Uno scellerato discendente

Col sole alto in un cielo sereno, la compagnia mosse il primo passo della missione.
La distanza tra la Locanda ed i Cancelli del Regno era breve, ma la strada era molto frequentata e la loro andatura venne forzatamente rallentata.
La visione di quei cavalieri in arme che si dirigevano ai Cancelli suggerì ai passanti la realtà dei fatti, tutti si giravano ad ammirare la loro sfilata, taluni salutavano, altri sorridevano, altri ancora auguravano loro la vittoria.
Nei pressi dei Cancelli si era oramai creata una piccola folla inneggiante alla gloria delle milizie del Drago Blu, tutte le genti ben sapevano che dovevano la loro serena vita a grandi eroi come costoro.
Varcati i Cancelli la compagnia era al completo, anche Eruner si unì alla marcia, ma c'era anche un nuovo membro.
Il cavallo di Qixote notò immediatamente la presenza del lupo e si diresse verso di esso trascinando con sè il cavaliere.
"Don Qixote dovreste strattonare le redini e far capire al vostro destriero chi comanda..." disse Kieran, ma il Cavaliere non lo fece, e mentre il suo cavallo ed il lupo si annusavano reciprocamente, Qixote rispose: "Avete ragione Kieran, ma è grazie al mio ronzino se riesco a trascinare queste quattro ossa in giro per il mondo. Heheh! Se vuole far amicizia con questo lupo... Non vedo perchè impedirglielo."
In quel momento un pipistrello volò goffamente da un albero verso le montagne a nord.
Un evento al quanto insolito dato il momento del giorno. Che fosse stato un presagio?
Il cavallo di Qixote nitrì e scalciò leggermente con le zampe anteriori.
"Hai ragione vecchio mio, anche a me fanno schifo..."

Tutta la compagnia si diresse verso il tunnel per poter raggiungere Vetoio, tutti avevano un'andatura sostenuta, e sembravano meditare su cosa gli riservava la missione.
Otrebmu strinse la mano sul contenitore della mappa donata da NightLord, l'aveva saldamente legata alla sella, ma volle assicurarsi che vi fosse ancora, essendosi preso la responsabilita' di fungere da cartografo e dopo le parole di Ser Gianlu' che aveva preso come un'investitura di fiducia.
Poco dopo raggiungesero il tunnel, scesero dai cavalli per condurli e si apprestarono a entrare.

[Modificato da Otrebmu Ittoram 11/01/2005 4.06]

-Ok... White, procedi davanti a noi e avvertimi se vedi qualcosa di strano, ok?
Il lupo abbassò un momento il muso per acconsentire e si lanciò nell'oscurità. Intanto l'umano (NdNight ) si voltò e disse agli altri
-White Ice procederà di fronte a noi, seguirò io, poi tutti voi, nell'ordine che preferite... Andiamo...
E senza attendere risposte si girò ed entrò, seguito da Gixor, che procedeva dietro al padrone senza briglie.

[Modificato da NightLord 11/01/2005 19.43]

Il lupo White Ice avanzava precedendo il gruppo che stava percorrendo il labirintico passaggio che si estendeva sotto il passaggio.
Tutto era abbastanza silente se si escludeva il rumore degli zoccoli delle cavalcature dei Bluedragoniani, lo sferrargliare delle armature e delle armi e qualche parola che i membri del gruppo si scambiavano.
Il passaggio sotterraneo era cupo e insidioso, ma ovviamente non per un gruppetto di prodi che, anche per il solo fatto di essere giunti nel Regno, avevano dovuto attraversarlo almeno una o due volte.
Se si pensa che per di più al comando della brigata vi era un Vassallo, allora la conoscenza del loco e delle insidie "nascoste", non erano certamente un problema.
Inoltre il lupo invernale guidato dal suo istinto e dal suo fiuto sviluppato fungeva da "avanguardia" cercando il sentiero migliore e più breve per giungere all'uscita.
"Ogni volta che ci ripasso, signori miei, questo posto mi affascina e mi lascia addosso un senso di inquietudine...anche se ben conosco i suoi meandri. Se ripenso alla prima volta che lo varcai e lo percorsi, mi viene da sorridere.... " disse con tranquillità Gianlù guardando innanzi a sè, a tutta la compagnia.
Anche gli altri membri si trovarono a pensare alla prima volta che avevano messo piedi in quel luogo: ognuno aveva ricevuto una sensazione particolare dalla propria esperienza, ma tutti concordavano con il senso di inquietudine che esso trasmetteva.
"Avete ragione messer Gianlù.." rispose Don Quixote mentre con il suo cavallo lo seguiva presso "... ma il cor di un errante cavaliere più che per preoccupazione freme per il disìo di avventura" la voce del vecchio cavaliere serena e pacata fece sorridere il gruppo intero.
"Ad ogni modo, messere, reputo che il mio spirto fremerà ancora maggiormente quando la battaglia o la sfida accenderà il nostro cammino, non credete?" domandò al Vassallo.
"Penso di sì, Aspirante, ma credo che qualcos'altro tremerà oltre allo spirito : nulla sappia del nemico se non poche cose, nè nulla sappiamo di ciò che potrà attenderci ... a parte il fatto che nulla ci sarà di buono..." sentenziò il cavaliere errante Guardiano mentre guidava il gruppo seguendo da distanza il lupo.

-Credo che il vostro spirito si accenderà presto, Quixote!-
Tutti gli sguardi si posarono di colpo su Paunovic che fino a quel momento era rimasto zitto.
-Cosa intendete- chiese Gianlu portando istintivamente la mano alla spada -avvertite forse un pericolo imminente-
-Nulla del genere, il tunnel è molto vicino al Regno, non credo che esseri malvagi si avvicinerebbero tanto.-
Passando da un volto all' altro il mago proseguì:
-Tuttavia NightLord è a conoscenza dell' attività del figlio e, anche se il figlio probabilmente non ha lo stesso potere del padre, sarebbe da ingenui pensare che non si aspetti problemi da parte del Regno.-
-Questo è probabile e anch' io ci avevo pensato- intervenne Kieran -ma non penserete che sappia già che siamo in viaggio!-
-Forse no, ma creature malvagie della razza di Arsiun-Derij-Miterienos hanno a disposizione sentinelle molto efficienti-
La mente di Quixote tornò per un istante al pipistrello avvistato prima di entrare nel tunnel.
-Avete ragione mago, ho l'impressione che dopo l' uscita dal tunnel potremo aspettarci di tutto-

Più avanti il lupo continuava a far strada mentre un piccolo bagliore cominciava a scorgersi in lontananza.

[Modificato da "Paunovic" 12/01/2005 13.26]

White Ice uscì dal buoi, subito seguito dal padrone, che procedeva dietro al suo famiglio fin dal'inizio... Dopo pochi secondi il giovane mago avvertì una presenza non buona accanto a loro e stava per avertire il suo lupo quando una freccia gli sfiorò il naso e colpì il lupo, che grazie al manto di ghiaccio riuscì a diminuire molto i danni dell'arma. A quel punto tutti i Bluedragoniani persere le loro armi e si voltarono verso l'aggressore... 20 scheletri guerrieri minori si avvicinavano letali verso di loro. Eruner estrasse Knurla e si lanciò contro i nemici, seguito da White, pensando
-Scheletri minori? Solo 20 per un gruppo di 5 Aspiranti e un Vassallo? Qui qualcosa non quadra... Sono troppo pochi... Credo che qualcuno voglia "testarci"...

Gianlù, facendo lo stesso ragionamento di Eruner, lanciò un ordine: "Tutti fermi, fate cerchio e non allontanatevi dal gruppo"
Quando gli altri, che già stavano per lanciarsi sul nemico, lo udirono, nè rimasero meravigliati, ma obbedirono, pur se a malincuore, al comando.
Dopo che si furono stretti in cerchio, Gianlù spiegò loro il motivo: "Se sono solo gli scheletri a minacciarci, non ci vuol nulla a farli a pezzi, ma potrebbe essere una trappola per dividerci e disperderci in questo dedalo, dove magari altri esseri potrebbero stare in agguato....." e lanciò un occhiata al tunnel da cui erano appena usciti, pronto ad affrontare qualunque pericolo li seguisse.....

[Modificato da Gianlu79 12/01/2005 20.25]

Al comando del Vassallo tutta la compagnia si era compattata, ognuno estraendo le proprie armi o preparando eventuali formule arcane di difesa od offesa.
Eppure era strano.
Che le parole di Paunovic fossero errate? Eppure erano vicini al Regno ... lì il Male era tenuto lontano ... a meno che non si trattasse di un grande Male....
Eppure davanti agli occhi avevano solo dieci piccoli scheletri : probabilmente sarebbe bastato Gianlù da solo o anche uno degli Aspiranti a fronteggiarli.
No, non poteva essere così, c'era qualcosa che non tornava...
Istintivamente il gruppo si fece più attento verso i cunicoli e gli anfratti piuttosto che per i cadaveri ambulanti che avevano innanzi.
Che fra l'altro erano rimasti impassibili e immobili dopo aver scoccato la freccia di "avvertimento".
Molto strano.
Don Quixote istintivamente si guardò la sacra cintura, l'Aldelmitol, la Fortezza del Bene, e si accorse che...non reagiva.... com'era possibile?
Eruner e Kieran erano già sul punto di formulare un qualche incanto che vennero fermati dal Cavaliere Errante.
"Messeri, codesti non sono esseri del male..." disse l'anziano cavaliere alzando la spada per attirare l'attenzione su di sè.
"Ma come è possibile?!" disse incredulo Eruner "hanno anche attaccato White!"
Una fragorosa risata li distolse dai loro pensieri.
Gianlù stava ridendo divertito.
"Quixote ha ragione, questi non sono scheletri creati dalla magia oscura.... sono alcuni dei guardiani del passo sotterraneo!" il Vassallo lasciò tutti a bocca aperta e increduli: erano pronti alla pugna e invece...non erano nemici quei mucchi d'ossa deambulanti?!
"Signori, essi sono solo le spoglie animate dagli spiriti di alcuni prodi che come voi NON ebbero la fortuna di sopravvivere alle insidie o alle prove di esto loco..." poi volgendosi ai nonmorti "Holux Milites Honoris, siamo abitanti delLo Regno, cedete il passo perchè nemici non siamo".
A quelle parole gli scheletri, che erano rimasti immobili tutto il tempo, si scostarono senza proferir verbo e rientrando in qualche scuro anfratto sparendo dalla vista.
"Siete stati messi alla prova confratelli : ricordatevi che non è tutt'oro quel che luccica, e che saper riconoscere chi è ostile e chi no è una gran virtù" sentenziò il Vassallo Cavaliere mentre risaliva in groppa e gli altri lo imitavano in tempi successivi.

Salito sul destriero Paunovic intanto scorse della luce a poca distanza: finalmente dopo alcune ore passate sotto il Gran Massiccio si intravvedeva la fine del viaggetto sotterraneo...

-Bene, a quanto pare non e' ancora tempo di combattere -
Disse Otrebmu salendo sulla sua cavalcatura.
-Dirigiamoci a Vetoio allora -
Disse Ser Gianlu'
La compagnia cosi si diresse verso nord.

[Modificato da Otrebmu Ittoram 22/01/2005 2.33]

"Sapevo che Aldemitol non avrebbe lasciato dubbi. Evidentemente non è ancora giunto il momento di testare le sue vere capacità."

A giorno inoltrato, la compagnia si lasciò alle spalle il Gran Massiccio e il suo oscuro tunnel.
Vetoio si trovava a poche ore di marcia a nord, era quella la prossima tappa del gruppo dei Bluedragoniani.

Quando mancavano oramai un paio di miglia al villaggio, il Vassallo alla testa della spedizione ordinò di arrestarsi.
"Cosa c'è Sir Gianlu? Perchè ci siamo fermati?" Chiese Kieran.
Il Guardiano non rispose e continuò a fissare il lontano villaggio, fu Eruner a parlare:
"Del fumo..."

OT-- sì, il mio nome è Qixote, in parecchi sbagliano a scriverlo, ma non vi preoccupate, nulla di grave.

[Modificato da Don Qixote 13/01/2005 0.08]

Otrebmu rivolto a Eruner disse
- Trasformatevi in mezzo drago e -
Ma Ser Gianlu'non lo fece finire e disse
-Non dividiamoci -
-Vero, e' una buona idea -
Replico' Otrebmu
-Non sappiamo cosa ci aspetta, avanziamo con cautela tutti compatti, non separatevi per nessun motivo -
Disse risoluto Ser Gianlu'
La compagnia si preparo' a combattere, ogni membro sguainava l'arma o preparava incantesimi.
Otrebmu serro' la stretta su scudo e lancia, preparandosi a una carica se fosse stato necessario.
Poi come un solo uomo si mossero in direzione di Vetoio.

[Modificato da Otrebmu Ittoram 22/01/2005 2.34]

OT x Otrebmu : non stare lì a sindacare troppo a volte anch'io faccio errori fortuiti o sviste ! Comunque chiedo scusa a Qixote per aver scritto male il nome più volte
OT

Il Cavaliere-spettro si era genuflesso appena giunto in presenza del suo signore.
Dopo aver ricevuto un gesto di assenso da parte del vampiro, il semi-etereo si rimise in posizione eretta. La sua voce aveva un sapore di oltretomba... come del resto era ovvio."Mio signore, ho adempiuto il vostro volere in quel di LittleWater: anche quel piccolo villaggino è stato... "trattato"...." mentre si avvicinava allo scranno di Arsiun recando seco sottobraccio uno strano fagotto avvolto in una pelle di un qualche animale selvaggio.
Posò l'oggetto sul tavolino innanzi al padrone di casa e con un gesto rapido mostrò il contenuto al suo ospite.
Era la testa del capovillaggio."Ottimo lavoro Gervasus, davvero" si strofinò le mani l'aristocratico della notte "siete un servitore veramente preciso e degno della mia benevolenza...vi dimostrate sempre all'altezza dei compiti assegnati..."
Ci fu un attimo di pausa mentre il capitano arretrava di qualche passo ritornando nella posizione precedente."Ad ogni modo vi ho richiamato perchè volevo darvi nuove disposizioni..." disse il nonmorto mentre si alzava dalla poltrona e, dopo aver preso per i capelli il suo nuovo trofeo, lo andava a posizionare nei pressi degli altri "...è tempo che noi si muova verso maggiori obiettivi. Sono stanco di questi villaggetti di quattro straccioni privi di reale interesse..." il tono di voce del vampiro mostrava un profondo disgusto "...ho voglia di una preda più grossa... qualcosa che sia degna di me..." Arsiun tornò a sedersi nel suo posto preferito "..ormai in questa regione gli omuncoli cominciano già a paventare il mio nome e la cosa mi aggraderebbe se non fosse che sono miseri rifiuti!" gli occhi del signore notturno avvamparono per il disprezzo."Vorrei che altri tremassero al solo udire il mio nome.... e quindi ...." stava per completare la frase quando Gervasus si permise di completarla "...desiderate che ci spingiamo più a sud" disse lo spettro con voce tombale."Esatto mio fido combattente, esatto!" annuì il nobile oscuro con aria soddisfatta "..non mi dite che avete già..."
"Sì mio signore," lo interruppe nuovamente il comandante "ho predisposto che un paio di soldati si recassero più a meridione per saggiare la situazione"
"Davvero un'ottima cosa" disse l'altro poggiando il mento su una candida mano adornata di tre lugubri anelli.
Ci fu un minuto di silenzio mentre Arsiun rifletteva intensamente."Dunque Gervasus, queste sono le vostre nuove disposizioni" esordì con un ghigno ferino ma elucubrante "Vi do il permesso di utilizzare anche una muta di lupi zombie per esplorare i territori ancora più a sud....voglio sapere se ci sarà qualche intoppo oppore troveremo una grossa resistenza...in qual caso bisognerà "rinfoltire" le schiere...."
Lo spettro combattente rimaneva immobile ad ascoltare gli ordini del suo padrone."Dopo che sarà stato fatto un resoconto sulla situazione più a sud, desidero che venga inviato qualche esploratore giù fino a Vetojo ..." una sinistra luce comparve nelle pupille del nonmorto "... prima o poi le mie grinfie dovranno estendersi fin laggiù..."
Gervasus esclamò un "Agli ordini mio signore!" e letteralmente si smaterializzò.

Un cavaliere-spettro inviato dal suo comandante era andato a sguinzagliare la muta di lupi nonmorti: il loro obiettivo era il villaggio più popoloso di Falls che sorgeva su una dolce collina all'ombra delle grandi montagne.
Il loro compito era di carpire informazioni ed eventualmente sbranare qualche solitario malcapitato che si aggirava nella zona.

Lenti ma inesorabili, i due zombie erano giunti nel paesino di Braegmun e si erano recati nottetempo al cimitero che sorgeva leggermente fuori rispetto all'abitato.
Due zombie erano obiettivamente un'esigua forza per tentare di seminare il panico in un villaggio umano di anche solo cento anime.
Ma con l'aiuto di altri loro simili forse le cose sarebbero state ben diverse ....

La gente era terrorizzata, alcuni scappavano nella foresta altri si barricavano in casa cercando rifugio nelle cantine.
Le voci sulla comparsa a nord di strane bestie simili a lupi feroci si erano sprecate nelle ultime settimane, ma non erano mai stati avvistati da questa parte del fiume.
Alla locanda si erano alternati spesso racconti di avventurieri e cacciatori che parlavano di villaggi ormai distrutti. Prima venivano assaliti da branchi di queste bestie seguiti dalla comparsa di squadriglie di razziatori nonmorti. Tuttavia spesso i narratori non si risparmiavano ampi boccali di birra e pochi avevano considerato le loro parole più che balle da ubriachi.

Dalla soffitta di casa sua dove era nascosto, il capo villaggio rimpiangeva di non aver prestato credito a quelle voci.
Certo aveva chiesto a qualche guerriero della guarnigione VIMA di perlustrare i dintorni, soprattutto per accontentare chi si era lasciato impressionare dalle storie, ma erano pochi dato che ormai dall' invasione delle truppe di Crelia nessuna minaccia aveva turbato il continente e in ogni caso non avevano trovato niente di strano per diverse miglia attorno al villaggio.
Per questo motivo non aveva stabilito turni di guardia e ora che i nonmorti erano spuntati come dal nulla, il risultato della sua trascuratezza era davanti ai suoi occhi. I lupi erano stati quasi tutti abbattuti dai soldati della guarnigione, ma questi, già provati dallo scontro con le bestie, non avevano potuto nulla contro gli zombi che li accompagnavano ed avevano dovuto ripiegare.

Il capo dei nonmorti, l' unico per la verità a cui sembrava rimasto un briciolo di intelligenza, incendiò in quel momento una casa e voltandosi verso la finestrella da cui il capo lo osservava proclamò con una voce che fece rabbrividire chi lo udì
-Questa è solo una visita. Presto il Maestro verrà e vi farà suoi servi-
Proprio in quel momento si udì provenire da sud un intenso scalpiccio di zoccoli e una nuova speranza riempì il cuore del capo villaggio. Il Regno stava arrivando.


OT: ho fatto qualche modifica per rendere il post più compatibile con il post di recupero di Night. Scusate ancora! OT

[Modificato da "Paunovic" 14/01/2005 12.17]

ot Costeggia il villaggio a est... o ovest... Alla sinistra dello schermo, insomma...

Otre, io non sono umano! Ora ti spiego, onde evitare altre incongruenze non volute... Dunque, i draghi più "forti" possono assumere forma umana, ma ciò provoca loro un enorme dispendio di energie (Come se soffiassero fuoco per un giorno intero, diciamo) e li obbliga a ritrasformarsi in forma "reale" dopo un po'. Con il tatuaggio, riesco a restare umano quanto voglio e non uso alcuna energia, ma posso ritrasformarmi a piacere, solo che dopo il rito ho giurato di farlo unicamente in caso di pericolo mortale e in nessun altra occasione, perciò ho chiesto di non trasmutare Er ogni tre secondi. Capito? Così non infrango le regole delLO Re e posso usare lo stesso il mio pg ... Spero vada bene anche a voi Guardiani, non mi sembra una brutta idea, no? ot

I cavalieri e i maghi si avvicinarono velocemente al villaggio e vi entrarono continuando la loro corsa. Mentre si portavano dall'altro lato dell'agglomerato, i Cavalieri in prima fila mietaveno "vittime" tra i Non-morti con le loro armi e i Maghi dietro di loro lanciavano incanti contro i nemici. Intanto White Ice aveva ingaggiato una lotta all'ultimo sangue con due lupi zombi sopravvissuti.

-Mi aspettavo di peggio-
Questo pensiero passava per la testa di Paunovic mentre lui e i suoi compagni falciavano gli zombi.

Quegli esseri erano incredibilmente lenti e non presentavano alcuna minaccia per il gruppo. Ben presto aveva smesso di lanciare incantesimi dato che il bastone era più che sufficiente a tenere a bada gli zombi.
Senza quasi rallentare, i Bluedragoniani attraversarono il villaggio lasciando dietro di loro una scia di cadaveri finalmente inanimati.
Arrivati all' estremità opposta del centro dell' abitato i cavalieri si voltarono.
Spronando il cavallo Gianlù urlò ai compagni
-Caricate fratelli, nessuno deve salvarsi!-
E come un sol uomo il gruppo si lanciò verso gli ultimi nemici rimasti che nel frattempo stavano cercando di riorganizzarsi attorno al loro capo.

-Magari tutti gli scontri fossero così- fù l' ultimo pensiero del mago prima che la sua mente si perdesse nell' impeto della battaglia.

[Modificato da "Paunovic" 13/01/2005 15.55]

Ehm....signori, non per dire nulla, MA DOVE AVETE LETTO CHE I LUPI ZOMBIE E GLI ZOMBIE ERANO A VETOJO ?!?!?!?!

Non l'ho mai detto! Sono molto più a Nord, a razziare villaggi piccoli!

Altra cosa : NON sono tanti, nè un esercito ... PER VOSTRA FORTUNA!

Consiglio : prima di fraintendere mille cose, LEGGETE i pezzi precedentemente GRAZIE ... anche perchè, sennò si fa un pastrocchione e poi a rimettere a posto è un casino






OT

Ad un certo punto i Bluedragoniani videro i corpi dei cadaveri crollare a terra insieme al loro "comandante".
In pochi minuti erano diventati cenere, come se il tempo avesse richiesto immediatamente il suo tributo.
I nostri eroi si guardarono intorno stupiti. Com'era stato possibile?

Capirono immediatamente quando videro Gianlù sul proprio cavallo fermo mentre faceva sfilare il corpo ormai privo di vita di un uomo dalla propria lancia da cavaliere, che lo aveva trafitto.
Il bruttoceffo si era celato agli sguardi rimanendo in un vicolo, mentre con una discreta perizia aveva guidato le azioni dei propri sgherri, rianimandoli e facendoli giungere dal vicino cimitero.
"Tutto questo caos è stato causato da questo necromante di bassa lega confratelli...ma ora non potrà più tentare un'altra azione maligna!" disse il cavaliere errante mentre si riuniva al gruppetto degli Aspiranti.
I cittadini di Vetojo intanto sbucavano dalle proprie abitazioni per controllare se realmente tutti quei disordini erano cessati.
Un gruppo di guerrieri della ViMa raggiunse i Bluedragoniani e li ringraziarono per aver posto fine anzitempo a quell'incursione prima che qualche povero cittadino avesse potuto rimetterci la salute.
"Proteggere i giusti è nostro dovere capitano " sentenziò il Vassallo e fece cenno ai compagni di recarsi alla locanda : stava imbrunendo, e continuare di notte in territorio selvaggio non era la cosa più saggia del mondo.
"Signori, tutti a rifocillarsi e a brindare prima di farci una sana dormita, domani mattina presto ci attendono altre ore di marcia...." incitò Gianlù, mentre una serie di risposte positive dei compagni lo raggiungevano.
Giunsero all'accogliente locanda dove lasciarono le cavalcature e gli animali a riposare nella stalla, poi entrarono nel locale.
Era caldo e accogliente e un fragrante odore di birra fermentata aleggiava nell'aria."Sembra di essere a casa...nel Regno" disse Otrebmu respirando la fragranza.
"E' vero, non male questo posto!" asserì Paunovic mentre una cameriera graziosa li faceva accomodare ad un tavolo libero.

Mentre il gruppo di prodi ordinava e si facevano quattro risate parlando della veloce scaramuccia di poco prima, tre facce smunte dal viso deforme e ferino li stavano osservando avvolti e protetti dalla notte, da dietro una delle tante finestrelle della locanda...invisibili e impercettibili agli occhi di tutti...

... ho visto il fumo e son partito per la tangente !
Chiedo scusa! OT.

-Io esco... Lo faccio sempre di notte nelle avventure fuori dal Regno... Il lato oscuro ha alcune necessità purtroppo... Che si stanno affievolendo, sintomo del calo dei poteri della notte in me... Se succede qualcosa, basta che mi chiamate per telepatia o cose visibili e sarò da voi...
Eruner uscì dalla taverna e si diresse verso il fiume, chiamando con un fischio White Ice. Con il lupo al seguito si portò sulla sponda del corso d'acqua e vi rimase tutta la notte, addormentandosi con la testa appoggiata al pelo del lupo, che sciolse lo scudo di ghiaccio che gli ricopriva il dorso per tener caldo al padrone. Il primo a entrare nella taverna quel mattino fu lui, svegliato dal sorgere del Sole. Quando gli altri scesero, il taverniere li informò che il loro compagno era già fuori sul suo cavallo, pronto a partire.