la tristezza scompare all'alba

Xaytar meditava, sotto la gelida acqua della cascata.
Tonificava il suo corpo, purificava il suo spirito.
Già da tempo aveva deciso che doveva cambiare. Sì, un cambiamento era nell'aria. NOn poteva continuare così, la situazione era in bilico, sull'orlo del collasso.
Penso che forse non era un caso se la sua crisi interna era avvenuta nello stesso periodo della crisi esterna del Regno... no, forse non era un caso.
Ma Xaytar aveva preso la sua decisione, dopo la catarsi.
Si alzò in piedi, afferrando la sua corazza e le sue spade.
Varcare le soglie del Nuovo Regno non era stata una sciocchezza. Era un evento di grande riflessione, da studiare con attenzione. NOn doveva essere sottovalutato.
E Xaytar sapeva che, in una tale situazione, la sua decisione era una doppia responsabilità. IL rischio di un fallimento era maggiore, la caduta sarebbe stata più dolorosa, le responsabilità ancora più grandi. Xaytar era disposto ad affrontarli, era disposto a sostenere tutti i sacrifici necessari e sopportare gli strali avversi della sorte. Adesso era più sicuro di se, più forte. SI sentiva cresciuto.
La tristezza era scomparsa all'alba.
Addio ai lieti giorni dell'aspirante.
Xaytar, da quel momento, era un paladino.

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Xaytar, membro della Sacra Gilda dei Paladini di Blue Dragon.
Aspirante Vassallo, fedele al Regno, pronto a servire.

auguri per la promozione

i miei più sinceri complimenti!

grazie....
ma, giusto per non equivocare...non è un autopromozione, bensì una promessa ed una scommessa. un impegno, una maggiore responsabilità....bla bla bla, xay si è fatto più maturo.

"E così sei proprio deciso..."

Sir Cyber comparve da un angolo buio, era sera, e si avvicinò al giovane paladino.

"E così finalmente hai deciso che è giunto il momento di compiere il grande passo. Sei pronto?"

Xaytar annuì. reggeva ancora tra le mani l'armatura, e le spade pendevano dalla sua cintura. Cyber stranamente non portava la sua corazza, ma una veste ricamata guarnita da un granmantello blu.

"Per potersi considerare un Paladino non serve solo forza di volontà. Serve bravura, talento, capacità! Serve esperienza, pratica, arte della spada e purezza di spirito. E se al Guerriero della Luce mancano tutte queste capacità, è con l'esperienza che le DEVE guadagnare."

Mentre parlava si slacciò la spilla che reggeva il grande mantello, e lo gettò completamente in terra. Melkador e Crossbane fecero capolino ai fianchi di sir Cyber.

"Non è con la semplice convinzione" continuò Cyber "che si raggiungono gli obbiettivi. Serve preparazione ed esame di coscienza!"

E ad un tratto sguainò le spade, e indicò con un cenno di lasciar cadere la sua armatura.

"In guardia!"

Xaytar ebbe appena un attimo per sguainare una delle sue lame e parare un violento colpo del Gran Maestro. Nell'istante che seguì, il giovane liberò anche la sua seconda lama e, ripresosi dallo shock del primo colpo, si mise in posizione difensiva.

"Credi davvero di poter sostenere una vita simile? Credi davvero di riuscire a sopravvivere?"

Un veloce e calcolato fendente si mosse in direzione di Xaytar che, fulmineo, seppur confuso, scansò con facilità.

"Non è da tutti potersi chiamare Paladini. Con quale diritto ti arroghi tale titolo?"

Xaytar sussultò. Come faceva Cyber a conoscere tutto questo?

"...E non guardarmi con quella faccia. L'ho capito da uno sguardo." si affrettò ad aggiungere il Paladino.

Iniziò una serie di attacchi veloci e precisi. Xaytar si accorse che c'era qualcosa di diverso. Cyber non stava combattendo come sempre, con calma e pacatezza, ma stava attaccando con velocità e grinta, come se fosse in una vera battaglia. Se Xaytar non si fosse concentrato, probabilmente sir Cyber non avrebbe avuto pietà di lui.

"Ricorda: il vero Guerriero della Luce sa sfruttare anche la forza dell'avversario. Quando inizia il duello, tutto ciò che possiede è il ricordo del suo addestramento e l'entusiasmo della vittoria. Ma ciò è insufficiente! E' necessaria esperienza. Allora il vero Paladino apre il suo cuore al mondo e al Cielo, prega e innalza lodi, affinchè ogni colpo, parata e nemico sia una lezione di difesa per lui."

Un attacco combinato spiazzò Xaytar che, perdendo l'equilibrio, scivolò di qualche passo indietro, abbassò la guardia per un attimo e Cyber, cogliendo il momento, con un preciso fendente lo colpì nel mezzo della guancia, provocando un taglio che iniziò subito a perdere sangue.

"CONCENTRATI, XAYTAR!!!" Si era fatto ad un tratto molto severo. Xaytar eraquasi spaventato, non sapeva che pensare. Ma ben presto si rese conto che era il momento di fare sul serio. Riacquistò l'equilibrio e diede i primi colpi d'attacco.

"Ricorda, ragazzo: senza ispirazione divina ed esperienza in campo NON ESISTE vittoria! Apri la tua anima all'universo, lascia che la concentrazione e la determinazione siano in te!"

Cyber parò egregiamente tutti gli attacchi di Xaytar, finchè questi si allontanò da lui di qualche passo, senza abbassare la guardia ma iniziando a respirare pesantemente.

"Un Guerriero della Luce" riprese, puntando Melkador nella sua direzione "si chiede SEMPRE, prima di una qualsiasi battaglia o decisione, fino a che punto ha sviluppato la sua abilità nella Spada e la sua purezza nell'Animo. Spesso un Paladino viene ingannato, perde il proprio tempo cercando obbiettivi fasulli, combatte per vanità. Ma un Paladino NON è stupido! La forza del Santo Guerriero sta nel vagliare le sue priorità, i suoi sentimenti."

Xaytar dovette ben presto tornare sulla difensiva. La furia di sir Cyber Dark sembrava non finire mai. Iniziò a dubitare, a chiedersi se non fosse tutto sbagliato, se quello che si era ripromesso appena pochi minuti prima non fossero semplici parole portate via dal dolce vento di primavera.

"Un Paladino, infatti, non ripete mai lo stesso errore. Perciò grazie all'esperienza sa SEMPRE per quali Valori è giusto combattere. Tu, Xaytar, conosci questi Valori?"

Allora, finalmente, Xaytar abbandonò ogni ombra di dubbio e iniziò a meditare. Cyber poté avvertire la forza della Luce aumentare in lui, dopo aver per così tanto tempo vacillato.

Allora Xaytar strinse l'elsa delle sue lame, e partì alla carica. Cyber accettò la reazione con serietà e determinazione, senza togliere gli occhi di dosso dal giovane guerriero che stava combattendo.

"Ricorda una cosa, giovane Paladino, e cioè che un Guerriero della Luce spesso deve sapersi comportare come acqua. Spesso si trova davanti ad ostacoli insormontabili, e allora si adatta alle circostanze, fluendo attraverso le rocce. In questo, infatti, sta la forza dell'acqua: non sarà mai spezzata da una Spada o da un coltello. Ciononostante, l'acqua non dimentica mai il suo fine ultimo: il Mare. E così, l'animo di un nobile guerriero, alla sorgente è umile e fiacco, ma pian piano, attraverso gli ostacoli e le vicissitudini, acquista forza dagli altri fiumi che si gettano nel suo Animo. E, quando arriva al mare, la sua potenza è TOTALE."
"Ed ora, Xaytar, concentrati! Sii un vero Guerriero della Luce! Combatti per i tuoi Valori, non farti battere da questi ostacoli! ATTACCA E VINCI!"

Fu allora che Xaytar comprese. Comprese il senso della sua vita, la maniera in cui si sarebbe comportato, anche il perchè di quell'attacco così violento del suo Gran Maestro. Aprì il suo animo all'Universo e fu ispirato dal Cielo.
Solo allora, con la forza della Luce nel cuore e la determinazione del Paladino nei suoi movimenti, riuscì a fare un affondo così preciso e fulmineo che attraversò la fittissima guardia di sir Cyber e posò la lama sulla sua gola, non protetta dalla corazza.

Allora il Gran Maestro sorrise. Abbassò da prima le lame e, quando Xaytar ritirò la sua, rinfoderò Melkador e Crossbane.

"Ricorda, Guerriero della Luce: ci sono momenti in cui è necessario agire, altri in cui bisogna meditare e accettare la situazione. La forza del Paladino sta nel saper distinguere questi due momenti, e nell'uscire vittorioso in entrambi, senza bisogno di usare la Spada. E ora và, sir Xaytar, e prosegui il tuo sentiero verso la porta del Destino."

E detto questo, prese il mantello, s'inchinò e si allontanò dalla radura.

son commosso...

... di NightLord era stato intento a seguire, in silenzio tra i rami di un albero, il duello dei due Guerrieri della Luce per tutta la durata dello scontro .
Ma più che i suoi occhi avevano "lavorato" le sue orecchie .
Infatti, nonostante non avesse perso di vista neanche un movimento dei due duellanti, era stato molto più attento alle parole che il suo caro amico/"rivale" aveva proferito all'indirizzo del giovane Aspirante Vassallo .
Era rimasto basito .
Come poteva un giovane uomo, un umano la cui durata di vita era come un granello di sabbia in confronto alle centinaia di anni che il Dhampyro aveva vissuto, sostenere un monologo così carico di saggezza tanto da stupire pure uno che come lui credeva oramai di sapere quasi tutto del mondo ?
Ardhinahak era ancora immobile a meditare sulle sagge parole dell'amico Vassallo .
Eppure praticamente l'assassino aveva visitato ogni luogo, incontrato migliaia di persone, discusso di ogni cosa e praticamente era erudito su quasi tutto ....
Ebbe un'illuminazione .
Aveva usato un avverbio molto giusto : "quasi" .
Già, "quasi" non voleva dire "ogni" ...
Guardò la figura di Cyber Dark che si allontanava dal luogo dello scontro dove ancora rimaneva l'attonito Xaytar .
Come poteva avere una simile saggezza che solo un erudito o un santone o uno studioso dei migliori poteva avere ?!
I suoi occhi rossi scrutarono meglio la sua sagoma ... e capì !
In Cyber Dark vi era quella luce che lo affascinava tanto ! La stessa luce che emanava il Regno ! Una fede grandissima ed un'umiltà disarmante ... tutte cose che NightLord non aveva così sviluppate .
Allora si guardò con gli stessi occhi con cui aveva guardato il Fratello Vassallo e ..... incredibile ! Anche nel Dhampyro vi era della Luce ! Nasceva dal suo animo ... e sebbene fosse non sicuramente della portata di uno dei paladini lì vicino capì che era sulla strada giusta !
Nonostante disprezzasse da tempi immemorabili gente come i Paladini, secondo lui chiusi ed ottusi, capì che QUESTI Paladini, i Paladini di BlueDragon erano diversi da tutti gli altri ... non erano benedetti dalla Luce , ma erano parte della Luce stessa : erano Luce anche loro !
In quel momento anche un ex-malvagio come NightLord si sentì Paladino per un attimo .
Ora aveva capito molte cose, ma doveva capire ancora un ultima cosa : se questa Luce che sentiva così forte nel Maestro dei Paladini, lo avrebbe supportato ed aiutato in una situazione estrema ...
Scese dall'albero e, come solo l'aria può essere così silenziosa, si diresse alle spalle del Fratello .
Voleva misurarsi con il Grande Vassallo più giovane di lui sia per età che per anzianità di Vassallaggio ... doveva capire se un essere fisicamente inferiore, in quanto era un umano e lui un vampiro, con minore esperienza di vita e poteri meno sviluppati dei suoi, potesse reggere veramente un confronto .
Si fermo a pochi passi alle spalle dell'ignaro Maestro dei Paladini e queste parole emersero dalle sue fauci :
"Gran Maestro dei Paladini, in qualità di Gran Maestro della nascente Gilda degli Assassini ti sfido a duello !"
Sir Cyber Dark si fermò all'istante e si girò tra lo stupore e la gioia .
I due si guardarono per degli attimi che sembrarono eterni ...
Il vento soffiava leggero e il fruscio degli alberi e dell'erba dintorno facevano da melodia per quello che sarebbe potuto essere uno degli scontri più belli che si fossero visti nei pressi del Regno di BlueDragon .
Ardhinahak riusciva a percepire perfettamente la Luce che si stava rinvigorendo tutt'intorno all'amico .
Il ninja fece per dire qualcosa ma venne interrotto da Cyber Dark .
"Non c'è bisogno che mi spieghi il perchè di questa sfida Night, so che non è niente di personale e immagino perfettamente cosa tu stia cercando di provare ..."
NightLord, nonostante la glacialità della sua espressione, in cuor suo ammirava questa dote del Guerriero del Bene : l'intuito infallibile .
Inoltre i due si conoscevano da tanto tempo e bene o male sapevano cosa frullava nella testa di uno o dell'altro .
Cyber sorrise .
Di rimando Ardhinahak sorrise distortamente, come soddisfatto dalle parole del Fratello Vassallo .
"Esatto caro Cyber, voglio mettermi alla prova ... ma questa volta sul serio! " gli occhi del Dhampyro cominciarono a baluginare di un rosso acceso .
"Non riesco a stare nel dubbio : DEVO sapere se sono degno di stare con la Luce ... " lo sguardo dell'Assassino di Corte manifestò un barlume di insania .
"... e se così sarà ti vincerò poichè il divario che c'è tra noi mi è favorevole ... " e così dicendo estrasse la Katana del Drago minore, che dalla vista della Luce aveva ribattezzato "Ala del Destino" .
" se così non sarà, verrò sconfitto e allora capirò che la Luce non è forte nè mai lo sarà in me !" ed estrasse pure la Katana del Drago Maggiore che aveva ribattezzato "Zanna del Giudizio" .
Il Paladino rimase assorto e composto, con la mano sull'elsa della sua lama, alle parole del Vassallo più anziano .
Con un ghigno che mostrava zanne rilucenti alla luce della nuova luna, NightLord disse :
"Allora Paladino, accetti la mia sfida?"

Xaytar intanto si era accorto del vociferare che giungeva da poco distante e si affrettò a raggiungere il luogo dal quale proveniva .

iniziate a fare una storia? non mi sembra tanto male come idea..

...sussurrò il paladino sorridendo.

"Posso avvertire la forza che c'è in te, Nightlord. E' molto forte, è come qualcosa in subbuglio. Ma è rinchiusa. Rinchiusa in una sorta di prigione invisibile, che non le permette di librarsi completamente."

Sguainò nuovamente le sue due lame e le appoggiò alle sue spalle.

"Hai bisogno di una prova, eh? Ebbene, io posso fornirti l'ispirazione che ti serve."

Attese che il Dhampyro sguainasse le sue due katane e poi si mise in posizione d'attacco. Anche Nightlord lo fece.

"E allora...che cominci la sfida!"

Si lanciarono tutti e due a lame puntate. L'impatto fu terrificante, Xaytar e qualche altro aspirante che si era riunito lì intorno non poté fare a meno di sussultare. Una spada di Cyber si piantò di qualche centimetro nel polpaccio di Nightlord, mentre questi riuscì a ferire in profondità la spalla destra del paladino.
Nell'istante successivo i due si separarono e rimasero a qualche passo di distanza. Presero a girare piano, in circolo, e a studiarsi.

"Il tuo problema, Night" cominciò a dire con tono calmo, ma serio "Sta nel fatto che hai affidamento eccessivo sulle tue abilità."

Nightlord si fermò per un attimo, poi riprese a girare circolarmente, senza abbassare la guardia. Lo stava semplicemente ascoltando.

"Un Guerriero della Luce sa bene che, per andare in battaglia, necessita di un buon equipaggiamento, e questo implica anche una buona armatura. Ordunque, ha a disposizione l'armatura della solitudine, o l'armatura dell'ipocrisia, o ancora quella del cinismo. Ma il Guerriero della Luce sa che queste sono solo apparenze. Colui che vive solo di queste convinzioni è destinato presto a cadere, sconfitto da un nemico invisibile chiamato <>. E allora il Sacro Guerriero si avvia al tempio, prega e medita, e il suo cuore si libra nel Cielo. Poi il Paladino si veste del mantello indistruttibile della Fede, e vede le proprie convinzioni farsi reali. Solo allora, quando il Guerriero della Luce ha saputo trovare un equilibrio tra difesa e attacco, tra amore e competitività, riuscirà a spezzare quella barriera invisibile che impedisce alla Luce di propagarsi nel suo corpo. Come credi di potermi battere senza queste convinzioni?"

E detto questo si lanciò alla carica con rinnovato vigore. Nightlord stavolta parò il colpo, e negli istanti che seguirono ci fu un vorticare di lame tra i due, una cascata di scintille ogni volta che il freddo acciaio si schiantava, dando vita a cascate di luce danzante.

"La vera forza del Guerriero della Luce sta nel fondere la propria anima con quella dell'Universo, e sapersi ispirare dalle azioni che i nostri amici, angeli che gli Dei ci mandano, compiono nella vita di tutti i giorni. Senza Luce Divina non c'è MAI vittoria, in NESSUN caso!!!"

Nightlord lo ascoltava, eppure non cambiava nulla. Gli attacchi del paladino erano sempre parati con premura, come del resto le fide katane del ninja erano fermate con impeccabile velocità e determinazione. Ma allora cosa doveva succedere, osa avrebbe terminato quel duello?

"Apri la tua mente, Ardhinahak!!! Lascia che la luce si liberi in te!!! Ricordati: un Paladino usa la sua spada solo ed unicamente per proteggere gli oppressi. Ma non è con l'acciaio che affronta le sue sfide: un Guerriero della Luce brandisce un'arma fatta d'Amore, e il suo scudo è la determinazione. Senza questo equipaggiamento nessuno può definirsi Paladino.
"La vera forza del Guerriero della Luce sta nell'amore! E' con l'amore che Egli è in grado di affrontare qualsiasi ostacolo, ed è con l'Amore che il Paladino trova l'apertura necessaria per far sì che la sua Anima sia ispirata dal Cielo e dalla Luce. AMORE! AMORE, BONTA' E PIETADE!"

Allora accadde una cosa strepitosa. Cyber eseguì un fendente con Melkador e un affondo con Crossbane, ovviamente parati dal Dhampyro, e poi puntò le spade verso l'esterno, lasciando petto e capo completamente scoperti. In un solo istante, Nightlord fece un duplice affondo e fermò le spade esattamente quando sfiorarono la veste.

"...Amore. Sei stato ispirato dal Cielo, anche tu ora capisci la forza della Luce che ha fermato le tue mani poco prima di colpirmi. Hai saputo liberare il tuo Animo, hai vinto la sfida. La Luce ti ha aiutato a battere il Nemico. E parlo di quel Nemico che vive in ognuno di noi." concluse indicandosi il cuore.

Sì. Ora anche Nightlord aveva capito. Finalmente aveva compreso che un Paladino non è un bizzarro guerriero corazzato con armature enormi e ridicole. Poichè è Guerriero della Luce chiunque sa distinguere quando è il momento di agire e quando il momento di meditare. E, con questo intento nel cuore, Egli sa lasciarsi ispirare dal Cielo e accogliere la Luce entro il suo corpo. Come aveva imparato a fare lui, quella sera.

(night complimenti x il pezzo mi hai messo le lacrime addosso!!! credo ke parole così belle sul mio conto -parlo da pg- non le sentirò mai più, quindi voglio godere di questo momento fino in fondo )

xaytar aveva osservato l'intero duello, assieme a qualche aspirante vassallo giunto per i rumori del combattimento. NOn credeva ai suoi occhi, CyberDark e NIghtlord si erano appena sfidati in un duello senza esclusioni di colpi, in cui uno dei due avrebbe anche potuto perdere la vita.
"Perchè lo fanno?" chiese un aspirante, di fianco a lui.
Xaytar scosse la testa, intimandogli di fare silenzio.
"Non potete capire. Guardate, quello che vedete non accadrà tutti i giorni."
Xaytar osservò ogni singolo colpo, ascoltò ogni singola parola. Anche adesso cresceva, anche adesso imparava. Come un paladino nella sua via piena di pericoli, cominciava anche lui a muovere i primi difficili passi nella strada verso il miglioramento e la purificazione...per quanto lunga ed irta di ostacoli fosse stata, xaytar era pronto ad attraversarla.
Si fece incontro a CyberDark e Nightlord, che avevano appena terminato il loro scontro.
Si inchinò al loro cospetto, commosso, con il cuore trepidante.
QUindi sfoderò le sue spade, Preziosa e Lucente, e le adagiò a terra di fronte a lui, in direzione dei due Vassalli.
"Queste spade saranno il simbolo della mia riconoscenza nei vostri confronti. Tutto quello che mi avete insegnato non sarà dimenticato. NUlla sarà dimenticato. E adesso, spezzatele, per favore." disse, inginocchiandosi.
"Sei proprio sicuro?" chiese Cyber, con sguardo serio.
"NOn è più il tempo degli scherzi, non è più il tempo di tornare indietro. Ho una strada di fronte a me, voglio percorrerla" rispose l'altro.
"Se è questo che vuoi..." disse Ardhinahak, afferrando una delle due spade.
Con due sordi rumori metallici, le lame si spezzarono.
Xaytar ripose le else delle spade nei foderi alla cintura, ringraziando i due Vassalli.
Si inchinò nuovamente, con le lacrime agli occhi, e si allontanò sotto lo sguardo stupito della folla.
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ragazzi siete MITICI!!!!

Eh eh!

Auguri Signor Paladino!

...andrebbe incorniciata e inserita nel tuo background, che ne dici?

dico che è un ottima idea

...finì di seguire con lo sguardo Xaytar mentre quest'ultimo stava scomparendo oltre la radura .
Con un malcelato sorriso e uno scossone del capo si voltò verso il suo amico Cyber .
"Devo ammettere che hai fatto un gran bel lavoro con quel tuo Aspirante Vassallo paladino ... ha un carattere ed una fermezza fuori dal comune ... sicuramente degna di un Vassallo vero e proprio . Dovresti essere contento del tuo pupillo ..."
"E lo sono Night, e lo sono ..." il Maestro dei paladini annuì leggermente con la testa .

Il Dhampyro attese un attimo e poi mise o suoi occhi di fuoco in quelli chiari del Fratello Vassallo .
"Già, proprio un gran bel lavoro ... proprio come nel duello, eh ?" sorrise sarcasticamente il ninja .
Cyber Dark guardò l'ex cratura delle tenebre in modo interrogativo .
"Suvvia, non fare il finto tonto con me Cyber ! So perfettamente che hai portato quell'attacco "suicida" perchè io potessi facilmente avere l'opportunità di trafiggerti se lo avessi voluto ..."
Il paladino lo fissò con un sorriso sulle labbra .
"Non sai quello che hai rischiato stupido ! " la voce dell'assassino aveva un suono tombale e gelido .
"E se non avessi fermato la mia mano? E se avessi per un attimo dimenticato che eri un Vassallo mio Fratello ? "
Cyber non batteva ciglio . Il sorriso era sempre sulle sue labbra .
"Sei uno stolto ! Ti avevo detto di combattere sul serio !"
Una smorfia di delusione si dipinse sul volto emaciato del Dhampyro .
"Tu non mi conosci Cyber ! Non sai per quanto tempo sono stato nell'Oscurità ! Non sai cosa posso aver passato ! Non sai dove e come sono vissuto ! Non credere di poter sondare la mente di un vampiro, anche se redento, e di essere sicuro di cosa potrebbe fare !" . NightLord gli voltò le spalle in direzione della piccola folla di spettatori che non osavano ancora avvicinarsi ai due .
"Ma ...." fece per dire il paladino .
"Io ho combattuto sul serio e tu mi hai preso in giro!" un sorriso di scherno seguita da un'occhiata di rimprovero fu lanciata dal ninja mentre si dirigeva verso il boschetto .
"Questi paladini ! Credono di sapere tutto !" sbottò a voce alta e si allontanò silenzioso com'era venuto .

Cyber rinfoderò le due spade e continuò ad osservare la figura, sfuggente dell'assassino che si allontanava .
"Ti sbagli Ardhinahak" pensò tra sè e sè Cyber Dark "ti conosco benissimo! So perfettamente che mi hai mentito poco fa : neanche tu hai usato che un minimo della tua forza ! Ti sei veramente messo alla prova e ne sei uscito vincitore ! Complimenti !"
Gli spettatori si chiesero stupiti cosa avesse tanto da sorridere il Vassallo paladino .

Nel frattempo il Dhampyro sentiva chiaramente quanto aveva detto l'amico durante il veloce duello "farsa" : la Luce era finalmente forte in lui .
Dentro di sè ringraziò il Fratello per averlo aiutato a capire .

"Prego, non c'è di che Fratello !" pensò Cyber Dark in quel momento, e si mise in cammino .

Le persone che guardavano nell'oscurità le due figure, poterono scorgere aure luminose emanare da loro . E, se non avessero visto le direzioni che avevano preso i due, non sarebbero riusciti a riconoscere da quella Luce chi fosse stato il Dhampyro e chi il Paladino .

(Ehehehe grazie Cyber per ciò che hai detto ! Comunuqe si potrebbe veramente raccogliere tutt queste cose come fosse un racconto eh ? Che ne dici ? Comunuqe continuiamo a scrivere se ti va e se si vuole unire qualcun altro (che abbia un filo logico con i nostri racconti) , lo faccia pure !)
E non commuoverti palaVino !

Sarai un grande paladino!

sigh non riesco a resistere !

comunque la tua idea è ottima night, a questo punto potremmo creare una sorta di "Pro Memoria", ovvero "Come i Vassalli hanno vissuto la Redenzione del Regno"

il libro potrebbe essere una raccolta di racconti di questo genere...che ne pensi fratello mio ?

togliete pure... io ci voglio provare lo stesso.....
e non prendetemi per un cane, eh?

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Kyle se ne stava comodamente sdraiato su un ramo di un albero, muovendo piano piano (ma veramente piano) le ali, per sentire meglio gli odori che amanavano i due contendenti.
sentiva che entrambi erano calmi e rilassati, e se ne compiacque. COntinuò a osservare, stando ben attento a tutto ciò che veniva detto e, alla fine dello scontro, sentì un odore nuovo, un odore di purificazione che, si dovette accertare guardando attentamente anche con gli occhi, veniva da tre diverse fonti, il paladino Xaytar, il paladino Sir Cyber Dark, e il ninja NightLord.
Kyle fece un piccolo sorriso a mala pena accennato, scese dall'albero e si inchinò, apparentemente alla radura, come alcuni credettero, e rimase là, inchinato mentre sussurrava parole che nessuno comprendeva con accanto la sua tigre, anch'essa inchinata.
Essi stetterò là, inchinati nell'ombra, fino a quando non se ne furono andati tutti gli altri, o almeno, fino a quando ad entrambi non parveche se ne fosero andati tutti.


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somanda: qualcuno dei presenti conosce il Celestiale Antico?
e ricordo: se non vi piace il post cancellatelo pure, non mi offendo... forse ho scritto un mare di [censura] e non me ne sono accorto a causa della febbre.... (sempre la scusa pronta, io.... )

Sono d'accordo con te fratèl !
Possiamo fare ciò che hai detto. Però bisogna continuare a scrivere . Inoltre ti ricordi quel post del Sommo Ostri in Gerusia dove alcuni Vassalli e Aspiranti avevano (me compreso) scritto sotto forma di racconto la battaglia interiore contro il dubbio ? (parlo di un mesetto fa) .
Potremmo aggiungere anche quelle, ok ?
Fammi sapere e inoltre scrivi .
Kyle, il tuo pezzo va bene, ma bisogna continuarlo e dare spiegazioni del perchè facevi quelle cose etc . Inoltre qualcuno continui la storia .
Dai raga !

x fare una cosa carina ci vorrebbe il parere di tutti (o quasi) in modo che, magari, si riesca ad intrecciare le storie...

(ps rinnovo: GRANDE NIGHT !)