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24/11/2010 19:00 | |
Non so, a mio parere si sbaglia l'approccio: la Chiesa non dovrebbe partire ad aprirsi sul modo di avere rapporti sessuali ma sul significato dei rapporti sessuali; ovvero dovrebbe abbandonare l'idea di rapporti sessuali solo dopo il matrimonio e solo finalizzato alla procreazione per abbracciare l'idea rapporto sessuale come unione fisica e psichica di due persone (e dopo tutto in fondo sta in questo la differenza tra fare sesso e fare l'amore) e che vi può essere anche in giovane età. Indubbiamente però l'accettazione di questa idea non può esservi senza una rivalutazione anche del concetto di piacere; esso infatti è sempre stato additato dalla Chiesa come fonte di peccato e per questo considerato negativo, ma a ben vedere fare l'amore non consiste in altro se non nel dare e ricevere piacere dal partner, un piacere però che non è solo carnale, come la Chiesa ha per molti secoli sostenuto, ma anche di carattere affettivo, psichico se non addirittura spirituale, per chi ci crede. E se notate bene, una volta accettate le idee da me riportate viene anche a perdere significato la divisione che si fa tra coppie etero e coppie omosessuali. |
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