Cercasi urgentemente compagni di viaggio!

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M@jere
00domenica 7 maggio 2006 09:02
Ot-
Scusate, Otrebmu, ma (a parte il fatto che ero contrario al voi anche tra compagni d'avventura) credo che assolutamente un nemico non utilizzi alcuna forma di rispetto verso i suoi avversari!
@Jekyll@
00domenica 7 maggio 2006 13:26
Majere ed Ognio DC iniziarono ad alzarsi lentamente, ancora storditi. Anche Randal riuscì faticosamente a rimettersi in piedi, mentre con aria perplessa si guardava intorno, come per cercare di capire cosa fosse successo. L'ombra era scomparsa, il fetore che impestava l'aria di quella cripta sembrava dissolversi rapidamente, ciò che di malvagio aveva abitato la grotta era tornato a dove era venuto.
-Lady Luce!- Ogino si diresse, con passo incerto, verso la maga mezz'elfa che giaceva a terra apparentemente priva di sensi.
Majere e Randal lo seguirono e si inginocchiarono al fianco della loro compagna.
-Non sarà...-Majere non terminò la frase.
-No, sembra solo priva di sensi. La battaglia non deve essere stata facile! Dasher è riuscito a mettere fuori combattimento noi tre senza tanti problemi, affrontarlo da sola è stata un'impresa degna di entrare nel mito!- disse Ogino, mentre si avvicinava alla maga per valutarne le ferite.
-Amici, guardate i medaglioni che stringe nelle mani! Uno è il Medaglione delle Stelle, ma l'altro...è il medaglione di Jekyll! La Stella dello Zenit! - Majere cominciò a guardarsi intorno alla ricerca del loro compagno.
-E' laggiù!- indicò Randal.
Mentre Ogino DC iniziava a medicare le ferite di Lady Luce, Randal e Majere si precipitarono, ancora malfermi sulle gambe, verso il Cavaliere del Nord, steso a terra.
-E' ancora vivo, ma non ha certo un bell' aspetto!- disse Majere, chino sull'uomo del Nord.
-Il colpo che lo ha atterrato deve essere stato micidiale! Se la sua non fosse stata un'armatura completa, probabilmente non sarebbe sopravissuto!- l'espressione di Randal si fece iprovvisamente cupa - Majere, guardate l'alabastro della croce incastonata nel pettorale, si è scheggiato per l'urto!- disse Randal, osservando a fondo, per la prima volta, l'armatura del cavaliere- Le sue armi sono molto pregevoli...e potenti! A loro deve la vita!- ma una vena di preoccupazione era comparsa nella voce del Fabbro del Regno.
-Avete ragione, messere!- mormorò Majere, pensieroso.
Un grido di donna ed un gemito riportarono il mago e Randal al presente; si voltarono di scatto e ciò che videro li fece esplodere in una risata allegra: Lady Luce, rinvenuta, non aveva riconosciuto, a causa della penombra della cripta, Ogino Dc e, con scatto felino, si era messa seduta mandando a segno un pugno direttamente sulla mandibola dell'Aspirante Vassallo che, colto alla sprovvista, era finito gambe all'aria poco più in là. Immediatamente dopo, Lady Luce si era precipitata, preoccupata ed imbarazzata, a soccorrere il compagno, mormorando parole di scuse.
-Milady, quando avete finito di malmenare messer Ogino, verreste qui? Abbiamo bisogno delle vostre capacità di esperta di erbe!
Ancora rossa in viso per l'imbarazzo, Lady Luce aiutò Ogino DC a rialzarsi e, con lui, si diresse verso gli altri. Si abbassò sul cavaliere privo di sensi e cominciò a mormorare parole elfiche, come se stesse recitando una sorta di preghiera.
Le mani esperte della maga estrassero da una sacchetta di pelle, nascosta tra le pieghe della tunica, una manciata di erbe dal colore rossiccio, le triturò con le mani e ne cosparse la polvere sulle ferite di Jekyll, poi, da un'altra tasca, prese una bacca verde e la spremette nella bocca del Cavaliere del Nord.
-Così dovrebbe bastare! Tra pochi minuti si riprenderà!- disse Luce, soddisfatta, rialzandosi.
-Lady Luce, un altro compagno di viaggio ha bisogno delle vostre cure...a lui dobbiamo l'essere riusciti a trovarvi!
Luce sorrise e si diresse verso quel grosso lupo bianco e cominciò a medicarlo.
Mentre Ogino DC, che già aveva curato Eoden in precedenza, assisteva la maga, Randal andò a recuperare il suo possente maglio, seguito da Majere. I due, persi nuovamente in pensieri scuri, rimasero qualche istante ad osservare Luce e Ogino che assistevano Eoden. Fu Majere a rompere il silenzio per primo.
-Randal, quando Jekyll si sarà ripreso, credo sia opportuno interrogarlo. Conosceva Dasher, la sua armatura d'argento è, in qualche modo, legata alla torre nera sopra di noi: mi diceva di sentirla vibrare mentre tentavo di decifrare gli intarsi degli stipiti d'argento! E avete visto la croce di alabastro che si era scheggiata?
-Sì, Majere. L'alabastro si è rinnovato e riparato completamente nel breve tempo che Luce ha impigato ad eseguire le medicazioni!
-Questa è magia, messer Randal, magia potente!

Con un gemito, Jekyll si rotolò su un fianco e si mise carponi, tossendo un po' di sangue rappreso. Randal e Majere lo aiutarono a mettersi in piedi e lo accompagnarono dala parte opposta della cripta in modo che non potesse vedere Eoden, che, ancora, giaceva immobile a terra.
-Tutto bene, cavaliere?- chiese Majere.
-Tutto bene, messere, grazie! Sono solo un po' indolenzito! Ma cosa è successo?
-Vi siete battuto contro Dasher, che deve avervi colpito molto violentemente, ma, grazie al vostro aiuto, Lady Luce è riuscita sconfiggerlo! Ricordate?
Jekyll scosse lievemente la testa -Molto vagamente! Devo aver perso i sensi alla fine!
-Così è, infatti! Ma ora state tranquillo, non c'è più nulla di malvagio in questa cripta, il pericolo è cessato!
Randal, intanto, fissava intensamente il Cavaliere del Nord, cercando di capire quale fosse il segreto che nascondeva: possibile che si fosse sbagliato nel giudicarlo, che, in realtà, fosse un emissario del male?
-Cavaliere del Nord, ci dovete delle spiegazioni!- disse il fabbro in tono brusco.
Jekyll spostò lo sguardo da Randal a Majere, con espressione interrogativa.
-Voi conoscevate Dasher e, inoltre, non credo che quella sotto cui ci troviamo sia la prima torre nera che incontrate sul vostro cammino! Mi sbaglio?
-No, Randal, non vi sbagliate, ma se i dubbi che leggo nei vostri occhi riguardano le mie intenzioni, la mia dedizione al Regno di Blue Dragon, allora siete in errore!
-Spiegatevi, dunque, e chiarite i nostri dubbi!- disse Majere.

[Modificato da @Jekyll@ 07/05/2006 17.44]

@Jekyll@
00domenica 7 maggio 2006 18:34
-Vedete, amici, in effetti quella che abbiamo incontrato nel bosco non è la prima torre nera che vedo. So di per certo che ce ne sono molte altre: esse sorgono su alcuni dei nodi di energia geomantica del nostro pianeta. Esse sono fortezze praticamente inespugnabili che appartengono quasi esclusivamente a Red Dragon, il quale ha posto, all'interno di ciascuna di esse, un oggetto dalle proprietà magiche sottratto ai popoli colpiti dalle invasioni della sua Orda. Diversi anni or sono, terminato il mio addestramento presso il Maestro delle Cime Bianche, venni incaricato dalla Conferenza dei Capivillaggio del Nord, insieme a tre miei compagni, anch'essi discepoli del mio maestro, Artagon il Bianco, Megrel l'Astuto e Kastor il Rosso, di recuperare la Stella dello Zenit. Tutto ciò che sapevamo era che i Troll l'avevano consegnata ad uno Stregone Nero che comandava le loro schiere, il quale la custodiva in una torre da cui nessuno era mai tornato vivo. Così noi tre, insieme ad Eoden ci siamo diretti verso la torre. Trovammo ad accoglierci una moltitudine di Goblin, ma decidemmo di tentare una forzatura delle loro schiere, dal momento che il freddo intenso delle mie terre non è certo ideale per quelle immonde creature. Combattemmo per quasi una giornata intera e, quando anche l'ultimo dei Goblin cadde a terra, eravamo esausti. Ci accampammo per la notte ai piedi della torre, al riparo dal vento gelido e, al nostro risveglio, trovammo ancora una numerosa schiera di Goblin che presidiava l'ingresso: ricominciammo a combattere ancora ed un'altra volta sconfigemmo al tramonto del sole l'ultimo di loro. Tutto si ripetè per altre quattro volte e le nostre provviste stavano ormai finendo. La mattina del quinito giorno, lo Stregone Nero apparve sul tetto della torre e, schernendoci, disse che fino a quando il nostro sangue non avesse sporcato la neve l'ingresso ci sarebbe stato precluso- Jekyll si interruppe per trattenere le lacrime e, quando il nodo che gli serrava la gola si sciolse, riprese il racconto.
-Noi, ancora giovani e molto inesperti, ci eravamo convinti che l'interno della torre fosse gremito di Goblin. Kastor, che era il più impulsivo di noi, continuava a ripetere che sarebbero bastati tre di noi per sconfiggerli tutti, una volta riusciti ad entrare. Era come posseduto, non riuscivamo a farlo ragionare e così, senza che riuscissimo a fermarlo, si trafisse con la sua spada. Il suo sangue macchiò la neve, ma il portale della torre rimaneva ostinatamente chiuso. La risata dello Stregone si fece udire tutto intorno a noi. Con un grido, allora, Kastor si avventò sui Goblin davanti al portale e, falciandoli con micidiali fendenti, si lanciò sul portale dagli stipiti di argento lavorato. Io gli altri, sbalorditi, osservammo il volto dello Stregone divenire improvvisamente serio, quando egli si rese conto che Kastor era diretto all'ingresso della torre!- a questo punto le lacrime rigavano silenziose le guance del Cavaliere del Nord che, dopo un profondo sospiro continuò il racconto -Lo slancio di Kastor era tale e la morte così vicina che egli non riuscì a fermarsi e urtò contro il portale della torre per poi stramazzare al suolo. Quando cadde, vedemmo che il suo sangue aveva macchiato la lucida pietra nera ed i Goblin si dissolsero nel nulla. Lo Stregone si ritirò maledicendoci e per qualche istante non successe nulla; poi il portale si aprì e noi entrammo nella torre. Molte creature tentarono di fermarci, ma la rabbia ed il dolore per la morte del nostro compagno ci davano una forza incredibile e riuscimmo ad arrivare al cuore della costruzione, ove era custodita la Stella dello Zenit: lì ci attendeva anche lo Stregone Nero, Dasher, appunto. Non so per quanto lo combattemmo, ma alla fine la Lama di Luce, la spada di Megrel, riuscì ad infrangere lo scudo di energia nera con cui Dasher si proteggeva; io, che ero il più vicino, lanciai la mia spada di Acciaio Azzurro che passò da parte a parte il torace del maledetto. Con un urlo da gelare il sangue, il corpo di Dasher si mutò in cenere e di lui non rimase più nulla. Recuperammo la Stella di Zenit e con essa, Artagon, Megrel ed io guidammo le armate dei villaggi settentrionali e respingemmo i troll, che infestavano i nostri territori, fino ai confini meridionali della regione, dove gli elfi delle foreste ci vennero in soccorso, aiutandoci ad annientarli definitivamente!
-Quindi, secondo voi, messer Jekyll, l'essenza malvagia di Dasher ha trovato rifugio e parziale consistenza in questa torre nera, grazie all'energia geomantica del terreno su cui essa sorge!- disse Majere.
Jekyll annuì -E' possibile!
-E poichè in questa torre, per quanto ne sappiamo non è custodito alcun oggetto magico, quale idea migliore che prendere il Medaglione delle Stelle di Lady Luce e, così, attirare in trappola anche chi è stato causa della sua sconfitta?!- concluse Randal, con tono riflessivo.
-Ma perchè la vostra armatura d'argento e le vostre armi sono connesse alla torre, cavaliere? Persino l'alabastro blu della croce che portate incastonata nel pettorale si è, da solo, riparato, dopo essere stato scheggiato nella battaglia!
-A questo non so rispondere. So che la mia armatura apparteneva alla famiglia di Sir Rinaldo Terbert di Barishan, membro della mitica Fenice Blu, e fu donata a mio padre da un suo servitore che la portò in salvo, quando il villaggio venne distrutto dagli Orchi di Red Dragon. E mio padre la donò a me, quando venni investito Cavaliere del Nord. So che queste armi hanno dei poteri magici, ma io non li conosco ancora e, quali che siano, non so controllarli: spero che il Sommo possa rispondere a questa mia domanda! Vedete, dopo aver chiesto al Sommo di accettarmi come Aspirante Vassallo, passai qualche giorno tra le mura del Regno e, dopo molte riflessioni, decisi di chiedere nuovamente udienza per consacrare al Regno la Stella dello Zenit e per chiedere spiegazioni dei poteri delle mie armi. Ma avevo uno scudo danneggiato e pensai fosse meglio farlo riparare a voi, messer Randal, per potermi presentare al cospetto del Sommo nel miglior modo possibile, non che creda che Blue Dragon stia a guardare le apparenze, intendiamoci, ma volevo essere in ordine prima di comparire per la prima volta al cospetto dello Sommo Re, mi capite?- chiese Jekyll un po' imbarazzato da quella strana necessità - e quando giunsi alla vostra bottega...be' conoscete il resto della storia!

ot- Che dite, amici, mi sono fatto prendere un po' la mano, vero [SM=x92705]? Mi sembra un intervento un po' noiosino [SM=x92713] [SM=x92713] , e praticamente un monologo [SM=x92705] [SM=x92713] ! Se, secondo voi, è una cosa noiosa, ditemelo senza problemi che lo cancello [SM=x92705] [SM=x92706] [SM=x92713] !-ot

[Modificato da @Jekyll@ 08/05/2006 17.29]

@Jekyll@
00lunedì 8 maggio 2006 10:25
ot- L'armatura apparteneva alla famiglia, non a Sir Rinaldo, credevo questo non creasse problemi dal momento che il valore dei componenti della Fenice Blu stava nelle persone e non nel loro albero genealogico. Ma se anche questo può creare problemi, cambio appena posso! Per il momento grazie della spiegazione!-ot
()Luce()
00mercoledì 10 maggio 2006 09:55
Luce guardò il cavaliere:-Vi ringrazio per l'aiuto offertoci... Se ho capito bene il vostro nome messere è Jek..
-Jekyll cavaliere del nord, qui per servirvi- disse Jekyll interrompendola e facendo un piccolo inchino
-Voi, a quanto ho sentito siete stato aiutato dagli elfi...- disse Luce con gli ochhi che le brillavano
Jekyll annuì:- Certo, sono molto grato a loro e sarà un piacere aiutarvi, visto che siete un'elfa-
-Metà elfa- lo corresse Luce
-sapete?- intervenne Randal:- appena sentito la vostra storia è subito corso anche lui in vostro aiuto! è stato lui a condurci da voi-
Jekyll sorrise, ma scuotendo la testa disse: - Gran parte del merito va a Eoden, che prima avete curato-
L'espressione di Luce per un attimo si addolci, mentre sfiorava il soffice pelo di Eoden sussurrandogli dolci parole di ringraziamento, ma poi tornò subito seria.
-Amici- disse con un sospiro :- Ora vi siete accorti di quali pericoli vi attenderanno durante il viaggio.... Siete veramente sicuri di voler continuare a seguirmi? pensateci bene, se qualcuno non se la sente di proseguire, io non gli serberò rancore, sarà più che compreso- si aprì in un piccolo sorriso

[Modificato da ()Luce() 10/05/2006 9.56]

M@jere
00mercoledì 10 maggio 2006 16:25
Majere era serissimo.
-State scherzando, vero Lady Luce? Un Aspirante Vassallo non fugge davanti al pericolo, a maggior ragione per aiutare un amico!
@Jekyll@
00mercoledì 10 maggio 2006 17:37
-Anche se non sono ancora un Aspirante Vassallo, milady, potete contare su di me! Il mio popolo deve molto agli elfi ed il vostro medaglione è stato custodito per molto tempo tra i ghiacci perenni della mia terra: considerate pure le mie lame ed il mio lupo a vostra disposizione!- disse Jekyll, inchinandosi leggermente.
-Majere ha ragione, lady Luce, un Aspirante Vassallo, se degno di tale titolo, non si tira mai indietro, dopo aver dato la sua parola! Siamo partiti al vostro fianco, in risposta al vostro appello, ed insieme continueremo!- disse Randal, guardando Luce negli occhi.
-Bene, amici miei, grazie! Sapevo che avrei potuto contare su di voi!
-Credo che ora sia meglio trovare il modo di uscire da qui!- disse Ogino DC, guardandosi intorno.
-Messer Ogino, ha ragione. Dobbiamo uscire da questa cripta...-disse Majere, camminando lungo il muro di pietra, dove si era nascosta l'ombra di Dasher.
-...dovremo riattraversare il bosco e recuperare le nostre cavalcature!- terminò Randal per lui.
-Ci aspetta una strada lunga e piena di insidie, amici, e abbiamo perso già abbastanza tempo!- Luce cominciò a seguire Majere, che continuava la sua esplorazione delle pareti per trovare una via d'uscita.
Passarono circa due ore, ciascuno dei viaggiatori aveva minuziosamente ispezionato ogni angolo di roccia, ma di uscite non ne avevano trovate.
-Maledizione! Chiusi come topi in trappola, anche il soffitto per cui siamo caduti non lascia intravedere pertugi di sorta!- disse Ogino DC, calciando violentemente un sasso del pavimento.
Il ciottolo attraversò, volando, l'intera cripta ed andò ad urtare contro la parete opposta, producendo un suono metallico e vibrante.
Calò il silenzio tra i quattro amici, mentre,con le orecchie tese, ascoltavano l'eco prodotta dal sasso spegnersi nel buio. Randal inarcò un sopraciglio e guardò i suoi compagni.
-Avete sentito?- domandò Majere, col viso raggiante.
Gli altri annuirono, tutti con le labbra distese in un sorriso.
-Complimenti a messer Ogino, che ci ha indicato l'uscita!- rise Luce, mentre si avvicinava alla parete che aveva prodotto il suono tipico di un muro vuoto.
Randal, Ogino DC, Majere e Jekyll corsero a raggiungerla; solo Eoden rimaneva accucciato a terra, apparentemente indifferente, mentre osservava, divertito, gli umani che si affannavano.
Incoraggiati da quell'indizio, gli Aspiranti Vassalli e Jekyll impiegarono pochi minuti ad individuare una sporgenza della roccia, dall'aspetto artificiale, perfettamente mimetizzata nel gioco di luci ed ombre della parete.
Majere allungò una mano e l'appoggiò su di essa per provare a muoverla; dopo pochi istanti ed un po' di fatica la leva cominciò ad abbassarsi. Improvvisamente, il mago elfo lanciò un grido e ritirò rapidamente la mano.
-D'un tratto è diventata incandescente!
-Ci penso io, amici! Fatemi spazio!- disse il Fabbro di Bluedargon.
Randal rimase qualche istante ad osservare da vicino la leva, ad apprezzarne, con la pelle del viso, il calore che aveva scottato la mano di Majere e che già andava diminuendo; improvvismante, divaricò le gambe per essere più stabile, gonfiò il torace, inarcò la schiena ed impugnò con entrambe le mani il manico del pesante maglio, mentre lo sollevava sopra la propria testa. Dopo un attimo in cui rimase perfettamente immobile, calò il suo martello velocemente. Il suono prodotto dall'impatto assordò tutti presenti, anche Eoden balzò in piedi guaendo. Solo Randal sembrava non aver sentito il rumore, abituato com'era al trambusto della sua fucina. Il colpo fu violentissimo e, benchè la leva fosse divenuta quasi rossa per l'elevata temperatura raggiunta sotto la pressione del maglio, non potè far altro che cedere, abbassandosi fino al termine della sua corsa. Quando la leva si fermò, una sezione della parete di roccia iniziò a ruotare, mostrando una stretta scala che saliva fino a perdersi nel buio più nero.
-Facciamo attenzione, dovremo salire due a due e chi andrà avanti dovrà stare attento a non rovinare su quelli che lo seguono...ma dove porterà questa scala?- disse Luce, dopo aver debolmente illuminato i primi gradini con uno dei suoi fuochi magici.
Il ringhio di Eoden tornò a farsi sentire.
-Dove porti non ve lo so dire, milady, ma se ad Eoden non piace, non piace neanche a me! Difficilmente il suo fiuto sbaglia!- disse Jekyll, chinandosi sul suo compagno per tranquillizzarlo.

[Modificato da @Jekyll@ 10/05/2006 17.39]

@Jekyll@
00mercoledì 17 maggio 2006 18:07
Re: OT-

Scritto da: ()Luce() 16/05/2006 22.12
scusate se non ho più scritto! Comunque domani continuo, mi è venuta un'idea che mi pare carina per la storia...



ot- Perfetto! Attenderò con ansia il vostro intervento prima di scrivere nuovamente! [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92702] -ot
()Luce()
00mercoledì 17 maggio 2006 22:58
Tutti si guardarono e poi dopo aver fatto un respiro s'inoltrarono nel buio della caverna.
Camminavano cadendo continuamente, poichè il buio totale non permetteva loro di vedere; inoltre, più camminavano e più la temperatura si abbassava.
Ad un tratto intravidero poco lontano una luce.
-L'uscita!- Esclamò Majere speranzoso.
Luce scosse la testa:-Quella non può essere la luce del sole...-
Ad un tratto videro un'ombra avanzare nel cono di luce e subito puntarono le armi attendendo: gli occhi erano socchiusi, perchè non più abituati alla luce, e il loro fiato si condensava in nuvolette.
Una splendida ragazza avanzò con passo leggero verso di loro, sorridendo amabilmente.
Randal, Ogino, Majere e Jekyll la guardavano a bocca aperta con occhi sognanti, ma Luce non si scompose continuando a puntare l'arma contro di lei. La ragazza aveva lunghi capelli biondi, che ricadevano sciolti sulle nude spalle.
-Scusate.. vi Prego messeri, ho bisogno di aiuto! Mi sono persa in questa grotta e non sono più riuscita ad uscire- disse la sconosciuta scoppiando poi in singhiozzi.
Randal le si avvicinò:-Non piangete, non rovinate con lacrime il vostro bel viso!-

OT- scusate non ho avuto tempo per finire! Comunque se qualcuno volesse scrivere, vi avviso che la "splendida" ragazza è un'illusione, e sotto le sue spoglie si nasconde un mostro... Gli uomini ne subiscono il fascino, perchè vengono ipnotizzati... [SM=x92702] [SM=x92702] Che ne dite?
@Jekyll@
00lunedì 22 maggio 2006 19:57
-Diteci, milady, cosa c'è verso quella luce?- chiese Majere, ancora convinto, in fondo al cuore, che potesse esserci l'uscita da quella specie di incubo in cui si erano ritrovati, da quando avevano rapito Luce sulla riva del fiume.
La sconosciuta si rannicchiò tra le braccia di Randal e, guardando il mago, ricominciò a piangere.
-Solo freddo, messere. Un freddo intenso, ma sono convinta che da quella parte ci sia anche la libertà da tutto questo!
Majere si stupì: la donna sembrava aver letto nei suoi pensieri! Ma neanche un sospetto gli attraversò la mente.
-Dobbiamo quindi dirigerci là!- disse Jekyll, muovendo un passo verso la luce. Eoden afferrò tra i denti un lembo del candido mantello del suo padrone, tirandolo indietro nel tentativo di trattenerlo.
-Cosa c'è, Eoden? Non vorrai mica dirmi che hai paura?- disse il Cavaliere del Nord, sorridendo al suo lupo. Eoden emise un sordo ringhio, continuando a tirare il mantello del suo padrone.
-Chi ci garantisce, signora, che verso quella luce troveremo l'uscita?- la voce di Luce era dura, carica di malcelato sospetto verso quella sconosciuta.
-Donna, se non volete fidarvi, siete libera di scegliere altre strade! Non a voi io ho chiesto aiuto!- rispose la donna con voce tagliente ed uno sguardo carico di odio.
-Milady, questa donna conosce la grotta meglio di noi, vi ha passato più tempo, si è spinta in luoghi che noi non abbiamo ancora esplorato! E poi, come potete non fidarvi di una creatura dalle fattezze così perfette da sembrare quelle di un angelo?
-Vedete, maga, tutti i vostri compagni hanno fiducia in me! Non siete tenuta a seguirci, se preferite potete tentare di trovare l'uscita da sola e, magari, vagare per sempre in queste gelide tenebre!- un lampo attraversò gli occhi della sconosciuta, mentre le sue labbra si distesero, per un brevissimo attimo, in un sorriso, che a Luce sembrò più un ghigno, ricco di piccoli, appuntiti ed affilatissimi denti. La mezzelfa non ebbe tempo di capire se ciò che le era sembrato di vedere era vero o solo il frutto della sua immaginazione, perchè la sconosciuta cinse con un braccio la vita di Randal e con l'altra mano afferò quella di Ogino DC, che, imbambolato, sembrava non riuscire a staccare gli occhi dalla perfezione di quella donna.
Un rumore stridulo si fece sentire, delicato, metallico; Luce si voltò in direzione di quel suono e si commosse nel vedere Eoden che grattava uno dei gambali d'argento dell'armatura di Jekyll per richiamare il suo padrone che, con espressione vuota, e forse una punta di gelosia, fissava quei compagni che avevano il privilegio di toccare quella pelle alla vista così liscia e morbida. I tre mossero due passi, si fermarono, poi la sconosciuta si girò e strizzando un occhio, con fare malizioso, invitò il Cavaliere del Nord ed il mago elfo a seguirli. E i due, subito, si misero in moto.
-Un Aspirante Vassallo non abbandona mai i suoi amici...soprattutto quando sono in pericolo!- mormorò Luce, poi si chinò e cominciò ad accarezzare la testa bianca di Eoden che guaiva, fissando il suo padrone che se ne andava senza averlo degnato di una carezza -Coraggio, Eoden! Il tuo padrone è sotto un incantesimo molto potente e noi dobbiamo aiutarlo prima che sia troppo tardi, come lui ha aiutato me nel momento in cui ne ho avuto bisogno! Seguiamoli- Luce si rialzò e, con il lupo bianco al fianco, si incamminò dietro il gruppetto che la precedeva.

Ot- Luce, spero di non aver esagerato con il potere di ipnosi del nuovo personaggio! Mi sembra possa andare bene, che ne dite?- ot
()Luce()
00venerdì 26 maggio 2006 17:14
Nella caverna la temperatura scendeva sempre di più e Luce perse anche quel poco di speranza che la induceva a pensare, che forse si era sbagliata sul conto della giovane che avevano incontrato. Invece, di salire verso la superficie, Luce si accorse che si addentravano sempre di più nelle profondità della terra. Stalattiti molto accuminate sfioravano le loro teste e Luce non vedendone una, ci sbattè contro graffiandosi la fronte. Caddè a terra e Eoden dolcemente le leccò il sangue che colava. Luce sfiorò con una carezza il soffice pelo del lupo, e rialzandosi da terra si affrettò a raggiungere gli altri. Cercò, invano, più volte di riportarli alla realtà, essi non la ascoltavano e con gesti della mano le dicevano di far silenzio.

OT- scusate se ho scritto poco, ma mio padre deve finire un lavoro con il computer... [SM=x92712] [SM=x92713]

[Modificato da ()Luce() 26/05/2006 17.16]

M@jere
00mercoledì 31 maggio 2006 15:10
Ot- scusate, ma ho davvero poco tepo per scrivere in questi ultimi giorni di scuola perchè sono pienissimo di compiti in classe e devo studiare tutto il dì
@Jekyll@
00mercoledì 31 maggio 2006 19:12
Più si addentravano nella grotta, più i rumori sembravano amplificati dall'eco. Luce tendeva l'udito, pronta a percepire un suono qualunque che potesse metterla in allerta: il buio ormai era troppo fitto per potersi fidare della vista, per quanto acuta fosse. Una debole luce bluastra segnava la via, lungo la quale camminava il gruppetto. Improvvisamente, la selva di stalattiti e stalagmiti si aprì su un ampio lago sotterraneo, nel mezzo del quale sorgeva una piccola isola: al centro di essa brillava una sfera di luce che rischiarava la penombra dell'ambiente. Randal, Jekyll e Majere si fermarono ad ammirare sbalorditi lo spettacolo che si presentava ai loro occhi. Luce, con al fianco Eoden, rimase un po' più indietro e cominciò a guardarsi intorno: il lago era circondato da una stretta lingua di terra che ne costituiva la riva, sulla quale non avrebbero potuto camminare più di due persone affiancate; la cosa, però, che la impensierì maggiormente fu il constatare che non vi erano rifugi alcuni: se, come temeva, sarebbe stato necessario combattere, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di ripararsi...l'unica via d'uscita era rappresentata dal sentiero percorso per giungere fino a lì, ma combattere tra tutte punte affilate di roccia avrebbe significato morte certa per tutti.
Eoden emise un sordo brontolio e Luce, voltandosi a guardarlo, si accorse che dalle fauci del lupo bianco uscivano nuvole di vapore, anzi di alito: la temperatura era scesa di molti gradi e, solo in quel momento, la mezz'elfa si accorse di avere la pelle d'oca per il freddo. In quelle condizioni climatiche, combattere non sarebbe convenuto a nessuno: solo Jekyll, il cui fisico era stato temprato, durante il suo addestramento, dal gelo estremo delle montagne del nord, avrebbe potuto trovarsi a suo agio, ma il Cavaliere del Nord non pareva per nulla intenzionato ad impugnare le armi, incantato com'era dalla magia di quella strana ragazza che li aveva guidati fino a lì.
"Devo convincerli a tornare indietro senza combattere!" si ripeteva continuamente la maga "Ma come?! Ho continuato a richiamarli, a chiedere loro di tornare indietro, mi sono, persino, ferita la fronte contro una stalattite e nessuno di loro se ne è accorto!".
-Io vengo da questa enorme caverna, messeri! Per lungo tempo ho vagato nelle viscere della terra alla ricerca di un'uscita per rivedere la luce del sole, ma sono sempre ritornata qui, qualunque strada decidessi di percorrere!
-Non temete, milady! Risolveremo noi il vostro problema e vi porteremo fuori da questa gelida ed immensa caverna!- disse Randal con voce assolutamente priva di qualunque inflessione.
-Per quanto...lo spettacolo offerto da questo lago e da quella sfera di luce nel suo centro esercitino un certo fascino. Ne convenite, amici?- Majere fissava con occhi sbarrati la luce nel centro del lago.
-Avete perfettamente ragione, messere! Rimarrei a fissare questa meravigliosa creazione della natura per ore intere, senza stancarmene!- Ogino DC aveva un viso inespressivo e teneva la testa leggermente inclinata da un lato.
-Non solo lo spettacolo di questa caverna, mi affascina, amici, ma anche la gelida temperatura...mi fa sentire a casa...potrei anche viverci...per sempre- Jekyll parlava a fatica.
-Ormai sono convinta che non esista via d'uscita alcuna per tornare in superficie, messeri, e mi sono rassegnata a vivere in queste grotte...sarei lieta di godere della vostra compagnia e...del vostro sangue- disse, ghignando, la sconosciuta, mentre il suo viso si tramutava in una maschera orripilante di pelle vermiglia e ricca di squame.
-Maledetta!- Luce si avventò contro la creatura, ma non riuscì a muovere un passo.
Con stupore, abbassò lo sguardo sulle sue gambe e si accorse che, in quei brevi istanti trascorsi davanti al lago, uno spesso strato di ghiaccio l'aveva avvolta fino alle ginocchia.
La creatura si girò verso di lei.
-Voi sarete la prima a morire, perchè siete stata l'unica a resistere al mio potere, ma i buoni sentimenti e la lealtà che senti nei confronti dei vostri compagni vi sono stati fatali!- la creatura scoppiò in una gelida risata che, grazie all'eco della caverna, rimbalzava su tutte le pareti.
Eoden guaì disperato, mentre cercava, invano, di liberarsi dalla moprsa gelida che gli serrava le zampe.
Con sgomento, Luce si accorse che anche i suoi compagni erano stati intrappolati dal ghiaccio, ma non davano segno di essersene accorti o, quanto meno, non ne sembravano preoccupati. Prima che la risata del mostro che li aveva imprigionati riempisse nuovamente l'aria, Luce sentì Randal parlare.
-Per voi, milady, faremo ogni cosa!
La creatura completò la sua metamorfosi e della bella fanciulla, che era venuta loro incontro, non rimase nulla. La pelle divenne interamente vermiglia, si ricoprì di squame e sotto di essa cominciarono a guizzare possenti muscoli; lungo la schiena comparve una grande pinna dorsale del colore dell'ambra, la bocca si deformò per lasciare spazio a denti lunghi ed affilati, le mani ed i piedi divennero artigli palmati che terminavano, là dove prima vi erano belle unghie curate, con lunghe spine taglienti.
Gli occhi gialli, dalla pupilla verticale, si posarono per un istante sulla maga mezzelfa che, disperatamente, cercava di liberarsi, intuendo il grande pericolo che correvano i suoi compagni di viaggio.
-Voi avete chiesto loro di seguirvi nel vostro viaggio, voi sarete la responsabile della loro morte, per mano di Kadur del Lago Inferiore!
La risata di Kadur esplose nuovamente, mentre con un pugno chiuso colpiva il Cavaliere del Nord ed i tre Aspiranti Vassalli, che vennero strappati dalle loro prigioni di ghiaccio e precipitarono nelle gelide acque del Lago Inferiore.
-Il freddo del lago conserverà i loro corpi, perchè io possa cibarmene, quando avrò finito con voi!
L'orrore si dipinse sul volto di Luce, mentre, inerme, osservava i corpi dei suoi compagni, privi di sensi, affondare nelle buie profondità del lago.

ot- Volevo approfittare per rendere omaggio al nostro illustre cronologo e congratularmi con lui per la prestigiosa nomina a Vassallo di Blue Dragon [SM=x92702] [SM=x92702] [SM=x92710] [SM=x92710] !-ot

[Modificato da @Jekyll@ 31/05/2006 19.15]

()Luce()
00mercoledì 31 maggio 2006 20:00
La voce dell'orrenda creatura tornò di nuovo dolce e soave, come quella di un'innocente fanciulla:
-Dormite.... so che avete sonno...Riposatevi, lasciatevi andare, so che l'unica cosa che volete è dormire.... Io sono qui per portare la pace nel vostro cuore...
Luce sentì gli occhi farsi pesanti;il gelo le penetrava nelle ossa, voleva fare una sola cosa: dormire.
Dalla sua tasca segreta si iniziò a diffondere un intenso calore, che oltre a scaldarla, le portava una sorta di speranza nel cuore. Riaprì di colpo gli occhi, trovandosi la faccia del mostro a pochi centimetri dal suo viso e con la forza che solo la disperazione da, riuscì a concentrare la poca energia che aveva in una lingua di fuoco che indebolì la coltre di ghiaccio che la teneva prigioniera. Afferrò una pietra lì accanto a lei e finì di romeperla; il mostro nel frattempo era rimasto sorpreso dal risveglio di Luce e non aveva fatto in tempo ad impedirle di liberarsi.
M@jere
00domenica 4 giugno 2006 12:08
Kadur si lasciò sfuggire un gemito di stupore, e in quel breve lasso di tempo Luce riuscì a liberarsi.
Poi tutto successe così rapidamente che è necessario un racconto alla moviola.
Nello stesso istante in cui il ghiaccio si rompeva, Luce si gettò di lato, appena in tempo per schivare il raggio di luce verde (con l'aria molto... letale) lanciato dal mostro, ripresosi dallo stupore.
Nel frattempo un pesante martello da guerra venne scagliato dalla possente mano di Randal il Fabbro in direzione del mostro, che però si era spostato per lanciare l'incantesimo e quindi fu mancato. In compenso il martello (quando si dice il caso)andò a colpire le zampe di Eoden liberandole dal ghiaccio.
Il lupo scatto in avanti, puntando alla giugulare di Kadur.
La pelle coriacea del mostro non cedette subito, ma Eoden vi restò attaccato per alcuni secondi prima di cadere a terra ansante, quel che bastò per far sgorgare un fiotto di... sangue? dal collo del mostro. Il liquido era freddo e blu intenso, però Kadur non sembrò far caso alla ferita, e continuò ad aggredire Luce.
Sulle rive del lago intanto erano approdati Randal, Jekill, Ogino e Majere. Randal era disarmato, i componenti per incantesimi di Majere gelati dal freddo, le armi di Ogino inefficaci a causa della patina di ghaccio che non poermetteva loro di scorrere fuori dai rispettivi foderi. Anche Luce sembrava in difficoltà, e si nascondeva dietro le stalagmiti che venivano rapidamente distrutte dalla magie del mostro. Solo Jekill non era quindi impedito dal freddo, che come nella sua patria, regnava nelle grotte. Sguainò la spada e si deiresse urlando verso Kadur. Saltò in direzione della sua testa, appendendosi alla spada conficcata nel collo.
Tutto si svolse molto in silenzio: il mostro non aveva forza di urlare, Jekill si stava concentrando solo nell'ucciderlo e tutti gli Aspiranti trattenevano il fiato.
la situazione era di stallo, ma era solo questione di tempo dopo il quale Kadur, indebolito per la perdita di sangue, sarebbe morto. L'incantesimo fu rotto da Eoden, che azzannò il mostro. Luce formulù il primo incantesimo che le venne in mente e lo diresse contro il mostro, randal si precipitò a raccogliere la sua arma e iniziò a colpire il tronco di Kadur. Intanto l'incantesimo intessuto dal mostro si era spezzato, quindi Majere riuscì a recuperare il necessario per un fulmine giallo da lanciare contro la testa della creatura e Ogino sguainò la spada per trafiggerla.
Con un ultimo urlo di agonia, Kadur del Lago inferiore barcollò fino alle rive del lago. Jekill saltò giù, recuperando la spada, e il mostro si abbattè nell'acqua.
Ogino-DC
00domenica 4 giugno 2006 17:04
Ogino controllò il punto nel quale era affondato il mostro.Il lago non era molto profondo,ma esplorarlo sarebbe stato letale:nel giro di pochi minuti una miriade di enormi pesci con un occhio solo si precipitò sulla carcassa della creatura cominciandola a divorare.
Dc prese il suo Scudo-Bastone-Lancia e ne trafisse uno.Cominciò a masticarlo ma torse la bocca spiegando: -Per me è disgustoso,per voi non è neppure commestibile.E penso che neppure arrostendolo sarà migliore.Questa grotta non è buon posto dove fermarci!-
Luce annuì: -La penso come voi.Non possiamo rimanere qui a lungo.Rischiamo di morire congelati!-
Randal la pensava diversamente: -Siamo stanchi.Cerchiamo della legna e accampiamoci qui!-
Ogino protestò: -Messer Jekill potrà resistere al freddo e io potrò mangiare quei pesci,ma voi che farete?Usare le vostre ultime energie per accendere il fuoco potrebbe esservi letale.No!Dobbiamo salvarci tutti uscendo da qui!-
Majere intanto annunciò eccitato: -Ho appena fatto un'analisi!L'occhio dei pesci non solo è commestibile,ma è molto buono!Ho calcolato che venti occhi hanno lo stesso valore proteico di una foglia di lattuga!-
Jekill sorrise: -Beh...penso che in tal caso sia meglio digiunare che faticare per così poco!Comunque ritornando al discorso dell'accampamento io non avrei nessun problema.Non occorre che Randal,Luce o Majere facciano uso dei loro esausti poteri magici:ho con me un acciarino!-
Luce decise: -Sono convinta che una bella corsa ci riporterà fuori di qui in un batter d'occhio!Del resto Edoen è una guida strepitosa!-
Jekill alla fine si arrese e fece un cenno al suo lupo che scattò subito,ma senza andare troppo veloce in modo da farsi seguire dai nostri eroi.
Passarono dodici minuti e a Randal parve di avere già visto uno dei corridoi percorsi,del resto l'aspetto uniforme della grotta faceva perdere l'orientamento persino ad un elfo.
Dopo due ore perdute senza trovare una via d'uscita il presentimento di Randal si rivelò fondato.
Majere dichiarò: -Stiamo girando a vuoto!Fermiamoci o crolleremo esausti senza avere ottenuto nulla!-
Ma stavolta accamparsi era proprio impossibile:si trovavano sempre nella grotta,ma lontani sia dall'uscita che da quel lago così ricco di pesci.
Jekill meditò:come aveva potuto sbagliarsi il fido Eoden?Nessun incantesimo era stato scagliato su di lui,in ogni caso Luce se ne sarebbe accorta e lo avrebbe rimosso.
Poi si rese conto dell'errore: -Avremmo veramente dovuto accamparci!Il sangue di Kadur deve avere messo fuori combattimento il fiuto di Edoden!Spero che l'effetto sia solo temporaneo.Verificherò la situazione quando saremo al sicuro.-
-Maledizione!- urlò Randal dando una martellata alla parete e perdendo clamorosamente la calma per la prima volta.Tuttavia lo sfogo di nervi fu utile:la roccia si frantumò rivelando un cunicolo nascosto.
I nostri eroi ci entrarono.
Quella parte di caverna era molto più calda e luminosa rispetto al resto dell'ambiente.Tutti ne trassero beneficio,tranne Jekill che stava bene anche prima.
Luce ammonì: -Questo luogo è stato scavato artificialmente!Bisogna fare attenzione a dove si mette i piedi!-
Cinque minuti dopo trovarono una biforcazione.
Majere sentenziò: -Il cunicolo che abbiamo di fronte è un vicolo cieco:lo vedo con i miei occhi da elfo.Dobbiamo svoltare a destra!-
Ogino non era convinto: -E' un vicolo cieco.Ma se si tratta di una parete frantumabile come quella che ci ha portato qui?Direi che vale la pena di controllare!-
Jekill affermò: -Se volete dateci pure un'occhiata.Non è pericoloso.Noi intanto andiamo a destra.Procederemo lentamente in maniera di farci raggiungere!-
Ogino-Dc in breve tempo raggiunse la parete e cominciò a colpirla con la sua arma multiuso.
Nel frattempo Luce,Randal,Jekill,Majere e Edoen si avventuravano nell'altro cunicolo.
Ma fatti pochi passi il pavimento crollò e i nostri eroi caddero nove metri più in basso.Solo il lupo grazie ad un agile salto non finì nel burrone.
Luce si rialzò subito.Per fortuna erano caduti su un elevato strato di fango.Molto sporco ma nessun osso rotto.
Ma la mezz'elfa fu subito immobilizzata alle spalle da due bassi e grossi individui.
Ne vennero altri cinque.Erano barbuti e muscolosi:si trattava di Nani.Ebbero subito la meglio su Jekill,Majere e Randal che nel frattempo non erano neppure riusciti a rialzarsi.
Il più forte e vecchio dei Nani gettò a Jekill un'occhiata decisamente sprezzante: -Tu fai parte di quella tribù di barbari venuti dal freddo!Voi barbari complottate da anni contro noi Nani!Siete patetici!Sarete pure muscolosi ma non potete nulla contro chi è più valoroso e intelligente di voi!-
-Splsplsplutsgrblu!- bofonchiò il povero Jekill che aveva ancora la bocca piena di fango.
Il vecchio Nano sollevò l'ascia dichiarando: -Gli altri sono a posto.Al barbaro invece ci penso io.Non lo farò soffrire!-
Nel frattempo Ogino avendo capito che non c'era nessun passaggio nascosto decise di riunirsi al gruppo.Gli venne incontro Eoden che cominciò ad ululare.
Ogino-Dc capì subito:gli altri erano in pericolo.Cominciò a correre dietro al lupo.Poco tempo dopo avere imboccato il cunicolo a destra vide la creatura fermarsi bruscamente,troppo bruscamente per i suoi scarsi riflessi:ci inciampò sopra e finì anche lui nel burrone cadendo sopra il Nano che stava per uccidere Jekill.
Un Nano dall'aspetto fiero armato di martello si avvicinò ai nostri eroi e Ogino alzò la testa sputandogli in faccia il fango.
Il Nano inflessibile fece cenno di lasciare liberi gli estranei e proclamò: -Sono Giulius Rock,capo degli esploratori della colonia di Downrocker.Perdonate mio zio Crack:la sua mente malata rievoca battaglie di trecento anni fa.Penso che siate venuti qua con le migliori intenzioni.Tuttavia credo che non siate in voi:fate irruzione in uno dei nostri tunnel,tramortite mio zio e mi sputate in faccia!Senza dubbio siete sotto l'influsso di Kadur,perciò dovrò segregarvi nella mia colonia finchè non sarete tornati in voi!-
Jekill sguainò la spada annunciando: -Folle!Ecco la mia spada che gronda del sangue di Kadur!-
Giulius strabuzzò gli occhi e disse: -Avete ucciso la bestia!Siete veramente valorosi!Ottimo!Ditemi ciò che vi serve!Vi darò tutto l'aiuto possibile nella vostra impresa,sperando che nel frattempo voi vogliate darmi una mano nelle mie piccole faccende personali!-.
@Jekyll@
00mercoledì 7 giugno 2006 19:53
Giulius Rock guardò con attenzione ogni componente di quello strano gruppo che era riuscito ad uccidere la bestia Kadur.
-Immagino, madama e messeri, che siate abitanti del Regno di Blue Dragon: solo i seguaci di Blue Dragon possono avere l'ardire di avventurarsi in queste grotte, senza una guida sicura!
-Dite bene, Mastro Nano! Veniamo dal Regno del Sommo Blue Dragon. Io sono Randal, detto il Calmo, Fabbro del Regno ed Aspirante Vassallo di Blue Dragon- Randal accennò un piccolo inchino, ancora indolenzito per la caduta.
-Il mio nome è Majere, Aspirante Vassallo del Regno. Sono un mago di una certa esperienza e i miei incantesimi e le mie magie sono al vostro servizio!- Majere si presentò orgoglioso delle sue credenziali, mentre, imbarazzato, cercava di liberare la bocca dai residui di fango.
-Io sono Luce, Aspirante Vassalla del Sommo Blue Dragon, maga ed esperta di erbe curative- la maga mezza elfa chinò il capo in segno di rispetto.
-Mi chiamo Ogino DC e sono Aspirante Vassallo del Regno di Blue Dragon e, se possono esservi utili, le mie capacità e le mie competenze sono a vostra disposizione, Mastro Giulius Rock!
-Non mi sbagliavo, vedo- commentò soddisfatto Giulius Rock, spostando la pesante ascia da guerra da una spalla all'altra, poi il suo sguardo severo ed indagatore si pose su Jekyll: valutò, per un momento l'armatura d'argento con la croce di alabastro blu incastonata nel pettorale, gli scudi ovali che proteggevano gli avambracci del cavaliere, l'elmo con il pennacchio di penne d'aquila bianca, la sciabola e la spada che pendevano dai suoi fianchi.
-E voi, cavaliere?
-Perdonate, messere, il mio imbarazzo e se mi presento a voi per ultimo, ma l'educazione mi impone di lasciare la precedenza a chi mi è superiore in grado e forza. Il mio nome è Jekyll, detto il Mancino, Cavaliere del Nord. A vostra disposizione- Jekyll appoggiò il pugno destro sul centro della croce di alabastro blu del pettorale e si inchinò davanti al nano.
Giulius Rock incurvò le labbra in un sorrisetto ironico, compiaciuto, probabilmente, del fatto che un uomo del Nord si inchinasse di fronte a lui.
-Avete detto Cavaliere del Nord, ne sono sicuro, ma non vi ho sentito pronunciare le parole Aspirante Vassallo...o mi sbaglio?
Il viso di Jekyll avvampò d'ira e di vergogna, ma il cavaliere riuscì a contenersi.
-Non vi sbagliate, Mastro Nano. Non sono Aspirante Vassallo del Regno del Sommo Blue Dragon, almeno non ancora. Ho fatto richiesta al Sommo perchè mi accetti al suo servizio come Aspirante Vassallo, ma non ho ancora ricevuto una risposta. Per questo vi ho detto che mi sono sentito in dovere di presentarmi per ultimo, lasciando il passo a chi mi è superiore.
-Dunque, riconoscete come superiori a voi gli Aspiranti Vassalli?!
-Io credo che lo siano, se sono stati ritenuti degni dal Sommo di un titolo che a me non è stato ancora concesso!
-E non ve lo concederanno mai, vile abitante delle nevi!- sbraitò il vecchio Crack -Il Sommo non è così sprovveduto da allevarsi in seno una serpe come voi, nordico!
-Tacete, zio!- gridò di rimando Giulius Rock, poi, voltandosi nuovamente verso Jekyll, continuò -Cavaliere del Nord, non vi nascondo che, in parte, condivido lo scetticismo di mio zio nei vostri confronti. I nostri popoli si sono affrontati per secoli e non posso dimenticare il dolore e la sofferenza che la vostra gente ha dispensato tanto generosamente ai Nani, ma dal momento che si tratta di avvenimenti che si perdono quasi nella notte dei tempi, vi concederò una possibilità!
-Ve ne sono grato, messere.
-Stolto nipote! Questa gente, venuta dal freddo, va uccisa prima che possa fare danni!
-Per prudenza, però, messer Jekyll- Giulius continuò imperterrito, ingnorando le urla e le proteste del vecchio zio -vi devo chiedere, prima di accompagnarvi alla nostra colonia, di consegnarmi la sciabola d'argento, la spada di Acciaio Azzurro che portate ai fianchi e gli scudi che proteggono i vostri avambracci!
-Ma è oltraggioso, Mastro Nano, non potete chiedere ad un cavaliere, venuto in pace, di consegnarvi le sue armi e le sue difese, come se fosse vostro prigioniero!- protestò energicamente Randal, che era sul punto di perdere la pazienza per la seconda volta.
-Messer Jekyll non ha certo intenzioni malvagie nei vostri riguardi! E' stato in gran parte merito suo, se Kadur è stata eliminata!- aggiunse, indignato Majere.
-Questo, per quanto mi riguarda, potrebbe essere successo unicamente perchè non sapeva ancora dell'esistenza di una colonia di Nani in queste grotte!
Luce ed Ogino Dc fecero per protestare, ma si trattenero, quando videro lo sguardo rassegnato del loro compagno.
-Amici, se Mastro Giulius Rock, non si fida di me, non abbiamo altra scelta che assecondarlo. Farò ciò che chiede, affinchè ci permetta di attraversare la sua colonia, uscire da questo labirinto di roccia e continuare la nostra missione!
-Per essere un uomo del Nord, siete saggio, cavaliere- sorrise sardonico Giulius Rock.
Jekyll sguainò la sciabola e la spada e le consegnò ad un Nano che, silenzioso come un'ombra, si era materializzato al suo fianco. Poi slacciò l'avambraccio sinistro dell'armatura e lo porse ad un secondo Nano che, come il primo, sembrava essersi materializzato dal nulla. Infine, sfilò l'avambraccio destro, ma, quando la sua mano fu libera dalla protezione dell'armatura, un luccichio attirò l'attenzione dei Nani. Giulius Rock si avvicinò sospettoso al Cavaliere del Nord e gli afferò la mano destra.
-Ma...questo anello ottagonale è...di mithrill!- mormorò stupito da quella vista.
-Come fa un nordico ad avere del mithrill addosso?- urlò lo zio Crack, fendendo pericolosamente l'aria con la sua ascia -Di certo, lo avrà preso ad un Nano che avrà trucidato a tradimento!
Lo sguardo di Giulius Rock si fece duro e sospettoso.
-Questo anello ottagonale di mithrill incantato mi è stato donato da Narak, Nano Maestro D'Ascia, come ricompensa per averlo soccorso e curato...era stato aggredito da una squadra di briganti nei pressi della città di Crelia- spiegò Jekyll.
-Il Nano Narak...da quanto tempo non sentivo questo nome- Giulius sembrava senza parole -Se quello che dite è vero, allora voi sareste il Barbaro Buono!- Giulius sembrò meditare, poi tornò a guardare Jekyll- Non è possibile, voi state mentendo! La leggenda del Barbaro Buono è solo una favola che la grande mente di Narak ha inventato, dopo essere stata ottenebrata dagli anni!
Il manico dell'ascia di Giulius Rock guizzò veloce e colpì violentemente Jekyll dietro le ginocchia; il Cavaliere del Nord, sorpreso, cadde a terra e, prima che gli altri potessero aiutarlo, venne legato mani e piedi.
-Dite che siete inferiore ad un Aspirante Vassallo, bene! Sappiate che la cosa mi colma di gioia, perchè nessuno dal Regno di Blue Dragon verrà a reclamare per il vostro sangue! Vi pentirete, quando sarà troppo tardi, per aver abusato di una leggenda dei Nani al fine di farvi ben volere! Lo capirete un attimo prima che la vostra testa cada per terra, recisa di netto dal collo!
Giulius, lo sguardo folle per il furore che lo pervadeva, poggiò un piede sul torace del cavaliere, steso a terra, e sollevò la sua pesante ed affilatissima ascia da guerra.

[Modificato da @Jekyll@ 07/06/2006 19.57]

M@jere
00giovedì 8 giugno 2006 17:26
Giulius Rock, lo sguardo iniettato d sangue, calò l'ascia sul collo esposto del Cavaliere del Nord. Luce, silenziosa, si era avvicinata a Rock, senza essere notata da tutti gli altri nani, che attendevano eccitati la decapitazione del loro presunto nemico. La maga del regno estrasse da una tasta nascosta nel vestito una foglia secca. Majere non era un gran conoscente delle erbe curative, ma capiva benissimo, solo grazie alle sue conoscenze intrinseche in ogni elfo che quello era un anestetico. Luce lo sbriciolò sotto il naso del nano proprio mentre l'ascia cadeva. Essa sfuggì dalle mani di Giulius e scivolò sull'armatura di Jekill. Randal diede una randellata col suo martello al tozzo nano che teneva in mano la spada del Cavaliere, ed egli, intontito, non riuscì a reagire mentre Jekill si riappropiava dell'arma. Seguì una fuga precipitosa ne cunicoli dei nani, al termine della quale i nostri eroi si trovaro al bordo di un crepaccio.
-Sembra profondo- osservò Ogino-Dc
-Almeno trenta metri.
-Non possiamo sopravvivere a un tuffo del genere!
A Luce venne un idea.
-Vedete questa pianta qui sotto? Randal, vi potete calare attaccandovi a essa, fidatevi delle mie conoscenze, è molto resistente- disse alludendo al ramo all'apparenza sottilissimo che sporgeva dalla roccia. -Una volta lì dovete colpite coni vostr opossente maglio la parete di roccia: dovreste riuscire a creare almeno un appiglio per i piedi di noi cinque.
Randal seguì alla lettere i consigli della maga, e gli avventurieri si calarono nel burrone appena in tempo per sentire i nani arrivare, dopo essere stati lasciati indietro a causa delle loro gambe tozze. Jekill si esibì in un urlo spettacolarmente convincente.
-Morti! Crepati! Caduti nel burrone!
Esultavano i nani. Poi decisero che gli umnani e gli elfi non erano più un problema e tornarono alle loro occupazioni.
Il piccolo cornicione di rocci creato da randal era largo al massimo trenta centimetri, e sembrava poco sicuro ( [SM=x92713] )
-Dobbiamo trovare il modo per andare via di qui
Disse Randal, esprimendo i pensieri di tutti.
-Potremmo riarrampicarci fuori- suggerì Ogino DC
-No,- rispose Luce -i nani ci ritroverebbero. No,- Ripetè -dobbiamo riuscire a calarci da qui. Majere, non ci potete aiutare?
-Mah- il mago rifletté un attimo - non posso far volare nessuno di noi, però mi sembra di ricordare un incantesimo che aiutava a preparare gli Hamburger... no, non ci può aiutare... Si, posso ridurre il nostro peso, ma non so se le mie scarse capacità magiche saranno sufficenti per ridurre il peso di ognugno di noi abbastanza da lasciarci cadere come piume.
Però possiamo provare

[Modificato da M@jere 08/06/2006 17.42]

()Luce()
00venerdì 9 giugno 2006 13:45
Luce guardò poco convinta l'elfo. Iniziò a ispezionare la parete di roccia e trovato un appiglio iniziò a calarsi giù. Gli altri intanto continuavano a discutere animosamente per decidere il da farsi:
-Voi che ne pensate Luce?- disse voltandosi Randal.
Subito un' espressione di stupore si dipinse sul suo volto:
-Ma ma....dov'è finita? è SPARITA!
Gli altri smisero subito di discutere e si voltarono verso il punto dove prima si trovava Luce.
-Messeri!
Una voce che proveniva dal burrone lì chiamò, con tono impaziente.
-Lady Luce siete voi?- domandò Ogino sospettoso.
-Chi altri può essere?- rispose quella ridendo
Tutti sospirarono di sollievo e Majere si affacciò sul nero baratro, socchiudendo i suoi occhi acuti.
-Riesco appena a vederla, credo che abbia raggiunto il fondo del precipizio, credo che non sia poi così alto.....
Anche gli altri si sporsero, ma la loro vista era troppo debole per scorgere, la mezza- elfa, ciò che vedevano era solo un nero baratro.
D'un tratto sentirono dei passi frettolosi sopra il burrone:
-Dannazione!- imprecò Jekyll -Abbiamo parlato a voce troppo alta credo che ci abbiano sentiti!-
Subitò si appiattì contro la parete rocciosa, imitato dagli altri. Fortunatamente poco dopo, l'eco dei passi si spense.
Majere e Ogino ispezionarono la parete rocciosa:
-Guardate!- eslamarono Ogino e Majere -Luce deve essersi calata giù da questo punto, dove è pieno di appigli-
Ogino e Majere iniziarono subito a scendere per la roccia, che in quel punto era meno scoscesa; Randal e Jekyll invece esitavano, il primo, perchè non amava le grandi altezze e il secondo, poichè a causa dell'armatura, era impacciato nei movimenti.
Alla fine Randal si ricordò di avere una corda e così i due scesero senza timore. Raggiunta terra giunse subito a lle loro orecchie il chiaro suono di acque. Poco distanti c'erano Majere, Ogino e Luce; quest'ultima guardava pensierosa, un fiume lì vicino. D'un tratto inizio a cantare piano con voce dolce.

Lì nelle profondità dei monti
trasparente e puro scorro
non miro albe nè tramonti
Fiume di Terra, son chiamato Egheflun


OT- scusate adesso non ho tempo di terminare, devo andare a vedere la recita di mia sorella, appena torno continuo! [SM=x92702]

[Modificato da ()Luce() 09/06/2006 14.55]

M@jere
00sabato 10 giugno 2006 14:55
ot- non ci sarò per due settimane, colgo l'occasione per dirve che sarò in spagna.
Ciaoooo
()Luce()
00sabato 10 giugno 2006 16:40
Tutti si voltarono verso di Luce e ascoltarono affascinati il suo canto. Quando, però, poi terminò Randal assunse un'aria seria:
-Lady Luce...... Non credo che questo sia il momento migliore per cantare una canzoncina, come se stessimo facendo una passeggiata....
Luce sorrise: -Non innervositevi. Oltretutto sapete benissimo, che i versi che ho cantato fanno parte di un antico poema elfico, scritto al tempo delle guerre tra RedDragon e Blue Dragon!-
Majere assentì con il capo

Gli altri guardavano Luce con curiosità.
La mezza elfa si riavviò i capelli in una treccia e rivolgendosi di nuovo ai compagni continuò:
-Non cantavo a caso quei versi, li ho imparati quando vivevo con gli elfi.
-ma voi-intervenne Ogino -Non avevate quattro anni quando perdeste i vostri genitori, e il re di Nisvel vi trovò? Come facevate ad aver già imparato i versi di un poema a quell'età?-
Luce lo guardò sorridendo divertita:
-Per il re avevo quattro anni, ma chissà per gli elfi come passa il tempo nelle loro foreste....
Comunque- proseguì - Credo che questo fiume sia l'Egheflun, infatti il poema continua e nomina anche i Nani, tutti punti combaciano.....
-Ma se non erro si dice che l'Egheflun sia un fiume di montagna, quando siamo giunti nell'abitazione del Negromante stavamo in pianura, solo in lontananza c'erano delle montagne....- constatò Jekyll pensieroso
-Però in effetti non sappiamo dove si snodano queste gallerie e potremmo tranquillamente essere arrivati alle montagne del Ris...- aggiunse Randal dopo un po'

[Modificato da ()Luce() 10/06/2006 16.41]

@Jekyll@
00lunedì 12 giugno 2006 17:15
-Una cosa è certa, amici, dobbiamo uscire da questo dedalo di gallerie- mormorò Ogino DC, fissando attentamente il fiume che si snodava davanti a loro.
-Mi sembra che, a questo punto, non ci resti altro da fare che seguire le acque del fiume, sperando che ci portino in superficie. L'alternativa è tornare indietro, ripercorrere la strada che abbiamo fatto, ammesso di non smarrirci nuovamente, affrontare i Nani sul loro territorio e trovare un'uscita dalla selva di stalattiti e stalagmiti che abbiamo incontrato dopo aver sconfitto Dasher!- disse Majere con convinzione- E la cosa non mi sembrerebbe molto saggia, se devo dirla tutta- aggiunse, dopo poco.
-Certo che messa in questo modo, messere, sembra che, invero, noi non si abbia altra scelta!- commentò Randal, accovacciandosi sulla riva del fiume e iniziando a gettare qualche sassolino tra i gorghi scuri delle acque sotterranee.
-Temo che messer Majere abbia ragione, Mastro Fabbro! Arrivati a questo punto, anche io sono del parere che ci convenga seguire il fiume, almeno avremo sempre un punto di riferimento sicuro, riducendo, così, le possibilità di perderci!- aggiunse Luce.
Gli Aspiranti Vassalli si scambiarono uno sguardo di intesa, solo Jekyll rimaneva silenzioso, in disparte, mentre finiva di fissare gli avambracci argentati della sua armatura.
-Cavaliere del Nord, cosa ne pensate?- chiese Randal, scrutando Jekyll con attenzione, come se avesse intuito che, dallo scontro con i Nani, era successo qualcosa.
-Credo abbiate ragione, amici. Anche io sono del parere che la strada che vi conviene maggiormente percorrere sia quella del fiume: di certo, lui o uno dei suoi immissari, vi riporteranno alla luce del sole!

[Modificato da @Jekyll@ 12/06/2006 19.01]

@Jekyll@
00lunedì 12 giugno 2006 21:43
-Temo di non capire le vostre parole, messere! Voi non venite con noi?- chiese con un filo di voce Ogino DC.
-Badate a quel che dite, Cavaliere del Nord!- disse, minaccioso, Randal, muovendo un passo verso Jekyll.
-Come sarebbe a dire, messere, che ci consigliate una strada e non la seguite con noi?- mormorò Majere con un filo di voce a causa della delusione recatagli dal Cavaliere del Nord.
Luce non disse nulla, serrò le labbra fino a farle divenire bianche, ma il suo viso cominciò, lentamente, a diventare rosso per la fatica di trattenere la collera.
-Messere, avete fatto una promessa, vi siete impegnato, come tutti noi, a seguire Lady Luce nel suo viaggio, non potete mancare alla parola data!- spiegò, conciliante, Ogino DC come se avesse voluto ricondurre Jekyll sulla retta via.
-Siamo arrivati fin qui affrontando mille pericoli e, sicuramente, ne incontreremo altrettanti sulla strada che ci resta da percorrere! Il vostro aiuto ci è necessario, cavaliere!- disse, quasi implorando, il mago elfo: possibile che quel cavaliere, vestito d'argento, che tanto coraggio e tanta fedelatà aveva mostrato in più occasioni, ora si comportasse da vile?
-Messer Majere, il mio aiuto non vi è necessario! Voi siete Aspiranti Vassalli, mi siete superiori in forza e poteri, non sarò certamente io a fare la differenza nei destini di questo viaggio!
-Smettetela, una buona volta, con questa storia!- gridò, esasperato, Majere -Probabilmente avete ragione voi, cavaliere, noi Aspiranti Vassalli vi siamo superiori, ma sta di fatto che se non fosse stato per voi e per la vostra straordinaria resistenza al gelo, Kadur del Lago Inferiore ci avrebbe annientati senza alcuno sforzo!
-Amici, lascite che vi spieghi...
-Se avete realmente intenzione di abbandonare il nostro viaggio, nonostante che vi siate impegnato con la vostra parola di cavaliere, le vostre spiegazioni non ci interessano, messer Jekyll- ribattè Randal, con voce pacata, benchè i suoi occhi lampeggiassero di ira.
-Siete soltanto un bugiardo- gridò, d'un tratto, Luce, con quanto fiato aveva in corpo.
Mentre l'eco del grido si spegneva, rimbalzando sulle pareti di roccia intorno a loro, Luce voltò le spalle al Cavaliere del Nord, incrociando le braccia sul petto.
Jekyll tacque un istante, la testa china.
-Mi dispiace, amici, non poter mantenere la parola data, ma io devo restare qui...devo ritrovare Eoden!
Gli Aspiranti Vassalli rimasero senza parole per un breve momento.
-Ero sicura di non esermi sbagliata sul vostro conto, messere!- disse Luce, tornando a guardare Jekyll, con gli occhi lucidi per le lacrime -Avete ragione voi, cavaliere! Tutti noi abbiamo nei confronti del vostro lupo un grande debito di riconoscenza! Da quando siamo caduti nella trappola dei Nani di Giulius Rock, gli eventi si sono succeduti con una tale velocità che non abbiamo avuto tempo per pensare ad Eoden, ma sarò ben lieta di affrontare, al vostro fianco, l'intera colonia di Nani che popolano queste caverne se necessario, per ritrovarlo!
-Lady Luce ha ragione; tutti noi dobbiamo molto ad Eoden e anch'io rimarrò al vostro fianco fino a quando non avremo recuperato il nostro compagno a quattro zampe!- disse Ogino Dc, sorridendo.
-Cavaliere del Nord, ho male interpretato le vostre parole e ho dubitato di voi e del vostro cuore vi chiedo perdono! Il mio maglio è al vostro servizio!- disse Randal, appoggiando una possente mano sulla spalla destra di Jekyll.
-Amici, concordo pienamente con voi, ma farò le mie scuse a messer Jekyll più tardi! Le mie orecchie ed i miei occhi da elfo mi avisano che stanno arrivando quattro...no cinque Nani, pronti a combattere...ne sento già il grido di guerra, portato dall'eco di queste grotte!- mormorò, impallidendo, Majere, mentre fissava, preoccupato, una grande spaccatura nella parete di roccia alla loro sinistra.
-Ma come hanno fatto a trovarci così presto?!- disse Ogino DC, impugnando la sua arma.
-Probabilmente hanno sentito le eco del nostro piccolo alterco e, abituati come sono, a vivere in un mondo pieno di suoni riflessi non ci hanno messo molto a localizzarci!- spiegò Randal, sollevando il suo pesante maglio, pronto alla battaglia.
-Non mi piace scappare di fronte al nemico! Ora avremo l'occasione di mostrare a questi Nani bellicosi quello che siamo capaci di fare!- disse Luce, mentre richiamava alla mente tutte le formule magiche e gli incantesimi che le sarebbero serviti nel corso dello scontro.
-Sconfiggeremo i Nani di Giulius Rock, ritroveremo Eoden e riprenderemo il nostro viaggio da dove lo abbiamo interrotto!- disse Jekyll, sguainando la sciabola d'argento e la spada di Aciaio Azzurro.
-Quando usciranno allo scoperto, suggrisco di andargli incontro, così da limitare la loro avanzata e da riservarci qualche metro per, eventualmente, arretrare di qualche passo, senza finire con le spalle contro la roccia!- propose Randal, muovendo un passo in avanti.
Gli altri si scambiarono uno sguardo d'intesa ed insieme annuirono.
Dopo qualche istante, dalla grande spaccatura nella roccia, uscirono cinque Nani dalla lunga barba rossa, che brandivano, sopra le loro teste, possenti sce bipenni.
-Avanti, amici, mostriamo a questi Nani di he pasta siamo fatti!- tuonò Randal, cominciando a correre -Per Blue Dragon! Per Eoden!
-Per Blue Dragon! Per Eoden!- gli risposero, all'unisono, i compagni, mentre cominciavano la carica.
E la battaglia ebbe inizio.
@Jekyll@
00giovedì 22 giugno 2006 19:09
Le lunghe gambe dei cinque furono un gran vantaggio durante l'assalto. I Nani non riuscirono che ad avanzare di pochi metri prima del violento impatto. La penombra del sottosuolo veniva illuminata sprazzi dalle scintille sprigionate dalle armi che cozzavano con violenza le une contro le altre e dai lampi delle magie di Majere e Luce. Per quanto tozzi e piuttosto lenti nei movimenti, i Nani riuscivano a schivare abilmente i colpi e gli incantesimi dei loro avversari. Improvvisamente due Nani si staccarono dalla mischia e si lanciarono contro Luce, sembravano attirati da lei. Uno di essi scagliò la sua pesante ascia bipenne contro la maga mezz'elfa. Il sibilo dell'aria tagliata dall'affilatissima lama, attirò l'attenzione di Ogino DC, che si lanciò sulla compagna di viaggio, buttandola a terra.
-Sembra che ce l'abbiano tutti con me!- mormorò la maga, rialzandosi faticosamente.
-Temo si tratti del vostro medaglione, milady! Sembra che i Nani abbiano voglia di prendevelo, come risarcimento per non essere riusciti a tagliare la testa di Jekyll!
Un tonfo assordante li costrinse a riportare la loro attenzione sul campo di battaglia: Randal aveva violentemente colpito l'elmo di un Nano, che era stato scaraventato contro la parete di roccia vicina. Il piccolo corpo si accasciò mollemente a terra, inerme, e la profonda ammaccatura del ferro che proteggeva la testa suggeriva che difficilmente si sarebbepotuto rialzare molto presto! Lo scontro si protasse ancora per molto tempo.
-Amici, forse mi è venuta un'idea!- gridò Jekyll, per superare il fragore delle armi, mettendosi davanti ai suoi compagni e rinfoderando le sue armi; portò una mano al collo ed estrasse la Stella dello Zenit -Illumina il buio, Stella dello Zenit!
Subito un'intensa luce bianca si diffuse nell'antro ed i Nani ne furono accecati, brandivano alla cieca le loro asce, con fendenti a vuoto, si muovevano in modo disordinato, era sparita qualunque traccia di una strategia di combattimento.
-Majere, Luce! Tocca a voi, colpiteli!- gridò Randal, che aveva capito il piano del Cavaliere del Nord.
I due maghi si mossero contemporaneamente, scagliando contro i Nani degli incantesimi di blocco, che li immobilizzarono all'istante. Quando la luce del pendente di Jekyll si spense, tutti i Nani giacevano a terra e solo l'odio e la folle rabbia che brillavano nei loro occhi permettevano di distinguerli dai morti.
-Buona idea, messere! Mi congratulo!- disse Ogino DC, battendo amichevolmente una mano sulle spalle di Jekyll, mentre questi riponeva la Stella dello Zenit sotto il pettorale dell'armatura d'argento.
-Vi ringrazio, messer Ogino!
-Vi faccio i miei complimenti, Cavaliere- disse Randal -ma la durata dell'incantesimo non durerà molto! Dobbiamo allontanarci!
I cinque amici ripresero la via per cui erano venuti e cominciarono la ricerca di Eoden. Dopo alcuni minuti, giunsero alla parete di roccia da cui erano scesi con tanta difficoltà. Randal stava già per chiedere a Majere ed a Luce se fosse stato loro possibile aiutarli con un incantesimo a risalire la ripida parete, quando sentirono un gran vociare ed il rumore di un gruppo di persone in corsa. Gli Aspiranti Vassali ed il Cavaliere del Nord si appiattirono contro la parete.
-Probabilmente, il rumore della battaglia ha attirato altri Nani!- suggerì Luce.
-A me, sembra piuttosto che stiano inseguendo qualcuno!- commentò Majere, poi sornione aggiunse -Orecchie da elfo non mentono...di solito!
Un ovattato rumore di corsa si fermò proprio sopra le loro teste ed un po' di pietrisco cadde dalla cima della parete vicino ai loro piedi. I cinque amici trattenero il fiato e si concentrarono sui rumori che sentivano: il rumore della corsa dei Nani si stava avvicinando, ma sopra le loro teste sentivano come il respiro affannoso di chi ha fatto una lunga corsa.
-Questo ansimare...io lo conosco!- bisbigliò Jekyll.
Il Cavaliere del Nord sollevò il viso verso l'oscurità che avvolgeva l'apice della parete, mosse un passo in avanti per poter essere visto da chi si trovava sulla cima sovrastante e chiamò il suo lupo a mezza voce; subito le grosse orecchie ed il muso bianco del lupo si sporsero dal ciglio della scarpata, seguito da un uggiolio di felicità.
-Che mi prenda un colpo, messere! Il vostro lupo vi è veramente affezzionato! Ha sfidato un'intera colonia di Nani per ritrovarvi!- commentò, stupito Majere.
-Già, Eoden è proprio speciale! Ma come faremo a farlo scendere?- chiese timidamente Luce
Jekyll sorrise, continuando a guardare in alto, strizzò l'occhio al lupo bianco.
-Eoden, salta!- ordinò, aprendo le braccia.
Per un istante non successe niente, come se il lupo stesse valutando la possibilità di non obbedire al suo padrone, ma poi spiccò il suo salto e si lasciò cadere.
L'impatto non fu certo leggero, sotto il peso del lupo, Jekyll cadde a terra violentemente, tirandosi dietro il suo fido compagno; Eoden si rialzò immediatamente e, scodinzolando come il più tenero dei cuccioli, cominciò a leccare il viso del suo padrone.
-Buono, Eoden, buono! Così mi fai il solletico! Adesso non abbiamo tempo per festeggiare!- disse Jekyll, spostando delicatamente il lupo con una mano e rimettendosi in piedi -Pesi troppo, amico mio! Dovrei metterti un po' a dieta!
-Non vorrei interrompere il vostro idillio, messere, ma tra pochissimo quei Nani saranno qui!
-Avete ragione, Majere! Andiamo!
Il gruppo, nuovamente al completo, cominciò a correre fino al fiume sotterraneo su cui avevano combattuto: avrebbro dovuto seguirlo, se volevano avere una possibilità di uscire da quel tremendo mondo sotterraneo.
Quando giunsero sulle rive del fiume, Randal si fermò bruscamente.
-I Nani vivono in queste grotte, amici, e sarebbe stupido, da parte nostra, pensare che per arrivare fin qui affrontino quella parete scoscesa, avranno sicuramente una strada più comoda, ma noi possiamo chiudere la loro via d'uscita sulle rive del fiume!
Così dicendo, il Fabbro del Regno tornò sui suoi passi e, piantati i piedi allo sbocco della galleria da cui erano appena usciti, diede due violenti copi di maglio alle pareti di roccia. Immediatamente una ragnatela di crepe si arrampicò per diversi metri verso la volta, poi un sordo rumore cominciò a rimbombare dall'alto. Randal si allontanò rapidamente, raggiungendo i suoi amici. Quando si voltò, una parte della volta franò rumorosamente a terra ostruendo la galleria che portava al fiume.
-Ecco fatto! I Nani avranno un bel po' da lavorare per ripristinare il passaggio! Adesso, amici, vediamo di trovare una via che ci riporti in superficie!
@Jekyll@
00giovedì 29 giugno 2006 18:25
-A questo punto, messeri, direi che non ci resta altro da fare che seguire le rive del fiume!- disse Luce, guardando le acque gorgoglianti e turbinose.
-Sono d'accordo con voi, milady. Spero solo che avremo l'occasione di trovare anche qualcosa da mettere sotto i denti...sto morendo di fame!- disse Majere, portandosi una mano sullo stomaco, che aveva cominciato a brontolare.
Luce frugò nelle tasche della sua veste e ne trasse alcune foglie dal colore verde brillante, che porse all'elfo.
-Tenete, mago Majere, masticate queste foglie fin quando non vi si scioglieranno in bocca, dovrebbero attenuare la vostra fame!- Luce sorrideva.
Intanto, Randal, Ogino DC e Jekyll scrutavano il fiume, pensierosi.
-Potrebbero volerci dei giorni...solo il Padre Creatore sa quanto può essere lungo questo fiume!- mormorò, preoccupato, Ogino DC.
I due compagni di viaggio annuirono; pochi istanti dopo, Luce e Majere raggiunsero le sponde del fiume.
-Allora, amici, ci mettiamo in marcia?- domoandò Majere, euforico per aver placato la sua fame.
Il gruppo si rimise in cammino. Dopo molte ore di marcia, arrivarono ad un piccolo slargo sulla riva, coperta di erba scura e qualche foglia secca.
-Penso che sia giunto il momento di accamparci, dobbiamo riposare!- propose Randal, mentre iniziava a raccogliere un po' d'erba da far bruciare.
-Guardate qui, amici! Queste sono foglie!- gridò Luce, felice, mentre in ginocchio sull'erba, ne raccoglieva alcune per studiarle e valutarne le eventuali proprietà.
-Già, ma io non vedo alberi!- sentenziò Ogino DC
-Questo può non voler dire nulla messer Ogino- disse Jekyll, accostandosi al compagno -Se sospinte da una robusta corrente d'aria, incanalata a dovere, come tra le mura di una gola o un tunnel, queste foglie possono aver percorso anche diversi chilometri!
-Ma, comunque, questo vuol dire che, da qualche parte, lì fuori ci sono alberi e magari vicini! Forse sarebbe il caso di procedere ancora un po'...magari riusciremo ad accamparci al riparo degli alberi!- propose Luce, ansiosa di tornare all'aria aperta.
-Non so se sia una cosa prudente, milady- le rispose il Cavaliere del Nord -gli alberi potrebbero essere molto lontani e noi potremmo non trovare più un posto adatto ad accamparci.
-Jekyll ha ragione, milady, inoltre fin quando saremo sulla sponda del fiume, con la roccia che ci copre le spalle, sarà anche più facile impedire attacchi a sorpresa da parte di chiunque!
Luce sembrò pensarci un attimo, poi risopse, annuendo- Mi sembra sensato!
Il gruppo si accampò e, non appena furono tutti tranquilli, la stanchezza del viaggio li sopraffece e piombarono in un sonno profondo. Solo Eoden, in disparte, vegliava, silenzioso.
I cinque viaggiatori riposarono senza interruzioni; dopo alcune ore, Randal si destò e si portò vicino all'acqua del fiume, perso nei suoi pensieri. Dopo alcuni minuti gli altri lo raggiunsero. Il gruppo radunò le proprie cose e si rimise in marcia. Dopo quasi sei ore, durante le quali vennero scambiate ben poche parole, una fresca brezza accarezzò il viso dei viaggiatori.
-Ormai siamo prossimi all'uscita- commentò Majere.
E così fu. Passarono altre due ore prima che davanti al gruppo comparisse l'apertura di una caverna, oltre la quale la luce del sole penetrava la penombra, che, sovrana, regnava nel mondo sotterraneo.
I cinque amici si guardarono l'un l'altro, gli occhi colmi di gioia, prima di accelerare il passo ed uscire all'aria aperta.
-Eccoci fuori!- gridò Ogino DC
Continuarono a seguire il fiume, che voltava, con un'ansa molto stretta, a sinistra. Quando terminarono la curva del fiume, la gioia, che animava il loro viso si spense.
Erano tornati al punto di partenza. Riconobbero il luogo dal ceppo di legno a cui, tranquillo, era legato il possente Fendor, ma il tetro bosco che avevano attraversato era completamente scomparso.
-Ma come è possibile!?- domandò, con voce priva di inflessioni, Luce
-Sembra che non abbiamo fatto altro che girare intorno! Quale potente magia può aver fatto questo?- Majere era sconvolto.
-Amici, credo che la cosa più saggia da fare sia rimettersi in cammino sulla strada che avevate intrapreso, prima che Luce venisse rapita e che noi ci incontrassimo...questo posto non mi piace assolutamente!- commentò Jekyll, mentre accarezzava il collo muscoloso della sua cavalcatura e accertandosi che tutto fosse in ordine.
-Avete ragione, Cavaliere, ma ora voi avete un cavallo, mentre noi siamo a piedi! Per procedere tutti insieme, dovremo procurarci anche noi delle cavalcature!- disse Ogino DC, guardandosi intorno, ancora stranito.
-Questo, messer Ogino, non è un grande problema: poco più a sud, c'è un villaggio; lì dovremmo poter trovare ciò che ci serve, senza molti problemi!
-Dovremmo, però, prima di tutto, tornare al nostro bivacco a recperare ciò che abbiamo abbandonato, quando abbiamo sentito il grido di Luce, durante l'aggressione che ha subito...ammesso che ci sia rimasto qualcosa e non sia stato depredato!- aggiunse Majere.

[Modificato da @Jekyll@ 29/06/2006 19.02]

[Modificato da @Jekyll@ 29/06/2006 19.53]

@Jekyll@
00giovedì 29 giugno 2006 19:50
-Già, Majere ha ragione! Chissà quanto tempo siamo rimasti lontano dal nostro accampamento...quella costante penombra mi ha fatto perdere il senso del tempo!- disse Luce, mentre, accovacciata a terra, accarezzava la candida testa di Eoden.
Improvvisamente si alzò una piacevole e delicata brezza e l'aria si riempì di un intenso profumo di lavanda. Una voce, pacata e baritonale, fece sobbalzare i cinque viaggiatori.
-Buona giornata, madama e messeri! Vi stavo aspettando da diverso tempo!
Il proprietario della voce era un vecchio completamente vestito di bianco, con lunghi e fini capelli color della neve sciolti al vento, che si appoggiava ad un robusto ed alquanto nodoso bastone di legno d'ulivo.
-Buona giornata a voi, signore!- rispose Luce, balzando in piedi, poi, sospettosa, aggiunse -Dite che ci stavate attendendo, in che cosa, dunque, possiamo esservi utili?
-Prima di tutto, lasciate che mi presenti! Il mio nome è Tranus, sono un Guardiano della Flora, ma vengo a voi come emissario del Sommo Blue Dragon!
I cinque amici sbiancarono in viso, temendo che qualcosa di grave fosse accaduto all'interno delle mura dello Regno, qualcosa di tanto grave da costringere i Sommi a richiamarli dal loro viaggio.
-Non temete! Porto buone notizie dallo Regno. Sto cercando Jekyll, Cavaliere del Nord- disse il vecchio Tranus, guardando intensamente il cavaliere vestito d'argento.
-Io sono Jekyll- disse il Cavaliere del Nord, facendo un passo avanti.
-Messer Jekyll, io sono giunto a voi per comunicarvi che i Sommi, dopo aver attentamente letto il vostro cuore, vi hanno conferito il titolo di Aspirante Vassallo e vi rammentano, inoltre, gli obblighi ed i doveri a cui questa carica vi vincola; inoltre, il Gran Maestro BrightBlade vi annuncia che, ora che siete diventato Aspirante Vassallo, la Sacra Gilda dei Paladini del Regno vi dà il benvenuto tra le sue fila.
Jekyll rimase senza parole e, a stento, si accorgeva dei suoi compagni che si complimentavano con lui, gli davano il benvenuto nella schiera degli Aspiranti Vassalli e gli battevano ripetutamente le mani sulle spalle; perfino Eoden aveva capito che il suo padrone era al centro di un festeggiamento e cominciò a saltellare intorno al gruppo, emettendo brevi e gioisi latrati.
Tranus sorrise, compiaciuto, davanti a quella spontanea manifestazione di gioia, poi riprese a parlare.
-Aspiranti Vassalli del Sommo Blue Dragon, è giunta l'ora di rimettervi in cammino, preparatevi a partire e provvedete a ciò che vi manca per il viaggio. Troverete ciò che state cercando laddove il sole va a morire ogni giorno dopo il suo tramonto, ma lungo ed insidioso è il sentiero che dovrete percorrere! Il Sommo Blue Dragon vi mette in guardia: guardatevi alle spalle, le Forze Oscure vi seguiranno e non perderanno occasione alcuna per ghermire le vostre vite, se ciò sarà necessario per fermarvi! Ora andate e diffondete, ovunque sarete, la luce dei Valori del Regno del Sommo Blue Dragon!
Poi, così come dal nulla era comparso, Tranus nel nulla sparì.
()Luce()
00mercoledì 12 luglio 2006 18:18
Subito i volti di tutti tornarono seri e preoccupati; con l'emissario scomparvero il profumo di lavanda e la senzazione di pace e gioia che aveva invaso tutti.
-Dove muore il sole....- mormorò Luce e voltatasi verso ovest si accorse che un piccolo sentiero s'inerpicava per i pendii di una collina.
I cinque aspiranti vassalli iniziarono a salire per il sentiero, inoltrandosi nella penombra di un boschetto.
Più camminavano, più gli alberi s'infittivano, oscurando la luce del sole; ad un tratto, però, dopo due grandi quercie dal legno marcio, si ritrovarono in una ridente radura: un ruscello dalla voce d'argento scorreva vicino ad una piccola casetta coperta di fiori. Fuori da essa erano legati quattro splendidi cavalli: uno nero, uno marrone scuro dalla criniera nera e le zampe possenti, un altro ancora dal pelo color miele e la criniera bionda e infine,più lontano, uno splendido cavallo bianco come la neve.

OT- non scrivete continuo più tardi, perchè devo uscire [SM=x92702]

[Modificato da ()Luce() 15/07/2006 10.36]

()Luce()
00sabato 15 luglio 2006 10:51
La porta della casetta si aprì e ne uscì una fanciulla dai biondi capelli, nei quali erano intrecciati fiori colorati. Sorridendo si avvicinò ai cinque compagni e subito un dolce aroma di fiori li avvolse:
-Benvenuti aspiranti vi stavo aspettando!- disse senza smettere di sorridere: -Molte peripezie e fatiche vi attendono, ma prima di ripartire riposatevi nella mia casa, avrete bisogno di essere al pieno delle forze se volete inoltrarvi vella foresta...- per un attimo il suo viso si rabbuiò
-Dolce donzella- esordì Randal -Saremo molto onorati di riposarci nella vostra casa, immagino che il Sommo vi abbia avvisato del nostro arrivo...-
La fanciulla annuì e scuotendo la testa rivelò due orecchie appuntite da elfo.
Tutti rimasero a bocca aperta tranne Majere che disse:
-Allora è qui che adesso dimorate-
La fanciulla rise: -Mi chiedevo quanto tempo ci avreste messo a riconoscermi-
Ogino confuso si avvicinò ai due:
-A quanto ho capito voi e messer Majere vi conoscete già..-
-Abitavamo nello stesso villaggio quando eravamo piccoli- spiegò l'elfa: -Ma adesso basta chiacchierare siete molto stanchi, andiamo in casa così potrete rifocillarvi e riposarvi, così domani potrete partire- continuò

[Modificato da ()Luce() 15/07/2006 10.53]

@Jekyll@
00martedì 18 luglio 2006 19:22
La giovane elfa fece entrare i cinque Aspiranti Vassalli. La casa, dentro, non era molto grande: un locale, con al centro un grande tavolo rotondo e sei sedie; alla destra, un piccolo caminetto scoppiettava allegro, riscaldando un bricco d'acqua per il tè, mentre a sinistra un semplice mobiletto per stoviglie occupava un terzo della parete. Le due finiestrelle per lato, spalancate, per permettere alla brezza di entrare in casa, inondavano di luce l'ambiente, dando al tutto un'aria estremamente accogliente.
La giovane elfa riprese a parlare.
-Il mio nome è Aleidon. Il vecchio Tranus è venuto ad avvisarmi che sareste giunti fino a qui. Ormai il sole sta per scomparire dietro le colline e la notte calerà: questo è l'ultimo posto accogliente che incontrerete sul vostro cammino, riposate e rifocillatevi. Domani vi rimetterete in cammino.
-Come sarebbe a dire che questo sarà l'ultimo posto accogliente?- chiese Ogino DC, corrucciato.
-Messer Ogino, io sono solo una giovane elfa! I miei poteri non mi consentono di penetrare le tenebre che avvolgono la vostra strada. Posso solo percepire che grandi e spaventosi pericoli vi attendono! Per giungere sani e salvi al termine del vostro cammino, non dovrete fidarvi di niente e di nessuno: l'illusione vi avvolgerà come un sudario...rosso!- Aleidon divenne pensierosa -Se dovessi definire con un colore il vostro cammino, direi rosso...sì, ne sono certa!
-Milady, il rosso non è proprio il colore preferito dai Bluedragoniani...- iniziò un po' incerto Majere.
Aleidon lo fissò con uno sguardo gelido e duro.
-Messere, non a caso ho detto rosso! I Sommi, di certo sapranno, e voi come loro, che la disfatta di Red Dragon non è mai stata completa, che quote, più o meno rilevanti, dei suoi eserciti sono ancora libere di compiere razzie e saccheggi, che l' odio per Blue Dragon e per i suoi seguaci è ancora vivo nelle menti oscure di quelle creature maledette!
-Lady Aleidon, non ha tutti i torti, amici!- disse Randal, mentre, pensieroso, osservava le fiamme guizzanti del caminetto -L'influenza di Red Dragon è ancora viva, da qualche parte, ed io credo che un piccolo assaggio l'abbiamo già avuto!
Jekyll e Luce si scambiarono una rapida occhiata preoccupata ed annuirono. Solo Eoden sembrava non risentire della tensione che si era creata alle parole della giovane elfa, occupato, com'era, a gustarsi le carezze e le coccole che l'elfa gli stava elargendo con tanta perizia.
Il rumore del'acqua che bolliva distrasse il gruppo dai cupi pensieri.
-L'acqua bolle, Aspiranti Vassalli! Qualcuno di voi desidera del tè?
Tutti ne presero in abbondanza: mai avevano assaggiato bevanda così squisita. L'unico che sembrava abituato a tale nettare sembrava il mago Majere, che, di frequente, si scambiava con l'elfa occhiate divertite.
Dopo il tè, Aleidon convinse gli Aspiranti Vassalli a posare le loro armature e le loro armi, per indossare comode e leggere tuniche di lino bianco incantate che, nel tempo di una sola notte, avrebbero guarito le ferite e le contusioni dei loro corpi tanto provati.
Quando ormai la luce del sole cominciava a scomparire, Aleidon si mise a preparare la cena per i suoi ospiti. Luce e Majere pattugliavano i margini del bosco intorno alla casa, per scovare qualche erba che avrebbe potuto essere utile durante il viaggio; Ogino DC dormiva sporitamente, sdraiato per terra, con un filo d'erba in bocca e le mani intrecciate dietro la nuca; Jekyll sedeva, a lato dell'ingresso, le gambe allungate per stirarle, contemplando il cielo, assorto nei suoi pensieri, mentre con una mano accarezzava la folta pelliccia candida di Eoden. Quando Randal aprì la porta della casa per uscire nella radura antistante, Jekyll sobbalzò.
-Perdonatemi, messer Jekyll, non avevo intenzione di spaventarvi1
-Non temete, mastro Randal, ero solo soprapensiero, stavo pensando a quante cose sono successe in così poco tempo!
Randal mosse qualche passo per guardare meglio il cielo tinto di viola.
-Aleidon dice che questo sarà l'ultimo posto a noi favorevole che incontreremo fino al termine di questo viaggio e che questi saranno gli ultimi momenti di tranquillità che potremo goderci. Stavo pensando, messere, che, se lo volete, potrei dare ora un'occhiata al vostro scudo danneggiato di cui mi parlaste quando ci incontrammo la prima volta!
-Grazie, Mastro Randal!- Jekyll si alzò e corse in casa a recuperare l'avambraccio destro della sua armatura d'argento.
In pochi istanti fu, di nuovo fuori, porgendo a Randal il pezzo d'armatura.
Il Fabbro dello Regno prese da Jekyll l'argentato avambraccio e cominciò ad osservarlo con estrema attenzione.
-Marian-
00mercoledì 19 luglio 2006 13:27

[Modificato da -Marian- 19/07/2006 13.27]

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