L'APPELLO
Benedetto XVI in visita in Spagna
"Serve incontro fra fede e laicità"
Il Pontefice arrivato a Santiago, prima tappa del viaggio apostolico. "La continuità della fede deve rinnovarsi"
SANTIAGO DE COMPOSTELA - "E' necessario trovare un incontro fra fede e laicità". Il Papa arriva in visita in Spagna e lancia un appello preciso, esortando l'Europa a dare nuovo vigore alle proprie radici cristiane. Benedetto XVI è giunto a Santiago de Compostela, prima tappa del suo viaggio apostolico nella Spagna di Zapatero. Ad accoglierlo Il principe Felipe e la moglie Letizia, con i quali il Pontefice ha avuto poi un colloquio privato. Il principe ereditario ha espresso profondo apprezzamento per l'impegno del Papa e si è detto "confortato" della sua visita, "in particolare nei tempi complessi e di crisi che vive il mondo".
Ad attendere il Papa c'erano anche migliaia di fedeli, che hanno aspettato per ore, alcuni tutta la notte, il suo arrivo. Bandiere gialle e bianche, i colori del Vaticano, sventolavano sopra la folla radunata vicino all'immensa piazza Obradoiro dove il Papa celebrerà nel pomeriggio una messa nella cattedrale. Non è mancato un piccolo giallo: sono stati ritrovati per strada documenti relativi alle misure di sicurezza per la visita papale con informazioni riservate. Nessun rischio o pericolo, si è precipitata a chiarire la polizia: i documenti erano stati persi tempo fa, del fatto erano state informate le autorità che hanno provveduto a modificare il piano.
Il viaggio in Spagna ha una particolare valenza: era "il paese originario della fede" ma è anche il paese dove si sono sviluppati "una laicità, un
anticlericalismo, un secolarismo forte e aggressivo", ha detto Benedetto XVI durante il volo che lo ha condotto a Santiago. In Occidente e in Europa, ha aggiunto il Pontefice, "la continuità della fede deve cercare di rinnovarsi". Ogni paese, in Occidente, "ha un suo modo di vivere questo problema" e che ciò "vale anche in modo forte per la Spagna, che era - ha detto citando santi come Ignazio di Loyola e Teresa D'Avila - il paese originario della fede". Oggi si è sviluppato un anticlericalismo "forte e aggressivo" che Benedetto XVI fa risalire agli anni '30, gli anni in cui i cattolici venivano perseguitati durante la guerra civile.
La Spagna oggi "cammina in concordia e unità, in libertà e pace, guardando al futuro con speranza e responsabilità", dice ancora il Pontefice. Ed esorta, nel suo discorso pronunciato all'arrivo, il vecchio continente a "dare nuovo vigore alle sue radici cristiane". Richiamandosi a Giovanni Paolo II, Benedetto XVI invita Spagna ed Europa a "edificare il loro presente e a progettare il loro futuro a partire dalla verità autentica dell'uomo, dalla libertà che rispetta questa verità e mai la ferisce, e dalla giustizia per tutti, iniziando dai piu poveri e derelitti".
"Una Spagna e un'Europa - ha proseguito il Papa - non solo preoccupate delle necessità materiali degli uomini, ma anche di quelle morali e sociali, di quelle spirituali e religiose, perché tutte questo sono esigenze autentiche dell'unico uomo e solo cosi si opera in modo efficace, integro e fecondo per il suo bene".
Domani Benedetto XVI sarà a Barcellona, la capitale della Catalogna, dove eleverà al rango di basilica la Sagrada Familia, l'immensa chiesa che domina la città dai suoi
3otto campanili, firmata dall'architetto Antoni Gaudì e incontrerà il re Juan Carlos e la moglie Sofia.