Cercasi urgentemente compagni di viaggio!

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()Luce()
00mercoledì 19 luglio 2006 13:28
Luce e Majere intanto cercavano erbe curative che sarebbero state certamente utili per il viaggio. In quel luogo abbondava ogni genere di piante curative anche le più rare e ben presto i cesti dei due giovani furono pieni.
-Credo che bastino- Disse Luce voltandosì verso Majere, il quale assentì con il capo. Insieme si diressero verso la casa di Aleidon e posarono le ceste Luce sospirò: -Dobbiamo ancora dividere le erbe e metterle in sachetti, ma sono stanchissima....- Majere la guardò:- Se volete faccio io voi andate pure a dormire...-
-Non mi va che non riposiate per fare un lavoro che spetta anche a me....-
-Se volete posso finire io, conosco bene le erbe curative, andate pure a riposare sereni!- disse una voce alle loro spalle.
Aleidon sorrideva mostrando i suoi denti bianchissimi; Luce e il giovane magola guardarono riconoscenti:
-Ci fareste un grande favore Aleidon...- disse Majere baciandole la mano.
-Allora che asppettate andate a dormire! La vostra camera messer Majere si trova a destra uscendo del corridoio per la cucina-
-La vostra invece....- disse poi rivolgendosi a Luce -è una sorpresa!- disse sorridendole con aria divertita -Chiudetee gli occhi adesso e non apriteli finchè non ve lo dirò-
Luce la guardò con aria interrogativa, ma poi chiuse gli occhi. Sentì la mano fresca dell'elfa che le prendeva la sua e si lasciò condurre. Dopo alcuni scalini Aleidon si fermò.
-Adesso potete aprire gli occhi-
La mezza elfa obbedì e lo spettacolo che le si presentò agli occhi la fece sorridere: la stanza probabilmente si trovava sul retro della casa e delle rose erano cresciute arrampicandosi sul muro esterno fino alla finestra. Nonostante fossero chiuse essendo notte fonda, il loro dolcissimo profumo aleggiava ancora nell'aria e le trasmetteva pace.
-Vi ringrazio- disse voltandosi, ma l'elfa era già scesa in cucina lasciandola sola. Inspirò profondamente e si lasciò cadere sul letto preparatole, non passò neanche un minuto che si era già addormentata.
M@jere
00giovedì 27 luglio 2006 09:55
Ot- scusate se scrivo solo adesso ma sono appena tornato dall'Inghilterra da dove non potevo accedere ai forum, e ripartirò fra un paio di giorni.
Scusatemi se non posso e non potrò scrivere per così tanto tempo, ci rivediamo a settembre! [SM=x92705]
L'arcivescovo di Carillon
00martedì 1 agosto 2006 20:13
si cerca ancora qualcuno?? poichè un inquisitore non è da buttare.....sempre caro al regno il vostro Ivanhoe
@Jekyll@
00mercoledì 2 agosto 2006 08:13
ot- Penso che non ci siano problemi, in teoria più si è meglio è, ma la storia è di Luce che l'ha iniziata, dovresti provare a chiedere a lei, magari tramite una FFZ -ot
@Jekyll@
00giovedì 3 agosto 2006 16:26
Io direi che, data l'estate e le vacanze di quasi tutti (beati voi che le potete fare, mentre a me tocca saltare, sigh [SM=x92707] [SM=x92707] !), la nostra storia ha rallentato un po' il ritmo, una mano in più non guasterebbe! Visto che tra oggi e domani, difficilmente, potrò postare una parte del racconto (anche se è estate, il lavoro sembra aumentato [SM=x92712] [SM=x92712] !), ti faccio questa proposta: scrivi la scheda del tuo personaggio nell'apposita discussione della sezione Ai Cancelli del Forum e io, Lunedì, dopo averla letta (tanto per conoscere il personaggio e la sua storia)posterò la continuazione della storia in modo da introdurti nel migliore dei modi (almeno spero [SM=x92705] [SM=x92701] !) e di lì in poi ti agganci! In effetti, Luce non ha tutti i torti...l'Arcivescovo di Carillon che se ne va a zonzo per un cupo bosco tenebroso potrebbe essere difficile da credere! Se, invece, preferisci attendere che Luce rientri, no problem! Fammi sapere! [SM=x92702] -ot

[Modificato da @Jekyll@ 03/08/2006 16.28]

@Jekyll@
00mercoledì 9 agosto 2006 21:09
Quando i primi raggi di sole filtrarono dalla finestra, Luce si destò, respirando a pieni polmoni la fragranza delle rose che la circondavano. Si affacciò alla finestra, osservando il cielo terso e godendo della fresca brezza mattutina; sorrise al nuovo giorno, augurandosi che fosse foriero di buoni auspici. Quando uscì dalla sua stanza, trovò Aleidon che stava preparando la colazione per tutti quanti, anche se dei suoi compagni non c'era ancora traccia.
-Ben destata, milady! Avete dormito bene?- le sorrise l'elfa, mentre riempiva dei grandi bicchieri di peltro con del latte.
-Buon giorno, Aleidon! Ho dormito come un ghiro, da tempo non mi capitava più!- rispose la mezz'elfa, stiracchiandosi la schiena.
-Me ne compiaccio, lady Luce, vi aspetta un viaggio lungo e pieno di insidie. E' bene che partiate solo dopo esservi ristorati e riposati comletamente!- disse l'elfa, senza smettere di sorridere.
-Avete ragione, Aleidon! Anzi vedo che i miei compagni vi hanno preso alla lettera!
-A dire il vero non proprio tutti!- disse Aleidon, scoppiando a ridere -Venite alla finestra, milady!
Luce si affacciò e con sommo divertimento vide Majere ed Ogino DC che dormivano seduti per terra, uno appoggiato all'altro, là dove, la sera prima, avevano acceso il fuoco.
-Anche Randal e Jekyll si sono trattenuti fino a tardi in una fitta conversazione, mentre osservavano un pezzo di armatura d'argento, poi il Mastro Fabbro si è ritirato nella sua stanza con quella parte d'armatura, mentre messer Jekyll ha accudito il suo cavallo e lo ha introdotto nel recinto degli altri quattro, poi è rimasto ad osservare il cielo a lungo e si è come incantato ad osservare la Stella Polare; ed è rientrato non più di tre ore fa!
-Ma come sapete tutte queste cose, lady Aleidon, voi non avete riposato per nulla?
-Milady, io ho tutto il tempo che voglio per riposare, qui non ho nulla da temere e, di certo, non mi aspettano i pericoli che, invece, sono in agguato sul vostro cammino! La mia volontà è quella di permettervi di affrontare il vostro viaggio nelle condizioni migliori...diciamo pure che è un favore non richiesto che faccio più che volentieri a quelle due vecchie volpi di Ostri e Palank!
A sentire pronunciare così all'improvviso il nome dei Sommi, Luce sobbalzò e, sul suo viso elegante, si dipinse un'espressione di stupore.
-Voi conoscete i Sommi, Aleidon?!
-Eccome se li conosco! E da molti molti anni, mia cara! Non sono mica poi tanto giovane, anche se sembra il contrario!
Uno starnuto, proveniente da fuori, richiamò l'attenzione delle due donne: Majere si stava faticosamente alzando, scrollandosi la brina che si era formata sui suoi abiti.
-Per le Mura dello Regno, che male alla schiena! Temo di non avere già più il fisico per dormire impunemente all'aria aperta di questa stagione! Per cominciare mi sono preso un bel raffreddore...
-Messere, se prima di alzarvi, aveste avuto l'accortezza di destare anche me, mi sarei risparmiato di cadere di testa sul terreno bagnato- disse, lamentandosi, Ogino DC, mentre si metteva in piedi.
-Perdonatemi, Ogino, ma ho il corpo completamente intirizzito dalla brina e senza quasi più alcuna sensibilità! In verità, non mi ero neanche accorto che foste appoggiato a me!
-Di questo mi sono ben accorto io, messere, statene pur certo!- disse Ogino, massaggiandosi la testa.
-Sono due Aspiranti Vassalli di provato valore, in battaglia ed in tempo di pace, ve lo garantisco, milady- disse Luce, ridendo -anche se, a vederli così, sembrano piuttosto due ragazzini!
-Vi credo, Luce, non temete. Se i Sommi li hanno investiti del titolo di Aspiranti Vassalli, ci sarà stato, di certo, un buon motivo!
-Buon giorno, madame!- salutò allegramente Randal, entrando nella cucina, naso in aria ad annusare il profumo del pane appena cotto.
-Buon giorno a voi, Mastro Randal!- risposero in coro le due donne.
-Bene!- disse Aleidon -all'appello manca solamente messer Jekyll!
-Mi avete chiamato, milady!- disse Jekyll, entrando nella stanza -Buon giorno a tutti voi!
Poi imitando il suo compagno, iniziò ad annusare l'aria per assaporare i profumi della colazione servita in tavola.
Poco dopo, fecero il loro ingresso Majere ed Ogino DC che, dopo aver cortesemente salutato tutti, si sedettero a tavola ed iniziarono a mangiare.
Dopo uno sguardo divertito, Aleidon, Luce, Randal e Jekyll scoppiarono a ridere di cuore. Majere alzò la testa dal tavolo e squadrò, con espressione interrogativa, gli amici.
-Avete poco da ridere! Voi avete dormito al caldo in comodi letti, mentre noi abbiamo riposato all'addiaccio! Sapete che fame mette dormire al freddo?- chiese, divertito, con la bocca piena di pane e latte.
L'ilarità di tutti crebbe ancora e, questa volta, si aggiunsero al coro di risa anche quelle del mago elfo e di Ogino DC.
L'allegria regnava incontrastata sugli Aspiranti Vassalli del Sommo Blue Dragon dentro la casa dell'elfa Aleidon.
In quel momento, nessuno avrebbe potuto immaginare l'orrore ed i pericoli che si stavano preparando per loro.
@Jekyll@
00venerdì 11 agosto 2006 19:14
ot- Amici, contro ogni previsione, riesco a fare un'intera settimana di ferie [SM=x92701] [SM=x92701] (spero di non riposarmi troppo [SM=x92702] [SM=x92702] !). A presto!-ot
M@jere
00martedì 29 agosto 2006 12:04
OT- CIao a tutti!!!... NON è che mi fareste un microriassunto della situazione? [SM=x92713] GRaaaazie in anticipo
()Luce()
00martedì 29 agosto 2006 20:05
Quella mattina si saziarono a volontà di tutte le squisitezze che Aleidon aveva loro preparato e per la prima volta tutti erano calmi e rilassati. In teoria avrebbero dovuto partire quella mattina stessa all'alba, ma essendo il sole ormai alto ed il caldo insopportabile, decisero di rimandare la loro partenza all'indomani. Quella sera organizzarono una specie di festa: Aleidon e Luce, aiutate da Ogino (che si rivelò inaspettatamente un ottimo cuoco), prepararono un "banchetto"; Randal costruì un flauto, che Majere suonò per allietare la serata. Tutti poi, risero vedendo Eoden che cercava di addentare una mosca davvero fastidiosa.
Quando, però, era ormai notte fonda Aleidon consigliò loro di andare a riposarsi, per non essere stanchi l'indomani.


Luce si sentì squotere dolcemente e aprendo gli occhi vide Aleidon:- Buongiorno Luce! Sbrigatevi che gli altri vi aspettano di sotto...-
Luce abbandonò con una punta di rammarico il letto caldo, ma quando si voltò per prendere i vestiti che aveva lasciato la sera prima sulla sedia non li trovò; infatti al loro posto c'era un abito azzurro. Lo prese e appena ne toccò il tessuto sorrise: "stoffa di fattura elfica.... fresca di estate e calda d'inverno...-

[Modificato da ()Luce() 29/08/2006 22.30]

M@jere
00mercoledì 30 agosto 2006 20:15
Dopo che tutti gli aspiranti si furono svegliati, si accomiatarono gentilmente da Aleidon, che li rifornì di provviste per alemno due settimane.
Dopodichè, gli Aspiranti, profundendosi in ringraziamenti per l'elfa, lasciarono la casetta.
-Ahem, ragazzi- disse Majere ad un tratto -Voi andate pure avanti, io vi ragigungo subito. Ho dimenticato un... uhm... una pozione a casa di aleidon... Torno subito!
E si precipitò nella boscaglia.
M@jere
00mercoledì 30 agosto 2006 20:25
Dopo circa venti minuti, Jekill propose di andare a dire a Majere di sbrigarsi.
-Non è un buona idea- disse l'elfa.
Le brillò una luce maliziosa negli occhi.
-Non credo proprio sia andato a prendere una pozione... La sua cintura era piena.
-Ma, Dama Luce, cosa sarebbe andato a fare quindi nella capanna di Aleidon?- chiese Ogino DC -Se state insinuando che eglio sia voluto scappare, badate...!!!
Ogino, minaccioso lasciò la frase in sospeso. Luce scoppiò a ridere.
-Ma cosa avete capito, Cavaliere? Si capisce che quei due se la intendono! E' chiaro che Majere ha voluto salutare per quella che potrebbe essere l'ultima volta la sua "amica".
Ogino, imbarazzato, si stava scusando con Luce, quando il mago emerse dalla foresta.
-Eccomi. Scusate, Messeri. Possiamo avviarci.
Fu così che la compagnia, ancora divertita segretamente dal fare ipotesi sul mago e l'elfa, si avviò nella foresta.
()Luce()
00mercoledì 30 agosto 2006 22:30
Adesso viaggiavano svelti, avendo tutti delle cavalcature: Randal montava il possente cavallo dal pelo marrone, che senza fatica riusciva a portare i pesanti strumenti da fabbro, Ogino montava il cavallo nero come il carbone. Majere, invece, cavalcava lo splendido palomino dalla bionda criniera, alla maniera elfica, cioè senza sella; una strana luce d'intelligenza brillava negli occhi del cavallo, che probabilmente era stato allevato dagli elfi. Jekyll aveva il suo fedele destriero, mentre Luce cavalcava elegantemente, lo splendido cavallo bianco che, a detta di Aleidon, era "imparentato" con gli unicorni. Il cavallo non voleva nè redini nè sella inizialmente, ma alla fine Luce era riuscita a montarlo a pelo.
Procedevano in fila indiana per il sentiero, inizialmente largo e comodo, ma che ora andava stringendosi ad ogni loro passo.

OT- cpontinuo domani, buona notte!
M@jere
00giovedì 31 agosto 2006 15:24
Ot- X Luce
Nel senso che vuoi continuare tu? Io ho in mente una cosa... Strabiliante
M@jere
00giovedì 31 agosto 2006 18:32
La compagnia avanzava allegramente, ridendo e scherzando di tutto.
L'oscurità sebrava uscita dalle menti dei giovani avventurieri, dopo che si erano lasciati alle spalle le caverne e la montagna del Necromante Dasher.
Un'ora dopo che sole aveva raggiunto il più alto punto della sua eterna corsa verso ovest la compagnia si fermò a mangiare qualcosa.
Ad un certo punto Majere disse, rivolgendosi ad Ogino:-Ehi, orecchietonde, passqami quel panino.
-Calmati- rispose il guerriero -non tutti sono rapidi come voi fragili elfucci.
Sentendosi tirata in causa, anche Luce inveì addosso ad Ogino DC
-Siete un porco maleducato razzista!
Randal non potè certo restare ad ascoltare:-Siete tutti degli ignoranti!
In poco tempo si sviluppò una litigata che coinvolse, più o meno, tutti i membri della compagnia.
-Zotico!
-Ignorante!
-Bifolco!
Quando tutti si furono calmati, Luce assunse il controllo della situazione.
-BASTA! Scusatevi l'uno con l'altro!
Esclamò, come quando si ha a che fare con i bambini cattivi.
Riluttanti, gli Aspiranti si riappacificarono, e la marcia proseguì.
Non è da noi, nemmeno da me comportarmi cosìRifletteva Randal, il più anziano tra i compagni Deve esserci successo qualcosa... Persino Luce ha urlato. Lei di solito è sempre molto calma.
E' chiaro!!!
pernsò con un moto d'esultanza.
Ci deve essere un incantesimo nella foresta!
-Fermi tutti, devo dirvi una cosa!
Quando la compagnia fu in ascolo, Randal proseguì:-Non è da noi comportarcicosì. Una compagnia di Aspiranti Vassalli che si azzuffa come dei cani di strada! sono arrivato alla conclusione che deve essere stato gettato un incantesimo sulla foresta in cui stiamo viaggiando. Non so voi, ma da quando siamo entrati qui, io provo un certo timore irrazionale...
Anche Jekill, che prima aveva fatto un ragionamento simile, parlò:-Avete ragione, Mastro Randal. Noi tutti ci siamo fatti prendere da un comportamento scortese e irrazionale.
Dobbiamo porre attenzione in futuro... La foresta ci è ostile.
Un rumore inistro nella boscaglia sottolineò le parole dell'uomo.
M@jere
00martedì 5 settembre 2006 11:18
Dopo la sorprendete rivelazione, il viaggio continuò senza ulteriori litigi.
Ma nessuno accennò più ad avere voglia di attaccare bottone, e le risa si spensero, come soffocate dal gelo che regnava in quella foresta.
I cavalli rabbrividivano, e il sentiero di faeva sempre più stretto d impervio, tanto che Luce non potè evitare di pungersi il dito con una stranna pianta. Un graffio da nulla.
Il cavallo di Randal si impennò.
Jekill intervenne smontando dalla sua cavalcatura per tenere il grosso stallone del fabbro a terra.
Luce gli sussurrò al'orecchio alcune parole in elfico che lo tranquillizzarono, e il viaggio riprese.

La compagnia cavalcò per tutto il pomeriggio senza aprire bocca, e la foresta non sembrava affatto dare l'impressione di diradarsi o di essere sulla via di finire.
La luce del sole non raggiungeva quel luogo remoto oscurato dalle frasche, per cui non c'era nodo di sapere che ore erano.
Gli uomini si accamparono quando si sentirono stanchi, dopo aver consumato un pasto freddo, perchè era impossibile accendere un fuoco.
Majere montò la guardia per primo, ma Jekill, compassionevole per quell'Aspirante che non era ancora un uomo lo sostituì.
All'inizio Majere si oppose, ma era così sfinito da quella giornata di viaggio che non potè resistere alla tentazione di lasciar fare a Jekill.

Chi stava di guardia usò una piccola clessidra, e dopo sette ore di sonno la compagnia riprese il viaggio, sempre cupo e silenzioso.
Senza dire una parola, Luce svenne e cadde da cavallo. Gli Aspiranti ritrovarono il loro spirito audace,e si precipitarono a soccorrere la loro compagna caduta.
Prima pensavano che fosse stata colpita da una freccia scagliata dal profondo della foresta, ma il suo corpo era intatto.
A parte un piccolo graffio sul'anulare destro.
-Sideve essere punta con qualche pianta velenosa durante il viaggio- sentenziò Majere scoraggiato.
-Puoi fare qualcosa?-chiese Jekill.
-Purtroppo no, se non cso che pianta l'ha punta.
Non ho idea di come capire cosa usare come antidoto. Dobbiamo portarla fuori da qui.
Luce aprì gli occhi. Vide gli Aspiranti intorno a se... e urlò di terrore. Si voltò, e fece per scappare, come se il diavolo in persona la stesse rincorrendo. Randal, senza esitazione, la colpì lievemente alla nuca con un pugno.
L'elfa cadde a terra di nuovopriva di sensi.
-Il veleno provoca panico, evidentemente.
Potrebbe essere stata un Miniacea. Non esiste antidoto se non la forza di volontà.
-Ovvero?
-Dipende da Luce, se lo vuole può guarire da sola... noi non possiamo aiutarla.
()Luce()
00martedì 5 settembre 2006 21:52
Il buio..... stava precipitando in una voragine senza fine; il gelo l'avvolgeva e il suo corpo era scosso da tremiti di paura.
-Cosa mi sta succedendo...?- pensò la mezz'elfa, mentre precipitava nel nulla, in quell'infinito baratro. Quel buio era così fitto che pareva si potesse toccare. La testa le girava, mentre disperatamente cercava di ricordare. Chiuse gli occhi, si rivide mentre scappava senza un perchè, dai suoi compagni, dai suoi amici.... Ma più precipitava più quei volti le apparivani lontani, distanti e i loro sorrisi diventavano ghigni.

-è un sogno...... solo un sogno..-
Tentava di convicersi, ma sapeva che ciò non era vero. Chiuse gli occhi desiderando solo di lasciarsi andare..... L'angoscia e la paura di non essere amata le attenagliavano il cuore, solo una cosa voleva in quel momento...... Morire.

La speranza e la luce che erano in lei stavano morendo.



Ogino guardò gli altri e speranzosamente chiese:- Non la potremmo aiutare parlando con lei, facendole ricordare i bei momenti passati insieme...?? Io scommetto che nonostante tutto ci può sentire!-
Tutti si voltarono per guardare Majere.
-Beh...- disse l'elfo piano:- Si potrebbe provare, ma non sono sicuro che funzionerà..-
M@jere
00mercoledì 6 settembre 2006 18:47
Luce aprì gli occhi.
Randal, che in quel momento stava facendole la guardia, chiamò gli altri, che smontarono da cavallo e si avvicinarono a quello di Luce, dove l'elfa riposava.
-Luce... Ti ricordi di noi?- chiese Ogino DC
Luce chiuse gli occhi. Gli Aspiranti credettero che si fosse di nuovo assopita, poi lei mormorò:-Bluedragon
-Luce, siamo qui... Cos'hai detto? A noi puoi dirlo, siamo tuoi amici...
-Bluedragon... Solo lì potrò guerire.
Poi spalancò gli occhi, li sgranò, si agitò e cadde da cavallo. Jekill la prese in braccio per evitarle la caduta sul suolo, ma lei si divincolò e Randal dovette assestarle un altro pugno sulla testa per farla accasciare sul cavallo, dove la legarono...
-Di questo passo sulla sua nuca cresceraà un livido grosso come la mia testa...- valutò Randal.
-Dice che dobbiamo portarla al Regno... Ma non sarà facile
()Luce()
00martedì 26 settembre 2006 19:02
Nella foresta tutto era immobile e silenzioso, e il buoi era talmente fitto che si poteva vedere a stento la propria mano. Majere sospirò, neanche i suoi occhi acuti riuscivano a scrutare nel buio della notte: anche se avevano perso la concezione del tempo, dovevano essere passati parecchi giorni, perchè le provviste andavano via via esaurendosi...
M@jere
00mercoledì 27 settembre 2006 18:39
E anche Majere non sentiva più la voglia di restar sveglio.
A che pro?Si chiese, prima di scivolare in un sonno profondo...
Semi Ot-Non scrivero cosa disssero gli altri avventurieri quando si accorsero che avevano perso un'altro dei loro compagni, perchè sennò il messaggio verrebbe censurato
()Luce()
00lunedì 9 ottobre 2006 21:58
Si svegliarono nel grigiore del mattino e una leggera nebbiolina dava la sensazione di vedere sfocato. Borbottando ripresero a camminare, ma arrivarono ad un punto in cui i cavalli non potevano proseguire. Si feramrono per riflettere sul da farsi:
-L'unica soluzione mi pare sia lasciarli nel bosco sperando che almeno loro trovino la via d'uscita....- disse Randal
Majere assentì:- Gli animali hanno un particolare istinto nel trovare le vie di uscita....e poi il mio cavallo elfico guiderà gli altri-
Tutti furono d'accordo ed un po' di armonia tornò a regnare sul gruppo. Ogino prese Luce in braccio ed insieme riniziarono a camminare. Sembrava che il sole stesse calando, ma non se ne poteva essere sicuri, poichè in quella foresta il buio arrivava all'improvviso, senza un tramonto e la luce era sempre fioca come al crepuscolo: grigiore e immobilità regnavano. Ad un certo punto Ogino si fermò ansimante:
-Io non ne posso più.... è troppo pesante, abbandoniamo Luce qui! Tanto non guarirà mai!- Randal si voltò e lo guardò stupito.

[Modificato da ()Luce() 09/10/2006 22.05]

M@jere
00sabato 14 ottobre 2006 13:33
-Come ti viene in mente una cosa simile?
-Parlami con rispetto idiota!
Randal sptava colpire Ogino con il suo martello, che già aveva estratto. Ma mentre si apprestava a colpire Jekill si intromise fra i due, placandoli con parole calme e decise.
Ristabilita la calma, il gruppo rimise in marcia i cavalli. Non si fermarono all'ora di preanzo, e nemmeno per la notte.
Dormirono a turno, in sella ai cavalli. Almeno tre giorni passarono prima che gli Aspiranti arrivassero a una piccola radura. L'emozione li colse: dovevano essere vicini alla fine del bosco!
Si fermarono per riposare. La loro intenzione era di ripartire subito, restare fermi solo il tempo di abbeverare i cavalli al piccolo ruscello che scorreva accando all'erba e mangiare un boccone in santa pace.
ma uno strano torpore cadde su di loro, e non poterono fare a meno di addormentarsi.

Majere si svegliò il giorno dopo, quando già il sole, finalmente visibile dopo giorni di oscurità, era già alto nel cielo.
M@jere
00lunedì 16 ottobre 2006 17:30
Ot- non può essere X(
è la seconda volta che scrivo post megalitici ma il serve non li inserisce X(X(X(X( [SM=x92712]
@Jekyll@
00lunedì 23 ottobre 2006 19:48
Come se la maga mezz'elfa avesse potuto avere ancora delle percezioni precise di quello che stava accadendo intorno a lei, Luce migliorava leggermente minuto dopo minuto.
-Che l'effetto del veleno stia terminando?- chiese Ogino DC con voce incerta e carica di speranza.
-Non credo, messere- mormorò, mesto, Majere -la vicinanza della fine del bosco e l'esposizione ai raggi del sole, dopo tanti giorni di oscurità completa, stanno permettendo alle sue energie residue di darle nuova linfa vitale...poi non le rimarrà più nulla...
-Cosa volete dire, mago?- ringhiò, furente, Randal, frantumando con un colpo del suo possente maglio un tronco d'albero- Perchè parlate per enigmi?!
Rapido, Jekyll si pose al fianco del fabbro, pronto a trattenerlo nel caso avesse deciso di scagliarsi contro uno dei compagni.
Majere inarcò un sopracciglio e, con sguardo sprezzante, fissò l'Aspirante Vassallo che incombeva su di lui.
-Se non capite, mastro fabbro, il problema è solamente vostro, temo!- poi, voltandosi verso Lady Luce, aggiunse, mormorando -Cosa ci avranno visto mai i Sommi in questo individuo tutto muscoli e niente cervello per innalzarlo al titolo di Aspirante Vassallo...
-Come osate, elfo!- Randal alzò il maglio, minaccioso.
Jekyll scattò ed afferrò il possente avambraccio del Fabbro prima che questi calasse il colpo sulla nuca del mago, chino sulla loro compagna.
-Fermatevi, Randal! Non macchiatevi di un delitto simile! Non trovereste la comprensione di nessuno nel Regno...e voi perdereste quanto di più caro avete, a cominciare dalla vostra fucina!
Randal sussultò, come se si fosse risvegliato da un sogno agitato, e, con sguardo vacuo, osservò il maglio a mezz'aria, pronto per essere calato con violenza sulla testa di Majere. Lentamente, il fabbro abbassò il pesante martello.
-Padre Creatore, cosa stavo per fare! Grazie, Cavaliere del Nord, per avermi trattenuto!
-Ho fatto solo il mio dovere, Randal! Al posto mio avreste fatto lo stesso! Questo bosco è tanto fitto quanto infido...quanto più uno è di indole calma, tanto più risente della sua oscura influenza!
-Forse avete ragione, messere- osservò Ogino DC, con gli occhi ben fissi sul maglio del Fabbro -ma, voi, che all'apparenza siete il più calmo, mi sembrate anche quello che meno risente degli influssi del bosco! Come lo spiegate?
-Avete ragione, Ogino! Io, però, all'apparenza sono il più calmo...sono cresciuto nelle gelide lande del Nord, tra gente dal grande cuore ma dai modi bruschi...una parola di troppo poteva essere l'ultima...ho imparato a dominarmi...per esigenze di sopravvivenza!
Randal ed Ogino DC si scambiarono uno sguardo ed annuirono all'unisono, mentre Majere, assorto nell'assistenza a Lady Luce, sembrava non essersi accorto di nulla. Eoden, al suo fianco, leccava delicatamente il viso dell'elfa, ancora priva di sensi.
-Cavaliere, volete spiegarci cosa intendeva Majere?- chiese Randal, osservando il volto sempre più pallido della maga mezz'elfa.
-Il bosco in questo punto ha allentato la presa e Luce reagirà, cercando di dare fondo a tutte le sue energie per rimettersi e continuare il suo viaggio, ma difficilmente questa selva la lascerà andare, ora che l'ha ghermita, così come un lupo, dopo aver addentato la preda può allentare il morso...solo per poterla afferrare meglio...a Luce non resteranno più energie residue e, quando il sole calerà dietro le chiome degli alberi, non avrà più risorse e...
-Ma...Majere...-la flebile voce di Luce interruppe la conversazione -la bacca nera...tro...trovatela...

[Modificato da @Jekyll@ 24/10/2006 12.54]

@Jekyll@
00mercoledì 25 ottobre 2006 19:55
-La bacca nera?- mormorò, perplesso il mago, mentre la luce della comprensione si accendeva, lentamente, nella mente intorpidita dal bosco.
-Cos'è la bacca nera, messere?- chiese Ogino Dc, guardandosi intorno, come se sperasse di poter trovare un cesto di bacche scure lì vicino, così da poter esaudire la richiesta di Lady Luce.
Majere non rispose all'Aspirante Vassallo, ma si chinò ancora più vicino al viso della mezz'elfa.
-Milady, ascoltatemi, quella che voi chiamate bacca nera...intendete dire la Perla di Ilia?- chiese, quasi sfiorandole con le labbra le orecchie appuntite.
Luce corrugò la fronte per un attimo, poi annuì leggermente, quindi perse nuovamente i sensi.
-Allora?- chiese, impaziente Randal.
-Allora, Aspiranti Vassalli del Sommo Blue Dragon, cercate un albero dalla corteccia rossa come le scaglie di un drago...di quel drago! Aguzzate la vista, perchè, solitamente, questi alberi sono nascosti dietro la vegetazione fitta!
-Un albero dalla corteccia rossa?- Ogino sembrava stupito.
-Esattamente, messere, mi avete ben inteso! E quando lo troverete, guardate attentamente tra i suoi rami...cercate grappoli di foglie bianche...al loro interno troverete le bacche nere!
Gli Aspiranti Vassalli si scambiarono un'occhiata perplessa: il bosco sembrava alla fine e, di certo, non si vedevano zone di vegetazione molto fitta vicino a loro.
-Messere, per trovare l'albero che ci avete descritto dovremo rientrare nel folto del bosco...- osservò Randal
-Esatto, Mastro Fabbro, ma la motivazione vi permetterà di resistere agli influssi malefici di questo posto maledetto! Sappiate che solamente dalla riuscita di questa ricerca dipende la vita di Lady Luce!
-Bene, mago!- concluse Jekyll -Se le cose stanno così, rientreremo nel bosco e cercheremo l'albero dalla corteccia rossa, ma qualcuno dovrà assistere Luce fino al nostro ritorno.
-A questo penserò io, Cavaliere del Nord, solo io, con la mia conoscenza delle erbe e qualche incantesimo, posso sperare di stabilizzarla fin quando non avrete trovato le bacche! Ma posso accompagnarvi fino a quando non sentirò ricominciare la magia del bosco...se, con un po' di fortuna, uno di questi alberi fosse vicino al limitare della zona centrale, potrei riconoscerlo prima di voi, percependone la presenza...
-Mi sembra molto giusto, Majere!- affermò Ogino Dc
-Già- annuì il mago elfo -ma devo avvisarvi di un'ultima cosa, amici miei! Nel caso questi alberi fossero troppo vicini al cuore del bosco ed io fossi costretto a fermarmi per poter garantire la migliore assistenza possibile a Luce, dovete sapere ancora che, tra i rami di ognuno di questi alberi, vive un grosso serpente dorato, dotato di un veleno particolarmente rapido. Questa creatura è dotata di un'intelligenza quasi umana, tale da poter riconoscere anche un'armatura completa come la vostra, messer Jekyll, e da mordere solo dove la pelle non è protetta!
-Bene, ora che abbiamo tutte le informazioni che ci srvono, possiamo metterci nuovamente in marcia, amici!- disse Randal, agitando il suo maglio -Senza Luce, il nostro viaggio non ha più scopo, quindi, ora, la nostra priorità è salvarla, per poi poter riprendere la nostra missione!
Tutti annuirono, caricarono Luce sul suo cavallo, assicurandola alla sella perchè non cadesse e, in silenzio, tornarono sui propri passi verso il cuore nero di quel bosco maledetto.
M@jere
00martedì 7 novembre 2006 14:07
Scusate, ma per problemi alla linea il mio computer non funziona granchè bene e quin di non posso scrivere messaggi di una certa lunghezza... è inutile che continu i a scrivere due o tre righe alla volta. La cosa s dovrebbe risolvere in poco tempo, fino ad allora dovrete fare senza di me! ^^"
()Luce()
00martedì 28 novembre 2006 19:29
Si addentrarono di nuovo nel bosco, ma Luce ricominciò a sentirsi male ardendo per la febbre. Randal si fermò:
-No ha senso continuare così...Io propongo che qualcuno rimanga con Luce fuori da questa foresta maledetta,e che gli altri vadana in cerca di questa bacca- disse il fabbro scuotendo la testa
-Potremmo anche dividerci..-propose Jekyll
-No- risposero gli altri in coro:
-Non mi pare una buona idea, singolarmente siamo più vulnerabili- constatò Randal saggiamente:- Io farei così- continuò -Io, Ogino e Jekyll, andremo in cerca di questa bacca, mentre voi Majere....-
-Sì ho capito- lo interruppe Majere con un cenno -Io rimarrò con Luce; d'altronde sono il più esperto tra voi di erbe mediche...-
@Jekyll@
00giovedì 7 dicembre 2006 11:23
Il mago elfo guidò il cavallo della mezz'elfa il più lontano possibile, fin dove non ebbe le sensazione che le condizioni della compagna di viaggio non cominciassero nuovamente a stabilizzarsi. Majere trovò un piccolo spazio tra gli alberi, tirò giù dalla sella la maga e la agagiò delicatamente su un letto di foglie secche, quindi si diede da fare per accendere un piccolo focolare su cui mise a scaldare un bricco di peltro che portava sempre con sè...quando il fondo del contenitore si fu arroventato a dovere, vi versò un po' di acqua della sua borraccia e vi mise in infusione alcune erbe gialle, tritate in modo finissimo, poi con un ramo, iniziò a mescolare lentamente, mantenendo lo aguardo fisso sul viso di Luce, mentre il suo cuore trepidava nell'attesa del ritorno degli altri Aspiranti Vassalli.

Intanto, Randal, Jekyll, Ogino DC ed Eoden si aprivano a fatica una strada nel bosco, che diventava sempre più fitto e scuro.ù
-Come possiamo sperare di trovare un albero, in mezzo a tutti questi?- si lamentò Ogino DC -Più andiamo avanti, più la luce di cui disponiamo diventa flebile...
-Messere, se dovete dar fiato alla vostra bocca solo per lamentarvi, forse fareste meglio a tacere!- rispose, secco, il fabbro, frantumando un tronco con un colpo di maglio.
-Messer Randal, mantenete la calma! Litigare tra noi non porterà nessun giovamento a Luce! E, dopotutto, Ogino, non sbaglia...stiamo camminando già da un po', il sole sta per completare del tutto il suo percorso nel cielo...
-Cavaliere del Nord, vi ci mettete anche voi, ora, a fare il pessimista?- ringhiò Randal, voltandosi minaccioso verso il Paladino. Eoden con un balzo si pose nel mezzo ed, mostrando le zanne luccicanti, il pelo irto sulla schiena, fissava con i suoi occhi di ghiaccio il Fabbro dello Regno.
-Non provate ad alzare la mano su di me, Mastro Randal, perchè potrebbe essere l'ultima cosa che fate!- disse Jekyll, guardando il suo lupo, poi, alzando gli occhi e fissandoli in quelli del compagno, aggiunse -E' la seconda volta che alzate la vostra mano contro un altro Aspirante Vassallo con intenzione di colpire...badate bene a quello che fate e riflettete molto attentamente sulle vostre condizioni: se non vi sentite in grado di proseguire, tornate indietro e raggiungete Majere...continueremo io e Ogino!
Randal abbassò lo sguardo.
-Avete ragione, messere, non so cosa mi stia succedendo! Di rado mi capita di andare in collera, ma, per ben due volte, incollerirmi e minacciare un Aspirante Vassallo...non era mai successo...cercherò di dominarmi...grazie Eoden, per avermi fermato.
Il lupo, capito che l'emergenza ed il momento di difficoltà del compagno di viaggio del suo padrone si era risolto, andò, scodinzolando verso il fabbro, per ricevere la meritata ricompensa di qualche carezza. E, per la prima volta da quando erano entrati nel bosco, gli Aspiranti Vassalli risero.
Jekyll infilò la mano sotto la croce di alabastro blu del pettorale della sua armatura e ne estrasse il suo ciondolo.
-Brilla, mia stella, inonda della tua bianchissima luce questo luogo tetro eì, se lo puoi, indicaci i pericoli e la strada!
Subito dal ciondolo si sprigionò una fortissima luce bianca; gli alberi, intorno ai viaggiatori, sembrarono ritirarsi, spaventati da tutto quell'improvviso chiarore, che mai si era visto in quel luogo.
-Bene, amici miei, direi che ora il problema della luce è risolto! Ora non ci resta che trovare quell'albero...
-Già, ma che strada dobbiamo prendere?- chiese, Ogino Dc, guardandosi intorno.
-Majere ha detto che, di solito, l'albero è circondato da vegetazione molto fitta, come se fosse difeso dalle altre piante...direi di dirigerci laddove la vegetazione ci sembrerà più abbondante e, di certo, eviterei i sentieri...
-Mi pare sensato, Cavaliere del Nord- disse Randal, coprendosi gli occhi con una mano, non ancora riabituatosi alle luce -Messer Jekyll, visto che siete la nostra luce ora, fateci strada!
Jekyll ed Eoden si mossero verso il cuore del bosco, dietro di loro, Randal ed Ogino, entrambi silenziosi, li seguivano, cercanodo, con gli occhi, di riconoscere una rossa corteccia...
()Luce()
00venerdì 15 dicembre 2006 16:07
Così allontanandosi dal sentiero, si addentrarono nella fitta foresta.
-Ma!ma!-esclamò quasi balbettando Ogino:-Come faremo a ritrovare la strada per tornare da Luce, se abbandoniamo il sentiero?- Tutti si bloccarono.
-Bhè abbiamo a disposizione l'eccellente fiuto di Eoden- ricordò Jekyll. Ogino scosse la testa poco convinto:- Io proporrei di lasciare qualche segno che ci indichi la via, non si sa mai...-
-Se peremettete- s'intromise Randal:-Io suggerirei di lasciare delle frecce sulla corteccia degli alberi,ma...forse è un'idea stupida..-
-Perchè dite stupida? A me sembra ottima!- esclamarono in coro Ogino e il paladino del nord.
-Bhè...In una foresta normale forse...-aggiunse poi lentamente il fabbro
-Questi alberi sembrano quasi che siano vivi e ci spiino....Non credo sarebbero molto contenti se rovinassimo la loro corteccia-disse dopo un attimo di pausa sospirando.
-Però in fondo è l'unica soluzione che abbiamo....Perciò seguiremo quest'idea!- rispose risoluto Ogino

[Modificato da ()Luce() 15/12/2006 16.10]

@Jekyll@
00lunedì 25 dicembre 2006 10:41
ot-A tutti voi compagni di viaggio ed a tutti coloro che visitano lo Regno, auguro un Natale sereno e gioiso di cuore! Spero proprio di riuscire, in questi giorni a scrivere un po'...ancora auguri a tutti! -ot
@Jekyll@
00domenica 14 gennaio 2007 23:23
Ogino Dc incoccò una freccia sulla corda dell'arco e la scagliò. Il suono che la punta di metallo produsse contro la corteccia dell'albero preso di mira riempì l'aria, sordo, ovattato.
-Bene!- mormorò Randal, stringendo nervosamente il manico del suo maglio -Abbiamo fissato il primo punto di riferimento; quando avremo trovato ciò che stiamo cercando, non dovremo fare altro che seguire le nostre frecce per poter tornare da Majere e da Luce, senza perdere altro tempo prezioso!
Il Paladino annuì.
-Forse ci siamo fatti suggestionare troppo da questa foresta...
-Forse...- il Fabbro dello Regno sussurrava, come se temesse di risvegliare qualche spirito dormiente tra le fronde -ma ammetto che non mi sento per niente tranquillo...continuo ad avere la sensazione che questi alberi siano vivi, che stiano osservando...
-Coraggio, Aspiranti Vassalli, dobbiamo procedere!- disse Ogino DC, la voce tesa.
Il piccolo gruppo si rimise in marcia, preceduto da Eoden, il naso incollato al suolo. Avevano mosso solo pochi passi, quando un rumore, uno schiocco attirò la loro attenzione. Tornarono indietro e, con orrore, videro la freccia scoccata da Ogino che, spezzata, giaceva a terra, tra le radici poderose dell'albero.
-Ma cosa?!- sul viso di Jekyll si dipinse un'espressione di stupore, mescolato al terrore.
-Ehi!- Ogino lanciò un grido.
Gli Aspiranti si voltarono in tempo per vedere un ramo avvolgersi intorno alle gambe del loro compagno. Jekyll sguainò la Spada di Acciaio Azzuro e si lanciò verso l'amico.
Il ramo strinse rapidamente la presa intorno alle gambe di Ogino, che emise un lacerante lamento di dolore, mentre una nuovola di fine goccioline di sangue sprizzò attraverso le spire legnose che imprigionavano l'Aspirante Vassallo.
Il Cavaliere del Nord alzò la mano con cui impugnava la Spada, quando Randal lo fermò.
-Aspettate, messere! Un fendente potrebbe ferire Ogino DC...dovete fare attenzione!
-Fabbro, io non vengo a dire a voi come usare il vostro maglio! Usatemi la cortesia di non venirmi ad insegnare come usare la spada!- ringhiò di rimando il Paladino, l'influenza della foresta stava prendendo il sopravvento anche su di lui.
Ogino Dc si lamentò nuovamente, mentre il ramo rafforzava la presa, sollevandolo quel tanto che bastava per farlo cadere.
Fu questione di poco e, rapidamente, il ramo trascinò l'Aspirante prigioniero nel folto della foresta.
-Maledizione!- mormorò Jekyll, reinfoderando la Spada di Acciaio Azzurro.
-Ogino! Ogino!- chiamò a gran voce Randal, ma ottenne solo un profondo silenzio come risposta.
-Sprecare il fiato, non ci aiuterà, Mastro Fabbro! Ora dobbiamo decidere cosa fare...senza Ogino la nostra ricerca sarà più difficile, ma non possiamo lasciarlo solo...
-Cavaliere, il ramo ha portato Ogino DC laggiù...sembrerebbe nel cuore stesso di questa foresta...direi che ci conviene proseguire nella direzione in cui è stato trascinato...potremmo risolvere entrambi i nostri problemi.
Jekyll riflettè e poi, guardò il Fabbro del Regno.
-Avete ragione, messere! Proseguiamo!
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