Cercasi urgentemente compagni di viaggio!

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Ogino-DC
00martedì 16 gennaio 2007 16:36
Randal vide a terra la strana arma inventata da Ogino e la raccolse:sembrava in ottime condizioni.Lasciò sul terreno invece il suo arco spezzato in due dal ramo vivente.
Dopo avere fatto solo cento passi i due assistettero ad una buffa scena:Eoden cercava di passare attraverso due alberi ma veniva continuamente allontanato dai rami.
Jekyll sentenziò: "Da quella parte non si può proprio passare".
I due cercarono un altro passaggio ma subirono lo stesso destino del lupo.
-Sradicherò a martellate questi insulsi alberi!- urlò Randal furioso.
-Avete visto ciò che hanno fatto ad Ogino per una sola freccia?
-Come facciamo a passare altrimenti?
-Non ne ho idea.
-Un attimo ripensandoci la vostra soluzione può funzionare!- annunciò Jekyll illuminato e spiegò: -Questa foresta occupa le sue energie per combatterci.E' senza dubbio in preda ad un maleficio.Eppure il suo primo istinto è quello di sopravvivenza!
-Cominciando a sradicare gli alberi starà sulla difensiva,ma noi saremo occupati a combattere contro la vegetazione!
-Non ci avevo pensato.Eppure una soluzione deve esserci!
-E' molto rischioso,ma si può provare:possiamo bruciare la foresta.Così il bosco si darà da fare per cercare dell'acqua e spegnere l'incendio mentre noi potremo agire indisturbati!- concluse Randal.
A Jekyll non piacque molto la soluzione:un incendio avrebbe rivelato a tutti la loro posizione.D'altra parte non sembrava esserci altro modo per uscire da questa intricante situazione.
Oredin
00sabato 20 gennaio 2007 13:53
Ot Se trovo un modo abbstnza originale posso inserirmi? Grazie. [SM=x92701]
@Jekyll@
00lunedì 22 gennaio 2007 16:20
ot- Ovviamente, l'ultima parola spetta a Luce, ma secondo me non dovrebbero esserci problemi! In fondo più si è meglio è...
Ogino-DC
00martedì 23 gennaio 2007 21:18
OT L'incendio parziale (non verrà bruciata l'intera foresta ma quel che basta per distrarre gli alberi) potrebbe attirare il nostro nuovo compare!
@Jekyll@
00mercoledì 24 gennaio 2007 16:03
ot- L'idea mi pare più che buona! Se anche Luce è d'accordo...a te, Oredin, andrebbe di entrare in scena sullo sfondo di una foresta incantata in fiamme? Gli spunti mi sembrano numerosi...-ot
Oredin
00martedì 30 gennaio 2007 14:56
ot-timo! [SM=x92706] aspettiamo Luce o vado col post? -ot
Oredin
00martedì 13 febbraio 2007 15:51
Oredin percepì la sofferenza degli alberi sin dal primo ramo, e si avviò irritato verso la misteriosa fonte di calore, per poi scoprire un pugno dei suoi migliori amici sulla scena:
-CHE DIAMINE STATE COMBINANDO? SIETE DIVENTATI PIROMANI VOIALTRI!?
Oh, la foresta non sarà per niente contenta di questo!
-Oredin!- lo notò Jekyll -Voi conoscete la foresta?
-Ovvio! 3 anni fa un decelebrato mi vendette una casa proprio in mezzo alla radura, e dovetti ambientarmi!
La foresta odia chi le procura danni...
-Potete portarci fuori?- replicò l' altro.
-Prima dovete formirmi delle spiegazioni. Cosa sono i corpi senza vita apparente che ho trovato disseminati. Li ho portati in casa e me ne sto prendendo cura. Ho visto Majere tra di loro!
Cosa è successo?
()Luce()
00mercoledì 14 febbraio 2007 13:48
-Una nostra compagna di viaggio è rimasta avvelenata, ed eravamo in cerca di un'antidoto. Durante la nostra ricerca , però, Messere Ogino è stato portato via da una di queste piante malefiche...-
-Non vi preoccupate- lo interruppe Oredin:- Ho trovato anche lui e adesso riposa in casa mia, ma non ha ancora ripreso conoscenza. Quanto alla vostra compagna avvelenata era per caso una mezz'elfa?-

Randal e Jekyll annuirono preoccupati.
-Allora è salva anche lei, l'ho trovata insieme a Majere, al limitare della foresta. Il cavallo doveva essere inciampato, perchè li ha trascinati con sè in un piccolo burrone-
-E adesso come stanno?- domandò Randal
Oredin ridendo rispose:- Tutti bene, cavallo compreso!-
La tensione si sciolse e tutti scoppiarono in una grossa risata.

Così si incamminarono verso la casa del nuovo arrivato, ma ad un certo punto Oredin si fermò:- Non voglio entrare troppo nei vostri affari, ma non mi avete ancora detto come mai vi trovate da queste parti-
-Beh...- iniziò il cavaliere del nord
-Scusatemi non vorrei sembrarvi scortese- intervenne il fabbro:- Ma credo che sia compito di Luce di parlarvi del nostro viaggio, se lo ritiene opportuno-
M@jere
00mercoledì 7 marzo 2007 19:24
La casa nella radura
Ot-finalmente di ritorno sono io!
Oredin, bienvenue -OT

Il gruppetto di guerrieri si accodò al nano, che, contrariamente a quanto sarebbe potuto sembrare, possedeva una straordinaria agilità tra le frasche, e distanziò quindi rapidamente i suoi compagni, che dovettero urlargli di aspettarli.
Comunque arrivarono senza difficoltà in una radura, al centro della quale sorgeva una piccola dimora di pietre, con un tetto di tegole di argilla.
Era costeggiata da un piccolissimo ruscello, che forniva acqua agli abitanti della casa e alle verdure che crescevano nel piccolo orto.
Oredin si avvicinò alla porta e la spinse, entrando seguito dagli altri.
"Questa" disse compiendo un ampio gesto con la mano che abbracciava la tutta piccola stanza "è la mia dimora. Fate come se foste a casa vostra: prima di svegliare i nostri comuni amici voglio preparare loro un infuso che gli ridarà forza."
"Non so come ringraziari Oredin, vi siamo davvero grati..." disse il Paladino del Nord.
Randal invece gli chiese aiuto:"Credo che voi siate il più adatto a portarci sino alle bacche che agognamo"
Mentre ascoltava senza proferir verbo, il nano versò l'acqua che aveva scaldato su un piccolo focolare perennemente acceso in due piccole tazze, e vi sbriciolò alcune strane foglie.
Prese le tazze e accompagnò fabbro e paladino nella camera dove riposavano i due infortunati.
Majere si svegliò senza tante storie, contento di rivedere i suoi amici e gratissimo a Oredin, e anche Ogino, pur se intontito, era sano come un pesce.
Per Luce invece, non ci fu ancora nulla da fare.
Mentre borbottava frasi sconnesse Randal, con la sua proverbiale calma e pazienza, riuscì a farle inghiottire un po' del misturone maleodorante di Oredin.
"Ehi, Mago" disse Jekyll quando gli ebbe raccontato di Ogino "hai qualche idea su come recuperarlo?"
Majere rifletté pensoso.
Certamente Oredin sa dove possiamo trovarlo, e questo luogo potrebbe essere proprio dove sorge l'albero dalla rossa corteccia.
Tratteremo col serpente, e se necessario lo combatteremo"
"Non peccherete di superbia, Majere, credendo di poter sconfiggere un mostro leggendario come questo serpente?"
"Non pretendo, né spero, di sconfiggere il serpente. Ma se davvero è l'unica possibilità di salvare Luce, che scelta abbiamo?
Jekyill, se, per qualche scherzo del fato, riusciremo a sconfiggere il serpente d'oro, certo non sarà per merito mio, ma per merito dell'unità che ci lega. Per rispondere alla vostra domanda, no, non credo essere superbo in questo."
Il discorso dei due Aspiranti fu interrotto da Randal.
"Luce sta peggiorando, anche a detta di Oredin. Non credo che le resti molto tempo, anche se certamente questo strano infuso le ha giovato. Senza di esso non so se sarebbe ancora viva."

[Modificato da M@jere 07/03/2007 19.41]


"Allora se decidiamo di andare a cercare le bacche, dovremo portarla con noi, o, senzanessuno che se ne prenda cura, potrebbe perire senza ricevere aiuto!" disse il Cavaliere del Nord
"E sia. Io dico che dobbiamo tentare. Come potreste vivere con la vita di questa giovane elfa sulla coscienza?" chiese Majere.
Randal si dichiarò d'accordo, e Jekyll anche, ricordando che dovevano anche salvare Ogino Dc.
"Perfetto" disse Oredin "allora è deciso: vi condurrò dove credo che si trovi questo albero. Ma vi avverto, non mi sono mai addentrato in quella zona: si sente lontana un miglio la presenza di un essere certamente al di sopra delle nostre possibilità. Sinceramente, dubito che anche uno solo di noi possa sopravvivere."
"E allora, verso la nostra ultima avventura" disse Majere
"Verso la nostra ultima avventura!" Gridarono in coro i suoi compagni.

[Modificato da M@jere 07/03/2007 20.20]

[Modificato da M@jere 10/03/2007 12.02]

M@jere
00giovedì 8 marzo 2007 21:41
Gli avventurieri, con Luce adagiata su una barella di fortuna trasportata da Jekyll e Randal, uscirono dalla casetta.
Oredin si mise alla testa del gruppo e cominciò a camminare con fare sicuro verso il limitare della radura.
Oredin guidò Jekyll, Majere e Randal per un periodo di tempo impossibile da definirsi in quel luogo oscuro, mentre la vegetazione, che si faceva sempre più intricata, ostacolava il passaggio.
Da alcuni minuti era possibile avvertire lo scroscio delle acque di un fiume, quando la compagnia giunse sulle rive di un guado, necessario per superare uno strano fiume, che sembrava non avere né capo né coda, ma essere circoscritto a ciò che i nostri amici potevano vedere, ovvero un anello di acque che cingeva un isolotto.
"Siete certi di voler continuare, Aspiranti?
Passato questo fiume non avrete più la possibilità di desistere dal vostro intento."
Majere, pensieroso, osservò l'isolotto.
Era completamente ricorperto da alberi del tutto uguali a quelli del resto della foresta, ma disposti con un ordine innaturale, chiusi ad anello, come a proteggere qualcosa che si trovasse al loro centro.
"Io sono sicuro, e sono certo che anche voi siete desiderosi di seguirmi" disse Jekyll.
Majere annuì e Randal borbottò qualcosa, ma chiaramente erano decisi a proseguire.
"Oredin, tu cosa farai? Verrai con noi?"
Il nano annuì "se c'è qualcuno che possa tentare di ragionare con quel leggendario serpente, se davvero esiste, in qusto gruppo sono io. Verrò"
Cauti, Majere e Jekyll si misero alla testa del gruppo.
Il Cavaliere del Nord sguainò la spada con un rumore metallico, mentre Randal soppesava il maglio.
Majere estrasse delle foglie da una sacca appesa alle sue vesti ormai lacere e iniziò a borbottare un incantesimo.
Oredin appena passato il guado posò Luce a terra.
Riluttanti a violare il cerchio di alberi, gli Aspiranti si guardarono l'un l'altro, cercando conforto nella presenza dei loro compagni.
"Facciamoci forza" mormorò Majere con un filo di voce.
Dopodichè entro nel cerchio di alberi.

All'interno di quella cerchia, tutto era buio, buio pesto.
Majere si rese conto che non poteva comunicare con nessuno degli altri Aspiranti, né aveva modo di tornare indietro.
Mentre, smarrito, Majere si guardava intorno, vide una luce, un puntino lontano ingrandirsi e prendere forma.
Il mago, incuriosito, piegò la teta e strizzò gli occhi, ma gli basto attendere per vedere delinearsi i contorni di una figura, una figura umana.
La sua.

Quando Majere rinvenne, si ritrovò circondato dagli alberi che aveva appena oltrepassato, mentre intorno a lui i suoi amici si risvegliavano.
"Co-cosa è successo?" chiese Jekyll
"Non so... ricordo le fiamme...la città in fiamme..."
"Cosa dite Randal? Non avete forse visto il branco di lupi?"
Appurato che ebbero che il passaggio attraverso la cerchia di alberi li aveva sottoposti a una prova, una prova diversa per tutti, che metteva in luce strani aspetti della personalità di ognuno, gli Aspiranti cominciarono a raccontare cosa era successo loro.
Jekyll aveva combattuto contro un branco di lupi. Immaginate i suoi sensi di colpa nello scoprire che tutti i lupi erano uguali a eoden, che lui aveva lasciato a guardia di Luce fuori dal boschetto.
Anche Randal aveva tremato per le sue inesistenti colpe: durante l'incantesimo il suo uso sfrenato della fucina per scopi malvagi aveva dato fiamme all'intera città di bluedragon, e lui era l'unico sopravvissuto: aveva ucciso tutti.
La prova di Oredin era incentrata evidentemente su qualche leggenda nanica, perchè nessuno capì effettivamente cosa potesse significare per lui.
Majere non parlò a nessuno della sua prova.
Era infatti ancora turbato per ciò che gli era stato detto durante l'incubo, e, come se parlarne lo dovesse rendere più reale, il mago taque ciò a cui era stato sottoposto.
M@jere
00sabato 10 marzo 2007 11:59
OT-Ohno! E' vero! CApiatemi, con tutti quei post da leggere ho fatto un po' di confusione.... Ma rimedio subito. [SM=x92705]
Oredin
00sabato 17 marzo 2007 13:53
Oredin si accorse del turbamento del giovane mago e, riconoscendo sè stesso in lui, lo avvicinò per parlargli:
"Vedete Majere, penso di aver compreso la vostra situazione. So che vi fidate tantissimo dei vostri compagni, e che siete convinto che, insieme a loro, potreste fare qualunque cosa. Questo posto è stato creato per setacciare le persone e identificare il loro peggior timore, per poi mostrarglielo.
Avete visto voi stesso, vero?"
"Come potete saperlo?"
"Successe anche a me. Ero molto fiero e mi reputavo molto più importante di quel che ero, poi mi ritrovai faccia a faccia con me stesso. Vedetti tutto il negativo che avevo nel cuore, e decisi di cambiare. E' per questo che sono diventato un Aspirante Vassallo"
"Grazie. Mediterò a lungo su quete parole"
Dopo iniziarono a camminare, facendo attenzione a non pestare rami o radici. Oredin raccolse dell' erba e vi costruì un flauto di Pan, dicendo che sarebbe potuto servire in seguito per placare lo spirito della foresta, ma ovviamente sperava di non averne bisogno.
"Forse quet sarà davvero la nostra ultima marcia..." commentò Randal, con in braccio Luce, che sembrava non volersi più riprendere.
"Ragazzi, dobbiamo pensare in positivo, sennò non riusciremo mai a battere un famelico serpente gigante capace di rivoltarci un'intera foresta contro"
"Moriremo tutti..." sibilò Luce, con un sussulto.
Ma gli altri si convinsero che si trattava unicamente del vento, che soffiava impetuoso verso Nord.
M@jere
00sabato 17 marzo 2007 19:11
Ci volle pochissimo per giungere sotto le fronde del più grande albero che Majere avesse mai visto.
Era davvero imponente, stagliato contro il cielo che si arrossava nel tramonto.
la corteccia rossa risaltava sullo sfondo verde dell'erba, e, tra le foglie più alte, era possibile intravedere le bacche nere che facevano capolino tra i rami.
"Eccole!" gridò Randal incdicando gli agognati frutti.
"Tzé, sarà un gioco da ragazzi prenderle" disse Jekyll.
"No, Cavaliere, aspettate!" Oredin non fece in tempo a fermare l'Aspirante Vassallo. Questi protese una mano, che fu però respinta da uno strano filamento dorato. "Ahio!" urlò il Cavaliere, mentre un segno rosso si profilava nettamente sul dorso della mano.
INcuriosito, comunque, fissò il filamento, che ondeggiò serpeggiò, e si ritirò fra le foglie.
"Quello era il serpente?" chiese Randal.
Oredin annuì. "Messer Jekyll, dovreste fare più attenzione"
Jekyll, massaggiandosi la mano offesa, annuì contro voglia.
"Beh" chiese Randal "nano, dacci un consiglio. Come dovremmo fare aprendere quelle bacche?"
Oredin si avvicinò all'albero.
Appoggiò la mano sulla corteccia, e stette immobile, come in ascolto.
Dopo poco, un movimento tra le foglie, una testa triangolare grossa il doppio di quella del nano sbucò, fissò proprio oredin che aprì gli occhi e li pose in quelli del Serpente.
Oredin chinò il capo. "Chi ssssiete voi? Chi ssssiete per violare i miei confini? Chi ssssiete e cosa volete da me?"
"Beh, noi siamo Aspiranti Vassalli del Regno di Bul-lub-blue dra...
Ogino, che aveva cominciato a parlare, incespicò quando i grandi occhi dorati del serpente gi lanciarono uno sguardi di fuoco, per fargli capire che non intendeva parlare con lui. "Chi sssssiete?" ripeté il serpente rivolgendosi ad Oredin e a lui soltanto.
"Amici della foresta"
"E Perchè violate i miei confini?"
"Dobbiamo implorare il tuo aiuto, per salvare una vita innocente"
Il Serpente si ritrasse.
Sembrava che sorridesse, quando ricacciò la testa tra i rami, dove non la si poteva vedere.
"Non avrete il mio aiuto, se non superete la prova a cui vi sottoporrò.
Ognuno di voi dovrà affrontare una provae solo chi la passerà avrà da me un dono: la vita. Anche la vostra amica, sapete? Anche lei verrà sottoposta a una prova."
"E come farà" obbiettò Majere "Non vedete in quale state ella è ridotta? Non è certo in grado di combattere!"
"Oh, stolto" disse il Serpente, finalmente rivolgendosi agli altri Aspiranti: "Dovrete combattere, certo, ma non sarà con le armi che troverete la vostra via lungo il periglioso cammino che vi ta davanti. Non dovrete macchiarvi le mani di sangue per superare la prova, non dovrete macchiarvele di sangue altrui almeno, anche se non poso assicurarvi che voi stessi non farete scorrere il vostro sangue."
Queste parole svanirono nel nulla, mentre il mago cadeva in un sonno profondo, seguito dai suoi compagni.

Era di nuovo lì, nel buio.
"No" pensò Majere "non di nuovo"
Sentiva che non avrebbe sopportato un'altra delle torture psicologiche del sarpente.
"Morirò. Nella migliore delle ipotesi"
Se in quel luogo fosse stato dotato di un corpo, avrebbe rabbrividito, ma non era il corpo di Majere quello che fluttuava nel nulla più totale.
Ad un tratto, Majere rivide la lucina, tale e quale a quella che aveva visto nella prima prova. Ma ora che sapeva cos'era, la vedeva rossa.
Rosso fuoco, la stella rossa si avvicinò a Majere, Majere che era sull'orla delle lacrime senza poter piangere, era nel panico senza poter urlare.
Di nuovo le linea si definirono. Avvolto in vesti scarlatte, una figura di elfo si stagliò nel buio. Calato sul volto un cappuccio, stretta nella mano sinistra una spada insanguinata.
Il riflesso di Majere si tolse il cappuccio. Dalle labbra sottili colava un rivoletto di sangue, non suo.
Mentre gli occhi del riflesso scavano nella sua anima, Majere cadde in ginocchio, per quanto questo potesse avere un significato in un luogo come quello.
Ed un tratto seppe. Vide immagini di morte, di dolore. Inter villaggi rasi al suolo, gli abitati torturati, abbandonati alla morte solo dopo aver patito atroci sofferenze. Donne, bambini, tutti morti, squartati, impalati, ricoperti di sangue.
Majere stava per esplodere. Era sempre lì, fermo, carponi nel buio, eppure contemporaneamente era in tutti i luoghi e in nessuno.
Ad un tratto, il riflesso fu distratto da qualcosa.
Una nuova lucina, bianca questa volta, si avvicinava.
Majere la vide subito chiaramente: era una donna, anzi, una ragazza. La più bella che il mago avesse mai visto.
Camminava ancheggiando verso di lui, come ignara di ciò che Majere stava passando.
Gli si avvicinò, si chinò e gli terse il sudore dalla fronte, poi lo aiutò a rialzarsi. Appoggiadosi a lei, Majere si rimise in piedi, confuso da ciò che tava succedendo. Anche il riflesso di Majere era come sconcertato.
"Vedi" disse la ragazza. "Non siete uguali. Guarda le sue mani, artigli laceratori. Guarda le tue.
Guarda le sue labbra, sottile fessura pronunziante canti di terrore. Guarda le tue.
Non siete uguali.
Guarda le sue armi. Terrore e Dolore. Guarda le tue di Aspirante.
Non siete uguali, tu e lui."
Negli occhi sanguigni del riflesso, ora si scorgeva quasi un lampo di paura.
"Chi sei tu?" chiese ancora.
Majere aveva capito.
Sotto i suoi occhi il riflesso si disintegrò, come uno specchio che va in frantumi.
Stordito, incredulo per il fatto che doveva aver superato la prova, il mago si voltò per ringraziare la ragazza.
Ma questa era svanita.
Majere rinvenne ai piedi dell'albero. Sfinito, vomitò l'anima nel ruscello, ma la foresta non sembr aversene troppo a male. Certo che non avrebbe potuto sopravvivere a un0altra cosa del genere, Majere si abbandonò sull'erba, in attesa dei compagni.
()Luce()
00domenica 18 marzo 2007 11:49
Le tenebre... Ecco cosa vedeva Luce intorno a sè, o forse sarebbe più esatto dire non vedeva...
Da quando era ricaduta nel sonno, uno strano torpore l'aveva avvolta, insieme ad un unico desiderio: dormire per l'eternità.
Invano aveva cercato di scuotersi, di aprire almeno gli occhi per rassicurare i suoi compagni.

Ora quella tenebra diventava sempre più fitta e nera: il senso di oppressione nel petto cresceva, facendola respirare con fatica. Si ritrovò seduta con la testa tra le ginocchia; la testa le scoppiava ed un solo desiderio invadeva la sua mente: tornare distesa e dormire. Quella tenebra che al principio le era parsa così minacciosa, le pareva ora calda e accogliente, la chiamava e la invitava ad addentrarsi sempre più dentro di lei.
Lentamente iniziò a scivolare verso di essa, ma d'un tratto le immagini dei suoi compagni, che tanto l'avevano aiutata, le ritornò alla mente.

Trasalì, risquotendosi in parte dal torpore. Lentamente e con fatica si alzò in piedi, barcollando. L'angoscia la pervase e si accorse che più quello strano torpore la abbandonava, più sentiva crescere il dolore nelle sue membra. Boccheggiò, poichè l'aria diventava sempre più soffocante. D'un tratto sentì una presenza alle sue spalle. Si voltò di scattò, ma dietro di lei c'era solo uno specchio perlaceo.

OT-quando torno continuo [SM=x92702]
M@jere
00mercoledì 4 aprile 2007 13:31
Ot
Grrr... ma che venerdì???
()Luce()
00giovedì 26 aprile 2007 22:16
Il suo istinto le diceva di non avvicinarsi, ma un qualcosa la spingeva lo stesso a specchiarvisi. Ciò che vide, furono frammenti della sua vita: dolori, peccati. Tutto ciò che di brutto le era accaduto passò nella sua mente. Si sentì piccola e insignificante, ma soprattutto incapace di fare qualcosa di utile per gli altri...Incatenata nel sonno magico era solo un peso per i cuoi compagni; calde lacrime le scesero sul viso appuntito. Per un po' singhiozzò, ma d'un tratto asciugandosi i grandi occhi azzurri, li alzò e disse:- Però posso amare, i miei compagni e le persone che incontrerò nella mia vita-
Sorrise. Sì era proprio così. Si alzò in piedi e risoluta, ricacciò indietro le ultime tenebre, che si ritirarono di fronte alla luce del suo cuore.

Spalancò gli occhi; il vento la accarezzava, facendo svolazzare i capelli. Era ancora debolissima, e non sapeva per quanto sarebbe riuscita a rimanere, sveglia, ma si sentiva in Pace. Preoccupazioni e dolori l'avevano abbandonata. Cercò con lo sguardo i suoi compagni


OT- scusate il ritardo... [SM=x92713]
M@jere
00venerdì 27 aprile 2007 16:03
Majere si guardò intorno, ristorato dopo un sonnellino.
Dei suoi compagni solo Luce sembrava essere tornata nel nostro mondo, anche se era ancora profondamente addormentata.
Majere si voltò verso l'albero e dinnanzi a lui si parò il Serpente.
"Bensvegliato. La prova. Hai dormito ma l'hai superata. Ma hai fatto giusto, hai fatto bene, e così forse gli altri, ma, caro, io non lo so ancora.
Non lo posso sapere se non è ancora avvenuto, non è ancora successo che l'abbiano superata o mancata. Però per ora non sono morti, caro, non sono ancora morti nella mia prova, non lo sono i tuoi amici, caro.
Però tu hai fatto giusto, caro, meriti un premio, caro, non come i tuoi amici che ancora non l'hanno fatto, non come loro meriti un premio. Non loro che dormono ancora."
Majere era vagamente stordito dalla sequela di parole e frasi scoordinate del serpente, e lo fissò con un sopracciglio alzato in segno di disappunto mentre scompariva tra le fronde.
"Eccomi di nuovo, caro, eccomi sono di nuovo qui!" disse il serpente, facendo prendere un colpo a Majere che si era perso nei suoi pensieri.
"Tienila, lì, là quella cosa tua, perché è tua perchè hai fatto bene. Tienila sulla tua amica, la farà bene"
L'elfo interpretò l'ultima frase come un le farà bene... L'oggetto che il serpente gli aveva fatto cadere in mano era una grossa bacca nera, certamente quella che sarebbe servita per curare Luce.
Sollevò gli occhi dal prezioso frutto per ringraziare lo strano serpente, così maligno prima che superasse la prova,così strano e gentile dopo, ma questo era sparito.
"beh" pensò Majere "non mi resta che attendere che i miei compagni si destino e poi potremo allontanarci finlalmente da questa foresta!"
()Luce()
00venerdì 27 aprile 2007 22:11
Pian piano lavista della mezz'elfa iniziò a schiarirsi. Il mondo che la circondava, che prima le era parso sfocato e nebbioso, ora le appariva pieno di colori vivaci.
Una figura sostava più in la ai piedi di un albero. Le parve di riconoscere Mejere. Chiamandolo debolmente cercò di attirare la sua attenzione.
M@jere
00lunedì 30 aprile 2007 11:02
-Luce!
Majere si avvicinò all'elfa, e le si inginocchio accanto.
-Come vi sentite?- chiese appallottolando il suo mantello e mettendolo sotto la testa di lei a mo' di cuscino.
-Poos fare qualcosa, magari dell'acqua? Avete fame? Non mangiate da giorni...
()Luce()
00lunedì 30 aprile 2007 12:07
Luce cercò di parlare, ma era ancora troppo debole. Annuì, perciò, quando majere le chiese se voleva dell'acqua. Si sentiva la gla secca in fiamme, inizialmente non ci aveva fatto caso, era troppo occupata a cercare di farsi notare. Chiuse gli occhi, ma poi li riaprì subito di scatto, sapendoo che non doveva ancora una volta cedere al sonno.
Ciononostante si sentiva terribilmente stanca e sapeva che non avrebbe potuto resistere in quelle condizioni per molto.
M@jere
00lunedì 30 aprile 2007 12:38
Majere si alzò e corse verso il ruscello a riempire la borraccia.
Tornò verso Luce e si inginocchiò di nuovo accanto a lei. Le fece bere un po' d'acqua, recandole evidente sollievo.
-Riesci a parlare?- chiese.
Luce scosse la testa in segno di diniego: era troppo stanca.
-Luce, ascolta la mia voce. Cerca di non addormentarti, almeno per ora. Proviamo a parlare di qualcosa.
Detto ciò, Majere iniziò a raccontare all'Elfa della sua patria, della sua vita, per tenere accesa la sua attenzione e non farla scivolare di nuovo nel sonno.
M@jere
00lunedì 30 aprile 2007 14:13
Ot- e anche randal XD
Ogino-DC
00giovedì 10 maggio 2007 01:40
Ogino ritornò improvvisamente nel villaggio natio.
-Miracoli del teletrasporto!- Urlò mentre tutti lo guardarono con compassione.
Erano sorti numerosi nuovi edifici dai quali uscivano nubi di fumo nero.
L'aspirante vassallo chiese al borgomastro: -Non vi bastavano i proventi delle nostre fertili fattorie e i il denaro dei numerosi pellegrini?C'era proprio bisogno di trasformare questo tranquillo villaggio in un'officina per la brama d'oro?
Ma il capovillaggio rispose: -Non mi importa del denaro.Sono cambiato rispetto a prima!
Tranquilizzato Ogino esclamò: -Ma è un'ottima notizia!Finalmente avete deciso di fare il bene della comunità!
L'autorità proclamò: -Esattamente!In tutto questo tempo ho pensato solamente a fare affari con i pellegrini.I pellegrini venivano a visitare il cimitero dove i nostri eroi sono morti per la patria,e io facevo loro prezzi da ladro.Ma ora basta pensare solo agli affari:seguirò le orme del mio glorioso predecessore che sostenne con tutte le sue forze Auron IV!Tutte queste nuove officine stanno contribuendo all'arsenale del nostro poderoso esercito!
Dc replicò: -Auron IV fu il più grande statista di tutti i tempi,perchè mai l'attuale re dovrebbe riuscire dove lui ha fallito?E soprattutto chi vuole ancora un impero come il suo?In passato molti villaggi in guerra tra loro accolsero noi direni come liberatori,ma poi se ne pentirono!
Arrivò il padre di Ogino che agitando la zappa spiegò: -Blue Dragon difende i giusti e punisce chi i malvagi.Ma il nostro re farà di meglio.Blue Dragon è ben intenzionato,ma è troppo ingenuo perchè consente di scegliere tra bene e male e poi agisce di conseguenza.Il nuovo impero direno invece avrà leggi precise e riuscirà a prevenire qualsiasi crimine con un controllo capillare del territorio!
L'aspirante vassallo protestò: -Ma bisogna lasciare la gente in pace.Non potete privare della libertà per impedire il male perchè è un'azione deplorevole!
Arrivò un cocchio dal quale uscì un alto ufficiale guercio che tutti conoscevano.
Mandò i suoi servitori a fare il giro delle officine e al loro ritorno ebbe una breve discussione con loro.
Poi camminò a passi sicuri verso Ogino e gli disse: -Sono l'arconte Polifemus!L'intero continente occidentale è caduto in mano nostra con estrema facilità.
L'aspirante sentenziò: -Non mi importano i vostri discorsi di propaganda.Quando arriveranno gli altri bluedragoniani la smetterete con le vostre prepotenze e saranno i popolani a decidere chi sarà a governarli!
L'arconte rise e poi annunciò: -Siete stato via anni e sono successe molte cose.Ovviamente non volevo chiedervi consigli militari.Prima di tutto perchè so il fatto mio,ma soprattutto perchè non ne ho bisogno.Il Regno di Blue Dragon è caduto.Nel continente centrale solo Prata e Griferia resistono.I problemi invece provengono dal Katai contro il quale dovremo organizzare uno sbarco.Ma ora basta divagare,veniamo al dunque.Voi dovete fare una grande opera nella quale scrivere la gloriosa ascesa del nostro impero.Il re verrà coronato imperatore nel fu Regno di Blue Dragon tra pochi giorni!
Ogino scosse la testa: -Avete invaso Lo Regno?Ma cosa vi avevano fatto di male?Non ho intenzione di collaborare,tra l'altro non ero presente!
Polifemus urlò: -Siete uno sciocco!Il vostro nome è prestigioso per le opere passate!Dovete scrivere un poema epico,non una vera storia!Qualcosa che infiammì i nostri sudditi!Se lo farete verrete ricoperto d'oro,rinnoverete la vostra fama anche in patria e il re vi riabiliterà per quella vecchia faccenda.Se vi rifiutate verrete giustiziato e la vostra memoria verrà infangata.I vostri stessi parenti vi rinnegheranno non volendo avere nulla a che fare con chi non ebbe rispetto per la patria!
Dc ostinato concluse: -Allora giustiziatemi.La verità prima o poi verrà a galla.Io faccio appello al mio senso di giustizia e rifiuto,se i vostri costumi e le vostre leggi per questo vogliono la mia fine,che sia così!
Pochi minuti dopo arrivò il boia.Portava una pesante ascia di due metri ed era altissimo,arrivava quasi tre metri.Stranamente non era il robusto tagliateste che tutti possono immaginare,ma era magrissimo e poco muscoloso,quasi filiforme.
Immobilizzò Ogino con estrema facilità,gli mise la testa su un cappio e fece per alzare l'arma.
Ma l'aspirante vassallo non morì:il boia si trasformò in un serpente e Ogino-Dc si svegliò improvvisamente.
Il serpente si congratulò con lui: -Avete sssuperato la mia prova!Complimenti.Avete preferito affrontare la morte e l'oblio piuttosssssto che commettere un'ingiustisssssssssssia!Che ne pensssssate della mia prova?
Ogino-Dc rispose: -Fin troppo realistica!Mi è venuto il torcicollo!
M@jere
00giovedì 10 maggio 2007 19:38
-Finalmente, Ogino!- disse Majere vedendo l'Aspirante che si materializzava!
Ora mancano solo Randal, Oredin e Jekyll...
---edit---
Ot-
Luce, ma qual'era l'obiettivo della missione? Non lo trovo più X(

[Modificato da M@jere 11/05/2007 20.15]

M@jere
00sabato 12 maggio 2007 15:28
Ot- ah, ecco perché non avevo trovato nulla. Avete qualche idea?
Ogino-DC
00venerdì 18 maggio 2007 05:10
OT dunque siamo partiti con i goblin che attaccavano il villaggio,poi i mutaforma,attraversamento foresta,incontro con Jekyll,scontro con Dasher,entrati nella caverna,scontro con il mostro illusorio,fuga dai nani fanatici,bosco incantato e serpente...direi che dopo le rivelazioni (jekyll aveva un medaglione?non ricordo bene..in caso colleghiamolo con quello di luce) ci vuole il ritorno dei veri cattivi,cioè qualcuno appartenente alla banda di coloro che ci hanno attaccato (goblin e mutaforma) e per un po' finiamo con i "mostri erranti". OT
M@jere
00mercoledì 30 maggio 2007 17:56
Ot- Luce, essendo l'avventura di vostra iniziativa dovete decidere voi come va a finire. Io ci farei sorprendere dai mutaforma cattivi sulla strada per lo regno.
()Luce()
00mercoledì 30 maggio 2007 21:39
-NOO!
Il grido fece voltare di scatto Majere, che portò subito la mano all'elsa della spada.
Poi scoppiando a ridere disse:- Ah siete voi Jekyll! Mi avete fatto spaventare! Noto con piacere che anche voi avete superato la prova- Poi vedendo che sul volto del cavaliere del nord gravava angoscia, gli chiese preoccupato:-Vi sentite bene? Cosa avete visto di così terribile??-
Jekyll sforzandosi di sorridere rispose:- niente di così spaventoso, ma preferirei non parlarne...-
Majere per niente convinto tornò ad occuparsi di Luce.
-Come sta?- chiese il cavaliere all'elfo:-Non bene, ma comunque è parecchio migliorata, appena avrà preso la bacca si rimetterà in poco tempo...-
-Uhmm, uhmm - disse schiarendosi la voce il nano:- Vedo che anche voi avete superato la prova, ora manca solo il fabbro-
-Messer OREDIN!- gridarono in coro i due aspiranti. Poi tutti e tre scoppiarono in una risata: -certo che la nostra è prprio una strana compagnia!- esclamò Jekyll
-Già- rispose con la sua solita voce roca Oredin:- Proprio strana e varia: una mezz'elfa, un fabbro, un cavaliere del nord, un'elfo ed io, un nano!-
@Jekyll@
00venerdì 15 giugno 2007 15:58
ot-Amici scusate la mia lunghissima assenza, ma, da tempo, ho una certa difficoltà a collegarmi per più di pochi minuti!-ot

-Già, avete ragione, messere! Ma io credo che questo nostro assortimento sia la nostra vera forza!
Sul viso degli Aspiranti Vassalli comparve un'espressione stupita.
-L'ho capito durante la mia prova!
-Perchè non ci parlate della Vostra prova, Paladino!- chiese Majere.
-Forse avete ragione, mago Majere!
Gli sguardi dei compagni erano puntati su di lui, persino Luce, spossata com'era, ruotò il viso delicato verso il Cavaliere del Nord, in attesa di sentire il racconto del compagno di viaggio.
-Quando sono scivolato nel buio, ho cominciato a sentire un freddo intenso, un gelo che ho provato solamente durante gli anni del mio addestramento sulle Montagne Innevate. Poco dopo, una luce bianca, come i cristalli della neve, ha squarcito il buio e mi sono ritrovato ad Onalim, il mio pasese natale, seduto sullo scranno dal quale, una volta, amministravo la giustizia tra la mia gente. Non indossavo la mia armatura d'argento, nè le mie armi. La folla era riunita intorno a me ed era in fermento, anche Eoden, seduto accanto a me, era irrequieto, pur essendo abituato alle masse urlanti. Accanto a me, due armigeri cercavano di mantenere l'ordine. Eravamo lì per un processo importante.
<> ordinai e, come per magia, la folla si è divisa in due, aprendo un corridoio che portava dalla caserma alla Piazza del Giudice. Tra quelli ali di folla infuriata, vennero condotti, sotto scorta armata, gli imputati...voi!
-Aspettate un momento, Paladino! Gli imputati del Vostro processo eravamo noi?!- chiese Ogino, sbalordito dal racconto dell'amico.
-Proprio così, messer Ogino, gli imputati eravate Voi, accusati dalla folla inferocita di aver portato idee rivoluzionarie e pericolose per l'ordine pubblico: eravate accusati di esserVi fatti scudo dei Valori dello Regno per il Vostro interesse personale!
-Cosa?!- Oredin, il nano, non sapeva se essere divedrtito o arrabbiato.
-Vedete, la gente delle mie terre è abituata a vivere secondo semplici regole, molto spesso errate, basate sull'istinto: i Valori dello Regno sono mal visti perchè laggiù da noi la ragione è del più forte, non esite l'umiltà, la propria sopravvivenza viene prima di ogni cosa! Per tornare alla mia prova...vennero avanti anche gli accusatori che riferirono di averVi sentiti sobillare il popolo e, come prova della Vostra attività, portarono in giudizio i primi "convertiti": la mia famiglia! Il popolo chiedeva che Voi foste giustiziati, affinchè fosse chiaro a tutto ed a tutti che la Legge del Nord è insensibile alle ingerenze di altri precetti!
-E voi cosa faceste, Cavaliere?- chiese Luce con filo di voce, meravigliando Majere, accanto a lei.
-Mylady, ho ascoltato le testimonianze della gente e poi Vi ho dato la parola, affinchè anche Voi aveste la possibilità di difenderVi!
-Ma se c'erano degli accusatori, non c'erano anche dei difensori?-chiese Majere
-No, mago. Nel Nord, chi viene accusato deve, per sopravvivere, essere in grado di difendersi da solo e di convincere il Giudice: se falisse, non verrebbe considerato degno di vivere, perchè incapace di provvedere a se stesso, un peso per la comunità! Lasciai a ciascuno di Voi la parola, convinto che non sareste riusciti a convincermi...non ricordavo nulla dello Regno, dei Sommi, dell'investitura ad Aspirante Vassallo ed il titolo di Paladino...ero solo un uomo del Nord, che viveva secondo la Legge del Nord, applicandola alla lettera. Ma proprio l'eterogeneità dei nostri caratteri creò una strana alchimia: la diplomazia di cui è capace Luce, la loquacità di Majere, la spontaneità di Ogino, la serafica convinzione di essere nel giusto di Randal e la testardaggine e la veemenza di Oredin si combinarono con me, con la mia voglia di giustizia ed equità! Senza rendermene conto le Vostre parole, i Valori dello Regno e del Sommo Blue Dragon accesero una luce bianchissima ed intensa nel mio cuore, compresi che eravate nel giusto e, nonostante la folla gridasse sempre di più di metterVi a morte senza altro indugio, mentre Voi procedevate alla Vostra difesa, io mi convinsi che avevate portato una luce di speranza tra la mia gente e che i Valori dello Regno avrebbero potuto attecchire e germogliare anche nella dura terra ghiacciata del nord! E mi sentivo felice del fatto che la mia famiglia fosse stata la prima ad ascoltare le Vostre parole!
-Metterci a morte!?- Ogino DC era sempre più stupito.
-Messer Ogino, il Nord non perdona! Non c'è spazio per l'altruismo: anche mantenere in prigione qualcuno è un costo che non ci si può permettere! Di qualunque cosa si venga trovati colpevoli, la sentenza è una sola...la morte. Comunque, dopo aver ascoltato le Vostre parole, chiesi alla folla di fare silenzio e annunciai che non trovavo nulla di male in quello che avevate detto, nelle Vostre parole! La gente non fu contenta di questa sentenza, ma, poichè il Giudice è considerato un'emanazione diretta del Padre Creatore, perchè scelto per elezione del ghiaccio, dovette accettare la sentenza. Mormorando,si dispesero, ma sapevo che la mia credibilità era compromessa: avevo calpestato la Legge del Nord, secondo la quale, quasi sempre, il volere del popolo diventa legge! Dopo qualche minuto, rimanemmo soli, voi, con le mani legate, ed io, seduto sul mio scranno, con Eoden accocolato ai piedi, ormai tranquillo, dopo che la folla si era diradata. Diedi ordine agli armigeri accanto a me di sciogliere i Vostri lacci e di lasciarVi liberi.
-Un lieto fine!- esclamò, soddisfatto Ogino DC.
-Già, però, secondo me la storia non è ancora finita, vero, Cavaliere? Vi conosco ormai abbastanza bene da sapere che non basta un'esperienza come questa, per quanto realistica, a sconvolgerVi!- aggiunse il mago elfo.
-Infatti!- sospirò Jekyll -Gli armigeri scesero le scale su cui era posto il mio sedile e sfoderarono i pugnali per tagliare le corde con cui eravate immobilizzati...-Jekyll si interruppe.
-Continuate, Aspirante Vassallo!- lo esortò Oredin.
-Avvenne tutto così rapidamente che stentai a rendermene conto! Eoden, che credevo assopito ai miei piedi, balzò, ringhiando ferocemente, su quei poveri uomini e ne azzannò uno alla gola, squarciandola facilmente...l'altro rimase impietrito: avrebbe potuto uccidere Eoden, ma sapeva che quello era il lupo del Giudice e che avrei potuto farlo condannare alla decapitazione, se avesse alzato un braccio contro il mio amico...putroppo, questo riguardo e questa esitazione gli furono fatali: Eoden, rapido e veloce come il vento delle bufere, si voltò e aggradì anche la seconda guardia...e prima che mi rendessi conto di quello che era stava succedendo, il sangue di entrambe gli armigeri macchiò la candida neve del suolo. Inebriato dal sangue, Eoden si volse verso di Voi, ringhiando; lo richiamai più volte, scesi rapidamente le scale e provai ad afferrarlo, ma mi si rovoltò contro, mordendomi una mano! Mi fissò con odio, un odio che non avevo mai visto, nemmeno durante la caccia, poi si voltò nuovamente verso di Voi e Vi si lanciò contro! Provai a richiamarlo, senza successo alcuno...presi la spada di uno degli armigeri a terra e mi frapposi tra Voi e lui...cercavo di allontanarlo da voi, ma lui continuava scagliarsi contro di Voi...ad un certo punto spiccò un balzo...lo vidi, in alto, nel cielo, le fauci aperte, pronto a ricadere sulle Vostre gole...mi spostai per essere nella sua traiettoria e sollevai il braccio con la spada...Eoden mi cadde addosso e rimanemmo immbili sulla neve gelata, abbracciati...sentivo solamente il calore del suo sangue e della sua vita che defluivano sui miei abiti ed il peso del suo corpo sul mio torace...
La voce del Cavaliere del Nord si ruppe, ma come per incanto, Eoden sbucò dalla vegetazione della riva e, scodinzolando, si diresse dal suo padrone per ricevere la sua giusta razione di carezze.
-Avete violato la Vostra legge ed ucciso il Vostro lupo per difendere i Valori dello Regno...Vi siete messo completamente in discussione per il Sommo Blue Dragon, per lui avete rinunciato a quanto avevate di più caro...complimenti per aver superato la Vostra prova, Cavliere del Nord!- mormorò il mago elfo Majere.

[Modificato da @Jekyll@ 15/06/2007 16.10]

@Jekyll@
00domenica 17 giugno 2007 10:36
ot- Grazie, Luce! Prometto che, lavoro e tempo permettendo, cercherò di essere più presente!-ot
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