Uno scellerato discendente

Finalmente Otrebmu finì di versare l'acqua santa ed Eruner disse divertito

-Forza signori, c'è un'opera di demolizione da attuare...

Mentre estraeva Knurla e la calava sulla bara, vide che qualcosa non andava... In fondo quella era l'ultima spiaggia di un vapiro... Come mai era così poco protetta? Poi se ne rese conto. Appena la lama crollò sul legno, tagliandolo di netto, un'ombra apparve di fronte a lui e lo fece volare a 6 metri di distanza

-Pensavate che il padrone fosse così imprudente? AHAHAH poveri, sciocchi umani...

L'ombra infine prese forma e si dimostrò essere un cavaliere spettro, ma qualcosa faceva pensare che fosse molto più potente degli altri... Intanto Eruner si era rialzato ed aveva raggiunto Qixote ed Otrebmu, già pronti all'imminente scontro

-Ora morirete, stupidi mortali...

Disse lo Spettro mentre sguainava la spada

ot
Siccome non mi divertivo, ho voluto complicare un pochino!

Cavaliere spettro maggiore

Bellum 50
Arcanum 40 (Solo difesa magica)

Ricordate che siamo ridotti a degli straccetti... Sarà dura ragazzi, anche senza incubo!

[Modificato da Eruner 07/07/2005 2.29]

- Cavolo e io che finito volevo riposare -
Disse Otrebmu vedendo lo spettro che attacco' i 3 aspiranti che non poterono far altro che difendersi per non essere uccisi, erano troppo deboli e non potevano far altro.

OT-- Ma se al narratore andava bene la distruzione della bara perche' mettere sto coso, che con bellum e arcanun che ha se ci divide e combatte singolarmente ci uccide tutti ????? , e' troppo forte non esiste che lo uccidiamo in nessun modo visto come siamo messi, e anche se fossimo messi meglio non farebbe differenza --OT

OT se Eruner è masochista ... perchè fermarlo ?
OT

Gianlù aveva appena finito di pronunciare la frase e stava osservando il corpo di Gervasus che dritto innanzi a lui stava molto lentamente svanendo.
"La fede nella Giustizia..." sussurrò lo Spirito Arcano dopo aver ascoltato le parole dell'Errante.
Il Vassallo annuì.
Guardo il Capitano degli Spettri negli occhi : quest'ultimo nonostante fosse stato sconfitto e si trattasse di un essere malvagio, dopotutto aveva dimostrato di essere un superbo avversario e per di più leale ed onesto.
Mai aveva giocato sporco o si era avvalso dell'aiuto di esterni, anche se avesse potuto, pur di continuare lo scontro testa a testa col Bluedragoniano.
Lo spirito guerriero che rappresentava era limpido e privo di bassezze.
Gianlù si sentì onorato dentro di sè di aver potuto affrontare un simile avversario che, come già aveva pensato precedentemente, forse solo la sfortuna o un destino avverso lo avevo portato sulla strada della perdizione.
Gervasus, anche nella sconfitta, mostrava una fierezza degna di un eroe d'altri tempi.
Mentre l'Eccelso rimaneva immobile e fiero mentre ormai metà corpo gli era svanito, Animardente giaceva a terra rotta.
Era stato qualcosa d'incredibile l'avvenimento !
Animardente era un oggetto molto più potente di quanto non lo fosse Julia o Lo Scudo Lucente, ma nonostante ciò aveva ceduto.
Come mai ?
Gianlù realizzò che probabilmente visto l'intrinseca unione di Gervasus con la Lama, probabilmente qualcosa aveva vacillato nello Spirito Arcano e Animardente lo aveva subito di conseguenza.
I destini dell'Eccelso e dell'Artefatto erano correlati per l'eternità, da quando Arsiun aveva voluto così.

Una mano venne tesa verso Gervasus.
Gianlù, con un sorriso di soddisfazione aveva proteso la mano verso l'Eccelso.
Il Capitano degli Spettri rimase allibito, ma poi annuendo ricambiò il gesto e strinse quella del Vassallo nella sua.
I due ex-contendenti si guardarono per diversi attimi negli occhi, entrambi con grande rispetto l'uno dell'altro.
"E' stato un grande onore per me Vassallo, potermi misurare con voi, ora posso andarmene soddisfatto" detto ciò, mentre ormai era svanito fino al petto, si tolse l'elmo mostrando all'umano il suo volto : esso non era variato rispetto a quello di quando era mortale, diversamente dagli altri Cavalieri Spettro che invece erano diventati scheletrici e paurosi.
I lineamenti forti e grossolani e la lunga chioma scura facevano cornice ad un paio di occhi intensi dalle iridi rosso fuoco.
"Lo stesso vale per me Gervasus" fu la risposta di Gianlù.
Un attimo dopo, l'immagine dell'Eccelso scomparve e venne risucchiata nella lama infranta di Animardente che giaceva a terra.

Il Vassallo stava per voltarsi per fronteggiare il prossimo avversario quando pensò di fare una cosa prima : raccolse l'infranta Animardente e la ripose nel proprio zaino.
Chissà ...

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Nel frattempo Kieran sentì il proprio fisico avvolto da un dolore costante : il Mantello delle Tenebre, avendo riconosciuto un mortale in colui che lo indossava, aveva cominciato a nutrirsi di esso, sottraendogli attraverso varie lacerazioni il sangue del quale si sosteneva.
Quello era il prezzo minimo per coloro che, mortali, volevano utilizzarne i poteri.
L'Elfo strinse i denti : la sua missione era più importante del dolore e della debolezza fisica !
Attingendo all'essenza del Piano Negativo di cui era composto il Mantello, scomparve alla vista del Vampiro per spostarsi celermente altrove, sfuggendone così la minaccia per il momento.
Non aveva troppo tempo prima di essere consumato dal Mantello o di cadere preda delle tenebre ... quindi doveva agire in fretta...

ot Night!!! Ti venisse un colpo! Animardenete la dovevo raccogliere io, lo hai scordato???? Te l'ho detto, un tocco di bara e la spada... Vabbè, lasciamo perdere...

Otre, non ti preocupare, scusa, non ti sembrava strano che fosse così poco protetta? E poi ho un piano, uomo di poca fede!
ot

Eruner stava parlando telepaticamente ai due Aspiranti quando il Cavaliere Spettro gli attaccò. Dapprima si avventò su Otrebmu, che si mosse veloce verso sinistra e lo costrinse a ruotare, chiudendogli quella via di uscita. Quindi, vedendo che Qixote era il più debole dei due avversari ancora fermi, si lanciò su di lui, che però si mosse verso destra, bloccandogli l'altra via di uscita. Appena riconobbe la dispozione, Eruner diede il segnale prima convenuto e i due Aspiranti ai lati attaccarono simultaneamente l'essere oscuro, che parò i colpi senza problemi, non facendo più caso al giovane mago ancora immobile.
Appena riconobbe il momento propizio, Eruner si lanciò contro il cavaliere e gli diede una spallata che lo scaraventò contro la bara

-Stupido! Cosa credevi di farmi, eh!? ahahaha...

Poi, sentì una fitta lancinante alla schiena. Spostando lo sguardo su di essa, vide che si era dissolta e che man mano, tutto il suo corpo aveva iniziato a scomparire, lentamente ma inesorabilmente

-Cosa è successo!? Cosa avete fatto!?

-Povero sciocco! E' l'acqua santa! Oramai siete spacciato!

Disse Otrebmu, ma lo Spirito, invece di disperarsi, li attaccò, urlando

-Io sarò spacciato, ma mi portaro dietro voi!!!

Qixote, parando l'attacco, disse agli altri due

-Forza, distruggete la bara! Io lo tengo occupato quel tanto che serve perchè si dissolva! Svelti!

ot Er è riuscito a dargli la spallata perchè l'armatura è magica ot

[Modificato da Eruner 07/07/2005 17.50]

Otrebmu e Eruner distrussero la bara il piu' in fretta possibile, intanto Don Qixote impegno' lo spettro finche' non si dissolse.
Finito il lavoro di distruzione sulla bara, i 3 aspiranti distrussero anche tutti gli oggetti blasfemi che si trovavano nella stanza, poi uscirono dirigendosi molto lentamente verso la stanza dove i compagni stavano combattendo.
- Quanti figli ha detto di avere NightLord ? -
Chiese Otrebmu alche Don Qixote gli rispose
- Alcune centinaia mi pare -
- Oh cavolo -
Disse Otrebmu passandosi la mano sull'armatura semidistrutta.

-Un momento! Siccome non si è mai troppo cauti e siccome non ho più voglia di picchiarmi con Arsiun, propenderei per portare un pezzo della bara alla Gilda dei Paladini... Magari ci fanno qualche incatesimo o affine sacro e non si corre più pericoli di eventuali resurrezioni, no?

Senza neanche aspettare la risposta, si infilò nuovamente nella cripta e prese una delle assi sventrate della bara. Mentre la infilava nel mantello, raggiunse nuovamente gli altri ed insieme ritornarono veloci nella sala dove Gianlu continuava ad affrontare il Signore di red Knife e Paunovic-impazzito

Arsiun stava ancora cercando di individuare l'elfo quando vide di sfuggita arrivargli alle spalle una sfera di energia. Con un agile balzo evitò il colpo buttandosi di lato, ma nulla potè contro la contemporanea frustata che lo colpì al fianco costringendolo ad arretrare dolorante.
Il mago posseduto aveva deciso di entrare in battaglia e aveva pensato di cogliero alla sprovvista. Con un agile movimento si mise in piedi pronto ad affrontare la creatura che avanzava verso di lui.
Ciò che il vampiro vide fra le ciocche dell'avversario lo sconvolse. Colui che ormai da tempo avrebbe dovuto essere stato abbattuto da Gervasus avanzava, apparentemente incolume, verso di lui, mnetre del comandante della sua armata di nonmorti non restava più nulla.

Il demone-uomo decise che stavolta non avrebbe dato tregua al vampiro. Continuando ad attaccare con le sfere di energia, dono molto apprezzato da parte del suo ospite, costringeva Arsiun sulla difensiva, mentre allargava la sua chioma attorno al nemico con l'obbiettivo di intrappolarlo.
Quando il momento giusto fu arrivato, strinse la morsa attorno al vampiro, ma questi estrasse un lungo pugnale e con un colpo secco recise parte della sua capigliatura, aprendosi un varco in cui si infilò con velocità sorprendente, tanto che riuscì ad infilargli la lama nella spalla prima che potesse di nuovo tentare di colpirlo, costringendolo a mollare la presa sull'arma e ad allontanarsi.
Con un urlo di dolore si strappò il pugnale dalla spalla, mentre il sangue nero cominciava a scorrere lungo tutto il braccio, rendedogli difficile alzarlo.
Il volto del vampiro si allargò in un ghigno, ma il buonumore gli passò subito quando vide il Vassallo pararsi di fronte a lui pronto a dare battaglia.
Erano in tre ora e ognuno fissava gli altri due con circospezione, non sapendo da quale parte sarebbe giunto il primo attacco.

Eruner era stato cosi veloce a tornare nella cripta che Otrebmu non era riuscito a dirgli che lui aveva preso qualche pezzo della bara, ma non se ne curo' dopo che il mago fu tornato, del resto ne aveva preso solo alcuni piccoli pezzi, che aveva messo insieme all'ampolla con i capelli dello spirito demone, quegli ingredienti gli servivano per altro in futuro anche se non aveva la minima idea di cosa.
Si chiedeva perche' gli oracoli fossero cosi criptici nei loro messaggi.

Kieran si celava ancora come ombra tra le ombre per tenere occupato Arsiun, e dare così il tempo ai suoi compagni di distruggerne la bara, quando notò che il suo potentissimo avversario stava in quel momento concentrando la sua attenzione su qualcos'altro. La ragione aveva ancora il soppravvento nella mente del giovane Mago, tuttavia il Mantello lo stava condizionando verso una natura oscura e terribile. Sentiva che, oltre che a cercare nutrimento nel suo corpo, cercava d'insinuarsi nella sua mente. Questo lo confondeva nei suoi silenziosi e invisibili movimenti nell'oscurità. Gli sembrava di udire un riecheggiare di voci sussurrate, che parlavano una dopo l'altra, fondendo l'inizio con la fine di ogni discorso in una sorta di mortifera melodia stonata. Nel frattempo, i suoi occhi andarono a cercare lontano nella stanza e videro Gianlù, Arsiun e Paunovic confrontarsi. La preoccupazione lo ridestò, quando una voce più gradevole delle altre s'insidiò nella sua testa: "Lascia che si annientino a vicenda...".
"No" mormormorò Kieran, scosso "Questo mai.."
"Non potrai mai uscire da qui come quando sei entrato... Pensaci, da Non-Morti si possono fare molte più cose... potere... rispetto... Fuggi con il potente indumento che indossi..." così parlava la voce, in un sibilo simile a un serpente. L'Elfo non riusciva a capire se fosse Arsiun a parlare nella sua mente per tendergli una trappola, o il Mantello delle Tenebre stesso. Poi la voce riprese "... allora, qual'è la tua scelta?".
Sentiva ferite in varie parti del corpo e l'odore del suo sangue iniziava a insinuargli l'olfatto. Sentiva che stava per iniziare un processo di metamorfosi. Iniziò a levitare nell'aria, quando quasi istintivamente si posizionò a testa in giù, come un pipistrello. In quel momento sentì la sua mente come risvegliarsi, forse anche dovuto al fatto che con quel movimento il sangue che cercava il Mantello gli andò alla testa. In quel momento capì di trovarsi ancora nel regno dei vivi ed ebbe un violento spasmo, avvertendo tutto il dolore fisico che provava. Rinsavì, dunque, e si riportò in una posizione normale, tuttavia non riusciva ancora a togliersi l'indumento. Lancinado di nuovo un'occhiata al centro di sala e si trovò in preda allo sconforto. Gli sembrava tuttoperdduto, quando chiuse gli occhi ed ebbe come una serie di flash del passato, dei ricordi che affioravano in quei disperati istanti. In un primo momento vide una figura ammantata di luce, di cui non si riusciva a distinguere nulla. Dalla luce provenne una voce femminile, quasi un canto, e disse "Nel mondo ogni cosa ha il suo posto. La speranza non cesserà mai di guidare coloro che camminano sotto al cielo". Un altro ricordo riaffiorò poi nella sua mente, in cui vedeva egli stesso diversi anni prima, insieme a una sacerdotessa della sua stessa razza. La sacerdotessa gli porgeva un oggetto dicendo "Che Ilkernahn ti benedica per aver salvato il mio clan. Ora prendi questo bastone taumaturgico e ricorda: nove volte". La lunga rivisitazione mentale di quei momenti del suo passato terminò e Kieran aprì gli occhi, con una nuova e più serena luce negli occhi. Proprio allora, sentì la sibilante voce di poc'anzi come infastidirsi "Non puoi sottrarti al tuo destino".
Kieran sorrise "Un seguace di Blue Dragon sa cdi poter modificarlo, il proprio destino. Nulla é prestabilito, il nostro fato ce lo costruiamo noi stessi giorno per giorno". Fu così che sentì il Mantello delle Tenebre allentare la sua stretta, sebbene non si staccasse ancora dal suo corpo. Era stata una prova dell'oggetto o un inganno del Vampiro? Incurante di quel dubbio, Kieran riprese a levitare orizzontalmente, celato alla vista dal Mantello. Stringeve i denti a causa del dolore e si portò sopra ai tre combattenti. Con una gran velocità, mise in atto il suo folle, forse, tentativo. Facendo appello a tutta la bontà e alla giustizia del suo cuore, si levò il Mantello parlando esso e gridò: "Distruggi la progenie del tuo padrone, contro il quale si vuole rivoltare!". Lo lanciò dunque sulla testa di Arsiun, sperando che il Mantello riuscisse a distruggerlo. Nel frattempo, balzò indietro di qualche metro, cadendo in ginocchio, estremamente provato. Nonostante ciò, non perse tempo a togliersi dalle spalle lo zaino. Lo aprì e ne estrasse un oggetto della lunghezza di circa quaranta centimetri, avvolto in una stoffa. Lo srotolò e apparì dunque: sembrava un normalissimo e insignificante bastone metallico. Si trattava del Bastone della Fenice, il dono ricevuto dalla Sacerdotessa di Ilkernahn. Provocava ingenti danni alle creature Non-Morte che colpiva ma toccata una pelle non-morta per la nona volta, sarebbe divenuto immondo e avrebbe perso, così, la sua virtù taumaturgica. Ora, l'oggetto era già stato usato sette volte, per cui avrebbe dovuto essere usato come ultima risorsa.
Kieran si rialzò in piedi ma a fatica e pensò, dunque, che quello che doveva fare era di passarlo a Gianlù.

ot Proviamo a fare qualcosina noi? Non è che ogni 2x3 dobbiamo passar roba a Gianlu! Arsiun è distratto Kieran, attaccalo tu, non stare a perdere tempo nel tentativo di raggiungere il Vassallo! Insomma, siate un minimo autosufficienti! ot

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Scritto da: Eruner 10/07/2005 20.33
ot Proviamo a fare qualcosina noi? Non è che ogni 2x3 dobbiamo passar roba a Gianlu! Arsiun è distratto Kieran, attaccalo tu, non stare a perdere tempo nel tentativo di raggiungere il Vassallo! Insomma, siate un minimo autosufficienti! ot

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OT--Forse queste cose dovrebbe dirle il Narratore e cmq Arsiun distratto o no e' sempre molto piu' forte di Kieran e se gli ricapita a tiro stavolta il collo glielo spezza sul serio credo Kieran ha bellum 10 arcanun 37 Arsiun ha bellum 65 arcanum 70 cioe' il sestuplo di bellum rispetto a Kieran e quasi il doppio in arcanum quindi scontro Arsiun-Kieran sentiremmo un crak il collo di Kieran --OT

Con quella differenza di potenza. il collo di Kieran può solo che fare Krak contro Arsiun ... ma è anche vero che Kieran è coadiuvato dal Mantello delle Tenebre che è dotato di diversi poteri, e che comunque non potete fare fare tutto a Gianlù ... prima o poi le busca pure lui ...

Comunque più tardi vedrò di scrivere la reazione di Arsiun

OT

OT-- Per NightLord no da quello scritto da Kieran si capisce che si e' tolto il Mantello e non lo ha piu' indosso

scritto da Kieran

Facendo appello a tutta la bontà e alla giustizia del suo cuore, si levò il Mantello parlando esso e gridò: "Distruggi la progenie del tuo padrone, contro il quale si vuole rivoltare!". Lo lanciò dunque sulla testa di Arsiun, sperando che il Mantello riuscisse a distruggerlo. Nel frattempo, balzò indietro di qualche metro, cadendo in ginocchio, estremamente provato.

--OT

Il Mantello delle Tenebre colpì Arsiun e cominciò a morderlo e ad usare il potere Negativo sul Vampiro.
Quest'ultimo tentava di afferrarlo, ma vani erano i tentativi in quanto l'essenza stessa del Mantello era quella esoterica del Piano Tenebroso e quindi a suo piacimento impalpabile da oggetti non incantati et simili.
Il signore di Red Knife sentì anche l'avvicinarsi degli altri avversari, e non potendo liberarsi con la forza dall'oggetto del suo progenitore, decise di dissolversi in nebbia!
In pochi istanti, prima che i Bluedragoniani potessero intervenire, il suo corpo si era già trasformato in nebbia impalpabile ...

OT Ma quante c***o ne sa questo dannato vampiro!
Narratore bastardo.... OT

Gianlù, rendendosi conto della situazione, urlò ad Eruner "Presto, create delle barriere di ghiaccio per siggillare tutte le uscite, dobbiamo intrappolarlo qua dentro fino all'alba!!!"
"Ma se qui il sole non arriva, a che servirà intrappolarlo fino all'alba?" Fù l'angosciosa domanda di Otrebmu
"Perchè anche nella più buia delle spelonche, di giorni i Vampiri sono comunque più deboli, per questo hanno bisogno di dormire il giorno invece di rifugiarsi in oscure caverne!!!"

-Gianlu, dopo questa non ne potrò più! Non credo resisteranno per molto, al massimo 4 ore... Speriamo che per allora sia giunta l'alba!

Detto ciò, Eruner si concentrò e ripetè lo stesso "rito" già eseguito alla Guglia contro il Demone di Fumo: si mise con le mani lungo i fianchi, chiudendo gli occhi. All'improvviso li riaprì ed il freddo intorno a lui aumentò improvvisamente, iniziando a vorticare in una colonna, mentre le iridi divenivano azzurre, poi turchesi ed infine bianche. Appena avvertì il momento giusto, lanciò una sfera di ghiaccio che si unì all'aria e si diresse, come una specie di raggio, verso la nebbia dividendosi e circondandola.
Appena l'intera bruma fu avvolta, Eruner chiuse il palmo ancora proteso e l'aria ghiacciata si solidificò in una strato multiplo, almeno 8 barriere, che bloccarono ogni via di fuga al vampiro

-Signori, ho esaurito ogni risorsa... La magia è terminata e per almeno 4 giorni non potrò più compiere incanti... Adesso, se me lo permettete, mi accascerei contro la parete...

Finita la frase, si mosse lento verso il muro e vi si appoggiò, strisciandovi contro fino a sedersi, oramai esausto

Otrebmu e gli altri 2 aspiranti erano appena tornati dalla distruzione della bara quando Ser Gianlu' aveva gridato l'ordine a Eruner, ora tutti si guardavano intorno per vedere dove avrebbe ripreso forma il vampiro.
Otrebmu ed Don Qixote erano vicini a Eruner accasciato alla parete, Ser Gianlu' si era avvicinato a Kieran che aveva recuperato il mantello delle tenebre, Paunovic-demone era solo con i capelli che si muovevano tutt'intorno a lui, forse lui solo poteva vedere dove si trovava il vampiro in forma di nebbia.
La mezzanotte era passata da piu' di un'ora, ma 4 ore non erano sufficienti perche' giungesse l'alba.

OT--A meno che l'alba non arrivi alle 5.00 del matttino, qualcuno ha un calendario ? per vedere a che ora sorge il sole --OT

Il vampiro era di nuovo scappato ai suoi colpi e ora si ritrovava bloccato in quella stanza con degli stupidi umani che avrebbe volentieri ucciso all'istante se solo fosse riuscito a vincere le resistenze del suo ospite.
Fintanto che il vampiro rimaneva sottoforma di nebbia non poteva fare nulla. Il corpo umano che conteneva la sua essenza gli impediva di utilizzare tutti i suoi poteri di demone, trovava ripugnante tutto questo, ma non poteva farci nulla.
Appoggiato alla parete, con gli occhi degli umani puntati su di lui, rimase in attesa dell'evolversi degli eventi.

Eruner estrasse Knurla e la piantò nel pavimento, facendovi leva per alzarsi tra le raccomandazioni di Qixote ed i pareri contrari di Otrebmu. Appena in piedi, di diresse verso Gianlu, dicendogli telepaticamente

-Qui... La situazione... E' orribile... Passatemi... Animardente... E tutto ciò... Che non vi serve... Sarete più leggero... Ed io... Custodendoli... Mi sentirò... Utile... Anche se... Oramai... Non servo più... A nessuno... Ma Proporrei... Di affrontare Paunovic... Ora abbiamo solo... Un avversario, no?

Appena finì di trasmettere, fu vicino al Vassallo ed attese la sua risposta