Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
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New adventure: La Tela

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2011 00:38
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Sesso: Maschile
Maestro
11/12/2008 01:30
 
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Mentre i suoi compagni combattevano, Jekyll riamse a fissare negli occhi la sua avversaria. Sibilla era una donna estremamente avvenente, consapevole del suo fascino ed il suo sguardo profondo e scuro possedeva capacità ipnotiche.
-Milady, cedete le armi ed arrendetevi!- chiese il Cavaliere del Nord, posando le mani sulle impugnature della Sciabola d'Argento e la Spada di Acciaio Azzurro.
-Mi fate ridere, cavaliere! Davvero pensate che mi possa arrendere?!- rispose, sprezzante, la donna -Per passare oltre, messere, dovrete uccidermi!- Sibilla accarezzò con le lunghe dita affusolate i manici dei suoi coltelli e della frusta nera, che portava in vita.
Jekyll chinò il capo, rassegnato.
-Venite avanti, Aspirante!- gridò la donna.
L'Aspirante Vassallo sguainò le sue armi ed assunse la posizione di guardia.
Sibilla, con un fluido e veloce gesto della mano, sciolse la lunga frusta ed impugnò dieci coltelli. Un sorriso sicuro e beffardo le distese le labbra carnose.
-Assaggerete le mie lame, Aspirante Vassallo!- ghignò, lanciando in aria i coltelli ed iniziando a far vorticare la frusta sopra la testa.
Come attratti da una forza magnetica, i coltelli vennero avvolti dalle spire della frusta e divennero un tutt'uno con essa.
La donna orientò la frusta davanti a sè, poi con la mano libera fece segno a Jekyll di avvicinarsi.
Il Cavaliere del Nord si lanciò verso la donna, rivolgendo sotto il corpo le sue armi e proteggendosi il viso con gli scudi saldati sugli avambracci della sua armatura.
Sibilla spiccò, agile, un balzo in avanti ed andò incontro all'Aspirante.
L'impatto fu violento, più di quanto Jekyll si aspettasse: non appena la frusta ed i coltelli toccarono gli scudi dell'armatura, il Cavaliere del Nord venne scagliato indietro e rovinò a terra pesantemente. L'armatura d'argento lo aveva protetto dalle lame, ma la forza che lo aveva respinto era davvero potente.
La risata fredda e selvaggia di Sibilla riempì le orecchie dell'Aspirante.
-Siete già a terra, cavaliere?- chiese, beffarda.
Jekyll si rialzò a fatica e, quando sollevò il viso per osservare la donna, la frusta lo colpì in pieno volto, scagliandolo nuovamente a terra. Il Cavaliere del Nord cadde supino a terra, ma ancora una volta la sua armatura completa gli aveva impedito di riportare ferite.
Sibilla emetteva grida selvagge, invasata dall'eccitazione della battaglia.
-Devo fare attenzione! L'armatura non potrà proteggermi sempre...e sono certo che quei coltelli siano avvelentati, come la freccia che ha ferito Lamion nella grotta!- mormorò, tra sè e sè, il Cavaliere del Nord, mettendosi a sedere.
Jekyll ebbe appena il tempo di vedere Eoden sopraggiungere veloce alle spalle della donna, prima che un altro schiocco della frusta facesse vibrare l'aria intorno a lui e lo lanciasse nuovamente in aria, facendolo schiantare contro il tronco di un grosso albero, sul limitare della boscaglia. Il legno gemette per l'impatto e Jekyll si accasciò a terra, mentre un rivolo di sangue prese a scorrere dalla sua bocca.
-Com'è possibile?! Non riesco a vedere la sua frusta...non riesco nemmeno a percepirla...quale magia è mai questa?- si domandò il Paladino, riverso a terra.
Il grido di Sibilla si fece udire nuovamente, ma questa volta era diverso: sorpresa e dolore traspiravano dalla sua voce.
-Eoden...-sorrise il Cavaliere del Nord, rialzandosi faticosamente e cercando con lo sguardo il grande lupo bianco.
-Maledetto lupo! Quando avrò finito con il tuo padrone, ucciderò anche te!!- gridò la donna, mentre Eoden affondava le lunghe zanne nella sua spalla.
-Grazie, amico mio!- disse, con un filo di voce, Jekyll dirigendosi verso la sua avversaria.
Sibilla prese a contorcersi, fin quando non riuscì ad afferrare il lupo per il collo ed a liberarsi della sua morsa, poi con un calcio nel torace dell'animale, lo scagliò lontano da sè. Eoden con un guaito di dolore crollò tra il sottobosco.
-Maledetto lupo...ora avrai la tua lezione!- esclamò Sibilla, camminando verso il punto in cui giaceva Eoden e voltando incautamente le spalle a Jekyll.
La donna sollevò la sua frusta e si preparò ad uccidere il lupo. Jekyll scattò in avanti in tempo per raggiungere l'estremità della lunga corda di cuoio, nel momento della massima carica prima che venisse scagliata in avanti per colpire il lupo bianco.
La frusta si attorcigliò intorno all'avambraccio del Cavaliere del Nord e le lame dei coltelli, quando urtarono contro l'argento dell'armatura si frantumarono.
Sibilla si voltò, meravigliata, per osservare contro cosa la sua arma si fosse impigliata, ma una smorfia di disappunto le si dipinse sul viso, quando vide il Cavaliere del Nord in piedi poco dietro di lei.
-Non oserete toccarlo oltre, strega!- disse Jekyll, strattonando la frusta che, per poco, non sfuggì di mano alla donna.
-Come osate rivolgervi a me in tali termini, maledetto?!- ringhiò Sibilla.
-E'giunto il tempo di mondare questa terra dalla vostra presenza, Sibilla! La vostra frusta è sconfitta!
-Cosa?- il tono della donna divenne quasi isterico, sentendo le parole pronunciate dal Cavaliere del Nord.
-Osservatela, guardatela con attenzione!- la invitò Jekyll -Ogni volta che la vostra frusta ha toccato la mia armatura, il gelo del Nord in cui è stata forgiata si è trasferito in lei ed una sempre più pesante coltre di ghiaccio l'ha ricoperta, corrompendo la sua stessa struttura, rendendola più lenta, e danneggiando le lame dei vostri coltelli...rendendoli più fragili!
Sulla frusta di Sibilla, infatti, un velo bianco, lucido e brillante si era uniformemente disteso, avvolgendo cuoi e metallo.
Il Paladino strattonò all'improvviso la frusta che si spezzò di netto, mentre le lame dei coltelli esplosero in numerose schegge di metallo, ormai inutilizzabile.
Lo sgomento apparve sul viso della donna: la sua arma era in pezzi!
Il Cavaliere del Nord si lanciò su di lei, facendo roteare la Sciabola d'Argento e la Spada di Acciaio Azzurro, pronto a calarle sul collo della donna, ma il percorso delle sue armi venne improvvisamente frenato: Sibilla aveva sfoderato due coltelli più lunghi e, incrociandoli, davanti al bellissimo viso, aveva parato il doppio fendente del Paladino.
-Bravo, Aspirante! Davvero bravo...ma questi coltelli non sono venuti in contatto con la vostra armatura! Giusto?- Sibilla sorrise beffarda: aveva un altro asso nella manica.
[Modificato da @Jekyll@ 11/12/2008 02:58]
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