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25/04/2011 02:30 | |
Eruner era roso dal rimorso. Aveva perso il controllo delle sue azioni, si era fatto guidare dalle emozioni come un tempo, come se nulla fosse mutato in lui da quegli anni oramai lontani, in cui le sue uniche leggi erano il Codice e la parola del suo signore, senza spazio a possibilità o diniego. Com'era avezzo fare, decise di parlare al Luminas nel modo piú privato e sincero che conoscesse, quello che lo rendeva cosí particolare agli occhi degli umani e anche di molte altre creature, attraverso la mente:
"Fratello cacciatore, sono colpevolmente caduto nella fallacia che vi ho rimproverato, ho seguito ciecamente il mio Codice d'Onore senza dare spazio alle vostre esplicazioni. Mi sono rivelato un cieco nella Luce e per questo vi prego di perdonarmi, se potete, e di accettare le scuse di un vecchio giovane che non merita gli onori concessigli da Sua Maestà e dai suoi sudditi."
Gli costava molto ammettere lo sbaglio commesso, d'altronde gli elfi non era famosi per la modestia, ma ben di più gli sarebbe pesato convivere con la negligenza di non essersi chiarito con l'anziano umano. |
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