Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
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Il mare

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2011 02:02
12/03/2007 18:13
 
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- Bravi, vero?
- Sì, se la cavano... Ma questi sono solo coboldi.
- Oh, già, lui è il superiore allievo di BrightBlade! Un maestro del combattimento, niente gli può resistere! Perdonatemi, oh vostra paladinica maestà!
- Simpatica, vermente molto simpatica, stò morendo dalle risate... Dovevate nascere umana per poter fare la giullare...
- Lo sò, grazie! Magari farò la dragonessa giullare!
- Ma per cortesia...
Nerue aveva ragione, se la cavavano molto bene. Soprattutto i viandanti sorpresero il paladino: lui non era così a quel tempo! Beh, lui non era nemmeno elfo, a quel tempo...
Forse non avrebbero avuto bisogno di tutta la protezione che pensava...

[Modificato da Eruner 12/03/2007 22.11]

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12/03/2007 19:04
 
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Morgan osservò il cadavere del coboldo riverso a terra, il grugno contratto in una smorfia di dolore e di rabbia. Pensò a quante di quelle creature vagavano indisturbate, razziando, uccidendo, distruggendo. Quei maledetti coboldi non erano meno colpevoli dei draconici che avevano massacrato i suoi genitori, e Morgan dovette reprimere un moto d'ira.
"Ancora quella sensazione, non è così piccola?" le fece Ohtar avvicinandosi silenzioso e strusciando il suo muso contro la sua mano, a confortarla.
"Già... ogni volta che uccido una creatura, mi sento prima colpevole per aver tolto una vita, e subito dopo sarei pronta a rifarlo altre 100 volte, contro coloro che fanno del male. E questo mi fa sentire ancora più in colpa."
"Non devi, Morgan; quello che fai non è per puro gusto di uccidere. A volte ti può sembrare di farlo solo per vendetta. Ma non è così; sei qui con persone valorose, il cui scopo è il tuo medesimo, portare la pace e la giustizia."
"Grazie, Ohtar. La tua saggezza non finisce mai di darmi conforto. Non so cosa farei senza di te!" e si inginocchiò davanti a lui per abbracciarlo.






"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)
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12/03/2007 19:05
 
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Il druido era stato addestrato nelle arti della guerra tanto bene quanto nella magia. L'ultimo coboldo rimasto non ebbe molte possibilità di fuga, poichè Dondolin gli incombeva davanti impugnando la lancia runica, mentre a lato Olyva ringhiava furioso. Fu proprio l'affamato cinghiale il primo ad attaccare: l'animale si avventò contro il coboldo con un balzo poderoso, spalancando le fauci. La creatura schivò il colpo, menando poi un colpo con l'asta verso la testa del cinghiale, che evitò l'attacco di poco. Olyva allora caricò in corsa il coboldo, balzando e colpendolo questa volta in pieno petto, lasciando l'essere senza fiato. Il mezzelfo ne approfittò: impugnata Silvasta come un giavellotto, la scagliò con forza verso la testa del coboldo, trapassandogli facilmente il cranio peloso. Dopo che la creatura stramazzò al suolo, Dondolin recuperò con uno strattone la sua lancia, lasciando il corpo alle fauci affamate del compagno animale. "Bel lavoro" si disse tra se sorridendo, guardando il cadavere.
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12/03/2007 19:20
 
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Mariuccia osservò i suoi compagni lottare.
Sono impavidi, ed abili davvero pensò tra sé. O forse sono io quella inetta. Sorrise e, una volta uccisi tutti i coboldi, si avvicinò alla compagnia.
Portò una mano davanti alla bocca, coprendo anche il naso per evitare il cattivo odore delle bestie uccise. Aveva un olfatto molto sensibile, abituato a riconoscere sostanze ed erbe.
"Siamo in viaggio da così poco e già tutte questi avversari..." sventolò la mancina in aria, passandro tra i compagni.
"Propongo di rimetterci in marcia. Non adoro restare tra le bestie morte"
Detto questo, la ragazza fece dietrofront e con agilità balzò sulla sua cavalcatura, il bastone stretto nella mano ferita.

OT
Morgan, non smetto di farti i complimenti [SM=x92702]
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12/03/2007 21:14
 
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"Sono d'accordo..." fece Morgan, anche lei visibilmente infastidita dal tanfo emanato dai cadaveri dei coboldi. "Questo posto si sta facendo fin troppo affollato... e temo anche di sapere il perchè" aggiunse poi, con riferimento alla misteriosa pergamena. "Temo che il nero potere di cui è imbevuta la pergamena stia avendo l'effetto come di una calamita, che attira su di noi queste creature. Prima scopriamo da dove viene, meglio è." E detto ciò montò agilmente sul suo cavallo, con Ohtar al suo fianco, come sempre. Da lì, lanciò uno sguardo sfuggevole ad Olyva, il cinghiale di Dondolin; era una creatura straodinaria, e Morgan era rimasta estremamente affascinata dal modo in cui l'animale aveva fieramente combattuto.
"Complimenti, Olyva" disse con un fil di voce, passando affianco alla creatura. Chi sa se l'aveva capita?

OT Vi ringrazio, Mariuccia! [SM=x92705] Continuate a lusingarmi [SM=x92705] Comunque vi faccio anche i miei complimenti [SM=x92702] OT






"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)
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Eroe
12/03/2007 21:17
 
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una volta sgominati tutti i coboldi Odius salutò i compagni, dicendo che li avrebbe seguiti, ma che preferiva non stare in loro compagnia perchè così poteva muoversi più liberamente e affinare continuamente le proprie tecniche...così, a passo rapido si innoltrò nella foresta...

OT
a me nessuno fa i complimenti per aver lasciato un animale indifeso andarsene visto che non era più un pericolo [SM=x92707]
Ot




Odius, pretoriano del Regno e poeta a tempo perso

Il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica:
si apre e si chiude con il ritmo della musica

Si vis pacem, para bellum. Gaio Giulio Cesare

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12/03/2007 21:21
 
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OT- Oh, te li fa il caro Dondon il complimenti se vuoi, ok? [SM=x92703] [SM=x92706] -OT
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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
12/03/2007 21:37
 
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Mentre i combattenti riprendevano fiato sui loro cavalli un frusciare d’ali e il verso spaventato di un gufo li fece girare di scatto verso alcuni alberi, in un primo momento non videro nulla, ma poi le nuvole che coprivano la luna furono spostate dal vento e al suo chiarore apparvero 2 gufi, uno piccolo e uno piu’ grande su un ramo alto, e sotto di essi 4 scheletri che fissavano gli aspiranti con le loro orbite vuote.
- Com’e’ possibile che non li abbia percepiti e che non ne avverta la presenza neanche vedendoli -
Disse Eruner perplesso guardando il quartetto, verso il quale Odius si era gia diretto sbucando dalla foresta a grandi passi brandendo il suo grande spadone e attaccandoli subito, ma i quattro che brandivano delle spade gli tennero testa costringendolo sulla difensiva.
- Arrivo fratello -
Senti' il pretoriano poco prima di vedere Vinyadan giungere come una furia e colpire con un pugno in pieno teschio uno degli scheletri la cui mascella si stacco’ dopo essere rimasta penzoloni per qualche secondo.
Un altro scheletro attacco’ il filosofo che schivo’ il fendente spostandosi di lato e assestando poi un colpo di taglio sulle vertebre cervicali dello scheletro staccandogli la testa per poi finire con un pugno diretto alla gabbia toracica il non-morto le cui ossa si sparsero sul terreno.
Il primo scheletro colpito da Vinyadan tento’ di colpirlo alle spalle ma il colpo fu schivato all’ultimo secondo dall’aspirante girando su se stesso e colpendo lo scheletro con un pugno da sinistra a destra orizzontale che spezzo’ omero e colonna vertebrale e frantumo’ le costole, ponendo fine allo scontro, nello stesso istante anche il pretoriano poneva fine all’ultimo suo avversario.
Odius infatti aveva approfittato dello sbandamento degli scheletri rimasti e aveva colpito quelli a lui piu’ vicini, con un fendente orizzontale che lo aveva tranciato in due aveva eliminato il primo, con un colpo dall’alto in basso aveva polverizzato il teschio e la maggior parte delle ossa del secondo, il colpo era stato cosi forte che lo spadone si abbatte’ sul terreno erboso, tranciando la coda di una grossa lucertola, che era ai piedi dello scheletro, e che fuggi’ via.
Gli altri aspiranti si erano avvicinati e osservavano le ossa sparse, Mariuccia noto’ che sui teschi ancora integri vi era come fuso un medaglione del diametro di una decina di centimetri, ma prima che li potesse osservare meglio in uno sfrigolio nauseante le ossa, i medaglioni e le spade si sciolsero lasciando sul terreno solo delle nere impronte.
Eruner ipotizzo’ che i medaglioni servivano a celare la presenza dei non-morti, ma che quei quattro non erano li per combattere ma solo per osservare e chissa’ come riferire, e che quindi le ombre erano solo una prova di qualcuno per saggiare le loro forze.
Dopo una breve sosta gli aspiranti ripartirono alla volta di Vetoio, con Odius che rientro' nella foresta.
Gli aspiranti di Blue Dragon erano ormai lontani ,quando dove gli scheletri erano stati abbattuti l’erba inizio’ a muoversi finche’ la lucertola non salto’ fuori da un cespuglio, avvicinandosi alla propria coda.
Fu un attimo e il gufo piu’ piccolo si getto’ dal ramo in picchiata artigliando la lucertola ma sollevandosi solo di pochi centimetri prima che la sua preda con uno scatto lo mordesse all’ala e contemporaneamente s’ingrandisse diventando lunga 2 metri inghiottendo il povero gufo in un sol boccone, una volta vicino alla propria coda la mangio’ e le ricrebbe di nuovo alle nuove dimensioni.
La lucertola poi alzandosi sulle zampe posteriori guardo’ di fronte a lei dove si erano diretti gli aspiranti, sul suo ventre giallo vi era fuso un medaglione di una decina di centimetri, rimessasi a quattro zampe giro' di 180 gradi e si diresse verso la foresta, scomparendovi, lasciando come unico testimone dell’accaduto il gufo piu’ grande, che vide la lucertola gigante sparire nell’oscurita’ della vegetazione e che spicco’ il volo dirigendosi dalla parte opposta.

OT—E per fortuna che volevo mettere brevi interventi, [SM=x92713] ci ho messo piu’ di un’ora e mezzo a scriverlo, [SM=x92706] tanto valeva usare il PG [SM=x92713] i prossimi vedro’ di trattenermi e scrivere meno magari evitando di scrivere di combattimenti usate pure la lucertola gigante in futuro se vi viene in mente come [SM=x92702] ps Odius la lucertola e' fuori dalla tua portata e' sia magica che necromantica quindi non scrivere che la incontri nella foresta [SM=x92702] per Mariuccia ho messo qualche punto in piu' [SM=x92702] quando l'ho scritta l'altra notte andavo di fretta [SM=x92713] --OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 13/03/2007 20.37]

12/03/2007 22:10
 
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Era quasi il tramonto quando Nerue atterrò senza troppe cerimonie nel bel mezzo di Vetoio, distruggendo con la coda una bancarella di frutta e verdura.
Mentre un imbarazzato Eruner cercava di far calmare un'iraconda vecchietta con una rossa mela in mano, il resto della compagnia entrò nel villaggio, dirigendosi direttamente verso la locanda, il luogo dove probabilmente si era recato anche il venditore.
Nel passare di fronte il paladino, egli mandò un messaggio telepatico a Mariuccia, che iniziò a ridere divertita, riferendo agli altri che l'elfo aveva detto di non aspettarlo e di andare pure alla locanda. I compagni non vedevano cosa ci fosse di tanto divertente, ma naturalmente l'alchimista aveva provveduto a nascondere le spiegazioni del paladino in merito la vecchietta...
Ancora accompagnati dalle rauche urla dell'anziana, il gruppetto du Bluedragoniani entrò nell'edificio ligneo della locanda, ognuno con la speranza di veder oltre la soglia il venditore.
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12/03/2007 23:30
 
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Re:

Scritto da: Odius 12/03/2007 21.17
una volta sgominati tutti i coboldi Odius salutò i compagni, dicendo che li avrebbe seguiti, ma che preferiva non stare in loro compagnia perchè così poteva muoversi più liberamente e affinare continuamente le proprie tecniche...così, a passo rapido si innoltrò nella foresta...

OT
a me nessuno fa i complimenti per aver lasciato un animale indifeso andarsene visto che non era più un pericolo [SM=x92707]
Ot



OT Hai ragione odius! perdonaci, in effetti il tuo è stato un gesto molto generoso! [SM=x92702] sorry!OT






"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)
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13/03/2007 13:14
 
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OT
Hei Otrebmu, ma tu li odi i punti fermi? [SM=x92714]
Mi veniva da soffocare solo a leggere mentalmente il tuo intervento [SM=x92706] [SM=x92705]
Comunque wow ora abbiamo dietro pure una lucertola gigante [SM=x92701]
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13/03/2007 15:02
 
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All’ingresso nella locanda, gli sguardi di tutti si volsero su Vinyadan, che si guardava intorno nel tentativo di individuare, in mezzo al fumo ed al frastuono che preannunciavano l’allegria della serata, il fantomatico mercante. Dopo aver osservato per un po’ la folla, tuttavia, si strinse nelle spalle, come a dire che non riusciva a vederlo, così si avviò verso il proprietario per fargli qualche domanda in proposito.
«Perdonatemi –, chiese, – per caso fra i vostri ospiti avete avuto di recente un mercante che veniva dal Sud? Un tipo basso e bene in carne, con una gran barba bruna e la testa pelata? Dovrei parlare con lui riguardo a… a qualcosa che mi ha venduto e non corrispondeva alle aspettative. »
L’oste era un individuo alto e ben piantato. Fissò per alcuni istanti il nuovo arrivato e la sua compagnia, e decise che conveniva accontentarlo e prenderselo come cliente, se possibile.
«Sì –, rispose, – sì, ho capito di chi parlate. Mantello verde, asino al seguito? È uscito un istante, non so a far cosa. Comunque ha una camera qua, e resterà ancora un paio di giorni, o così mi ha detto, quindi non correte il rischio di perderlo per strada. Volete anche voi una camera? Ho degli ottimi prezzi, e sarò felicissimo di ospitare anche i vostri amici – purché paghino, s’intende. Ma voi avete l’aria dei gentiluomini, senza dubbio. Non mi stupirei se saltasse fuori che siete gente al servizio di Blue Dragon. Intanto che aspettate, lasciate che vi offra un po’ di birra, tanto per rinfrescarvi dal viaggio! Pel di Carota! – disse ad un ragazzo dai capelli rossi – birra per questi signori!» Ed intanto pensava: “E si sa mai che nel bere non si accorgano di aver fame e gli venga voglia di restare qui a mangiare. Non ci si deve mai lasciar scappare un cliente!”
Vinyadan gli leggeva chiaramente in faccia questi pensieri, e non gli dispiacevano affatto. “è bello, pensava, che ci sia ancora la gente normale, e che non siano rimasti solo superuomini. E poi, a volte, è gradevole essere trascinati come un pesce preso alla lenza verso una buona cena.”
Fece dunque cenno agli altri di avvicinarsi.




Vinyadan, filosofo errante
Aspirante Vassallo del Regno e membro della Gilda degli Artisti
13/03/2007 16:24
 
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Eruner aveva appena finito di pagare i danni all'anziana venditrice dopo esser ricorrso alla telpatia per calmarla (per vie normali ci avrebbe messo troppo e non aveva intenzione di ascoltarla ancora per molto), quando il suo sguardo fu attirato da un piccolo e tracagnotto umano che sbraitava e spingeva un macilento asino, che non dava segni di volersi spostare.
-Benedetta la testardaggine dei muli...
Con un sorriso divertito, l'alto elfo si avvicinò al mercante, posandogli una mano sulla spalla mentre cominciava a parlargli.
"Perdonate, buon uomo, ma credo che non otterrete nulla usando questi metodi con il vostro compagno animale."
Il volto del paladino era una maschera di amicizia. Il piccolo mortale sbiancò come un cencio e prese a correre verso la porta del villaggio, incespicando più volte e guardandosi indietro di continuo verso l'aspirante, che l'osservava immobile e con aria notevolmente sorpresa.
-Ma cosa ho fatto?
-Non saprei, forse non voleva aiuto... O forse è la spada...
L'elfo scosse la testa smarrito e si avviò verso la locanda, entrando e cercando i compagni. Sedutosi insieme a loro, descrisse la scena di poco prima e vide che questa volta a sbiancare furono loro.
"Ma perchè sbiancate tutti quando parlo, si potrebbe sapere?!"
Mariuccia, con un tirato sorriso che nascondeva la crescente rabbia, si avvicinò al giovane.
"Perchè quello era il NOSTRO mercante..."
Dapprima l'elfo non afferrò, poi fu come folgorato e rimase con il coltello a mezz'aria, il sugo della carne che vi era piantata che colava lentamente.
I compagni si osservarono un secondo, quindi senza che vi fosse bisogno di dire nulla, scattarono in piedi all'unisono, iniziando a correre verso l'uscita.
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13/03/2007 18:37
 
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Erano tutti già fuori dal cancello del villaggio: il mercante che correva trascinandosi dietro il povero mulo e l'intera compagnia dei Bluedragoniani al seguito che gli intimavano di fermarsi e non aver paura...
Il Pretoriano, che era appena uscito dalla foresta, non attese un secondo e messosi al centro della strada estrasse lo spadone guardando il fuggiasco con aria minacciosa:
-Sarà meglio che vi fermiate messere, nessuno di noi vuole farvi del male, ma se non vi calmate voi con le buone vi dovrò dare una mano io con le cattive...-
Il povero mercante allibito dalla propria sfortuna si fermò,scrutando con sospetto il viso, invisibile sotto il cappuccio blu, dell'aspirante.
Nel frattempo giunse il resto della compagnia con Othar, Olivya e Vinydian (che era il più veloce) in testa, a seguire tutti gli altri ansimanti e grondanti di sudore:
- Avete notato che se qualcuno resta indietro come retroguardia non è poi così male?- disse con tono ironico Odius
13/03/2007 22:57
 
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ot Ansimante e grondante sudore a tua sorella, sono un elfo io! [SM=x92710] ot

"Già, ottimo, comunque.."
Gli occhi dell'aspirante si erano ridotti a due fessure ed erano puntati direttamente in quelli del mercante. Non sopportava chi fuggiva come un codardo dalle proprie responsabilità...
"Voi... Sentitemi bene, viscido vermiciattolo mortale, ci dovete molte spiegazioni e non è fuggendo che scamperete ai crimini che pesano sul vostro capo come una scure. Solo per il fatto di aver infiltrato un oggetto oscuro così potente nel Regno dovrei staccarvi la testa su due piedi, ma non lo farò. Vedete di non farmi cambiare idea..."
Forse il maestro non avrebbe approvato quei metodi così diretti e decisamente poco "paladinici", ma i vili come quel miserabile umano non andavano trattati in modo migliore. Almeno secondo l'elfo...
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14/03/2007 00:47
 
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Vedendo che il mercante appariva reticente a collaborare, Ohtar gli si fece vicino con aspetto minaccioso, trafiggendolo coi suoi occhi di ghiaccio ed emettendo un sordo ringhio che pareva venire da una caverna.
"Costui trasuda terrore da tutti i pori, come un porcello su uno spiedo... chissà se ha lo stesso sapore?" fece a Morgan, dopodichè le lanciò un'occhiata in tralice di cui l'elfa colse al volo il significato.
"Il mio lupo si sta chiedendo quale sapore avranno mai le vostre morbide carni... vi conviene collaborare, signore, o credo che potrei non riuscire a dissuaderlo dall'assaggiarle..." fece Morgan al mercante, ora ancora più terrorizzato all'idea di finire nello stomaco dell'enorme lupo nero. Sia chiaro, nè Morgan nè il lupo avrebbero fatto mai nulla di male all'uomo, ma visto che questi non sembrava voler collaborare... forse un po' di maniere forti l'avrebbero sbloccato.
"Avanti, vi conviene collaborare" rincarò ancora la dose l'elfa. "Stiamo perdendo la pazienza, ed anche i miei compagni".

OT scusate il ritardo, oggi ho avuto moooooooolto da fare! [SM=x92713] OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 14/03/2007 18.09]







"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)
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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
14/03/2007 03:20
 
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Varie fiaccole illuminavano una grande caverna, al centro di essa su un trono costruito con grandi ossa, forse di drago, una figura ammantata e incappucciata sorseggiava un liquido rosso da un teschio umano, la sua mano era coperta da un guanto nero.
Un sibilo dall’alto fece alzare il capo all’incappucciato, da una larga fenditura nel soffitto una lucertola gigante ne usci’ , camminando lungo le pareti arrivo' fino al pavimento dove prese le forme di un uomo lucertola, poi raggiunse la figura sul trono, che subito le disse con voce inumana
- Le informazioni erano giuste ? -
- Ssssssiii mio sssssignore, il mercante aveva la pergamena ma l’ha venduta a degli asssssspiranti Vasssssssalli sssssseguaci di Blue Dragon, ma esssssiiii non sssssanno cosssa e’ in realta’ la pergamena ne a ssssanno come usssarla -
Sibilo’ il rettiloide con voce servile.
- Aspiranti Vassalli, ancora loro il circolo del guanto nero ha gia perso troppi membri per colpa loro, Csolux, Daerkil e infine Arsiun, questa volta non devono interferire -
Disse con voce irata la figura, continuando poi con lo stesso tono dicendo
- Maledette tempeste, se non fosse per loro ora sarei pronto e invece hanno fatto naufragare la nave che aspettavo e il suo carico e’ disperso e quegli idioti ancora non hanno trovato il relitto, ne uccidero’ qualcuno cosi gli altri si daranno da fare, se avessi il mercante saprei dove farlo cercare -
Fece una pausa e un sospiro che sembrava un rantolo di un moribondo.
- Andate e portatemelo vivo -
Disse gridando con voce ancora piu’ dura e cupa e facendo un gesto con la mano verso la parete di fronte, da cui come nati dalla roccia fuoriuscirono 3 scheletri corazzati, il medaglione fuso sui loro elmi, uno grande scudo sulla schiena e una spada bastardo nel fodero, senza far altro che un cenno di assenso con il capo si girarono e iniziarono a risalire la parete rocciosa come grossi ragni fino a raggiungere la larga fenditura del soffitto e sparirvi all’interno.
- Ma ssssse gli asssssspiranti hanno gia trovato il mercante ? Hanno gia ssssssconfitto le 2 ombre che mi avevate assssssservito -
Chiese sibilando il rettile gigante.
- Sciocchezze, erano ombre inferiore anche se avevo dissimulato la loro potenza facendole sembrare piu’ forti, ma se dovessero fallire gli aspiranti potrebbero condurci al relitto, seguili come sai fare -
Disse la figura con voce malevola e gettando un’ampolla al servo rettiloide che presala la mise in bocca intera, dopo un’inchino raggiunse la parete dove si ritrasformo’ in una lucertola gigante e inizio’ a salire fino a sparire dalla fenditura da dove era giunto.

OT-- Ok mi e’ venuto in mente come usare la lucertola, [SM=x92710] anche se non la vedremo tanto presto, [SM=x92713] devo prima fare qualche ricerca per utilizzarla al meglio [SM=x92703] -- OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 14/03/2007 3.29]

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Eroe
14/03/2007 16:45
 
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Il mercante si guardò intorno con aria disperata, e, visto il filosofo, gli si gettò ai piedi stringendogli le ginocchia.
«Vinyadan!», gridò. «Signore! Vi prego, proteggetemi da questi energumeni! Non ho fatto nulla!»
«Alzati!», rispose l’altro con tono severo. «Ho dei doveri verso i supplici, su cui non posso transigere. Puoi considerarti sotto la mia protezione, a patto che tu risponda alle mie domande. Perché scappavi?»
Nell’udire le parole di Vinyadan, l’uomo sembrava essersi parzialmente tranquillizzato. Si rialzò e riprese la parola, con tono più calmo, ma senza staccare gli occhi dai denti di Ohtar. «Avevo… avevo paura.»Si guardò intorno, scrutando le tenebre. «Sono capitate cose strane a Vetoio, di questi tempi. Iniziano ad apparire altre creature della notte, oltre ai licantropi ed alle driadi. Sapete perché c’è così tanta gente in taverna? Hanno tutti paura di restare soli in casa.»
“Guarda tu, come è bravo questo ometto a usare la verità per coprire le sue menzogne”, pensò Vinyadan. “Se non sapessi che è un bugiardo matricolato, potrei anche credergli.”
«E tu sei così coraggioso da andartene in giro da solo, mentre le ombre della notte si distendono lunghe sulle vie deserte e le creature del buio allungano i propri passi nei sentieri, al riparo dalla luce del sole?», chiese. Non si faceva problemi a mostrare il tono derisorio di quelle parole. «E cosa andavi a fare, di grazia? Volevi parlottare con qualche gufo? O prendere la tua paga da un negromante? Parla!», gridò, fissando con aria tremenda il suo interlocutore. «Parla, se non vuoi che la Giustizia ti cada addosso all’improvviso! Perché i miei doveri sono soprattutto verso di Lei, e Lei non ama i mentitori ed i traditori. O forse vuoi toccare la tua merce?», chiese, dando un’occhiata a Mariuccia.
La mano del mercante corse rapida verso una tasca, da cui estrasse in fretta una boccetta. Ohtar subito gli fu sopra, azzannandogli il braccio, mentre l’ampollina rotolava per terra. Vinyadan la raccolse e l’osservò per un istante, poi la passò a Mariuccia. «Era sopra al suo bancone, quando mi vendette la pergamena», disse. «Credo che in essa troveremo la risposta a molte domande. Questo vigliacco voleva tirarcela addosso.»




Vinyadan, filosofo errante
Aspirante Vassallo del Regno e membro della Gilda degli Artisti
14/03/2007 19:50
 
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-Lasciatelo, per favore... Vi ringrazio per la vostra velocità, amico lupo, probabilmente vi dobbiamo la vita.
La voce calma del paladino risuonò nella mente di Othar, che lasciò il braccio del mercante, ritraendosi fino a tornare da Morgan. Eruner si avvicinò lentamente all'umano, estraendo la lama e puntandogliela alla gola, facendolo sbiancare e tremare dal terrore ancora più di prima.
"Se il mio codice non mi impedisse di uccidere avversari disarmati, vi squarcerei volentieri la gola. Sarei tentato di farvi prendere un'arma e duellare con voi, ma non farò neppure questo. Invece sarete giudicato nel luogo in cui avete portato la vostra sacrilega merce..."
Pochi secondi dopo, un'enorme ombra bianca atterrò vicino gli aspiranti e si avvicinò al paladino di atlantide e all'umano. Alla visione della dragonessa, il debole animo del mercante non resistette e svenne, mentre un'artigliata e candida zampa lo prendeva pel il mantello e lo sollevava.
-Nerue, portate il mortale alla Gilda dei paladini. Non vorrei che venisse ucciso da coloro gli hanno affidato la pergamena e nessuno potrebbe proteggerlo meglio di maestro Bright...
-Come vuoi, vedrò di fare il prima possibile. Nel frattempo, fai attenzione, capito?
-Certo, state tranquilla.
Mentre la dragonessa prendeva il volo, l'elfo si voltò verso i compagni di viaggio.
"Nerue sarà di ritorno per domani mattina, se volerà alla massima velocità. Intanto, direi di tornare alla taverna e terminare la cena. Fatto questo, ci potremo riunire in una stanza e capire cosa diavolo sia quella boccetta... Cosa ne pensate, tutti d'accordo?"

[Modificato da Eruner 14/03/2007 22.33]

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14/03/2007 20:33
 
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"Sì, sono pienamente d'accordo con Voi, Eruner." fece Morgan, accarezzando lievemente la testa di Ohtar, il quale osservava con occhi amichevoli il paladino, che poco prima gli aveva parlato. "Credo che una volta che ci saremo rifocillati alla taverna avremo la mente molto più lucida, e potremo ragionare meglio per capire cosa sia contenuto nella boccetta. Voi altri cosa ne pensate?" concluse, facendo ruotare il proprio sguardo sugli altri compagni.
Il sole stava ormai tramontando, e la luce del sole morente tingeva di un rosso infuocato i lisci capelli bianchi dell'elfa, mentre i suoi occhi simili a chiara pietra di luna emanavano lievi bagliori dorati.

[Modificato da Morgan Melnarmor 14/03/2007 20.35]







"Sembrate molto perplessa, signorina Eyre; e benchè non abbiate più bellezza di me, l'aria perplessa vi dona: inoltre, serve ad allontanare i vostri occhi penetranti dalla mia fisionomia e a occuparli con i fiori del tappeto; continuate a essere perplessa." (E. Rochester)
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