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Le Falci dei Custodi

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2013 13:09
09/10/2008 18:25
 
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Di quando il viaggio si allungò...


Luce di Luna che nel cielo splendi,
sol tu rischiari il mio inquieto sonno,
quasi come torcia in antro oscuro.
Luce di Stelle che a gemme pari,
sol tu mi rallegri di mille sfavilli,
quasi di fiamme la notte popoli.
Luce di Ombra che laggiù t'addensi
sol tu mi desti com'orrido sogno,
lasciandomi tremante e impotente.

Luce di Notte che...


La notte era riempita di una soave litania in lingua elfica, insieme dolce e raccapricciante, capace di raggiungere ogni angolo della veloce nave del Regno. BrightBlade, che non riusciva a prendere sonno a causa di un nervosismo immotivato, appena udì quelle ritmiche parole rimase un secondo ad ascoltarle, come rapito, quindi di alzò e decise di scoprire chi ne fosse il cantore. Una volta sul ponte, rimase alquanto sorpreso nello scoprire che a riempire l'aria di note canore era il suo allievo, appolaiato su uno degli alberi della loro imbarcazione.
Eruner, una gamba a penzoloni nel vuoto e lo sguardo perso nell'infinito, s'interruppe appena il Vassallo fece capolino da sotto coperta, avvertendo la fastidiosa sensazione di essere osservato.
<<Non riuscite a dormire neanche voi, Maestro? >> chiese l'elfo, voltandosi verso il Paladino.
<<Noto di non essere l'unico... Cosa vi tiene sveglio? Lo sò che non dormite mai più di un paio di ore, ma dovreste riposare il più possibile prima dei disagi che ci affrontiamo a intraprendere.>>
<<Lo sò, ma ho una sgradevole sensazione di pericolo imminente... Come anche Drago>> quindi indicò un punto a prua, da dove un'ombra più scura prese ad avvicinarsi.
<<Sir BrightBlade, vedo che ora i nottambuli sono tre! Vi ha forse svegliato il canto? Non prendetevela, sono stato io a domandare a Sir Eruner di farmi ascoltare qualche composizione del suo popolo>>
<<Drago, vi ho già detto di non darmi titoli... Non sono più meritevole di voi in alcun modo!>> disse Eruner, senza malizia, facendo capire con lo sguardo di non essere affatto infastidito.
<<Avete ragione Eruner, è solo la forza dell'abitudine... A palazzo, con tutti i diplomatici dei vari regni del mondo che vanno e vengono, sono più le volte che dico "Sir" di quelle in cui saluto!>> replicò la guardia reale, prorompendo in una leggera, quanto decisa, risata.
Improvvisamente, Eruner voltò lo sguardo verso il castello di poppa, corrucciato, seguito subito dopo da BrightBlade.
<< Sentite nulla?>> domandò l'elfo.
<<No...>> risposero gli altri due. Quindi BrightBlade proseguì: <<Perchè il timoniere non fa rumore?>>
Quasi prima che il Vassallo terminasse la frase, un dardo si diresse letale verso Eruner, che riuscì ad evitarlo di pochissimo e si lanciò con un balzo verso la direzione da cui era provenuto, la spada già in pugno, seguito immediatamente dai meno agili umani. Appena vicino al timone per poco non inciampò in qualcosa, riacquistando immediatamente l'equilibrio, ma perdendo l'opportunità di bloccare l'aggressore, che sparì oltre la balaustra, ma senza che si sentisse alcun tonfo in acqua. L'elfo, noncurante di quell'ultimo aprticolare, si si lanciò a sua volta nell'oceano, ritrovandosi però completamente solo. Imprecando a bassa voce, formulò un paio di parole in atlantideo e una colonna d'acqua lo riportò sul ponte. Mentre muoveva rapidamente il capo per spruzzare via l'acqua di mare dai lunghi capelli neri, l'aspirante disse:
<<E' fuggito. Non sò come, ma è riuscito a sparire nel nulla. Mi state ascoltando?! >> l'ultimo sbotto di rabbia era rivolto ai due compagni, fermi davanti al timone, Drago che fissava un punto ai suoi piedi e il Vassallo accucciato sull'ombra contro cui aveva inciampato Eruner durante il breve inseguimento appena conclusosi. Quando l'Aspirante abbassò lo sguardo a sua volta, vide il cadavere di un uomo: il timoniere. Dopo essersi rialzato, BrightBlade disse;
<<Non c'è più nulla che i nostri poteri possano fare. E' morto immediatamente a causa di una ferita netta alla gola. Come se non bastasse, il timone è stato manomesso. Ecco il perchè della sensazione che ci teneva svegli... Mi domando chi possa aver fatto tutto questo.>>
<<Ho io la risposta>> la voce era quella di Albins, che, come gli altri occupanti della nave, era stato svegliato dal trambusto. <<Deve essere stato un ninja come me: l'arma conficcata nell'albero è uno shuriken. I nostri avversari vogliano evitare che si riesca a giungere in Katai...>>
<<Sembra che ci siano riusciti...>> fece notare mestamente Eruner.
[Modificato da Eruner 09/10/2008 18:26]
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