lirisea, indicando una stanza circolare, esterna, e abbastanza riparata.
-Lì? Dovrebbero esserci i depositi....no, aspettate, è dove fabbricano i robot minori....sì.- rispose De’Luke.
-Un punto a nostro favore....secondo questa carta è abbastanza nascosto, quindi dalla via principale non noteranno se qualcuno vi si avvicina....- ragionò Lirisea. – e se dividiamo l’esercito in tre bei gruppi, ben forti, così da riuscire a beccare impreparati loro?....sì, il dispendio di forza è tanto, ma piccoli e forti gruppi hanno sempre fatto differenza.....-
-Se dividiamo l’esercito in tre, allora ci vuole un terzo punto dove poter sferrare l’attacco....-disse il capo dei Tembri di Heldrem.
-Qui...cosa c’è, una specie di deposito?- BrightBlade indicò un altro punto, abbastanza nascosto alla via principale, che Rogers segnò come deposito munizioni.
-Bene, servendoci delle fognature, tutto l’esercito arriverà in questo punto...- Lirisea indicò una zona sotterranea, poco lontana dal palazzo. –poi si dividerà in tre gruppi: uno rimarrà qui, mentre gli altri due, prenderanno queste due vie, ritrovandosi proprio sotto ai punti da attaccare. Potete comunicare fra di voi?- chiese poi, guardando il sergente e il colonnello.
-Sì, di questo non c’è da preoccuparsi, anche perché riescono a prendere sotto terra con facilità.- disse De’Luke.
-Bene, allora, quando i due gruppi saranno nei punti prefissati, si avvertirà il terzo, che subito attaccherà la via principale, tenendo occupato il grosso dei soldati nemici, mentre gli altri due attaccheranno simultaneamente qui e qui.- continuò Ikarus.
-una volta dentro, l’unico problema saranno i nuovi robot...hanno qualcosa di strano....- disse Rogers dubbioso.
-Forse sono quelli carichi di magia?- si rivolse ad Ikarus Lirisea.
-probabile...potremmo pensarci noi...-
-Già…una volta risolto quel problema, i due gruppi si riuniranno, permettendo al terzo fuori di introdursi nel palazzo, cosicché, a forze riunite, Cyber Dragon si ritrovi in casa un grosso guaio.- finì BrightBlade, battendo un pugno sul palazzo raffigurato sulla mappa.
-Giusto!- esultarono i soldati, già pregustandosi la vittoria sul tiranno.
-Bene, andate a riferire il nuovo piano all’esercito. Noi vi raggiungeremo fra un’ora esatta!- ordino perentorio Luke De’Luke.
Con un "si signore!" i soldati uscirono, richiudendosi la porta alle spalle.
-Bè…cosa dire? Grazie per quello che state facendo...- disse Rogers.
-Ricambiamo il favore..ci avete salvato la vita...- disse Ikarus.
-e abbiamo un nemico in comune...-continuò Lirisea.
-Fra un ora ci sarà una grande battaglia, mi sembra doveroso riposare almeno qualche minuto...se volete, posso trovarvi un posto comodo, in questa confusione...- disse De’Luke.
Lirisea si ritirò, andando a controllare Aredhel.
La trovò sveglia; forse il caos di prima non le aveva permesso di riposare.
La vampira le spiegò il piano, e poi le ordinò, non ammettendo repliche, di dormire un po’, almeno adesso che poteva, visto il silenzio che regnava nell’altra stanza.
Quando tornò di la, Ikarus la raggiunse, chiedendole come stava la maga, ricevendo come risposta un’alzata di spalle.
Il Priore le tirò un’occhiataccia, a cui la vampira rispose con un pronunciato sorrisino –sta bene...ha bisogno di un po’ di riposo...e anche voi, messere...-
La vampira si sedette poi su una piccola poltrona, offertagli dal sergente Rogers, chiudendo per qualche secondo gli occhi, tanto per riordinare le idee, preparandosi all’arrivo della battaglia.


Ot chiedo umilmente perdono, se per caso avevate in mente qualcos'altro, e io ve lo rovinato [SM=x92713] ma è che se non scrivevo, qua la storia si perdeva in terza pagina e via [SM=x92711]
Io mi sono inventata qualcosa, se poi, avete idee migliori, cancellate sto post e create [SM=x92702] [SM=x92701] Ot

[Modificato da Lirisea 17/08/2005 23.10]

Otrebmu Ittoram
00giovedì 18 agosto 2005 04:25
Ser Gianlu' Otrebmu e Eruner stavano perlustrando il territorio da una settimana quando trovarono le braci di un fuoco da campo, e le tracce di piu' di uno scontro, dopo un po' ricostruirono che un primo combattimento si era svolto tra questi cosidetti robot e almeno 2 avversari vicino al campo, un altro propio nel campo tra i robot e almeno 4 avversari, e un terzo distante dal campo tra dei robot e un solo avversario.
Era tutto strano, dopo 3 settimane che il gruppo di 6 era partito e non aveva dato notizia il Sommo Blue Dragon aveva mandato loro tre a cercarli, ma ora a 4 settimane trovavano queste tracce vecchie di una settimana, e i conti non tornavano il gruppo che aveva chiesto al Sommo di indagare sulla faccenda doveva essere formato da 9 persone, ma i guardman ai cancelli avevano visto uscire i 3 stranieri provenienti dal futuro con Ikarus, Templar e Hideky, BrightBlade aveva lasciato il Regno da solo, di Lirisea e Aredhel nessuna traccia.
Le tracce di scontro tra i robot e il singolo avversario pero' erano inconfondibili, quel combattente era molto abile e forte nonche' con una profonda conoscenza dell'arte della spada, doveva essere per forza il Gran Maestro BrightBlade.
- Che facciamo ? -
Chiese Eruner a cavallo.
- Torniamo al Regno e riferiamo che dalle tracce sembra che almeno in 7 siano stati catturati -
Rispose Gianlu' risalendo a cavallo imitato da Otrebmu che disse
- Ovunque siano, non possiamo raggiungerli, solo il Sommo con i suoi poteri potrebbe capire dove sono -

OT-- Gia' che ci sono mi aiuto per la cronologia mettendo riferimenti temporali [SM=x92710] , per Eruner e Gianlu' non e' necessario che postiate tanto torniamo al Regno a riferire [SM=x92702] --OT
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 24 agosto 2005 04:41
Ser Gianlu’, Eruner e Otrebmu stavano tornando al Regno di Blue Dragon, era la mattina del secondo giorno, da quando avevano trovato le tracce dell’agguato dove ipoteticamente pensavano fossero caduti i loro compagni.
Un urlo ruppe il silenzio, proveniva da un bosco alla loro destra, spronando i cavalli vi si diressero in gran fretta, il bosco era fitto e dovettero rallentare l’andatura, avanzando videro tra gli alberi il retro di una casetta.
Quando erano ormai vicini alla casa scesero dai cavalli, e sguainate le armi si diressero sul davanti trovandovi un uomo anziano riverso a terra con il sangue che usciva a fiotti da una larga ferita al petto, un cavaliere con un’armatura nera ne sovrastava il corpo, da uno dei bracci al posto della mano si vedeva chiaramente una lunga lama uscirne e grondare sangue, altri due cavaliere erano dietro al primo.
- Che sono quei cosi ? –
Chiese Eruner allibito facendo notare la loro presenza ai cavalieri che si girarono nella loro direzione.
- I robot, credo si chiamino, me ne ha parlato il Sommo Ostri –
Rispose il Vassallo notando che dall’altro braccio del cavaliere con la lama, la mano era rientrata per fare uscire una canna metallica che puntava contro i 3, facendo fuoco un attimo dopo che Gianlu’ gridasse
- GIUUUUUUU –
- RATATATATATATATATATATATATATA –
La raffica passo’ sopra le teste dei tre seguaci di Blue Dragon, che la schivarono, le finestre della casa furono colpite andando in frantumi.
Eruner si rialzo’ in fretta e con i palmi in avanti diresse un flusso d’aria gelata verso i due robot, colpendo pero’ solo quello davanti che fu ricoperto di ghiaccio, il secondo cavaliere con una voce metallica disse
- Potere analizzato, neutralizzare azione nemica –
Anche la sua mano rientro’ e ne usci’ una canna che pero’ fu direzionata contro il primo robot, una fiammata ne scaturi’ sciogliendo il ghiaccio che lo ricopriva, intanto anche Gianlu’ e Otrebmu si erano rialzati e correvano preceduti da Eruner verso i robot, il mago dell’acqua raggiunse il primo robot ancora parzialmente ricoperto di ghiaccio e lo colpi’ con una possente spallata che fece cadere a terra entrambi, Eruner si lascio’ sfuggire un borbottio che rivelava che gli era sembrato di colpire un muro di mattoni.
Ser Gianlu’ aveva attaccato con l’aiuto di Otrebmu il terzo robot, mentre il secondo che si era fermato per un attimo aveva ricominciato a colpire con la fiamma il primo, quasi come se non avesse notato l’attacco.
Eruner si era dovuto rotolare per non essere colpito dalla fiamma, Otrebmu cercava di scalfire la corazza del robot che resisteva ai suoi colpi, invece la spada julia di Gianlu’ riusciva a provocare danni alle armature, un colpo del braccio del robot fece volare Otrebmu a un paio di metri di distanza frantumando lo scudo di legno con cui aveva smorzato il colpo e facendogli dire
- Ma non e’ possibile che a ogni missione mi distruggono qualcosa dell’equipaggiamento -
Rialzatosi Otrebmu sguaino’ la sua spada di Templare Sin Fein e si scaglio’ contro il robot, colpendolo piu’ volte, questa volta la corazza sotto i colpi dati con la spada di mhitril ne usci’ malconcia, facendo si che Ittoram rinfoderasse la spada normale e usando entrambe le mani colpisse con tutta la forza che aveva il costrutto, che non resistette ai colpi di Ser Gianlu’ e Otrebmu insieme.
Intanto Eruner aveva attaccato il secondo robot colpendo il suo lanciafiamme con un raggio d’acqua che aveva fatto alzare una nuvola di vapore, approfittando della momentanea cecita’ del nemico lo aveva attaccato con la spada, ma dopo i primi colpi in qualche modo il robot era riuscito a vedere lo stesso dopo aver detto
- Radar di movimento attivato –
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 24 agosto 2005 04:43
Gianlu’ e Otrebmu corsero ad aiutare il compagno e unendo le forze riuscirono ad averne ragione, mentre ansimando si asciugavano il sudore sentirono un rumore dietro di loro e girandosi videro il primo robot dietro di loro che puntava contro di loro l’arma che avevano schivato all’inizio, ma l’arma non fece fuoco, dal robot comincio’ a uscire del fumo dalle giunture e dopo una frase di questi che diceva
- Malfunzionamento acqua nel sistema –
Il robot esplose davanti a loro scagliandoli a terra, rialzandosi videro che la parte superiore era distrutta solo dalla vita in giu’ era rimasto sano, anche se non si muoveva, poterono vedere che centinaia di fili aggrovigliati fuoriuscivano dalla parte interna rimasta intatta, erano di colori diversi e alcuni tranciati sembravano rilasciare delle strane scariche blu.
Un rantolo di morte li fece girare, proveniva dall’uomo, gli si avvicinarono, l’uomo un mago o comunque uno che si interessava alla magia tra rantoli e colpi di tosse insanguinati rivelo’ ai tre che i robot volevano che li seguisse, ma che lui si era rifiutato, purtroppo non aveva potuto combatterli conoscendo solo incantesimi difensivi che pero’ non erano serviti a salvarlo.
L’uomo prima di morire si fece portare un pezzo del robot esploso e con le ultime energie volle lanciare un incantesimo di localizzazione, una luce azzurra scaturi’ dal piccolo pezzo di metallo librandosi in aria, l’uomo spiego’ che seguendola sarebbero arrivati dal luogo dove provenivano quegli strani esseri, dopodiche’ mori’, il suo corpo fu avvolto da una luce azzurra e svani’ lasciando solo le sue vesti vuote sull’erba intrisa di sangue.
I seguaci di Blue Dragon dopo essersi ripresi dallo scontro ed essere risaliti sui cavalli che avevano recuperato, guardarono la luce azzurra che come se non aspettasse altro inizio’ a muoversi subito seguita dai tre.

OT—Ed ecco a voi i Tre Amigos, io sono quello alto [SM=x92701] , Eruner e’ il ragazzino [SM=x92710] e Gianlu’ e’ quello anziano [SM=x92702] -- OT
BrightBlade
00venerdì 2 settembre 2005 11:46
I ribelli si muovevano silenziosi ed efficienti attraverso il dedalo delle fognature. Oguno di loro impugnava una strana arma, che De'Luke aveva chiamato "fucile laser", e che assomigliava ad una balestra senza arco e corda ad esso agganciata. Altri trasportavano tubi metallici, i "bazooka", come li chiamava Rogers. BrightBlade, ansimando per lo sforzo di tenere il loro passo, ostacolato com'era dalla sua pesante armatura, notò anche che molti soldati avevano delle strane sferette oblunghe, quasi delle uova di ferro, agganciate alla cintura. Anche qui, De'Luke si era limitato a indicarne il nome: "granate".
Suona bene, pensò Bright... chissà che non siano utili alla fine...
"Eccoci arrivati" annunciò Rogers, mentre il gruppo accedeva ad una grande camera. Sul soffitto, grandi tubi si incrociavano e fondevano in nuove condutture, mentre altri confluivano in un gigantesco macchinario che occupava il centro del locale. Il mostruoso meccanismo produceva sbuffi maleodoranti ed un rumore assordante, vibrando e sussultando come fosse costantemente sul punto di esplodere.
"Che cos'è?" chiese Aredhel, alla quale il sonno nell'alloggio di De'Luke aveva fatto parzialmente recuperare le forze.
"Inceneritore di rifiuti" disse secco Rogers, aggiungendo: "Un aggeggio che brucia i liquidi inquinanti contenuti nelle tubature producendo gas ancora più inquinanti".
"Ma allora non serve a nulla!" esclamò Ikarus. Rogers lo guardò senza rispondere.
In quel momento, un altro gruppo di Ribelli entrò nella grande caverna artificiale.
"Perfetto, siamo al completo" esclamò De'Luke.
Lirisea scrutò dubbiosa il manipolo che si era radunato. Si era aspettata molti più soldati. Calcolò che, contando anche i Bluedragoniani, i tre gruppi sarebbero stati di quindici uomini ognuno. Ben poco, pensò, per assaltare il palazzo di CyberDragon, forse il luogo più difeso di quello strano mondo.
"Equipaggiatevi" tuonò De'Luke, interrompendo i suoi pensieri.
I soldati si avvicinarono ordinatamente alle pareti. Improvvisamente, le mura cominciarono a scorrere verso l'altro. "Una stanza a doppio fondo!" esclamò Aredhel.
Nell'incavo che venne così scoperto era custodita una cinquantina di strane armature grandissimme, alte per lo meno tre metri.
Ogni corazza venne spinta lontano dal muro da un meccanismo, quindi il pettorale si abbassò rivelando una sorta di postazione nella quale i quindici Ribelli che avrebbero dovuto assaltare forntalmente il Palazzo si accomodarono. Con uno sbuffo di vapore, il pettorale tornò in posizione, rinchiudendo i piloti in una bara d'acciaio. Quindi, le armature si mossero, abbandonando i propri alloggi e schierandosi lungo i bordi della stanza. Alle loro spalle, le finte mura tornarono in posizione.
"Quelle non fanno al caso nostro" disse Rogers, "E' impossibile non farsi notare a bordo di quegli aggeggi".
Nel frattempo, una delle armature, che aveva dipinto sul pettorale un cerchio rosso, si fece avanti. Da un piccolo tubo cilindrico montato sulla spalla della corazza uscì la voce del Ribelle all'interno:
"Unità operative. Tutti i sistemi sono in ordine. Possiamo procedere".
De'Luke annuì. "Procedete, Capitano. In bocca al lupo".
"Crepi, Signore" rispose il Ribelle. Le armature si mossero. La loro andatura goffa ma inesorabile le rendeva simili a galline, tuttavia la gigantesca arma da fuoco a sei canne e l'ascia da guerra integrate alle braccia di quei mostri meccanici conferivano a quelle "galline" un aspetto molto minaccioso.
"Muoviamoci" ordinò De'Luke. "L'unità corazzata attenderà il nostro segnale all'uscita della galleria e lancerà l'attacco". Nel frattempo, anche i Tempri si erano incamminati, uscendo dalla galleria a sinistra. Fu dunque verso la galleria di destra che De'Luke, Rogers, una squadra di otto soldati (che avevano tutta l'aria di sapere il fatto loro) ed i bluedragoniani
si incamminarono.
Bright sentì l'adrenalina crescere nel proprio sangue. La battaglia era vicina, e come sempre, nonostante l'atlantideo avesse già affrontato migliaia di scontri, fisico e mente continuavano a scattare come la prima volta.
Il Paladino si guardò intorno, e notò reazioni simili in tutti i propri compagni. Un bagliore sinistro negli occhi di Lirisea, il modo con cui Aredhel apriva e stringeva in un pugno le affusolate ed agili dita da incantatrice, il gesto involontario con cui Ikarus carezzava l'impugnatura della propria arma.
"Ogni volta è come la prima volta" aveva sentenziato molti anni prima il suo maestro, ad Atlantide. Molti anni erano passati da allora, ma quella massima sembrava conservare ancora tutta la sua veridicità.
Eruner
00lunedì 5 settembre 2005 00:05
ot
Otre, amore di papà tuo, non è che mi hai trascinato anche qui, vero!? [SM=x92703]
Questa me la paghi, oh se me la paghi!!!! [SM=x92704]

[Modificato da Eruner 05/09/2005 0.10]

BrightBlade
00lunedì 5 settembre 2005 22:03
OT: Parrebbe di sì, mio caro Eruner... che vuoi farci, è la vita!!! [SM=x92702] /OT

"Questo è il luogo" annunciò De'Luke.
Il gruppo era appena sgusciato fuori da un tombino metallico ed aveva subito trovato riparo dietro un mucchio di macerie.
"Non c'è nessuno nei paraggi" disse Ikarus. "No, mi sembra di no" concordò Rogers.
"Non era una domanda, amico. E' che non percepisco nessuno nei paraggi" spiegò sorridendo il Priore del Regno. Rogers sgranò leggermente gli occhi.
"Perdonateci, ma credo che faticheremo un poco ad abituarci alle vostre... singolari capacità" disse a bassa voce l'alto e magro capo dei Ribelli.
Nel frattempo, gli otto veterani avevano silenziosamente attraversato la strada, scomparendo nell'ombra di un portello, inspiegabilmente aperto.
Il gruppo attese. Dopo qualche minuto, uno dei soldati si affacciò dal portello, facendo cenno a De'Luke e compagni di raggiungerlo.
Si ritrovarono in una stanza circolare le cui pareti erano ostruite da cumuli di casse metalliche di ogni forma e dimensione. Dall'alto, misteriosi tubi azzurrognoli irradiavano una luce bluastra e uniforme. BrightBlade si guardò attorno. Non c'era l'ombra di una sentinella. "Perché il portello era aperto?" domandò a De'Luke. "Fortuna" disse Rogers, scrollando le spalle. Tuttavia, l'atlantideo non si lasciò sfuggire lo sguardo allarmato del comandante. "Ormai non possiamo tornare indietro" disse infatti De'Luke, dopo qualche attimo di silenzio. "Coraggio, in marcia" proseguì poi, facendo cenno agli uomini di precederli attraverso il ferrigno corridoio che collegava il deposito al Palazzo di Cyber Dragon.
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 21 settembre 2005 04:11
Erano, piu’ di due giorni, che il gruppo di Ser Gianlu’ seguiva la luce azzurra e si era addentrato in una foresta, ne giunsero al cuore, la vegetazione era molto fitta e intricata, ma il percorso che stavano seguendo era un lungo corridoio libero da essa, ai cui lati si notavano rami e cespugli tagliati, ma dal fuoco, anche se il taglio era netto, non vi era traccia che il fuoco avesse colpito altro.
Eruner aveva ipotizzato l’utilizzo di una spada infuocata ma i tagli erano troppo precisi e netti per un colpo di simile arma.
Era ormai pomeriggio inoltrato quando i seguaci di Blue Dragon, svoltando a una curva videro davanti a loro che l’entrata di una caverna,la luce azzurra arrivata alla caverna spari', con cautela entrarono armi in pugno dopo aver acceso una torcia per illuminava i loro passi, strane ombre sui muri di roccia venivano proiettata dalla fonte loro fonte di luce, la galleria scendeva verso il basso con una forte inclinazione.
Dopo un centinaio di metri, le pareti della galleria cambiarono erano ricoperte di metallo e delle luci sul soffitto erano poste per illuminare, cosi spensero la torcia, percorso una decina di metri Otrebmu noto’ a terra un sottile filo rosso, osservandolo meglio si rivelo’ un fascio di luce che andava da una parete all’altra, pensando a una trappola lo scavalcarono senza toccarlo, dopo altri 50 metri giunsero in un’ampia caverna, il soffitto e tutte le pareti erano di metallo, e varie altre gallerie si vedevano lungo di esse, al centro strani macchinari facevano un rumore assordante, i macchinari erano lunghi un centinaio di metri con soli 2 cubi metallici, uno per lato posizionati a circa la meta’ della lunghezza, da quella che sembrava l’entrata dei macchinari una lunga pedana mobile si muoveva verso l’interno sopra vari pezzi di metallo alcuni rozzi altri molto strani.
Il gruppo nascondendosi dietro casse metalliche si mosse lungo una parete, vide cosi’ decine di robot, anche se diversi da quelli precedentemente incontrati, erano di metallo ma di forma umana, senza armatura, e sulla fronte avevano dei numeri.
Eruner voleva attaccare quando Ser Gianlu’ lo fermo’, dicendo che voleva prima sapere cosa o chi avevano contro, un’ulteriore perlustrazione gli fece scoprire che alla fine dei macchinari uscivano quei robot che avevano affrontato, gia alcune centinaia erano in fila nell’ampia caverna, e altri continuavano a uscire in continuazione.
Dalla nuova perlustrazione avevano osservato meglio i due cubi metallici, vi erano strane scritte luminose sopra, su uno,
[ sezione uno, piattaforma temporale, camera stagna ] sull’altra [ sezione due, computer elaborazione dati ] .
Mentre Ser Gianlu’ stava pensando al datarsi le porte della sezione due si aprirono e uno dei robot umanoidi ne usci’, vi era il numero 1 sulla fronte, in mano aveva un disco metallico e disse con voce inespressiva e metallica
= Fermate la produzione dei Robot Distruttori Gamma, con i nuovi dati dello scontro dei 3 R.D.G. pochi giorni fa con le tre unita’ nemiche e’ stato elaborato un nuovo programma per la creazione di un’unita’ che non sia vulnerabile all’acqua, sara’ l’unita’ R.D.O , Robot Distruttori Omega e sara’ equipaggiato con tutte le armi a disposizione =
Quando il robot numero 1 fini’ di parlare, gli altri robot umanoidi spinsero dei pulsanti e abbassarono delle leve, i macchinari smisero di funzionare e di far rumore, il robot numero 1 si avvicino’ ai macchinari e infilo’ il disco di metallo in una fessura orizzontale, spinse poi un bottone rosso e i macchinari si riaccesero anche se il rumore era minimo.
- Ma di che parlava quel coso ? Che unita’ nemiche ? -
Chiese Eruner sottovoce rivolto ai compagni.
- Siamo noi le unita’ nemiche -
Sottovoce rispose Ser Gianlu’ a cui fece eco Otrebmu dicendo un po’ perplesso
- E stanno per costruire ….? Un robot ancora piu’ pericoloso ? -
- Attacchiamoli -
Disse Eruner con enfasi facendo per alzarsi.
Ser Gianlu’ trattenne il mago dell’acqua per il braccio e disse
- No, sono troppi, con quei 3 abbiamo avuto fortuna, ora sono centinaia -
- Cosa facciamo allora ? -
Chiese Eruner un po’ imbronciato.
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 21 settembre 2005 04:14
- E se ispezioniamo le altre gallerie ? Forse troveremo qualcosa d’utile -
Disse Otrebmu guardando le varie gallerie.
- Un esercito ci vorrebbe -
Disse ser Gianlu’ preoccupato.
I seguaci di Blue Dragon guardarono le gallerie non sapendo quale scegliere, Ser Gianlu’ si concentro’ facendo appello ai suoi poteri di Vassallo e Guardiano, dopo un po’ indico’ una galleria poco distante da loro e disse
- In quella -
I 3 vi si avvicinarono con circospezione e entrandovi videro che era diversa dalle altre cui erano passati vicini.
Nelle altre si vedeva che pareti, soffitto e pavimento erano ricoperti di metallo almeno fino dove la vista poteva spingersi, questa invece dopo un paio di metri dall’ingresso non era piu’ rivestita di metallo, ma si vedeva la nuda roccia.
I seguaci di Blue Dragon decisero di indagare e ispezionare la galleria, dopo aver percorso una decina di metri dovettero svoltare a una curva e riaccendere la torcia, visto che la luce della caverna grande non arrivava fin li.
Percorsero stavolta in salita, un paio di centinaia di metri, la galleria non aveva ramificazioni, qui e li il soffitto si alzava di 3-4 metri come piccole cupole, alla fine arrivarono all’uscita, si ritrovarono in un’altra grande caverna, e capirono perche’ i robot non si erano interessati di quella galleria e caverna, vi era un fiume sotterraneo che scorreva veloce per tutto il diametro della caverna.
- Acqua, non gli piace l’acqua -
Disse Otrebmu, avvicinandosi al canale profondo 5 metri, che il fiume si era scavato in centinaia di anni, forse, nella roccia.
- Non credo ci seguiranno fin qui e getteranno dentro -
Disse ironico Ser Gianlu’, gli altri due annuirono, poi Eruner esporo’ la caverna mentre i due seduti su una roccia pensavano a un piano.
Quando il mago dell’acqua torno’ gli dissero che se fossero riusciti a deviare il corso del fiume la caverna dei robot sarebbe stata inondata, ma che per quanto veloce e costante fosse il flusso del fiume, i robot quando avessero visto l’acqua uscire dalla galleria sarebbero risaliti fino alla deviazione per sventare il loro piano, purtroppo la massa d’acqua deviata non era sufficiente a provocare danni immediati ai robot.
- Ho trovato -
Disse Eruner all’improvviso e cosi espose il suo piano, durante l’esplorazione aveva scoperto che alla caverna vi erano solo 3 accessi, da dove erano giunti loro, da dove il fiume entrava e da dove usciva, creando dei muri di ghiaccio avrebbe bloccato la galleria/canale da dove il fiume usciva e quella da dove erano giunti loro, la caverna si sarebbe riempita d’acqua, poi sarebbe bastato rompere il muro di ghiaccio che bloccava la galleria che portava alla caverna dei macchinari e dei robot e un fiume in piena si sarebbe riversato sui robot.
Discussero alcuni minuti, ma oltre quest’opzione vi era solo quella di andare nel Regno e poi tornare con un esercito, ma ci sarebbero voluti troppi giorni e i robot immuni all’acqua sarebbero stati gia costruiti, attaccando solo in 3 le centinaia di robot sarebbe stato un suicidio anche distruggendone qualche decina gli altri li avrebbero uccisi.
Eruner, ghiaccio’ cosi’, l’acqua che si trovava all’imbocco della galleria di uscita del fiume creando un muro di ghiaccio, l’acqua che sopraggiungeva comincio’ a accumularsi fino a uscire dal canale che le faceva da letto, il fondo della caverna fu invaso in breve dall’acqua, i 3 compagni uscirono dalla caverna dalla galleria da dove erano giunti e Eruner creo’ un altro muro di ghiaccio.
Passarono diverse ore affinche’ la caverna si riempisse d’acqua e i 3 compagni aspettavano e guardavano da dietro il muro di ghiaccio.

[Modificato da Otrebmu Ittoram 21/09/2005 4.18]

Otrebmu Ittoram
00mercoledì 21 settembre 2005 04:23
Finalmente Eruner disse che la caverna si era riempita e che l’acqua cominciava a fare pressione sul muro di ghiaccio, cosi colpi’ il centro del muro con una scarica di schegge di ghiaccio, dal punto colpito cominciarono ad allargarsi a raggiera una serie di piccole crepe che iniziarono mano a mano a diventare sempre piu’ grandi ed a passare per tutto lo spessore del muro.
- Ummm, ho una domanda, il muro si rompera’ e l’acqua invadera’ tutta la galleria e si riversera’ nella caverna giusto ? -
Chiese Otrebmu con un’espressione molto preoccupata.
- Si, e allora -
Rispose Eruner, che impaziente colpiva il muro con dei calci irritato che non si rompesse.
- E, noi che faremo che siamo nella galleria ? -
Chiese Ittoram di nuovo.
Il Vassallo e il mago dell’acqua all’unisono risposero
- UH, OH –
Tutti e tre guardarono il muro di ghiaccio, e l’acqua che ormai zampillava dalle fessure, che andavano da una parte all’altra e che si allargavano di numero e in larghezza.
- Correte -
Grido’ Ser Gianlu,’ girandosi e iniziando una ritirata strategica seguito a ruota dai 2 aspiranti.
Avevano percorso una cinquantina di metri, che alle loro spalle si senti’ un rombo e un rumore assordante subito dopo.
- Il muro ha ceduto -
Grido’ Eruner ansimando.


OT-- 2 pagine e mezzo word per 5 scritte a mano, in tutto sono 14 e mezzo [SM=x92713] a mano quindi altre 5 pagine word circa da trascrivera al computer, [SM=x92709] volete sapere se si salveranno ? chi si salvera' ? continuate a leggere appena potro' continuo [SM=x92713] vabbe' si salvano che fregatura scrivere un racconto che si svolge nel passato [SM=x92713] [SM=x92702] --OT
Otrebmu Ittoram
00giovedì 22 settembre 2005 05:14
Ser Gianlu’ si fermo’ all’improvviso, erano giunti in un punto dove il soffitto s’innalzava a formale una cupola.
- Eruner, una scala di ghiaccio verso il soffitto -
Grido’ il Vassallo al mago, che esegui’ anche non capendo a cosa servisse, Gianlu’ sali’ le scale seguito dai due e arrivato in cima estrasse la spada dei Templari conficcandola nella roccia subito imitato da Otrebmu.
Eruner, era indeciso quale spada sguainare, quando una massa d’acqua enorme arrivo’ travolgend la scala di ghiaccio e distruggendola, Eruner si senti’ cadere quando due mani lo afferrarono, erano Gianlu’ e Otrebmu, che reggendosi con una mano, ognuno all’elsa della propia spada conficcata nella roccia, sostenevano il compagno con la mano libera, l‘acqua pero’ continuo’ a scorrere e invase anche la cupola naturale che ospitava i tre.
- Trattenete il respiro -
Grido’ Gianlu’ prima che l’acqua li sommergesse.
Dopo diversi minuti la galleria si svuoto’ anche se un rigagnolo continuava a scorrere, i 3 erano ancora appesi penzoloni alle spade reggendo Eruner, iniziarono a tossire e sputare acqua con i polmoni che bruciavano per lo sforzo sostenuto.
- Siamo salvi, non e’ stata una buona idea la mia ? -
Chiese Eruner sputando acqua e guardando verso l’alto.
Gianlu’ e Otrebmu si guardarono a vicenda e poi guardandolo dissero all’unisono
- L’idea era buona, ma nessuno ha pensato alla via di fuga -
- Ricreate la scala -
Disse Gianlu’ lasciando la mano di Eruner che esegui’ creando una scala con una piattaforma in cima per i compagni che non scesero subito, le spade erano penetrate a fondo nella roccia e ci vollero parecchi minuti per liberarle, alla fine vi riuscirono, ma per farlo dovettero estrarle una alla volta aiutandosi a vicenda, tirando entrambi la stessa spada e puntando entrambi i piedi sulla roccia, mentre liberavano le spade sentirono diverse esplosioni provenire dalla caverna dei robot.
Quando scesero dalla scala di ghiaccio, Eruner tornava dalla caverna del fiume sotterraneo, aveva distrutto l’altro muro cosi il percorso era ripristinato.
- Al prossimo piano, prima di tutto si pensa a una via di fuga -
Disse Gianlu’ mentre i due compagni annuivano.
- Be, era da quando abbiamo lasciato il Regno che non facevamo un bagno -
Disse Otrebmu sorridendo.
I tre si diressero verso la caverna dei robot e in poco tempo vi arrivarono, i macchinari erano fermi e non facevano rumore, le centinaia di robot pronti erano esplosi e i loro resti erano sparsi per tutta la caverna segno che la forza dell’acqua li aveva trascinati via, piccoli incendi erano visibili e si sentivano esplosioni sia nella caverna, che nelle varie gallerie.
I seguaci di Blue Dragon decisero di controllare tutte le gallerie per sicurezza, vi trovarono pozze d’acqua stagnante e tutto distrutto, le casse metalliche erano aperte o distrutte e il loro contenuto sparso e semicoperto dall’acqua.
Avevano controllato tutte le gallerie tranne una, vi entrarono insieme dopo un centinaio di metri si trovarono a una curva, la svoltarono continuando a camminare per altri 100 metri in una galleria con una leggera pendenza verso l’alto, alla fine arrivarono in una caverna dove si trovavano, su una piattaforma rialzata di roccia, circondata dall’acqua e da casse metalliche aperte, 5 robot fermi, simili a quelli che uscivano dai macchinari anche se questi non sembravano completi, mancavano braccia o parti della corazza esterna, infatti si vedevano fili di diverso colore e altre cose del loro interno.
I tre compagni sguainarono le armi avvicinandosi con cautela, erano a due passi dalla piattaforma e i robot non si erano mossi, fecero un altro passo e i robot cominciarono a muoversi e con voci metalliche e inespressive a dire
= Nemico da distruggere individuato fuoco =
Dal braccio di un robot fuoriusci’ una sottile canna da cui eruppe una fiammata.
Otrebmu Ittoram
00giovedì 22 settembre 2005 05:16
Eruner creo’ un muro di ghiaccio giusto in tempo, il contatto del fuoco con il ghiaccio creo’ una nube di vapore.
Un altro robot, che aveva innestato nel braccio una lama, fece scattare un meccanismo e quella si allungo’ come fosse un’alabarda dirigendosi contro Gianlu’ che paro’ il colpo.
Un terzo robot fece uscire dal braccio una canna piu’ grande e sparo’ una raffica di quadrelle di metallo contro Otrebmu che alzo’ il mantello dei Templari per bloccarli ma fu’ scaraventato diversi metri indietro.
Eruner e Gianlu’ si ritirarono per assicurarsi delle condizioni del compagno.
Lo trovarono seduto, appoggiato con la schiena a una cassa aperta li vicino.
- State bene ? -
Chiese Eruner preoccupato .
- Il mantello non ha bloccato le quadrelle ? -
Chiese a sua volta Gianlu’ stupito.
- Si a entrambi -
Rispose Ittoram continuando dicendo
- Ma si vede che devia le frecce e le quadrelle normali e queste non lo sono -
E mostro’ una di quelle strane quadrelle tutte di metallo passandola infine a Eruner che disse
- Cribbio, ma come e’ possibile e’ pesantissima, saranno 20 Kg almeno ed e’ cosi piccola -
- Il mantello le ha bloccate ma le ho sentite che mi colpivano -
Disse Otrebmu tossendo e sputando sangue.
- Si, ci sono i segni anche sulla vostra armatura, la combinazione delle due protezioni vi ha salvato -
Disse Gianlu’ preoccupato.
Intanto i robot, si erano calmati dopo aver prima sparato le quadrelle contro la cassa le cui pareti le deviavano e poi usato la fiammata che pero’ raggiungeva appena la cassa.
- Perche’ non vengono ? -
Chiese Eruner
- Li ferma l’acqua che circonda la piattaforma -
Disse Gianlu’ calmo.
I tre rimasero diversi minuti a parlare su cosa fare poi decisero che dovevano attaccare, la caverna non era rivestita di metallo come le gallerie e prima o poi l’acqua sarebbe stata assorbita dal terreno.
Riparandosi dietro le casse di metallo aggirarono i robot, poi li attaccarono da direzioni diverse.
Eruner colpi’ con le schegge di ghiaccio il torace di uno dei robot privo della corazza, le schegge penetrarono tra i fili e le strane piastrine verdi del robot che si blocco’, poi il mago estrasse Enemesi e meno’ un fendente a un altro robot a cui mancava un braccio, piantando la spada tra collo e spalla, l’estrasse e colpi’ ancora all’addome tranciando fili scoperti, mentre il robot ormai cadeva dal braccio che aveva fu lanciata una lunga lama che colpi’ Eruner al fianco trapassandolo per poi piantarsi nella parete di roccia 20 metri piu’ indietro.
Gianlu’ combatteva, contro il robot con l’alabarda innestata nel braccio, i colpi si susseguivano e anche se il Vassallo evitava di farsi ferire i colpi che portava colpivano contro la spessa corazza dell’armatura del robot, l’unica parte priva della corazza era il fianco sinistro ma il braccio del robot ricoperto della corazza lo difendeva.
Otrebmu invece combatteva con il robot che sparava quadrelle, era riuscito a deviare la canna puntata contro di lui con un coltello da lancio e avvicinatosi l’aveva distrutta con la spada prima che il robot riprendesse la mira, ma il robot aveva fatto uscire dall’altro braccio la stessa arma e Ittoram aveva dovuto fare un rapido dietrofront per evitare una prima raffica di quadrelle, si era dovuto gettare giu’ dalla piattaforma verso l’acqua per evitarla, ma non era riuscito ad arrivare abbastanza vicino a una delle casse, si era girato a guardare il robot che si accingeva a far fuoco di nuovo, quando nell’acqua sotto le mani senti una superficie liscia, la tiro’ fuori velocemente posizionandola davanti a se come scudo.
Le quadrelle, colpirono la superficie di metallo, venendone deviate e dando il tempo all’aspirante di ripararsi dietro la cassa piu’ vicina.
Otrebmu Ittoram
00giovedì 22 settembre 2005 05:20
Pote’ cosi guadare l’oggetto, era di metallo di forma circolare con un diametro di 80 cm, girandolo vide che aveva delle sbarre di metallo per poterlo imbracciare, era proprio uno scudo senza disegni o insegne dipinte sopra.
Otrebmu imbraccio’ lo scudo e corse verso il robot che comincio’ a bersagliarlo con le quadrelle, ma stavolta lo scudo deviava le mortali armi, arrivato davanti al robot Ittorma scarto’ di fianco e con la spada distrusse l’arma del nemico, poi comincio’ a colpire il corpo del robot finche’ non cadde al suolo e non si mosse piu’.
Gianlu’ aveva combattuto il robot che lo aveva ferito al braccio sinistro, ma era riuscito a colpire sotto il braccio sinistro del robot privo della corazza cosi il braccio si era bloccato e aveva potuto affondare la spada nel fianco del nemico che era caduto.
Eruner, intanto aveva visto un robot puntargli contro la canna che rilasciava la fiammata, aveva schivato il primo attacco posizionandosi davanti il robot con le schegge di ghiaccio nel torace, la seconda fiammata fu schivata di nuovo ma colpi’ il robot dietro che esplose poco dopo.
Gianlu’ attacco il robot rimasto, che non riusci’ a portare un terzo attacco a Eruner, che rialzatosi distrusse con Enemesi la canna del robot, il quale pero’ fece uscire dall’altro braccio la stessa arma e la punto’ verso i 2 compagni.
CLANG SPLASF
Non riusci’ pero’ a usarla, Otrebmu usando lo scudo come testa d’ariete, gli si era lanciato contro con tutto il suo peso e lo aveva gettato in acqua, il robot si rialzo’ espodendo pero’ subito.
Otrebmu rimase a terra tenendosi la spalla sinistra.
Eruner e Gianlu’ gli si avvicinarono, la collisione con il robot gli aveva fatto uscire l’osso della spalla dalla sua cavita’, Gianlu’ distraendolo gliela rimise a posto.
Otrebmu lancio’ un urlo per l’improvviso rientro dell’osso al suo posto.
- Peggio che sbattere contro un muro -
Riusci’ a dire dopo aver ripreso fiato.
I corpi dei robot furono fatti a pezzi e gettati nell’acqua per maggior sicurezza, poi i tre dopo essersi bendati e aver recuperato le armi si incamminarono per tornare alla caverna principale.
Quando vi giunsero, era tutto ancora distrutto, si avvicinarono ai macchinari e proprio in quel momento si apri’ la porta della sezione due, ne uscirono un piccolo fiume d’acqua e il robot umanoide numero 1, che vedendo i tre si diresse a un pannello dei macchinari e mosse una leva, una parte delle luci delle macchine si riaccesero e una voce metallica disse
= R.D.O numero uno, corazza 100%, armi installate 100, programma combattimento 60%, funzionamento armi 50%, operativo al 65%, non si consiglia l’utilizzo =
Il robot umanoide numero 1 inizio’ a spingere un grosso pulsante rosso e 3 compagni stavano per muoversi quando si sentirono le porte dei macchinari che si aprivano e un robot ne usci’, poi le porte si richiusero.
Il robot fece alcuni passi, la voce del robot umanoide numero 1 disse
= Distruggili =
Il R.D.O si mosse e arrivato a poca distanza dai tre si posiziono’ con le spalle alla parete dei macchinari, lo guardarono era alto tre metri con sei braccia, una di queste con una grossa canna che inizio’ a sparare quadrelle.
Otrebmu si riparo’ dietro al suo nuovo scudo, i compagni si gettarono di lato, dietro della casse, Ittoram li raggiunse poco dopo, lo scudo deviava i dardi, ma ogni volta era come parare un maglio di ferro, di 200 Kg.
Eruner usci’ allo scoperto lanciando una raffica di schegge di ghiaccio, ma una delle braccia del robot si mosse mostrando uno scudo, su cui le schegge si infransero, identico a quello di Otrebmu.
I tre si divisero di nuovo evitando le quadrelle di metallo e le fiammate che provenivano da un terzo braccio, poi attaccarono da direzioni diverse.
Eruner si trovo’ a fronteggiare il fuoco che riusciva a tenere a bada con muri di ghiaccio, Otrebmu le quadrelle di metallo che grazie al nuovo scudo non lo colpivano, ma cosi i due non riuscivano ad avvicinarsi.

OT-- E son rimaste 4 pagine e mezza scritte a mano da riportare su computer, presto saprete come i TRE AMIGOS si son salvati [SM=x92702] e quante ne hanno pero' prese [SM=x92710] --OT
Otrebmu Ittoram
00venerdì 23 settembre 2005 04:40
Gianlu’ vi era riuscito ma affrontava 3 braccia, quello con lo scudo, le altre due avevano al posto della mano innestate una spada e un’alabarda.
Eruner evitando una fiammata pronuncio’ una magia una colonna d’acqua colpi’ il robot ma a parte le fiammate che sembravano non riprendere il robot continuo’ ad attaccare Otrebmu e Gianlu’.
Eruner sguaino’ Khurla e lo attacco’ colpendo e distruggendo la canna da dove uscivano le fiamme, intanto una scarica di quadrelle, mandava Otrebmu a terra ferito avendolo colpito e penetrato la sua armatura, lo scudo aveva deviato i colpi ma alcuni dardi anche se deviati e decelerati avevano colpito l’aspirante.
Eruner distrusse anche la canna delle quadrelle, e comincio’ a colpire la corazza del robot, poco dopo fu’ raggiunto da Ittoram che fece lo stesso, la corazza pero’ veniva solo scalfita dalle spade,
Gianlu’ continuava a impegnare le altre 3 braccia.
Khurla, dopo un po’ che colpiva la corazza, si illumino’ e i suoi colpi iniziarono a penetrarla, subito il braccio con lo scudo si mosse a parare i colpi della spada di Eruner, il braccio che aveva innestato la spada fece uno strano suono e l’arma fu’ scagliata verso Gianlu’ che fu’ trafitto a una gamba e cadde.
Dal braccio, dove si era sganciata la spada, usci’ una piccola canna che miro’ verso il Vassallo e un fascio di luce rossa ne fuoriusci’, Gianlu’ rotolando la evito’.
I tre videro che, ogni cosa che la luce colpiva, veniva tagliato e si nascosero dietro una grossa cassa la cui superficie fu’ colpita, ma non tagliata, subito almeno, videro pero’ che se pur piu’ lentamente la luce stava penetrando anche quella
- Abbiamo trovato la spada di fuoco -
Disse Otrebmu inspirando profondamente.
Dopo aver estratto la spada dalla gamba di Ser Gianlu’ e avergliela fasciata in fretta, pensarono rapidamente un piano, si divisero quindi e si mossero usando le casse per ripararsi. Poi attaccarono da direzioni diverse nonostante questo, il fascio di luce movendosi rapidamente colpi’ i tre seguaci di Blue Dragon tagliandoli in due.

La parte superiore dei tre cadde a terra infrangendosi in mille pezzi, erano specchi di ghiaccio, il robot si fermo’ un attimo e Kuhrla apparsa all’improvviso distrusse la piccola canna e il fascio di luce smise di uscire.
Eruner appari’, si era ricoperto di ghiaccio per diventare invisibile, il sesto braccio, che all’estremita’ aveva una mano artigliata, e che fino al quel momento rimasto fermo si mosse fulmineo, colpendo come una frusta Eruner e lanciandolo in aria e facendolo atterrare sul tetto dei macchinari alle spalle del robot.
Eruner si trovo’ in una pozza d’acqua, formatasi a causa della deformazione del metallo che non aveva sopportato la massa d’acqua che si era riversata nella caverna.
Otrebmu e Gianlu’ colpirono la corazza del robot, il contatto produceva delle scintille blu, ma continuava solo a venire scalfita.
- E come se vi fosse una barriera magica sulla superficie della corazza, che impedisci alle lame di penetrare -
Disse Gianlu’ rivolto a Otrebmu.
Eruner che si era rialzato senti’ quella frase e ricordo’ che la sua Khurla invece stava penetrando la corazza.
Il robot era sotto a Eruner che fece un salto con la punta di Khurla puntata verso il basso, la lama penetro’ la corazza dell’elmo del robot di una decina di cm, Eruner atterrato sulla spalla destra estrasse la spada per poi vibrare un altro colpo che penetro’ di altri 10 cm, stava per rifarlo una terza volta quando la mano artigliata tento’ di colpirlo, Erune schivo’ il colpo perdendo pero’ l’equilibrio e cadendo, il braccio con l’alabarda tento’ di colpirlo ma Otrebmu devio’ il colpo.
Eruner si rialzo’ tentando un potente incantesimo d’acqua ma non vi riusci’, aveva quasi esaurito il potere magico per quel giorno.
Otrebmu Ittoram
00venerdì 23 settembre 2005 04:41
Creo’ cosi una scala di ghiaccio e sali’ sul tetto dei macchinari mentre i due compagni combattevano il robot.
Arrivato sul tetto, Eruner salto’ di nuovo sul robot e stringendo con le due mani Khurla e dirigendo di nuovo la punta verso il basso penetro’ nello squarcio gia aperto fino all’elsa.
- Deve essere passata dalla testa, nel collo e poi fino al torace -
Disse Otrebmu, guardando verso l’alto e distraendosi cosi che’ la spada del robot lo ferisse al torace squarciando l’armatura, il robot continuava a combattere nonostante tutto, anche le braccia le cui canne erano state distrutte continuavano a muoversi nel tentativo di colpire i nemici.
Eruner comincio’ a muovere la spada in modo da allargare lo squarcio, ma il robot non sembrava distratto dalla cosa.
Eruner, estrasse Enemisi e colpi’ la parete dei macchinari che era dietro al robot, dopo un po’ la parete era squarciata in piu’ punti e il peso dell’acqua che vi era sul tetto lo fece abbassare convogliando l’acqua verso il punto dove era stata indebolita dai colpi di Enemesi.
L’acqua piovve su Eruner e il robot penetrando nello squarcio aperto da Khurla, 5 braccia del robot smisero di muoversi, Gianlu’ grido’ a Eruner di saltare giu’ e di scappare cosa che lui e Otrebmu fecero nascondendosi dietro una cassa.
Eruner tento’ di sfilare Khurla ma non vi riusci’, stava per saltare giu’ quando il braccio artigliato del robot gli afferro’ la gamba stringendola, Eruner chiamo’ i compagni ma in quel momento vi fu’ l’esplosione.
Gianlu’ e Otrebmu subito uscirono dal riparo e trovarono Eruner steso a terra ricoperto di sangue e con schegge di metallo nel corpo, ma ancora vivoanche se respirava a fatica, l’elsa di Khurla era vicino a lui la lama mancava del tutto e i frammenti a migliaia erano sparsi tutt’intorno.
I due seguaci di Blue Dragon iniziarono a togliere le schegge dal corpo del compagno tamponando come potevano il sangue che usciva dalle ferite.
Avevano appena terminato il lavoro che si accorsero di un rumore conosciuto, il robot umanoide numero 1 stava spingendo il grosso pulsante rosso, la voce metallica disse
= R.D.O numero due corazza 60%, armi installate 40%, programma combattimento 30%, funzionamento armi 35%, operativo al 30%, sconsigliato l’utilizzo =
Ma il robot umanoide continuava a premere il pulsante, le porte dei macchinari si aprirono e ne usci’ un altro robot, il robot numero 1 umanoide disse per l’ultima volta
= Distruggili =
L’istante dopo la spada di Otrebmu calo’ su di lui piu’ volte distruggendolo.
Il R.D.O. numero due, si posiziono’ nello stesso punto di quello che lo aveva preceduto e un braccio inizio’ a sparare quadrelle di metallo.
Gianlu’ e Otrebmu si ripararono dietro delle casse
- Notato nulla in questo ? -
Chiese Gianlu’ riprendendo fiato.
- Cosa ? che e’ un chiacchierone come l’altro ? -
Rispose Otrebmu prendendo fiato a sua volta e sbirciando il robot che sparo’ delle quadrelle proprio vicino al testa di Otrebmu che la ritrasse non abbastanza in fretta e una quadrella colpi’ l’elmo di striscio e ferendo lievemente Ittoram che dopo essersi asciugato il sangue che colava lungo il viso disse
- La corazza non copre tutto il corpo, si vedono fili e altre cose e ha solo 3 braccia -
- Si -
Disse Gianlu’ annuendo.
Dopo aver preparato un piano in fretta, Otrebmu usci’ per primo proteggendosi con lo scudo dalle quadrelle e avvicinandosi al robot, Gianlu’ intanto zoppicando si posiziono’ sul fianco del robot, il quale all’improvviso abbasso’ la mira colpendo e trapassando la gamba destra di Ittoram con 3 quadrelle prima che l’aspirante caduto in ginocchio riposizionasse lo scudo a coprirlo.
Gianlu’ si avvicino’, il robot se ne accorse ma il braccio con la canna spara quadrelle si muoveva lentamente, Otrebmu scaglio’ 2 coltelli da lancio verso l’addome sprovvisto di corazza del robot, provocando delle scintille quando le armi penetrarono, e facendo di nuovo puntare e far fuoco su di lui.
Otrebmu Ittoram
00venerdì 23 settembre 2005 04:42
Gianlu’ riusci’ cosi ad avvicinarsi e distruggere la corazza spara quadrelle, ma fu ferito al fianco dal braccio con inserita la spada.
Otrebmu si avvicino’ al robot e comincio’ a colpirlo, il braccio con innestata l’alabarda, la spada e quello con la canan distrutta iniziarono a muoversi rapidamente all’improvviso non lasciando ai due il tempo che per difendersi.
Mentre combattevano le spade dei due Templari si sfiorarono e le rune incise si illuminarono per un istante, i due se ne avvidero e si allontanarono di pochi passi dal robot.
Formulando un nuovo piano, Otrebmu si abbasso’ per un attimo come per raccogliere qualcosa, poi si scagliarono contro il robot, Gianlu’ facendo appello ai suoi poteri di Vassallo lancio’ una sfera esplosiva all’addome del robot, ci fu una piccola esplosione e i due coltelli da lancio caddero essendosi aperto uno squarcio un po’ piu grande, i due seguaci di Blue Dragon furono addosso al robot apparentemente senza strategie di difesa infatti la spada del robot trapasso’ la spalla sinistra di Gianlu’, l’alabarda invece si pianto’ nella gamba sinistra di Otrebmu e il braccio con la canna logli colpi’ sull’elmo che si ruppe.
Ma, le spade unite dei due avevano trapassato l’addome del robot squarciandolo ancora di piu’, il robot estrasse le due lame dagli arti dei due, che fecero lo stesso, ma le lame unite produssero una risonanza che genero’ un’esplosione nell’addome del robot, che nonostante l’addome fosse dilaniato e scariche blu si vedessero all’interno continuava a muoversi.
Otrebmu, che aveva tenuto lo scudo rivolto verso il basso, mosse il braccio che lo stringeva verso l’addome del robot, la parte concava dello scudo era stata riempita d’acqua che fu riversata nello squarcio, dal braccio del robot dove si trovava la canna distrutta si senti’ un suono e la canna cadde, una frusta ne usci’ subito avvinghiandosi intorno i corpi dei due e vennero colpiti da una scarica come di un fulmine, caddero in ginocchio entrambi, prima che il robot potesse dare un'altra scarica vi fu una prima esplosione che distrusse il braccio con la frusta e scaglio’ i due lontano, poi una serie di altre.
Quando si ripresero il robot era distrutto e si trascinarono verso Eruner.
- E ora -
Chiese Gianlu’.
Otrebmu da una sacca della cintura tiro’ fuori un’erba che mise in bocca a Eruner, riusci’ a fargliela masticare e ingoiare.
Eruner si rialzo’ completamente ristabilito.
- Erba mistica -
Disse Otrebmu sputando sangue.
Dopo una breve discussione, su chi fosse ferito piu’ gravemente Eruner guari’ Gianlu’.
E per Voi ?
Chiese Eruner rivolgendosi a Otrebmu che gli rispose.
- Uscite e andate al mio cavallo, nello zaino vi troverete 2 pozioni di guarigione -
- Anche nel mio zaino ve ne e’ una -
Disse Ser Gianlu’.
Eruner esegui’ e poco dopo torno’ con le pozioni che furono bevute da Otrebmu E Gianlu’.
Una volta ripresosi 1 due entrarono con Eruner dentro i macchinari dalle porte che erano rimaste aperte dopo l’uscita del secondo R.D.O.
Trovarono altri di quei robot la cui costruzione era pero’ molto indietro rispetto al numero due.
I tre distrussero quei robot e l’interno dei macchinari, quando ne uscirono correndo ci furono delle esplosioni dall’interno dei macchinari, ripercorsero tutte le gallerie distruggendo ogni cosa e non lasciando niente d’intatto che sembrasse pericoloso, entrarono anche nella sezione numero due e dopo un po’ di incantesimi di Eruner anche quella esplose.
Otrebmu Ittoram
00venerdì 23 settembre 2005 04:44
Non riuscirono invece a entrare nella sezione numero uno.
- Nulla, non si apre -
Disse Otrebmu dopo l’ennesimo tentativo fallito.
- Torniamo al Regno, porteremo qui qualche mago potente che l’aprira’ -
Disse Gianlu’, mentre gli altri due annuivano.
Per la notte rimanente si trovarono un posto asciutto in una delle gallerie e si riposarono, Eruner fece il turno piu’ lungo essendo il piu’ sano.
La mattina partirono presto per Il Regno di Blue Dragon.
Quella stessa sera, dalla sezione numero uno si senti’ un rumore e la scritta si modifico’ leggermente in
[ Arrivo dal futuro ]
Le porte si aprirono e cinque figure si stagliarono sull’entrata poco illuminata.

OT-- Ed ecco la fine dell’avventura dei TRE AMIGOS,[SM=x92702] chi siano i 5 etc etc sa gia tutto Lirisea nel caso lei non possa scrivere fatemi sapere che rivelo a chi deve mettere la fine di quelli che sono nel futuro cosa si era deciso [SM=x92713] --OT
Eruner
00venerdì 23 settembre 2005 15:25
ot

Così termina la gloriosa vita della spada Knurla [SM=x92711]
Ha avuto una fine decisamente onorevole, grazie Otrebmu, era così che la volevo [SM=x92702] [SM=x92711]
Che itrstessssa però... [SM=x92711] [SM=x92713]
BrightBlade
00lunedì 26 settembre 2005 18:12
OT: dell'ultimo OT di Otrebmu non ho capito nulla... che devo fare? Posso continuare? [SM=x92708] /OT
BrightBlade
00lunedì 26 settembre 2005 18:13
OT: dell'ultimo OT di Otrebmu non ho capito nulla... che devo fare? Posso continuare? [SM=x92708] /OT
Otrebmu Ittoram
00lunedì 26 settembre 2005 18:58
OT-- Vi ho risposto per FFZ, fatemi sapere se e' arrivata --OT
Ikarus, priore
00mercoledì 28 settembre 2005 18:23
OT--- Scusate se non posto ancora qui, ma ho da leggere per tre mesi, Otrebmu, avevi voglia di scrivere? Orco cane, dopo che leggo due post mi viene il mal di mare [SM=x92713] ---OT
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