È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
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Nord

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2011 02:41
30/11/2005 16:56
 
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Mortali dannati! Come, come, come?! Come potevano due esseri talmente inferiori, talmente insulsi, distruggere un golem con soli due colpi!? I suoi servi erano stati creati invulnerabili, invincibili! Nessuno poteva scopire il loro punto debole! Nessuno... Nessuno? No, non nessuno! Uno sapeva... Uno poteva... Ma era scomparso, ne era sicuro! Non avvertiva più la sua essenza da mesi oramai! Che fosse...? No, non poteva essere così! Non DOVEVA essere così! La dannata aura di luce che circondava il Paladino gli impediva di veder chi fosse, ma sapeva che non era Sognatore. La sua potenza magica era completamente diversa... Ma... Un momento... Quella spada!

- ENEMESI! No! NO! Perchè adesso!?... Calmo, stai calmo Demoniaco... Ma come faccio a stare calmo!?... C'è una spiegazione... E quale Arseel!? QUALE!?... Forse Sognatore morì per mano di quel mortale, che dopo averlo ucciso, tenne la sua lama! Daltronde, è una spada incredibile, come la tua... Si, deve essere così... Ora devi occuparti dei servi. Quelli insulsi vanno puniti!

Un sorriso folle apparve sul viso cinereo, quasi da morto. La mano guantata di rosso si appoggiò sulla spada sotto il mantello: l'impugnatura brunita era fredda, come un pezzo di ghiaccio. Senza pensarci, sguainò la lama, rossa come il fuoco. Se qualche compagno di Eruner fosse stato lì, sarebbe rimasto senza parole: la spada era identica a Enemesi nella foggia, solo i colori differivano. Mentre gli occhi rossi baluginavano di odio, il Demoniaco scomparve dalla sua grotta-palazzo

ot

Scusate per l'attesa, ma ho avuto un calo d'ispirazione. Ora la trama è del tutto chiara nella mia mente, quindi preparatevi: la storia di Eruner continua! [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 30/11/2005 16.59]

30/11/2005 22:29
 
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Un altro rumore assordante si propagò nella gelida aria del campo di battaglia. Enemesi roteò nuovamente con forza e si abbattè come un macigno sulla corazza ghiacciata del golem. Eruner non sapeva cosa pensare... Da quando erano giunti sull'isola aveva notatocome sia i poteri magici che le capacità fisiche fossero aumentati, soprattutto da quando avevano superato il passo che conduceva alla valle, ma non ne capiva il motivo... Di certo non era solo merito dell'allenamento con il Maestro... Un tempo era così, quando ancora aveva la sua forma originaria... Però quelle capacità erano scomparse insieme alla sua antica razza... Com'era possibile che ora fossero tornate, seppur in minima parte? Che fosse grazie alla vicinanza ad un luogo che aveva ospitato un Drago Antico? O forse era dovuto al freddo magico?
Intanto il combattimento infuriava come prima, senza segni di cedimento ne dall'una ne dall'altra parte. Poi accadde qualcosa: i golem smisero di combattere.
Come se avessere ricevuto un ordine da qualcuno, da un Dio, ignorando i colpi che ricevevano, si misero sull'attenti, voltandosi verso un punto preciso, una bassa collina a circa un centinaio di metri. Increduli, i guerrieri si guardavano l'un l'altro senza capire... Poi videro.
Esattamente al centro di ciò che era stato fino a poco prima il campo di battaglia, Eruner era in piedi, immobile come un statua, con Enemesi che toccava la neve calpestata e oramai fusa, voltato anch'egli verso la bassa collina. Intorno a lui l'aria cominciò a ingrigirsi sempre più, fino a diventare nera come la notte, mentre le iridi divenivano azzurre, talmente azzurre da sembrare due pezzi di cielo terso. L'armatura bianca che lo ricorpriva prese a vibrare, dapprima piano, poi sempre più intensamente, e alla fine venne scaraventata via, spinta verso l'esterno come da un'esplosione. Sul petto oramai scoperto si formò uno strato di liquido trasparente, di acqua, almeno così credevano i mortali, che dopo una leggera lucentezza divenne solido ghiaccio blu, andando a formare una nuova armatura, dalla foggia molto strana ed antica...
Thunderblade non sapeva cosa fare... Dove prima stava Eruner, Aspirante Vassallo, Paladino di Atlantide e allievo di BrightBlade, ora vi era un essere demoniaco, dalla forma umana, ma che umano non era... Senza pensarci strinse la sua katana ed assaltò il nuovo nemico, sperando di essersi sbagliato, che tutto fosse solo un'illusione... Ma così non era.
Eruner, o almeno colui che doveva essere tale, dapprima spostò leggermente il capo verso il samurai, poi come se nulla fosse, alzò Enemesi e parò il fendente diretto al suo collo, spingendo quindi l'avversario a cinque metri di distanza.
Prima che Thunderblade potesse alzarsi, il demone fu già sulla bassa collinetta che osservavano i golem. Anche il Bluedragoniano finalmente vide cosa attirava la loro attenzione: sulla cima dell'altura, di fronte a Eruner, stava una figura incappucciata, che reggeva nella mano destra una rilucente Enemesi rossa. Mentre si avvicinava, la creatura ammantata si tolse il pastrano nero. Il samurai si bloccò, incredulo: di fronte a lui vi erano due Eruner, uno vestito di blu ed uno vestito di rosso, che si fissavano dritto negli occhi. Non ne era sicuro, ma gli parve di udire il nuovo arrivato che diceva qualcosa... Qualcosa come "Ci rivediamo Sognatore..."


ot

Curiosi di sapere cosa è accuduto, eh? No? Beh, in ogni caso, lo capirete presto! [SM=x92702]
11/12/2005 23:52
 
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- Vidovi... Cosa ci fate qui? Dovreste essere morto da oltre un secolo...
La figura che stava di fronte ad Eruner si tolse il mantello, rivelando un'armatura rossa, uguale a quella di ghiaccio che ora ricopriva il Paladino di Atlantide. I due esseri erano identici, ma opposti: uno vestito di rosso, l'altro di blu; uno con la lama nella sinistra e l'altro nella destra; ThunderBlade stava per dire uno malvagio l'altro buono, ma si fermò, incerto di questo fatto.
Mentre il samurai pensava questo, la mano guantata di Vidovi scattò verso l'alto ed un fulmine nero ne scaturì, andando a colpire un golem e propagandosi agli altri, fino a distruggerli tutti. Gli umani che osservarono la scena erano allibiti, sia per la potenza dell'incantesimo, sia per la crudeltà dell'essere, che eliminò senza battere ciglio i suoi servi.
Finita la magia, il demone prese la parola, rivelando una voce gelida come la neve che ricopriva il paesaggio


- Sognatore... Eruner... Fratello mio... Finalmente! Finalmente ci reincontriamo!

Le parole erano soavi, parlavano alle menti degli umani, gli attraevano, ma insieme li ripugnavano, li mettevano in allarme, quasi sibilandogli "Fuggi mortale, o sarai divorato!".
L'unico che sembrava non subire l'effetto della magia mentale di Vidovi era il Paladino di Atlantide, che rimaneva ritto di fronte al fratello, spada in pugno


- Smettetela Demoniaco! Lo sapete, la vostra telepatia non ha effeto su di me! Per oltre cinquanta anni vi ho cercato... Per oltre cinquanta anni ho ucciso ogni Non-Morto sperando di trovarvi una traccia della vostra magia! Ora che vi ho qui, non riuscirete a sfuggirmi!

Senza indugiare oltre, l'Enemesi Blu scattò verso Vidovi, che alzò a sua volta l'Enemesi Rossa. ThunderBlade pensava di udire il cozzare del metallo, ma nessun suono giunse alle sue orecchie. Incredibilmente, le due spade si erano fermate a pochi centimetri l'una dall'altra, come arrestate da una forza superiore.
I due contendenti allora si separarono con un balzo, alzando i palmi e urlando nello stesso istante le formule magiche: due fulmini neri si scontrarono con forza, provocando immediatamente un'esplosione che spazzò l'area, sollevando una tormenta di neve ed obbligando gli umani che osservavano lo scontro a ripararsi gli occhi. Appena poterono nuovamente vedere, i due contendenti continuavano la lotta, senza però riuscire mai a sopraffarsi, usando le stesse magie e mancando il bersaglio con la spada. Dopo qualche inutile minuto, Vidovi si arrestò e disse


-La magia di Morzan è ancora attiva... E' inutile continuare la lotta... Ma non temete fratello... Ci rivedremo, lo sapete... E per allora, lei sarà mia!

Detto ciò, la figura rossa scomparve e la quiete tornò sul campo di battaglia. Gli umani si guardavano intorno spaesati, come risvegliati da un lungo sonno. Sulla collina si vedeva solo la solitaria figuria di Eruner, con il capo chino e la spada inerte

[Modificato da Eruner 09/01/2006 23.28]

05/02/2006 22:17
 
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Haryin non sapeva cosa pensare. Ciò che era avvenuto negli ultimi minuti lo aveva quasi sconvolto, lasciato letteralmente senza parole. I due stranieri che erano giunti dal passo gelato dovevano essere sicuramente guerrieri dotati di grande forza e maestria se erano riusciti a sconfiggere uno dei Figli del Gelo, ma ciò che aveva appena visto era ai limiti della realtà!
Il più giovane dei due, quello dotato di minor forza fisica e, almeno così pensava, di minore esperienza, era riuscito a tenere testa al Satan! Lui da solo aveva costretto alla fuga Il Nemico della profezia, colui che avrebbe dovuto spazzarli via tutti!


- Guerriero del Drago, cosa facciamo? Vuoi che uccidiamo i due stranieri?

Gastla risveglò il condottiero dai suoi pensieri e lo riportò alla realtà. Era vero, dovevano decidere cosa fare dei due nuovi venuti. Erano amici o nemici? Di certo, sperava nella prima possibilità, perchè altrimenti sarebbero stati avversari formidabili! Alla fine, optò per un approccio diretto

- Cerchiamo di prenderli prigionieri. Forza miei guerrieri, all'attacco!

Le Fiamme del Consiglio si raggrupparono intorno al loro Capitano e, guidati dalla sua lancia, caricarono Thunderblade ed Eruner.
Mentre il samurai si preparava a lottare, il Paladino di Atlantide alzò il capo e osservò il piccolo gruppetto di umani che lo sfidava. Certe volte pensava a quanto fossero stupidi! Ma se volevano morire...
Haryin fece appena in tempo ad alzare Atanvarnie. Intorno a lui, ben cinque dei suoi guerrieri caddero nella neve, gli scudi spezzati e le armuture squarciate all'altezza del petto. Il giovane guerriero stava con la spada alzata di fronte a lui, il viso illuminato da un sorriso folle, gli occhi blu che saettavano da un volto all'altro. Ma come diavolo aveva fatto a muoversi così velocemente?! Poi comprese. Dalla schiena del demone spuntavano due ali ghiacciate, che sferzavano l'aria con forza e alzavano turbini di neve ad ogni movimento. Se li avesse attaccati nuovamente, dubitava che sarebbero sopravvissuti! Poi accadde qualcosa di molto strano. Il suo compagno, quello che indossava la strana armatura, si mosse silenzioso alle spalle del compagno e mentre l'altro si apprestava ad attaccare, lo colpì con violenza alla nuca, facendolo stramazzare al suolo privo di conoscenza. Quindi, sinceratosi delle condizioni del demone blu, si avvicinò al Guerriero del Drago e gli disse


- Bene, ora che la situazione è più calma, mi presento. Sono Thunderblade, Aspirante vassallo del Regno di Blue Dragon. Se combetteremo, probabilmente perderò, ma voi subirete diverse perdite prima che cada! Perciò cerchiamo di trovare un accordo e facciamolo prima che Eruner si risvegli. Altrimenti sarà decisamente un problema!
Haryin riflettè un momento sulle parole del samurai, quindi gli disse

- Benissimo, per ora non lotteremo. Riguardo al vostro... AMICO. Perchè ci ha attaccato? Siete servi del Nemico?

- Noi non serviamo nessuno, ma siamo fedeli al Sommo Blue Dragon. Ci troviamo qui su richiesta di BrightBlade, Gran Maestro dei Paladini.
- Conosco BirightBlade e di certo non avrebbe nulla a che fare con un elemento come lui!

Mentre pronunciava le ultime parole, puntò la lancia verso Eruner

- Non sò cosa sia accaduto, ma vi assicuro che di solito non fa cose come attaccare senza preavviso! Non sò che dirvi, ma...

In quel momento, Eruner riprese i sensi, massaggiandosi la nuca. Thunderblade e gli altri presero le armi, pronti a combattere, ma rimasero spiazzati quando l'armatura e le ali scomparvero. Il giovane Paladino li guardò con aria interrogativa e disse

- Ma cosa cavolo è successo?! E soprattutto, chi mi ha tolto l'armatura?!

- Ma... Non ricordate nulla?

- Ricordare cosa?

[Modificato da Eruner 08/02/2006 0.28]

08/02/2006 00:57
 
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-Oh Misericodia... Io... Io non ho... Non ero io... Non volevo...

L'espressione di Eruner non lasciava spazio a dubbi: era veramente allo scuro di tutto. ThunderBlade aveva appena finito di narrargli le sue recenti gesta e più si era addentrato nel racconto, maggiore era la disperazione che si era disegnata sul volto del Paladino di Atlantide. Ora continuava a guardare i corpi dei guerrieri di Haryin, allineati su delle barelle improvvisate, lividi di morte e mezzi sepolti dalla neve. Dopo essersi alzato lentamente, andò di fronte a colui che sembrava essere il Capitano del gruppo, cadendo in ginocchio, lo sguardo fisso, dicendo con voce bassa e atonale

-Vi prego di concedermi il vostro perdono...

Haryin riuscì finalmente a guardare da vicino il Demone Blu. Era poco più che un ragazzo, avrà avuto si e no 16 anni, massimo 17. La figura era molto esile, decisamente non adatta ad un guerriero. Eppure, osservando le sue armi, capiva che doveva essere più forte di quanto desse a vedere. Come poteva un debole simile aver tenuto testa al Satan e aver ucciso cinque uomini come se nulla fosse?! Di certo centrava la magia, ne era sicuro... Appena Eruner finì di parlare, il Guerriero del Drago fece una smorfia. Perdono! Aveva massacrato alcuni dei migliori guerrieri del suo popolo e voleva essere perdonato?!

- Ti servirà ben più di questa patetica richiesta per essere perdonato, piccolo Demone! Prima di tutto, dimmi chi sei.

Il giovane alzò lo sguardo verso quello dell'uomo, che lo sovrastava e gli puntava la lancia contro il petto. Gli occhi marrone scuro saettavano rabbia ed offesa. L'aura di bene che lo circondava era sparita, così come i suoi poteri da Paladino. Daltronde, aveva commesso un atto gravissimo agli occhi degli Dei... Ma doveva, anzi voleva, espiare. Perciò, dopo un lungo silenzio, disse

- Il mio nome è Eruner, Paladino e Guerriero di Atlantide, nonchè Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon. Il mio Maestro, Bright Blade, mi aveva inviato per aiutarvi nella lotta contro i vostri nemici, ma ho infangato il suo nome e disonorato il mio uccidendo delle persone che dovevano essermi alleate. D'ora innanzi mi impegno a servire voi e il vostro popolo, qualunque esso sia, fino a che non riterrete ch'io abbia estinta la mia colpa...

Il giovane riabbassò il capo, in attesa della risposta. Thunderblade era sorpreso dal comportamento di Eruner: sapeva del suo orgoglio e della sua testardaggine e non si aspettava una simile scena. Inoltre, non capiva perchè il condottiero del luogo usasse un linguaggio tanto poco rispettoso. Ma forse le loro tradizioni era differenti da quelle che aveva sempre consociuto... In ogni caso, il samurai attese in silenzio le parole del Capitano.

[Modificato da Eruner 08/02/2006 1.04]

20/02/2006 00:03
 
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- Dici di essere un paladino di Atlantide? TU? NOn farmi ridere! Mio padre è stato Guerriero del Drago prima di me e ha conosciuto un Paladino di Atlantide, colui che tu chiami Maestro, BrightBlade. Egli era giusto e puro, cosa che certo non si può dire di te! Che prove avresti a carico della tua tesi, sentiamo!

Eruner era al limite massimo della sua pazienza. Non intendeva più sopportare che quell'energumeno lo insultasse ostinandosi a non volergli parlare col dovuto rispetto.
Il vento gelido che soffiava sulla pianura era molto forte, ma non veniva avvertito dal gruppo: la tensione era tale che si sarebbe potuto tagliarla con un coltello.
Il Paladino infilò una mano nelle pieghe del mantello d'orso e quando la mano ne uscì sul palmo era visibile l'anello d'argento che il Maestro gli aveva dato alla Gilda, durante il loro ultimo incontro. Haryin sgranò gli occhi dallo stupore. Come era possibile?! Che il ragazzo avesse detto il vero? No, BrightBlade gli era sempre stato descritto come una persona giusta, perchè aveva preso come allievo un.. un DEMONE?!
Combattuto sul da farsi, il Condottiero delle Fiamme decise che avrebbe affidato la decisione al Destino


- Il Grande Drago deciderà della tua sorte! Faremo uno scontro, qui e ora. Se dici il vero, allora mi batterai e i miei uomini ti porteranno al cospetto del Consiglio. Altrimenti morirai.

Eruner non voleva combattere con quell'uomo, ma evidentemente gli Assalmiti erano molto fatalisti e un rifiuto avrebbe potuto essere interpretato come un'ammisione di colpa. Non gli restava che lottare, purtroppo.
I due furono circondati dai guerrieri rimasti e si trovarono al centro di un'arena improvvisata. Il Mago guardò Thunderblade, dicendogli con la telepatia di non intervenire e chiedendogli di passargli Drath'Kahn. Il samurai annuì dubbioso e gli lanciò la spada, volata via insieme all'armatura durante la "trasformazione".
Appena Eruner l'ebbe in mano la sfoderò e si tolse sia il mantello che la casacca di peliccia, restando a torso nudo nella bufera che si stava scatenando intorno a loro.
Haryin sciolse a sua volta il mantello e rimase con l'armatura rossa, scoprendone i fregi complicati che andavano a formare il muso di un drago. Appena il mantelo nero del Guerriero del Drago toccò la neve lo scontro ebbe inizio.
Ad attaccare fu Haryin stesso, portando un colpo veloce e preciso verso il petto del giovane, sperando con tutto il cuore che anticipando le sue mosse sarebbe riuscito a eludere la sovrannaturale velocità del nemico.
Eruner riuscì ad alzare la spada poco prima che il colpo lo trapassasse, sopreso della velocità del'avversario, che invece si sorprese della sua lentezza. Il guerriero Nnon sapeva cosa stesse accadendo al giovane e, a dir la verità, al momento non gli importava molto perchè fosse divenuto così debole, ma anzi, ne era quasi felice.
Eruner decise quindi di contrattaccare e menò un fendente versò la spalla dell'avversario, tentando di colpirlo senza ucciderlo. Harryin parò il colpò e portò un altro attacco contro il Paladino, mirandò. Questa volta sentì distintamente la punta della lancia che penetrava nella carne e liberava la magia, invadendo il Demone con il potere del Fuoco.
Eruner percipì l'incatesimo, ma si liberò troppo tardi dall'arma. Il dolore lo invase da capo a piedi, facendolo cadere in ginocchio.
Harryin era sorpreso di aver già vinto e forse un po' deluso. Ma il Destino aveva deciso, non toccava a lui scegliere. Stava per dargli il colpo finale quando il ragazzo fece saettare la lama verso la sua gamba, riuscendo a colpirlo poco sopra il ginocchio. Il Guerriero del Drago cadde, macchiando la candida neve di rosso.
I due avversari si guardarono negli occhi: il marrone scuro di Eruner era intriso di determinazione, senza tracce di ira, come se quel combattimento fosse solo un altro duello, nulla di più. Le iridi dorate, quasi rapaci, di Harryin invece mostravano odio e furore, esattamente il contrario delle altre.
Tutto ciò avvenne in poco, pochissimo, tanto che gli altri non se ne accorsero. Appena le ginocchia del Guerriero del Drago toccarono terra, lo scontro riprese...
22/06/2006 00:11
 
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I due contendenti continuarono a lottare senza che uno dei due prevalesse. Alla fine, entrambi stremati, caddero nella neve, che a poco cambiava coloro assorbendo il sangue che colava dai corpi inerti. Era una patta. Guardandosi tra loro, i soldati non sapevano cosa fare e alla fine Thunderblade dovette prendere la situazione in mano, prima che fosse troppo tardi per salvare sia Eruner che il capo degli Assalmiti.
Parlando con rapidità, convinse le Fiamme che il Grande Drago non aveva saputo scegliere e che quindi occorreva rimettersi al giudizio degli Anziani, i quali sarebbero stati illuminati dalla Giustizia prima del loro arrivo, ne era sicuro.
I guerrieri d'élite rimasero ancora qualche istante perplessi, poi si organizzarono e costruirono due lettighe per trasportare i feriti.

Eruner sentiva un basso mormorio nell'aria. Strani profumi assalivano le sue narici e la consistenza del giaciglio dov'era riposto gli sembrava strana. Improvvisamente aprì le palpebre e si raddrizzò, come ridestandosi da un incubo.
Guardandosi intorno, capì di trovarsi in un palazzo, poichè i muri erano in pietra. Riconobbe anche la provenienza delle sensazioni precedenti, date dal canto di uno sciamano e dal lento bruciare di alcune erbe in un braciere. Non capendo cosa stasse accadendo, provò ad alzarsi, ma notò che non ne aveva la forza, quindi chiamò la prima persona che gli venne in mente, l'unica che conoscesse in quella terra, Thunderblade. Dopo qualche minuto il samurai entrò con foga dalla porta, quasi scardinandola per la forza usata nell'aprirla.


-State bene?! Oh, per fortuna... Dormite da tre giorni, sapete? Pensavamo foste oramai sul Viale del Tramonto!


ot

Dopo mesi, ecco il grande ritorno! Per la felicità soprattutto di otrebmu, vero Cronologo? [SM=x92702]

[Modificato da Eruner 22/06/2006 0.24]

23/06/2006 00:07
 
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Eruner era ancora confuso e non capiva cosa fosse successo. Thunderblade gli spiegò di come fossero entrambi svenuti, Haryin e lui, e di come fossero stati trasportati nella città degli Assalmiti, Cuore del Lago. La capitale, pesantemente fortificata e costruita su di un promontorio aggettante su un lago ghiacciato, resisteva da mesi agli attacchi del fratello di Eruner, ma negli ultimi tempi aveva mostrato segni di cedimento. Per questo avevano chiesto aiuto a BrightBlade. Hariyn si era ripreso il giono prima e ora stava cercando di convincere gli anziani che il Paladino di Atlantide era pericoloso come il Nemico, forse di più, e andava ucciso immediatamente. Sapendo cosa avrebbe dovuto fare, Eruner si fece aiutare dal samurai ad alzarsi e si direse verso l'Alto Consiglio, sicuro delle parole che doveva dire.

Vidovi stava osservando la scena in uno specchio. Così volevano uccidere il Sognatore... Beh, gli avrebbero fatto un favore, però non glielo avrebbe permesso. Quell'onore spettava a lui, soltanto a lui...
Un sorriso maligno gli apaprve sul viso cinereo e muovendo una mano, fece sollevare due golem di ghiaccio dalla terra morta sepolta dalla neve, ordinando loro di attaccare la città. Di certo suo fratello li avrebbe distrutti, così avrebbe provato il suo attaccamento alla causa degli umani e li avrebbe convinti a non ucciderlo...
Compiacendosi della propria malvagità e astuzia, il Demoniaco cominciò a ridere, riempendo la sua reggia sotterranea di un suono spettrale e terrificante.


24/06/2006 12:05
 
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Eruner entrò nella sala del Consiglio appoggiandosi a Drath'Kahn. Appena le porte si aprirono, Haryin fermò l'orazione contro il Paladino e tutti si voltarono a guardarlo: era giovane, molto giovane... Avrà avuto, quanto? 17 anni? Come poteva quel ragazzo aver fatto ciò che asseriva il Guerriero del Drago?! Eruner zoppicò lentamente all'interno della grande sala: vi erano statue di antichi condottieri, il pavimento era ricoperto di tappeti e la luce filtrava tanto debole, che candele erano accese giorno e notte per illuminare l'aula. Ai lati del corridoio formato da file di colonne, vi erano soldati in esotiche armature, dai mantelli rossi e armati di temibili alabarde. Quando il giovane giunse di fronte gli anziani, Harryin riprese l'orazione:

-Eccolo! E' lui il demone che ha ucciso i nostri fratelli! Questo ragazzo, che ora si finge debole, è alimentato da una furia omicida senza paragone, eguagliata solo dalla sua terrificante potenza e velocità. Solo il Satan ha saputo tenergli testa, tutti gli altri sono caduti! Se il suo compagno non lo avesse fermato, oro io sarei sepolto nella neve! Dobbiamo ucciderlo finchè possiamo o ci distruggerà tutti!

Tra gli anziani si alzarono vari mormorii di approvazione e diverse esclamazioni incredule. Dulbain, in molti anni, non aveva mai dovuto decidere di un fatto tanto grave... Si parlava di aver ucciso ben cinque membri delle Fiamme! Non era mai accaduto nulla di simile prima, quindi la sua scelta sarebbe diventata la legge seguita gli altri anziani in futuro, come era stato per tutte le sentenze che per prime si erano espresse su un crimine... L'anziano capo del consiglio si alzò e prese la parola

-Harryin, tu parli da uomo sconfitto. Lascia che mettiamo alla prova il ragazzo e vedremo se...

Dulbain non riuscì a terminare. Un boato sconquassò la terra ed Eruner quasi cadde sullo stupendo tappeto azzurro che copriva il pavimento. Sentendo ritornargli le forze, seppe che Vidovi era lì. Mentre così pensava, un soldato con una grande ascia bipenne entrò correndo nella sala, urlando con quanta più voce avesse

-Le montagne sono qui! Due di quegli esseri ci attaccano!

Senza attendere le reazioni dei saggi, il Paladino di Atlantide si precipitò fuori dalla sala, seguito da Thunderblade e da Harryin.

"Dannazione Vidovi, questa volta ti ucciderò!"

[Modificato da Eruner 24/06/2006 12.05]

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Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
17/11/2011 02:41
 
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Poco più di un mese dopo, che Eruner e TunderBlade erano partiti, i Guardman li videro tornare cavalcando insieme, i due fecero subito rapporto a BrightBlade.




[Modificato da Otrebmu Ittoram 17/11/2011 02:41]
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