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L'origine del Mistero...

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2011 04:06
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Paladino Lord
27/04/2007 18:49
 
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La pioggia continuava a cadere torrenziale nel piccolo villaggio di campagna. Una sagoma incappucciata si avvicinò alla porta della taverna e la spalancò. Tutti i viandanti presenti si voltarono di scatto verso la porta, ma il ragazzo sembrava non farci caso. Raggiunse velocemente l’oste pagandogli tre monete d’oro. Dovevano essere più che sufficienti per trascorrere una notte in quel posto lontano dal mondo, pensò il ragazzo. Salì le strette scale che conducevano al piano superiore quasi zoppicando e reggendosi al suo bastone. Era ferito e perdeva sangue. Si avvicinò alla porta di una stanza e la aprì. All’interno c’era solo un piccolo giaciglio, una vecchia sedia logora ed una finestra che lasciava trasparire la furia della tempesta che continuava ad abbattersi sul villaggio. Si liberò del suo mantello da viaggio, ne strappò un lembo e lo avvolse attorno alla ferita sanguinante. Il sangue cessò di fuoriuscire. Farfugliò alcune parole in elfico antico e subito la porta si chiuse come se fosse sigillata; poi poggiò sulla sedia la spada donatagli da suo padre ed una piccola bisaccia quasi del tutto vuota. Si distese sul letto carico di stanchezza e colmo di dolore, aveva bisogno di riposo, gli sarebbe servito per recuperare le forze. Chiuse gli occhi stanchi e pian piano iniziò ad abbandonarsi alle soffici ali della notte, senza più pensare a ciò che gli era capitato qualche ora prima nella spettrale foresta che circondava quelle fredde ed aride terre. Ma a destarlo dal suo torpore fu un inaspettato rumore proveniente dal piano sottostante: a quel punto Vesnar decise di andare a vedere cosa stesse succedendo e perciò impugnò la sua spada e si affrettò a scendere la piccola rampa di scale che lo proiettarono di fronte ad una scena inattesa....... [SM=x92714]





Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon

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Paladino Lord
28/04/2007 16:04
 
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Due titanici guerrieri si stagliavano sullo stretto uscio della locanda, intenti a cercare qualcuno con lo sguardo. Poi videro Vesnar e gli si avvicinarono amichevolmente: - Sei tu il ragazzo che è riuscito ad oltrepassare la foresta indenne? -; -Si, sono io. Se cercate guai usciamo di qui, ci sono troppe persone ed inoltre... -; - No, non hai capito. Siamo guardie del sovrano di queste terre e ci manda per radunare un piccolo contingente di uomini per compiere una missione. -. Vesnar temporeggiò, non era pronto ad affrontare una situazione del genere e quindi non sapeva come comportarsi. - Dove sono gli altri componenti del gruppo che parteciperanno a questa missione? -, chiese Vesnar, - Stanno arrivando, noi gli aspetteremo qui in locanda seduti a questo tavolo, sanno di non poter perdere tempo perchè le forze del male stanno accrescendo la loro forza e quindi occorre un'intervento immediato per limitare i danni -, rispose seria la guardia. Così Vesnar e le 2 guardie rimasero seduti ad un tavolo con lo sguardo fisso rivolto all'entrata, nell'attesa che qualche avventuriero, Aspirante o Vassallo, si facesse vivo per affrontare questa difficile missione...

OT - Siete sicuri di non essere interessati a questa missione? Io credo che sia molto interessante, ma se non entrate a far parte non lo saprete mai... [SM=x92702]





Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon

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Crociato
28/04/2007 18:41
 
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OT A me piace. Ma non sono aspirante ne vassallo, posso partecipare lo stesso?




vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai(G.B.Show)
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Maestro
28/04/2007 18:46
 
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OT- Ovvio che puoi, Azzurra! Anche i viandanti possono prendere parte a avventure [SM=x92702] -OT
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Paladino Lord
28/04/2007 20:18
 
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OT - Scusate se ho omesso i viandanti, è ovvio che tutti possono partecipare all'avvent [SM=x92702] ura!!!





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Eroe
09/05/2007 15:27
 
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Erano ormai seduti da varie ore, quando la porta tornò ad aprirsi ed una figura avvolta in un mantello bianco gocciolante d’acqua fece il suo ingresso nella locanda. Il volto era nascosto dal cappuccio, eppure a Vesnar parve per un istante di vedere gli occhi dello sconosciuto scintillare nel buio, mentre si voltava a richiudere la porta – slam. Il rumore improvviso fece rialzare l’oste dal bancone dove si era assopito. Mentre si avvicinava alla soglia, la sua figura assonnata creò uno strano contrasto con quella diritta ed impassibile del nuovo venuto. Si scambiarono alcune parole sottovoce e l’uomo ammantato si tolse il cappuccio, rivelando lunghi capelli lisci e castani ed un volto dalla carnagione chiarissima. Infine, diede una moneta all’oste e si avviò vero la tavolata. Avvicinatosi, salutò i tre uomini con un gesto, mentre appendeva il mantello accanto al fuoco. Si sedette ad una delle panche e fissò il ragazzo per alcuni istanti.
«Voi siete Vesnar, vero?», chiese infine. L’aspirante Vassallo annuì. L’altro parve sollevato. Distese le labbra in un sorriso e si sedette più comodamente. «Era voi che stavo cercando. Sono Vinyadan, aspirante Vassallo del Regno. Sono stato avvisato della vostra missione in queste terre, e mi sono messo in viaggio appena ho potuto. Ma non c’è nessun altro, oltre a noi?». Si alzò ed avvicinò le mani al fuoco. L’oste nel frattempo aveva messo a riscaldare un piatto degli avanzi della giornata.

Ot – Vesnar, non mi pare che i nostri personaggi si fossero ancora incontrati, vero? Intanto, scusatemi se ho messo la firma [SM=x92705] - sarebbe meglio se non la mettessimo, per rendere più facile la lettura del racconto [SM=x92702] - Ot

[Modificato da Vinyadan 10/05/2007 15.03]





Vinyadan, filosofo errante
Aspirante Vassallo del Regno e membro della Gilda degli Artisti
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Paladino Lord
09/05/2007 16:14
 
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OT- no Vinyadan, i nostri pg non si erano mai incontrati prima d'ora... per la firma per me fa lo stesso, cmq credo che tu abbia ragione, sarebbe meglio toglierla per facilitare la lettura della storia... [SM=x92702]





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Paladino Lord
09/05/2007 16:38
 
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- Salve Vinyadan, sono contento che abbiate deciso di unirvi a me in questa pericolosa quanto importante impresa ma... per il momento siamo solo in due e non so proprio quando arriveranno gli altri. -; con un cenno del capo Vinyadan annuì e comprese che Vesnar aveva perfettamente ragione: ma scalpitava e non vedeva l'ora di entrare in azione. A quel punto la più alta delle due guardie intervenne: - Allora ragazzi, noi dobbiamo ritornare alla guarnigione del nostro padrone, ma non allarmatevi perchè vi spiegheremo ciò che dovete fare. -. I ragazzi ascoltarono attenti la spiegazione della guardia e, dopo qualche minuto di chiarimenti, Vesnar intervenne: - Dunque, se non ho capito male io e Vinyadan ci avvieremo lungo il percorso che ci avete indicato fino a che non giungeremo ad un'incrocio: li troveremo un'informatore del vostro signore che ci spiegherà in maniera dettagliata la locazione della nostra meta. -; la guardia annuì ma subito Vinyadan espose una suo dubbio: - Scusate, ma saremo solo io e Vesnar? non credete che sia troppo riduttivo? insomma se le cose si mettessero male... -;- Hai ragione ragazzo, ma non preoccuparti: coloro che vorranno partecipare a questa avventura si faranno vivi lungo il tragitto che voi affronterete e si uniranno a voi. Credo che sia tutto. -. Le guardie si congedarono dai ragazzi lasciandoli soli nella piccola ed umida taverna. Vinyadan e Vesnar decisero di riposare nella taverna quelle poche ore che li separavano dal loro viaggio, sperando che qualche altro viandante in cerca di avventure si facesse vivo all'indomani, quando i caldi raggi del sole mattutino avrebbero illuminato quelle aride e brulle terre.





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Paladino Lord
09/05/2007 16:40
 
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OT-scusa Vinyadan se ho fatto intervenire il tuo personaggio nel discorso, non sapevo proprio come fare a farlo partecipare senza fargli aprire bocca! Cmq, se vuoi che cambi qualcosa o che estrometta il discorso del tuo pg fammelo sapere! [SM=x92705]





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Paladino Lord
09/05/2007 16:59
 
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OT-Ricordo nuovamente a tutti che CHIUNQUE volesse aggiungersi alla storia lo faccia senza esitare in qualsiasi momento, anche nel meno opportuno!!! [SM=x92701]





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Eroe
12/05/2007 21:57
 
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La notte trascorse tranquilla.
Quando i due giovani uscirono dalla locanda, il giorno dopo, le nubi che avevano tempestato tanto impetuosamente sul paesello erano scomparse, lasciando il campo ad un sole rovente.
“Si direbbe che la natura, da queste parti, ci tenga particolarmente a far capire ai viaggiatori che non sono graditi”, pensò Vinyadan, gettando uno sguardo all’occhio malevolo che ardeva nel cielo. “Prima un acquazzone impressionante, poi un caldo del genere. Ma che diavolo sta succedendo, da queste parti?”.
Si volse verso Vesnar, e notò che anche i suoi pensieri non dovevano essere particolarmente dissimili dai suoi, a giudicare dal modo in cui si guardava intorno.
«Tempo strano, vero?», chiese il filosofo, mentre avevano già percorso un buon tratto di strada.
«Strano, sì. Credo che abbia a che fare con la nostra missione. Un vero peccato, comunque, perché questa zona sarebbe così bella!»
Si trattava di un’area piuttosto arida, collinare, ricca d’argilla; sul sentiero su cui camminavano i due aspiranti Vassalli era stata tuttavia sparsa della ghiaia, di un bianco accecante alla luce del sole, da cui ad ogni passo si sollevava una piccola nube di polvere. Alcuni tratti a bordo strada erano tanto riarsi da apparire neri come l’asfalto, ed un odore intenso, quasi aromatico, esalava dal terreno; tuttavia, quando la via si tuffava in macchie di foresta, concedendo ai viaggiatori un poco d’ombra, rivelava piccoli, interessanti spettacoli di vita animale: alcuni ragni, con le loro strane tele a forma d’imbuto, o l’incessante richiamo degli uccelli.

Ot – Per me non c’è problema, credo che sarà meglio concederci vicendevolmente un po’ di libertà nell’uso dei personaggi, comunque se non saremo sicuri basterà chiedere via FFZ mail. - Ot
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Paladino Lord
13/05/2007 00:45
 
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OT-perfetto Vinyadan [SM=x92702]





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Paladino Lord
14/05/2007 16:17
 
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Dietro gli uomini,all'ombra di un'albero,si nascondeva una piccola figura di ragazza."Allora non mi ero sbagliata..."pensò.Eothen aveva osservato Vinyadan partire il giorno precedente.Poi lo vide dirigersi nei sentieri boscosi.Aveva anche sentito di un certo appello da parte di Vesnar.Probabilmente si stava dirigendo dall'aspirante.Cosa fare quindi?Seguirlo?Era troppo pericoloso partire per una spedizione in due."Partirò...ma prima avviserò quanta più gente possibile".Tornò nel regno e diffuse la notizia in locanda.Dopodichè rienpì una sacca con erbe mediche,abiti comodi e poco denaro.Si avvolse in un pesante mantello verde scuro,afferrò il suo bastone e uscì nel freddo della notte.Seguì agilmente Vinyadan,arrampicandosi talvolta nella flora selvaggia e acquietando gli animali che venivano destati dal sonno tranquillo fino ad arrivare dove si trovava.
Apparve accanto agli avvventurieri "Sono qui per aiutarvi e seguirvi nella vostra impresa"
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Paladino Lord
14/05/2007 16:39
 
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I due ragazzi rimasero sorpresi nel vedere la bella elfa fanciulla in tenuta da viaggio e da combattimento. "Benvenuta tra noi, Eothen!", esordì prontamente Vesnar, "Spero che tu sappia a cosa andremo in contro; non sarà facile, ma dovremmo impedire che le forze del male continuino ad espandersi liberamente ed incontrastate in queste aride terre, un tempo gorgoglianti di natura." L'elfa annuì con un cenno sicuro della testa e così iniziò definitivamente la sua avventura, al seguito di Vesnar e Vinyadan.

[Modificato da Vesnar 14/05/2007 19.26]






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Paladino Lord
16/05/2007 19:40
 
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-Allora ragazzi, quanto manca ancora per arrivare dal tizio di cui mi avete parlato?- chiese gentilmente Eothen. Erano trascorse ormai alcune ore da quando i tre aspiranti Vassalli si erano riuniti ed il raggiante sole stava lasciando il posto a neri nuvoloni portatori di tempesta. -Non saprei, Eothen.-, rispose Vinyadan,-Ma credo che ormai dovremmo esserci. E' passato molto tempo da quando ci siamo avviati...-;-Avete ragione Vinyadan, non credo che manchi molto...-; ma mentre Vesnar rispondeva all'amico fu interrotto da un grido disumano proveniente dal bosco contiguo: -Ehm, ragazzi, cos'era quell'urlo lacerante?-; neanche il tempo di aprire bocca e Vesnar si trovò difronte a se mezza dozzina di orrende creature mostruose. Eothen cercò subito di instaurare un dialogo con loro, in fondo era un'elfa e poteva comunicare con gli animali del bosco, ma quelli non erano propriamente animali. Poi Vinyadan richiamò l'attenzione dei due:-Ragazzi, abbiamo altre visite!-; alle spalle dei tre aspiranti si stagliavano imponenti cinque sagome umane: uno era sicuramente uno stregone, e gli altri quattro dei mercenari. A quel punto Vesnar, Vinyadan ed Eothen si fissarono negli occhi per un lungo ed interminabile momento, già pronti per l'imminente battaglia. Poi Vesnar parlò:-Ragazzi, lo scontro è inevitabile, ma infondo siamo Aspiranti Vassalli del Sommo Blue Dragon! Un'ultima cosa: colpite pure chi volete, ma lo stregone è mio!-.

OT-Adesso arriva il bello ragazzi, lo scontro vero e proprio, perciò non postate prima che lo faccia io!-OT

[Modificato da Vesnar 17/05/2007 18.51]

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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
16/05/2007 20:30
 
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OT-- 2 piccoli consigli:
1 ricordatevi di scrivere sempre con il Voi
2 e se usate i PG del regno di non esagerare con i nemici;
sono in 11 contro 3 [SM=x92713] cioe' quasi 4 avversari a testa e il piu' forte di voi e' il filosofo [SM=x92708] non scegliete avversari forti almeno a meno che non vogliate farvi catturare [SM=x92702] --OT
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Paladino Lord
16/05/2007 21:17
 
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Vesnar fu subito attaccato da due dei sei mostri del bosco, e fece appena in tempo a schivarli con un agile balzo laterale. Poi sfoderò la "Sferzata di Nefesi" e "Black Night", le sue due spade che aveva imparato a brandire contemporaneamente. Le creature ripresero l'attacco, ma questa volta Vesnar riuscì ad evitare che gli affilati artigli dei mostri gli si conficcassero in gola bloccando l'attacco con le sue due spade. Con la coda dell'occhio riuscì ad osservare Vinyadan ed Eothen, ma anche loro non se la stavano passando meglio. Potenti e frastornanti rombi di tuono preannunciavano l'inizio di una feroce tempesta, segno evidente delle anomale condizioni temporali. Vesnar riusciva a tener testa ai due mostri, ma la ghiaia ed il terriccio mischiati all'acqua piovana rendevano il campo di battaglia pesante ed impraticabile. Con un'abile finta Vesnar riuscì ad evitare il primo mostro, ritrovandosi a tu per tu con il secondo che rimase sorpreso dalla mossa del ragazzo. Con una spaventosa serie di affondi Vesnar eliminò il primo nemico, poi si voltò con calma, rinfoderò le spade sporche del nero sangue della creatura trafitta a morte e richiamò alla mente un'incantesimo. I capelli, bagnati dall'incessante pioggia, gli coprivano gli occhi, rendendo il suo volto misterioso. Levò la mano sinistra verso la creatura ancora viva che non esitò a scagliarsi contro il ragazzo; si avvicinava con una velocità incredibile, era vicinissimo alla sua preda ma dalla mano del ragazzo fuoriuscirono bianchi bagliori perlacei che si tramutarono subito in un raggio glaciale che investì in pieno la creatura scaraventandola alcuni metri lontano dal ragazzo stesso. Ma Vesnar non fece in tempo ad esultare che subito si ritrovò disteso nel fango con un dolore lancinante alla schiena. Poi capì cos'era successo. Vide una sagoma avvicinarsi levitando a qualche centimetro dal suolo fangoso, circondata da una intensa aura fiammeggiante color rubino: era lo stregone. Gli occhi dell'oscuro nemico erano diventati rossi, le sue mani contenevano due grandi sfere infuocate che non esitò a scagliare contro il ragazzo disteso al suolo. Vesnar riuscì a salvarsi dall'incantesimo nemico solo grazie alla grande lama di "Ala della Notte", lo spadone che portava sempre con se rilegato in un elsa dietro la schiena. L'aveva estratta appena in tempo, ma stava pensando a come battere lo stregone: era molto potente, la sua forza deriva da Satana stesso in quanto gli aveva venduto l'anima. Ma una strana espressione prese forma sul volto scavato dello stregone, una espressione di dolore. Si voltò, e Vesnar notò con suo grande stupore che aveva una freccia conficcata nella schiena. In lontananza Eothen impugnava ancora l'arco, e anche con la pioggia Vesnar riusciva a percepire un'aria di soddisfazione sul volto della bella ragazza. Ma non poteva indugiare oltre. Con un balzo felino Vesnar si rimise in piedi ed iniziò ad avanzare a gran velocità verso lo stregone distratto e ferito. -Sei spacciato!-pensò il ragazzo che ora impugnava ancor più saldamente il suo grande spadone. Poi il tempo sembrò fermarsi per alcuni secondi. Vesnar vide chiaramente l'espressione di terrore e paura che echeggiava sul viso scarno dello stregone prima di infliggergli il colpo fatale. Poi nulla. La testa del nemico cadde al suolo con un sordo tonfo mentre Vinyadan faceva fuori l'ultimo dei nemici ancora vivi. La pioggia cessò di cadere, come se stesse festeggiando la vittoria dei tre ragazzi.

[Modificato da Vesnar 17/05/2007 18.56]

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Paladino Lord
16/05/2007 22:34
 
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Eothen si lanciò verso uno degli avversari.Tentò di colpire quell'essere col suo bastone ma venne bloccato dalla forte mano del nemico.L'uomo così afferrò la ragazza e la strinse per le spalle cercando di sfilare il bastone."Hai già finito di giocare fanciulla.è un vero peccato sconfiggerti cosi presto..""Voi credete ??"Fu la risposta dell'elfa.Eothen sorrise,l'uomo non capiva.Ma poi sentì un dolore lancinante alla mano...il bastone magico era diventato incandescente!Il nemico urlò e lanciò l'arma che fu presa al volo da Eothen.Subito lei approfittò dell'attimo di confusione per sfilare il suo piccolo pugnale e lanciare un colpo deciso al ventre dell'uomo che si accasciò nel fango."Uff...Avanti il prossimo!"In quell'attimo di riposo si giardò in giro e vide Vesnar
minacciato dal mago "Se solo avessi un'arco potrei approfittarne per colpirlo..." .Un'attimo dopo un'uomo cadde davanti ai suoi occhi,aveva un arco tra le mani."Non era quello che volevate?"domandò Vyniadan.Eothen rimase sorpresa...ma non era il momento di perdersi in ringraziamenti,doveva agire.Le bastò una sola freccia che si conficcò nella schiena del mago e lo piegò.Rivolse un sorriso vittorioso."Ben gli sta!Non ci sarà mai gloria nella la magia nera!"
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Eroe
17/05/2007 16:02
 
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Vinyadan colse di sorpresa il primo degli umani, sferrandogli un calcio contro la testa che lo ridusse all’impotenza, gettandolo nel fango. La rapidità del movimento stupì i nemici, che si fermarono un istante a cogli occhi sbarrati. “Mai distrarsi dal combattimento”, pensò freddamente il filosofo, avvicinandosi veloce al secondo delinquente e rifilandogli un colpo con la mano a lancia, diretto contro la gola. Il suono della trachea del suo compagno che si frantumava parve mettere fretta all’ultimo umano rimasto senza avversari, un arciere, inducendolo a scagliare la freccia già incoccata alla sua arma prima di aver teso la corda a sufficienza per poter assicurare all’asta un volo preciso. Mentre la freccia lo mancava di un paio di spanne, Vinyadan sentì mormorare l’elfa, dietro di sé. “Volete un arco, donzella dei boschi?”, pensò, con un sorriso che raggelò il brigante. “Penso di averne trovato uno”. Muovendosi ad una velocità tale che il disgraziato non riuscì neppure a distinguere i suoi movimenti, Vinyadan si portò verso il nemico, si accucciò, si pose sotto le sue gambe e si alzò di scatto, sollevando l’uomo sulle proprie spalle e gettandolo a terra subito dopo, accompagnando la caduta del malcapitato con un pugno sul mento che lo fece rotolare davanti ad Eothen.
«Non era quello che volevate?», domandò di fronte allo sguardo stupito dell’elfa. Ma mentre chiedeva così, sentì il suono di una frustata che fendeva l’aria, e qualcosa di simile ad una liana, ma munita di spine lunghe un dito, si avvolse intorno al suo braccio. Vi erano ancora quattro mostri da sconfiggere. La virtù della tunica che indossava aveva fatto sì che il braccio non gli fosse straziato dall’arma, ma ora era intrappolato. Con una faticosa rotazione della mano, estrasse dalla manica la Lama dei Ghiacci, brillante di una fosca luce sotto le nere nubi, e si liberò con un fendente, quando il dendriforme mostro era ormai molto vicino a lui. La liana ferita lo inondò di icore verdastro. Vinyadan non se ne accorse neppure – anche se, probabilmente, dopo il combattimento avrebbe imprecato con veemenza nel trovare il suo mantello bianco chiazzato di verde marcio –, ma assalì direttamente il suo oppositore, infilando la Lama nella fessura della corteccia che probabilmente gli faceva da bocca. Con un crepitìo, la creatura diede inizio ad una danza impossibile, spinta dal dolore, finché il filosofo non si stufò e le diede un pestone sul fianco, sbattendola per terra, dove esplose in mille pezzi. “Alberi assassini. Puah.” Tranciò a metà un altro mostro, stavolta simile ad un lupo con grandi corna e dotato di una cresta sul dorso, che aveva avuto la pessima idea di saltargli addosso frontalmente, e si guardò intorno. I suoi compagni avevano fatto piazza pulita degli altri esseri, ed un esile raggio di sole si fece strada fra le nuvole, illuminando le macchie sul suo mantello. Vinyadan lo guardò – e si mise ad imprecare.

Ot – Vesnar, correggi i tuoi messaggio e usa il “voi”, prima che Eruner appaia e ti sfidi a duello [SM=x92703] ! Invito il Master a controllare se quello che ho scritto è possibile, calcolando che i briganti privi di poteri magici sono dei tontolotti, come dimostra il post di Eothen. – Ot
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Paladino Lord
17/05/2007 17:35
 
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"Ci hanno dato un caloroso benvenuto a quanto pare!Temo che la situazione andrà a complicarsi man mano che ci avvicineremo alla meta.Epurre vorrei vederci più chiaro in questa faccenda.Ma in fondo non ci toccherà molto per scoprirla.Intanto consiglio di continuare subito la nostra marcia e poi faremo una pausa..."Gli occhi verdi dell'elfa si spostarono rapidamente sul suo abito e su quello di Vesnar,sporchi di fango e in particolare su Vinyadan e sul mantello macchiato di una sostanza verdognola "...così ci diamo anche una ripulita!"aggiunse con un leggero sorriso sulle labbra.Così la ragazza prese con se l'arco e la faretra piena di frecce."Scusa amico ma queste serviranno più a me che a te"Sussurrò accanto a se,quasi come se volesse parlare con il corpo esanime dell'arciere.I tre si incamminarono mentre il sole faceva capolino tra le nuvole libere della pioggia.
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