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Fra i doni più belli di Dio: gli animali - Discussione sulle differenti posizioni rispetto a evoluzione e Fede

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2013 21:01
03/04/2013 19:35
 
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X Eruner

Comprendo ciò che dici Er, però io ti invito a non desistere nel senso opposto: secondo me tu eri presente esattamente come gli altri quando distribuivano la sensibilità religiosa, solo che non riesci a ricordare il cassetto in cui l'hai riposta. Probabilmente lo hai già fatto ma fallo di nuovo: prova ad interrogare te stesso ed a ricercare il divino dentro di te. Chiediti cosa ami, cosa non ami, perchè lo ami, se quando fai qualcosa, vedi qualcosa, odi qualcosa senti dentro di te come accendersi un fuocherello, se hai la sensazione di sentire qualcosa che ti parla anche se le tue orecchie non odono niente, cosa dice, perchè lo dice e se quello che senti si limita a raggiungere la tua mente o se invece prosegue scendendo fino al petto e riempiendo il tuo cuore di qualcosa che ne aumenta i battiti.
Io per esempio sento Dio dentro di me quando scrivo, quando studio giurisprudenza e soprattutto nel teatro. Neanche a farlo apposta la prossima settimana io ed altri 47 ragazzi mettiamo in scena al Teatro Stabile di Torino uno spettacolo dedicato alla Bellezza; e durante la nostra prima lezione di Pedagogia dell'Azione la nostra insegnante, Barbara Bonriposi, ha detto - ovviamente parafraso - questo: "Quando recitate con me non siete presenti: dovreste essere vivi eppure vi vedo morti, lo vedo dal colore pallido della vostra pelle, dalla cellulite che avete a vent'anni per colpa delle schifezze che mangiate. Quando recitate dovete avere coscienza della vostra posizione dello spazio e di quella degli altri: tenete conto ciò che vi sta dietro, perchè quello è il vostro passato, ciò che lasciate a chi viene dopo; tenete però anche conto di ciò che avete di fronte perchè è il vostro futuro, ciò dove non siete ancora andati ma dove presto andrete. Ma non basta: dovete contemporaneamente tenere conto di ciò che ricade sotto il vostro campo visivo girando la testa a destra ed a sinistra, perchè dovete avere coscienza di chi avete attorno a voi e con voi in quel momento; c'è poi il bacino; quella è la fonte della vita, dell'amore passionale e carnale ed è il vostro centro; per questo quando facciamo l'esercizio del Respiro Comune (solitamente in teatro questo esercizio si chiama "schiera") se volete stare insieme agli altri dovete tenere tutti il bacino in linea con chi vi sta a fianco. E non dimenticatevi di ciò che è sotto di voi, perchè lì c'è la terra, la madre che vi ha creati e di cui fate parte, sopra cui camminate tutti i giorni. Infine tenete conto della verticale che passa attraverso il vostro corpo e che va verso l'alto: sopra di voi avete Dio, ciò che trascende da voi, che va oltre ma che è anche sempre presente e verso cui tendete. Non dimenticatevi di stare in contatto con lui. Ed a parlarvi di di Dio non è una persona qualunque ma una non-battezzata, perciò cercate di capire bene che cosa sto cercando di dirvi".

Secondo me questo potrebbe essere un buon inizio per te per ricercare Dio [SM=x92702]


X DragonKnight

Non prendertela DK, ma mi è venuto da sorridere leggendo la prima parte del tuo post (che non ho capito bene se l'hai scritta te o se l'hai presa sa altre fonti) perchè hai iniziato affermando che razionale non vuol dire necessariamente logico ma alla fine per convincere i lettori della tesi hai utilizzato proprio uno schema logico suddiviso addirittura in punti [SM=x92709]

In ogni caso hai ragione, razionale non vuol dire logico - ho sbagliato io ad esprimermi - perchè comprende anche percorsi mentali che si vanno ad aggiungere alla logica ma che non coincidono con questa. Limitandoti però a propormi un ragionamento logico non mi persuadi dalla mia posizione perchè in quel caso ricadresti nello stesso errore che io prima criticavo ad Eruner, e cioè che la questione di Dio non può essere trattato con la sola mente ma con tutto noi stessi perchè Dio (e la religione più in generale) non è tanto qualcosa che può essere studiato o compreso quanto qualcosa che può essere sentito. Ricordo che parlando attraverso il personaggio di Ambrosinus, Valerio Massimo Manfredi definiva nel suo libro "L'ultima Legione" la religione come il colore della propria anima, il quale cambia a seconda della religione che viene accolta all'interno di sè.

Sulla seconda parte del tuo post sono pienamente d'accordo, eccetto sulla parte in cui si criticano i riti considerandoli come falsità. Secondo me non vi è nulla di male nel tentare di dare una forma a ciò che sentiamo (Dio) ma a cui non riusciamo a dare una forma concreta.
[Modificato da Claudium 03/04/2013 20:51]
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