Mariuccia espose il piano, che era molto semplice, andare alla caverna e trovare quello che rimaneva della nave, e capire perché era cosi importante.
Tutti furono d’accordo e partirono, poco dopo usciti da Vetoio, incontrarono un ranger di nome Filif che si stava dirigendo al villaggio per riferire che, una famiglia di boscaioli era stata attaccata da un coboldo che li aveva uccisi di notte e poi mangiati.
Il ranger lo aveva scoperto e ucciso, il mostro che usava una daga dalla lama larga, Filif aveva poi seguito le tracce del mostro a ritroso ed era arrivato dove altri coboldi erano stati uccisi e i corpi non erano stati seppelliti o bruciati.
Gli Aspiranti capirono che il coboldo era quello lasciato andare da Odius e lo capi anche il pretoriano.
Filif disse agli Aspiranti, come arrivare sulla costa est dove le colline incontravano il mare, usando una scorciatoia per la foresta.
Gli Aspiranti e il ranger si diedero appuntamento in quel luogo e poi si divisero.
Eruner, Mariuccia e gli altri partirono per le colline, nella foresta durante la seconda notte furono attaccati da dei mostri.
Il combattimento fu duro, ma alla fine i seguaci di Blue Dragon e i viandanti ebbero la meglio.
Eruner e Mariuccia uccisero i mostri più forti, Vinyadan invece il capo che si faceva chiamare Ganak e che millantava di essere colui che abbracciava la notte, ma la sua magia nera non era potente come voleva far credere.
Prima di morire disse che, se avesse avuto la lama dell’amante, il suo potere sarebbe stato tale che li avrebbe uccisi tutti.
Una volta seppelliti i mostri come gli aveva detto di fare il ranger, ripartirono per arrivare alla base delle colline, alla sera del terzo giorno dalla partenza da Vetoio.
Salirono sulle colline, dopo un po’ di ricerche e di arrampicata, trovarono, nascosta da degli arbusti, una roccia a forma di tridente e vicino un’apertura che conduce a una galleria che scendeva in profondità.
Guardinghi entrarono, dovettero accendere delle torce, per almeno un’ora scesero attraverso un unico ma contorto cunicolo.
Alla fine sbucarono in un’ampia caverna, l’uscita era a pochi metri dal suolo, ma grazie a delle grosse rocce sottostanti fu facile raggiungerlo.
Alcune fenditure nella volta, che raggiungevano l’esterno facevano penetrare la luce della luna, che illuminava il luogo, in parte di essa vi era roccia che circondava il mare che entrava nella grotta dalla parete opposta da cui erano entrati. La grotta comunicava con l’esterno da li, ma la parete scendeva fino a pelo dell’acqua, forse quando era bassa marea si poteva entrare con una scialuppa facendo attenzione.
Nella caverna dove il mare e le rocce si incontravano, si vedevano vari resti di una nave, fasciame, corde, resti degli alberi, casse di legno di piccole dimensioni, e una cassa alta almeno due metri e lunga quattro, su cui vi era un grosso gufo reale.
Il gruppo scacciato il gufo, staccò le assi dalla cassa e si ritrovò d’avanti una vasca completamente chiusa e piena d’acqua, con lastre di metallo sugli spigoli, l’acqua era cosi torbida e scura che non si vedeva nulla all’interno.
Dopo aver girato intorno la cassa, e aver guardato letteralmente con la faccia schiacciata sul vetro, riuscirono a intravedere sospesa a un metro dal fondo una grossa pinna caudale, poteva essere un delfino come uno squalo.
Pensarono di usare la pergamena e grazie ad essa trovarono una piccola cassa contenente una chiave, che toccando il vetro lo fece vibrare, la pergamena si illuminò e la cassa vibrò ancora di più.
Eruner colpi un vetro della cassa fino a quando al decimo colpo il vetro si ruppe, l’acqua lo investì facendolo cadere mentre gli altri si erano tenuti a distanza.
<<E ti pareva, pensavo il vetro si fessurasse e avessi il tempo di allontanarmi>> disse Eruner, rialzandosi.
<<Siete stato sfortunato>> disse Dondolin.
<<Be cosa è? Squalo o delfino?>> chiese Eruner, strizzandosi i vestiti bagnati e guardando i compagni che erano rimasti a bocca aperta.
Eruner guardò nella loro direzione e vide che in una pozza d’acqua poco lontana dalla vasca si vedevano affiorare il viso e le braccia di una fanciulla, ma usciva dalla pozza anche una lunga coda di pesce.
<<E’ una sirena>> disse Mariuccia, avvicinandosi rapidamente alla pozza.
Anche gli altri si avvicinarono.
<<Sento il battito e il respiro>> disse Mariuccia, che era vicina alla sirena.
La coda della sirena fece un movimento, e uno spruzzo d’acqua si alzò.
Mariuccia vide gli occhi della sirena aprirsi lentamente.
<<State bene? Eravate chiusa in quella vasca a cui abbiamo rotto un vetro>> disse Mariuccia.
La sirena era vistosamente impaurita e non parlava.
<<Rimanete indietro>> disse Mariuccia, rivolta agli altri.
Mariuccia sorridendo disse: <<Sono un’Aspirante Vassalla e Guardiana del Regno del Sommo Blue Dragon>>.
La sirena sentendo quel nome sembrò prendere fiducia e dopo poco iniziò a parlare con Mariuccia, una volta finito l’alchimista andò dai compagni e comunicò cosa le aveva detto la creatura marina.
La sirena di nome Meiscen, le aveva detto, che era stata catturata assieme a un tritone da una nave, e che erano stati venduti a un mago che dava la caccia alle creature marine, per sapere dove era nascosto il tridente magico che poteva comandare i mari, ma chi aveva nascosto il tridente aveva nascosto con esso altri oggetti magici.
Il tritone era stato già consegnato, ma il mercante aspettava il denaro per consegnare lei.
Quella grotta era un nascondiglio segreto del mercante, ma la nave era naufragata, e il mercante non sapeva se la cassa si era salvata, l’insistenza del mago e i metodi sanguinari avevano spaventato il mercante, per fortuna erano giunti, perché la vasca dove era rinchiusa senza un ricambio d’acqua stava per soffocarla.
<<E quessssti cossssa ci fanno qui>> disse una voce proveniente dall’ingresso della caverna.
Gli Aspiranti si voltarono e videro un gruppo di mostri formato da coboldi, orchi e un troll.
<<Uccidete quei ficcanaso>> disse un grosso orchetto.
Lo scontro fu sanguinario, ma infine quasi tutti i mostri erano stati uccisi, gli Aspiranti erano feriti ma vivi.
Eruner e il grosso orchetto si fronteggiavano già da alcuni minuti, si erano inflitti varie ferite ma nessuno voleva cedere, l’orchetto si aiutava con la magia nera.
<<Vengo ad aiutarvi>> disse Mariuccia, ripresasi un po’ dalle fatiche dello scontro.
<<Non ne ho bisogno>> rispose Eruner, girandosi indietro verso l’alchimista.
L’orchetto tentò di approfittarne ma Eruner lo uccise.
Eruner decise di andare a vedere se vi erano altri nemici, cosi fece il cunicolo al contrario uscendo sulle colline e trovando il ranger Filif che li cercava.
Dopo più di un’ora gli altri Aspiranti e viandanti lo raggiunsero fuori e gli riferirono che avevano preso accordi con la sirena per portare al sicuro il tridente e gli altri ogetti magici, nel caso l’altra creatura ne rivelasse il nascondiglio sotto tortura, un orecchino che Meiscen aveva dato a Mariuccia le teneva in contatto.
Mentre parlavano sentirono un rumore provenire dall’alto, alzando lo sguardo videro una nave volante che li sovrastava. Una scaletta pendeva da un lato e due soldati del Regno di Blue Dragon scesero dicendo che avrebbero riportato loro i cavalli nel Regno, consegnarono poi loro una lettera data loro da BrightBlade.
Tutti salirono sulla nave volante, compreso Filif che insistette per unirsi a loro, partirono dirigendosi a est con il mare a decine di metri sotto di loro.
Il gruppo di Eruner e Mariuccia arrivò al luogo dell’appuntamento in cinque giorni, senza problemi se non una battaglia persa con un grosso gufo reale che si era appollaiato in cima all’albero maestro.
Meiscen li attendeva con altre sirene. Dopo che una sirena anziana donò loro degli strani piselli da ingoiare tutti riuscirono a respirare sott’acqua. Furono portati all’ingresso della caverna dove erano custoditi il tridente magico e gli altri manufatti, dopo essere entrati e aver superato varie prove il gruppo riuscì a raggiungere e prendere tutti gli artefatti. Quando però uscì trovarono ad attenderli un gruppo di naga.
Lo scontro fu difficile per gli Aspiranti che anche se non avevano problemi a respirare non potevano lanciare incantesimi, alla fine però riuscirono a uccidere tutti i nemici, anche se il ranger si era rivoltato contro gli Aspiranti finché il Paladino non gli lanciò contro l’incantesimo di benedizione e dall’orecchio del ranger usci una piccola lucertola, che diventò gigante.
<<Ssssiete sssssempre dei ficcanaso>> disse la lucertola mentre delle branchie le spuntavano ai lati del collo.
La lucertola usando la sua coda come fosse quella di una sirena fuggì a una velocità incredibile.
Gli Aspiranti tornarono alla nave e diedero tutti gli oggetti a Meiscen, poi tornarono nel Regno, durante il viaggio incontrarono degli strani pirati che solcavano i mari in cerca di avventura, su una nave di nome "Drago di mare", tra questi vi era un mago che evocò una nebbia per nascondere la nave agli Aspiranti Vassalli e fuggire non volendo combattere i seguaci di Blue Dragon, tornati nel Regno riferirono ai Sommi la sera.
Dondolin tornato nel Regno di Blue Dragon seppe che la sua richiesta di diventare Aspirante Vassallo era stata accettata.
Due giorni dopo che Eruner e gli altri avevano fatto rapporto ai Sommi, a pochi chilometri a sud della catena montuosa a sud del Regno di Blue Dragon in una caverna sotterranea.
<<Maledizione, per colpa di quei Aspiranti abbiamo perso tutto>> disse una figura su un trono.
<<Basssterà catturare un’altra ssssirena per sapere dove hanno nascosto nuovamente gli artefatti mio signore Natsam>> disse la grossa lucertola vicino a mago.
Il soffitto della caverna fu scosso da un boato e la volta esplose lasciando che la luce del sole entrasse.
Quattro pegasi e un grifone atterrarono, li cavalcavano BrightBlade, Joe, Enricus, Otrebmu e Markox.
<<Lo dicevo che il loro nascondiglio era qui sotto>> disse Markox soddisfatto, mentre i cinque scendevano dalle cavalcature.
<<Adesso basta>> disse Natsam stizzito, facendo schioccare le dita.
Da una caverna laterale cinquanta scheletri corazzati sopraggiunsero.
<<Un po’ tanti>> disse Markox.
<<Uccideteli>> disse Natsam.
Lo scontro fu durissimo essendo i Vassalli solo cinque, ma alla fine ne uscirono vincitori, Natsam fu ucciso da BrightBlade, Markox, Enricus IX e Joe eliminarono gli scheletri corazzati, Otrebmu uccise la grossa lucertola, subendo alcune ferite.
<< Avete delle ferite alla coscia e all’avambraccio destro>> disse Markox a Otrebmu.
<<Anche alla fronte>> aggiunse Joe.
<<Si, è stata la coda di quella lucertola troppo cresciuta colpiva come un maglio e con la rapidità di una frusta, mi ha distrutto l’elmo di cuoio>> rispose Ittoram.
<<Compratevene uno di ferro>> disse BrightBlade.
I Vassalli dopo aver distrutto le varie icone e oggetti malvagi tornarono al Regno a riferire ai Sommi.
Otrebmu aveva trovato alcuni libri non satanaci e li aveva portati con se per poterli studiare.
[Modificato da Otrebmu Ittoram 25/01/2012 01:43]