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Uno scellerato discendente

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2005 21:32
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Gran Maestro
06/01/2005 19:14
 
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Mentre gli altri decidevano su quali oggetti portare e su come sceglierli, Gianlù osservava gli altri membri della Compagnia.
Otrebmu, Kieran ed Eruner li aveva già visti in azione, quando i due gruppi erano partiti insieme per cercare i due calici e Aleena, ma di Paunovic e Don Quixote poco sapeva.
Infatti, nonostante si fosse spesso trattenuto in taverna a parlare con loro, non li aveva mai visti all'opera, ed era veramente curioso di scoprire quali fossero le loro capacità ed i loro limiti.....sarebbe stata certamente una gran bella avventura quella che li aspettava.
07/01/2005 12:19
 
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Intanto all'armeria...
-Chiedo venia messer fabbro, avete una lama ad una mano adatta ad un umano di 1.85? Deve essere piuttosto leggera, molto tagliente e anche abbastanza lunga, ma non troppo da doverla usare a due mani...
Il forzuto nano guardò molto male il mago, siccome era un essere dotato dei poteri arcani e gli disse
-Mago, vulete una katana in poche parole, ditelo subito o uscite!
Eruner pensò
-Andiamo bene... Togliamo la maschera di gentilezza e andiamo al punto!
Poi disse
-Si, Nano, voglio una katana, l'avete o no? O forse troppo difficile da realizzare per voi?
-Cosa avete detto mago!?!? Guardate qui e stupitevi!!!
Dopo essere diventato paonazzo, corse goffamente nel retro e ritornò con in mano un involucro di stoffa viola ricamanta d'oro, lunga quanto il maniscalco. Da essa il forzuto fabbro tirò fuori una spada katana lunga 1 metro circa, riposta in un fodero nero lavorato d'oro. Appena la sguainò, Eruner provò subito un'affinità immensa con la lama. Essa era spessa poco più di 5 millimetri ed emanava una lucentezza azzurrina, provocata dal mytrill. L'elsa era nera, lavorata in oro anch'essa e l'impugnatura era formata da nastri neri con i bordi dorati.
-Dunque mago, vi piace questa lama? Siete ancora dell'idea che non sono in grado di realizzare armi del genere? Ho anche chiesto alla Gilda dei voastri pari di lanciarvi un incanto di Freddo, per renderla ancora migliore! E' unica, non ne troverete un'altra anche se cercaste per il resto della vostra corta vita!!!(Il Nano crede che io sia umano).
- La prendo, quanto costa Nano?
-Il valore è inestimabile... Ve la posso scambiare per quella grande spada che portate al fianco... Piuttosto pesante per quelli come voi, non credete?
Disse beffardo il fabbro
-Non crediate che io non sappia usarla maniscalco! Non la darei per nulla al Mondo... Uhm... Facciamo così: durante la mia avventura raccoglierò le armi migliori dei nemici da me stesso abbattuti. Questo dovrebbe bastare, non credete?
-Affare fatto!
-Ha un nome la lama?
-No, mago, alcuno...
-Allora... In onore alla vostra razza la chiamerò... Knurla...
-Significa Nano, Uomo di Pietra nella mia lingua!!!... Forse non siete tanto male, Mago...
-A presto Fabbro...
_________________________________________________________________

Di fronte alla casa del Vassallo Nightlord...

-Bene, con quest'arma dovrei avere maggiori possibilità! Andiamo a vedere cos'hanno deciso i miei fratelli...
Eruner entrò nella dimora, al fianco portava Enemesi e, legata insieme sullo stesso lato, anche Knurla.
-Permesso... Avete deciso?

[Modificato da Eruner 07/01/2005 21.17]

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Eroe
07/01/2005 12:56
 
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La risposta
OT X Eruner : fai parlare usando il "voi" anche ai png della storia (tipo il nano) ... è più realistico in un'ambientazione in cui si parla con il "voi" [SM=x92702] )
OT

L'Assassino di Corte aveva sentito i pareri di tutti coloro che dovevano partecipare all'impresa.
Al momento così era deciso: messer Kieran avrebbe portato seco ed indossato il Mantello delle Tenebre concessogli per il proseguio dell'avventura dal Ninja del Regno stesso.
Solo le sue mortifere armi erano rimaste ancora senza un portatore.

Ardhinahak scorge Eruner che entra e che chiede delucidazioni sulle varie decisioni.
"Sarete in sei a prender parte all'avventura: Gianlù, Kieran, Paunovic, Don Quixote, Otrebmu Ittoram e voi Eruner" pronuncia con il solito tono distaccato "Ora manca l'ultima decisione prima che possiate prepararvi e varcare i Cancelli dello Regno"
Il Dhampiro guarda Eruner e poi alzando appena la destra indica le due Katana del Drago poggiate nei loro foderi sul kotatsu.
"Le mie lame sono ancora prive di portatore, poichè tutti gli altri vostri compagni hanno saggiamente rifiutato l'offerta..." assottigliando gli occhi divertito li fa brillare intensamente come braci ardenti e riprende "... se vorrete messer Eruner, potrete o lasciarle riposare con il loro proprietario, oppure recarle con voi .... entrambe ..."









"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
odia."

"Le vittime per me non sono
esseri.
Sono solo numeri."

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Eroe
07/01/2005 13:40
 
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Mentre il gruppo attendeva la decisione di Eruner, lo sguardo di Paunovic continuava a passare da un membro all' altro della compagnia.
I bardi già narravano molte delle avventure di quei prodi e c'era chi aveva attirato l' attenzione di alcuni fra i più grandi Vassalli del Regno, sicuramente erano compagni su cui si poteva ciecamente fare affidamento e che probabilmente si fidavano di lui allo stesso modo.
Il dubbio che agitava i pensieri del mago era se quella fiducia fosse ben riposta.
Scuotendo il capo per allontanare quei dannosi pensieri si rivolse ai presenti.
-Non conosco le terre in cui ci avventureremo e sicuramente non ho la vostra esperienza in questo genere di ricerche-
Spostando lo sguardo su Gianlu proseguì
-So che saprete organizzare al meglio la partenza anche senza di me, vi aiuterei ma ho delle cose in sospeso alla gilda che devo sbrigare prima di partire e...-
-Spero non ci vorrà molto- disse NightLord, lasciando chiaramente trasparire come non fosse entusiasta del ritardo.
-No, no, roba da niente- s' affrettò a giustificarsi il mago -sarò pronto subito. Basta che mi chiamiate nella mia stanza alla gilda e sarò da voi- e con un cenno del capo salutò i presenti e uscì.


OT: Difficilmente riuscirò a postare fino a lunedì, se si decide di partire chiamate il mio Pg e sarà pronto.[SM=x92702]





La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci

07/01/2005 21:14
 
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ot x Night: Hai ragione, non ci ho mica fatto! Scusa, è che pensavo a pieno regime e non ha prestato attenzione ^^', ora modifco! ot
-Due armi com le vostre in mani indegne come le mie... Sarebbe un Onore poterle impugnare mio signore! Vi prego di una cosa
Il mago portò le mani alla sue spada più grande, la sganciò dalla cintola e la protese verso il Ninja, inginocchiandosi e dicendo
-Potreste tenere la mia spada? Purtroppo quattro armi sono troppe per portarle tutte... Knurla è leggera e trasportabile, ma Enemesi è decisamente grande...
Posò la spada sul pavimento e attese la risposta del Vassallo
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Eroe
08/01/2005 11:01
 
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Enemesi
Il Dhampiro ascolta e osserva attentamente Eruner che si è inginocchiato e ha posato la propria lama sui tatami innanzi a lui.
Dopo un attimo di pausa annuendo dice
"D'accordo Aspirante Vassallo, accetterò questo "scambio" di armi: voi potrete portare con voi entrambe le Katana del Drago e io terrò in custodia la vostra spada..." mentre dice ciò si china e raccoglie con la destra Enemesi.
La guarda interessato, facendo scorrere i propri rubicondi occhi lungo tutta la lama partendo dall'elsa fino in punta.
La gira e la rigira esaminandola con attenzione mentre Eruner si rimette in posizione eretta.
"... e chissà che, se tutto andrà per il verso giusto, non troverete qualche cambiamento nella vostra compagna" aggiunge completando la frase precedentemente lasciata in sospeso.
Dopo aver momentaneamente riposto Enemesi sul kotatsu, afferra le sue katana per i foderi e li consegna al giovane.

"Fatene buon uso e solo se Knurla non vi potrà essere di alcuna utilità .... codeste sono armi perniciose e molto pericolose per un portatore nel quale ancora arde la fiamma della vita..." dice con profonda serietà mentre si volta verso la parete opposta."Molto bene, dal momento che tutto è deciso, non vedo alcun ostacolo alla vostra partenza signori.... e che la fortuna sia con voi...." detto ciò, accenna ad un saluto e come era apparso in precedenza, svanisce tra le ombre della sua dimora.









"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
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"Le vittime per me non sono
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Gran Maestro
08/01/2005 23:32
 
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Eruner prese la due lame che Nihtlord gli protendeva e le legò dietro la schiena, pensando "Speriamo vada a buon fine questa avventura... Non vorrei deludere il mio amato nemico..."
-Và bene Ser Nightlord, arrivederci...
Si girò verso la porta e uscì, osservando per l'ultima volta Enemesi e pensando " Addio mia cara... Ti verrò a riprendere presto, e spero di ritrovarti intatta e uguale a prima... Resterai sempre nella mia mente"
Quasi come se la lama lo sentisse e avessa nostalgia del suo padrone, iniziò a risplendere di azzurro, diventando nera subito dopo... Forse non era del tuytto non magica...





Capitano dei ValorianAmazons di 4Story, server Xhadra
Settima Gilda di Valorian al Torneo Luglio 2010
Quinta Gilda Valorian al Torneo Dicembre 2010
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Eroe
09/01/2005 13:27
 
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* Altrove, in un maniero sconosciuto *
"Padronepadronepadrone!" uno scheletro animato di un piccolo goblin stava zampettando attraverso il portone semi-aperto che divideva l'anticamera diroccata dal grosso salone meglio conservato del maniero.
I sinistri occhietti rossi del cadavere animato risplendevano nella penombra appena rischiarata da diverse torce che ardevano lungo le pareti ricoperte da arazzi piuttosto ben conservati e raffiguranti macabre scene di esecuzioni sommarie o di cruenti battaglie.
L'ambiente tetro e un tempo pomposo trasudava decadenza, proprio come la figura del "padrone di casa".
Il famiglio necromantico giunse ad un paio di metri di distanza dal suo signore, indi arrestò la propria avanzata attendendo che il Vampiro gli permettesse di parlare.
La figura, vestita come un tragico nobile tradizionalista, indossava un impeccabile abito da sera maschile che alternava il nero del soprabito e dei pantaloni ad una camicia candida dotata di frange all'estremità delle maniche e del collo.
Aveva un aspetto dall'apparenza distinta e cordiale, se non fosse stato per lo sguardo truce, il pallore mortale e le sottili labbra costantemente accennanti una leggerissima smorfia di disprezzo ed alterigia.
Un calice di cristallo contenente della calda Vitae appena "munta" dall' "animale" che quella sera era stato scelto per essergli da pasto, era nella sua mancina.
Il cadavere dissanguato del poveraccio che aveva terminato una mezzoretta prima la propria esistenza invece era stato prontamente portato via da un paio di guerrieri scheletrici: sarebbe presto diventato un altro fedele servitore non appena il nobile dell'oscurità avesse deciso di usare i poteri necromantici.
"Parla dunque nullità, e spero vivamente che sia una notizia degna della mia attenzione ... altrimenti probabilmente un nuovo mostricciattolo mi farà da famiglio domani sera..." disse Arsiun-Derij-Miterienos con distacco e profondo disprezzo per la fragilità di un insensato costrutto come quello."Padronepadronepadrone, porto notizie da parte dei cavalieri-spettro che avete inviato due giorni fa in quel piccolo villaggino di contadini-bestiame...." il goblinoide nonmorto parlava senza far trapelare emozione alcuna (anche perchè non poteva provarne nella sua condizione) mentre il suo padrone sorseggiava con ostentata tranquillità dal proprio calice"... e mi è stato detto da Gervasus, il capitano dei cavalieri, che tutto è andato come vostra signoria aveva deciso: metà delle "vacche" verranno tratte qui al maniero come vostra personale scorta di cibo e le altre sono state scannate sul posto affinchè potessero rimpinguare il numero dei cavalieri appunto...."
Il Vampiro finì il sangue e posò il fine bicchiere sulla tavola in noce antico ricoperta da una tovaglia di seta rossa orlata da ricami dorati."Molto bene, molto bene " disse appoggiandosi meglio allo schienale vellutato del suo scranno e mostrando un sorrisino soddisfatto e compiaciuto " Gervasus adempie perfettamente sempre alle mie richieste ... è davvero uno spettro come si deve..." rise come se avesse fatto una battuta di chissà quale simpatia.
Ricompostosi nella propria solita freddezza ed arroganza, continuò
"Lercio ammasso di piccole ossa, si facia in modo di inviare uno dei nostri pipistrelli vampiri da quel buon carnefice e che si riferisca che desidero che venga qui di persona entro domani.... ho qualcosina da richiedergli..."
Un ghigno ferino storpiò il volto dell'aristocratico della notte subito seguito da un gesto della mano a voler congedare il goblin scheletrico dalla sua vista.
Quello istantaneamente farfugliò un
"Immediatamente Padronepadronepadrone" e voltatosi sparì tornando sui passi da dove era giunto.
Arsiun si alzò dalla poltrona e si diresse verso il grosso camino spento che troneggiava sulla parete occidentale del salone.
Alzò lo sguardo sopra di esso e stette a rimirare tre trofei che aveva appeso personalmente durante quell'ultimo mese.
Si mise a braccia conserte, sempre in posizione eretta, mentre soddisfatto osservava le teste di tre capivillaggio mostranti espressioni di puro terrore sul volto ormai in parte putrefatto.
Ben presto un altro paio di villaggi ed un altro paio di trofei avrebbero ampliato la sua preziosa collezione.

[Modificato da NightLord 10/01/2005 10.16]










"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
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Eroe
09/01/2005 13:52
 
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Dopo la dipartita degli avventurieri
Come Eruner se ne fu andato, ultimo di coloro stavano per intraprendere l'avventura, Ardhinahak ricomparve nell'anticamera dell'altarino e delle lame.
I suoi occhi si posarono su Enemesi e la videro baluginare leggemente per un momento, prima che tornasse scura e inerme come aveva constatato l'Assassino di Corte in precedenza.
Fece un piccolo ghigno divertito osservando ancora per un poco la spada dell'Aspirante.
La prese tra le mani e si avvicinò alla parete dove in precedenza sul proprio piedistallo era pogiata la no-dachi che aveva tagliato di netto con una delle sue due katana.
La appese al posto vacante e si diresse verso un'altra stanza della sua dimora dopo aver raccolto la lama orientale spezzata e inutilizzabile.

Mentre Gianlù stava preparando le proprie cose per la partenza, notò con la coda dell'occhio un foglietto che sporgeva da una saccoccia della cintura.
Lo prese e lo lesse. Era stato scritto e posto da NightLord.

"Raccomando a voi e alla vostra maggiore esperienza e possanza la sicurezza dei coraggiosi Aspiranti che vi accompagneranno lungo la strada. Fate in modo che non compiano pazzie per l'irruenza: il vostro nemico, per quanto voi possiate essere preparati è pur sempre, purtroppo, un mio discendente ed un appartenente della mia blasfema razza... l'astuzia e la diffidenza del male sono con esso.
Ponete particolare attenzione durante la vostra cerca.
Un'ultima cosa: fate particolarmente attenzione anche a Kieran e a Eruner; recano seco entrambi alcune mie proprietà che come già dissi appartennero al Male. Essendo artefatti perniciosi e creati per essere perfetti per uno della mia razza potrebbero risultare letali per degli usufruitori poco accorti.
Vegliate su di loro Fratello Vassallo."
In calce al breve scritto vi era la firma del Dhampiro.
Il cavaliere errante ripiegò il biglietto e continuò nei preparativi, ma la sua mente spaziava nella fantasia cercando di immaginare quali pericoli avrebbero potuto tentare di scalfire una simile compagnia.









"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
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L'odio sopravvive a colui che
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esseri.
Sono solo numeri."

09/01/2005 16:31
 
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-Scusatemi, devo assentarmi ancora un momento... Ho dimenticato che devo acquistare un cavallo... Di solito non ne uso, ma dopo che ho deciso di restare umano, sono obbligato a montarne uno... Con permesso... Ci rivediamo davanti la taverna fra un'ora... A dopo...
----------------------------------------------------------------
In scuderia...
-C'è nessuno? Vorrei acquistare un cavallo...
-Prego, Mago, entrate... Volete un cavallo da galoppo o uno da traino?
Chi parlava era un elfo silvano che doveva avere più o meno 150 anni, quindi di mezza età. Tutti sanno che i cavalli elfici sono i migliori, nonchè i più costosi, ma nelle scuderia vi erano anche animali di minor prezzo e qualità... Comunque il giovane mago non avrebbe badato a spese per il suo nuovo compagno, e poteva anche fare un "follia" per una volta... Avrebbe raccimolato qualcosa in più per sopperire alla spesa nell'avventura di Nightlord...
-Uno da guerra, elfo, che sappia resistere a tutti i climi... Mostratemi i vostri migliori animali...
-Certo messere, venite... Ecco, questi sono i migliori animali di tutto il Regno...
-Lasciate che sia io a giudicare amico mio... Quello, come si chiama!?
Il mago fu folgorato alla vista di uno stallone bianco, quasi argenteo,, con un'aria selvaggia e indomita
-Quello? Si chiama Gixorn... Ma
-Gixorn... E' Draconico... Artiglio d'argento... Lo prendo.
-Non è in vendita, è troppo selvaggio e
Eruner non lo fà finire
-Lo pago 6000 kion. Accettate?
-Si, a vostro rischio messere...
-Vedremo mastro elfo, vedremo...
Il mago muove appena la mano e compare una sella nera, con ricami argentei e da sotto di essa pende una coperta di seta divisa in due colori, metà blu e metà gialla, con un drago blu rampante al centro di ognuno dei due lati visibili, che arrivano a 20 cm da terra. Eruner si avvicina all'animale e gli dice in una lingua antica
-Eka weohnata néiat haina ono... Eka weohnata néiat haina ono... Atra nosu waìse fricai...
Il cavallo, dopo un primo momento di paura e ribelliono, si lasciò avvicinare e montare dal mago, che lo condusse fuori dalle stalle, pagò lo stalliere e si diresse di fronte alla taverna, dove arrivò poco dopo.

[Modificato da Eruner 09/01/2005 17.30]

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Maestro
09/01/2005 22:35
 
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BrightBlade passeggiava lentamente per le vie del Regno, immerso come al solito nei propri pensieri.
I suoi passi lo condussero in direzione della Locanda. Il Paladino costeggiò il muro laterale dell'edificio, avvolto dall'ombra ch'esso proiettava sulla strada. Era veramente singolare vederlo camminare lentamente, gli occhi fissi a terra, con la testa in un altro luogo. Comunque sia, l'atlantideo giunse in fondo alla via e tornò alla luce accecante del sole, sbucando nella piazza antistante la Locanda...
In quel mentre, Eruner stava spronando la sua nuova cavalcatura, spingendola a folle velocità per testarne la resistenza. La gente faceva appena in tempo a togliersi di mezzo prima che le masse indistinte di cavallo e cavaliere sfrecciassero attraverso il selciato. Gixorn era un cavallo veramente possente, forse anche più di quanto il suo aspetto facesse pensare.
Eruner gridava di gioia: era estasiato dalla sensazione di potenza che provava cavalcando quel formidabile destriero.
Oramai era quasi alla locanda, ancora un balzo...
Di colpo, una figura indistinta sbucò da un vicolo laterale, trovandosi sulla traiettoria dello stallone.
Prima ancora che il Mago avesse tirato le redini, Gixorn aveva già puntato gli zoccoli anteriori a terra, nel disperato tentativo di evitare l'ostacolo che improvvisamente gli si era parato innanzi.
Inutilmente.
Il cavallo piombò come un proiettile di cannone sull'avventore.
Quest'ultimo, che era nient'altri che il Paladino di Atlantide, avvertì all'ultimo momento il sopraggiungere del pericolo. Pur accecato dal sole, capì che ciò che lo minacciava era un cavallo in corsa e, non potendo far altro, si gettò a terra, accovacciandosi. L'istinto dell'animale, a quel punto, fece il resto. Incredibilmente, Gixorn spiccò all'ultimo momento un balzo spettacolare, atterrando quasi quattro metri più in là ed arrestando quindi la sua corsa micidiale a pochi passi dalla comitiva composta da Gianlu, Don Quixote e gli altri, che attendevano il Mago.
Eruner balzò giù di sella, corse verso l'uomo che credeva di aver travolto e tirò un sospiro di sollievo nel vedere che si rialzava, scrollandosi la polvere di dosso.
Quando ebbe riconosciuto il Gran Maestro, cominciò a scusarsi in mille modi.
BrightBlade, decisamente scosso dall'accaduto, non ci badò nemmeno.
Dopo aver finito di risistemarsi, e aver controllato di non aver perduto nulla, commentò: "Veramente un bel cavallo, Messere", e si avviò a lunghi passi attraverso la piazza, per sparire lungo una strada dall'altro lato.
Solo a quel punto, Eruner, chinando gli occhi verso terra, vide una spilla, una semplice perla leggermente azzurrognola incastonata in una montatura a forma di stella, luccicare sul selciato.
Per un attimo, il Mago pensò di rincorrere il Paladino, poi cambiò idea, raccolse il minuscolo oggetto e lo infilò in una tasca della sua tunica.
Infine, raggiunse i compagni, anziosi di cimentarsi in quella nuova sfida.

[Modificato da BrightBlade 09/01/2005 22.37]

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Paladino
10/01/2005 00:24
 
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Eruner raggiunse la compagnia con lo sguardo volto in basso, mentre Sir BrightBlade varcava allora la porta della Locanda.
Il salto del poderoso stallone e l'arrivo di Eruner erano durati pochi attimi, tutto era accaduto in fretta, ma anche Qixote era giunto da poco sul luogo di ritrovo.
"Otrebmu, fratello, eccovi finalmente! Vi ho cercato per mezzo Regno e, tanto che c'ero, ho comperato anche qualche cosetta che ci potrà tornare utile per la nostra missione. Ah, dimenticavo, fra l'altro sono andato a far visita a Ikarus, il Priore della Cattedrale... Sapete, dato che ci troveremo ad affrontare un vampiro, ho pensato di farmi dare qualche consiglio dai Chierici del Regno. Fortuna ha voluto che Ikarus mi ricevesse di persona. Bene, mi ha dato alcune boccette di Acqua Benedetta, prendetene almeno una a testa, e poi mi ha dato queste cinque piume di colomba bianca. Mi ha spiegato cosa fossero, ma ad essere sincero ho capito solo che servono da protezione contro la magia dell'oscurità. Prendete anche una piuma a testa."
I compagni d'arme presero le piume in mano e le esaminarono.
Poi Otrebmu si rivolse al vecchio Errante: "Perdonatemi Don Qixote, dicevate che mi stavate cercando... Dovete dirmi qualcosa?"
"Oh ma certo! Hah! Che distratto che sono! Sono partito per cercarvi e sono finito ad acquistare corde, lanterne, acqua, cibo e altre robe! Hahah! Ecco fratello, prendete."
Qixote sfilò dalla sella del suo cavallo un lungo arnese avvolto in un vecchio panno logoro.
"Prendete, è la vostra spada elfica! Non vedevo l'ora di consegnarvela perchè avvertivo un nonsocchè di strano provenire dalla mia vecchia compagna, ed ho subito compreso che era gelosa della compagnia di questa nuova e fiammante spada! Hahah!"
Otrebmu prese il fagotto con delicatezza, evidentemente era più attento a non sporcarsi che non a danneggiare la prodigiosa arma.
Qixote montò in sella.
"Bene messeri, quando volete... Io sono pronto a dar battaglia!"

[Modificato da Don Qixote 10/01/2005 23.48]





Don Qixote, Aspirante Vassallo de lo Regno di Blue Dragon.

"Il Cavaliere Errante ha da essere iuris-perito e deve conoscere le leggi della giustizia distributiva e commutativa per dare a tutti il suo. Poi debb'essere teologo per sapere dar conto chiaro e distinto della legge cristiana che professa quando ne sia domandato: debb'essere medico e specialmente botanico, per conoscere in mezzo alle campagne disabitate e nei deserti l'erbe che hanno virtu' di sanare le ferite, perche' ne' puo' ne' deve andare il Cavaliere Errante in ogni bottega a cercare chi gliele curi; e saper ferrare un cavallo e rassettare la sella e la briglia. Dee serbare gelosamente la fede a Dio e alla sua Dama: debb'essere casto nei suoi pensieri, onesto nelle parole, liberale nelle opere, valoroso nelle imprese, tollerante nei travagli, caritatevole coi bisognosi, e finalmente mantenitore della verita', anche a prezzo della vita."

Cervantes
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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
10/01/2005 03:31
 
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Otrebmu, aveva finito i preparativi per il viaggio, aveva riempito lo zaino del necessario e dopo aver comprato delle bisacce da collocare sul cavallo vi aveva messo quello che nello zaino non era entrato, aveva indossato l'armatura e l'elmo e non si era dimenticato di daga e freccia che distruggevano i non-morti, anche se trattandosi di un discendente di NightLord non sapeva se avrebbero funzionato, aveva deciso di non prendere con se le 2 spade magiche usate nella ricerca dei 2 calici, non era sicuro sarebbero servite, nel caso si bagliasse poteva sempre richiamarle a se usando uno dei loro poteri.
Era poi andato alle stalle e aveva ritirato il suo cavallo, aveva pagato lo stalliere e ringraziato per il trattamento riservato al cavallo, che si notava era ben nutrito e aveva un pelo lucido, il che significava che era stato strigliato giornalmente, aveva messo sella, bisacce e altro sul cavallo e si era diretto alla locanda dove gli altri lo aspettavano, dopo esservi giunto Eruner si congedo' per andare a comprarsi un cavallo, con cui torno' poco dopo di gran carriera e rischiando di travolgere il Paladino di Atlantide.
Anche Don Qixote arrivo' e consegno' la spada elfica a Otrebmu che lo ringrazio' e dopo aver aperto il fagotto la infilo' in un fodero appeso alla sella su cui vi erano gia legati, scudo, lancia e l'arco con faretra, poi Don Qixote consegno' a testa ai compagni una boccetta di acqua santa e un piuma, Otrebmu le pose in un sacchetto legato alla cintura.
Dopo Don Qixote anche Otrebmu sali' sul cavallo, sgancio' scudo e lancia e li impugno' e disse
- Anche io sono pronto per partire Messeri, che i Sommi guidino i nostri passi e ci proteggano-

[Modificato da Otrebmu Ittoram 02/02/2005 3.14]

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Paladino
10/01/2005 12:55
 
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Lo Scettro della Fenice
Kieran nella sua stanza stava sistemandi gli ultimi preparativi per il viaggio. Prima di chiudere il suo zaino, si girò e si diresse dall'altra parte della stanza per aprire un baule posto sotto la finestra. Apertolo, frugò per qualche istante finché non trovò un ogetto di media lunghezza avvolto in un drappo di pelli. Richiuso il baule vi si sedette sopra e liberò l'oggetto: uno scettro d'oro con una pietra rossa incastonta sulla sommità. Kieran lo alzò in alto per osservarlo meglio alla luce del sole.
"Lo Scettro della Fenice" mormorò "Mi fu donato molto tempo fa e si dice che la pietra rossa sia il sangue di una Fenice sacrificatasi per sconfiggere il Male. Questo conferisce a chi usa lo scettro di lanciare incantesimi di risurrezione ma solo per nove volte, dopodiché perderà ogni potere e si spezzerà. Un incantesimo di questo genere lanciato su un Non-morto, lo annienta".
Terminate le sue riflessioni, si alzò e ripose lo scettro nello zainodicendo: "Ciononostante, sarà meglio usarlo con saggezza e moderazione. Nemici molto potenti incroceranno le nostre vie in quest'avventura". Sistemato lo scettro, i suoi occhi si posarono sul Mantello delle Tenebre. "Quest'oggetto animato, certo, dovrà essere usato ancora con più attenzione. Mi consentirà di viaggiare tra le ombre, ma ne usufruirò solo in caso di estrema necessità quando tutte le arti da me possedute verranno meno di fronte alla potenza del nemico".
Infine si cinse la vita con la spada ed impugnò lo scudo. Scese velocemente le scale e si diresse nelle scuderie a prendere il suo cavallo. "Andiamo, amico mio" sussurrò nelle orecchie del bianco equino "Un'altra avventura ci attende" e così con un galoppo quasi alato, raggiunsero gli altri avventurieri impegnati nella difficile missione.

[Modificato da Kieran 10/01/2005 12.57]

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Eroe
10/01/2005 13:13
 
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Sbucando nel viale principale del Regno Paunovic scorse i compagni raccolti davanti alla locanda già pronti a partire.
I suoi occhi furono subito attratti dal cavallo di Eruner, un esemplare di una maestosità che il mago non aveva mai visto.
-Vecchio Nenad credo dovrai fare gli straordinari- disse rivolto al baio che da sempre lo accompagnava nei suoi viaggi.
Quasi lo avesse capito, e forse fu proprio così, Nenad scattò in avanti con un nitrito e il mago capì che non aveva da temere.
Fermandosi davanti alla locanda estrasse un fascio di pergamene che mostrò ai compagni
-Ho rovistato tutti gli scaffali della Gilda e ho preso tutto ciò che riguardava i nonmorti, c'è di tutto come allontanarli, accecarli, paralizzarli, non tutte sono potenti o affidabili ma per ogni evenienza...-
-Per ogni evenienza potremmo essere assaliti da un' orda di nonmorti che dovevano essere paralizzati!- esclamo Quixote squadrando con diffidenza le pergamene.
-Comunque- prosegui Paunovic, ignorando il commento che sapeva essere effettivamente sensato -io sono pronto, penso che non appena arriverà ser Gianlu potremo partire!-





La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci

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10/01/2005 16:14
 
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OT Informazioni per Eruner e Kieran
per sapere abbastanza esaurientemente i poteri degli oggetti che vi ha dato Night, il link è questo (è un post in Hightower cercate e troverete [SM=x92702] ):
poteri degli oggetti
se non lo avevate già visto in precedenza.


Pronti a partire [SM=x92702] ? E occhio alla penna siori [SM=x92701]

OT









"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
odia."

"Le vittime per me non sono
esseri.
Sono solo numeri."

10/01/2005 16:27
 
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-Quando partite, passerete per forza di fronte ai Cancelli, sarò là ad attendervi... Il Mago-Guerriero risalì sul suo nuovo compagno e si avviò verso i Cancelli, oltrepassandoli e giungendo fuori dal Regno del suo Signore. Dopo un fischio, si avvicinò a lui un grande lupo bianco dal mantello dorsale ghiacciato-White Ice, parto per una caccia al vampiro, vuoi venire con me?
Chiese telepaticamente al lupo magico, che gli rispose
-Certo umano, o ti farai ammazzare...
-Và bene, ora aspettiamo gli altri e potremo partire.

ot Siccome è un lupo, non stò ad usare il voi, voglio dire, è il mio famiglio, logico che gli dia del tu, no? se non và bene ditelo che cambio,ok?... Night, perchè occhio alla penna? E BRIGHT NON MI FARE SEMBRARE UN PIRATA, NON HO MICA SCRITTO CHE PARTIVO COME UN FULMINE![SM=x92703] Se no poi mi sparano a pulire qualcosa per un fatto che non ho neanche voluto... D'ora in poi dovremmo togliere le firme, ok? ot

[Modificato da Eruner 10/01/2005 16.28]

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Gran Maestro
10/01/2005 20:16
 
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Gianlù fu l'ultimo ad arrivare al luogo del raduno. Si era preso tutto il tempo necessario per pensare al da farsi e sopratutto per meditare sul foglietto lasciatogli dal Dhampiro.
Quando giunse, vide che mancava Eruner "Dov'è Eruner?" domandò.
"Ci Aspetta fuori dai Cancelli" fu la risposta di Otrebmu.
"Va bene" mormorò il Paladino, "Vuol dire che lo metteremo a corrente dopo. Allora, dal momento che come ci è stato riferito da sir NightLord, il nostro obbiettivo si trova a Nord-ovest del continente, attraverseremo il vecchio tunnel e ci recheremo a Vetojo. Dopo una sosta, partiremo alla volta della catena di Desl e andremo a trovare Logulm"!
"Logulm??? Il vecchio maestro di Groen? Ma non può essere ancora vivo...." fù il commento di Kieran.
Gianlù ridacchiò e disse "Si è vero, era già vecchio ai tempi della seconda battaglia dei draghi, ma nonostante superi il secolo di vita, è ancora vivo ed è ancora abbastanza lucido per darci qualche consiglio od informazione più dettagliata, quindi se siamo tutti pronti, io direi di partire...ah Messer Otrebmu, come cartografo del gruppo, dal Desl in poi, sarete voi a guidarci in base alle poche mappe che abbiamo daccordo?"
"Daccordissimo, sir Gianlù"
"Bene, ed ora andiamo, yahhhhhh al galoppo" e partirono senza sapere che due occhi li scrutavano nascosti nell'ombra e Ardhinahak mentalmente li salutava........
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10/01/2005 21:45
 
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* Altrove, piccolo villaggio nordico : LittleWater *
Uno scarpone ferrato massiccio e pesante calcò il suolo coperto di candida neve, sprofondando per una decina buona di centimetri.
Dopo un attimo segui il secondo.
Gervasus, il capitano dei cavalieri-spettro di Arsiun, era smontato dal suo destriero, un incubo scheletrico.
Gli occhi ardenti, che si potevano notare dalla visiera dell'elmo, risplendevano sinistramente mentre volgeva lo sguardo attorno a sè.
Gli altri quattro cavalieri erano fermi e immobili sulle proprie cavalcature. Vapori malsani verdognoli uscivano dalle mascelle di quei cavalli nonmorti.
Con uno sferragliare di armatura completa il comandante degli spiriti maligni si spostò di una decina di metri dal gruppo dei suoi.
Si era portato sulla riva di un piccolo laghetto sul quale sorgeva l'altrettanto minuto villaggio di LittleWater.
Nonostante il clima fosse rigido non era stato sufficiente, almeno per ora, per ghiacciarne la superficie.
Tutto era pronto per l'invocazione dei poteri necromantici di cui disponeva.
Distese il braccio destro e stava per pronunciare qualcosa, quando un battito d'ali, tutt'altro che leggero lo distolse per il momento dal suo intento.
Un grosso pipistrello vampiro, dell'apertura alare di tre metri, lo raggiunse e si appolloiò a testa in giù sul braccio teso dello spettro.
L'elmo di Gervasus si abbassò leggermente ad osservare la creatura appena giunta.
Capì subito che non si trattava di un volgare animale notturno sciocco e cercatore della propria morte con quel gesto, ma di un messaggero inviato dal suo padrone: una pergamena era legata alla zampa della bestia.
Come la prese, il grosso ematofago si staccò dal braccio per andare a poggiarsi su uno dei corpi senza vita degli abitanti del paesino che giaceva per metà sotto la fredda acqua.
Quel tratto di riva del laghetto era intriso di sangue.
Il capitano dei cavalieri lesse con attenzione la richiesta del suo signore e celermente ripiegò il messaggio e se lo infilò nella grossa cintura semi-metallica.
Riportò la concentrazione verso quello che stava facendo prima.
Salmodiò qualche parola di potere maligno per quello che parvero una decina di minuti buoni.
Poi aprendo di scatto la mano cinque raggi color della notte si diressero verso gli unici cinque cadaveri che non erano stati decapitati e lasciati "scolare" nel lago che si stava tingendo sempre più di un rosso cupo.
Crepitanti energie pervasero i corpi degli sventurati, poichè neanche con la morte avrebbero trovato la pace.
Infatti entro breve, le loro anime vennero estratte a forza dal corpo, violentate e aggredite dalla magia della morte e rese degli spettri.
Altri cinque soldati erano entrati al suo servizio.
Con un ordine perentorio fece sì che esse andassero verso gli altri quattro cavalieri: dovevano ricevere una cavalcatura e delle armature ed armi degne del loro nuovo status.
Intanto Gervasus decise di animare altri due poveracci, ma in semplici zombie questa volta, affinchè si recassero leggermente più a sud a testare la situazione.
L'attacco ai prossimi gruppetti di case coloniche, era facile dedurlo dal messaggio inviatogli da Arsiun, doveva essere ormai prossimo.
I due morti viventi come si animarono raccolsero le proprie teste mozzate e lentamente si misero in cammino eseguendo l'ordine impartito loro.
Soddisfatto, il capitano-spettro si diresse dove erano i suoi e rimontò sull'incubo-scheletro.
Senza proferire una sola parola, come aveva fatto sinora, fece cenno ai suoi nove cavalieri di mettersi in marcia.



P.S. X Eruner : occhio alla penna vuol dire state attenti, non si sa mai chi si può incontrare per strada [SM=x92702]










"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
odia."

"Le vittime per me non sono
esseri.
Sono solo numeri."

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Paladino
10/01/2005 23:44
 
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OT estremamente imbarazzante!
OT-- cavolo questa è bella, è più rimbambito il player che non il pg di Don Qixote!!!
Per qualche arcano motivo ho confuso Markox con Otrebmu!! Ma come avrò fatto poi? [SM=x92712] [SM=x92713] [SM=x92711]
Naturalmente la spada elfica va a Otrebmu che la stava provando già nell'altra storia (Passi nell'Armeria del Regno)!
Caspita, chissà come si sarà sentito il buon Otre vedendomi consegnare la sua spada a Markox! [SM=x92710] [SM=x92712] Ti chiedo scusa vecchio mio, ho già corretto il mio precedente post! [SM=x92713]

x NightLord e/o Gianlu: quando leggete questo messaggio cancellatelo pure, io non sono abilitato per farlo e le mie scuse a Otrebmu le ho spedite via mail, thnx [SM=x92702]

[Modificato da Don Qixote 10/01/2005 23.50]

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