Il druido entrò nella taverna, con il cinghiale al seguito. Molti sguardi si posarono sulla sua figura, ammantata in un lungo abito verde-grigiastro e munita di lancia lunga, soprattuto si fissarono sul gigantesco animale del druido, Olyva; dopo aver perso il loro l'interesse per il mezzelfo, gli avventori tornarono alla loro birra ed alle loro chiacchiere.
Dondolin proseguì fino a giungere al tavolo dove erano seduti Eothen, Vesnar e Vinyadan. Conosceva a malapena i primi due, aveva sentito parlare del valore di Vesnar come mago combattente e si ricordava della graziosa ragazza elfica che danzava alla taverna del Regno, ma il suo sorriso era rivolto verso il filosofo, aspirante che il druido aveva imparato a conoscere ed a apprezzare.
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Buon mattino, avventurieri. Ho sentito alla taverna del Regno voci che parlavano di forze oscure e della loro azione in certe zone di questi posti. Così, ho deciso di seguirvi e devo dire che non è stato troppo difficile- aggiunse con un sorriso -
avete lasciato numerosi corpi sulla vostra strada. Ebbene, non sono venuto fin qui solo per ciarlare, ho viaggiato tutta la notte per raggiungervi ed ora sono qui, pronto per aiutarvi- concluse, accarezzando con una mano la superficie liscia della sua asta. Olyva emise un grugnito di saluto, poi si accovacciò sul pavimento, guardando negli occhi il suo compagno.
OT- Cercavate un compagno? Eccolo qua!
-OT