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*Bacheca sull'Attualità*

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2011 20:34
17/11/2010 17:46
 
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Preso Iovine, boss storico dei Casalesi
Viminale: "E' una bellissima giornata"


Arrestato dopo 14 anni di latitanza Antonio Iovine, "primula rossa" del clan di Casal di Principe. L'arresto compiuto dalla polizia: preso in casa di un amico in via Cavour, proprio a Casal di Principe. Ha tentato la fuga dal balcone. Gioia dei poliziotti della mobile di Napoli. Ora manca soltanto Michele Zagaria, detto Capastorta. La soddisfazione di Maroni: "Oggi è una giornata storica". Alfano: "Firmo subito il 41 bis"

Caserta - Gli davano la caccia da 14 anni. Oggi l'hanno preso in via Cavour a Casal di Principe. Il boss della camorra e capo storico del clan dei Casalesi Antonio Iovine è stato arrestato oggi dagli agenti della mobile di Napoli. Iovine era latitante da oltre 14 anni. Ora manca soltanto l'altro capo dei Casalesi, Michele Zagaria, detto Capastorta, latitante da 15 anni. Un altro capo dei capi Casalesi è in cella da oltre 12 anni ed è Francesco Schiavone, detto Sandokan.

La cattura Non ha opposto resistenza Iovine quando i poliziotti della squadra mobile di Napoli, di Caserta e del Servizio centrale operativo lo hanno immobilizzato. O' Ninno è stato arrestato in una villetta alla quinta traversa via Cavour di Casal di Principe, di proprietà della famiglia Borraca. Il boss ha tentato solo di scappare dal terrazzo, ma è stato bloccato. Non aveva armi. L’arresto alle 16. Nella villetta c’era un nascondiglio in un'intercapedine. Trovata una pistola che però era regolarmente denunciata. All’abitazione gli investigatori sono arrivati grazie a un complesso lavoro fatto di pedinamenti e di accertamenti sulle persone più vicine al boss.

La carriera di Zagaria Con il superlatitante Michele Zagaria, Antonio Iovine, arrestato oggi dalla polizia, è considerato il capo storico del clan dei Casalesi. Quarantasei anni, nativo di San Cipriano d’Aversa, Iovine, soprannominato O' Ninno, era nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Iovine deve scontare la pena dell’ergastolo comminata nei suoi confronti in sede di appello al maxiprocesso Spartacus, nel giugno del 2008. Componente con Zagaria della diarchia che dalla latitanza ha diretto gli affari criminali del clan, Iovine è considerato il "boss manager", la mente affaristica del sodalizio impegnato tra le altre attività anche nel business della spazzatura. A lui viene attribuita la capacità del clan di espandere i propri interessi ben oltre i confini campani. È Iovine, per gli inquirenti, a rappresentare per anni la camorra che fa affari e che ricicla i proventi delle attività illecite, droga e racket su tutte, nell’economia pulita e nel business del cemento fino a costruire l’impero di Gomorra, come testimoniato dai continui sequestri di beni disposti da parte della magistratura.

Gli altri latitanti O' Ninno era nella lista del Viminale dei 30 latitanti più pericolosi, assieme a Matteo Messina Denaro, numero uno di Cosa Nostra, Michele Zagaria, l'altro boss dei Casalesi, gli ’ndranghetisti Sebastiano Pelle e Domenico Condellom, il bandito Attilio Cubeddu, coinvolto nel sequestro Soffiantini e fuggito nel 1997 dal carcere dove era detenuto.

Maroni: "Bellissima giornata" "Oggi è una bellissima giornata per la lotta alla mafia, tra pochi minuti vedrete...". È quanto ha affermato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a Montecitorio appena pochi minuti prima che arrivasse l’annuncio dell’arresto del boss latitante da oltre 14 anni. "Firmerò subito la richiesta di 41 bis" dice il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. "Una ulteriore conferma - aggiunge - che la squadra Stato vince e l’antimafia giocata batte quella parlata".

Il procuratore di Napoli: "Ora Zagaria" "L’arresto di Iovine rappresenta un giorno felice per la giustizia e la legalità. Iovine era uno dei due latitanti più importanti della camorra casalese. L’altro è Michele Zagaria ma speriamo di prendere anche lui". Lo ha detto il procuratore di Napoli e coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, Giovandomenico Lepore. Iovine è arrivato alle 16,48 in una Mercedes in uso alla polizia in questura a Napoli, era sorridente. Il boss dei Casalesi è stato fatto salire al secondo piano dai garage, mentre applausi e urla di soddisfazione da parte poliziotti risuonavano nei corridoi. Qualcuno applaudiva anche dalle finestre.

[Modificato da Claudium 17/11/2010 17:47]
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