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Rastebana, la lotta per la successione

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2005 12:02
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Sesso: Maschile
Grande Eroe
25/04/2005 20:40
 
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Yowon, l'imperatore.
Sarebbe stato impossibile per chiunque percepire la benché minima emozione dallo sguardo di Yowon:
occhi gelidi, inespressivi, che risaltavano su di un volto solcato da profonde rughe
e accarezzato appena sulla fronte da canuta capigliatura.
Fasciato in una regale uniforme da ricevimento,
l’imperatore stava seduto su una comoda sedia rivestita di velluto, di fronte alla finestra di una sua camera privata, accarezzando il folto manto di un maestoso cane lupo. Un animale che dalla sua bocca semispalancata lasciava trasparire il profilo di denti aguzzi e dai suoi occhi una spaventosa carica di aggressività.
Solo il calore che gli trasmetteva la mano del suo padrone pareva renderlo mansueto, in un quadro di innaturale immobilità.
Ma l’empatia tra uomo e animale fu troncata dal secco bussar di porta.
E come Yowon digrignò i denti per il nervosismo, anche l’animale parve per un istante mostrarli e arrotarli rabbiosamente come in atto di mordere.
“ Avanti! “ gridò infastidito.
Mosse qualche passo appena nella camera, un affascinante uomo dall’età indecifrabile: una bionda chioma ribelle e alcune cicatrici sul volto ne tradivano il passato da guerriero, ma la cura delle sue mani e del suo vestiario ne sottolineavano l’attuale vita da facoltoso uomo di corte, avvolto com’era in un pregiato mantello di lana, che copriva quasi per intero vestiti dai tessuti ben lavorati, arricchiti da sfarzosi gioielli sui polsi.
Yowon gli rivolse la parola:
“ Credo di riuscire a riconoscere il rumore dei vostri stivali fin da fuori la porta… “.
E sarcastico aggiunse: “ Come quello dei vostri bracciali, del resto… “
Poi si alzò in piedi voltando le spalle alla finestra, mentre il cane, irrequieto, si poneva seduto sulle zampe.
E sgarbato gli chiese:
“ A cosa devo la vostra visita, Kaelian? “
“ Sire “ gli si rivolse l’uomo con fare cerimonioso “ son venuto a rammentarvi i vostri impegni! I vostri cortigiani vi attendono con impazienza già da un po’… “ .
L’imperatore sbuffò rumorosamente.
“ Oh che seccatura!!! Come detesto dedicare anche una stilla del mio tempo a quei mediocri adulatori… “ e prese a marciare nervosamente per la stanza, prima di prorompere di nuovo:
“ Fateli aspettare.... Anzi, no! Dite loro che oggi non riceverò nessuno! “
Il suo interlocutore allora gli replicò contrito:
“ Come volete, sire, ma io da vostro consigliere personale, cercherei di ascoltare le esigenze dei vostri uomini di corte… “
Yowon sembrò compiere un lungo respiro per non esplodere d’ira, ma infine affranto sospirò:
“ Ah, … e va bene!!! Guardate ben in volto chi debba essere ricevuto… e fate entrare solo chi davvero vi pare non poter giungere alla prossima aurora senza parlarmi! Agli altri… dite che li riceverò domani stesso, dopo le solenni esecuzioni! ”
“ Sarà fatto! “ esclamò conciso Kaelian.
E si accomiatò dall’imperatore.
Ma pur essendo porta stata chiusa, questi non si rasserenò,
percependo l’incombenza di una nuova visita.
Ancora infatti udì bussare.
“ Avanti! “ gridò, stavolta più rassegnato che infastidito.
Un uomo completamente bardato in assetto da guerra, gli si presentò:
“ Sire, il capo delle guardie vi porge i suoi… “
“ Va bene… “ lo troncò Yowon “ risparmiatemi l’etichetta che ad uomo come voi per niente s’addice… e raccontatemi alla svelta cosa vi ha portato fin qui! “
“ Oggi è un grande giorno… era tempo che non succedeva qualcosa del genere!!! “ si esaltò l’uomo.
“ Cosa per l’esattezza? “ chiese incuriosito il potente.
“ Maestà, sappiate solo che la torre di Xamai sta facendo sventolare da almeno un po’ di tempo il vessillo blu! “ esclamò sontuoso.
“ Un vessillo blu??? Accidenti… devo dunque dedurre che le nostre prigioni imperiali stanno per esser aperte per qualche ospite importante! “ commentò soddisfatto l’imperatore, accarezzandosi il mento.
“ E’ un occasione di vanto per le nostre truppe!!! Col vostro permesso, vi farei portare un vino prodotto dai migliori vigneti! “ s’infervorò l’uomo.
“ Vada per il vino delle MIE vigne… “ precisò contrariato Yowon.
Che aspramente continuò:
“ Ma non vedo qual vanto ci possa esser per voi, visto che sappiamo bene a chi si debba dire grazie per questi regali… “
Il capo delle guardie allora restò intimidito in ossequioso silenzio, mentre l’imperatore
fece chiamare uomini della servitù, perché fosse portato da bere.
Ma ben prima che vini pregiati, fu il suo consigliere a varcare nuovamente la soglia della camera.
“ Oh Kaelian siete tornato! “ gli si rivolse stupito Yowon. “ Dalla vostra celerità, devo dedurre che forse nessuno aveva tutta quest’urgenza di parlare con me… Pertanto unitevi al brindisi che inizierà a breve!!! Un prigioniero importante dovrà presto esser accolto da voi nelle prigioni imperiali!!! “
“ Sire, con tutto il rispetto… “ fece Kaelian con voce preoccupata
“ non vorrei rovinarvi il brindisi… ma temo di dover esser per voi latore di una gran brutta notizia… “
E detto ciò, guardò assai torvo il capo delle guardie:
“ Osservando alla finestra ho scorto che la torre di Xamai sta sventolando da alcuni istanti il vessillo rosso e quello giallo! “
Yowon scoppiò in una risata feroce.
“ Ah ah ah ah … ecco quello che si meritano i superbi come un capo delle guardie come voi!!! ”
“ Ma…ma io …. Non so come sia potuto accadere!!! “ biascicò l’uomo.
“ Io invece lo so bene com’è potuto accadere! Da inetto quale siete vi siete circondato di altri inetti! E adesso qualcuno sta cercando di fare l’eroe!!! “ esplose di collera Yowon.
“ Colui che ha ucciso i custodi ed è entrato nel Palazzo, non avrà lunga vita! “ assicurò il comandante, evidentemente atterrito da quella rabbia.
“ Non deve aver lunga vita! “ tuonò minaccioso il potente. “ E mi auguro per voi che… diventi al più presto il mio nuovo custode! “
Il capo delle guardie accennò allora un goffo inchino e si precipitò fuori dalla camera,
mentre Kaelian restò solo con l’imperatore.
Quest’ultimo gli rivolse la parola, con un tono inaspettatamente aspro:
“ Kaelian, voi sapete quel che penso di voi, vero? “
“ Non comprendo cosa intendiate, Sire… “ fece perplesso l’uomo.
“ Non mi resta ancor molto da vivere su questo trono, e non m’importa di nasconder le mie considerazioni sugli esseri che mi circondano… “ affermò Yowon, e
avvicinandosi così tanto da poter sentire il respiro del suo interlocutore, gli rivolse sferzanti parole :
“ Credo che in questo momento mi potrei fidare di più di una vipera assassina che di voi…”
Kaelian restò attonito in ascolto senza fiatare.
E l’imperatore proseguì, tagliente:
“ Ma del resto voi dovete obbedirmi, perché vi conviene ancora farlo…finché IO sarò imperatore! “.
Non constatando alcuna reazione da parte del suo consigliere, Yowon tornò lentamente a sedere e la sua mano riprese intimo contatto col manto del suo cane lupo.
Poi si schiarì la voce e parlò di nuovo:
“ Ma un’altra cosa è certa: se siete diventato il mio consigliere personale, è perché
non ho dubbio alcuno sulla vostra scaltrezza… “ e, arrestatosi per un momento, concluse:
“ Ecco perché affido a voi, sovra tutti gli altri, il compito di liberarmi da questo curioso viandante impiccione!
E nel più assoluto silenzio, ovviamente… “
A quel punto, Kaelian prese il coraggio a due mani per pronunciar verbo.
E dalla sua bocca uscì uno scarno:
“ Sarà fatto…” .
E lesto, abbandonò la camera.
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