Claudium, hai ragione in teoria. In pratica, la politica non funziona così, specialmente se un politico minaccia/propone le dimissioni in caso di sconfitta. Se dai a un gruppo di affamati una corda e gli dici "Questa corda serve a far suonare la campana del campanile, incidentalmente ogni volta che viene tirata piovono pizze dal cielo", secondo te agli affamati della campana ne frega qualcosa?
A me Renzi piace per una serie di motivi, il fatto che è veramente uno scout, che è amato anche a livello locale (fatto raro, per un politico non grande imprenditore), che non ruba, che riforma e che soprattutto ha il coraggio di sbattere i pugni e di imporsi in Europa.
Dall'altro lato, però, non credo che i miglioramenti che hai visto vengano da lui, per il fatto che occorre sempre del tempo prima che le manovre abbiano un effetto. Io non credo che, in questo momento, l'Italia possa riprendersi, perché ci sono troppe cose che non vanno, non solo da noi, ma anche all'estero. Però, se le cose cambiassero, penso che Renzi sia sul piede giusto per fare in modo che l'Italia non perda il treno: che poi è quello che l'Italia ha fatto per vent'anni di fila.
In particolare, non credo alla diminuzione della disoccupazione, per via del significato particolare che ha la parola nelle statistiche. Se c'è una fonte che riporta un incremento degli occupati, ci crederò volentieri.
A parte questo, Renzi, costretto o no, nel mondo del lavoro ha fatto anche delle cose profondamente ingiuste. Secondo le leggi europee, dopo tre anni di precariato si deve avere il posto fisso. Lo Stato italiano, illegalmente, nega questo diritto agli insegnanti (personette, insomma: quelli che devono preparare l'Italia di domani!). Ovviamente è stato fatto ricorso e la Corte di giustizia europea ha imposto all'Italia di dare il posto fisso agli insegnanti che devono averlo. Renzi ha fondamentalmente ignorato questa richiesta: tanto, mica ci invadono coi carrarmati per questo! Per un insegnante, essere precario non significa solo non avere il posto fisso, significa anche essere pagato per nove mesi invece che dodici, cioè perdere un quarto dello stipendio. Bello quando si ha studiato per cinque anni dopo la scuola e fatto altri anni di tirocinio, con quel tempo di formazione fai in tempo a diventare medico.
E anche il fatto di avere accettato per una politica scambista certi amministratori, mentre è il capo del partito, non è qualcosa di cui essere fieri.
Io sono comunque per Renzi, se ci fossero di nuovo le elezioni voterei per lui. Però per me sbagli a pensare a Red Dragon. Hai la possibilità di lavorare all'estero, che non tutti hanno (chi ha famiglia, chi ha una formazione legata all'Italia o punta a lavorarci come statale). Ma chi è in Italia senza alternative e dopo una laurea si trova a fare gli stage gratuiti tanto per far qualcosa quando dovrebbe star già lavorando è in una situazione peggiore di quella di uno schiavo, perché agli schiavi almeno si dava da mangiare e un tetto sopra la testa. Io considero Grillo un coglione da tempi non sospetti (a occhio e croce, dal 2005-2006), però chi sta annegando si afferrerà a qualunque corda, anche una che fa suonare le campane e piovere pizze (o, come la vedo io, anche se l'altro capo non è attaccato a nulla e resterà loro in mano).
A proposito di dimissioni, ricorderò sempre con piacere un episodio opera del genio machiavellico di Letta jr. Quando Berlusconi fu condannato, tutti i membri di Forza Italia che erano parte del governo Letta diedero le dimissioni, fra queste la Biancofiore, una berlusconiana divenuta sottosegretario di Stato per meriti ignoti e amabilmente definita "amazzone" da Libero. A quanto pare tutti gli altri però furono abbastanza svegli per ritirare le dimissioni in tempo utile, in modo da fare il colpo di scena senza pagarne le conseguenze. Lei tralasciò di farlo e Letta ebbe la soddisfazione di accettarle... dopo che la Biancofiore gli ebbe votato la fiducia. XD Diabolico Letta.
Vinyadan, filosofo errante
Aspirante Vassallo del Regno e membro della Gilda degli Artisti