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New adventure: La Tela

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2011 00:38
09/08/2008 13:38
 
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Il gruppo continuò così la sua marcia e finalmente tornò al villaggio, dove ad attenderli c'era un indispettito Lamion. Dopo aver riportato la bambina dalla madre ed aver ricevuto i complimenti da praticamente tutti gli abitanti del villaggio, i cinque ripresero il loro cammino.
Durante il resto del viaggio non ci furono altre sorprese ed il gruppo raggiunse come da programma la regione in cui si trovava Pagus e si accampò poco distante dal villaggio. Il mattino seguente sarebbero poi entrati in città ed avrebbero raggiunto la magione del testimone. Quella sera gli Aspiranti e non discussero a lungo intorno al fuoco:
"Strano, non abbiamo ancora subito attacchi da quando siamo partiti; ero convinto che a quest'ora quei mercenari si sarebbero già fatti vivi" commentò Drago.
"Beh, se ci pensate la cosa ha una sua logica: perchè affrontare tre Aspiranti..." Eoden ululò di dissenso "Va bene, quattro Aspiranti ed il Capo delle Guardie di Omar, con l'obbligo dell'eliminazione, quando si può semplicemente tendere un imboscata a questi ed uccidere il vero obiettivo con un colpo solo?" domandò Jekyll in modo alquanto retorico.
A questo punto intervenne Claudium:
"Sì, penso anch'io che sia questa la tattica che i mercenari stiano seguendo. Inoltre sono convinto che da quando abbiamo lasciato quel villaggio l'altra sera ci stiano pedinando. Voi che ne dite, Albins?"
"Sì, penso che abbiate ragione. E' da quando siamo partiti che ho la sensazione di essere osservato e, viste le mie capacità, difficilmente sbaglio in questo frangente ".
"Se avevate questa sensazione perchè non ci avete avvertito?" domandò Lamion.
"Perchè siccome non conosco così bene, ad eccezione di Drago, i membri di questo gruppo non sapevo se avreste potuto comportarvi naturalmente pur sapendo di essere seguiti. Ho preferito quindi dirvelo adesso visto che ora le probabilità di essere attaccati sono diventate consistenti".
"Qualunque sia stata la causa non mi pare comunque utile continuare a discutere. Pensiamo piuttosto a come difenderci da questi mercenari" disse Drago.
"Questa è un'ottima questione. Come sapete Lamion oggi ha mandato Ermes a Pagus per informare il testimone del nostro arrivo. Ah, tra l'altro il suo nome è Ser Oslaf ed era il segretario di Necroiec. E' in questo modo che è venuto a sapere del complotto ed è riuscito a mettere le mani sui documenti che accusano il nostro caro Conte. Comunque, nel suo messaggio di risposta ci ha informato sul mezzo di trasporto, una carrozza, e sugli uomini, dodici in tutto, armati con corazza e spada. Considerando quindi questi elementi considererei più adatto il tragitto proposto da Jekyll, ovvero il seguente:



Inoltre in campo aperto proporrei di adottare la seguente formazione" e detto questo iniziò a disegnare in aria con la magia questo schema:

-------------Sold--Dra------------
Sold Sold CARROZZA Sold Sold------------------Eod
Sold Sold CARROZZA Sold Jek
-------------Cla--Sold------------

"Io e Drago copriremo ciascuno un lato della carrozza, che sono le parti più vulnerabili dello schieramento. Io coprirò il lato destro in quanto, essendo opposto alla costa, è il più facile da attaccare. Il motivo per cui ho deciso di coprire questo lato non è per mia della mia forza ma delle mie capacità. Infatti sono in grado di creare scudi di luce e perciò ritengo di essere il più idoneo a bloccare eventuali attacchi. Dentro la carrozza a proteggere Oslaf ci saranno due soldati e voi Lamion. Gli altri soldati completeranno la formazione insieme a Jekyll. Infine Eoden ci precederà di qualche lunghezza in modo da controllare che il terreno sia sgombro da trappole e nemici, e per avvisarci di un eventuale attacco. Voi cosa ne pensate?"
[Modificato da Claudium 09/08/2008 13:43]
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09/08/2008 15:15
 
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-Mi sembra sensato, Claudium!- annuì Jekyll, osservando lo schema -Ed Albins potrà continuare a seguirci, rimanendo al coperto e diventando, così, il nostro fattore sorpresa!
-Mmh...-Albins si agitò, inquieto, al proprio posto.
-Non siete d'accordo, messere?- chiese Lamion, irritato dal fatto che qualcuno potesse muovere critiche ad un piano che a lui pareva perfetto.
-In realtà, avrei una domanda...quanta sorpresa pensate che possa creare, pur viaggiando al coperto? Chi ci sta spiando mi ha visto e, se non sono degli sprovveduti, si accorgeranno che manca una persona alla scorta!- riflettè il ninja.
Lamion aprì la bocca per ribattere, ma la richiuse subito: l'Aspirante Vassallo aveva ragione!
-Questo non sarà un problema, amico mio!- ribattè Drago, sorridendo -A parte il fatto che quando ci muoveremo da Pagus, la loro attenzione sarà tutta concentrata su Ser Oslaf e sull'eliminarci, potremmo facilmente fuorviarli...per esempio, facendo credere loro che Voi ci avete solamente accompagnato, ma che non potete seguirci oltre!
Sul viso di Albins comparve un'espressione perplessa.
-Drago non ha torto!- intervenne Claudium -Quando entreremo nel villaggio, la presenza degli abitanti non ci permetterà di rimanere isolati e questo vuol dire che darà la possibilità ai sicari di avvicinarsi a noi moltissimo...giusto per sentire dalle nostre stesse voci i dettagli del piano...se, quindi, sentissero voi, poco prima della partenza, salutarci, augurarci buona fortuna e poi scomparire nella folla, non potrebbero fare altro che pensare al colpo di fortuna che gli è capitato! Una scorta di quattro Aspiranti Vassalli che si riduce, senza sforzo, a tre!
Albins annuì, riflettendo sulle parole del Paladino.
-Senza contare che voi, grazie alle vostre abilità mimetiche, una volta abbandonato il nostro gruppo, potrete seguire i nostri pedinatori, contarli e valutarli fianache ascoltarli, così da carpire i loro progetti e le loro intenzioni ed avvertirci in tempo...tramite Eoden...-intervenne il Cavaliere del Nord.
-Eoden?- domandò, meravigliato, il ninja, mentre Claudium, che già aveva compreso dove volesse arrivare l'amico Paladino, sorrise compiaciuto.
-Certo...Eoden! Di tutti noi, quello che considereranno meno pericoloso sarà proprio Eoden e, certamente, non useranno uno di loro per pedinarlo...quindi, quando, dopo la vostra partenza, Eoden si confonderà nella folla e si allontanerà da noi, non si preoccuperanno di altro che evitare che gli arrivi alle spalle e continueranno a seguire noi altri ed a focalizzare la loro attenzione su Ser Oslaf!
-Quindi, Eoden potrà, seguendo il vostro odore, raggiungervi indisturbato, quando Jekyll glielo chiederà e voi potrete consegnarli un messaggio, da nascondere nel suo folto pelo bianco, che ci potrà essere consegnato senza troppi intoppi!- terminò per il Cavaliere del Nord, il Paladino Claudium.
-Mi avete convinto, amici miei! Potrebbe davvero funzionare!- esclamò l'Aspirante Albins.
-Ser Oslaf è molto ben voluto alla gente di Pagus, anche se non ne conoscono la vera identità, quindi avremo tempo di uscire indisturbati dal villaggio prima dell'imboscata! Di certo non ci attaccheranno in mezzo alle strade di Pagus, altrimenti dovrebbero fronteggiare anche i suoi abitanti!- affermò Lamion, soddisfatto di poter dare il suo contributo alla discussione.
-Amici, se tutto andrà come previsto, domani sarà una giornata lunghissima e pesante! Propongo di spegnere il fuoco e di riposare...Eoden ed io faremo il primo turno di guardia, poi Claudium, Albins, Drago e Lamion...siete d'accordo?- intervenne il Cavaliere del Nord.
I viaggiatori annuirono e ciascuno andò al proprio giaciglio: l'indomani avrebbero avuto bisogno di tutte le loro energie e di ogni senso all'erta.
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10/08/2008 15:51
 
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La notte era ormai calata su tutta la pianura e nell'accampamento i turni di guardia si alternavano,era il momento di Drago,che diede il cambio al suo amico Albins:
“A domani Drago,sentite,prima di andare vorrei ascoltare un vostro parere..”
“Dite pure fratello”rispose Drago con fermezza.
“Voi pensate davvero che funzionerà il piano che abbiamo preparato?”domandò pensieroso Albins.Drago prima di iniziare a parlare si schiarì la voce ed osservò il paesaggio.
“Sapete,dopo tutto questo tempo trascorso insieme ai nostri amici Aspiranti ho imparato a conoscerli meglio,come anche voi del resto,e devo dirvi che sono grandi amici e spero lo rimarremo per sempre…per quanto riguarda il piano sono sicuro che funzionerà,adesso coricatevi,il tempo a volte gioca brutti scherzi.”Detto questo Albins salutò l’amico e si coricò fiducioso.Drago dopo questa breve chiacchierata si piazzò davanti al fuoco e si adoperò nel lucidare le sue spade e guardandole i suoi pensieri ritornavano sul ricordo dell’eroico padre.Il tempo passò in men che non si dica e venne il turno di Lamion.La guardia arrivò di soppiatto facendo spaventare l’aspirante:
“Ah Lamion!Mi avete fatto prendere un colpo,la prossima volta avvertitemi,hahaha.”
Anche Lamion rispose con un sorriso prendendo il posto di Drago:”Andate,andate”.
L’indomani si apprestava ad arrivare inesorabile…

OT-X Claudium:P.s.scusa per il ritardo… [SM=x92713] -OT
[Modificato da Drago.89 10/08/2008 15:53]
10/08/2008 20:57
 
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La notte trascorse senza problemi ed all'alba la compagnia iniziò a prepararsi per la partenza. Essi però non sapevano che una donna gli stava osservando dalla foresta vicina:
"Ragazzi, in piedi, si stanno muovendo".
Il gruppo a poco a poco si svegliò:
"Finalmente i nostri signorini si degnano di muoversi. Forza allora, mettiamoci in marcia. Tu, Skull, occhio con quell'amuleto".
"Non preoccuparti, capo, questo gingillo farà il suo dovere".

Claudium ed i suoi compagni cavalcarono compatti fin dentro al villaggio. Pagus era un villaggio piccolo ed anonimo dove gli abitanti vivevano dei proventi della loro terra, il più adatto per nascondere qualcuno. I cinque procedettero verso la piazza mescolandosi con la gente. In realtà Oslaf li aspettava da tutt'altra parte ma ciò era necessario per sceneggiare l'allontanamento di Albins:
"Così è venuto il tempo di salutarci, Albins".
"Già, mi dispiace non potervi aiutare ulteriormente, Claudium, ma non posso rifiutarmi di compiere quella missione per il Sommo. Voi capite, non è vero?"
"Certo, non avete di preoccuparvi. Mi raccomando, abbiate cura di voi" disse Jekyll.
"Ci rivediamo al Regno, fratello" aggiunse Drago. Albins si congedò dagli Aspiranti.
Bene, speriamo che le spie, qualora ve ne fossero, se la siano bevuta pensò Claudium

Il resto del gruppo si diresse così verso il limitare del paese dove una carrozza ed una compagnia di soldati era pronta ad attenderli. Un soldato si avvicinò al gruppo:
"Salve Messere, permettete di presentarmi: il mio nome è Toldaos da Omar e sono il comandante in carica della scorta di Ser Oslaf".
"Anche noi vi porgiamo i nostri ossequi, Ser Toldaos..." disse Lamion dandogli una vigorosa stretta di mano "...ma non dovevate aspettarci al limitare della foresta?"
"Pensavamo di essere compromessi e così abbiamo deciso di spoatarci, tutto qui".
"Va bene, gli uomini, ci sono tutti?"
"Certo, dodici compreso io".
"Bene, allora possiamo partire" aggiunse Jekyll prima che il gruppo potesse finalmente mettersi in marcia.

Nel frattempo Albins stava tornando a prendere il suo cavallo lasciato fuori dal paese, per lasciarlo alle cure delle stalle di Pagus, così da potersi spostare più comodamente nella foresta grazie alle sue capacità di ninja, quando intravide una compagnia appena fuori dalla foresta: una carrozza con una dozzina di uomini. Albins si avvicinò preoccupato:
"Soldato, per caso voi ed i vostri compagni state scortando un certo Oslaf, segretario del Conte Necroiec di Omar?"
Il soldato sbiancò: "Esatto.. ma come fate a saperlo?"
"Faccio parte della compagnia che doveva raggiungervi. Dove sono i miei compagni?"
"Mi spiace, non ne ho idea. Qui non si è ancora visto nessuno".
Albins venne colto da un tremendo presentimento...

[Modificato da Claudium 10/08/2008 21:04]
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28/08/2008 23:38
 
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Gli Aspiranti Vassalli ed i soldati di scorta si schierarono secondo il piano elaborato da Claudium, solo Eoden rifiutava di svolgere il suo compito.
Claudium guardò preoccupato il Cavaliere del Nord.
-Non so cosa gli sia preso, Claudium! Non vuole mettersi alla testa del gruppo, rifiuta di allontanarsi da me!
-Paladino, conosco le imprese che Voi ed il Vostro lupo avete compiuto nelle terre del Nord!- gli rispose Claudium, abbandonando il proprio posto ed avvicinandosi al cavaliere dall'armatura d'argento -Quindi non posso fare a meno di domandarmi perchè Eoden si comporti così...e l'unica risposta che riesco a darmi è che ci sia qualcosa che non va!- aggiunse, con tono grave, guardandosi intorno.
-Come mai non ci muoviamo ancora?- domandò, preoccupato, Drago, arrivando dal lato opposto della carrozza e raggiungendo i compagni.
-Qualcosa non va!- disse Claudium, mentre continuava a scrutare il viavai della gente per le strade del villaggio -Eoden rifiuta di muoversi...e questo non promette niente di buono!
Drago lasciò scivolare le mani sulll'impugnatura delle sue spade, pronto a sguainarle al primo movimento sospetto.
-Messeri, cosa frena la nostra partenza?- chiese, con malcelata irritazione, Toldaos, uscendo dalla carrozza -Prima Ser Oslaf sarà fuori dal villaggio, prima arriverà alla sua destinazione!
-Badate al Vostro tono!- rispose secco Jekyll, fissando il Capitano della Scorta dritto negli occhi -Non è per puro spirito di conversazione che non abbiamo ancora dato ordine di partire!
-Siete piuttosto arrogante, cavaliere!- ringhiò Toldaos.
-E voi piuttosto impulsivo per un militare incaricato di una missione così pericolosa!- intervenne Claudium, acido.
-Come osate?!- esclamò la guardia.
-Il mio lupo rifiuta di mettersi in marcia...e questo può significare solo una cosa: pericolo molto vicino!
-Perfetto! Allora aspettiamo i comodi di una bestia, per metterci in cammino!- disse, sprezzante, Toldaos -Se questi sono gli Aspiranti Vassalli, di cui ho tanto sentito parlare, il Regno di Blue Dragon deve essere in piena decadenza!
Prima che gli amici realizzassero e potessero fermarlo, Jekyll aveva sguainato la sua sciabola d'argento, spinto Toldaos contro la carrozza e puntato la lama alla gola della guardia!
-Badate alle parole che pronunciate, signore!- la voce di Jekyll trasmetteva tutto il gelo della sua terra natia, mentre una debole luce blu veniva emanata dal lucido argento dell'armatura -Dite solo un'altra parola sprezzante sul Regno o sul mio lupo e Vi prometto che sarà l'ultima della Vostra vita!
Toldaos, pallido in volto per la rapidità e la fluidità dei movimenti dell'Aspirante Vassallo, cercava soccorso con lo sguardo.
-Andiamo, Jekyll!- disse Drago, appoggiando una mano sulla spalla dell'amico, ma ritraendola subito, percorsa da un gelo che non aveva mai sentito -Quest'uomo non sa di cosa parla...e noi abbiamo una missione da compiere!
Jekyll si rilassò, la sua armatura smise di brillare, e l'Aspirante rinfoderò la lunga lama argentata, allontanandosi dall'uomo, mentre Eoden iniziò a ringhiare, rivolto agli altri soldati.
-Ho una strana sensazione...-mormorò Claudium, tra sè e sè -Le altre guardie non hanno fatto una piega e Lamion non ha dato segno di sentire l'alterco tra Jekyll e Toldaos...che pure usciva dalla stessa carrozza...inoltre, non dà segni di impazienza per il ritardo della nostra partenza...
Tre sibili soffocati, due tonfi ed lieve guaito lo distrassero e, mentre con la coda dell'occhio vide Jekyll e Drago accasciarsi a terra tenendosi una mano sul collo, ebbe appena il tempo di evocare uno scuo di luce, prima che un piccolo dardo lo urtasse e cadesse a poca distanza dal corpo del grande lupo bianco, steso a terra, poco lontano dal suo padrone e da Drago e, come loro, profondamente addormentato.
-Ma cosa...- disse, lanciandosi verso la carrozza: Toldaos e la scorta erano scomparsi.
Claudium spalancò la porta della carrozza e vi salì.
-Ser Oslaf, Lamion, al riparo!- gridò, entrando nell'abitacolo, ma la voce gli si spense in gola, quando, nella penobra che regnava all'interno della carrozza, scorse a terra il corpo di Lamion.
Il Paladino ebbe appena il tempo di voltarsi verso il sedile su cui si sarebbe dovuto trovare Ser Oslaf che, dopo un flebile sibilo, avvertì la sensazione di un piccolo ago nella gola: immediatamente la vista si annebbiò, braccia e gambe divennero pesanti come montagne e la testa si riempì di immagini angoscianti e confuse.
Il suo ultimo pensiero razionale gli permise di comprendere perchè la scorta era scomparsa: dopo la discussione con Jekyll e dopo aver visto di quale agilità erano dotati gli Aspiranti Vassalli, le comparse, perchè di questo si trattava, avevano ben compreso che non avrebbero potuto nulla contro di loro in combattimento e, quindi, durante la discussione, qualcuno doveva aver segnalato la necessità di passare ad una strategia alternativa per fermare gli Aspiranti Vassalli...ora restava solo una possibilità per salvare Ser Oslaf...Albins, il ninja...poi tutto divenne nero, freddo e silenzioso.

Albins correva a perdifiato lungo il limitare della foresta, se la scorta di Ser Oslaf era al fuori dal villaggio, quella che attendeva i suoi amici, nelle affollate strade del paese non poteva essere altro che una trappola. L'Aspirante Vassallo sapeva che la sua velocità non aveva pari, ma nel suo cuore un tremendo pensiero stava sbocciando: qualcosa di terribile stava succedendo ai suoi compagni e lui non sarebbe mai arrivato in tempo!
Ma nonostante questa certezza, si concentrò e continuò la sua folle corsa verso Pagus.
03/09/2008 14:14
 
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Finalmente il ninja arrivò al villaggio e si avviò nella direzione che i suoi compagni avevano intrapreso. Giunse così fino al limitare del paese, dove la sua vista venne attratta da un insolito luccichio proveniente dal terreno.
Albins si chinò ed esaminò il suolo; il luccichio proveniva da un piccolo ago; la sua punta era imbevuta di un liquido che l’Aspirante riconobbe come un potente sonnifero.
Maledizione… quei bastardi devono avergli addormentati tendendogli un’imboscata… Allora, facciamo due conti: io ho lasciato i miei compagni circa un’ora e mezza fa e loro devono avere impiegato non più di un’ora per arrivare qui… L’imboscata deve essere avvenuta quindi poco più di mezzora fa… Ciò vuol dire che sono ancora vicini… Qui però non ci sono tracce… Dannazione! Dovrò procedere alla cieca… Spero di trovarli in tempo…
Albins fece appello alle sue forze e ricominciò la sua corsa battendo tutte le strade che i mercenari avrebbero potuto percorrere. Dopo aver cercato invano per alcune ore, il ninja si arrestò, assalito ormai dalla disperazione, quando finalmente udì avvicinarsi dei cavalli. Mimetizzatosi nella radura l’Aspirante attese, sperando che quello che si stava avvicinando fosse il suo nemico, e così era. Alla vista dei suoi compagni, trasportati con noncuranza sul dorso dei loro cavalli, Albins venne colto da un impeto di rabbia; il ninja sarebbe sicuramente intervenuto se il suo buon senso non lo avesse trattenuto; dopotutto un attacco frontale non poteva di certo risolvere la situazione. Attese così il passaggio della compagnia che continuò a seguire a debita distanza fino al suo nascondiglio. Doveva pensare ad un piano per liberare i suoi amici…

Claudium riprese lentamente conoscenza.
Si trovava in una caverna non molto grande, dalla forma pressoché circolare, alta circa tre braccia nel suo punto più alto e larga cinque; era difficile dire quale fosse il colore delle pareti, poiché esso era nascosto da una piacevole luce rosa, che donava alla caverna un aspetto rassicurante. Il paladino scoprì che la luce proveniva da una piccola sfera rossa, posta al centro del locale, attorno al quale erano riuniti i loro aguzzini. Claudium provò a muoversi ma scoprì di essere immobilizzato da pesanti corde; la stessa cosa valeva per i suoi compagni, abbandonati con noncuranza contro la parete; persino il povero Eoden era stato legato, muso compreso. Erano stati inoltre spogliati dllle loro corazze, delle armi e dei loro oggetti, che ora brillavano sotto la sfera rossa.
Dopo aver realizzato di essere stato catturato, Claudium finse di essere ancora svenuto, in modo da poter studiare i suoi nemici ed escogitare un piano per fuggire. I mercenari erano cinque in tutto.
Il primo era un minotauro gigantesco, seminudo, eccezion fatta per un piccolo gonnellino nero, e per i giganteschi bracciali d’acciaio; non sembrava un tipo molto intelligente e veniva trattato quasi come un servo.
Il secondo era un mago, di statura bassa, completamente avvolto da una tunica nera e con il capo coperto da un cappuccio; era un tipo loquace e pieno di sé, quasi narcisista; accanto al lui splendeva un bastone nero, sormontato da un teschio ghignante.
La terza era una donna dai lunghi capelli corvini e molto formosa; indossava abiti di pelle nera molto attillati e succinti; come tutte le donne belle era molto sicura di sé e perfettamente conscia del suo fascino, dato da una bellezza esotica difficilmente riscontrabile in donne comuni; dal fianco spuntavano una frusta ed una serie di coltelli.
Il quarto era un centauro alquanto snello, con una corazza nera a coprirgli il petto; era un tipo parecchio taciturno, ma sembrava sapere il fatto suo; portava accanto un elmo nero, un lungo arco ed una faretra stracolma di frecce.
Il quinto era un umano; dall’atteggiamento che gli altri mercenari tenevano con lui, il paladino capì che era il capo della banda; era un tipo di bell’aspetto, dai capelli corvini e molto astuto; dai suoi occhi proveniva una strana luce per niente rassicurante; vestiva con una corazza completamente nera che proteggeva le parti essenziali del corpo; al fianco portava una spada; Claudium ne riconobbe subito la forma: quella era una katana.
A poco a poco anche i suoi compagni si svegliarono e fu allora che i mercenari intervennero:
“Guardate, finalmente si sono svegliati!” esclamò la donna.
“Ragazzi, perché non diamo il benvenuto ai nostri ospiti?” disse il centauro mostrando al gruppo il pugno.
“Tranquillo Arrow, ci sarà tempo anche per quello…” disse l’uomo, tranquillizzando il centauro. Quindi si alzò in piedi e si avvicinò a Claudium “... Spero che abbiate dormito bene, eravate così stanchi…”
“Come diavolo avete fatto a materializzare un’intera scorta dal nulla ed a renderla tangibile? Ci vorrebbe come minimo un potente arcimago per farlo e quello sgorbietto non mi pare proprio che lo sia” intervenì Drago, rivolgendosi con tono di sufficienza al mago.
“BRUTTO BASTARDO! TE LO FACCIO VEDERE COME TI RIDUCE ADESSO LO SGORBIETTO!” gridò il mago afferrando il bastone.
"TOCCALO ANCHE CON UNA SOLA SCINTILLA E GIURO CHE DIVENTI LA CENA DI HORNS, E’ CHIARO?” urlò l'uomo.
Claudium aveva capito al volo il piano della Guardia Reale: aveva provocato una lite tra i due per dare tempo al paladino di usare la sua magia. L’Aspirante colse l’occasione al volo e mentre i due litigavano provò ad evocare una piccola fiamma, ma, con sua grossa, sorpresa l’incantesimo non riuscì; sembrava che il paladino avesse perso il suo legame con gli elementi; nemmeno le magie di Luce gli riuscirono. Dannazione, eppure è il mio elemento!
Improvvisamente la donna si alzò ed avvicinatasi al paladino disse:
“Sprechi tempo se tenti di liberarti con degli incantesimi. Il nostro caro Skull ha imposto un sigillo a te ed ai tuoi amici, quindi per un po’ sarete innocui come agnellini”.
Compiaciuto del successo del suo sigillo, il mago si calmò, limitandosi a deridere il gruppo. L’uomo continuò quindi a parlare:
“Bene simpaticone, risponderò volentieri alla tua domanda. Tanto ormai non potete più nuocere a nessuno. Quelle illusioni da cui siete stati ingannati sono state create dall’ amuleto che Skull porta al collo…” il mago mostrò un serpente nero le cui spire si intersecavano fino a formare un medaglione “… ed è molto potente. Per nostra sfortuna non abbiamo pensato al fatto che le nostre illusioni non hanno odore; è per questo che il vostro caro cagnetto si è agitato tanto. Comunque il piano è riuscito lo stesso”.
“Allora perché ci tenete ancora in vita? Volete chiedere un riscatto al Regno?” chiese Jekyll.
“Così da trovarci una ventina di Vassalli a darci la caccia? Nemmeno per sogno. Vi abbiamo risparmiato perché vogliamo sapere dove si trova il vostro protetto e come usare i poteri delle vostre armi. Dopodichè non ci servirete più”.
“E cosa vi fa pensare, di grazia, che noi parleremo?” aggiunse Claudium.
“Diciamo che sappiamo essere molto persuasivi quando vogliamo” e detto questo tirò un calcio fortissimo nello stomaco dell’Aspirante che si accasciò al suolo sputando sangue.
“CANE VIGLIACCO!!!” urlò furioso Lamion mentre gli altri Aspiranti gli facevano eco.
“Questo era solo un assaggio. Se parlerete subito vi garantisco un trapasso veloce ed indolore, altrimenti vi lascerò alle cure di Horns che ha sempre tanta fame, vero?”
Il minotauro rispose mostrando i lunghi denti affilati.
“Vi darò una notte di tempo per rifletterci, dopodichè passeremo ai fatti. Buon riposo…eroi” disse accompagnando l’ultima parola con una lunga risata. Concluso il discorso, la donna e l’uomo tornarono a sedersi.

“Che cosa possiamo fare, Claudium?” sussurrò Jekyll.
“Non ne ho idea. Noi non abbiamo più le nostre armi ed io non posso usare la mia magia. Inoltre queste corde sono troppo spesse per essere tagliate con le rocce qua intorno. Non so davvero cosa possiamo fare”.
“Aspettate, c’è ancora Albins. Lui è un ninja molto in gamba” aggiunse speranzoso Drago.
“Avete ragione, Drago, ma Albins lo abbiamo lasciato indietro e sicuramente questi squilibrati avranno cancellato le loro impronte mentre ci trasportavano. Temo che non riuscirà a trovarci entro domani mattina”.
“Quindi cosa ci proponete di fare? Di arrenderci?” domandò spazientito Lamion.
“Non ho mai detto questo, Lamion. Adesso penseremo tutti insieme ad escogitare qualcosa per liberarci. Solo, vi consiglio di raccomandare l’anima a Dio stanotte. Forse domani lo raggiungiamo".
[Modificato da Claudium 03/09/2008 14:19]
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14/09/2008 11:29
 
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Albins rimase alcune ore nascosto all'interno di una macchia di vegetazione che si trovava sul fianco destro dell'ingresso di una piccola caverna, in cui i suoi amici erano stati portati, e contenuta all'interno di una piccola rilevatezza rocciosa del terreno.
Il Sole, ormai, stava tramontando e l'Aspirante Vassallo ancora attendeva il momento propizio per agire. Quando le ombre si allungarono al punto di nascondere l'ingresso della grotta, Albins decise che era tempo di muoversi, ma non fece in tempo a lasciare il suo nascondiglio che delle voci iniziarono ad avvicinarsi, dall'interno.
-Io devo tornare ad Omar il prima possibile, Sibilla! Non voglio che i Giudici e gli altri Conti notino la mia assenza!- disse una voce profonda e morbida da baritono.
-Conte Necroiec, fate attenzione! Abbiamo catturato con facilità gli Aspiranti Vassalli, ma nessuno dei guerrieri del Regno di Blue Dragon va sottovalutato!- rispose la voce suadente di una donna.
-Cosa intendete dire, Sibilla?!- chiese l'uomo, mentre una vena di preoccupazione gli faceva vibrare la voce.
-Quasi sempre, Vassalli ed Aspiranti Vassalli comunicano l'inizio delle loro missioni, così da informare che non saranno presenti nel Regno per un certo periodo...sicuramente anche gli Aspiranti Vassalli che abbiamo catturato si saranno comportati nello stesso modo...e ce ne manca uno!
Seguì un attimo di silenzio, durante il quale Albins sentì il cuore battere all'impazzata.
-Il ninja...-rispose, meditabondo, l'uomo -Non credo che costituisca una minaccia seria...ha lasciato il gruppo di amici prima che gli altri incontrassero la scorta fittizia e se ne è andato per la sua strada!
-Avete ragione, Conte, ma se i suoi amici lo avessero messo a parte della loro missione? Egli saprebbe quanto dovrebbe durare e se non vedrà rientrare i compagni entro i tempi previsti potrebbe dare l'allarme!
-Sibilla, ce ne occuperemo a tempo debito! Per allora avremo già eliminato il teste che mi può accusare dell'omicidio di quel maledetto idealista di Stoneo, oltre agli Aspiranti Vassalli che abbiamo catturato, e la città di Omar sarà nelle mie mani con il suo tesoro! Allora potranno venirmi a cercare tutti i Vassalli del Regno di Blue Dragon ed i Sommi in persona, ma io sarò diventato invincibile!- una nota di esaltazione traspariva dalla voce del Conte Necroiec.
-Mi dispiace, mio signore, ma non sono tranquilla!- rispose Sibilla.
-Non temete, vedrete che tutte le cose si sistemeranno per il megio...secondo noi!- ribattè il Conte, scoppiando in una risata che non aveva nulla di umano poi, tornando serio, aggiunse -Mandate Arrows ed Horns a cercare dei viveri, ma voi e Skull rimanente a vigilare sui prigionieri...se quel ninja dovesse mai tornare indietro, riservategli il solito trattamento!
-Sarà fatto, Conte Necroiec!- rispose Sibilla.
Il rumore di un cavallo al galoppo seguì le parole della donna e, dopo alcuni istanti, dalla caverna uscì un destriero, nero come la notte che stava sopraggiungendo, montato da un cavaliere avvolto in un ampio mantello nero con cappuccio che ne nascondeva le fattezze.
Maledizione, non sarà facile aiutare i miei amici!, pensò con inquietudine l'Aspirante Vassallo.
Ancora una volta si apprestò ad uscire dal cespuglio in cui si era nascosto, quando udì rumore di zoccoli e di passi pesanti, trascinati sul terreno, provenire dalla caverna, verso l'esterno. Albins si schiacciò ancora di più contro il suolo e rimase in attesa.
Dopo poco tempo vide uscire dall'antro un minotauro di dimensioni colossali ed un centauro dal volto crudele, che parlavano fittamente tra loro, mentre un ghigno distendeva le loro labbra.
Grossi, ma dall'aria poco sveglia! pensò il ninja Il Conte Necroeic avrà mandato loro in cerca di qualcosa da mangiare perchè di certo non sono i più furbi ed i più agili del gruppo...questo vuol dire che chi è rimasto dentro sarà un avversario molto pericoloso!
L'Aspirante Vassallo attese che i due loschi individui si allontanassero e sparissero dalla sua vista, poi, con uno scatto ed un'agilità senza pari, saltò fuori dal cespuglio che lo aveva nascosto ed iniziò ad arrampicarsi velocemente lungo un fianco della piccola collina rocciosa che conteneva la grotta.
In un attimo giunse sulla sommità ed iniziò l'esplorazione del terreno. Ormai il buio aveva ingoiato tutto e, molto difficilmente, il minotauro ed il centauro lo avrebbero scorto, quando fossero tornati al loro nascondiglio...il problema erano le persone che ancora si trovavano all'interno di quella caverna.
Gli occhi del ninja si abituarono rapidamente all'oscurità ed Albins notò subito un tenue bagliore rosa, poco distante da lui. Silenzioso come un'ombra, l'Aspirante Vassallo si avvicinò a quella luce e con sua somma sorpresa vide che proveniva da un buco, perfettamente circolare, che si trovava sul punto più alto della volta della caverna.
Guardando giù, Albins potè scorgere una sfera di luce, che era la fonte del bagliore rosa, sotto la quale erano accatastate le armi e le armature dei suoi compagni. Mentre rifletteva su come intervenire, vide alcune ombre muoversi intorno alla sfera di luce.
Avanti! Fatevi vedere! pensò il ninja e, come se fosse stato udito, vide una bella donna, vestita di nero ed un uomo di bassa statura che, a giudicare dall'abbigliamento e dal bastone che stringeva tra le piccole mani, doveva essere un mago...un mago malvagio...ed abile.
Quelli che dovevano essere Sibilla e Skull si sedettero uno accanto all'altra ed iniziarono a studiare con attenzione le armi e le armature dei loro prigionieri.
-Potrete passare la vostra intera, misera esistenza a studiare le nostre armi, ma non ne carpirete mai i segreti!- udì gridare una voce conosciuta, seguita da un coro di risa sprezzanti: nonostante tutto sembrava che i suoi amici Aspiranti Vassalli e Lamion fossero ancora in buona salute.
Il piccolo mago saltò in piedi e sollevò il pugno davanti al viso.
-Non vi permetto di mancarmi di rispetto in questo modo, maledetti! Io sono un mago potente e potete stare pur certi che presto scoprirò il segreto dei vostri equipaggiamenti...ed allora sarò io a ridere di voi!- gridò, guardando davanti a sè in un punto che Albins non poteva vedere.
Bravo, piccoletto, adesso so in quale parte della caverna sono i miei amici!
Adesso che aveva un quadro più chiaro della situazione, doveva escogitare rapidamente un modo per salvare i suoi compagni, prima che tornassero indietro il minotauro ed il centauro...ma un'idea stava già prendendo forma nella mente dell'Aspirante Vassallo.
[Modificato da @Jekyll@ 14/09/2008 12:49]
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15/09/2008 10:53
 
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Il ninja ragionò rapido come un ghepardo finchè l'idea arrivò.
-Penso proprio che potrebbe funzionare,ora o mai più!
Iniziò allora a concentrarsi per usare un Jutsu d'illusione potente,visto che fra gli aguzzini era presente anche un mago..
Silenziosamente farfugliò:
-"Illusione del Drago"...
Improvvisamente la donna ed il mago iniziarono ad avere delle allucinazioni,un drago che sputava fuoco ingombrava la loro mente.
La donna era in preda al panico:
-"Ma che cosa??Un drago!"
Subito Albins si precipitò a liberare i compagni che appena lo videro sollevarono ovazioni all'Aspirante.
-"Albins sapevamo che ce l'avresti fatta"affermarono Drago e Jekyll.
Notevoli segni di stanchezza affioravano sul viso del ninja.
-"Non perdiamoci in chiacchiere,adesso prendete subito le armi,ho lanciato l'illusione più potente che potevo e sono molto debole...inoltre Skull penso che si libererà fra non molto..."
Detto questo l'aspirante si accasciò a terra stremato.
Gli Aspiranti non se lo fecero ripetere volte e si precipitarono nel bagliore rosa per indossare le armature ed impugnare le armi.
Non appena ebbe impugnato le armi Drago si sentì rinato:
-"AH adesso si che possiamo ragionare!Facciamo vedere cosa significa fare GIUSTIZIA!"
-"Ben detto Drago"rispose Jekyll.
Inanto Claudium notò che il mago non era più in preda alle illusioni ed anche se sembrava potente,adesso conoscevano il potere del suo medaglione,inoltre erano in 5 compreso il fido lupo Eoden.
-"Adesso pensiamo a Skull perchè lui ha infisso un sigillo su tutti noi"ricordò Claudium.
La battaglia è ormai imminente e per il momento tutto sembra a favore degli Aspiranti...

P.S.OT-Scusa Jekyll ma non sapevo se dovevo specificare che ora sei un Vassallo,perchè hai iniziato da aspirante,quindi pardon se ho sbagliato [SM=x92713]-OT.

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15/09/2008 12:21
 
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Ot-Hai fatto benissimo, Drago! Otrebmu sarà certamente orgoglioso di te! Avendo iniziato il racconto, prima della mia nomina a Vassallo, in questa storia è giusto che io sia un Aspirante Vassallo...e per correttezza (Otrebmu mi confermi, per favore?) con gli stessi VP che avevo quando abbiamo cominciato, cioè 89, così da mantenere inalterati gli equilibri di forze tra noi per tutto il racconto [SM=x92702] -Ot
[Modificato da @Jekyll@ 15/09/2008 12:22]
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16/09/2008 20:40
 
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Sul viso del piccolo mago apparve un ghigno malvagio, mentre al centro del suo medaglione nero iniziava a formarsi una piccola sfera di luce blu.
-Non vi permetterò di scagliare un altro incantesimo contro di noi!- ringhiò Claudium, stringendo un pugno ed iniziando a concentrare la sua energia magica.
-Povero sciocco!- gli rispose Skull -Aspiranti Vassalli di Blue Dragon, per voi è già tardi! Il vostro misero destino è segnato, la vostra insignificante vita al servizio del bene è giunta al termine!
La sfera blu si ingrandiva rapidamente, mentre gli Aspiranti Vassalli tendevano ogni muscolo, pronti a spostarsi per evitare l'incantesimo di Skull, qualora Claudium non fosse riuscito a contrastarlo.
All'improvviso, la caverna tremò, sconvolta da un violento muggito: agli Aspiranti ebbero solamente il tempo di voltarsi e vedere il Minotauro Horns scagliarsi, le braccia spalancate contro di loro.
Solo Albins ed Eoden riuscirono ad evitare l'impatto, ma Jekyll, Claudium, Drago e Lamion vennero travolti.
L'eco del muggito di Horns non si era ancora spento che un sibilo squarciò nuovamente l'aria: Sibilla aveva mosso, veloce, la sua lunga frusta, avvolgendo con più giri il ninja, bloccandogli torace e braccia.
-Dove volevate scappare, messere?- chiese, ironica, la donna.
Eoden, però, spiccò subito un balzo e, spalancando le fauci, affondò le lunghe zanne nel braccio di SIbilla che, con un urlo di dolore, lasciò andare la presa sul manico della frusta; quando alzò la testa, tenendosi una mano premuta sul morso del lupo, da cui sgorgava sangue in abbondanza, Albins si era già liberato e le si stava scagliando contro.
Intanto, Jekyll e Drago tentavano di liberarsi dalla forte presa di Horns che, intanto, teneva schiacciati al suolo Claudium e Lamion con i piedi.
Le spesse armature che rivestivano i due Aspiranti Vassalli resistevano bene alla presa ferrea del minotauro, ma dopo il violento colpo ricevuto erano rimasti disarmati: nel bagliore rosa, le armi del Cavaliere del Nord e della Guardia Reale del Regno brillavano, impossibile da brandire.
-Mi dispiace, amici miei, ma credo che per noi sia giunto il momento di lasciarvi alle cure del nostro amico Horns! La vostra imprevista agitazione non gli ha dato modo di cenare e, quando è a digiuno, diventa davvero cattivo!- sorrise Skull, mentre con lo sguardo ordinò a Arrows di caricarsi sulla groppa Sibilla, ancora sanguinante.
La sfera blu al centro del suo medaglione esplose improvvisamente, senza produrre altro che un lampo estremamente inteso che accecò gli Aspiranti Vassalli, Lamion ed Horns.
Colto di sorpresa e, momentaneamente privo della vista, il minotauro emise un muggito di frustrazione e scagliò Jekyll e Drago contro la parete di roccia più vicina. La forza dell'urto fu tale che, nonostante il resistente equipaggiamento, i due Aspiranti Vassalli si afflosciarono a terra privi di sensi.
-No!- gridò Claudium, la voce soffocata dal peso del minotauro.
Eoden, il pelo irto e le bianche zanne in vista, si parò subito a difesa dei due Aspiranti svenuti, ringhiando ferocemente e ben piantato sulle zampe.
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16/09/2008 23:13
 
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Drago si era svegliato con un tremendo mal di testa e quello che vide non gli piacque affatto...Jekyll,Claudium e Lamion erano ancora a terra,mentre Albins si stava riprendendo dal combattimento ed Eoden tentava di contrastare nel migliore dei modi Horns,ringhiando più volte contro di lui pronto a caricarli nuovamente...ma improvvisamente Albins lanciò un urlo soffocato:
-"Dragoo il minotauro!"
Drago riuscì ad impugnare le sue due spade prima che il mastodontico minotauro riuscisse a schiantarlo su di un'altra roccia.
-"Eh no vile e spregevole creatura,adesso non sarà tanto facile sconfiggermi!"
Intanto il cavaliere del Nord,Claudium ed anche Albins si erano ripresi ed erano pronti anche loro a sostenere questa nuovo combattimento.
Un urlo sovrumano fece rimbobare la caverna:
-"Horns ha tanta fame e voi Aspiranti sarete mio ciboo!"
Un attimo di distrazione ed il ninja approfittò per lanciare tutti i suoi shuriken contro di lui,ferendo in vari punti il minotauro,intanto anche Drago sfruttò il momento e lo caricò frontalmente infilzando le due spade nello stomaco del vile.
Horns gemette ma non cadde..Eoden mordeva con furia la gamba della creatura che grondava sangue,fu allora che Claudium e Jekyll posero fine al combattimento calando le loro spade inesorabili.Infine Horns era morto,ma cosa più importante adesso era ritrovare il resto dei mercenari...
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18/09/2008 10:54
 
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Prima che gli Aspiranti e Lamion potessero riorganizzarsi, la caverna iniziò a tremare, come se fosse stata scossa da una mano gigantesca.
-Presto! Usciamo di qui!- gridò Lamion, guardando ancora il cadavere di Horns.
Il suolo vibrava con tale intensità che, quando il gruppo tentò di muovere i primi passi verso il cunicolo che immetteva nella caverna, tutti caddero a terra, senza più equilibrio, persino Eoden stentava a rimanere dritto sulle zampe.
Improvvisamente un boato riempì l'aria e la caverna iniziò a tremare ancora più violentemente, fino a quando con un fragore assordante, la parete che conteneva il corridoio di ingresso all'antro crollò, impedendo l'uscita.
Mentre il tremore iniziava diminuire, la sfera di luce rosa si spense, come una debole fiamma investita da un delicato alito di vento, lasciando gli Aspiranti Vassalli al buio.
Da fuori, lontana, si udì la risata stridula di Skull.
-Aspiranti Vassalli, sareste voi i mattoni del Regno di Blue Dragon? La sua difesa? Poveri Sommi, difesi da uomini così stupidi ed ingenui!- disse il piccolo mago, sprezzante.
-Maledetto!- gridò Lamion, visibilmente sconvolto, mentre gli Aspiranti Vassalli iniziavano a guardarsi intorno, alla ricerca di un modo per uscire da quel posto: avevano una missione da compiere, nessuno di loro lo aveva dimenticato e avrebbero fatto di tutto per portarla a termine!
Nella caverna regnava ora la quiete, solo i pochi raggi lunari che riuscivano ad entrare nell'antro, dall'apertura circolare al centro della volta, permettevano di vedere le fitte nuvole di polvere che iniziavano a posarsi a terra dopo la frana.
D'un tratto, con un grido di dolore, Lamion cadde in ginocchio, tenendosi la spalla destra, mentre una risata selvaggia si udì sopra le teste dei prigionieri.
In controluce, stagliata nel cielo schiarito dalla luna, la sagoma di un Centauro con un arco in mano, osservava l'interno della caverna.
-Ser Lamion!- Jekyll si precipitò sulla guardia: la spalla destra era stata trafitta da una freccia di nero acciaio lucido. Il Cavaliere del Nord strappò la giubba di Lamion per poter vedere meglio la ferita e, quando vide la pelle dell'uomo, un brivido di terrore lo percorse: attraverso il sangue che, copioso, fuoriusciva dalla ferita, Jekyll vide la cute di Lamion divenire nera...una macchia nera che, nonostante la scarsa luce, era sicuro aveva iniziato ad espandersi e, presto avrebbe completamente avvolto l'uomo.
-Il vostro amico è perduto, Aspiranti Vassalli! Lasciate che muoia, non tentate di salvarlo altrimenti le sue sofferenze si prolungheranno di molto!- gridò Arrows, con voce roca, poi scoppiò in un'altra di quelle sue tremende, gelide, feroci risate.
-Fermatevi1 Non potete...-la voce di Albins si spense insieme alla già scarsa luce che entrava nella caverna.
-Che cosa è successo?- volle sapere il Cavaliere del Nord che, rivolto verso Lamion ferito, non si era accorto di niente.
-Ci hanno chiusi dentro...-commentò, la voce atona, Drago, ringuainando le sue armi.
-Skull deve aver fatto levitare una grossa pietra fin sopra la volta della caverna...e l'ha posata sull'apertura da cui è entrato Albins poco fa!- spiegò Claudium.
-Non avremo aria per molto tempo e nessuno di voi, nemmeno il più potente, è in grado di spostare le pietre che ostruiscono l'entrata...moriremo come topi in trappola e...ad Omar non ci sarà più giustizia...-sussurò Lamion, accasciato tra le braccia di Jekyll, prima di perdere i sensi.
-Amici, dobbiamo trovare un modo per uscire di qui! Lamion ha bisogno di cure che solo nel Regno di Blue Dragon gli possono essere prestate!- disse il Cavaliere del Nord, adagiando Lamion sul terreno, poi estraendo la Stella dello Zenit da sotto l'armatura d'argento, aggiunse, sollevando il medaglione -Stella dello Zenit, che nei cieli bui del Nord più estermo fai da guida al viandante smarrito tra i ghiacci eterni, donaci la tua luce!
Subito una luce bianca e splendente scaturì dal ciondolo del Cavaliere del Nord e mostrò agli Aspiranti Vassalli la loro prigione: spessi muri di roccia perfettamente levigata ai fianchi, solida roccia sotto i piedi e sopra le loro teste.
Mentre lo sconforto cominciava ad affiorare nei loro cuori, gli Aspiranti Vassalli poterono udire le lontane risate dei mercenari che li avevano imprigionati.
[Modificato da @Jekyll@ 18/09/2008 10:59]
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Paladino Lord
19/09/2008 23:57
 
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Ormai gli Aspiranti erano in trappola e l'unico modo per uscire da lì era trovare una via secondaria che portasse ad un altro sbocco di quella grotta,oppure quello di frantumare le pietre che bloccavano il passaggio,il che sembrava poco possibile.
Jekyll,come del resto anche gli altri erano piuttosto furiosi:
-"Maledetti infami!Quando esco di qui gliela farò pagare cara a quel centauro!”
Albins calmò il suo amico,dimostrando grande saggezza:
-“Jekyll non è questo il momento di tirar fuori gli artigli,sono delle canaglie ma se cerchiamo una via d’uscita forse riusciremo anche a salvare Lamion…almeno spero”.
La speranza è una cosa che non puoi mai essere piegata,intanto però le striature nere sul corpo di Lamion si moltiplicavano a vista d’occhio…gemiti di dolore offuscavano sempre più la mente del capo delle guardie…
Drago rispose parlando con fermezza:
“Avete ragione Albins,cerchiamo un modo per uscire di qui…se non vado errato alcune grotte dovrebbero avere una seconda uscita o al limite dovremo sfondare il blocco che ci sbarra la strada…”
Claudium ragionò sul da farsi,sapeva in cuor suo che su di loro gravavano le sorti del testimone ed anche del povero Lamion e non potevano assolutamente permettersi ulteriori sbagli.

P.s.scusate il ritardo... [SM=x92713]
20/09/2008 11:55
 
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Ot- Ciao a tutti. Sono contento di risentirvi e complimenti per la continuazione (anche se quel minotauro grosso come mezzo elefante lo avete ucciso un po' troppo in fretta secondo me... va beh, visto che non vi spaventano mostri del genere mi inventerò qualcosa di più potente e GROSSO più avanti... [SM=x92703] [SM=x92703] [SM=x92703]. Oggi ho dovuto mettermi in pari con il lavoro sui racconti e quindi non ho potuto postare, vedrò di scrivere qualcosa la prossima settimana. Ciao a tutti e buon week-end! [SM=x92702] -OT
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20/09/2008 15:11
 
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Ot- Claudium, che piacere riverderti qui! Hai ragione quel minotauro l'abbiamo liquidato troppo in fretta, ma considera che, dopo tutto, era solo contro quattro Aspiranti Vassalli, di cui due Paladini (se questo in GdR comporta una modifica!). Personalmente, credo che dei loschi figuri che ci troviamo davanti, il minotauro sia il meno forte ed impegnativo...grosso, potente, ma lento e stupido...certamente più difficili il centauro, SIbilla (l'ho chiamata così, ti piace? [SM=x92702] ) e, soprattutto il mago Skull (direi che questa può essere la graduatoria...diciamo così...che ne dici?)! -Ot
[Modificato da @Jekyll@ 20/09/2008 15:11]





Jekyll, Cavaliere del Nord

Vassallo del Sommo Blue Dragon

Membro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno

Membro dell'Ordine dei Templari Sin Fein



Trova nel tuo cuore la Fede e la Forza e con esse camminerai al di sopra del Destino
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20/09/2008 16:41
 
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OT-Holux Claudium,felice che tu sia ritornato! [SM=x92710] Forse hai ragione,abbiamo eliminato il minotauro troppo alla svelta,ma come ha anche affermato Jekyll contro quattro aspiranti(di cui 2 paladini)era un pò difficile,inoltre era una creatura ingenua.-OT
[Modificato da Drago.89 21/09/2008 13:17]
21/09/2008 14:22
 
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Infatti erano stati proprio i suoi sbagli a condurre lui ed i suoi compagni in quella situazione; il primo sbaglio era stato il mancato accorgimento dell'inganno della falsa scorta, grazie alla quale i mercenari li avevano catturati; poi, il mancato aiuto contro il minotauro, che aveva rischiato di uccidere tutta la compagnia; poi non essere riuscito a salvare Lamion dalla freccia del centauro, freccia che ora lo stava uccidendo; infine, non essere riuscito ad evitare che Skull li intrapolasse in quella tomba di pietra.
Con questi pensieri nella testa Claudium si sedette, e tra le lacrime ed i singhiozzi disse:
"Perdonatemi amici... Vi ho deluso... E' colpa mia se ci troviamo in questa situazione... Ed ora non so come tirarvene fuori... Clanitia ha sbagliato a scegliermi... Non sono degno di comandare questa missione... Anzi, non sono degno nemmeno di essere un Aspirante... Trovate da soli il modo di uscire da qui... Io ormai sono inutile... Anzi... Sono un peso per voi... Lasciatemi qui... Merito di fare la stessa fine di quel minotauro..."
Tutti i presenti rimasero come paralizzati dalle parole del Paladino, incapaci di muoversi e di parlare. La loro unica speranza di uscire da quella grotta era riposta nel loro capo, di cui, nonostante gli eventi avversi, continuavano ad avere la più completa fiducia. Tuttavia, vedere Claudium in quello stato e dire quelle cose, li aveva gettati nello sconforto più totale.
Mentre Claudium continuava a piangere, Jekyll si avvicinò all'Aspirante; il Cavaliere aveva dipinta sul volto un'espressione estremamente seria, tanto che i suoi compagni a stento lo riconobbero. Giunto di fronte al Paladino lo scrutò dall'alto verso il basso; lo sguardo fu corrisposto da Claudium e dai suoi umidi occhi.
Poi, improvvisamente, il Cavaliere del Nord lanciò un urlo sovrumano e si lanciò con tutte l sue forze sull'Aspirante, picchiandolo su tutto il corpo; Claudium non provò nemmeno a difendersi; ai pugni di Jekyll si mischiarono le lacrime mentre il Cavaliere diceva le seguenti parole:
"Vergognati... Bastardo... Vigliacco... Tu sei un'Aspirante Vassallo... Tu sei un Paladino... Tu devi combattere il Male... Aiutare gli altri... Non piangere come una femminuccia... Mi disgusti... Sei un verme che si nasconde dietro un'armatura... Sei un insetto senza spina dorsale... Tutti noi avevamo fiducia in te... Tu non ci hai deluso prima... Quando ci hai trascinato fin qui... Tu ci hai deluso ora... Quando ti sei arreso... Perchè ti sei arreso Claudium... PERCHE'?
E lasciatemi dannazione... Deve capire" Jekyll parlava con gli altri Aspiranti che erano intervenuti a bloccarlo, per evitare che riducesse Claudium ad una frittata.
Il Paladino smise di piangere, ma rimase in una sorta di stato catatonico finchè non finirono di curargli le ferite. Nel frattempo le condizioni di Lamion peggioravano con l'aumentare delle macchie. Jekyll, invece, era riuscito a calmarsi, ma rimase così furioso che continuò a fissare torvo Claudium per tutto il tempo; persino il Eoden evitava di avvicinarsi; infine, Albins e Drago discussero tra di loro per trovare un modo di uscire da quella caverna, ma faticavano a concentrarsi, scossi ancora da ciò che era successo.

Dopo qualche minuto Claudium tornò in sè, assumendo di nuovo il suo solito atteggiamento pacato. Quindi si alzò e camminò fino al centro della grotta. Qui estrasse la sua spada di mithril e la avvicinò al polso. Subito gli Aspiranti scattarono, convinti che l'Aspirante volesse porre fine alle sue sofferenze prima del tempo, ma poi si arrestarono, tranquillizzati da un gesto del Paladino. Questi fece con la lama un piccolo taglio sul palmo della mano. Quindi strinse il pugno ed allungò il braccio verso i compagni. Mentre il sangue cadeva, Claudium disse le seguenti parole:
"Compagni, vi prego di perdonare il mio comportamento di poco fa; l'uomo che avete visto era solo un povero stolto che aveva smarrito se stesso, vinto dalla paura e dalla debolezza. Non cerco giustificazioni per quello che ho fatto, in quanto non ve ne sono, ma giuro sul sangue che scorre nelle mie vene che farò tutto ciò che mi è possibile per portarvi in salvo fuori di qui, a costo di dannarmi l'anima, qualora venissi meno a questo giuramento. Rimetto inoltre a voi il mio comando e, qualora non mi riteneste più degno di guidarvi, giuro di accettare qualunque nuovo comandante preferiate. Quindi, fratelli, chiedo ora a voi: cosa decidete?"

OT- Sì, forse avete ragione, è che io quando li avevo creati avevo fatto il ragionamento opposto e cioè che i mercenari presi singolarmente fossero al nostro pari, il mago forse un po' di più, mentre il minotauro valesse come la compagnia al completo. Comunque, considerando la superiorità numerica tanto amata da Bright, direi che può starci la sua uccisione. Ora andiamo avanti [SM=x92702]

P.s. sì, Sibilla va bene [SM=x92702] -OT
[Modificato da Claudium 21/09/2008 17:44]
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22/09/2008 18:54
 
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-Lieto di ritrovarvi, Claudium!- disse il Cavaliere del Nord, appoggiato ad una delle pareti di roccia, le braccia incrociate sul petto ed avvolto nell'ampio mantello bianco e blu -Penso di poter parlare a nome di tutti noi, dicendo che Voi siete il nostro Comandante! Non siete l'Aspirante Vassallo più potente, tra noi, ma il Conte Clanitia ha chiesto a Voi di intervenire e noi ci siamo solamente offerti di aiutarVi, nessuno di noi, per quanto potente possa essere, può comandare questa missione...Voi siete stato scelto da chi ha chiesto il Vostro aiuto...il Conte Clanitia, dall'alto della sua saggezza, si fida di Voi e, personalmente, non trovo alcun valido motivo per cui noi non dovremmo fare altrettanto, Paladino! Ricordo, come se fosse ieri, la fiamma ardente dell'orgoglio e della fiducia che brillavano nei Vostri occhi il giorno della Vostra investitura nella Gilda dei Paladini...il Gran Maestro ed ognuno dei Paladini del Regno erano schierati davanti a Voi e, guardandoVi credevano in Voi...se non Vi fidate delle mie parole e delle mie impressioni, credete in ciò che pensava Bright Blade e l'intera Gilda!!
Il Cavaliere del Nord si avvicinò al compagno di Gilda e, in segno di pace, tese il braccio destro, porgendo la mano all'amico.
CLaudium rimase stupito dal cambiamento di Jekyll e dall'effetto che le parole del Paladino suscitavano nel suo animo. Dopo un breve istante in cui si limitò a fissare la mano del Cavaliere del Nord, tesa verso di lui, l'afferrò saldamente, ed abbracciò il compagno.
-Grazie, messere!- mormorò.
-Siamo d'accordo con Jekyll, Claudium! Voi e nessun altro comanderà questa missione!- esclamarono Drago ed Albins, avvicinandosi ai due uomini, ancora abbracciati al centro della caverna.
-Lamion ha bisogno di cure, amici!- disse, preoccupato, il Cavaliere del Nord, dopo aver lasciato la mano di Claudium.
-Già...e noi siamo ancora imprigionati qui dentro...-commentò Drago, poi aggiunse -E come se non bastasse, inizia a fare un gran freddo!
-Il freddo...sembra venire dalla Stella dello Zenit!- osservò Albins, fissando il luminoso pendente che Jekyll aveva posato su un macigno, caduto laddove, prima, la sfera rosa di Skull irradiava la sua tenue luce.
-Così è, infatti!- ammise il Cavaliere del Nord -La Stella dello Zenit può penetrare qualunque oscurità, ma la sua luce porta con sè il gelo del Nord...tuttavia, l'abbassamento della temperatura aiuterà Lamion a resistere meglio...
-Potremmo usare questa caratteristica a nostro vantaggio!- esclamò Claudium, finendo di fasciarsi la mano ferita.
Sul volto degli Aspiranti Vassalli comparve un'espressione meravigliata.
-Ora che Skull è lontano il Sigillo che ha posto su di noi è diventato più debole, infatti tale incantesimo aumenta la sua efficacia in rapporto alla distanza. Quindi, nonostante non possa ancora usare al meglio i miei poteri, dovrei comunque riuscire a produrre luce calda...anche molto calda, se serve!- spiegò il Paladino -Le rocce, per quanto resistenti, non possono assecondare eccessivi sbalzi di temperatura...se riuscissimo ad identificare una parete più sottile delle altre, potremmo congelare la pietra e scaldarla in modo estremamente rapido, rompendola!
-Claudium...-Drago avanzò di un passo verso il Paladino, mentre i suoi lineamenti tradivano l'inquietudine che gli riempiva il cuore -Siete sicuro di ciò che dite?
Claudium annuì, l'espressione grave.
-Messere -intervenne il Paladino del Nord - io posso convogliare le energie fredde dell'estremo Nord, attraverso la Stella dello Zenit, ma Voi dovrete usare il Vostro corpo...e produrre tutto quel calore Vi lascerà senza forze!
-Abbiamo, forse, delle alternative, amici miei?- chiese, la voce vibrante, Claudium.
Gli Aspiranti Vassalli rimasero silenziosi, meditando sulla risposta del loro amico.
-Eoden, riconoscendo le differenti intensità degli odori, potrà aiutarci ad identificare il punto migliore!- suggerì il Cavaliere del Nord.
-Allora...non ci resta che tentare! Non vedo altre vie d'uscita!- gli occhi di Claudium brillavano per l'ansia di liberare gli amici e dare alla loro missione una possibilità di continuare.
Jekyll si chinò ed iniziò ad accarezzare l'enorme testa di Eoden, bisbigliando parole incomprensibili nelle grandi, candide orechie, mentre Drago ed Albins iniziarono a perlustrare la loro prigione di roccia. Claudium, in disparte, radunava le sue energie magiche, concentrato come non mai...non poteva sbagliare, non avrebbe avuto un'altra possibilità.
Il grande lupo bianco iniziò ad annusare le pareti di pietra, agitando allegro la coda: il freddo, che sempre più si stava diffondendo all'interno della caverna, gli ricordava le sue terre d'origine e questo portava ad un ulteriore affinamento dei sensi.
Dopo alcuni minuti, lunghi quanto una vita intera, Eoden ululò ed iniziò a grattare con le zampe anteriori la pietra della parete.
Drago ed Albins raggiunsero subito Eoden e, battendo la pietra con la punta delle loro armi, riuscirono a percepire una variazione del suono prodotto.
-Effettivamente qui la parete sembra più sottile...almeno credo!- affermò, incerta, la Guardia Reale.
-Se Eoden ritiene che lì la roccia sia meno spessa, potete star sicuro, amico mio, che è realmente così!- rispose il Cavaliere del Nord, raggiungendo il lupo bianco, mentre un sorriso divertito gli increspava le labbra: nessuno riusciva a capacitarsi delle grandi abilità di Eoden.
Jekyll prese la Stella dello Zenit, la strinse nel pugno sinistro e l'appoggiò alla nuda pietra.
-Io sono pronto, Paladino!- esclamò Jekyll -Quando volete!
-Iniziate, Cavaliere del Nord!- assentì Claudium, senza aprire gli occhi per non perdere la concentrazione: sentiva il cuore martellargli nelle orecchie, il sangue scorreva più veloce ed avvertiva un intenso calore crescere intorno a lui.
Jekyll chiuse gli occhi ed emise un profondo sospiro, svuotando completamente i polmoni.
Per un attimo non sembrò accadere nulla, tanto che Albins fece per proporre di cercare una soluzione alternativa, poi un gelido vento fermò l'Aspirante Vassallo.
-Proviene da Jekyll!- sussurò, stupefatto, Drago, osservando una nuvola di alito condensarsi davanti alla sua bocca.
Rapidamente la temperatura scese di molto ed il vento gelido si intensificò fino a scuotere vivacemente l'ampio mantello blu e bianco del Cavaliere del Nord, la cui armatura d'argento iniziò a brillare di una luce blu, tanto intensa da sembrare quasi viola.
-Se non si fermano, non avranno più forze!- Albins, esterefatto, inidetreggiò, rabbrividendo per il freddo intenso.
-Albins, guardate le pareti della grotta!- esclamò Drago.
Il ninja lasciò vagare lo sguardo sulla pietra ed il suo stupore crebbe ancora: dal punto in cui Jekyll aveva appoggiato la Stella dello Zenit originavano vene di ghiaccio bluastro che, rapidamente, si arrampicavano verso l'alto...verso l'apice della volta.
Il gelido vento che nasceva da Jekyll si intendificò ancora e un leggero strato di brina rivestì rapidamente il pavimento della caverna. Poi l'aria divenne tagliente, Drago ed Albins iniziarono a perdere la sensibilità alle mani, ai piedi, sul viso e, all'improvviso, un sonoro schiocco lacerò l'ambiente, il mantello del Cavaliere del Nord si gonfiò al punto da svelare il retro dell'armatura. La temperatura precipitò di molto e la brina sul suolo divenne ghiaccio.
-Paladino...ora!- gridò il Cavaliere del Nord.
Claudium aprì gli occhi, l'espressione impassibile, come se non vedesse i grandi cambiamenti all'interno della caverna e non sentisse il freddo; il Paladino sollevò il braccio destro ed aprì la mano: al suo interno una sfera di luce rossa.
I due Paladini iniziarono a gridare contemporaneamente: il freddo divenne ancora più intenso, mentre la sfera di Claudium divenne bianca.
Improvvisamente, la sfera di luce venne scagliata contro Jekyll che ebbe appena il tempo di spostarsi: prima che un lampo abbagliasse gli occhi di Drago ed Albins, i due Aspiranti Vassalli ebbero il tempo di vedere il Cavaliere del Nord accasciarsi a terra ed Eoden corrergli incontro. Un rumore, simile ad uno sfrigolio, riempì l'aria, il gelo lasciò rapidamente il posto ad un calore insopportabile e tutto divenne bianco, fino a quando si udì un sonoro "crack".
Drago ed Albins si gettarono a terra: dappertutto iniziaron a piovere pietre.
Quando la luce si spense, Albins sentì la fresca aria profumata della notte accarezzargli la pelle ed aprì gli occhi: sopra di lui, la volta di pietra era ancora al suo posto, attraversata, però, da numerose crepe reticolari.
-Che potenza!- esclamò Drago, mettendosi faticosamente a sedere, poi la voce gli morì in gola: dove poco prima si trovava il Cavaliere del Nord, ora un'ampia apertura lasciava intravvedere l'ambiente esterno, il notturno cielo stellato, gli alberi ed il sentiero che conduceva all'ingresso originario della grotta.
-Dove sono?- chiese il ninja, alzandosi lentamente, mentre i suoi occhi cercavano di abituarsi alla penombra, dopo essere stati abbagliati dalla luce di Claudium.
Ci vollero alcuni istanti, prima che i due Aspiranti Vassalli riuscissero a vedere distintamente.
-Laggiù, guardate!- gridò Drago, indicando un punto poco distante da loro dove Claudium giaceva riverso ed immobile.
-E lì c'è Lamion!- Albins mosse alcuni passi verso la guardia, poi si arrestò e si volse a guardare Drago -Ma Jekyll dov'è? Non lo vedo!
La Guardia Reale si guardò attorno.
-Nemmeno io...non vedo nè lui nè Eoden!- mormorò, crollando, sconfortato, sulle ginocchia.
[Modificato da @Jekyll@ 23/09/2008 15:59]
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23/09/2008 21:41
 
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Il rumore di pietre che rotolavano una sull'altra richiamò l'attenzione dei due Aspiranti Vassalli. Drago ed Albins si voltarono in tempo per notare Eoden che usciva faticosamente da un cumulo di rocce: il folto pelo bianco era rivestito di brina.
-Eoden!- lo chiamò Drago.
Il lupo, sentendo la voce della Guardia Reale, rizzò le orecchie, emise un lieve guaito, poi, zoppicando, si voltò, dirigendosi verso quello che ancora rimaneva in piedi della parete di roccia in cui Jekyll e Claudium avevano aperto l'uscita. Drago potè notare che una delle zampe posteriori di Eoden era ferita, il sangue scorreva copioso, macchiando il candido pelo.
-E'vivo, ma molto debole!- esclamò Albins, mentre sollevava Claudium tra le braccia.
Un gemito soffocato annunciò che anche Lamion, nonostante le sue condizioni fossero in costante peggioramento, era vivo.
Il ninja depose Claudium sotto un albero perchè non venisse notato da eventuali passanti, attirati dal frastuono provocato dal crollo della parete di roccia, per poi spostare Lamion accanto al Paladino, mentre Drago, ancora barcollante, seguiva Eoden.
Gli occhi della Guardia Reale ci impiegarono alcuni istanti per riconoscere dove il lupo bianco stesse andando, nella penombra della caverna.
Eoden, il naso incollato al terreno, si diresse verso un angolo buio, emettendo di tanto in tanto dei brontolii sommessi; quando giunse vicino ad un cumulo di pietroni, il lupo si mise ad ululare.
-Jekyll deve essere qui!- esclamò Drago, balzando in avanti ed iniziando a smuovere alcune rocce.
Albins raggiunse l'amico in breve tempo ed iniziò ad aiutarlo, mentre Eoden continuava a girare intorno alle pietre.
Dopo alcuni istanti, i due Aspiranti Vassalli intravidero un riflesso provenire da sotto una lastra di granito e, consapevoli di quello che significava, iniziarono a lavorare con maggior forza.
In breve, ampie zone dell'armatura d'argento del Cavaliere del Nord tornarono alla luce; quando buona parte del corpo del Paladino fu liberata dalle rocce, Drago ed Albins lo afferrarono per estrarlo completamente.
-Ahi!- esclamarono all'unisono, lasciando la presa ed allontanandosi con un balzo dall'Aspirante Vassallo privo di sensi.
-La sua armatura è...-balbettò, esterefatto, il ninja Albins.
-...fredda come il ghiccio eterno del Nord...-terminò per lui Drago.
[Modificato da @Jekyll@ 23/09/2008 21:46]
24/09/2008 00:55
 
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Drago ed Albins spostarono immediatamente il Cavaliere accanto a Claudium; dopodichè slegarono i loro cavalli, che erano stati legati vicino ad un albero. Quindi caricarono Lamion, Claudium e Jekyll sui rispettivi destrieri. Albins si avvicinò per saggiarne le condizioni:
"Come stanno?" domandò Drago.
"Male: Claudium ha la pelle che scotta, Jekyll, al contrario, è freddo come il ghiaccio, mentre Lamion ha il polso che rallenta sempre di più" rispose Jekyll con aria piuttosto preoccupata.
"Dobbiamo portarli immediatamente da un chierico prima che peggiorino".
"Sì, ma come facciamo? Noi eravamo svenuti quando i mercenari ci hanno trasportato. Non sappiamo nè in che direzione sia Pagus nè quanto disti da qui, ed Eoden, nonostante gli abbia medicato la ferita, è ancora troppo debole: non può nè correre nè fiutare". Mentre i due Aspiranti iniziavano a disperare della sorte dei loro amici, udirono il verso di un falco squarciare la notte e subito comparve Ermes; il volatile atterrò accanto a Lamion, tentando di svegliarlo con leggeri colpi di becco.
"Accidenti, ci eravamo dimenticati di Ermes! Lui deve averci seguito fino a qui quando siamo stati catturati, e quindi saprà sicuramente anche come tornare!" esclamò speranzoso Drago.
"Già, però non so se Ermes capisca il linguaggio degli uomini, come Eoden" puntualizzò Albins.
"Beh, dobbiamo provare, non ci restano alternative".
Il ninja assentì con un cenno del capo e si avvicinò al falco:
"Senti Ermes, il tuo padrone è ferito e sta molto male; abbiamo bisogno che tu ci indichi la strada per il villaggio".
Il falco sembrò capire le parole di Albins ed immediatamente spiccò il volo; la sua figura era perfettamente visibile sotto la luce della luna.
"Perfetto, ha funzionato. Presto, Albins".
I due Aspiranti montarono a cavallo, caricando Eoden, fissarono le briglie dei cavalli dei malcapitati al retro delle loro selle, e lanciarono i loro destrieri alla massima velocità possibile.
"Ma i falchi ci vedono al buio?" domandò Albins durante la corsa.
"Non lo so, ma questo sembra di sì" urlò Drago al compagno.

Dopo circa un'ora giunsero in mezzo alla piazza del villaggio, svegliando mezza Pagus. Subito chiesero l'aiuto di un chierico, che arrivò immediatamente. Saggiate le condizioni dei quattro eroi (Eoden compreso), li fece immediatamente trasportare nella sua casa, dove gli applicò alcune cure. Drago ed Albins attesero nella piazza, pregando per la sorte dei oro compagni. Dopo circa mezzora il chierico uscì e si avvicinò agli Aspiranti.
"Diteci Ser, come stanno i nostri compagni?" domandò Drago.
"Non bene, ma se la caveranno. Temo solo per la sorte di quel Lamion: la freccia d'acciaio che lo ha colpito era solo avvelenata, per fortuna, ma purtroppo il veleno aveva già provocato diversi danni; se non fosse per la sua resistenza sarebbe già morto; a questo punto non possiamo far altro che aspettare e pregare. Ah, un'altra cosa: quel vostro compagno, Claudium mi pare, si è svegliato e vuole parlarvi immediatamente".
Albins e Drago seguirono il chierico nella sua casa, fin nel salone dove erano ricoverati i loro amici. I due si avvicinarono al letto di Claudium.
"Come state Paladino?" chiese dolcemente Albins.
"Diciamo che ho avuto giorni migliori. Sentite, vi siete comportati molto bene decidendo di portarci fin qua. Ora però ho bisogno ancora di voi: quanto tempo è trascorso dallo scontro con Skull?"
"Circa tre ore credo" rispose Albins.
"Uhm... Questo significa che probabilmente i mercenari si saranno già accorti della nostra fuga e, sapendo che avevamo bisogno di cure urgenti per Lamion, avranno capito sicuramente che siamo fuggiti qui a Pagus. Ora, non penso che si facciano prendere dal panico a tal punto da attaccare un villaggio intero per stanarci, però vorranno individuarci immediatamente, e quindi manderanno delle spie, per seguire poi le nostre mosse e tenderci una nuova trappola come hanno fatto in precedenza. Inoltre, non è detto che non tenteranno una sortita notturna per colpirci mentre siamo ancora deboli. Per questo motivo dobbiamo partire IMMEDIATAMENTE. Dirigetevi verso la dimora del teste - Ermes conosce la strada -, spiegategli la situazione ed ordinategli di prepararsi immediatamente per la partenza. Dovrà trovarsi tra mezzora nella piazza. Per confermare la vostra identità usate questo, è uno stampo del sigillo del Conte" Claudium porse il foglio a Drago "La presenza di Ermes confermerà che non è stato rubato. Una volta giunto, caricheremo gli altri su un carro e proseguiremo verso est a marce forzate, fino a quando non troveremo un posto isolato dove poter nasconderci e riordinare le idee. Sulla mia cintura ci sono i nostri ultimi kion. Buttate giù dal letto il macellaio, il panettiere o chi volete e fate provviste. Ai soldati di Oslaf ci penserà lui stesso" finito il suo discorso Claudium si stese per riprendere fiato.
"Claudium, il vostro ragionamento non fa una grinza, però Lamion è in fin di vita; trasportarlo significherebbe per lui la morte. Penso che ci convenga lasciarlo alle cure del chierico finchè non si sarà ripreso" affermò Albins.
"Morirebbe in ogni caso. Domani mattina, se non questa stessa notte, giungeranno le spie dei mercenari e, non trovando nostre tracce, irromperanno nel villaggio nel disperato tentativo di ritrovarci. Quindi tortureranno Lamion per estorceli informazioni preziose e poi lo uccideranno".
Albins chinò la testa arrendendosi alle parole del Paladino.
"Aspettate, e gli abitanti? Li ammazzeranno tutti!" domandò Drago con tono preoccupato.
"Non ti preoccupare, Drago. Una volta appreso dalle spie che la scorta si è già mossa, i mercenari non perderanno un solo briciolo di tempo e si getteranno alle nostre calcagna. Rischierebbero di fargli del male solo se rimanessimo qui" lo tranquillizzò Claudium
"Va bene, faremo come dite voi allora" aggiunse Albins prima di andarsene insieme a Drago.

Skull cavalcava insieme ad Arrow e Sibilla nella foresta, soddisfatto del modo in cui aveva sistemato i Seguaci di Blue Dragon. Il mago voleva quindi raggiungere il suo capo per raccontargli dell'accaduto e vantarsi del suo comportamento. In breve, i tre raggiunsero Katana.
"Come sta andando la caccia, capo?" domandò Skull.
"Male, avete appena fatto scappare un cervo, stupidi! Perchè siete tutti qui? E' successo qualcosa ai nostri ospiti?"
"Sì, il loro compagno ninja ci ha attaccato e li ha liberati. Poi hanno ucciso Horns..." iniziò Sibilla.
"...A quel punto sono intervenuto io, e sono riuscito ad avvelenare con le mie frecce uno di loro..." continuò Arrow.
"...Infine, IO gli ho intrappolati nella caverna" concluse Skull.
"Ma sono ancora vivi?" chiese Katana alzando il tono della voce.
"Sì, ma ancora per poco... rispose Skull con il suo solito ghigno.
"STUPIDI CHE NON SIETE ALTRO! Arrivati a quel punto tanto valeva ammazzarli piuttosto che dargli una possibilità di fuggire, tanto più che hanno ucciso il povero Horns!" urlò furibondo Katana.
Improvvisamente, un boato riempì la vallata, come un rumore di pietre che cadono.
"Giuro che se si sono liberati ve la faccio pagare. Presto andiamo"

I mercenari giunsero in breve nei pressi della caverna. Il gruppo era fuggito. Katana scese da cavallo e, sguainata la sua arma, tagliò di netto una delle pietre crollate, colmo di rabbia.
"Sibilla, corri a Pagus, è lì che si sono diretti, ed informaci quanto prima delle loro condizioni, della loro ubicazione e dei loro piani. Voi invece recuperate il corpo di Horns, voglio dargli una degna sepoltura".
Udite le parole del loro capo, Skull ed Arrow iniziarono a spostare le pietre per recuperare il corpo di Horns, mentre Sibilla si lanciò al galoppo verso il villaggio.
"Siete stati in gamba, lo ammetto, ma d'ora in avanti non ci saranno più errori".

Albins e Drago fecero tutto quello che Claudium gli aveva ordinato, e così, dopo mezzora, giunse finalmente la vera scorta. I due Aspiranti caricarono le provviste su un carro mentre sull'altro posarono uno accanto all'altro Eoden, Jekyll e Lamion. Claudium era ancora debole, però decise comunque di montare a cavallo. Dopo aver ringraziato gli abitanti per i servigi resi, Albins e Drago montarono a cavallo e partirono insieme alla scorta.
A far da sfondo a quella partenza vi era una bellissima alba, che riempì di speranza il cuore degli Aspiranti.
[Modificato da Claudium 24/09/2008 16:14]
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