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Rastebana, la lotta per la successione

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2005 12:02
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Sesso: Maschile
Grande Eroe
09/08/2005 17:02
 
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L'ultimo tramonto
Davanti alla finestra della sua camera privata, il sole scompariva lentamente all’orizzonte.
Yowon era rimasto tutto il giorno in quel luogo, unicamente in compagnia del suo fido cane lupo. Entrambi erano immobili in un quadro di intensa malinconia che era tutt’altro che riscaldata dalla tiepida luce che filtrava, allungando notevolmente le loro ombre proiettate sulla parete di fronte alla finestra.
Ma come già era accaduto poche ore prima, empatia tra uomo e animale venne a rompersi d’improvviso;
il cane iniziò a digrignare i denti come fosse il principio di un violento impeto d’ira; ma quella volta il suo padrone parve discostarsi da quel sentimento e con un moto deciso e allo stesso tempo affettuoso della mano lo acquietò. Poi l’animale andò ad accucciarsi in un angolo della camera, mentre Yowon si voltò verso la porta.
“ Perché non mi meraviglia assolutamente il fatto che voi siate riuscito ad entrar qui dentro, senza che nessuno se ne accorgesse? “ disse, rivolgendosi ad un uomo che si era appena presentato di fronte a lui..
“ Forse perché sapete che la vostra energia mentale si è praticamente esaurita… e perché sapete che in questo momento della sua storia, Rastebana potrebbe essere accessibile anche agli esseri estranei? “ ribatté lievemente ironico costui.
L’imperatore allora sprofondò ancora più stancamente nella sua poltrona, prima di riprender parola, tagliente:
“ Voi… non siete di certo un essere estraneo a Rastebana… Felsiner! “
“ No di certo Yowon. “ ribadì l’uomo. “ Ma se è per questo neppure voi siete estraneo a me… “
“ Sì, lo so… “ sospirò infastidito l’imperatore. “ << Io sono la vostra immagine riflessa! >>…me lo avete urlato più e più volte anche quando ci siamo scontrati anni e anni fa… ma sappiamo tutti e due come è andata a finire! “
“ Sì purtroppo… “ scosse il capo il mago. “ E così avete potuto liberamente attuare il vostro progetto di costruzione di questo mondo illusorio… “
“ Quello che voi chiamate mondo illusorio… “ starnazzò il potente “…ha dato la possibilità a coloro che eran ciechi di tornare a vedere!!! “
“ Ma a prezzo dell’anima!!! “ tuonò Felsiner.
“ Chi vive qui su Rastebana ha fatto una scelta ben precisa. “ spiegò Yowon senza scomporsi. “ Abbandonare la propria realtà per far vivere la propria anima in questo mondo… e lasciare il proprio corpo a vegetare in una dimensione da cui si è voluti fuggire! “
“ Desiderare per un istante soltanto di tornare a vedere equivale a voler fuggire secondo voi? “ insisté Felsiner.
“ La verità è che il malefico potere di Nejef ha fatto breccia nelle più minime debolezze di questi uomini ed egli non ha perso tempo affinché le loro anime venissero accolte in questo ingannevole mondo dove possono vedere ogni cosa che ad esso appartenga! “
“ Forse vi dimenticate che avete di fronte a voi colui che si è addossato la cecità dei suoi sudditi! “ esplose l’imperatore. “ E che in questo mondo vivono persone liete di evitare la sofferenza, che accettano inconsciamente che il loro corpo vegeti nella loro dimensione d’appartenenza e che la loro anima soggiorni qui! “
“ E i condannati di Kharaba, invece? “ domandò in preda alla collera Felsiner. “ Forse ignorate le loro grida, ma essi sono coloro che rivogliono la loro vita reale e che soffrono nel ricordarla… perché amano e sono amati! “
“ E per Rastebana questo è inaccettabile! “ continuò a gridare Yowon. “ Chiunque ricordi qualcosa della propria vita reale deve essere inesorabilmente condannato! E il loro destino è la morte del loro corpo terreno per mano degli emissari di Nejef e l’oscurità perenne delle loro anime nell’orrendo vicolo di questa roccaforte! “
“ L’avete detto! Ecco il vero volto di Rastebana! “ strepitò il mago. “ Ribellarsi ad essa vuol dire morire… permanere nell’incoscienza vuol dire rinunciare alla propria vita…”
“ Felsiner, non riesco più a tollerare le vostre chiacchere! Non vi ho dato retta anni fa e non vedo perché dovrei farlo oggi! “ si adirò il potente. “ Pertanto datemi una buona ragione per cui dovrei continuare ad ascoltarvi, invece di chiamare le mie guardie! “
“ Io devo impedire che voi siate ingannato, Yowon! “ affermò semplicemente l’uomo.
“ Questa è bella! “ scoppiò a ridere. “ Io. L’essere più potente di Rastebana. Colui che può leggere nelle menti di ogni persona qui presente. Ingannato… stupido io che continuo a darvi possibilità di blaterare… “
“ Superbo eravate e superbo siete rimasto! “ esclamò furente Felsiner. “ Possibile che non sappiate guardare al di fuori di queste maledettissime mura??? Sarete anche l’essere più potente di questo mondo, ma forse dimenticate che alla base di esso c’è il vostro signore… “
“ Volete dunque farmi credere che Nejef mi abbia posto un inganno? “ domandò con tono sprezzante. “ Beh, vi ringrazio per avermelo detto, ma non credo che ad un vecchio come me resti molto da vivere… la successione ormai sta per compiersi e… “ Ma mentre stava per proseguire si fermò di colpo. Accarezzò con la punta delle dita un anello d’oro bianco all’anulare sinistro e parve tremare come una foglia… come se tutta la sua spavalderia si fosse d’un tratto annichilita.
“ L’anello… l’anello è gelido… “ mormorò, mentre si alzava lentamente.
“ Il mio potere mentale si è esaurito… Rastebana è totalmente senza difese… “ biascicò preoccupato, prima di urlare sempre più forte in un crescente moto di follia:
“ Ma sarebbe dovuto apparire il vessillo grigio!!! Perché non mi ha avvisato nessuna delle guardie????
Dov’è quell’inetto di Hrovat? E dov’è pure Kaelian? Devo scegliere subito il mio erede o Rastebana non vedrà l’alba, senza nessuno che la sostenga!!! “
E nel pieno del suo delirio, cadde rovinosamente a terra nel mezzo della stanza.
Felsiner gli si avvicinò come per prestargli soccorso, ma fu ricacciato indietro.
“ Non mi toccate!!! “ gli ringhiò contro Yowon.
Ed anche l’animale che si era amorevolmente accostato al suo padrone fu intimorito da tanta ira.
L’imperatore si rialzò sulle braccia, restando però inginocchiato a terra, senza aver la forza di sollevare il capo.
“ Speravo avrei avuto più tempo per convincere Kar o Yehoan ad accettare il mio trono, ma so già che lo rifiuteranno… “ si disperò.
“ E’ naturale che lo facciano! “ inveì Felsiner. “ Come potete pretendere che conducano un’esistenza come la vostra in un continuo vortice di rancore e frustrazione! “
“ E voi come potete giudicare quello che io potrei offrire a loro? “ sibilò Yowon. “ Vi dimenticate forse di quel che io ho già donato a quelli che ora son uomini, ma che un tempo eran bimbi che salvai da devastante incendio!!!??? Voi invece cosa avete fatto per loro? “
“ Quello che sto facendo adesso: aiutarli a far cadere Rastebana! “ esclamò il mago.
“ Kar e Yehoan sono degli ingrati! “ sentenziò Yowon amaramente. “ Ma non importa… offrirò il mio anello a Zalko! “
“ Ecco cosa devo impedirvi di compiere! “ trasalì Felsiner. “ Devo impedirvi di dare il potere a quell’essere che tanto vi disprezza! “
“ Egli mi detesta con tutte le sue forze. “ riconobbe anche Yowon. “ Ma per lo meno con lui Rastebana continuerà a vivere.”
“ E sareste capace di dare il potere ad un essere che non esiterebbe a uccidere i suoi fratelli? “ gli chiese con astio il suo interlocutore.
“ Se porgerò subito a Zalko il potere di quest’anello, non vi sarà bisogno che uccida… “ spiegò l’imperatore.
“ Se gli darete quell’anello, Kar e Yehoan saranno i primi condannati della nuova era di Rastebana!!! “ strepitò Felsiner. “ E voi non volete che accada questo se è vero, come dite, che avete costruito quest’impero per loro… “
Yowon restò perplesso:
“ Ma… perché vorrebbe volerli uccidere, anche una volta acquisito il potere? “
“ Perché per lui rappresentano una minaccia! “ gli fu risposto.
“ Ma sono i suoi fratelli!!! “ imprecò l’imperatore.
“ No… non sono i suoi fratelli… ma solo degli ostacoli lungo il suo cammino… “ ribatté il mago.
Yowon restò in silenzio lasciando trasparire tutta la sua inquietudine per l’ambiguità di quelle parole.
Felsiner allora gli espose la cruda realtà:
“ Zalko non è vostro figlio! “
L’imperatore rimase incredulo:
“ Cosa state blaterando? “
“ Zalko è una creatura di Nejef… “ spiegò Felsiner. “ Egli potrà prendere il vostro potere, perché in lui scorre il vostro sangue! Ma il suo spirito è stato scolpito da Nejef stesso, che aveva previsto queste discontinuità nel suo piano e in Zalko ha già istruito un degno erede alla vostra morte… “
Yowon si ammutolì.
Quell’essere con cui aveva combattuto una sanguinosa battaglia anni prima per la costruzione della roccaforte di Rastebana, adesso si presentava dopo tanto tempo in quella stanza a dirgli qualcosa che non poteva non sconvolgerlo.
Confuso, gli si rivolse così:
“ Aiutatemi, affinché io possa rialzarmi, ve ne prego! “
Felsiner gli allungò entrambe le mani.
L’imperatore si fece forza e si alzò in piedi.
Ma il tono della sua voce si caricò di nuova rabbia, quand’ebbe sfiorato le dita dell’uomo.
“ E per quale motivo dovrei credere a ciò che dite e non consegnare il mio anello a Zalko? Potrei benissimo pensare che tutto ciò che abbiate detto, lo abbiate detto con l’intento di evitare un nuovo duello… che potreste perdere come già avete perso anni fa… Del resto, voi avete già consegnato il vostro anello a Kar, vero? “
“ Ma voi questo duello dovete evitarlo e distruggere il vostro… “
“ Sciocchezze!!! “ lo interruppe brutalmente Yowon. “ Voi siete certo della sconfitta vostra e di Kar! E per questo state cercando di destare in me compassione! “
“ Io sto provando ad aprirvi gli occhi! “ lo esortò disperato Felsiner.
Ma sul volto di Yowon si dipinse un poco rassicurante sorriso:
“ Fareste meglio a prepararvi, Felsiner… a mezzanotte vi sarà un cruento duello per stabilire le sorti di Rastebana. “
Il mago si diresse così a passo lento verso la porta, chiaramente convinto di non esser riuscito nel suo compito.
Ma proprio sul punto di abbandonare la stanza, le parole di Yowon lo indussero ad arrestarsi.
“ Chissà cosa avrà detto il mago blu… “ mormorò l’imperatore.
“ Strano che non lo sappiate… il vostro potere mentale deve essere allora scemato da molto tempo! “ constatò beffardamente Felsiner.
Yowon sembrò impazzire:
“ Fermatevi! Cosa sapete voi? Cosa ha detto il mago? “
Questa volta il sorriso si disegnò sul volto del più giovane:
“ Sapete Yowon… in questo momento vi sono due cose che vostro malgrado non potete osservare… una è il sorriso con cui sto per accomiatarmi da voi. La seconda è il bellissimo tramonto che or ora si sta concludendo davanti ai miei occhi… Peccato sia l’ultimo! “
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