Cercasi urgentemente compagni di viaggio!

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M@jere
00lunedì 25 giugno 2007 15:31
ot- complimenti, jekill, bellissimo scritto. Ora lascio la parola a luce per sentire come si sviluppa la storia.
()Luce()
00lunedì 25 giugno 2007 20:24
-Ugh..che mal di testa..-

Tutti si voltarono vedendo Randal che lentamente si metteva in piedi, togliendosi la terra di dosso.
Contenti i compagni gli si avvicinarono chiedendogli come era stato; scuotendo la testa il fabbro rispose:-bhà... so solo che mi ritrovo tutto indolenzito- Dandogli pacche sulle spalle lo condussero zoppicante, verso il luogo dove luce era stata fatta sdraiare.

-Beene avete ssssuperato tutti la prova!- la voce del serpente li costrinse a voltarsi nuovamente.
Il serpente storse la bocca, in qualcosa che poteva essere un mezzo sorriso e si scostò mostrando un albero.
-Guardate l'abero della bacca nera!- Urlò Ogino, e dopo aver un po' esitato corse a prenderla:- tenete Majere, datela a Luce e poi andiamocene da questo postaccio- borbotto porgendola all'elfo.

-Coome non vi piaace la mia isssolaa?- sibilò il serpente, facedo rabbrividire tutti:- E comunque non ve ne potete ancora andareee... a meno che...- continuò avvicinandosi ad Ogino e sfiorandolo con la lingua biforcuta (il che provocò un conato represso a stento nel poveretto).
-a meno che noon vogliatee faree a meeno di alucne notisssie importantisssime sssul medaglione!-

[Modificato da ()Luce() 25/06/2007 20.33]

M@jere
00giovedì 28 giugno 2007 11:13
-si, si certo... Disse riluttante il mago del gruppo
Per favore, diteci cosa sapete su questo artefatto! Dopodiché vi lasceremo in pace!

Ot- luce, a te i dettagli... Se vuoi li posso dare io però... come desideri tu ;-)
@Jekyll@
00venerdì 29 giugno 2007 12:51
ot-Amici, putroppo questo week end lavoro e non avrò tempo per scrivere, ma stavo pensando al proseguimento della nostra storia...vi do un'idea, poi giudicatela pure voi e, se volete, cominciate a svilupparla: pensavo che il medaglione di Luce possa essere una chiave costruita con il materiale della tana di Red Dragon, in grado di risvegliare i Custodi del Drago, gli unici a poter riportare il male sullla terra, a permettere all'essenza di Red Dragon di ritornare, in altra forma, sulla terra (ecco perchè i nostri nemici lo volgliono tanto!)...il nostro obbiettivo potrebbe essere quello di andare nel Continente Occidentale (siamo già verso quella direzione, se non ricordo male...)per trovare ciò che resta dell'Antro di Red Dragon ed esorcizzare i poteri del medaglione, così da renderlo uno strumento di pace nelle mani del Sommo. Durante il cammino potremmo scoprire che la nostra compagnia, apparentemente costituita dal caso, in realtà è formata dal Destino, potremmo scoprire che le armi, le armature, gli accessori, le competenze di ciascuno di noi costituiscano, in realtà l'unica combinazione per la protezione del medaglione di Luce! Qualcuno ricordava che anch'io porto, sotto il pettorale dell'armatura d'argento un medaglione, la Stella dello Zenit, che emette una potentissima luce bianca, in grado di penetrare qualunque tenebra e di illuminare il cammino sempre...se volete creare un legame tra il mio medaglione e quello di Luce, io non ho niente in contrario! Non so se vi piace l'idea...la mia era una proposta...ovviamente spetta a Luce decidere!
Buon week end a tutti, amici e compagni di viaggio!!!-ot
M@jere
00lunedì 2 luglio 2007 15:31



Create Your Own Countdown


Non siamo decisamente abbastanza potenti. Non possiamo permetterci avventure del genere! Siamo pochi aspirantI! Esorcizzare medaglione del male non credo proprio che sia alla nostra portata. Però l'idea mi piace... quindi ti consiglio di scriverci un bel racconto. Ma no, non per la nostra avventura -ot
@Jekyll@
00mercoledì 4 luglio 2007 09:51
ot-Majere, probabilmente hai ragione, mi sono lasciato prendere la mano! Aggiustiamo il tiro: mantenendo valido il significato del medaglione di Luce, potremmo dover arrivare nel Continente Occidentale per farlo distruggere o per nasconderlo (ed il paradosso di nasconderlo proprio nel continente dove c'era l'antro di Red Dragon, secondo me, può costituire un elemento di spunto per evoluzioni interessanti). In alternativa, secondo me, potremmo anche chiedere ad uno o più Vassalli se possono trovare il tempo per scrivere anche una piccola parte...per esempio, per la distruzione del Medaglione...non voglio fare nomi, ma ci sono Vassalli che sono maghi potenti...che ne dite? Se non va bene, cosa potremmo fare del Medaglione?-ot
@Jekyll@
00mercoledì 4 luglio 2007 10:19
Sul gruppo scese un silenzio, carico di attesa. Il lungo corpo sinuoso del serpente oscillava, pigramente, dalle fronde dell'albero, mentre i suoi occhi indagatori scrutavano, uno per uno gli Aspiranti Vassalli, come per indovinare i loro sentimenti.
-Mmh!- un lieve lamento uscì dalle labbra di Luce.
Gli Aspiranti Vassalli si voltarono di scatto e videro con orrore che le guance di Luce sembravano ardere, mentre il colore delle sue labbra delicate diventava sempre più spento.
-Presto, Majere!- disse il Cavaliere del Nord -Date a Lady Luce la bacca nera! Non so per quanto tempo ancora potrà resistere!
Il mago elfo si inginocchiò accanto alla compagna di viaggio e, mormorando parole incomprensibili alle orecchie dei suoi amici, accostò le sue labbra a quelle della donna, alitò nella sua bocca socchiusa, quindi prese la bacca e, stringendola nel pugno, sempre mormorando parole misteriose, la spremette, affinchè il suo succo colasse tra le labbra di Luce. Fatto questo, il mago si alzò, pallido in viso per lo sforzo.
-Ora dipende solo da lei! Noi non possiamo fare più nulla!
Come in risposta alle sue parole, Luce emise un grido improvviso ed il suo esile corpo venne scosso da tremiti incontrollati.
Gli Aspiranti Vassalli si allarmarono subito, temendo il peggio: solo il grande serpente dorato rimase impassibile, osservando, con aria compiaciuta la scena.
Randal si voltò verso il Custode dell'Albero.
-Se la bacca che ci avete consegnato non funzionerà, se fosse solo un frutto inutile e Luce dovesse morire, frantumerò il Vostro cranio con il mio maglio!-ringhiò, sollevando la sua pesantissima arma.
-Sareste morto prima ancora di iniziare a muovervi, Mastro Fabbro!-mormorò Jekyll, avvicinandosi all'amico, mentre il suo sguardo non riusciva a staccarsi dal corpo della mezz'elfa, ancora in preda degli spasmi.
-Asssscoltate il vossstroo amiiico, messsseree! Il Caavalieere del Nord ha rrraggione!- sibilò il serpente, insensibile alla minaccia di Randal
Improvvisamente, così come era cominciato, il tremore che scuoteva Luce cessò. La donna giaceva a terra, la fronte imperlata di sudore, profonde occhiaie viola erano comparse intorno ai suoi occhi chiusi, la bocca socchiusa. Dopo qualche lunghissimo istante, il torace della maga si alzò improvvisamente, e Luce sospirò, mentre dalle sue labbra uscì una piccola nuvola di vapore nero. Poi, il respiro della donna tornò regolare, le guance persero quello strano color porpora e, gradualmente, le labbra iniziarono a riacquistare il loro colore naturale.
-Ecco fatto! Luce è salva!- momorò Majere, mettendosi a sedere accanto all'amica per accertarsi delle sue condizioni, mentre Eoden iniziò a leccarle delicatamente il viso.
-Vi ringraziamo tutti, Serpente Guardiano, per averci permesso di prendere la bacca nera dal vostro albero!- disse, inchinandosi leggermente, il Paladino -Ora, però, Vi chiedo di dirci quanto sapete sul Medaglione delle Stelle che Lady Luce porta al collo! Sappiamo che ci dobbiamo muovere verso Occidente, ma non abbiamo idea di cosa ci aspetta!
Il Serpente osservò a lungo il Cavaliere del Nord, mentre la sua lingua biforcuta continuava ad uscire a tratti dalla bocca sottile.
Dopo qualche istante di silenzio, il Serpente Guardiano, prese a parlare.

M@jere
00domenica 12 agosto 2007 10:05
"Molti anni addietro, quando anche il nonno dei vostri nonni non era ancora stato concepito, nasceva sul territorio dove ora sorge questa foresta un regno, creato da elfi oscuri di indole buona, che non avevano intenzione di passare il resto della loro vita con i loro malvagi compagni del sottosuolo.
Per questo scavarono un profondo tunnel dentro a una montagna, e sbucarono qui, in una grande prateria verde.
Tutto sembrava andare per il meglio: gli elfi collaboravano con la popolazione del regno, e si erano sottomessi al Dragon Blu, pur mantenendo una propria autonomia. Fiorirono i commerci e l'arte, la poesia, la pittora e l'intaglio del legno.
Ma, quanto è ridicolo il destino a volte, non molto distante dal mio albero sorge una torre, un'altissima torre, nera come la notte. Là viveva un Necromante, Ayalaya. Egli non aveva intenzione di tollerare un'intera città di elfi oscuri nei pressi della sua torre così si mise da fare. Creò un potente artefatto, la Goccia di Sangue, dopodiché fece letteralmente saltare in aria la città degli elfi, uccidendoli tutti. Ma non si limitò a questo: li rinchiuse nella Goccia di Sangue, per tenere le loro anime per sempre intrappolate.

Ma il Drago Blu non avrebbe permesso che un simile criminale restasse impunito: vennero mandati tre eroi a uccidere Ayalaya e a liberare le anime degli elfi tormentati. Ma il Necromante non intendeva lasciare liberi i suoi schiavi, così si servì della loro forza per uccidere i tre eroi. Durante la battaglia però, Ayalaya rimase gravemente ferito. Stremato, lanciò la sua ultima grande magia: divenne un Non-morto, un fantasma che ancora oggi cammina sulle nostre terre. Da quel giorno è conosciuto come Dasher, il Dannato nella lingua degli elfi Oscuri.
Il suo piano era questo: fece crescere una foresta stregataa che pensava impenetrabile intorno alla sua torre, e poi, appena ritornato in salute (per quanto possa esserlo uno spirito), avrebbe usato la Goccia di Sangue e il suo inestimabile potere per ridarsi un corpo. Però il destino gli giocò un brutto scherzo: la goccia di sangue fu rubata da un avventuriero che neanche sapeva cosa fosse quel medaglione prima che lui fosse abbastanza potente da difendere la sua dimora. E credo sia così che è arrivata fino a voi."
Luce spalancò gli occhi: "State dicendo che questa collana contiene le anime tormentate di migliaia di esseri innocenti??"
"Proprio così" spiegò il serpente. "Quel medaglione è in realtà la Goccia di Sangue"
"Ma allora dobbiamo immediatamente distruggerlo, per liberare le anime!!" Intervenne Jekyll, il cavaliere del nord.
"Temo, Cavaliere" rispose il Serpente facendo ondeggiare la coda: "che non sia così facile. Macchiandosi di questo enorme delitto, Ayalaya, o Dasher, si è inestricabilmente legato alla Goccia di Sangue: Per distruggerla dovete uccidere Dasher, ma per uccidere il necromante dovete prima distruggere la Goccia di Sangue. Non so se tale manovra fosse nelle intenzioni del mago, ma di certo ha avuto un effetto tanto imprevisto quanto utile ai suoi scopi: non potete eliminarlo."
Il gruppo rimase in silenzio, pensoso. "ci deve essere un modo per eliminare questo necromant!" Sbottò majere. "Andiamo, Custode, ditecelo, ve ne prego!"
"In effetti" mormorò il serpente "un modo forse ci sarebbe...Ma no, è troppo pericoloso, anche per degli Aspiranti Vassalli..."
"Andiamo Serpente! Aiutateci e noi aiuteremo voi!" d'un tratto, il serpente si fece più interessato: protendend la testa verso Majere, chiese: "E come, di grazia?"
"Voi siete il custode no? E di cosa? Di questa foresta, cresciuta in seugito all'episodio di Dasher. Ebbene, se voi ci aiutate, sarete libero, perché la foresta cesserà di esistere insieme al mago!"
Il Serpente non aveva considerato questo lato della question e. "Avete ragione messere..." ponderò attentamente le sue parole. "e sia." disse infine "vi spiegherò come distruggere questo manufatto:

Il continente occidentale è impregnato fino al midollo di forza maligna, perché questo è l'effetto che fa essere la dimora di Red Dragon per tutti questi secoli. Là e solo là sorge un tempio, un tempio maledetto: quella che una volta era una Chiesa Cristiana in cui è stato commesso un regicidio. Da quel giorno funesto, la chiesa è diventata un luogo estremamante malvagio. Lì giace ancora Re Uthgar, il cui cadavere putrefatto ha ripreso vita e ora non sembra intenzionato a lasciare il luogo della sua morte, fino a quando il suo assassinio non sarà vendicato. Ebbene, potreste usare il potere del medaglione per riportare in vita questo non morto. Oltre a liberare la terra da questa piaga, ridurrete a zero il potere del medaglio. Immagino che a questo punto si infrangerà, uccidendo Dasher."
@Jekyll@
00lunedì 20 agosto 2007 16:13
-Custode, siete sicuro di ciò che avete detto? Siete sicuro che si tratti proprio di Dasher?- chiese Jekyll, la fronte corrugata e pensierosa.
-Ssssì, Cavaliere! Ne dubitate?-rispose il serpente contrariato che un semplice umano potesse mettere in discussione le sue affermazioni.
Sul viso degli Aspiranti Vassalli comparve un'espressione perplessa, nessuno riusciva a capire il motivo della domanda del Cavaliere del Nord.
-Non ricordate, amici?-chiese il Paladino, accortosi degli sguardi interrogativi che i suoi compagni di viaggio gli rivolgevano.
-Cosa volete dire, Jekyll?-chiese, dubbiosa, Luce.
-Parlo del Vostro rapimento, mylady! Del nostro combattimento dentro la Torre Nera in cui siete stata sequestrata! Voi avete combattuto e sconfitto Dasher grazie al Vostro medaglione ed alla Stella dello Zenit!
-Ecco perchè quel nome mi suonava familiare!-esclamò Ogino DC, schioccando le dita.
-E poi Voi, Cavaliere del Nord, ci avete raccontato la Vostra storia e quella di Artagon il Bianco, di Megrel l'Astuto e di Kastor il Rosso! Anche a me sembrava di aver già sentito il nome di quel necromante!-intervenne, pensieroso, Majere -Che stupido, come mai non mi è venuto in mente subito?!
-La Ssstella dello Zenit?-chiese incuriosito il Serpente.
Jekyll estrasse da dietro il pettorale dell'armatura il suo pendente e lo mostrò al Serpente.
-Dunque è vvvero, Assspirante, Voi posssedete la Ssstella dello Zzzenit!- sibilò, ritraendosi alla vista del magico oggetto, il Serpente.
-Questo vuol dire solamente una cosa!- affermò il Cavaliere del Nord, riponendo la Stella dello Zenit -Che Dasher è semplicemente fuggito davanti alla presenza dei due artefatti! Non lo abbiamo sconfitto...forse temeva che Lady Luce sapesse sfruttare i poteri del Medaglione delle Stelle, come io so usare quelli della Stella dello Zenit e, per timore della congiunzione di entrambe le loro magie, è fuggito!
-Ssssiete molto ssaggio, Paladino del Regno!- il Serpente faceva oscillare pigramente il suo lungo e flessuoso corpo dal ramo intorno a cui si era attorcigliato.
-Meglio così! Vuol dire che, fin quando avremo entrambi i medaglioni, Dasher ci starà ben lontano!- Randal sorrise.
-Sempre che, quando capirà che la nostra intenzione è di distruggere il Medaglione delle Stelle, non decida di tentare il tutto per tutto!-affermò Luce, massaggiandosi distrattamente le tempie.
-Dovete deciiidere il Vosstro cammino, Asspiranti Vassssalli del Sssommo Blue Dragon!-sentenziò il Serpente dorato -Io Vi ho dettto ciò che sssapevo! La mia foressta, ora, non Vi ossstacolerà più!- aggiunse, rifugiandosi nella folta chioma del suo albero.
-Amici, non so come la pensate, ma io sono del parere che si debba proseguire!- disse Majere.
-Sono d'accordo con Voi, mago Majere!-esclamò Randal, facendo roteare il suo pesantissimo maglio.
-Giusto! Lo abbiamo sconfitto una volta, lo faremo ancora! Fin quando possederemo entrambi i medaglioni abbiamo un gran vantaggio su di lui!-concordò il Cavaliere del Nord, accarezzando la folta, candida, pelliccia di Eoden.
-Non sono così ottimista sul vantaggio che possediamo, ma è certo che il nostro cammino ci deve portare sul Continente Occidentale!- intervenne Ogino, irrequieto.
-Non possiamo permettere che Dasher sfrutti la prigionia degli Elfi Oscuri! Il Medaglione delle Stelle va distrutto per liberare le loro anime e la Stella dello Zenit va preservata a tutti i costi! Dasher deve pagare per la sua malvagità!-Luce aveva gli occhi lampeggianti, carichi di odio per lo spietato necromante.
-Allora siamo d'accordo, Aspiranti Vassalli del Regno, al Continente Occidentale, al Tempio di Re Uthgar!
Gli Aspiranti Vassalli tornarono sui loro passi, diretti al luogo dove avevano lasciato i cavalli: lungo e pericoloso era il cammino che li aspettava...più di quanto potessero immaginare.
()Luce()
00venerdì 24 agosto 2007 10:56
Il viaggio di ritorno non fu difficoltoso e recuperarono facilmente i cavalli; nonostante il sole iniziasse già ad abbassarsi sull'orizzonte, decisero di proseguire per quanto l'intensità della luce lo permettesse loro, ansiosi di lasciarsi la foresta maledetta alle spalle. Guidati dalla luce della luna, fecero molta strada, fermandosi solo tre o quattro ore prima dell'alba, giusto per riposarsi e rifocillare i cavalli.

Seduti davanti al fuoco, iniziarono a discutere sull modo migliore per arrivare nel continente occidentale:

-A mio parere- iniziò Randal:- dovremmo andare a Vetoio e da lì prendere una nave per risalire il corso del fiume sino al mare-
-però sarebbe un giro lunghissimo..-obbiettò Majere un po' incerto
-Altrimenti.... potremmo andare a Navel- suggerì Luce
-Navel...-le fece eco Ogino borbottando:- Se non sbaglio è un piccolo villaggio su una collina vicino al mare...non credo che lì troveremo navi-
Luce facendo segno di diniego con la testa continuò:- Più a valle c'è un piccolo porto di pescatori, forse riusciremo a trovare una nave decente..-
Randal la guardò perplesso:-Una barca di poveri pescatori non mi pare il massimo per una tale traversata anche se...-
-Anche se- intervenne l'elfo interrompendolo:-risparmieremmo giorni di viaggio, perchè da lì il tempio è molto più vicino, ci risparmieremmo metà strada!-

OT- salve a tutti! sono tornata, anche se non per molto [SM=x92706]. Comunque alla fine ho scritto anche io [SM=x92701]
@Jekyll@
00giovedì 6 settembre 2007 16:14
-Qualunque sia la strada che vogliamo prendere –intervenne Jekyll, alzando lo sguardo verso il cielo –Ora sarà bene accamparsi, amici miei! Presto sarà buio e, anche se abbiamo la benedizione del Serpente Guardiano, procedere di notte sarebbe inutilmente faticoso!
-Temo che abbiate ragione, messere!- intervenne il mago Majere.
-Sarà…-mormorò Ogino DC, guardandosi intorno –Ma, a me, questo posto non piace molto!
-Non ci sono problemi, potremmo organizzare dei turni di guardia!- intervenne Randal, sedendosi tra le grandi radici di un gigantesco albero –Comincio io, amici miei, voi riposate! Sveglierò Ogino tra un’ora, poi sarà il turno di Jekyll, quindi di Majere e, infine, di Lady Luce! Siete d’accordo?
Gli Aspiranti Vassalli annuirono e si sistemarono alla meglio per passare la notte.
Le ore passarono tranquille così da permettere a Randal, Ogino e Jekyll si passare un turno di guardia senza inconvenienti.
Majere montava la guardia da quasi metà del tempo previsto, quando il ringhio sommesso di Eoden attirò la sua attenzione. Il mago si avvicinò lentamente al grande lupo bianco, sdraiato accanto al suo padrone.
-Cosa c’è che ti turba, Eoden?- bisbigliò l’elfo, accarezzando delicatamente il grosso muso bianco.
-E’ irrequieto da diverso tempo! –rispose per lui il Cavaliere del Nord, mettendosi a sedere.
-Siete sveglio, dunque?- chiese stupito il mago.
-Se Eoden non riesce a riposare, non posso prendere sonno…tornando a noi, qualcosa o qualcuno si muove tra gli alberi!
-Quanti sono, Paladino, secondo Voi?-chiese, trepidante, l’elfo.
-Non saprei con precisione, ma a giudicare dai rumori che fanno e da come si avvicinano, direi che non sono pochi…ma sono piuttosto goffi! –rispose il Cavaliere del Nord.
Improvvisamente uno schiocco secco, seguito da un rumore sordo, troppo vicino al loro improvvisato accampamento, si fece udire nel silenzio della notte.
-Che succede, Majere ?- chiese Ogino, destatosi, gli occhi gonfi di sonno ed i capelli arruffati.
-Abbiamo visite?- la voce di Luce giunse così vicina al Cavaliere del Nord ed al mago elfo che quasi sobbalzarono per lo spavento.
-Lady Luce! Ma come avete fatto ad arrivare qui, senza che ce ne potessimo accorgere?- chiese il mago, sorridendo, mentre i suoi occhi acuti cercavano di penetrare il buio circostante.
-Majere, non dimenticate che ho sangue elfico nelle vene!- rispose, ricambiando il sorriso, la maga, strizzando un occhio.
-Quanti saranno?- chiese Randal, afferrando il suo pesante maglio e raggiungendo gli altri Aspiranti Vassalli.
-Non saprei…Jekyll ritiene che possano essere anche numerosi!
Il Cavaliere del Nord annuì.
-Ma ora so che cosa si muove tra quelle ombre! Questo terreno accidentato non è loro consono, nè alle loro esili gambe! Sbattono uno contro l'altro come banderuole al vento–mormorò il Cavaliere del Nord –Avete sentito il rumore dopo lo schiocco del ramo di poco fa?
I suoi compagni di viaggio annuirono.
-Conosco una sola creatura capace di produrre un rumore talmente caratteristico…avete mai fatto cozzare due ossa tra loro?-chiese il Paladino del Nord.
-Scheletri!- esclamò a mezza voce Ogino DC, portando la mano alle armi.
-Già…amici, poteva andarci peggio…scheletri –Jekyll sorrise –Dopo tanto tempo, abbiamo nuovamente l’occasione di combattere…scheletri…ci sarà da divertirsi per tutti e ci sgranchiremo un po’!
-Vero, ma temo che l’unico che non si divertirà molto sarà il nostro Eoden!- commentò Luce, affondando le dita affusolate nella folta pelliccia bianca –Gli scheletri hanno poca carne addosso! –la mezz’elfa sorrise.
-Non Vi preoccupate, milady, Eoden è abituato ad affilare le sue zanne con le ossa di quelle creature!- sorrise Jekyll, mettendosi in piedi e sfoderando entrambe le lame. L’argento della sua armatura mandava riflessi arancione nella luce del fuoco.
Gli Aspiranti Vassalli lo imitarono, preparandosi allo scontro.
-Venite avanti!!- tuonò Randal.
Come in risposta al suo comando, dalla boscaglia uscirono una ventina di scheletri, con spade arrugginite e scudi sbaccati.
-Tutto qui?- domandò, sorridendo, il mago elfo.
-Addosso!- gridò Luce, scagliandosi verso lo scheletro che le era più vicina.
In pochi minuti gli Aspiranti Vassalli fecero piazza pulita degli scheletri
-Bene, ora che abbiamo fatto un po’ di movimento, possiamo tornare a dormire!- disse Majere, dirigendosi verso il suo giaciglio, mentre un sorriso gli distendeva le labbra –Domani ci aspetta una giornata molto lunga!
()Luce()
00domenica 9 settembre 2007 17:01
-......ieri anche gli scheletri, ci sono troppe creature oscure che gironzolano qui intorno..- grugnì Oredin.


Tornati a dormire dopo il combattimento, i compagni se l'erano presa comoda riposando fino a tardi. Seduti intorno a ciò che rimaneva del fuoco della notte precedente fecero una colazione a base di qualche frutto che aveva portato il nano.

-Da queste partì- continuò Oredin:-Non ci sono mai stati così tanti non-morti..-
-Per questo io dico che dovremmo affrettarci verso il tempio, sta succedendo qualcosa di strano! Penso che la via per navel sia la migliore- intervenì Luce.
Discussero ancora per un'ora e alla fine Randal concluse:-Lady Luce voi siete a capo di questa spedizione, non sono convinto della vostra scelta, però concordo con voi che il tempo stringe e dovremmo affrettarci, a voi spetta la decisione e se sceglierete di andare a Navel noi vi seguiremo- Tutti gli altri assentirono anche se qualcuno con poca convinzione.
-Allora è deciso- disse majere:- Si va a Navel!-
-Già e sarà meglio muoverci, abbiamo già perso troppo tempo- constatò il cavaliere del nord
M@jere
00domenica 30 settembre 2007 18:27
Luce e i suoi amici, decisi a prendere una nave partirono per Navel.
Giunti nelle vicinanze del Regno di Blue Dragon pero’ a DragonKnight venne un’idea e cosi il gruppo si diresse in citta’.
Il paladino guido’ i compagni fino alla Gilda dei Paladini, entrati chiese di Ser Gianlu’, ma gli fu risposto che non era lì, e che in quel momento all’interno della Gilda si trovavano solo due Vassalli, il Gran Maestro BrightBlade e Otrebmu Ittoram che si stavano allenando nella palestra.
DragonKnight penso’ che potevano andare bene anche loro, cosi si diresse nella palestra con i compagni.
Prossimi alla porta sentirono un urlo, accorsero a vedere chi aveva urlato, e entrando in palestra, videro il Vassallo Otrebmu Ittoram, con un’armatura completa che lo copriva e una spada di legno in mano, letteralmente volare e cadere su un mucchio di cuscini, mentre l’elmo che gli era saltato via cadde poco lontano sul pavimento facendo gran rumore.
Di fronte a lui a una decina di metri, impugnando una spada di legno nella mano sinistra, vi era il Gran Maestro BrightBlade, porgendo una mano al compagno, disse:
- E questo era l’attacco turbinante. Le altre tecniche gia le conoscete, ma dovete perfezionarvi sia nell’attacco poderoso che nel colpo rapido, la carica e il flash vi riescono abbastanza bene. Per quanto riguarda l'Holy, infine, dovete provarlo contro qualche non-morto: contro di me non avrebbe effetto -
Vedendo che Ittoram non rispondeva, chinatosi il Gran Maestro gli chiese se stava bene: quando Otrebmu rispose con un sì soffocato, BrightBlade lo aiutò a rialzarsi e gli disse che per quel giorno era meglio interrompere gli allenamenti. Ittoram rispose sorridendo che non bastavano dieci atterramenti con l’attacco turbinante per stancarlo.
Il Gran Maestro capi’ che Otrebmu invece era molto provato, ma era testardo per ammetterlo: mentre stava per insistere, però, notò il gruppetto di Aspiranti che li stava osservando.
DragonKnight prese la parola e racconto’ in breve quello che era successo a tutti loro negli ultimi giorni, finito espose l’idea al Gran Maestro di usare per muoversi piu’ rapidamente la nave volante usata per la missione con Enricus IX, il Gran Maestro la trovo’ una buona idea e disse che ci avrebbe pensato lui a far arrivare la nave nel Regno, intanto loro potevano far rifornimento e riposarsi a dovere.
Mentre tutti lasciavano la palestra Jekyll si avvicino’ a Otrebmu che intanto aveva recuperato l’elmo, e gli chiese come mai il Gran Maestro combatteva senza armatura: la risposta del Vassallo fu che il Gran Maestro insegnava a tutti i Paladini ad avere un controllo assoluto sulle proprie armi e che quindi essi erano in grado di fermare il colpo a pochi centimetri dal bersaglio.
- E come mai siete stato scaraventato contro il muro? - domandò allora l'Aspirante.
- BrightBlade mi stava mostrando l'attacco turbinante; gli ho chiesto io di non fermare il colpo, per poterlo studiare meglio -
E, battendo una mano sulla corazza ammaccata che ancora indossava, concluse:
- Come vedete, ho dovuto attrezzarmi di conseguenza! -
I giorni passarono e gli aspiranti fecero rifornimenti e si riposarono, la sera del terzo giorno dal ritorno nel Regno, mentre Luce e i compagni erano a cena in Locanda, Otrebmu li raggiunse per avvertirli che l’indomani mattina all’alba sarebbe arrivata la nave volante e che dovevano trovarsi alle porte della Gilda dei Paladini, riferito il messaggio il Vassallo li saluto’ e usci’ per la sua solita ronda notturna.
L’alba illumino’ il Regno, per le strade quasi nessuno camminava ma davanti le porte della Gilda dei Paladini un gruppo di aspiranti aspettava, le teste rivolte verso l’alto a guardare una nave dalle dimensioni colossali, che galleggiava sopra di loro, apparentemente ormeggiata a una delle torri piu' alte della Gilda.
Luce e i compagni erano indecisi se entrare o meno quando dei passi li fecero voltare, era Otrebmu Ittoram che tornava dalla ronda notturna, gli fece cenno di seguirlo e gli aspiranti presi i loro zaini e sacchi eseguirono.
Salirono scale e attraversarono locali fino a entrare in una ampia stanza, con una larga finestra, alla base della quale vi erano delle casse a formare una scala fino al davanzale su cui era poggiata una passerella, che portava alla nave che fino a poco prima avevano osservato da sotto.
Ittoram salendo sulle casse arrivo’ sul davanzale e poi attraversando la passerella sali’ sulla nave, vedendo che non era stato seguito gridando chiese cosa aspettavano, gli aspiranti si affrettarono a seguirlo e facendo lo stesso percorso salirono sulla nave.
Il Gran Maestro si trovava sul ponte a parlare con un uomo con un cappello nero, vedendoli BrightBlade gli si fece incontro accompagnato dall’ uomo, che indossava una casacca nobile ricamata con bordature dorate, e che presento’ come il capitano Hannok.
Finite le presentazioni, il capitano li rassicuro’ che in 9 giorni sarebbero arrivati nel continente occidentale, intanto i due Vassalli, avevano lasciato la nave, passando sulla passerella che era stata ritirata a bordo subito dopo, e ora dalla finestra salutavano gli aspiranti e il capitano che partivano.
M@jere
00mercoledì 3 ottobre 2007 21:46
OT_ dettagli.... >___> comunque non me lo fa correggere... Odio la nuova FFZ!
@Jekyll@
00martedì 9 ottobre 2007 15:34
Le cabine, messe a disposizione degli Aspiranti Vassalli, non erano certamente comode e spaziose, ma i viaggiatori, ormai abituati a riposare a terra, le trovarono comunque accoglienti e sprofondarono, rapidamente, in un sonno profondo.
Jekyll si svegliò all’improvviso con una crescente sensazione di caldo intorno a sé che gli toglieva il respiro. Eoden, accucciato ai piedi del piccolo letto, alzò la bianca testa ed osservò attentamente il suo padrone.
-Amico mio, non mi sento proprio a mio agio con tutto questo caldo!- sussurrò il Paladino, mettendosi a sedere -Siamo abituati a ben altri climi noi due, vero?- aggiunse il Cavaliere del Nord, andando ad aprire la piccola finestrella della cabina.
Subito un refolo di aria fresca, profumata di mare, entrò nel piccolo locale, regalando un po’ di sollievo all’Aspirante Vassallo. Una grandissima, candida luna si specchiava, sospesa, sul mare che appariva come una levigata lastra di argento.
Jekyll indossò, nuovamente, la sua armatura d’argento, cinse ai fianchi la Spada di Acciaio Azzurro e la Sciabola d’Argento e, dirigendosi verso la porta di legno del suo alloggio, prese sottobraccio l’elmo argentato dal lungo pennacchio di Aquila Bianca.
-Penso che una boccata di aria fresca ci farà bene!- mormorò, aprendo il piccolo uscio –Anzi, mi farà bene…-si corresse, pensieroso, l’Aspirante Vassallo, notando che il grosso lupo bianco non dava segno di soffrire per l’elevata temperatura.
Eoden si alzò malvolentieri, mugolando sommessamente, e seguì il suo padrone all’aria aperta.
Mentre si dirigeva verso la prua della nave, respirando a pieni polmoni la brezza carica di salsedine, il Cavaliere del Nord notò una sagoma scura tra il sartiame, la quale, accortasi di essere stata vista, si dileguò nel buio silenziosamente.
-Ma cosa…?- mormorò il Paladino, dirigendosi verso il punto in cui l’ombra era scomparsa.
Percorse solo alcuni metri, quando un rumore di passi dietro di lui, attirò la sua attenzione. Con un unico fluido e veloce movimento, il Cavaliere del Nord ruotò su se stesso, sguainando la Sciabola d’Argento e puntandola alla gola dell’uomo apparso alle sue spalle.
-Ma che diavolo state facendo, cavaliere?!- protestò la voce di Ogino DC.
-Perdonatemi, messere!- si scusò Jekll, riponendo la lunga lama affilata nel fodero argentato –Non vi avevo riconosciuto!
-Non datevene pensiero, messer Jekyll!- rispose l’Aspirante Vassallo –Ma, piuttosto, ditemi, come mai siete in coperta a quest’ora della notte?
-Beh, mi sono svegliato all’improvviso con un’opprimente sensazione di caldo che mi attanagliava la gola…e ho pensato che un po’ di aria fresca mi avrebbe fatto bene!- rispose, timidamente, il Cavaliere del Nord –E voi, invece, come mai siete ancora sveglio?
-In realtà, io stavo dormendo saporitamente, ma improvvisamente ho sentito nella mente urla e grida di guerra…così mi sono destato, con un profondo senso di angoscia nell’animo…credevo che fare due passi al chiaro di luna mi avrebbe aiutato a tranquillizzarmi!
I due Aspiranti Vassalli si diressero silenziosamente verso la prua della nave, ammirando lo spettacolo della luna che si rifletteva sul mare calmo, mentre Eoden, ritto sulle zampe posteriori ed appoggiato con quelle anteriori sul parapetto, rimase indietro ad osservare, curioso, le bianche scie di schiume che nascevano dall’acqua attraversata dallo scafo della nave.
Poco dopo l’albero maestro, sentirono nel buio alcune voci conversare, bisbigliando. I due Aspiranti si appiattirono contro una paratia della nave.
-…io ho iniziato a sentire un odore pungente e sgradevole che mi ha strappato al sonno! Ed una volta sveglio, ho sentito l’esigenza di salire sul ponte per respirare aria fresca!- disse una voce maschile.
-Anche a me, messere, è capitata una cosa simile!- fece eco una voce di donna.
-Io non ho sentito alcun odore!- intervenne una seconda voce di uomo –ma il mio sonno è stato disturbato dal rumore frastornante di metallo contro metallo…e sono salito sul ponte, curioso di sapere che tipo di lavoro stessero facendo a quest’ora della notte!
Poi fu silenzio.
-Messer Jekll, non sembra anche a voi di conoscere queste voci?- chiese, in un sussurro, Ogino Dc.
-Qualcuno ci sta spiando!- esclamò la prima voce di uomo.
-Già!- rispose Jekyll –E considerando che voi, messer Ogino, avete solamente bisbigliato e siete stato comunque udito, direi che il proprietario di una di queste voci è certamente un elfo…non è forse vero, mago Majere?- rispose il Cavaliere del Nord uscendo dall’ombra, per mostrarsi ai compagni di viaggio.
-Anche voi svegli, messeri?- esclamò Lady Luce, inginocchiandosi a terra, per accarezzare il folto pelo bianco di Eoden che, riconosciuta la voce della mezz’elfa, si era precipitato da lei per ricevere qualche coccola.
-Così pare, mlady!- rispose Ogino.
-Certo che è strano!- esclamò Randal, allontanandosi dal parapetto a cui era appoggiato –Noi tutti siamo svegli, ma non si vede nessuno dell’equipaggio!
-E’ vero! –intervenne Majere, scrutando con la sua acutissima vista da elfo, le tenebre che regnavano sulla nave –Tutto è silenzio intorno a noi…e buio…nulla si muove su questa nave!
-Ma chi la governa, allora!?-volle sapere Lady Luce, rialzandosi, tutti i sensi improvvisamente all’erta.
-Non saprei…ci sono solamente ombre!- le rispose Majere.
-Prima di incontrare messer Ogino, giurerei di averne vista una muoversi con sorprendente velocità!- disse il Cavaliere del Nord, guardandosi intorno – E la cosa non mi piace per niente!- aggiunse, indossando l’elmo d’argento dal lungo pennacchio di Aquila Bianca e posando le mani sulle impugnature delle sue lame.
Davanti agli Aspiranti Vassalli le ombre sembravano solidificarsi ed infittirsi sempre più…nemmeno la luce chiara della luna, che splendeva sul mare, riusciva, ormai, a penetrarle.
M@jere
00martedì 9 ottobre 2007 21:01
Il Mago estrasse una strana polvere dalla sua sacca, appesa alla cintura, e la lanciò in aria borbottando. Non successe niente.
Majere imprecò. L'incantesimo che avrebbe dovuto illuminare a giorno il ponte della nave non aveva avuto il minimo effetto.
Il Cavaliere del Nord aveva la pelle d'oca. Fatto insolito per lui, e infatti non era dovuto al freddo. Estrasse la sua lama.
Eoden digrignò i denti, mentre, inconsciamente, gli Aspiranti si stavano stringendo sempre più tra loro, come per proteggersi a vicenda.
Le ombre si infittivano sempre di più.
AD un tratto, Majere si voltò. Aveva sentito un rumore. I suoi acuti sensi di elfo gli avevano fatto avvertire un cigolìo insolito. Mentre chiedeva, con uno sguardo, conferma a Lady Luce, il gruppo al completo capì improvvisamente cosa c'era di sbagliato nella notte.

Il silenzio.

Non una vela si muoveva nella notte, non un'asse cigolava sotto il peso della struttura. Neanche un barile rotolava sottocoperta.
Silenzio assoluto. E le ombre che si stringevano attorno agli Aspiranti Vassalli sembravano essere altrettanto incorporee, sfuggenti e sbagliate di quest'innaturale silenzio...
M@jere
00domenica 21 ottobre 2007 12:32
Ot - Lasciamo perdere sta storia della nave volante dai, che sennò facciamo troppo casino XD -Ot

-Cosa succede mago?? - chiese ogino, inquieto, sguainando la spada
-Non ne ho idea - rispose l'elfo - ma non mi piace...
Si levò il vento. Un vento freddo, pungente... Majere rabbrividì. Perfino Jekyll, abituato ai climi gelidi del nord, non sembrava a suo agio.
Ad un tratto, dalle ombre si protese un... tentacolo, qualcosa, che strappò la spada di mano ad Ogino. La lama cadde per terra.
L'Aspirante imprecò e corse a raccoglierla.
-DOLOREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEeeeee- urlò quando la toccò. Era gelida.
Randal si scrollo dai vestiti piccoli ghiaccioli che andavano formandosi.
-D-dobbiamo fare qual-qualcosa - disse Luce battendo i denti.
Come la ragazza ebbe pronunciato queste parole, le ombre cominciarono a vorticare, e sembrarono condensarsi, formando sagome umane.. o qualcosa di simile.
Ad un tratto, al posto delle ombre stavano dei pirati.
Morti.
Non-morti.
-M****a- disse, calmissimo, randal.

Uno degli scheletri lanciò un urlo.
Si precipitarono all'attacco degli Aspiranti.

D'un tratto la nave era animatissima: Randal stava spaccando crani con il suo maglio, ma sembrava che più non morti ditruggesse, più ne comparissero di fronte a lui.
Majere lanciò una palla di fuoco con scarso effetto, decidendo quindi di passare alla lama che portava sempre con se.
Luce stava al centro del cerchio formato dagli aspiranti vassalli, protetta, Ogino e Jekyll combattevano spalla contro spalla distruggendo non morti a tutto spiano.

Ad un tratto, fu chiaro a tutti.
Non ce l'avrebbero fatta.
Non potevano farcela.

Jekyll cadde, e Ogino rimase l'unica cosa che lo separava dalle ascie e dai pugnali degli scheletri.
Majere ripiegò vicino a luce, cercando di combinare qualcosa con i pochi componenti magici che gli erano rimasti.
Randall aveva perso il suo maglio nella mischia, e ora combatteva con due martelletti "di riserva".
-Dobbiamo *martellata* ripiegare!- Urlò il fabbro - nella cabina -
Majere seguì lo sguardo di Randall. La cabina del capitano era a pochi metri da loro.
Alzò gli occhi al cielo nel bruciarsi (letteralmente) le sue ultime risorse, e lanciò un'ampolla di liquido incendiario su uno scheletro.
Jekyll si alzò con l'aiuto di ogino, ed entrambi mossero verso poppa.
-Ora!- urlò Randal quando la boccietta lanciata da Majere esplose, lasciando libero il passaggio per pochi secondi.
Gli Aspiranti si precipitarono nella cabina, e richiusero immediatamente alle loro spalle la porta. -Randal, una sedia presto!-
Disse Jekyll, mentre premeva la spalla contro la porta, contrastando la spinta degli scheletri.
I cinque ammucchiarono il mobilio della stanza contro la porta, e finalmente si accasciarono contro una parete, sfiniti.
-Porca miseria ragazzi, per un pelo!
-Oh, sono tutto rotto...-lamentò Ogino.
Luce, che sembrava ancora in forze, diete un'occhiata a quello che c'era nella cabina. Era decorata da fronzoli dorati, con un banco ricoperto di vecchie mappe, e un grande tavolo al centro, sul quale spiccava un baule d'argento, o qualcosa del genere.
Luce, incuriosita, si avvicinò al contenitore. Era gelido, ma l'elfa era mossa da una curiosità irresistibile.
-Luce cosa..?- chiese Majere, che si era accorto della ragazza. Lei non ci fece caso, e fece scattare i vecchi sigilli del baule. All'interno, un libro.
Un brutto libro sgualcito, dalla copertina sbiadita, sul quale appena di leggevano le parole "Diario".
Doveva essere un diario di bordo, o qualcosa del genere, ma allora perché un contenitore tanto particolare?
Luce lo aprì.
-Ehi gente- disse -questa è la storia della nave.
Majere seguì gli occhi dell'elfa che scorrevano le pagine del libro. Luce sbiancò. Ormai l'attenzione del gruppo era tutta rivolta a lei.
-Cosa leggete Milady?
Luce iniziò a recitare ad alta voce: "26 Ottobre. Il mercante di spezie nella nostra nave sembra tranquillo. Non sa cosa lo aspetta. Domani lo uccideremo e gli ruberemo tutta la merce.

27 Ottobre
I ragazzi non vogliono avere niente a che fare con l'uccisione del mercante. Dicono che si sentono degli strani rumori provenire dalla sua cabina e hanno paura. Lo farò da solo. Lo ucciderò io.

31 Ottobre
I ragazzi avevano ragione! C'è qualcosa lì! Mi ha assalito e ci vuole ucccidere! Ci sta uccidendo tutti! Siamo barricati nella cabina di comando! Ci prenderà!

6 Novembre
Siamo allo stremo. Non continuerò oltre questo diario. Uno dei ragazzi dice che è Satana quello sulla nostra nave. L'unica maniera di chetarlo è farci uccidere tutti. Ma io ho un'idea migliore. Lo condurremo nella stiva e lo chiuderemo dentro.

18 Novembre-" Luce si interruppe.
-Qui la grafia cambia- disse ai compagni. poi riprese la lettura.
"Il cappottano è morto ce lavevo detto io.
Non cha voluto ascoltare a noi marinai ma noi sappiamo cosa si fa in questi casi. Lo abbiamo chiuso dentro alla stiva e ci abbiamo messo un sigillo e una bibbia, così non può uscire da lì.
Però è strano che non siamo ancora arrivati a terra dovremmo essere arrivati ormai da quattro giorni.

Ormai non ce più nessuno che sta a contare i giorni. Sono gia morti tutti quanti siamo solo io e il mio amico. Mi sa che muoriremo di fame pure noi perché non c'è niente da mangiare qui e ancora non siamo arrivati a terra. Satana sotto non si è chetato e continua a raspare e a grattare, ma non può uscire dalla porta della stiva perché c'è la bibbia."
...Qui si interrompe.- Disse Luce.

-Perché qui sono morti tutti - disse una voce.
Una luminescenza vaga annunciò l'arrivo del capitano della nave, o meglio, del suo fantasma.
M@jere
00venerdì 26 ottobre 2007 21:04
Ot- oh beh io pensavo a uno stereotipato scontro col mostro, che non riusciamo a battere, ma solo a mettere in fuga perché arriva il giorno e poi riusciamo a farci imbarcare da una nave di passaggio e ad affondare questa. Boh, se dobbiamo fare una nave volante, fate vobis.
Otrebmu Ittoram
00mercoledì 14 novembre 2007 02:44
OT--
E' vero DK non c'e devo aver scambiato DK per Ogino o ho pensato che DK si fosse infilato anche in questa avventura :/
Comunque non importa basta modificare il post che ho fatto mettere da Brighthblade in modo che Ogino o un altro ricordi dei discorsi su un'avventura di DK su una nave volante e c'e' l'aggancio, quindi ho eliminato che DK conosce capitano e nave, tanto non c'e'.
Le modifiche pero' le faremo a fine racconto, ora non posso disturbare Brigh con altre modifiche, che scocciatura sta cosa che non si puo' modificare senza un guardiano o ambasciatore :(
Ho cancellato il precedente che non mi faceva modificare,
Luce, BrightBlade ha gia postato 12 giorni fa circa ;) doveva sostituire un pezzo in un post di Majere e l'ha fatto.
Lo trovate nella pagina precedente, dove vi e' uno scontro di allenamento tra il mio e il suo pg e la vostra partenza con la nave volante, su cui non potete essere attaccati, quindi cio che vi succede o e' un sogno premonitore o un attacco nel sogno ;)
Per Luce e gli altri, visto che quella parte va modificata in seguito quando siete in viaggio sulla nave non specificate chi ha avuto l'idea ;)

vi riscrivo le cose sulla nave
Capitano nome Hannok
Uomo dell’equipaggio Tatuato da capo a piedi, con orecchini d’oro che bordavano tutti e 2 le orecchie, pantaloni da marinaio legati da cinta rossa.
Stella del Sud nome della nave,
9 giorni per arrivare vicino Direnia,mi sembra dovevate andare in un tempio, a secondo di dove sta potete metterci meno, se e' propio sul continente 9 giorni, se e' in mare meno.--OT
BrightBlade
00mercoledì 14 novembre 2007 23:50
OT:
ho rimodificato il post sistemando il nostro allenamento.
Se mi fate sapere cos'altro devo modificare, provvederò al più presto!
[SM=x92702]
/OT
M@jere
00sabato 15 dicembre 2007 19:29
Ot- Scusate... mi sono perso tra navi volanti e correzioni. Mi fate un sunto di cosa dobbiamo fare ora???
Otrebmu Ittoram
00giovedì 3 gennaio 2008 04:09
OT-- Per Odius e gli altri, siete sulla nave volante, se leggete il post modificato da BrightBlade nella pagina precedente avrete altri dettagli, la nave non puo' essere abbordata o posseduta, quindi quello che vi sta succedendo deve succedervi in sogno, a voi decidere se e' un semplice sogno premonitore simbolico o un vero attacco nel sogno visto che nella realta' la nave non puo' essere abbordata --OT
()Luce()
00giovedì 3 gennaio 2008 12:22
Il fantasma riprese a parlare con voce roca e profonda, che sembrava venire dall'oltretomba. I suoi contorni erani indefiniti, nebulosi: sembrava sul punto di "disfarsi" da un momento all'altro.

Luce fu la prima a riprendersi dallo spavento e ad avere il coraggio di prendere la parola: - Cosa accadde dopo il 19 novembre??-
-Cosa accadde?? Non lo vedete da soli?- rispose il comandante:-Siamo tutti morti e una maledizione grava sulle nostre anime, impedendoci il riposo eterno! Siamo morti nel peccato, e nulla ormai ci può più salvare dalla dannazione!-

Gli aspiranti rabbrividirono a quelle parole, mormorate con odio e rancore.
Oredin sibilò a Luce:-Non mi interessa se è un fantasma, io questo lo affetto!- E fece per slanciarsi contro il morto, ma fu fermato dalla mezz-elfa:-Cosa credete di fare? Non possiamo nulla contro di lui...-
Majere, però, prontamente tirò fuori da sotto il mantello una croce urlando:- Lasciaci in pace spirito maledetto! Di noi Aspiranti Iddio guida i passi!-

Il fantasma si ritrasse con un sibilo, che poteva essere una risata:-Pazzi siete! Mai giungerete a Ovest! Il Dio in cui credete sarà presto rovesciato!-
Mormorate queste parole sparì e la stanza parve contorcersi girando su se stessa. Poi il buio.


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!
I sei amici si svegliarono urlando spaventati.
-Solo un sogno..- mormorò Luce ansimando, asciugandosi la fronte imperlata di sudore.
-Per tutti i pirati! Che ci fate sul ponte della nave all'alba??- Borbottò una voce familiare.
Gli avventurieri si voltarono di scatto, sospirando di sollievo alla vista del capitano della nave.

()Luce()
00giovedì 3 gennaio 2008 12:29
OT-CANCELLATE I VECCHI OT!!!!-ot
M@jere
00mercoledì 9 gennaio 2008 18:50
Ot- no dai adesso che ricomincio a capire ^^'' -Ot

-Lo stesso che ci fate voi comandante- rispose Ogino DC.
-io comando la nave- borbottò quello -controllo che tutto sia a posto no? E' normale che io stia qui... non come voi! Vabbé, vabbé non è mica successo niente. Posso invitarvi a colazione con me?
Gli Aspiranti accettarono volentieri e dopo la faticata -pur solo immaginaria- di quella notte, mangiarono come lupi. Riunitisi, dopo essersi congedati, Ogino esordì dicendo che non capiva: com'era possibile, tutti quanti lo stesso sogno, contemporaneamente? No, c'era qualcosa di strano su quella nave.
-Voglio capire- proseguì l'aspirante -cos'è la bestia che ha ucciso l'equipaggio, e perché gli spiriti dei morti sono legati alla nave.
Majere e Jekyll erano favorevoli, mentre Luce non sembrava molto allegra all'idea di andare a scoprire cos'era la "bestia". Randal non si sbilanciò in nessun senso, ma non avrebbe avuto senso dubitare del suo coraggio.
-Allora è deciso amici, andiamo.
Nessuno nella stiva notò gli uomini: tutti erano indaffarati, e non avevano tempo di tenere d'occhio i passeggeri. Ogino DC prese con sé Majere e si diresse a prora: Jekyll, il fabbro e Luce invece andarono a poppa. Ma per quanto perlustrassero e controllassero, non c'era traccia di porte sigillate da bibbie o di bestie da nessuna parte.
-Ehh ragazzi, dev'essere stato davvero solo un sogno- disse Luce, visibilmente sollevata, quando i suoi compagni ammisero la sconfitta.
-Ma se a voi non dispiace io non avrei piacere di dormire da sola stanotte...
-Ecchepprobblemac'èladylucecidormoioconvoi!- sperò d'un fiato Majere
-Non credo che milady intendesse in quel senso amico- lo calmò il fabbro con una mano sulla spalla. -Comunque divideremo tutti una sola cabina.
La giornata era ormai trascorsa senza che il gruppo se ne accorgesse, e dopo una cena leggera i sei si recarono nella cabina di Luce, la più spaziosa. Armati di tutto punto attesero la notte.
Ore dopo il tramonto ancora non era accaduto nulla.
Jekyll propose di uscire: anche gli altri erano d'accordo. Gli uomini sguainarono le spade all'unisono.

Ispezionando la nave, gli Aspiranti constatarono che era decisamente, desolatamente, terribilmente vuota. Quando Jekyll fece per scendere nella stiva, Eoden non ne volle proprio sapere, e solo le dolci parole di Luce riuscirono a tranquillizzarlo. Majere strinse al petto il crocifisso nel caso ne avess avuto ancora bisogno, anche se per il momento non avevano ancora incontrato alcun non morto come la sera precedente. Ma mano a mano che il gruppo procedeva verso poppa, l'inquietudine di Eoten si trasferì anche a Majere, a Jekyll e a Ogino DC. Luce era terrorizzata, mentre Randal, stoico, non faceva una piega.

Ad un tratto un rumore allarmò tutti quanti. Luce corse ad afferrare il braccio di Randal.

Davanti agli Aspiranti si trovava una porta sbarrata. C'era un libro legato sopra.

Una Bibbia.

Da dietro la porta presero a infuriare dei colpi violenti che facevano vibrare la struttura della nave.
-Cosa facciamo?- urlò luce in preda al panico -E' la bestiA! E' la bestia!
-Temo abbiate ragione milady. Dev'essere lei.
-VIa! Via! Andiamo Via!
Anche se non completamente in panico, anche il mago non era tranquillo.
-Andiamo via da questo posto amici. Domani prenderemo una scialuppa e fuggiremo!
Così cominciò la ritirata verso il ponte. Sotto il cielo stellato gli uomini si sentirono più al sicuro.

Fu un piccolo dettaglio a far tendere l'orecchio di Ogino DC. Quando si accorse del buco nel ponte, fece silenzio. I rumori erano cessati.

Quando la Bestia saltò giù da un albero della nave, a nulla servì il crocifisso di Majere o le lame degli aspiranti o i latrati del lupo: il mostro -un umanoide grande e grosso: peloso, con braccia come tronchi d'albero, e lunghi artigli- afferrò Luce, strillante e la scagliò lungo la plancia. Tutto ciò che i sei poterono fare arrivò da Majere: lanciò un campo protettivo intorno alla Maga sperando che non si fosse fatta troppo male, poi si voltò a fronteggiare il mostro.
Le lame degli Aspiranti non sembravano ferire quell'essere terribile, né lo ferivano gli incantesimi di majere, che pur rischiarono di mandare a fuoco la nave. Randal menava ormai il maglio senza forza, e Jekyll era stato gettato a terra vicino al suo lupo che gli leccava le ferite. Majere era esausto e il campo di forza intorno a luce gli stava prosciugando le ultime energie. Solo Ogino DC e il fabbro erano quindi del tutto in grado di intendere e di volere, almeno quel che bastava per capire gli eventi: dalla poppa della nave cominciò a spirare un vento gelido: comparve, come materializzandosi dalla nebbia, lo spettro del capitano.
-Fuggite-
poi si volse verso il mostro e cominciò a emanare una luce intensa: il gruppo si trascinò fino a una scialuppa e la buttò in acqua, e poi senza tante cerimonie Randal e Ogino presero i remi e cominciarono a vogare furiosamente senza voltarsi indietro.

Ormai a distanza di sicurezza, Majere si permise di osservare la battaglia tra quei due strani esseri: la luce si era fatta così intensa che guardare il ponte direttamente era quasi impossibile. MA a tutti fu chiaro cosa successe: lo spettrò convogliò la sua energia per far saltare in aria la nave, e la Bestia con essa.

Il peggior dolore per un capitano è vedere la propria nave che affonda: lo spettro del pirata si era sacrificato per gli Aspiranti.

Una domanda restava ancora senza risposta: cosa ne sarebbe stato degli spettri dei pirati?
@Jekyll@
00giovedì 10 gennaio 2008 18:59
Una secchiata d'acqua gelida svegliò improvvisamente gli Aspiranti. Luce, guardandosi intorno stupita, si mise a sedere: si trovavano sul ponte della nave volante.
-Oh...è stato solo un brutto sogno!- esclamò Jekyll, alzandosi faticosamente.
-Ma sembrava davvero reale!- mormorò Randal, massaggiandosi il braccio con cui, abitualmente, brandiva il maglio.
-Non vi piacciono le cabine che messo a vostra disposizione, messeri?- domandò, burbero, il Capitano che aveva ancora in mano il secchio.
-Di notte fa molto caldo e siamo usciti a prendere un boccata d'aria fresca...ci dobbiamo essere addormentati improvvisamente!- si giustificò Ogino.
-Begli Aspiranti Vassalli che ha il Sommo Blue Dragon!-esclamò il capitano, allonatanandosi.
-Adesso gli insegno io l'educazione!- mormorò il nano Oredin, impugnando la sua ascia.
-Fermo, amico mio! Minacciate il Capitano e ci buttano di sotto!- commentò il Cavaliere del Nord, dando un'occhiata fuori dal parapetto della nave: il grande oceano che separava il Regno dal Continente Occidentale scorreva, veloce, sotto di loro.
-Andiamo a fare colazione, amici! Poi, a pancia piena, saremo più lucidi per cercare di capire quel che ci è successo!- disse Majere, dirigendosi verso la cambusa.

ot- Majere siamo su una nave volante...e non possiamo essere attaccati da nessuno finchè siamo sulla nave [SM=x92702] -ot
M@jere
00domenica 20 gennaio 2008 16:43
OT- Oddio sta nave volante... T_T non capisco un fico seccooooO!!
()Luce()
00domenica 20 gennaio 2008 22:18
Il profumino delle frittelle (ma soprattutto il sapore [SM=x92706] ), risollevò a tutti il morale e dopo essersi ristorati si recarono nella cabina di Luce, la quale borbottò contrariata:- che invadenti.. sempre nella mia cabina...-

Seduti sul pavimento cosparso di fresca paglia iniziarono arievocare gli avvenimenti della notte precedente.

-Secondo il mio modesto parere- iniziò schiarendosi la voce Ogino disse:-qualcuno non ci vuole nel continente occidentale...-
Tutti assentirono, anche se piuttosto perplessi:-Ma chi??- domandò Majere-Non sappiamo neanche bene chi sia il nostro nemico!-
()Luce()
00martedì 8 aprile 2008 20:13
OT- qualche idea per continuare? io ne sono a corto.. [SM=x92707]
M@jere
00lunedì 21 aprile 2008 18:16
OT- Io a corto di tempo invece... Posso consigliare di arrivare, combattere e vincere?
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