Il mare

Odius li aveva seguiti tutti a distanza, certo aveva faticato non poco, ma la loro lentezza nel tunnel e la sosta gli aveva dato l'occasione di recuperare terreno.
Anch'egli nel tunnel aveva avvertito una sensazione di pericolo piuttosto intensa, e subito aveva sfoderato la grande spada, pronto a battersi, ma la presenza si era dileguata senza attaccare l'Aspirante.
Ora era uscito da quel passaggio sotterraneo e sentiva perfettamente le auree dei compagni, benchè non potesse vederli a causa della distanza.
Improvvisamente sentì un'altra presenza maligna che sembrava avvicinarsi velocemente ai suoi amici e allo stesso tempo percepì quella del tunnel uscirvici e avvicinarsi a lui.
- Diavolo! sono in mare di guai! La potenza della creatura del tunnel è superiore all'altra e da solo non posso affrontarla!- esclamò preoccupato.
Quindi inizuiò a correre verso i compagni spremendo tutta la potenza delle sue possenti gambe, nella speranza di intervenire in aiuto dei compagni abbastana velocemente, in modo tale da far risparmiare a Eruner e Mariuccia le loro forze in vista dell'essere più potente che ormai gli stava alle costole.

Ohtar si parò immediatamente di fronte a Morgan, ringhiando minaccioso; i suoi occhi azzurri brillavano come fiamme di ghiaccio, ed il folto pelo nero gli si era drizzato sulla schiena, facendolo apparire ancora più grossodi quanto già non fosse. Dal canto suo Morgan aveva impugnato il suo arco e incoccato una freccia, scrutando coi suoi sensibilissimi occhi di elfo la boscaglia di fronte a sè, in attesa che la minaccia si rivelasse. Le rune magiche sul suo bastone, che aveva fissato alla propria schiena, emanavano bagliori incandescenti.
"Chiunque, o qualunque cosa si stia avvicinando, è in possesso di un grande potere..." mormorò.
"Se le sue intenzioni sono malvagie" le disse Ohtar nella mente "le mie fauci saranno liete di dargli il benvenuto!"

Neure continuva a restare placidamente distesa sotto un albero, con Eruner schiena al suo caldo ventre, la grande spada runica inerme e appoggiata alla spalla.
Gli altri erano tutti in agitazione, pronti alla lotta, la stessa Mariuccia era in piedi con il bastone in pugno.
L'aspirante si alzò lentamente, sfoderando la Lama e guardandola, mentre iniziava a brillare violentemente.
-Necromanzia... Avete intenzione di aiutarci o resterete distesa?
-Ce la potete fare anche tu e Mariuccia da soli...
-Ho capito. Quale delle due?
-Quella che insegue il pretoriano.
-D'accordo, vado...
Il paladino prese a camminare lentamente verso l'Aspirante in arrivo, il mantello dalle larghe maniche che svolazzava placidamente nell'aria notturna.
Appena Odius giunse, si mise al fianco di Dondolin, urlando che arrivava un altra presenza dalla sua direzione.
Quindi, entrambe apparvero: ombre, certo non antiche, ma comunque abbastanza pericolose se sottovalutate.
"Coloro che non sono chierici o aspiranti e non sono dotati di armi magiche, che stiano indietro! Mariuccia, prima aiutate gli altri, poi raggiungetemi. Credo di riuscire a tenerle testa da solo..."
-E ora, a noi due...
Appena finì di parlare fece il saluito militare con la Lama verso il nemico, quindi scattò veloce in avanti colpendo con un fendente dall'alto, che venne parato. Un ghigno gli si dipinse sul volto: si sarebbe certamente divertito...
Intanto, anche gli altri avevano iniziato la lotta.

Morgan rimise via l'arco immediatamente, non sarebbe stato d'aiuto in quella circostanza, e afferrò saldamente il suo bastone, le cui rune fiammeggiavano minacciose, e attorno al quale di tanto in tanto scaturivano azzurre scintille di energia. Rakilaxor era pronto a colpire. Attorno a lei la lotta era cominciata.
"Ohtar, stammi al fianco; potrei avere bisogno di te..." gli disse, e immediatamente il lupo, senza smettere di ringhiare, le corse vicino. "Forse però posso contribuire anch'io nella lotta, nonostante i miei poteri non siano paragonabili nemmeno lontanamente ad un Aspirante..." mormorò lei.

OT Non sono un'asperante, e nemmeno un chierico...ma ho dei poteri magici, anche se non potenti come quelli di Eruner, o Mariuccia, o comunque ad un Aspirante. Mi è concesso usarli , e almeno dare una mano a chi combatte...? OT

[Modificato da Morgan Melnarmor 11/03/2007 11.40]

[Modificato da Morgan Melnarmor 11/03/2007 12.02]

Dondolin ascoltò con attenzione l'ordine di Eruner e gli obbedì senza riguardi, poichè egli era ancora un viandante, anche se munito con una arma altamente magica. Il cinghiale Olyva, invece, si gettò nella mischia spalancando le fauci, le rune sulla sua pelliccia che splendevano di smeraldo. Le zanne incantate del cinghiale potevano essere di aiuto in quel combattimento, ma il druido preferì tenersi lontano dalla mischia avvicinandosi a Morgan, impugnando la sua lancia per difendersi da eventuali attacchi.

OT- x Morgan: boh? Di viandanti ce ne sono solo due in quest'avventura (noi due ) ed io credo che dobbiamo starcene in disparte come ha detto Eruner, pur avendo armi magiche (la mia lancia è un artefatto runico molto potente, ma se partecipassi al combattimento finirei stecchito comunque, credo ). Forse possiamo intervenire con la magia però...Qualcuno può risponderci? -OT

OT E' quello che pensavo anch'io, Dondolin, e come te infatti mi son messa da parte con Ohtar. Non posso intervenire in un corpo a corpo , ma posso evocare due lupi magici che possono per lo meno "infastidire" i nemici, o posso usare una scarica elettrica, che anche se non è molto forte può aiutare... mi rimetto alle decisioni dei superiori ! La mia non è una richiesta per fare chissà che figura nella storia, è solo per non sentirmi più d'impaccio che d'aiuto! OT

"State indietro!" Esclamò Mariuccia, muovendo orizzontalmente il braccio che non impugnava il bastone, verso i compagni.
Poi, con uno scatto, portò lo sguardo su Morgan e notò la sua arma.
"State attenta, milady" le disse in un soffio.
Gli altri compagni, in apprensione per gli Aspiranti, tenevano le armi in pugno, indietreggiando come chiesto.
L'alchimista si fece indietro con loro, lasciando Eruner a fronteggiare le due ombre.
Quando fu abbastanza lontana con gli altri, recitò un veloce incantesimo: sulla punta ferrata del suo bastone si accese una larga fiamma rossa e blu, che avvampava ad ogni alito di vento.
Con un grido, Mariuccia si portò nuovamente a un passo dalla seconda ombra, seguita a distanza da Morgan, e puntò il bastone verso il nemico.
Quello sembrò spaventato e fece un passo verso il basco, ma subito dopo si riprese e in un balzo fu sopra all' Aspirante.
Mariuccia venne investita dal nemico, che sembrò attraversarla procurandole una grande fitta di dolore. Restò immobile per un istante, circondata dall'ombra, poi un lampo fece volare l'ombra di qualche braccio, ai piedi dell'elfa.
Morgan afferrò il suo bastone e menò un colpo. La sua arma sembrava funzionare: l'ombra incassò ma si rialzò subito dopo avventandosi contro la ragazza.
Othar si fece vicino alla padrona, ringhiando, ma si bloccò quando Mariuccia diresse un nuovo fuoco verso l'ombra.
Il nemico, colpito dalla fiamma magica, ruzzolò a terra.
Poco distante, Eruner menò un fendente dall'alto. La lama della sua spada sibilò e colpì in pieno l'avversario.


OT
Ah, Morgan. Chiaramente dovresti ubbidire ad Eruner, come gli altri viandanti, perché sono nemici un po' forti per voi.
Ma a quanto pare la tua arma fa qualcosa
Scusa se ho usato il tuo personaggio nel mio post ma volevo far partecipare anche te, però, anche se avete armi magiche, fate il minimo!
EDIT: ho corretto sull'ombra

[Modificato da Mariuccia5 12/03/2007 14.07]

OT- Ehm, ho una domanda un po' cretina per Eruner o Mariuccia : che succede se divento ufficialmente aspirante DURANTE il corso della storia? Ho inviato la mia richiesta già da due mesi, e se mi arriva risposta mentre sono ancora nell'avventura che faccio? Sarebbe poco credibile che un viandante diventa aspirante mentre è in una storia, o no? -OT

OT
E' gia successo Dovresti venire investito al ritorno, oppure si può collocare temporalmente la storia dopo la tua investitura

OT- Seguendo la seconda opzione, ora io dovrei essere già aspirante, cosa che non è vera . Verrò investito al ritorno dunque -OT

Il pretoriano se ne stava indietro come suggerito da Eruner, ma vedendo lady Mariuccia in difficoltà non seppe trattenersi e schizzò in avanti,certo le sue armi non avevano effetto su mostri di tal genere, ma il suo corpo poteva invece colpirli; anche se non in maniera molto dannosa, perchè in lui scorreva l'energia spirituale degli Aspiranti che esula dal mondo terreno.
Il suo pugno colpì in pieno quello che doveva essere il viso della creatura costringendola a indietreggiare e in questo modo diede a Mariuccia il tempo sufficiente per caricare di magia le sue mani per sferrare il colpo di grazia alla prima delle due creature

OT Chiaramente, Mariuccia, e sarò sempre disposta a obbedire agli ordini di un superiore! . Non c'è alcun problema per il fatto che Voi abbiate fatto agire il mio PG, anzi ve ne sono grata in quanto ho potuto così essere d'aiuto agendo nel modo che Voi ritenevate più opportuno! Comunque, come ho già detto, mi metteva solo un po' di tristezza sentirmi un peso per la compagnia e non potervi dare una mano! Senza alcun dubbio d'ora in poi mi limiterò a obbedire agli ordini Vostri e di Eruner. OT

OT- Per me vale lo stesso, almeno fino a quando non sarò aspirante... -OT

Vinyadan non aveva ancora estratto la Lama – non era con essa che combatteva di solito, ma a mani nude, e la teneva nascosta per i casi di emergenza – ma si era posto in posizione di guardia, mantenendo la posizione per non essere d’intralcio ai combattenti. Seguendo con lo sguardo la lotta, notò alcune figure in arrivo da Nord. Mise a fuoco meglio. Si trattava di un piccolo gruppo di bipedi, quattro o cinque al massimo, dalle lunghe zampe ed un’andatura dondolante. Portavano lunghe aste, e stavano dirigendosi verso di loro.
«Coboldi!», gridò .«Abbiamo un gruppo di coboldi in arrivo da Nord! Saranno qui fra poco, devono essere attirati da questi altri brutti cosi. Il simile attira il simile. Signori, attendiamo i vostri ordini!», disse rivolto a quelli che considerava i due capi.

Eruner aveva ferito la creatura necromantica pesantemente, ma questa non dava segni di cedimento, anzi contrattaccò con maggiore enfasi, riuscendo a far indietreggiare il paladino di qualche passo. L'elfo si stava iniziando a stancare di quella lotta...
-A mali estremi...
Eruner saltò indietrò di un paio di metri, rinfoderando la spada e chiudendo gli occhi, attendendo. L'ombra, credendo in una resa (o un'improvvisa follia?) dell'aspirante, si slaciò contro di lui, certa di riuscire a trafiggerlo. Quando ormai l'eterea arma dell'avversario stava per colpirlo, il paladino si inginocchiò di colpo, poggiò un mano sull'arma e l'estrasse, portando un fendente verso l'alto.
-Estremi rimedi.
L'ombra non ebbe il tempo di difendersi e venne letteralmente tranciata in due da Drath'Kahn, diccolvendosi immediatamente con un urlo disumano. Eruner guardò verso Mariuccia per vedere se era il caso di aiutarla, ma sentì l'avvertimento di Vinyadan e si voltò, notando i coboldi.
"Forza signori, questi sono avversari molto più facili, quindi diamoci da fare tutti quanti! Per il Regno e la Luce! CHARGEEEE!!"
Al grido di battaglia del Regno, coloro non impegnati in una lotta si lanciarono contro i nuovi arivati.

ot
Non esageriamo troppo ragazzi, mica dobbiamo combattere ogni 3 secondi! Limitiamoci a una battaglia ogni tanto, non serve saccagnarsi in continuo.
Per Mary: mia cara, come fai a rimanere schiacciata dal peso di una creatura eterea, quindi senza forma materiale?
Per i viandanti: logico che potete combattere, non da soli però, e non con nemici difficili, tipo le ombre. I coboldi invece riuscite a contrastarli egregiamente, come nell'rpg del regno.
ot

[Modificato da Eruner 11/03/2007 17.04]

All'avvertimento di Vinyadan Dondolin si ridestò: "Coboldi?" un sorriso apparve sul suo volto "Coboldi?! Amico mio, è ora di pranzo!" disse urlando rivolto ad Olyva. Detto questo, impugnò Silvasta e si lanciò in corsa contro il gruppo di creature, inseguito dal cinghiale, ancora avvolto dalle rune. Mentre correva, la sua mente vagò verso i giorni di allenamento nella foresta, quando si esercitava per perfezionare la sua abilità con la lancia. Il druido però si costrinse a mantenersi calmo, era ancora solo un viandante e non doveva fare azioni affrettate. Per Olyva valeva un altro discorso: lo spirito della foresta era infatti per molti aspetti un animale, e l'appetito era uno di questi aspetti. Si da il caso che l'animale in quelle ore fosse affamato ed i coboldi costituivano un lauto pasto...

OT- Ringrazio Vinyadan per aver introdotto uno scontro al quale possono partecipare tutti -OT

Ora che anche Mariuccia aveva sconfitto il suo diretto nemico Odius potè concentrarsi sui nuovi venuti...L'umiliazione per non esser stato di molto aiuto ai compagni nello scontro precedente gli bruciava dentro e quindi, senza indugiare oltre, sfoderò la lunga lama e superò nella corsa tutti i suoi compagni per essere il primo a combattere.
In passato aveva già affrontato dei coboldi e non ne era minimamente spaventato, anzi li aveva combattuti ben prima di divenire Aspirante.
-Allora sono in tutto 5...Eruner e Mariuccia hanno già combattuto, io e Vinydian potremmo batterli facilmente, ma in tal modo i due Viandanti non si divertirebbero...beh escludendo coloro che hanno già giocato oggi....- pensò velocemente tra se

-Signori io me ne prendo due e gli altri tre? Ovviamente uno a testa per coloro che non hanno potuto battersi prima- gridò ai compagni dietro di se

Immediatamente Mariuccia ed Eruner si arrestarono guardando con un sorriso gli altri quattro lanciarsi nella mischia...
Il primo coboldo di Odius fu una vera delusione: aveva infatti preso così tanta velocità scendendo da una collinetta che andò subito a infilzarsi sullo spadone proteso del pretoriano.
Il secondo si battè meglio: provò almeno cinque affondi di lancia
,tutti facilmente evitati dal Giovane che alla fine gliela spezzò con un fendente; subito il mostro sfoderò una daga a lama larga, ma il pretoriano l'aveva previsto e gli sferrò un pugno sul grugno...il povero animale ululante di dolore, voltò le terga e scappò via

Morgan osservò con sguardo truce il gruppo di coboldi avvicinarsi, dopodichè impugnò saldamente il proprio bastone, che rispose alla sete di battaglia della giovane elfa con un rapido pulsare della luce emanata dalle rune.
"Forza, Ohtar..." incitò il proprio lupo. "Ora tocca un po' anche a noi divertirci!"
Per tutta risposta il lupo cacciò indietro la testa e lanciò un possente ululato, dopodichè con un ringhio si lanciò contro un coboldo seguito a ruota da Morgan. Il coboldo fu inaspettatamente rapido, ed evitò con agilità l'assalto congiunto dei due, ma Morgan rimediò presto all'errore, e voltandosi colpì con forza il coboldo in mezzo alla schiena, facendolo stramazzare. La botta, ovviamente, non fu letale, e la creatura si sarebbe immediatamente tirata nuovamente in piedi, se l'azione non gli fosse stata subitaneamente impedita da Ohtar, il quale con ferocia gli serrò le fauci attorno alla gola uccidendolo in pochi istanti.
"Ben fatto amico mio!" fece l'elfa, riavviandosi i lunghi capelli bianchi all'indietro.
"Siamo sempre stati un'ottima squadra, mia piccola Morgan" ribattè il lupo.
Al che Morgan gli diede una lieve pacca sul possente fianco, mentre osservava all'intorno i compagni che avevano facilmente la meglio sui nemici.

OT spero vada bene, se ho esagerato non esitate a correggere! OT

Vinyadan si buttò verso il primo dei coboldi. Quello cercò di falciarlo con un fendente orizzontale, ma l’umano lo schivò abbassandosi e con una rotazione si trovò al di là della lancia, fra di essa ed il coboldo, cui dava le spalle. Mentre si stava ancora muovendo, aveva unito le due mani ed ora fece forza con entrambe le braccia, mentre dava un fortissimo colpo all’indietro col gomito destro, in mezzo al petto dell’animale. Quest’ultimo a causa del dolore perse per un istante la presa sulla lancia, e Vinyadan ne approfittò per strappargliela di mano; ripeté all’inverso i passi con cui gli si era portato vicino e, mentre si voltava, lo colpì sul viso col manico dell’arma, portandolo dal basso in alto. Terminò il movimento delle braccia, voltandosi di lato e gettando la lancia davanti ad un coboldo che si era interessato eccessivamente ai cavalli, bloccandogli la strada per un istante. Intanto il primo coboldo, con un occhio coperto dal sangue colato dalla fronte, gli sferrò un pugno diretto verso il fianco, ma Vinyadan riportò l’avambraccio destro in tempo per parare il colpo. La bestia lo afferrò con entrambe le zampe, e lui compì un’ampia rotazione del braccio, che terminò con il suo pugno chiuso calato dall’alto sul grugno della creatura. Spaventata e dolorante, essa cercò di fare un passo indietro, ma non fu abbastanza rapida. L’umano avanzò velocissimo ed il pugno sinistro, accompagnato da un urlo e molto più forte dei precedenti, la colpì direttamente all’altezza del piloro. Il coboldo cadde a terra in preda al dolore, sentiva il proprio stomaco spezzato riversare il suo contenuto nel sangue. Per abbreviare la sua agonia, Vinyadan estrasse dalla manica la Lama dei Ghiacci e, chinatosi, gliela immerse nel collo. Quindi si fermò per un istante a controllare la situazione.