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Nord

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2011 02:41
10/10/2005 23:33
 
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Il Sole stava in quegli istanti allungando i suoi benefici raggi sul piccolo ma potente Regno del Drago Blu, i cui abitanti si destavano ed aprivano le loro attività.
Un'esile e malferma figura arrancava fra le vie ancora deserte, avvolta in un logoro mantello di pelliccia fradicio di pioggia. Il selciato ed il porfido della strada sembravano una lastricata d'oro al povero messaggero che viaggiava da giorni senza vedere ne città ne esseri a lui simili.
Era passato oltre un mese da che era partito da Drake Lake, il luogo che fungeva da casa al suo popolo ormai da molto più tempo di quanto gli uomini potessero ricordare. Le vesti pesanti che indossava non erano adatte al clima del regno ove si trovava, ma non aveva avuto ne il tempo ne il modo di procurarsi altro vestiario. La missiva che portava era della massima urgenza.
Improvvisamente si trovò di fronte agli imponenti portali della Gilda dei Paladini, vi si avvicinò e bussò con forza. Ad aprire fu un giovane cavaliere, che gli chiese cosa desiderasse a quell'ora del mattino


- Devo assolutamente vedere il Gra Maestro BrightBlade, ne và della salvezza di centinaia di vite... Vi prego, non sò per quanto resisterò!

L'uomo ondeggiò paurosamente, quindi cadde in avanti verso la guardia. Il cavaliere sostenne il pover uomo e lo adagiò su di una panca, mentre ordinava di chiamare il Paladino di Atlantide. BrightBlade accorse più in fretta che potè, avvicinandosi al messaggero e dicendo al giovane che lo aveva soccorso

- Fate chiamare un chierico, presto! Ha la febbre alta ed è molto debole, potrebbe morire da un momento all'altro..

Quindi si voltò verso l'uomo disteso e gli domandò con lentezza, inginochhiandosi e avvicinando il viso per sentire meglio e non farlo affaticare troppo

- Chi siete amico mio?

Le seguenti parole furono poco più di un sussurro, ma per il Paladino furono peggio di un urlo. Quando il cavaliere tornò, il Gran Maestro disse con tono greve, mentre lo sguardo gli si rabbuiava

- Portatelo in una stanza della Gilda, non può rimanere qui potrebbe essere pericoloso per la sua già precaria salute... E fate chiamare Eruner, devo parlargli con la massima urgenza! Dovreste trovarlo sulle mura a sud, è sempre lì la mattina presto


ot

Vi pregherei di non postare come pg in quanto è una storia in solitaria. Ringrazio di cuore Bright per avermi permesso di usare il suo pg e per il sostegno che mi ha dimostrato l'altra notte! [SM=x92702]
Spero che non vi faccia schifo, non credo assolutamente di arrivare ai livelli di Gianlu, ma proverò a non fare un obrobrio! [SM=x92709]

[Modificato da Eruner 10/10/2005 23.38]

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Paladino
11/10/2005 00:20
 
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OT- bello Eruner, intrigante.
se vuoi puoi usare anche il mio pg, ti do il permesso di farne quello che vuoi, sempre che ti serva qualcuno [SM=x92713]




Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon
Membro della Congrega delle Arti Magiche et Alchemiche


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Regio Cronologo
11/10/2005 02:42
 
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OT-- Per ora va bene, continuate Messer Eruner, fatemi sapere quando cio' accade, per la cronologia credo dopo la missione dei Templari visto che nei mesi precedenti siete sempre occupato [SM=x92702] aspetto la vostra risposta alla mia FFZ per poter postare nel racconto di Yenavi [SM=x92713] --OT
11/10/2005 15:14
 
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- Come possono gli umani essere così stupidi da rovinare simili bellezze? Perchè voler distruggere una cosa di siffatto splendore? Cosa resterebbe da governare se non terra bruciata e morto deserto?

Il mantello blu svolazzava leggero all'autunnale vento di quella mattina appena nata. Il Paladino era appoggiato ad uno dei merli delle imponenti mura esterne ed osservava sognante il paesaggio che lentamente si spogliava del manto oscuro di Signora Notte.
Eruner era solito svegliarsi molto presto ed andare sui bastioni per ammirare lo spettacolo della Luce che riappariva sul Mondo, ma quella mattina aveva come un presentimento.
Senza che ne conoscesse il motivo, da un po' di tempo aveva notato come tra lui e BrightBlade si fosse creato una sorta di collegamento che portava ognuno dei due ad avvertire un piccolo ed effimero fastidio quando l'altro provava un'emozione molto forte. Ebbene, mentre saliva le scale che portavano all'apice delle mura, aveva sentito una specie di puntura al petto, quindi era sicuro che al Maestro fosse capitato qualcosa. A poco a poco lo aveva dimenticato, ma quando vide un cavaliere spronare il cavallo verso i bastioni e saltare giu dal destriero per precipitarsi verso di lui, capì che era veramente accaduto un fatto rilevante.
Il giovane vestito di una cotta di maglia, con la spada che ondeggiava nella corsa furiosa, si fermò senza fiato di fronte al Guerriero di Atlantide, dicendo con fatica tra un sospiro e l'altro


- Il Gran Maestro richiede la vostra presenza urgentemente. Ha detto di essere già pronto per partire e di non usare altro tempo se non quello necessario a prepararvi!

Appena finì di riportare il messaggio, si appoggiò ad un merlo e scivolò lungo il muro fino a sedersi, senza forze.
Eruner ringraziò il cavaliere e gli disse che poteva restare ancora un po lì, chiedendogli però di andare alle scuderie e dire agli stallieri di sellargli il cavallo e preparalo come sapevano.
Fortunatamente l'ex Mago dell'Acqua era solito avere sempre l'armatura e le spade indosso, quindi potè subito precipitarsi verso la Gilda.
Mentre avanzava con passo spedito nelle strade che si risvegliavano, il mantello che svolazzava, si trovò a pensare


- Cosa mai può aver sconvolto il Maestro da farmi chiamare a quest'ora... Lo sà che odio essere interrotto mentre osservo l'alba e non lo avrebbe fatto se non fosse un'emergenza...

ot

Molte grazie dell'offerta d'aiuto Muttely, ma la storia riguarda solo Eruner. Bright mi ha permesso di sfruttare il pg in altro modo, poi capirai! [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 11/10/2005 15.46]

11/10/2005 19:26
 
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BrightBlade era preoccupato. Dopo centinaia di battaglie, decine di imprese ai limite della pazzia, dopo aver affrontato mostri che nessuno avrebbe mai osato anche solo pensare di incontrare, era preoccupato. Il Regno richiedeva la sua presenza, ma anche coloro che in passato aveva già aiutato lo richiedevano, cosa poteva fare? Doveva mandare qualcuno, ma non poteva chiedere ad un Vassallo di lasciare la sua crociata per la Luce e svolgere un compito che era suo! Così, aveva deciso di mandare il suo allievo, nel quale aveva piena fiducia. Di certo non era un Vassallo, ma non era neppure uno sprovveduto. Sperava solo di non mandarlo a morte sopravvalutandolo...
Era seduto nel suo studio, il mento poggiato sulle mani incrociate ed il mantello che avvolgeva l'intera sedia, sfiorando il pavimento sospinto da una corrente d'aria fredda, mentre la luce entrava debolmente dalla finestra alle sue spalle.
Eruner bussò debolmente e sospinse la grande porta lignea, che si mosse senza fatica sui cardini bene oliati.
Non gli servì che un istante per identificare la figura scura che si stagliava contro la luce come il suo Maestro.
Mentre procedeva verso lo scrittoio, il mantello del Paladino anziano prese a muoversi con più veemenza, forse a causa dell'aria fredda che anticipava l'arrivo del suo giovane discepolo


- Maestro mi avete fatto chiamare? Ditemi cosa è accaduto, mi sorprende la foga nel cercarmi che aveva il cavaliere inviatomi...

BrightBlade si alzò lentamente dallo scragno e si avvicinò ad Eruner, dicendo con voce seria

- Oggi è giunto alla Gilda un messaggero in fin di vita, da Drake Lake. Amico mio, voi sapete meglio di chiunque altro quanto abbia viaggiato nella mia vita, dal freddo Nord al caldo sud, incontrando mote persone. Ebbene, durante uno di questi viaggi sbarcai su di un isola a nord, poco distante
dalla costa di Prata. In questo luogo vi è un popolo che si dice discendente di un antico drago, che nella sua immensa bontà creò una valle solo ed unicamente per i suoi figli, Drake Lake appunto. Ebbene, quando arrivai, la patria degli Assalmiti, il nome della popolazione, era occupata dagli orchi. Gli anziani mi chiesero di aiutarli a liberarsi della sciagura ed accetai con molto piacere, riuscendo senza problemi a battere i nemici. Essi mi furono tanto riconoscenti da permettermi accesso libero alla loro patria, a patto che portassi questo...

Mentre pronunciava le ultime parole, portò una mano al di sotto della cappa che lo avvolgeva e ne tirò fuori un anello argenteo, sulla cui sommità era in rilievo la testa di un drago con gli occhi di smeraldo, che mordendosi la coda formava l'ugello in cui inserire il dito. Un oggetto di pregevole fattura, che il Gran Maestro teneva sul palmo aperto, mostrandolo ad Eruner affinchè lo prendesse. Intanto che il giovane osservava meglio l'artefatto, BrightBlade andò alla finestra, incrociando la braccia sul petto e chinando la testa. Con voce ancora più seria di prima, continuò la narrazione

- Ebbene, ritornai un paio di volte lì, dicendogli che se avessero avuto bisogno di aiuto, dovevano cercarmi qui. In oltre dieci anni, non è mai giunto nessuno... Fino ad oggi. Il pover'uomo, che ha fatto l'intera strada da solo, mi ha raccontato che l'isola è inspiegabilmente sotto un perpetuo inverno da oltre un anno. Le messi non crescono a causa del gelo e sia i maghi che i sacerdoti non sanno più cosa fare.

- E io che cosa c'entro in tutto questo, Maestro?

- Se mi darete il tempo di finire, forse capirete! Dunque, vorrei veramente aiutare questa gente, ma Lo Sommo ha bisogno che io resti qui nel Regno. Allo stesso modo, non posso mancare alla mia parola. Quindi, vorrei che andaste voi al mio posto. In qualità di mio allievo dimostrerete che non mi sono didenteressato della richiesta ed inoltre, siccome siete Mago dell'Acqua e del Freddo, riuscirete meglio della maggior parte degli abitanti del Regno. Porterete con voi l'anello, esso vi assicurerà l'entrata alla valle. Mi raccomando, non rischiate la vitainutilmente! Se avrete bisogno di aiuto basta che mi chiamiate, credo che le vostre capacità telepatiche siano in grado di raggiungermi, no?

Il Paladino non sapeva che dire. Prima di allora solo Gianlu aveva riposto tanta fiducia in lui, quindi non poteva rifiutare l'appello del Maestro. Osservò attentamente l'anello e se lo infilò all'anulare della mano sinistra, mentre diceva

- Certamente Maestro, accetto l'incarico con molto piacere! Farò del mio meglio per non deludervi, siatene certo! Ora è meglio che vada...

Il giovane fece per andarsene, ma il Paladino disse velocemente, staccandosi dalla finestra e andando verso una sedia alla sinistra dela stanza

-Aspettate, ho qualcosa per voi...

Prendendo un fagotto bianco, si avvicinò all'allievo e glielo porse

- E' un mantello d'orso bianco. Tiene molto caldo, ne avrete bisogno nel gelo di Drake Lake! Portate anche White Ice con voi, un lupo di ghiaccio è più che utile nel luogo ove andate.

- Grazie Maestro, non sò che dire... Ora devo andare, Gixorn sarà pronto. Ci rivedremo fra qualche tempo e per allora, la neve sarà sparita dall'isola!

Così dicendo si avviò verso la porta ed uscì. BrightBlade pensò, mentre lo sguardo gli si rabbuiava

- Spero solo che non spariate insieme alla neve amico mio, lo spero con tutto il cuore!

[Modificato da Eruner 11/10/2005 19.40]

12/10/2005 00:07
 
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Il Viaggio ha inizio...
Gixorn era fuori della Gilda, già sellato e con la spada dei Templari agganciata alla destra della sella. Gli stallieri avevano provveduto a cambiare la coperta da sella con una più pesante e nelle bisacce erano racchiuse alcune bardature blu e gialle che avrebbero protetto il cavallo dal gelo.
IL Paladino si diresse verso casa e ivi si abbigliò per andare nell'inverno perenne. Mise una giubba e dei pantaloni di lana, avvolgendosi i piedi in fasce dello stesso materiale. All'armatura nera venne agganciato il mantello d'orso, la cui testa poteva essere usata come un cappuccio. I foderi di Drath'Kahn, Enemesi e della Sin Fein vennero avvolti in panni stretti da corde, per evitare che il gelo bloccasse le lame. Con grande rammarico dovette lasciare il mantello dei Templari a casa, ma non si dimenticò di indossarne il guanto.
Appena uscì e andò verso Gixorn, Eruner era una visione molto strana, in quanto a quelle latitudini non era normale vedere persone vestite in quella maniera. In verità all'ex-mago gli indumenti pesanti non servivano da protezione, poteva benissimo resistere al gelo anche com'era abbigliato prima, però sarebbe sembrato strano, per non dire sospetto, agli abitanti di Drake Lake se fosse arrivato provvisto di un mantello leggero e di una tunica!
Appena salì in groppa al cavallo bianco e lo incitò delicatamente a partire, White Ice gli si avvicinò e prese a trotterellagli accanto, lanciando bagliori arcobaleno ovunque grazie al manto ghiacciato.
Al momento di superare i Cancelli si voltò verso il balcone più grande della Gilda e sollevò il braccio in segno di saluto, sicuro che BrightBlade lo stesse guardando partire.
Quando, una volta uscito dal Regno, fu sulla via per giungere al Tunnel di Vetoio, si trovò a pensare con un sorriso divertito, quattro semplici parole


- Il viaggio ha inizio...

ot

Vi piace fino ad ora o smetto di angosciarvi con 'sta roba? [SM=x92705]

[Modificato da Eruner 12/10/2005 0.09]

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Regio Cronologo
12/10/2005 02:02
 
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OT-- Continuate, noto un netto miglioramento con altri vostri scritti [SM=x92702] un solo appunto la spada dei Sin Fein gia agganciata al cavallo che veniva dalle stalle ? Cioe' lavevano gli stallieri ??? [SM=x92708] --OT
12/10/2005 15:03
 
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ot Si, la spada rimane sempre sulla sella. Sai, dubito che qualcuno rubi un'arma tanto unica e speri di farla franca... Anche perchè mi ci vuole poco tempo per ritrovarla, siccome memorizzo tutte le auree magiche! [SM=x92702] ot

Ed infine l'antica Signora stese le sue membra stanche sul Regno dei Guerrieri della Luce, coprendo giusti e malvagi col suo manto oscuro e facendo uscire dalla tane le fiere.
Il Paladino era quasi una visione ultraterrena, completamente bianco ad eccezione dell'armatura e dei capelli. Chiunque lo avesse visto avrebbe giurato che si trattasse più di uno spirito venuto a cibarsi delle anime dei viventi che di un fiero soldato della Luce.
I gialli occhi di White Ice risplendevano nell'oscurità che li circondava, allontanando ogni animale che si avvicinava troppo al suo padrone e rendendo ancora più insolita la figura che avanzava silenziosa nella notte.
Il cavaliere si fermò di fronte all'imboccatura di una caverna dalla quale fuoriusciva un vento gelido e leggero, di quelli che sono presenti all'entrata di una cripta funeraria.
Eruner era nervoso. Aveva già percorso il Tunnel di Vetoio altre due volte, ma mai da solo! Per venire al Regno la prima volta aveva volato, neppure aveva prestato attenzione a quella grande imboccatura che si apriva nel ventre stesso della montagna. Mentre così pensava White Ice proruppe in un basso ringhio, come per spronare il giovane a proseguire.
Il Paladino non se lo fece ripetere e disse un vellutato "vai" a Gixorn che iniziò a camminare verso l'entrata, immergendosi nell'oscurità totale, solo leggermente affievolita dalla luce di scalcinate torce vecchie di centinaia di anni.
Passò un tempo che pareva infinito, finchè il Guerriero di Atlantide vide in lontananza una fievole luce, che andava aumentando. Spronando il destriero argenteo al galoppo uscì finalmente dal Tunnel, sorpreso della facilità con cui lo aveva attraversato.
Poi si bloccò, rigido. Non ci avrebbe scommesso, ma aveva sentito un bisbiglio, quasi impercettibile, dirgli "Solo per il Drago Blu". Mentre un sorriso gli si abbozzava sul volto, continuò a muovere verso Nord
12/10/2005 18:45
 
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Fumo. Fumo dai camini nella valle, lontana. Fumo che si alzava verso il cielo plumbeo e carico di neve, che ricopriva tutto e tutti, senza distinzione tra morti e vivi, piante e animali, uomini e demoni. Lo stregone era un punto nero in un mare bianco, candido, quasi ultraterreno. Il mantello che ricopriva per intero la figura aveva lo stesso colore dell'anima di colui che l'indossava, i cui occhi, sotto il cappuccio, erano viola come fiori primaverili.
Ma non aveva nulla della gioia della rinascita quell'essere... Essere sì, perchè umano non corrispondeva a ciò che si stà descrivendo. Un tempo apparteneva a quella insulsa razza, ma ora no, ora lui era di più! Era la potenza di un demone con l'astuzia di un mago, che come l'elemento che controllava sembrava bello, ma in verità non portava che morte.
Quegli stupidi omuncoli che si credevano figli di draghi avrebbero capito che nulla poteva resistergli, nemmeno se avessero chiamato in loro soccorso un intero esercito si sarebbero salvati! L'isola doveva essere sua, poichè il suo regno iniziava lì dove millenni prima un essere superiore aveva creato un paradiso per i suoi figli, dove i suoi servi avrebbero costruito la sua dimora.
Nessuno avrebbe potuto fermarlo, ma improvvisamente ebbe come un sussulto e gli apparvero delle fugaci immagini: qualcuno stava arrivando, non poteva vederlo, ma sapeva che era un essere di Luce. Avanzava veloce, senza fermarsi, neanche per dormire. Un essere di freddo, come lui, sul quale i suoi poteri non avevano effetto. Improvvisamente, come erano venute, le immagini sparirono, lasciandolo nuovamente solo nel nulla.
No, non poteva essere così, di certo la visione era errata, si era assicurato personalmente che nessun messaggero riuscisse a chiedere aiuto...
Forse la sua vittoria non sarebbe stata semplice come credeva...

[Modificato da Eruner 12/10/2005 19.53]

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Maestro
12/10/2005 19:30
 
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OT: interrompo soltanto per fare i complimenti, questa storia è veramente scritta benissimo!!! Continua così![SM=x92709] /OT
12/10/2005 19:56
 
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Il viaggio andava avanti ormai da tre giorni ininterrottamente. Eruner e i suoi due animali erano allo stremo, quindi il Paladino decise di fare una sosta. Bisbigliò un leggero "Fermati" a Gixorn e scese. Senza pensarci due volte tolse la sella ed il morso al povero animale, lasciandolo libero. Mentre poggiava l'attrezzatura sotto un grande quercia dalla folta chioma rossastra, disse ai compagni di viaggio

- Amici miei, siete più stanchi di me, è giusto che riposiate. Fino a che non avrete recuperato le forze non partiremo

L'Aspirante si appoggiò con la schiena al tronco ruvido, vecchio di decine di anni e scivolò fino a terra, avvolgendosi nel mantello di pelliccia bianca. White Ice si avvicinò piano al giovane, stendendoglisi accanto e poggiando la candida testa sulle sue gambe, ricoperte dal morbido mantello d'orso. Appena chiuse gli occhi si addormentò, mentre il Sole pomeridiano si rifletteva in mille sfaccettature sul suo dorso ghiacciato. A sua volta, Gixorn avvicinò la possente mole ai due, crollando lentamente sull'erba lussureggiante e cedendo a Morfeo.
Eruner perse presto la cognizione del tempo, accoccolato nel piacevole tepore del dono del Maestro, quasi ipnotizzato dal ritmo respiro del lupo e con la testa abbandonata contro l'antica quercia. I raggi che filtravano tra il fogliame autunnale fu l'ultima cosa che vide, prima di cadere addormentato a sua volta

[Modificato da Eruner 12/10/2005 23.01]

17/10/2005 18:08
 
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Quattro giorni fa, nella Gilda dei Paladini del Regno di Blue Dragon...
Il Gran Maestro era ancora sul balcone del suo studio. Mentre il Sole scompariva all'orizzonte lanciando bagliori rossastri, egli continuava a pensare se avesse fatto bene a mandare Eruner da solo... Nel Regno non tutti riuscivano a rivaleggiare con lui, però nel mondo esterno era molto diverso! Un essere capace di far cadere un inverno perenne sarebbe stato un avversario formidabile per un Vassallo, figuriamoci per il suo allievo... Temeva solo una cosa di quel ragazzo, la sua testardaggine. Seppur di fronte ad un essere nettamente più potente di lui, non avrebbe voltato le spalle in alcun caso, anche a costo della sua vita. Dopo aver riflettuto un paio di minuti ancora, si decise. La porta di legno si mosse per la seconda volta quel giorno e il Paladino di Atlantide uscì dallo studio, diretto verso una delle stanze della Gilda.
Appena fu di fronte alla camera che cercava, bussò ed attese risposta. Il guerriero che vi alloggiava aprì lentamente la porta, sorpreso di vedere il Gran Maestro a quell'ora


- Posso entrare? E' molto importante fratello

- Prego, cosa vi turba?

- Dovreste farmi un grande favore...

----------------------------------------------------------------

Presente, in un punto imprecisato a nord della cascata di Vetoio...

Eruner era nervoso. Da un paio di ore era sicuro che li stessero seguendo, ma non capiva chi. Era una persona conosciuta, aveva già incontrato quell'aura altrove, solo che non ricordava dove e, cosa piùimportante, se fosse un amico o un nemico...
All'improvviso ebbe un'idea. Chiamò White e gli inviò mentalmente alcune immagini, mentre sussurrava all'orecchio di Gixorn di continuare a camminare, anche senza di lui. Aveva notato poco prima un grande albero, e pensò di ribaltare la situazione. Scivolò a terra dalla sella e si diresse verso uno stupendo castagno dai colori che spaziavano tra il giallo ed il marrone, rendendosi immediatamente invisibile.
Dapprima non vide nulla, poi improvvisamente apparve all'orizzonte una piccola macchia scura, che si ingrandiva lentamente. Dopo una decina di minuti passò di fronte al giovane un cavaliere orientale, in armatura ed armato di katana, che seguiva attentamente le tracce di Gixorn e di White Ice, senza alzare lo sguardo. Eruner iniziò ad avvinarsi al nemico circospetto, senza far rumore, ma poi si bloccò preoccupato. Il samurai alzò la testa e disse con tono ilare


- Il freddo che vi portate appresso vi farebbe riconoscere ovunque, Eruner il Sognatore!

Il Paladino, senza pensare, estrasse Drath'Kahn e attaccò l'avversario, provocando la caduta dello schermo di ghiaccio che lo rendeva invisibile. Il guerriero del Katai non si aspettava una simile reazione e tentando di difendersi cadde da cavallo, rialzandosi subito dopo, incalzato dal Guerriero di Atlantide. La lotta era serrata, ma stranamente il samurai non provava alcun affondo, limitandosi a difendere. Ad un certo punto Eruner provò una della famose finte che contraddistinguevano il suo stile di lotta, riuscendo a cogliere alla sprovvista l'avversario, che parò il colpo con difficoltà e finì a terra. Mentre Drath'Kahn già saettava verso l'addome del nemico, egli urlò veloce

- Mi manda BrightBlade!

A quelle parole la lama si arrestò, a circa una decina di centimetri dal bersaglio. Eruner era dubbioso... Doveva ascoltare quell'uomo o semplicemente continuare la corsa della spada? Decise per la prima, quindi chiese

- Chi siete samurai? Badate di non mentire, altrimenti per voi sarà la fine!

-Il mio nome è Thunderblade e sono un Aspirante Vassallo come voi, nonchè membro della Gilda dei Paladini. Il vostro Maestro mi ha inviato qui perchè vi aiuti nella vostra missione

Ora si ricordava dove aveva sentito quell'aura! Alla gilda! Un giorno, mentre si allenava con BrightBlade, aveva avvertito una presenza che lo osservava, senza capire chi fosse, poichè non riusciva a vederlo. Immediatamente rinfoderò l'arma e disse, col tono basso di chi capisce di aver commesso un immenso errore

-Perdonatemi Fratello, non vi avrei attaccato se avessi saputo chi eravate... Ma perchè siete qui? Perchè il Maestro vi ha inviato da me? Forse non si fida del suo stesso allievo!?

Il tono del giovane stava variando rapidamente dal deluso all'irato, mentre pensava che BrightBlade avesse così poca fiducia nelle sue capacità da affiancargli una balia per essere sicuro che non fallisse

[Modificato da Eruner 17/10/2005 22.19]

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Paladino
17/10/2005 20:54
 
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OT -
Ottimo lavoro, hai cambiato parecchio modo di scrivere.
Di più nin zo, forse era meglio se mi avessi chiesto un commento a storia finita [SM=x92713]

- fine OT





Lunga la Strada, stretta la Via
Ovunque il Viaggio porti, sia
18/10/2005 23:27
 
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Un ruggito quasi infernale sconvolse l'intera grotta, facendo tremare pericolosamente le stalattiti di ghiaccio che ne adornavano il soffitto. Quattro goblin vennero letteralmente dilaniati in pochi istanti, mentre dal mantello nero del loro Maestro fuoriusciva un demoniaco braccio artigliato.
Non riusciva a crederci! Quando le mura di Drake Lake stavano per cedere sotto i colpi dei suoi golem, quando gli eventi stavano per compiersi, ecco apparire un altro problema all'orizzonte...
Erano passati quattro giorni dalla visione che gli aveva annunciato l'arrivo del Nemico, colui che il Saggio aveva profetizzato essere il suo distruttore. All'inizio non volle credervi. Non poteva, non DOVEVA accadere proprio mentre si accingeva a vincere! Infine, mosso dalla curiosità, si decise a mandare alcune spie per accertarsi che i fatti stessero realmente come temeva.
Mentre osservava i resti informi dei suoi quattro servitori, sentiva ronzare nella mente le loro ultime parole: "Signore, gli esploratori sono ritornati. Il nemico è un Paladino, Aspirante Vassallo. Insieme a lui viaggia un Samurai, Bluedragoniano anch'egli..."
Per la prima volta nella sua esistenza, lo stregone ebbe un fastidioso fremito lungo la schiena, una sensazione effimera ma inconfondibile: paura

[Modificato da Eruner 18/10/2005 23.30]

19/10/2005 15:25
 
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Sei giorni fa, nella Gilda dei Paladini del Regno di Blue Dragon
- Grazie Thunderblade. Vedete, ho un problema piuttosto serio... Come penso saprete, oggi è giunto un messaggero alla Gilda. Ebbene, egli...

BrightBlade narrò per filo e per segno, con dovizia di particolari, tutto ciò che era avvenuto in quella strana giornata. Più il suo Gran Maestro parlava, più il samurai che lo ascoltava assumeva un'espressione che tra il sorpreso ed il preoccupato. Intanto che i due Bluedragoniani discutevano, la Luna aveva preso il posto della Grande Sfera di Fuoco e sul Regno era caduta la notte. Il Paladino di Atlantide giuse alla fine del suo discorso, dicendo a Thunderblade cosa deriderava da lui

- Sapete, ho piena fiducia in Eruner, non dubito ne del suo coraggio ne tanto meno della sua forza, però temo che l'avversario che si appresta ad affrontare sia troppo potente per lui... Quindi ho deciso di mandargli qualcuno in aiuto!

- E avete scelto me... Perchè?

- Beh, vedete...

----------------------------------------------------------------

Oggi, Isola di Drake Lake, nord di Prata...

- Cosa vi succede samurai, siete sorpreso?

La voce dal tono ironico di Eruner riportò Thunderblade alla realtà. Poco prima, mentre osservava l'immensa distesa bianca che aveva preso il posto della spiaggia, si era perso tra i ricordi di ciò che gli aveva detto BrightBlade una settimana prima. Gli era stato preannunciato che avrebbe fatto freddo, ma non si sarebbe aspettato nulla del genere!
Mentre ammucchiava i bagagli e prendeva il cavallo per le briglie, la nava giunse al "porto". Il luogo era desolato: il legno che un tempo costituiva la banchina ora era ghiacciato, mentre gli edifici attorno erano sommersi dalla neve, che creava strane colline bianco candido.
Il samurai approdò subito dopo il suo compagno, rabbrividendo al contatto con la farinosa sostanza che rivestiva il terreno. Ma come faceva Eruner a non sentire freddo!? Anzi, ora che erano immersi in quell'ambiente, lui e i suoi animali sembravano addirittura più a loro agio di quando si trovavono nel clima autunnale. Quel ragazzo aveva molte caratteristiche strane, fin troppe... Chissà cosa vi aveva visto BrightBlade per farlo suo allievo!


- Allora, vogliamo andare? Sono curioso di conoscere la popolazione che abita questi luoghi! Forza amico mio, ci aspetta una bella camminata!

- Cosa ci troverete di così bello lo sapete solo voi!

- Oh, avanti, non fate il bambino! Perchè non vi piace un simile spettacolo?

- Perchè fa freddo, ecco perchè!

- Tsk, vi credevo più resistente!

- Volete vedere quanto resisto!? Portatemi in un'arena al CALDO e vedrete che resisterò molto più di voi!

E tra reciproche punzecchiature, i due membri della Gilda dei Paladini si avventurarono nel deserto freddo, osservati da alberi morti e da un Demone

[Modificato da Eruner 19/10/2005 15.30]

19/10/2005 22:30
 
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Intorno ai Bluedragoniani si continuava a susseguire un monotono deserto di neve, talmente candido da risultare accecante, spezzato ogni tanto da scheletri di alberi ormai senza vita. Dopo quasi tre ore di cammino, non si vedeva nulla che assomigliasse ad un villaggio e Thunderblade stava già per dire ad Eruner che aveva sbagliato strada, quando lo vide immobile, le braccia inerti lungo i fianchi. Cercando di capire cosa fosse accaduto fece correre lo sguardo lungo quello del compagno, scorgendo infine cosa lo aveva sconvolto: delle mura di pietra grigia, completamente ghiacciate, le cui sentinelle avevano avuto la stesa triste fine, divenendo il ricordo di una terribile battaglia. Il portone era stato divelto, come esploso a causa di un colpo poderoso, sferrato con un ariete o qualcosa di simile.
Il Mago dell'Acqua sapeva cosa aveva provocato quel disastro, quasi riusciva a vedere la battaglia... O meglio, il massacro...
Il Samurai, che al contrario del Paladino non aveva idea di che fosse accaduto, chiese con semplicità


- Ma cosa diamine ha provocato questo disatro!?

- Golem... Vedete le sentinelle? Stavano tentando di lanciare delle pietre per contrastare qualcosa su cui le frecce non avevano effetto. Addirittura una è stata congelata mentre si toglieva la faretra e getteva l'arco... Osservate il portone. E' come saltato in aria. Nessun ariete può dare un simile colpo, no questa è opera di creature che non appartengono al nostro Mondo. Solo un Golem può sferrare un simile colpo

- Ma cosa le ha ridotte così?

- Quasi non riesco a crederci neanche io, sapete? E' stata un'incantesimo...

- Un'incantesimo!? Volete dire solo UNO!?

- Si. Il suo nome nella vostra lingua è "Tempesta di Ghiaccio"... Quando ero un Mago, esso costituiva la mia arma più potente, l'ultima a cui ricorrevo. Però non sono mai riuscito a produrre simili effetti! Questo significa che il nostro nemico è un Mago dei Freddi dai poteri enormi... Fortunatamente, i suoi incatesimi non hanno effetto su di me, ma è per voi che temo... Ad ogni modo, è inutile restare qui. Proseguiamo, forse i golem non hanno ancora raggiunto gli Assalmiti. Dobbiamo avvisarli del pericolo, o per loro sarà la fine!

Senza altro dire, il Paladino montò in sella a Gixorn, partendo deciso al galoppo, subito seguito da White Ice e da Thunderblade. Mentre oltepassavano il portale, fu lieto che BrightBlade gli avesse inviado in aiuto il samurai... Forse aveva sbagliato a ritenerlo una balia!
21/10/2005 16:21
 
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I Bluedragoniani avanzavano veloci ed inarrestabili. In pochi secondi oltepassaro la piccola fortezza che presidiava l'ingresso del passo che portava alla valle degli Asalmiti. La strada era in discesa, bloccata su due lati da alte pareti rocciose completamente rcoperte di ghiaccio che impedivano ogni fuga. Man mano che proseguivano lungo il sentiero si udiva in sottofondo un rumore sempre più forte, che divenne quasi assordante. Thunderblade, voltandosi per vedere cosa accadeva, si sentì gelare il sangue alla visione di ciò che li stava "inseguendo": un'ondata di neve e ghiaccio si precipitava lungo la discesa, rimpendo ogni anfratto e travolgendo tutto

- VALANGA!!!

Fu l'unica cosa che riuscì ad urlare a Eruner. Il Paladino, dopo essersisi voltato a sua volta, gridò a Gixorn di iniziare a volare se voleva uscire vivo di lì, ed il cavallo non se lo fece ripetere: il distacco quasi nullo tra una falcata e l'altra segnalò che il ritmo della corsa era aumentato semsibilmente. I due Guerrieri stavano superando una curva quando apparve loro l'uscita del passo. Senza pensarci, incitarono i cavalli a galoppare ancora più veloci. Intanto la valanga si era avvicinata paurosamente al Samurai e al Paladino, che erano quasi attorniati dalle nuvole di vapore provenienti dalle narici delle cavalcature, oramai allo stremo. Quando tutto sembrava perduto, riuscirono ad uscire da quella trappola mortale che era divenuto il passo, oramai ricoperto di neve ed impraticabile. L'ondata di neve esplose ruggendo attraverso le stresse pareti rocciose dell'accesso della valle, aggiungendo bianco al bianco, ed isolando la valle.
Ma i due Aspiranti non avevano frenato la corsa. Infatti poche decine di metri più avanti, uan furente battaglia stava sconvolgendo i caratteristicol silenzio del luogo: sei golem di ghiaccio, simili a montagne deambulanti, stavano falcidiando un gruppo di guerrieri dalle strane armature e avvolti in mantelli simili a quello di Eruner. Thunderblade si domandava cosa avesse intezione di fare il Paladino... Non avrebbe mica caricato un golem!
Invece l'intenzione era proprio quella. La mano del giovane andò lentamente a Drath'Kahn, sfoderandola e alzandola all'esterno del corpo, la lama che rifulgeva argentea nelle tenue luce del Sole.
In pochi secondi si avvicinò ad una delle creature magiche che stava combattendo, colpendola con un poderoso fendente alla schiena. L'impatto fu di una violenza inimmaginabile: la lama aprì una crepa nella "pelle" del golem, ma Eruner venne sbalzato di sella, volando a circa dieci metri di distanza. Con agilità riuscì ad atterrare sulle gambe, scivolando per un paio di metri e rialzandosi come se nulla fosse, mentre estraeva Enemesi e la portava dietro la schiena, appogiandola al mantello. Persino lui si era sorpreso di restare ancora eretto dopo un simile scontro. Non riusciva a crederci, ma forse la spiegazione più plausibile era che la presenza di tutta quella neve e di tutta quell'energia magica avevano fortificato notevolmente il suo potere... Ad ogni modo, non avrebbe di certo rifiutato la nuova forza che gli veniva dall'ambiente, soprattutto in una battaglia come quella!
Intanto il golem, furioso come non mai, stava attaccando con tutta la sua forza il giovane Paladino, che schivò agilmente il colpo, ruotando su se stesso e abbattendo le lame sulla creatura magica, che uscì dall'impatto con qualche graffio superficiale


- Dannazione! Devo inventarmi qualcosa se voglio sopravvivere!

Mentre Eruner pensava veloce al da farsi, il compagno era giunto in suo aiuto, katana in mano, caricando il golem e colpendolo dove il Mago dell'Acqua aveva aperto la crepa. Il colpo del samurai affondò quasi senza problemi nel nemico, stupendo tutti, golem compreso. Dopo un urlo disumano, il costrutto iniziò a frantumarsi, crollando su se stesso e disintegrandosi

- Sono di neve... Sotto il ghiaccio sono fatti di neve! Colpiteli solo in un punto e non smettete finche non crollano!

ot

Allora, che ne pensate? Manca ancora un bel po' alla fine, ma non dovrei metterci più di una settimana! [SM=x92713]

[Modificato da Eruner 21/10/2005 16.23]

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22/10/2005 15:01
 
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OT: La mia opinione non è mutata dall'ultima volta, la storia è veramente bella! Ah, vi è arrivata la mail con il doc word scritto da Thunder? In ogni caso, riassumo brevemente io: Thunder indossa una normale armatura samurai ed è armato di katana e wakizashi (che sarebbe una katana dalla lama molto più corta, in pratica una specie di coltello). Entrambe le due armi sono magiche (hanno effetto su creature eteree, fantasmi e compagnia bella) ma per il resto non hanno mai mostrato particolari poteri magici (BrightBlade ritiene che la katana abbia qualcosa a che fare con la magia del fuoco, ma non essendo proriamente un mago non ne sa molto di più!)
Ultimissima cosa: la tecnica che Thunder chiama "bushido" consiste nell'espandere la propria mente fino a toccare quella degli avversari, prevedendone in questo modo le mosse. Ovviamente, se l'avversario ha capacità psichiche, potrebbe essere immune alla "lettura del pensiero" o addirittura rivolgerla contro Thunder stesso. Guerrieri molto esperti, inoltre, sono spesso in grado di combattere "senza pensare", diciamo "istintivamente", dunque il bushido funziona molto di meno contro costoro.
/OT
22/10/2005 15:04
 
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ot

Grazie, scusate ma è un periodo che non m'arrivano più mail! Se ne avete inviate, rifatelo all'indirizzo mossanomatt@liberolight.it, grazie e ancora scuse!
23/10/2005 23:34
 
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Durante la cerimonia di investitura a Guerriero del Drago, oltre dieci anni prima, lo sciamano aveva elogiato il fatto che non avesse mai indietreggiato di fronte a niente e nessuno e non avesse mai perso... Ma, putroppo, quei tempi erano passati. I nemici simili a montagne erano invincibili e la sua lancia Atanvarnie, che aveva difeso gli Assalmiti in molte occasioni, scivolava inutilmente contro la pelle di ghiaccio delle creature del Dio dei Freddi, Malankat... Per la prima volta nella sua vita, Haryin si perse d'animo.
Il mantello di pelle di leone lo avvolgeva interamente, lasciando alla vista solo l'armatura a bande, rossa come il fuoco. Lentamente, la lancia gli scivolò nel pugno guantato, cedendo inerte nella neve, mentre il principe chinava il capo, in preda allo sconforto. I suoi guerrieri stavano tentando in ogni modo di ferire i nemici, ma sebbene fossero in venti contro cinque, non erano riusciti nemmeno a scalfirli... Improvvisamente, un rumore fortissimo, come un boato, fece tremare la terra. Il Guerriero del Drago alzò lo sguardo e vide una cosa che non avrebbe mai più dimenticato: un mostro in armatura nera, ammantato di bianco, che si avvicinava veloce come il vento ad uno dei servi di Malankat, brandendo una lama argentea.
Lìimpatto tra i due fu violentissimo, tanto da sbalzare il nuovo arrivato dall'essere a quattro zampe che aveva sotto di se. Un tale colpo avrebbe ucciso chiunque, ma il guerriero nero si rialzò, estraendo una seconda lama e iniziando a lottare contro la montagna vivente. I suoi fendenti non facevano molto più effetto di quelli degli uomini di Haryin, ma improvvisamente una seconda creatura, questa volta in armatura rossa, sbucò alle spalle del nemico e lo trapassò senza sforzo con una strana lama.
Il mostro di ghiaccio dapprima restò immobile, quindi lanciò un urlo disumano e infine si polverizzò.
Stupito, il Guerriero del Drago decise che se due strani esseri come quelli potevano farcela, lui non sarebbe stato da meno! Riprese Atanvarnie e si lanciò nella mischia, udendo solo alcune parole, lontane mille miglia: "Neve... Colpite... Un punto
".
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