Uno scellerato discendente

Bè se c'era il mio PG potevo usare la DragonBlade nella forma DragonHolyCross ma in questa storia non c'è.

VOGLIAMO ANDARE AVANTI!?!?!?!?!?

Devi chiederlo a Sir Gianlù e Sir NightLord non a me!

machecavoloiericihomessopiudimezzoraperscriverequelpostfatemiprenderealmenounpodifiatosenoarrivo
cadavereallafineeppoibisognapurtenercontodeiproblemidiconnessioneedeivariimpegnideglialtri!!!!!

[Modificato da Gianlu79 06/08/2005 20.17]

Che testone! (testo grande si intende, proprio quello che ha scritto Sir Gianlù non fraintendetemi) Mi è veuto il mal di testa a leggerlo!

OT-- Per Gianlu' non intendevo dire che la morte di Arsiun era stata veloce ma che qualcuno dei suoi servi potrebbe essere ancora -vivo- in qualche villaggio e quindi da affrontare prima di tornare nel Regno, un'intera pagina di OT nei racconti si dovrebbe togliere la firma come nei giochini , se NightLord legge spero cancelli tutta questa pagina di OT, dopo che Gianlu' abbia letto il mio OT --OT

...non cancellerò gli OT , ma cancellerò VOI !

Pensavo ad un'altra fine, ma se Gianlù ha deciso così, perchè non rispettare tale scelta? Magari la modificherò un pò la versione ... eccola qui ... come andarono REALMENTE i fatti

Concordo con Gianlù per quanto concerne gli altri "servi di Arsiun" : metterne altri sarebbe ripetitivo e noioso, e dunque facciamo che si sono polverizzati con la sconfitta del loro signore
OT



"Un piccolo passo indietro ..."



La comparsa di Silvus-spirito vendicatore era stata schockkante per tutti.
Vederlo addirittura combattere contro il nemico numero uno della loro missione ed essergli superiore grazie all'aiuto di tutte le vittime che Arsiun aveva mietuto, fu una cosa incredibile addirittura!
Silvus riuscì ad abbattere il Vampiro, ma non lo uccise incenerendolo con un colpo di lama... quella fuligine fu data semplicemente dalla pavimentazione polverosa che era depositata sempre tutt'intorno e che era stata smossa dalla concitazione del momento.
Arsiun cadde per opera degli stessi spiriti che aveva richiamato a sè : aveva commesso l'errore di sottovalutare la forza dell'odio e del rancore che le anime tormentate avrebbero potuto esercitare contrapponendo quei sentimenti al suo estremo tentativo di controllo arcano.
E così Arsiun era stato trascinato, o almeno così pareva, dagli spiriti nell'aldilà.
Come se fosse stato trascinato in un'altra dimensione, nulla rimase di lui se non la polvere che già ricopriva quei sotterranei...

(e il resto della storia è come scrisse Gianlù)

Diverse paia di occhi lo osservavano fisso, mentre tutti coloro che erano sopravvissuti allo scontro contro il vampiro ed i suoi servi si allargavano attorno a lui avvicinandosi lentamente.
In ogni sguardo leggeva la stessa ferrea volontà di eliminarlo, ad ogni costo ed una volta per tutte. Solo quei cinque umani, coloro che il suo ospite chiamava compagni, lasciavano trasparire qualcos'altro che non fosse il desiderio di ucciderlo, l'ultima cosa che restava da fare prima di poter ritornare alle prorpie esistenze e all'impossibile compito di dimenticare il dolore che il vampiro aveva inflitto a quella terra e alle sue genti.
Non ricordava di aver mai avuto paura, sicuramente non di fronte a dei patetici mortali, ma l'odio che vedeva di fronte a se, specialmente quello che emanava dai nani, stava insinuandosi dentro di lui portando con se un qualcosa che, se non fosse stato così superbo e orgoglioso, avrebbe ammesso essere panico.
Sarebbe stato eliminato, di nuovo, da creature a lui inferiori e niente poteva cambiare questo fatto. Facendosi forza delle sue ferite e della sua debolezza, il suo ospite si era in qualche modo chiuso in se stesso, permettendogli di muoversi liberamente, ma impedendogli di accedere al potere dell'illusione, l'unico che avrebbe potuto servirgli per fuggire da lì.
Era la fine.

Gianlu aveva deciso, avrebbero catturato Paunovic cercando di non ucciderlo. Dopodichè l'avrebbero portato nel Regno per cercare di scacciare il demone. Sapeva che dietro l'aspetto demoniaco era ancora vivo il loro compagno, ne aveva avuto conferma quando aveva colpito il lupo pronto ad azzannare Qixote, e se c'era la possibilità di salvarlo dovevano tentare.
Stava per dare istruzioni quando il manipolo di nani attaccò improvvisamente il mezzodemone.
C'era da aspettarselo. Khaer-nor aveva distrutto la Guglia, ucciso i suoi abitanti e ora si rimaterializzava di fronte a loro. L'odio aveva avuto la meglio.
Il Vassallo vide sparire la creatura, seppellita dai colpi dei pesanti martelli nanici e infine trafitta dalla spada del principe Darien.
Quando riuscì a farsi largo fra gli assalitori quel che trovò disteso in un lago di sangue nero non era più un uomo posseduto da un demone. Tutti i capelli si erano avvizziti come foglie morte, solo pochi rimanevano ancora attaccati al corpo del loro compagno, ma era evidente come non ci fosse più alcuna traccia di vita in loro. Gli spaventosi occhi rossi del mezzo demone si erano spenti, lasciando il posto al tranquillo marrone degli occhi di Paunovic. Solo il pallore grigiastro del viso era rimasto lo stesso, ma la causa non era certo la possessione demoniaca.

Il mago era ancora vivo, il suo respiro era irregolare e stentato, ma il suo petto continuava ad alzarsi ed abbassarsi. Cercò di guardarsi attorno, ma non gli riusciva di girare la testa e tutto ciò che vedeva erano delle ombre muoversi all'interno di una sorta di nebbia lattiginosa.
Un'eco gli giunse alle orecchie. Non distinse le parole ma la voce era familiare. Cercò di rispondere, ma tutto ciò che gli uscì di bocca fu un sibilo seguito da un fiotto di sangue caldo, rosso. Ci riprovò, ma le forze vennero a mancargli, il petto gli si fece ancor più pesante e tutto fu buio.

Quando riaprì gli occhi, erano passati molti minuti, eppure ora si sentiva stranamente meglio.
"Cos'è successo?" domandò con un fil di voce l'illusionista, meravigliandosi di esser ancora vivo e notando di esser stato trasportato fuori, nel cortile.
"C'è" rispose il Vassallo "Che i Paladini qualche incantesimo di guarigione lo conoscono, anche se non ho potuto usarli prima nelle fasi concitate della battaglia, perchè non essendo maghi, ci mettiamo un pò di tempo, ma alla fine ci riusciamo!"
Dopodichè, sinceratosi che le condizioni dell'amico sarebbero presto migliorate, Gianlù, si rialzò e issandosi su alcuni scalini là vicino proclamò:
"Uomini, elfi e nani, da sempre questo maniero ha rappresentato una minaccia per tutte le creature viventi, ebbene ora questa minaccia è sventata! Io Gianlù, Vassallo del Sommo BlueDragon prendo possesso di questo castello, affinchè diventi il quartier generale delle guarnigioni VIMA qui ad Ovest e pertanto io nè ribattezzo il nome in "NOVA PAX" affinchè tutti possano trovare la tranquillità e la sernità di un tempo!
Nuova amiczia scorrerà fra le tre razze che abitano questa regione ed inoltre in virtù dell'aiuto concessoci, Grympward ed i suoi abitanti ottengono l'amnistia totale per i crimini commessi in passato, a patto però che essi non diano più rifugio ai ricercati e che d'ora in poi vivano nella legalità!"

A quelle parole tutti gridarono contenti, gli evviva riecchieggiarono forti tra quelle mura e visto che orami stava albeggiando, messaggeri furono inviati in ogni direzione, compreso il Regno, affinchè venisseo inviati i soldati VIMA!
Passarono così molti giorni tra canti feste e balli, la notizia che i seguaci di Bluedragon si erano insediati a quello che ora si chiamava Nova Pax aveva fatto sì che migliaia di coloni umani tornassero in quelle terre deserte.
Le città che erano state spopolate dalla ferocia di Arsiun e dei suoi accoliti, rinacquero a nuova vita, i commerci rifiorirono, mentre i nani ripopolavano la guglia e gli elfi rimettevo a posto i danni nelle foreste.
Finalmente, le sentinelle temporanee avvistarono gli stendardi de Lo Re, e presto, un contigente di cento soldati VIMA apparve alle porte del castello, nel frattempo riparate, mentre tutto ciò che c'era di malvagio era stato purificato.
Gianlù, passò le consegne al comandante della guarnigione e dopo un commovente commiato da Darien e gli altri alleati, finalmente gli eroi ripresero la via di casa.
Il viaggio fù tranquillo, ci fù una breve sosta a casa di Logulm a cui fù raccontato tutto ciò che era accaduto in quei giorni e ripresero poi il viaggio il giorno successivo versoLo Regno, e quando vi giunsero talmente tanta era la contentezza, che l'unico commento fù quello di Eruner "Anche stavolta abbiamo portato a casa la pellaccia!"
Seguito dalle risate di tutti, mentre imboccavano il sentiero che portava a casa di NightLord.
Quando vi giunsero, toccò al Vassallo bussare e attendere la risposta affermativa del Ninja.
Ed una volta dentro, con un rispettoso inchino Gianlù disse "Sir NightLord, siamo tornati" e tacque in attesa di risposta.......

[Modificato da Gianlu79 09/08/2005 17.02]

Tutti erano in attesa che NightLord parlasse, ognuno ripensava all'avventura appena terminata.
Otrebmu ripensava ai giorni seguenti la sconfitta di Arsiun, tra feste e balli erano state organizzate delle spedizioni di volontari che ispezionassero i vari villaggi e si assicurassero che non vi fossero piu' servi di Arsiun, Ittoram si era offerto come tale per poter cosi completare la mappa, non erano stati incontrati altri non-morti, ma trovati mucchi di ossa e polvere che ne indicavano la distruzione alla morte di Arsiun.
La mappa era stata finita anche se era rozza, ora Otrebmu aspettava di avere un po' di tempo per disegnarla come si deve, prima di consegnarla a.. BrightBlade gli aveva consigliato Ser Gianlu'.
L'armatura di Otrebmu dopo lo scontro finale con i servi striscanti del vampiro era andata completamente in pezzi e ora girava con dei vestiti normali, l'armaiolo lo avrebbe presto rivisto.
Era sera, dopo 43 giorni erano tornati nel Regno tutti vivi.

OT-- Da cronologo ho messo la durata totale dell'avventura, per Gianlu' non potresti modificare il tuo post precedente e farci passare da Logum cosi vede che siamo tutti vivi ? --OT

Anche Eruner ripensava alla loro avventura e mentre lo faceva osservava gli Eroi che lo avevano accompagnato: Kieran, con il quale aveva più volte sommato i poteri e che non aveva avuto paura di morire per salvare gli altri. Paunovic, che era sempre pronto a dispensare le sue conoscenze e che non aveva temuto la dannazione pur di aiutarli. Qixote, che con la sua saggezza lo aveva placato più volte e al quale doveva la vita. Otrebmu, sempre pronto e farsi in quattro per difenderli con lo Scudo Lucente e sembre in prima linea contro i nemici. Ed in fine Gianlu, senza il quale sarebbero già da tempo morti, o peggio, servi di Arsiun.
Avrebbe volentieri affidato la vita ad ognuno di loro se ne avesse avuto la possibilità... E con un carattere come quello che aveva, voleva dire che li rispettava moltissimo

-Essere solo la metà di ognuno sarebbe già sufficiente, vero White?

Pensò il mago dell'Acqua, mentre poneva la domanda per telepatia al suo lupo, che gli si era accoccolato accanto. Gli sarebbe piaciuto rifare un'altra cerca con loro, ma prima doveva portare alcune cose alla Gilda dei Paladini

-Speriamo che Nightlord si sbrighi... Ho poco tempo per stare qui seduto!

All'ingresso di Gianlù e degli altri membri della spedizione, Ardhinahak-Thaal-Varauros detto NightLord alzò il capo dalla propria posizione genuflessa in cui si trovava innanzi all'altarino in tipico stile orientale.
Lentamente, si alzò in piedi e si voltò verso i presenti, nella semi-oscurità della sala e i suoi occhi rossi penetravano e squarciavano le tenebre.
"Lieto di rivedervi e di ospitarvi nuovamente nella mia umile dimora compagni Bluedragoniani, sono soddisfatto di trovarvi in condizioni più che buone dopo tutti questi giorni di avventure ... se devo essere sincero, pensavo sareste tornati in condizioni più o meno pietose ... e invece per certe persone i miracoli si sprecano, nevvero?" disse con un piccolo ghigno canzonatorio, ma non per questo offensivo .. era semplicemente la sua natura a portarlo ad essere sempre sarcastico.
"Esattamente Sir NightLord" rispose Otrebmu "...è stato un viaggio molto duro e difficoltoso, ma abbiamo potuto scoprire che l'unione e l'affiatamento del nostro gruppo è in grado di superare qualsiasi avversità!"
L'Assassino annuì leggermente, come se si trovasse d'accordo con quell'affermazione.
"Bene, poichè non riesco più a percepire la forza del Legame che unisce il Creatore alla propria Progenie, devo dedurre che siete realmente riusciti a portare a termine quanto chiestovi ... ma orsù raccontatemi il tutto"
Il gruppo passo un paio d'ore a narrare al Vampiro del Regno tutte le vicende per filo e per segno fino alla sconfitta di Arsiun e la sua scomparsa e gli avvenimenti successivi.
"... e così siamo tornati vittoriosi qui alLo Regno e dopo aver festeggiato a Nova Pax che ne dite di festeggiare nuovamente in Taverna?" terminò Gianlù sul finire del suo resoconto.
Una risatina divertita fuoriuscì dalle labbra del Dhampiro.
"Come mai ridete Sir NightLord?" domandò Kieran notando il fatto
"Nulla nulla ... penso solo che l'astuzia di certe persone sia degna dei propri predecessori ... " rispose ilare l'Antico Vassallo , e poi aggiunse " ... e anche il coraggio dei mortali spesso mi soprende!"
Kieran lo guardò stranito, non capendo bene cosa intendesse dire il Ninja.
Dopo aver scambiato altre chiacchiere ed impressioni, Kieran ed Eruner riconsegnarono al Vassallo Le Katana del Drago e il Mantello delle Tenebre e NightLord a sua volta riconsegnò al mago dell'acqua la sua spada che pareva rinvigorita.
Eruner lanciò un'occhiata interrogativa all'Assassino, il quale non rispose nulla se non facendo un cenno affermativo con il capo.
Eruner capì che non doveva fare altre domande e riappese la lama al fodero della cintura.
Il Guardiano disse pure ad Otrebmu che lo Scudo Lucente doveva essere riportato alla casa del Maestro Logum e rimesso nel luogo doveva era stato trovato : apparteneva al grande e anziano Vassallo e sarebbe servito ad altri scopi futuri come ausilio ad altri degni Aspiranti come lui.
Otrebmu annuì e consegnò lo Scudo Lucente nelle mani del Dhampiro, il quale si sarebbe assicurato che sarebbe tornato al posto che gli aspettava.
"Bene, siamo infine giunti al momento delle ricompense ... non so cosa desideriate, ma nel limite del possibile è giusto che riceviate qualcosa per tutti i pericoli che avete corso. Orsù, chiedete pure!" NightLord rimase lì in attesa di eventuali richieste, pronto a ricompensare giustamente quanti avevano svolto quell'incarico in vece sua.
Gianlù stava per dire qualcosa quando venne interrotto dal Vampiro.
"Ovviamente Gianlù ed Eruner non riceveranno NULLA ... avevano dovuto partecipare alla missione per un loro comportamento errato di qualche tempo fa davanti ai Cancelli delLo Regno ... giusto?" e così dicendo sfoderò divertito le zanne con finto fare arrabbiato.

AhAhAhAhAhAh! Molto divertente la fine!

Gianlù, fattosi serio, disse "Siete ingiusto amico mio, abbiamo rischiato la vita al pari degli altri e poi quello che ho da chiedervi io non è per me!"
"Davvero? E cosa volete chiedermi?"
Il Paladino tirò fuori i frammenti di Animaardente e li pose sul tavolo, dove NightLord la contemplò in silenzio prima di parlare "Questo è un artefatto della necromanzia, la lama di quel Capitano degli Spettri, vero? Perchè l'avete portata qua?"
"Perchè pur essendo stato asservito all'oscurità, è sempre stato un combattente leale ed io rispetto il nemico che mi stà di fronte! La sua anima è ancora prigioniera della lama ed io vorrei che invece potesse liberarsene e ottenere così la pace eterna"
Ardhinahak guardò incuriosito l'altro Vassallo e poi rispose "Strane parole le vostre, se non sbaglio, per la vostra religione i malvagi bruciano all'inferno, altro che pace eterna".
Gianlù annuì ma ribattè "E vero, ma è anche vero che il mio Dio è misericordioso e chissà che negli ultimi istanti della battaglia, Gervasus non abbia subito un sincero pentimento? Comunque non stà a me deciderlo, io voglio solo che la sua anima possa raggiungere il suo inferno, purgatorio o paradiso che sia, e voi, grande esperto di artefatti necromantici, saprete senz'altro come fare......"

-Bhe... Io una cosa la desidererei... Posso uscire? Non ho più voglia di roba necromantica e almeno per un po' mi limiterò a cose UMANE... Senza offesa Nightlord, non era diretto a voi il pensiero. Perciò, cari compagni e nemici, direi che levo le tende! Holux, ci incontreremo ancora. Se c'è qualcosa che dovete ancora comunicarmi, mi trovate alla Gilda dei Paladini. Gianlu, siccome sò che avete qualcosa del vampiro con voi, se me lo consegnate potrò portarlo a vostro nome al Maestro Bright Blade.

Il mago dell'Acqua sprizzava felicità da ogni poro per aver riottenuto la sua adorata spada e non vedeva l'ora di incontrare Aredhel. Dopo più di un mese tra i morti, la sua vista sarebbe stata decisamente migliore che restare con gli altri avventurieri della Grande Caccia, come aveva preso a chiamare la guerra contro Arsiun. Quindi, mentre attendeva la risposta di Gianlu, si alzò e si avvicnò al Guardiano

[Modificato da Eruner 10/08/2005 12.20]

"Nobile pensiero il vostro, Cavaliere Errante" rispose NightLord alla richiesta fattagli da Gianlù riguardante Animardente e Gervasus "D'accordo, tenterò di esaudire la vostra richiesta ... ma mi ci vorrà del tempo ... datemi almeno una settimana, poi all'imbrunire del settimo giorno, tornate qui da me e vedremo di far avverare il prodigio... nel frattempo dovrò documentarmi e attingere al lato che è in me e che da tempo nascondo ed imprigiono ..." disse il Dhampiro diventando improvvisamente serissimo alle ultime parole pronunciate.
Poi, rimanendo sempre freddo e serio come il suo solito ma meno cupo, concesse il permesso ad Eruner di potersi allontanare qualora lo volesse : dopotutto inconsapevolmente, anch'egli aveva ricevuto la sua ricompensa che al momento giaceva nel suo fodero, rinvigorita.
Mentre prendeva in consegna Animardente nelle proprie mani, attese eventuali altre richieste.

ot Scusami Gianlu, ma ho veramente fretta, quindi rispondo per te! Night sfrutto ancora un pochino il tuo racconto e poi mi trasferisco da un'altra parte ot

-Se non vi è di troppo disturbo fratello, mi fareste un favore! E' più di un mese che sono assente, quindi è mio dovere di Guardiano documentarmi su ciò che è accaduto ne Lo Regno. Prego, prendete pure, questo è ciò che è rimasto di Arsiun. Fate attenzione, sono oggetti carichi di oscurità...

Gianlu sfilò dalla borsa che aveva al collo una bissaccia e vi pose dentro gli oggetti appartenuti al Signore di Red Knife: un mantello ed una daga.
Entrambi erano avvolti in panni bagnati da acqua santa ed anche la bisaccia che li avrebbe contenuti era stata benedetta. Non si era mai troppo cauti quando si aveva a che fare con oggetti appartenuti ad un vampiro! Il Mago dell'Acqua si mise a tracolla la borsa e la nascose sotto il manto turchese per nasconderla alla vista degli altri abitanti de Lo Regno. Quindi si volse al gruppo di Aspiranti e Vassalli e disse, con un leggero inchino

-Fratelli, Ardhinahak-Thaal-Varauros, vi porgo i miei saluti. Che la Luce prevalga!

Detto ciò si voltò ed uscì dalla casa del Ninja, ripiombando nel caos delle vie principali. Subito prese la strada che portava alla Gilda dei Paladini e, dopo alcuni minuti, fu di fronte al portone.
Spinse l'entrata e si avventurò all'interno, venendo subito bloccato da un samurai di guardia, che gli urlò

-Chi siete, che cosa volete!? ( ot Un fiorino, eheheh ot )

-Sono Eruner, Mago dell'Acqua, e porto degli oggetti per il Gran Maestro Bright Blade da parte del Guardiano Gianlu...

Oramai era arcistufo di questi convenevoli, ma purtroppo non poteva evitare la "burocrazia", quindi stette ancora qualche minuto a sorbirsi il fiume di baggianate che gli stava propinando il samurai, finchè non resistette più e gli disse stizzito

-Sentite uomo-lattina, non sò chi siete, ma toglietevi di torno! Porto dei pericolosi manufatti oscuri, quindi o mi lasciate passare o passerò con la forza!

I due stavano per venire alle mani, quando un urlo semi-furioso li interruppe: era Bright Blade, che attirato dal fracasso della lite, era andato a vedere cosa accadeva

-Ebbene!? Sir Eruner, non è il luogo per certe scaramucce!

-Scusate Gran Maestro, ma vi porto degli oggetti molto pericolosi... Erano di un vampiro. Si tratta del suo mantello, della sua daga e di una tavola della bara. I primi due sono a nome del guardiano Gianlu.

Il viso del gran Maestro era mutato da collerico a incuriosito a preoccupato e disse velocemente, prendendo il giovane mago per un braccio e trascinandolo verso uno dei corridoi

-Potevate dirlo subito, no!? Presto, andiamo al Tempio dei Chierici, sapranno cosa fare.

Otrebmu, pensieroso e un po' triste di aver perso Lo Scudo Lucente che gli era stato tanto utile nell'avventura, rivolgendosi a NightLord disse
- Non saprei cosa chiederVi, anzi Vorrei ringraziarVi di avermi permesso di partecipare a quest'avventura -
L'Assassino del Regno guardava Otrebmu ancora in attesa di una richiesta da parte di quest'ultimo, alche' Ittoram ripensando ai suoi giorni al Tempio della Strada Pura e all'oracolo disse
- Spero che se un giorno mi servisse il Vostro aiuto, me lo darete senza chiedermi nulla, anche se le mie richieste vi sembreranno strane -


OT--Nooooo Lo Scudo Lucente pensavo di poterlo tenere, ho dovuto modificare nel racconto di Cyber dove avevo scritto che lo avevo, dovrei modificare nel voto al Sommo Ostri ma tanto non e' in cronologia ed e' chiuso, non vale il narratore aveva scritto che un altro oggetto avrebbe preso il posto dello Scudo per un altro aspirante non che lo stesso sarebbe tornato li , dovrei modificare anche la scheda del personaggio e togliere Lo Scudo Lucente dalle armi magiche che ho, ma lo faro' domani notte ora devo ancora incassare il colpo peggio che essere colpiti dal demone-spettro --OT

[Modificato da Otrebmu Ittoram 11/08/2005 2.59]

... non si può lasciare ad un Aspirante un oggetto che è troppo forte e che modifica pesantemente i valori di Bellum ecc !
Inoltre non ho sbagliato quando ho detto che ci sarebbe stato un altro oggetto per i prossimi Aspiranti : dopotutto a te è apparso come Scudo Lucente ... al prossimo chissà ?

Tranquillo, la forza di un PG non risiede nei suoi oggetti, ma in sè stesso

Comunque NightLord è sempre lì davanti a te ... ancora devi effettuare una richiesta

P.S. : ora non stare a modificare TUTTO : cambia solo nella scheda e per il resto va bene così

OT

OT
Uhmmm, Bellum e Arcanum, mi ricorda che abbiamo lasciato "qualcosina" in sospeso Night...
OT

Paunovic non si era mai aspettato di ricevere una ricompensa. Già il fatto di essere ancora vivo, in molti casi grazie ai suoi compagni, gli pareva una gran cosa.
Non credeva neppure di meritarsene una di ricompensa. Durante la sua trasformazione, o meglio possessione, aveva rischiato più volte di ferire o peggio uccidere i propri amici. Certo la presenza di Khaer-Nor dentro di lui era una discreta giustificazione, ma la sete di potere che aveva provato in quei momenti di simbiosi non gli veniva solo dal demone, era sua, era dentro di se e in parte lo assaliva ancora, anche se riusciva a controllarla. Così come riusciva a controllare quella piccola parte di energia necromantica che era rimasta in lui.
"Non si viene posseduti da un demone uscendone puliti!" si ripetè per l'ennesima volta, senza che queste parole lo aiutassero ad affrontare meglio il problema.
Non sapeva cosa chiedere al Dhampiro, o meglio non riusciva a trovare le parole e a pronunciarle di fronte ai suoi fratelli, così attese, aspettando che Otrebmu facesse la prorpia richiesta.