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Le Falci dei Custodi

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2013 13:09
23/09/2008 01:03
 
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Otrebmu, le so ancora riconoscere le frecciatine, sai? Non essere pignolo, i miei racconti hanno un inizio certo e un finale a tempo indertiminato, è sempre stato così! ihihih [SM=x92710]
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Eruner si avviò distrattamente verso la Gilda, ormai non più cosciente del mondo a lui circostante, tutto preso com'era a meditare su improbabili scenari apocalittici riguardanti un vetusto monaco rilucente che affrontava un'enorme demone a più braccia e diverse centinaia di teste nel bel mezzo di un desolato quanto imprecisato tempio orientale. In ogni caso, osservando il taciturno allievo avanzare, il meditabondo atlantideo si trovò a pensare una frase che spesso gli capitava di trovarsi in mente:
- A volte vorrei avere le sue doti telepatiche solo per il gusto di sapere a cosa pensa tutto il tempo. Cosa avrà di così tanto complicato da discernere per doverci riflettere giorno e notte lo sà solo lui...
Quindi, si profuse in un malinconico sospiro e rimebrò nella sua mente, con nostalgia, le immagini e i ricordi dei tempi in cui aveva una calamità biblica formato gigante come allievo:
- Quanto vorrei che tornasse esuberante come un tempo, quando per rintracciarlo mi bastava seguire il fumo, la scia di detriti e le urla di lamentele rivolte ai Guardiani. Beh, forse all'oste non farebbe molto piacere... Neanche i muratori del Regno probabilmente lo gradirebbero, per non parlare dei camerieri, dei garzoni, degli stallieri, dei passanti innocenti e dei maghi. Soprattutto i maghi eviterebbero un ritorno al passato. No, soprattutto i camerieri... Più di tutti i camerieri, decisamente.
Un lieve sorriso divertito si dipinse sul volto del paladino al ricordo dei disastrosi esperimenti "alcolici" dell'allievo, come anche di quelli di magici, per non parlare poi di quelli equestri... Proprio lui una volta aveva quasi rischiato di essere investito dal ciclone chiamato Eruner, intento a provare la velocità del suo nuovo compagno equino per le strade del Regno. Gixorn... Chissà che fine aveva fatto quel povero animale! Ora che ci pensava, Eruner non era tornato in gruppa al suo cavallo elfico, bensì su di uno nero come la notte... Che il grande stallone fosse caduto vittima dell'entità affrontata dal suo allievo tempo addietro?
Nel frattempo, Eruner lo salutò, visto che oramai erano arrivati di fronte le proprie stanze ed era giunto il momento di separarsi per raccogliere il necessario al viaggio incombente, ma il Gran Maestro tirò dritto senza degnarlo di uno sguardo, figurarsi salutarlo, ormai non più cosciente del mondo a lui circostante, tutto preso com'era a meditare su improbabili scenari apocalittici riguardanti un cavallo bianco rilucente che affrontava un'enorme demone a più teste e diverse centinaia di braccia nel bel mezzo di un assolato quanto imprecisato deserto australe. In ogni caso, osservando il meditabondo atlatideo avanzare, il taciturno elfo si trovò a pensare una frase che spesso gli capitava di trovarsi in mente:
-A volte vorrei avere i suoi poteri di Vassallo solo per il gusto di sapere a cosa pensa tutto il tempo. Cosa avrà di così tanto complicato da discernere per doverci riflettere giorno e notte lo sà solo lui...
Quindi, si profuse in un malinconico sospiro e rimebrò nella sua mente, con nostalgia, le immagini e i ricordi dei tempi in cui vagava, felice e benvoluto, tra le Taverne e le Congreghe del Regno.


Una volta finito di raccogliere lo zaino, preparato in precedenza all'incontro con il Sommo, e aver ritrovato il libro di magia arcana Atlantideo prestatogli qualche giorno prima dal Maestro, nascosto fittamente sotto cumoli di pergamene e fiale alchemiche varie, il giovane elfo paladino si diresse tranquillamente verso la Taverna del Viandante, riuscendo a evitare di un soffio e per pura fortuna una sorta di meteora in corsa che riuscì a malapena a riconoscere come Drago. Appena entrato, riprendendosi dalla bolgia di risate, odori e schiamazzi che ogni volta lo investiva appena oltre la soglia del locale unico in legno che costituiva l'interno della Taverna, individuò la posizione della Guardia Reale, seduta a fianco di un altro figuro, sconosciuto all'Aspirante Vassallo. Avvicinatosi ai due, fece guizzare l'unico occhio sano rimasto dall'uno all'altro.
<<Salve a tutti. Drago ho già avuto il piacere di conoscerlo, al contrario non conosco l'identità del suo amico avventore... Mi presento, il mio nome è Eruner>>.
[Modificato da Eruner 23/09/2008 02:03]
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