<<Be ec... co... non sa... sa.. pevo...> balbettò il giovane.
<<L’ho sempre detto di imparare i nomi antichi di fiori, piante e altro>> disse l’anziano, alzando il bastone e colpendo il giovane alla testa.
<<Ahio nonno Stefan, ho capito, li imparerò>> disse Garion, schivando il secondo colpo di bastone.
<<L’aglio mi servirebbe colto a luna calante>> si intromise Otrebmu.
<<Luna… ma…>> disse l’anziano riflettendo <<certo sono ingredienti per dei sacchetti di protezione, volete anche il gossypium barbadense per preparare i sacchetti magici?>> aggiunse l’anziano.
<<Certo, si, si e fate portare tutto al bosco dei druidi a nome di Otrebmu Ittoram>> aggiunse il Vassallo.
<<Ma… voi siete il Mastro Erudito dei Bibliotecari Arcani… visto che servendo degli eruditi è utile sapere i nomi antichi?>> disse Stefan tentando di colpire il nipote, che schivò di nuovo il colpo.
<<E le quantità?>> chiese l’anziano, rinunciando a colpire il nipote.
<<Giusto>> rispose Otrebmu.
Dopo poco il Vassallo uscì dalla bottega dirigendosi al bosco dei druidi, salutato dalla porta da Garion e Stefan.
<<Cosa è il gossypium barbadense?>> chiese Garion al nonno.
<<E’ semplice cotone>> disse l’anziano, tentando di colpire di nuovo il nipote con il bastone.
<<Ho capito imparerò i nomi antichi>> disse Garion, schivando il bastone e allontanandosi.
Di ritorno dal bosco dei druidi Otrebmu andò alle stalle, dopo esservi entrato, uno stalliere gli indicò dove trovare il mercante che stava parlando con Caloindir.
La Guardia Reale quando lo vide disse: <<E’ lui il Vassallo che vi vuole parlare, ora devo andare>> e quasi corse via.
Mentre Caloindir passava vicino a Otrebmu gli sussurrò: <<Grazie, mi avete salvato la vita, buona fortuna, vi servirà>>.
Il Vassallo si avvicinò al mercante e tendendo la mano disse: <<Piacere, io mi chiamo Otrebmu Ittoram, sono il Mastro Erudito dell’Ordine dei Bibliotecari Arcani>>.
Il Vassallo si era appena presentato che il mercante gli strinse la mano con entrambe le sue e rispose: <<Piacere io sono Nodoso, si lo so è un nome strano per un umano, ma è quello che mi diedero dei miei amici elfi. Visto che dopo tanto tempo passato nelle foreste non rammentavo il mio nome, ho scelto quello che mi hanno dato loro. E si perché non vi ho detto che sono un druido, si sono anche mercante e che dopo tanto tempo con alberi e piante volevo un po’ di contatto umano e cosi commercio in oggetti fatti con la natura, modellati in antichi simboli.
Come bracciali, collane, orecchini, fatti di fiori e legno, sono come questi che indosso io e i miei cavalli, fatti con un legno di un ceppo che ho comprato circa sette settimane fa a Vetoio. Buon legno preso dallo stesso che mi ha venduto le assi per riparare i miei carri, che si erano rovinati perché, tre mesi fa, ero finito quasi travolto da un branco di animali diversi per tipo, alci, orsi, cinghiali, conigli, volpi e quanti altri vi vengono in mente. Ma sono riuscito a salvarmi la vita anche grazie alle mie arti da druido e ho salvato i miei cavalli e i carri, certo qualche colpo lo hanno preso, i carri intendo non i cavalli per fortuna, non sa quanto sia stato difficile trovare qualcuno che li incantasse, perché siano più veloci, ma mi hanno fatto un buon prezzo forse perché ho fatto incantare anche i carri cosi sono più leggeri. Ma non sembra, io ci dormo sotto quando mi accampo, cosi rimango in contatto con la terra, ma se piove non mi bagno. Quando sono venuto qui due giorni fa però non ha piovuto, siamo stati all’asciutto certo i cavalli la notte erano legati poco distanti dai carri, ma non li lego mai stretti e si sono liberati, forse per paura di qualche predatore che era li vicino, ma non sono scappati, anzi li ho trovati vicino ai carri, forse mi sono affezionati. Come druido dovrei camminare e essere a contatto con la terra di più, ma ho camminato già nei secoli passati e comincio ad essere vecchio, certo non ho dimenticato i vecchi insegnamenti da druido e gli incantesimi di protezione che impongo sulla mia merce cosi i miei clienti sono sempre al sicuro protetti dalla natura che amano se hanno comprato i miei monili…>>
Più di un’ora dopo…
<<E come vi dicevo poco fa, il primo carro è pieno di materiale grezzo che uso per produrre i miei monili e non solo, vedete queste assi la maggior parte le ho utilizzate per riparare il carro, un legno bello duro questa quercia, parte di questo ceppo invece l’ho adoperato per i monili che indosso, questi fiori e questi fili d’erba per delle ghirlande, questi sassi per dei ferma porta, questa corteccia per fare gli infusi, questi rami per giochi per bambini e portafortuna, questo polline per… ma mi sono dimenticato di chiedervi perché volevate parlarmi>> chiese Nodoso.
Ho signore ti ringrazio, ha smesso di parlare, stavo per tappargli la bocca o gettarmi d’avanti una mandria impazzita pensò il Vassallo.
<<Certo volevo chiedervi come avevate fatto ad arrivare in soli due giorni qui con dei carri, ma lo avete già detto, cavalli e carri incantati>> rispose Otrebmu.
<<Capisco, che fortuna che ho risposto casualmente>> disse il druido.
Casualmente? Avete parlato di altre cento cose pensò il Vassallo.
<<Be ora dovete scusarmi ma devo andare dai Sommi>> disse Otrebmu.
<<I Sommi, ma certo non li ho mai incontrati ma me ne parlò un ragazzo quando passai per il suo villaggio decenni fa, mi ricordo il piccolo Logum, mi ricordo anche la piccola Alba di un altro villaggio però, poi è diventata grande e si è fatta Chierica, ma è scomparsa secoli fa quando aveva quarant'anni lasciando una bambina di dieci anni, ho sentito tante cose sulle imprese dei Sommi negli anni passati, ricordo di quando ci fu un processo per stregoneria, di quando combatterono Red Dragon, e poi di quando…>>
Nooo ricomincia di nuovo pensò Otrebmu.
Un’altra ora e più dopo…
<<Non dimentichiamoci di quando i Sommi arrivarono, o di quando distrussero il Regno e lo ricostruirono, ho pensato di fare domanda per diventare Aspirante Vassallo ma poi mi sono sempre fatto distrarre dalla natura, per servirla e non si possono servire due padroni…>>
Il druido mercante smise di parlare come per riflettere.
Per fortuna sono una persona con pazienza e costanza altrimenti non avrei resistito pensava il Vassallo e ripeteva mentalmente
pazienza e costanza… pazienza e costanza
Purtroppo si accorse di non dirlo solo nella mente ma anche a parole mormorando: <<Pazienza e costanza… pazienza e costanza>>
<<Pazienza e costanza?>> chiese Nodoso <<Chi sono le vostre figlie? O le vostre preferite nell’harem? So che nel Castello c’è un harem e…>>
Ho signore proteggetemi che sta per ricominciare pensò Ittoram, con il sudore sulla fronte.
<<No nessuna preferita dell’harem, non ci vado mai. Be grazie di tutto è stato un vero piacere conoscerla, ora devo andare dai Sommi>> dichiarò Otrebmu, prima che il mercante potesse dire altro.
Il mercante rimase interdetto.
Il Vassallo si girò iniziando una veloce ritirata strategica, che consisteva nell’allontanarsi il più possibile dal druido.
Appena uscito dalle stalle il Vassallo si scontrò con un giovane mago dalla corporatura snella, il quale stava per entrare e che fu proiettato all’indietro ritrovandosi gambe all’aria.
<<Mi scusi>> disse il Vassallo, che non si era fatto nulla, mentre aiutava il malcapitato a rialzarsi.
<<Oh mamma, ma cosa è uscito dalle stalle? Un rinoceronte?>> chiese il giovane mago, rialzandosi.
<<No, no ero io che… andavo di fretta>> rispose Otrebmu.
<<Ah, si ecco, bene anch’io andavo di fretta che…>> stava dicendo il giovane mago, quando guardò il Vassallo riconoscendolo <<Ma siete voi che sto cercando, per riferirvi un messaggio del Gran Maestro Markox>> concluse.
<<Davvero?>> chiese Otrebmu.
<<Si, sono ore che tenta di contattarvi con la telepatia, ma non vi riesce, dice che la vostra mente è concentrata su altro>> riferì il mago.
<<Concentrata a non impazzire per il fiume di parole di Nodoso>> sussurrò il Vassallo.
<<Come?>> chiese il mago, che non aveva capito.
<<Nulla, nulla>> rispose Ittoram.
Dopo che il giovane mago ebbe riferito il messaggio, il Vassallo con la fronte aggrottata, si diresse al Castello dei Sommi.
Poco dopo nella Sala del Triplice Trono.
<<Abbiamo letto il diario e la lettera, cosa vi fa pensare che possa essere la missione giusta?>> chiese il Sommo Ostri, rivolgendosi a Otrebmu.
<<Primo, alla sede VIMA del Regno non è arrivato nessun messaggio da Vetoio, quindi non volevano che fossimo avvertiti, secondo Markox non è riuscito a contattare i maghi della VIMA di Vetoio, una forza oscura impedisce ogni tipo di comunicazione, telepatica, teletrasporto, astrale o altro, e fino a quando non ha provato a contattarli non l’avvertiva>> rispose Otrebmu.
<<Effettivamente già questo è allarmante, senza contare tutte le altre cose riferite prima che avete dedotto>> aggiunse il Sommo Palank.
<<Come mai ci avete messo tanto a venire a riferircele?>> chiese il Sommo Ostri.
<<Be prima ho chiesto a Markox di contattare Vetoio, poi sono passato alla VIMA, da un’erborista e al bosco dei druidi per iniziare i preparativi per la partenza, nel caso approviate ovviamente, meglio essere pronti visto che ci vorranno alcuni giorni per poter partire e a bloccare tutto ci vuole poco ma a far partire tutto ci vogliono diverse cose, ma ho perso molto tempo a parlare con chi aveva portato il sacco contenente il diario e i fogli della lettera, ha parlato molto>> menzionò Otrebmu con uno sguardo strano.
<<E di cosa avete parlato?>> chiese il Sommo Ostri.
<<Per lo più ha parlato lui>> rispose il Vassallo <<ma sarebbe lungo ripetervi tutto non potete leggermi la mente cosi saprete cosa ha detto?>> chiese Ittoram.
<<Certo che si può fare>> risposero i Sommi.
Un’ora dopo…
<<Ho per mille draghi, ma quanto parlava>> disse il Sommo Palank, sedendosi sul trono.
<<Ho trovato la missione per Throneshield, se sopravvive ad ascoltare questo Nodoso per un giorno intero, può diventare Vassallo>> disse il Sommo Ostri, appoggiandosi al trono.
<<Per fortuna con la lettura del pensiero ci abbiamo messo un’ora a sapere tutto, come avete fatto a non impazzire a sentirlo parlare per quasi tre ore?>> chiese il Sommo Palank.
<<Pazienza e costanza>> rispose il Vassallo.
<<Bene ora riuniamo i partecipanti?>> disse il Sommo Palank.
<<Li ho convocati per le dieci di sera, qui nella Sala del Triplice Trono, spero vada bene>> chiese Otrebmu.
<<Si certo, come mai cosi tardi, premonizione di Nodoso?>> chiese il Sommo Ostri, strizzando l’occhio.
Al Vassallo si rizzarono i peli sul collo.
<<Emm… no ho pensato che volevate far leggere diario e lettera a Odius prima di mostrarli agli altri, cosi alla riunione potrete esporre le deduzioni di Odius e potremo vedere cosa dedurranno gli altri di nuovo>> disse Ittoram.
<<Ora che sapete cosa mi ha raccontato il mercante usate con Odius lo stesso metodo telepatico per fargli sapere cosa mi ha detto, vediamo come resiste>> disse con un sorriso Otrebmu.
I Sommi annuirono.
<<Certo poi lo userete anche con gli altri alla riunione, cosi tutti avranno le stesse informazioni e vedremo come resistono a un’ora sola di Nodoso e a quali deduzioni arriveranno, sapendo anche che alla sede VIMA non è arrivato il messaggero e che Markox non è riuscito a contattare Vetoio con la magia>> concluse Ittoram.
<<Certo, vi è anche un nuovo partecipante alla missione è Albins lo faremo avvertire noi, credo proprio che la missione per Throneshield sarà questa, ora potete andare>> disse il Sommo Ostri.
Otrebmu annuì e si congedò dai Sommi con un inchino, allontanandosi poi e uscendo dalla sala.
<<Vediamo è sera saranno le sei e mezza passate, e mi sono dimenticato di altri preparativi, per fortuna li ho accennati ai Sommi, spero siano fattibili in breve tempo>> disse Otrebmu, e si incamminò per le strade del Regno.
Alcuni minuti più tardi Otrebmu entrava nel cortile interno della Rocca della Fenice, e dopo essersi fatto annunciare, entrò nello studio del Gran Maestro dell’Ordine dei Paladini BrightBlade.
Dopo essersi salutati i due parlarono per una mezz’ora, nella quale Otrebmu lo informò degli avvenimenti degli ultimi giorni, chiedendogli alcune cose.
<<Be per la prima richiesta, ne parlerò ai Sommi ma credo non ci saranno problemi, certo ci vorrà qualche giorno di preparativi, ma serve anche a voi per la richiesta fatta ai druidi>> disse BrightBlade, prendendo una pergamena.
<<Per la seconda richiesta sicuro di volere un sordo che porti un messaggio?>> chiese il Paladino.
<<Certo, il messaggio è per quel mercante, io non ci torno, se ci mandiamo qualcuno che non è sordo ci vorranno i chierici per farlo riprendere>> rispose Ittoram.
<<Capisco vi manderò qualcuno nella sede dei Bibliotecari Arcani fra poco>> disse BrightBlade.
Il Mastro Erudito ringraziò il Gran Maestro e uscì dal suo studio.
Otrebmu tornò nella Biblioteca Arcana, sedutosi alla sua scrivania, nella sala comune, prese una pergamena e cominciò a scrivere e poi a fare degli schizzi su una seconda pergamena.
Dopo alcuni minuti arrivò un ragazzo nella stanza, Ittoram gli disse dove e a chi portare la lettera con il linguaggio dei segni, il ragazzo annui e corse via.
Otrebmu poco dopo uscì dalla biblioteca.
<<Bene fra poco sarà ora di cena, sarà meglio andare a fare un’ultima cosa, così andrò poi a cenare e arriverò presto alla riunione nella Sala del Triplice Trono>> disse il Vassallo, avviandosi alle scale.
Il ragazzo sordo a cui Otrebmu aveva consegnato la lettera andò prima alle stalle e poi non trovando il mercante, in Locanda, dove trovò Nodoso, che era seduto a un tavolo a parlare con alcuni viandanti.
Anzi doveva star loro parlando già da tempo, perché sui loro visi vi era una smorfia di agonia.
Il ragazzo andò al tavolo e si fece notare dal mercante a cui consegnò la lettera.
Il mercante lo ringraziò e capito che era sordo usò il linguaggio dei gesti, poi aprì la lettera e dopo averla letta disse: <<Sapevo che era un amante della natura, sarà bene cenare e poi darsi da fare.
Poggiata la lettera in una borsa che portava con se si accorse che ragazzo e viandanti erano scomparsi.
Una volta finito di consumare la cena il mercante uscì dalla Locanda, per tornarvi poco dopo con un sacco su una spalla e dei rami sotto l’altro braccio.
<<Domani andrò al bosco dei druidi>> disse il mercante, salendo le scale che portavano al piano superiore e alla sua stanza.
Arrivato nella sua stanza poggiò i rami a terra e il sacco sul tavolo li vicino, lo aprì tirando fuori: fili d’erba, fiori, pezzi di legno, vasetti contenti polline, terra e altro ancora, e infine vari utensili per lavorare.
OT-- Leggete in www.bluedragon.it nella discussione del Vassallo perfetto grazie ^_^ --OT
[Modificato da Otrebmu Ittoram 02/01/2013 02:34]