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Le Falci dei Custodi

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    § Albins §
    Sesso: Maschile
    Paladino Lord
    00 08/03/2010 12:50
    Successe tutto in un attimo. Eruner fece cenno ad Albins di far scattare la trappola.
    In quell’istante la mente del Ninja ripensò al Tatsujin ed ai Sawamura che avevano attentato più volte alla loro vita e si abbandonò ad un forte sentimento d’ira.
    Senza farselo ripetere due volte il Ninja pronunciò delle frasi quasi impercettibili.
    Ogni muscolo del suo corpo era teso sino all’inverosimile, aveva le mani giunte ed un sudore freddo che iniziò a colargli dalla fronte man mano che si concentrava.
    << Anziano Tatsujin concedetemi la forza…Velo dell’Ombra! >> queste parole riecheggiarono all’orecchio acuto dell’elfo il che non potè fare a meno di constatare una nuvola nera che andò a formarsi sulle teste dei malcapitati.
    Come sempre anche se Drago conosceva da tempo il suo amico in quel momento dovette constatare che nemmeno lui forse sapeva tutto sul suo conto. Quell’attacco in effetti suscitò lo stupore di tutti loro. Nel piccolo gruppo dei Ninja assassini iniziò a farsi strada la confusione ed il timore per quella strana nuvola nera che man mano iniziò a condensarsi intorno a loro come una sorta di densa nebbia.
    << Maledizione…devo uscire subito di qui!Stolti toglietevi! >> Jan colui che comandava quel drappello di assassini era riuscito a comprendere la gravità della situazione e soprattutto in cosa consistesse quella trappola.
    Improvvisamente uno scintillio folgorante si librò in quella densa nebbia.
    Troppo tardi, solo Jan era riuscito a coprirsi gli occhi e ad allontanarsi di poco. Tutti i restanti erano rimasti vittima della trappola ed ora si aggiravano per il campo vuoto tastando dappertutto.
    Eruner rimase molto sbalordito dall’attacco di Albins ma si lanciò comunque all’attacco del capo dei ninja dato che era l’unico che ancora ci vedeva. Drago inizialmente rimase al fianco dell’amico, che ora sembrava molto provato dell’attacco effettuato, ma poi si lanciò assieme al custode nella mischia per eliminare i ninja assassini.
    Albins nel frattempo si accasciò al terreno, l’attacco lo aveva prosciugato più di quanto si aspettasse, ma era comunque felice per aver messo fuori combattimento la maggior parte degli assalitori. Infatti solo il capo ne era uscito indenne, mentre gli altri chi più chi meno avevano accusato lo shock accecante del colpo.
    Drago vide che Eruner si era fiondato contro il capo e decise allora di dirigersi verso il gruppo dei ninja acciaccati.
    << Seguitemi Custode, lasciamo per il momento il Capo ad Eruner. >>
    << Ok, ma dopo dobbiamo pensare ad aiutarlo. >> rispose il custode.
    Eruner intanto aveva raggiunto il Capo dei ninja che non aveva dato il minimo segno di agitazione, anzi sembrava tranquillo anche se la situazione era in suo netto sfavore.
    << Siamo di fronte finalmente. >> gli disse il Capo ad Eruner.
    << Già…finalmente. >>


    OT- raga ecco un piccolo post per il mio ritorno. Purtroppo tra lavoro ed università il tempo è veramente pochissimo ma troverò comunque il tempo di postare. -OT
  • Eruner
    00 10/03/2010 00:53
    Gli occhi dell’assassino erano privi di qualsiasi emozione, freddi come l’acciaio della spada dell’elfo che fissava insistentemente di rimando l’avversario, con altrettanta indifferenza. Intorno a loro il combattimento infuriava senza tregua: i ninja, sebbene accecati, restavano avversari terribilmente abili, capaci di impegnare duramente i sudditi del Drago Blu. I due capitani erano però insensibili a tutto quel fragore, come se non esistesse altro che gli occhi del rispettivo nemico, immobili come statue di antichi eroi, le nude lame che rifulgevano immote. Tutto avvenne in pochi istanti, a velocità innaturale, così rapidamente che Albins, sollevato il capo per sincerarsi sul procedere della scaramuccia, vide unicamente un turbinio bicromo in cui il viola delle raffinate vesti del mago-paladino si mescolava al nero e al rosso degli abiti del guerriero ombra. Gli eleganti fendenti di Eruner duettavano con i saettanti contrattacchi di Jan, quasi i due stessero suonando una mortale e fredda melodia. Il ninja del Drago Blu era sorpreso che qualcuno potesse tener testa alla rapidità inumana del compagna ben più anziano: era evidente che la leggenda sulle abilità dei Sawamura erano una pericolosa realtà. La danza proseguì per qualche minuto ininterrotta, senza alcun segno di cedimento da parte di alcun ballerino, eppure l’Aspirante dalle orecchie a punta sapeva di essere inferiore all’avversario, una differenza minima, eppure significativa, visto il livello a cui veniva giocata la partita. Doveva porvi termine al più presto, così decise una mossa azzardata: diede un affondo che venne parato, quindi fintò un fendente dall’alto, ma all’ultimo momento ruotò su se stesso e diresse una rapida stoccata al petto indifeso del nemico. Lo colpì. Quasi immediatamente capì di essere stato giocato, perché invece di avvertire il famigliare lacerarsi di carne e tendini, attraverso un’immagine che divenne caliginosa, sino a sparire. Nello stesso istante, la voce di Jan gli sussurrò all’orecchio, da dietro, dirigendo un letale affondo alla sua schiena:

    - Siete lento.

    Di nuovo tutto avvenne troppo rapidamente per far sì che Albins potesse vedere con sicurezza l’accaduto: gli parve che il mago-paladino piantasse, genuflettendosi, la sua spada dalla strana foggia nel terreno e che istantaneamente si spandesse dal suo corpo una impalpabile barriera azzurrina, che spazzando via il capo del gruppo di assassini lo fece atterrare a qualche metro di distanza. Di una cosa Albins era sicuro, ovvero il lampo contrariato che baluginò negli occhi di Jan per un istante. Riportando l’attenzione sull’Aspirante, vide che ora levitava al centro di una buca semisferica che si era formata nel terreno. Leggermente ansimante, guardò l’annerito pezzo di carbone che era la sua arma strinse leggerissimamente quella triste sagoma annerita che fungeva da elsa, la quale, unitamente al resto, si dissolse in una nuvola di caligine. Dopo un sospiro, spostò l’occhio sano sul nemico e fluttuò fino a poggiare nuovamente gli stivali sul terreno erboso. Quindi, fece una cosa che Albins non si sarebbe mai aspettato di vedere: emise una argentina risata, formata da note purissime, cristalline. Ancora piuttosto sorpreso, un ricordo sovvenne allo stremato osservatore, una frase che BrightBlade aveva usato mentre parlava di Eruner agli altri, durante l’attraversata che li aveva portati in Katai.

    - Sembra superficiale e assente, ma vi proteggerà a ogni costo. Vi do però un consiglio: se lo vedete sorridere, mentre combatte, preoccupatevi; e sperate che non si metta mai a ridere…

    Intanto, l’elfo si stava slacciando gli alamari che chiudeva la lunga sopravveste viola, sganciò il fodero della ormai annichilita lama, lo gettò lontano ed estrasse lentamente la seconda spada. Quindi, sempre sorridendo e senza smettere di fissare il nemico, gli disse:

    - Complimenti, mi costringete a dar fondo a tutte le mie abilità.

    Entrambi scattarono in avanti con incredibile rapidità e lo scontro riprese, più sorprendente e spettacolare di prima.

    OT
    Non scrivete il termine della mia parte, ho deciso di metterla dopo che avrete postato gli interventi sui vostri scontri.
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    Drago.89
    Sesso: Maschile
    Gran Maestro
    00 12/03/2010 17:29
    Black Shadow aspettava già da molto ormai e la sua pazienza si era quasi del tutto esaurita. Dopotutto i suoi discepoli stavano combattendo con avversari degni di nota ed estremamente pericolosi, ma evidentemente il capo dell’attacco a sorpresa non sembrava dargli peso…forse perché era addirittura ad un livello nettamente superiore agli Aspiranti delLO Regno.
    Intanto lo scontro tra Eruner e Jan sembrava non avere limite di tempo anche perché la forza dei contendenti era al di fuori della norma.
    Yoshiro, Claudium e Drago invece erano alle prese con il resto dei ninja ancora accecati…ma nonostante tutto riuscivano a muoversi velocemente ed a mettere in difficoltà gli Aspiranti ma non il Custode il quale mormorò delle flebili parole << Haru no kaze >> e con una maestria fuori dal comune generò una strana tromba d’aria con le sue falci centrando in pieno due ninja che purtroppo per loro non si rialzarono più.
    Non lo facevo così abile questo monaco…dovrò ricredermi pensò Claudium mentre faticava insieme a Drago per eliminare un singolo ninja.
    Albins essendo piuttosto esausto per il momento si limitò ad osservare in modo particolare il monaco…e riuscì anche a carpire il significato di quelle parole… vento di primavera, che attacco formidabile pensò il Ninja sbalordito anch’egli.
    Non molto lontano dal campo vuoto in cui si combatteva senza vincitori né vinti, un temibile avversario pensava al da farsi.
    Non dovevano metterci così tanto quegli inetti! Andrò a vedere di persona cosa diamine stia succedendo e provvederò personalmente…spero solo che gli Aspiranti non siano già morti senò non potrò sfogarmi a dovere pensò curioso Black Shadow…e così spinto dalla rabbia e dalla fervente curiosità che cresceva man mano nel suo animo si spinse veloce come una lepre e silenzioso come un predatore verso il luogo dello scontro.
    Il Paladino e la Guardia Reale nel frattempo avevano eliminato con non poche difficoltà altri due ninja. In effetti l’ultimo scontro aveva procurato svariate scalfiture sull’armatura di Drago ed una stella ninja semiconficcata nel suo gambale sinistro, Claudium invece era riuscito a cavarsela con un lieve taglio alla guancia destra nel tentativo di evitare svariati kunai. Intanto il capo del gruppo assassino era arrivato nel luogo dello scontro indisturbato e quello che vide non gli piacque affatto…molti dei suoi discepoli giacevano riversi al suolo privi di vita mentre Jan combatteva al massimo con uno strano figuro dalle orecchie a punta.
    In quello stesso istante Alba e Tramonto sfolgorarono immensamente emanando barbigli di luce accecanti…questo voleva solo dire una cosa, altri guai in arrivo…e così fu.
    Un losco figuro, coperto in volto come tutti gli altri, si parò innanzi a quella fastidiosa luce destando stupore e perplessità in tutti loro compreso Drago.
    Vestiva delle vesti tipiche dei ninja di colore nero fumo ma con delle particolarità, in effetti diversamente dagli altri calzava uno strano cinturone viola, inoltre portava due strane katane sul retro della schiena.
    << Bene, bene, bene…noto con piacere che voi Aspiranti siete ancora vivi…mi dispiace per voi ma adesso non sopravviverete… >> menzionò il figuro appena arrivato, con una voce silenziosa e sottile. Detto questo sfoderò le sue katane e con estremo stupore Albins le riconobbe entrambi…avevano fama leggendaria, una era chiamata Kikuimonji dall’elsa violacea e dalla lama argentea e l’altra Ashura dall’elsa nera che culminava con un pomo a testa di leone e dalla lama di un rosso fiammante.
    << No non è possibile…costui è Black Shadow il sanguinario assassino dei Sawamura… >> pronunziò il ninja delLO Regno visibilmente sconvolto.
    Nonostante la forza e la velocità di Drago erano aumentate non riusciva a schivare nemmeno un colpo dell’avversario, infatti il meglio che poteva fare era parare i suoi affondi e le sue stoccate improvvise e veloci. Alcuni shuriken sibilarono nella direzione dell’assassino capo ma riusciì a schivarli come nulla fosse arrivato, Albins stava tentando di aiutare la Guardia Reale mentre Claudium e Yoshiro finivano gli ultimi ninja. Eruner in quel momento siccome aveva capito la gravità della situazione stava parlando mentalmente alla Guardia Reale mettendolo in guardia e menzionandogli più volte che quel figuro non era un avversario al suo pari…ma Drago non sembrava prestare molta attenzione alle parole premonitrici dell’elfo.
    Vediamo se riesce a schivare il mio colpo…perdonatemi Brightblade ma temo che questa volta dovrò tentare il tutto per tutto fu l’ultimo pensiero di Drago, dopodiché si concentrò al massimo, Alba e Tramonto brillarono come non mai ed in una frazione di secondo una tremenda onda di luce scaturì dalle sue spade ed investì in pieno Black Shadow colto alla sprovvista. Sul campo di battaglia molti rimasero sconvolti da quanto stava succedendo…solo un grido venne udito da tutti.

    << PRIMA LUX! >>

    Poco dopo la luce si esaurì e con essa anche le forze della Guardia Reale che si accasciò al suolo sfinito.
    << Ma cosa diamine…non avevo mai visto niente di simile! >> fu Claudium a parlare.
    Ben presto però le budella di Albins gli si attorcigliarono perché quello che il suo compagno aveva colpito era soltanto una stupida illusione…l’incubo era appena cominciato.


    OT- Ecco il post, spero vi piaccia, Eruner il capo è tutto tuo... [SM=x92703] [SM=x92703] ma fate attenzione è potentissimo! [SM=x92703] -OT
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    Drago.89
    Sesso: Maschile
    Gran Maestro
    00 13/03/2010 15:34
    OT- Anzitutto per quanto riguarda il mio post poco prima "Haru no kaze" letteralmente significa Vento di Primavera, tanto per farvi un'idea.
    Informazioni utili per il prosieguo.
    Per quanto riguarda il prosieguo di Claudium credo ci sia una piccola incomprensione...io sono svenuto dopo l'attacco Prima Lux, quindi se sono presente anche io nel combattimento dovresti inserire una giustificazione più che valida (ad esempio Albins o Claudium o Eruner mi curano...perchè ho esaurito tutte le energie per quell'attacco). Inoltre BlackShadow(qui vi rimando al post che ho fatto prima di quest'ultimo) è il capo di tutta la combriccola e quindi molto ma molto ostico. Però premesso che Eruner sta combattendo contro Jan (il vice-capo) forse tre aspiranti ed il Custode-monaco potrebbero riuscire a mettere in difficoltà il capo ma sarebbe davvero molto difficile batterlo, ricordo che sia le sue due spade sia il cinturone viola presentano poteri estremamente pericolosi. -OT
  • Claudium
    00 15/03/2010 10:27
    OT- Ops, hai ragione Drago. Entro domani vedo di cancellare il post e ripostare con le modifiche. Riguardo a Black Shadow penso che la nostra superiorità numerica basti. Già Bright ha detto che in tre contro Eruner avremmo buone possiblità di batterlo. Al massimo subentre Eruner ad aiutarci dopo che ha battuto il suo -OT
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    Drago.89
    Sesso: Maschile
    Gran Maestro
    00 15/03/2010 11:12
    OT- Ah si vero, in fondo siamo pur sempre tre Aspiranti, da notare inoltre che sia io che Albins che tu stiamo anche aumentando la nostra forza...allora prepariamoci ad uno scontro molto arduo e colmo di colpi di scena! [SM=x92703] [SM=x92702]-OT
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    BrightBlade
    Sesso: Maschile
    Maestro
    00 16/03/2010 13:39
    OT:
    Brevissimo intervento per farvi i complimenti per gli sviluppi della storia nonché per comunicare che sto finalmente scrivendo il mio prossimo post (ultimamente come avrete notato ho avuto altro da fare [SM=x92713]).
    Continuate così!
  • Eruner
    00 17/03/2010 00:24
    ot Non oserete mica sfidare la gloria del Vp umano, vero?? [SM=x92703] [SM=x92702]
    Ok, poniamo un ordine di intervento: ora scrivo io, quindi Albins, Drago e Claudium e via così fino al termine degli scontri. Ognuno gestisca il suo e visto che Jan da solo è già una bella gatta da pelare, il buon capo è tuuuutto vostro.
  • Claudium
    00 17/03/2010 09:01
    OT- Ripostato -OT

    Non appena Drago svenne questi fu subito soccorso da Albins. Fortunatamente per la Guardia Reale, prima di partire da Katai, il gruppo aveva fatto incetta di varie erbe e pozioni mediche e così il ninja ne usò alcune per cercare di rimettere in piedi l'Aspirante.

    Nel frattempo il vero Black Shadow si era materializzato alle spalle di Yoshiro.
    <<Che magnifico Daisho che possedete. Mi ricorda una coppia di spade che sto cercando da molto tempo. Se me le consegnate senza far storie prometto di risparmiarvi la vita>> sibilò il ninja all'orecchio del Monaco.
    Yoshiro rimase disgustato dalla proposta di Black Shadow; che razza di Custode sarebbe stato se avesse ceduto proprio le armi che doveva proteggere?
    Così, senza pensarci, il ragazzo girò su se stesso per colpire il ninja, ma si trovò di fronte un'altra illusione.
    Yoshiro non ebbe nemmeno il tempo di accorgersi di ciò che era successo, che una fitta pioggia di shuriken violacei piombò dall'alto su di lui.
    Il Monaco tentò di girarsi nuovamente per cercare di difendersi, ma non ce ne fu bisogno: le stellette impattarono tutte su una misteriosa barriera argentea, conficcandosi a terra.
    Yoshiro non capì da dove provenisse quell'incanto; poi, guardandosi attorno, capì che era stato Claudium a lanciarlo; il Paladino infatti teneva ancora teso il braccio da cui era partito l'incantesimo.
    <<C'è mancato poco. State più attento la prossima volta, Yoshiro, o BrightBlade mi stacca la testa dal collo quando torniamo nel Regno>> disse l'Aspirante sorridendo al Monaco, il quale ricambiò con un lieve cenno del capo.

    Subito Black Shadow si materializzò di fronte ai due, pronto ad un nuovo attacco. Claudium però non ne sembrava preoccupato, anzi, tenendo braccia e lame abbassate si avvicinò al ninja; poi disse ad alta voce:
    <<Potrete anche prendere in giro i vostri scagnozzi con queste illusioni, ma questi giochetti non funzionano con i paladini. Vi consiglio perciò di scendere da quell'albero se non volete ritrovarvi con un buco al posto dello stomaco.
    L'illusione raffigurante il ninja sorrise, per poi scomparire.
    Quasi nello stesso momento il vero Black Shadow scese dall'albero e si parò di fronte al Paladino.
    <<Siete la prima persona che abbia mai conosciuto ad aver compreso quest'inganno così facilmente. Non vedo l'ora di aggiungervi alla mia collezione di uccisioni...>> disse il ninja cercando di intimorire il Paladino.
    Claudium ricambiò deciso il suo sguardo: <<Non avrete vita facile allora, soprattutto perchè siete appena stato accerchiato>>.
    Il ninja girò la testa di lato e notò che Albins ed un rinvenuto Drago si erano posizionati dietro di lui con le armi in pugno.
    Il ninja fece un balzo all'indietro: <<4 contro 1, ora sì che è una sfida interessante...>>
    [Modificato da Claudium 17/03/2010 12:51]
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    § Albins §
    Sesso: Maschile
    Paladino Lord
    00 18/03/2010 10:12
    OT- Ok per me va bene...posterò dopo di voi Eruner.. [SM=x92713] -OT
  • Claudium
    00 24/03/2010 14:40
    OT- Non ho ancora aggiornato la scheda del mio pg però inizio a dirvelo: ricordate il bracciale che si è carbonizzato con i mercenari nel racconto di Omar? Dopo, prima dell'inizio del viaggio in Katai lo sostituirò con uno scudo bracciale (avente presente Sirio il Dragone nei cavalieri dello zodiaco?) di cristallo bianco. Lo utilizzo ovviamente per parare e per altre due funzioni: materializzarci sopra scudi di luce più grandi (visto che lo scudo di cristallo bianco è piccolo) e per proiettare le mie barriere, così da proteggere me o il gruppo. -OT
    [Modificato da Claudium 24/03/2010 14:41]
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    Vodia
    Sesso: Femminile
    Eroe
    00 24/03/2010 20:03
    OT -- Fàllo almeno di quarzo... il cristallo è fragile...
  • Claudium
    00 25/03/2010 12:23
    OT- Il cristallo bianco è un materiale che ho inventato io: lo estraggono nei monti a nord di Omar ed è duro come l'oricalco -OT
  • Claudium
    00 08/04/2010 13:41
    OT- Non ho capito se stiamo aspettando che posti Bright e Jekyll o Eruner [SM=x92714] -OT
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    BrightBlade
    Sesso: Maschile
    Maestro
    00 12/04/2010 23:36
    Il piccolo fuoco da campo crepitava nella notte, gettando una luce appena sufficiente a lambire le falde delle tende.
    BrightBlade e Jekyll si erano messi in viaggio subito dopo il ritorno del Cavaliere del Nord, ed avevano percorso almeno una quarantina di chilometri prima che il tramonto li costringesse a cercare una sistemazione per la notte. I due Vassalli avrebbero volentieri proseguito, ma la presenza dei due bambini, per giunta ancora indeboliti dagli effetti residui del veleno, li indusse ad usare prudenza ed accamparsi.
    Dopo aver montato le tende, i quattro viaggiatori consumarono un pasto leggero a base di formaggio e quindi si sedettero attorno al focolare, mentre gli ultimi bagliori del giorno sparivano a occidente.
    Arynn e Haruvien erano accovacciati una contro l'altro, avvolti da una coperta di lana. Entrambi erano completamente assorti nella visione del fuoco scoppiettante, ma ogni tanto gli occhi della ragazza si spostavano sui due Vassalli che sedevano di fronte a loro, intenti a discutere a bassa voce.
    «... avete ragione, tornare in città non ha senso. Katai non è un luogo sicuro neppure per noi, e poi, se davvero lo stanno cercando, renderemmo il loro compito più facile»
    «Ed è per questo che dico di proseguire le indagini nel paese, Bright. Non possiamo certo lasciare tutto il lavoro ai “piccoletti”!»
    «Non sia mai! Comunque, a proposito di indagini, la mia idea era quella di visitare i Templi non ancora attaccati, giusto per completare il quadro della situazione...»
    «E sarebbero?»
    «Estate e Autunno, se la memoria non m'inganna. Non mi chiedete i nomi in katan, non me li ricordo: Dio solo sa come faccia Albins a parlarlo cosi bene...»
    Jekyll sorrise, accarezzando distrattamente in mezzo alle orecchie il lupo acciambellato alla sua sinistra.
    «Dunque, vada per i Templi. Da quale cominciamo?»
    «Mah... più o meno sono alla stessa distanza da qui...»
    «Vediamo... da quel che ho capito, è stato attaccato prima il Tempio dell'Inverno, e poi quello della Primavera. Pertanto, seguendo la logica, il Tempio dell'Estate è il prossimo sulla lista. Secondo voi è un caso che l'ordine seguito sia proprio quello naturale delle stagioni?»
    «Non ne ho idea... Ma avete ragione, bisogna pur sempre attenersi a un criterio. Vada per il Tempio dell'Estate».
    Una volta stabilita la meta, i due cavalieri tornarono in silenzio.
    BrightBlade rivolse nuovamente gli occhi al fuoco e si accorse che Arynn lo stava guardando. La ragazza abbassò subito gli occhi, mentre l'atlantideo fece finta di nulla.
    Chissà da dove vengono... e che legame c'è tra Haruvien e quella pietra maledetta?
    Più ci pensava, più il Paladino non comprendeva perché Syrienne non lo avesse avvertito prima, o almeno gli avesse inviato delle spiegazioni. Anche quando era andato a trovarla, pochi mesi prima, la Sacerdotessa non gli aveva detto nulla.
    Il pensiero della donna amata dipinse sulle labbra del Vassallo un sorriso appena accennato. Sebbene non potessero vedersi che poche volte l'anno, erano uniti da un legame indissolubile, assai più forte della distanza che li separava, l'uno in viaggio in un continente lontanissimo e l'altra rinchiusa in un tempio sotto l'oceano.
    Lentamente, come chi ripone con cura un gioiello prezioso nel cassetto, BrightBlade tornò a concentrarsi sul presente. Dopo aver smosso leggermente le braci del focolare con un lungo bastoncino, si alzò in piedi e si stiracchiò.
    Mi ci vuole una bella passeggiata...
    «Beh, io vado a fare un giretto... dev'esserci un fiume qui vicino, voglio andare a controllare...»
    Jekyll annuì distrattamente: anche i suoi pensieri dovevano essere molto lontani dall'accampamento.
    «Posso venire anch'io?»
    Era stata Arynn a parlare; voltatosi, BrightBlade vide che Haruvien si era addormentato.
    «Va bene, ma non faremo tardi»
    La ragazzina si affiancò al Vassallo ed entrambi si allontanarono, guidati dallo sciabordio lontano dell'acqua.
    In effetti, il fiume scorreva a poco più di un chilometro dall'accampamento. In quel punto gli argini erano molto bassi e la corrente piuttosto forte: se fosse arrivata una piena, pensò BrightBlade, l'acqua avrebbe sommerso il loro campo in pochi minuti. La prossima volta, avrebbero fatto meglio a scegliere con più attenzione dove issare le tende. Per il momento, comunque, il corso d'acqua era tutto sommato tranquillo e non c'era pericolo di inondazioni.
    Così, il Vassallo andò a sedersi su un tronco disteso a pochi passi dall'acqua ed aiutò Arynn a salire per mettersi accanto a lui.
    «Siete un amico di Syrienne?» chiese la ragazzina.
    BrightBlade sorrise.
    «Beh... sì, ci vogliamo molto bene»
    Evidentemente, la Sacerdotessa del Tempio delle Sirene non aveva detto molto sul suo conto ai suoi piccoli ospiti.
    «Allora perché non siete mai venuto a trovarla?»
    «Io sono un Vassallo di Blue Dragon, quindi sono spesso in viaggio per il mondo. Però, vado a trovarla ogni volta che posso. Voi quando siete arrivati da Syrienne?»
    «Non mi ricordo... è difficile contare i giorni laggiù...»
    Arynn sembrò sul punto di aggiungere altro, ma cambiò idea.
    «Dimmi un po', come siete finiti al Tempio delle Sirene?»
    «Non lo so... eravamo in viaggio, ma c'è stata una tempesta e la nostra barca si è rovesciata... è successo molto tempo fa, Haruvien era molto più piccolo di ora»
    Quanto tempo?, si domandò l'atlantideo. Certo, le sue visite non erano frequenti, ma era stato almeno tre volte al Tempio nell'ultimo anno e non aveva mai visto i due bambini.
    «Dove sono i vostri genitori?» chiese invece il Paladino.
    Arynn tacque per qualche secondo.
    «Non lo so» disse infine in un sussurro.
    Anche BrightBlade restò in silenzio. Avrebbe voluto scusarsi della domanda, o magari promettere che avrebbe cercato i loro genitori: ma il suo retaggio atlantideo lo aveva abituato a preferire il silenzio alle parole in queste situazioni.
    «Syrienne ha detto che ora penserete voi a me e ad Haru» disse allora Arynn, puntando i suoi grandi occhi sul Vassallo.
    «Puoi starne certa. Non appena avremo risolto i problemi qui in Katai, vi porterò al Regno. È un grande castello, pieno di dame e cavalieri venuti da tutto il mondo, e...»
    «Ma poi torneremo da Syrienne, vero?» lo interruppe lei.
    «Certo. Anzi, sarà il primo posto dove andremo: anche a me manca molto Syrienne...»
    Arynn fu visibilmente rassicurata. Era evidente che teneva molto alla Sacerdotessa, e BrightBlade si chiese ancora una volta per quanto tempo i due bambini avessero vissuto nel Tempio senza che lui lo sapesse. Ed ora, all'improvviso, Syrienne li inviava in un viaggio pericolosissimo...
    «Dimmi un po', com'è che Syrienne vi ha mandati da me proprio ora?»
    «Non lo so. Un giorno, è arrivato un uomo al Tempio. Non so chi fosse, ma dopo la sua partenza Syrienne ha avuto uno dei suoi sogni e subito dopo ci ha detto di partire»
    «E vi ha dato lei quella scatola per me?»
    «No, ce l'ha data quel viaggiatore, prima di partire. Noi l'abbiamo data a Syrienne, ma non appena l'ha toccata ha avuto il sogno. Che cos'era?»
    «Un libro del mio popolo...»
    Chi era quell'uomo? Come è arrivato al Tempio? Dove ha preso il libro?
    Troppe domande, e troppi pochi elementi per rispondere.
    «Allora non dovevamo darlo a Syrienne...» disse intanto Arynn.
    «Non preoccuparti, non le è successo nulla. Anche io ho avuto un sogno quando l'ho toccato, ma non mi ha fatto nulla. Alcuni libri della mia gente sono magici, ti fanno vedere le cose che ci sono scritte, ma non sono affatto pericolosi»
    La spiegazione non sembrò tranquillizzare molto la ragazzina.
    «E in questo libro c'eravamo anche noi?»
    «No, però Syrienne ha detto che dovete venire»
    «Perché? Stavamo bene a casa sua...»
    «Non lo so. Credo che tu e tuo fratello siate “speciali”, e c'è bisogno di voi per distruggere una pietra magica molto pericolosa...»
    «Ma perché noi?»
    Era quasi una supplica, più che una domanda.
    «Chi lo sa...»
    BrightBlade accarezzò la bambina sui capelli con la mano guantata.
    «Pensa, gli uomini si fanno questa stessa domanda fin da quando furono creati: perché lo devo fare proprio io?
    Alcuni dicono che se non farai tu quello che devi fare, nessun altro lo farà, altri dicono che ognuno deve seguire il proprio destino... è difficile rispondere»
    «E voi che cosa dite?»
    BrightBlade sorrise.
    «Non lo so. Però posso dirti questo: a me piace fare quello che posso fare, e se non lo facessi sarei una persona triste: quindi, lo faccio»
    Arynn restò in silenzio, e BrightBlade soggiunse:
    «Comunque, non preoccuparti. Qualsiasi cosa dobbiate fare, io e i miei amici vi aiuteremo»
    «Perché vi piace aiutarci?»
    «Moltissimo. Ed ora, andiamo a dormire: domani ci aspetta un lungo viaggio!»

    OT: scusate per l'attesa, come sapete sono un po' impegnato di questi tempi. Comunque, non c'è bisogno che aspettiate me o Jekyll per proseguire la vostra parte di racconto: andate pure avanti quando volete, nel modo in cui vi siete accordati!
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    Drago.89
    Sesso: Maschile
    Gran Maestro
    00 13/04/2010 00:07
    OT- Per la verità Brightblade stiamo aspettando il post di Eruner...infatti aveva detto che voleva postare lui a seguire. [SM=x92702] OT
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    § Albins §
    Sesso: Maschile
    Paladino Lord
    00 13/04/2010 14:10
    OT-Infatti...la linea che avevamo concordato con Eruner era che postava lui, poi io, poi drago e infine Claudium.. [SM=x92713] -OT
  • Claudium
    00 02/05/2010 19:10
    OT- Se Eruner non posta direi che è meglio saltare l'ordine [SM=x92713] -Ot
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    Drago.89
    Sesso: Maschile
    Gran Maestro
    00 02/05/2010 20:26
    OT- Lo credo anche io Claudium...non lo si vede da tempo...ricordiamoci però che Black Shadow è il capo della dolce combriccola e Jan è il temibile vice. Dobbiamo solo concordare chi posterà e se vuole gli potrò fornire dei dettagli per le figure di Black Shadow e Jan. [SM=x92702] -OT
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    @Jekyll@
    Sesso: Maschile
    Maestro
    00 03/05/2010 12:42
    Un cielo terso, di un blu tanto profondo da dare le vertigini, montagne imponenti rivestite di nevi e ghiaccio così bianchi nella luce del sole splendente da abbagliare ed un aria fredda, pungente al punto da far perdere la sensibilità della pelle...poi una piccola nuvola nera nascose il sole per un istante, interrompendo lo spettacolo offerto dalla natura di quei luoghi selvaggi...
    Una piccola mano si strinse su quella rivestita d'argento del Cavaliere del Nord, interrompendo bruscamente il sogno ad occhi aperi del Vassallo, perso nei ricordi dei luoghi lontani della sua infanzia e del suo addestramento.
    <<Signore?>> la vocina di Haruvien era ancora un po' velata dal sonno.
    <<Sì?>> gli rispose, sorridendo, Jekyll, osservando il piccolo ovale bianco del volto e gli enormi occhi scuri che in esso si aprivano come baratri di paura ed incertezza.
    <<Io sogno, cavaliere!>> sussurrò il bambino, guardandosi intorno con aria circospetta, come se temesse di essere sentito da qualcuno nascosto.
    Jekyll si volse completamente verso di lui, mentre la sua armatura mandava piccoli bagliori rossi, giocando con le ultime fiamme del loro falò.
    <<Haruvien, tutti quanti sognano!>> disse il Cavaliere del Nord con voce rassicurante, prendendo le piccole manine nelle sue rivestite d'argento <<I sogni non appartengono alla nostra realtà! Certo non tutti sono sogni piacevoli, ma non li devi temere, non posson farti alcun male!>>
    Il bambino fissava il Vassallo con espressione perplessa.
    Qualcosa non va! pesnò il Cavaliere del Nord.
    <<Vedi, anche i sogni più brutti e spanventosi, non ti possono realmente nuocere, Haruvien! Certo alcuni sembrano reali, ma rimangono comunque sogni e quando ci si sveglia, essi scompaiono, lasciando un ricordo nella nostra mente che, spesso, con la luce del Sole, evapora velocemente!>> riprese il Vassallo, ma poi, osservando il volto preoccupato del bambino, aggiunse <<Quando dormiamo, gli uomini diventano più sensibili a tante cose e la nostra mente è in grado di farci ragionare su cose che, da svegli, riterremmo impossibili...e spesso, nel sonno, arriviamo a conclusioni stupefacienti o ci accorgiamo di cose che altrimenti non vedremmo...quindi, Haruvien, non sottovalutare mai i sogni, ma non temerli!>>
    <<Io faccio sogni brutti...pieni di pietre nere, nelle quali mi vedo riflesso...e mi chiamano...ed io non riesco a resistere e mi devo avvicinare>> gli occhi del bambino si riempirono di lacrime, mentre un sottile strato di gelido sudore ricopriva la pelle del Cavaliere del Nord.
    <<E cosa succede quando ti avvicini a quelle pietre, Haruvien?>> chiese Jekyll, cercando di apparire tranquillo.
    <<Vedo la mia mano allungarsi ed afferrarne una...sono bellissime da vedere, lucide e nere...come fossero specchi, ma bui...e sono gelide nelle mie mani...>> Haruvien deglutì rumorosamente, trattenendo un singhiozzo: non voleva piangere davanti ad un guerriero, lo avrebbe fatto apparire piccolo.
    <<E poi cosa accade?>> lo incalzò il Vassallo, mentre un'idea mostruosa si faceva strada nella sua mente...ormai erano lontane le immagini delle giornate di sole nel Nord estremo in cui Jekyll era nato e cresciuto.
    <<Beh...>> Haruvien esitò e distolse lo sguardo dal Cavaliere del Nord, come se si vergognasse di quello che stava per dire.
    <<Avanti, Haruvien, non temere...puoi raccontarmi tutto!>> lo esortò Jekyll, prendendo il bambino tra le braccia e stringendolo delicatamente al petto.
    Chiuso in quell'abbraccio protettivo, Haruvien iniziò a singhiozzare sommessamente e, mentre le sue lacrime di paura e vergogna bagnavano l'argento dell'armatura, iniziò di nuovo a raccontare.
    <<Appena le mie dita si chiudono sulla pietra, tutto diventa fuoco intorno a me e la pietra inizia scottare, io voglio lasciarla andare, ma non riesco più ad aprire la mano ed inizia a fare male...poi vedo le persone che amo fissarmi come se fossero sotto l'effetto di qualche magia ed io gli dico cosa fare e loro lo fanno e nella mia testa si affollano mille pensieri cattivi, vedo guerre e morti, tesori e popoli interi...e li voglio...li voglio possedere e chiunque cerchi di fermarmi voglio che muoia e muore perchè l'ho voluto...anche Arynn cerca di fermarmi...ed io voglio che se ne vada perchè non muoia, ma poi desidero che muoia e lei muore, guardandomi stupita...e poi nella mia testa comincia una risata brutta...cattiva...e diventa sempre più forte e più diventa forte più aumenta il dolore che sento nella mano che tiene la pietra e poi questo dolore mi entra nella testa e si aggiunge alla risata che non fa altro che crescere, senza smettere...e più cresce più io sto male...poi trovo la forza di gridare e quando apro la bocca per farlo, non ci riesco e...poi mi sveglio!>>
    Haruvien aveva parlato in un fiato, stravolto dal pianto, dal rimorso e dalla vergogna, ora respirava affannosamente contro l'argento dell'armatura che copriva il petto del Vassallo, appannandolo con il suo respiro.
    Così nessuno ti sente gridare e nessuno ti fa domande sul sogno...e così tu non sei costretto a raccontare quello che ti succede e nessuno si insospettisce! pensò sgomento Jekyll.
    <<Haruvien, fai spesso questo sogno?>> chiese, in un sussurro, il Cavaliere del Nord.
    Il bambino annuì, senza parlare.
    Jekyll stava per fare un'altra domanda, quando Haruvien parlò ancora, gelando il sangue del Vassallo.
    <<Tutte le notti...anche stanotte!>> la sua voce era piatta, sembrava divenuta fredda ed insensibile <<E questa notte c'eravate anche voi e l'amico della Sacerdotessa...>>
    <<E che cosa succedeva in questo ultimo sogno?>> chiese Jekyll, mentre una profonda ruga di preoccupazione compariva sulla sua fronte.
    <<Dopo la morte di Arynn, avete osato cercare di fermarmi...ed io ho desiderato che anche voi trovaste la morte...così vi ho fatto combattere uno contro l'altro...è stato uno spettacolo bellissimo, tante luci, tanti colori, tante magie, ma alla fine BrightBlade è riuscito a passarvi da parte a parte con la sua spada e la vostra armatura è esplosa in una meravigliosa nuvola di polvere d'argento...voi eravate morto, ma doveva morire anche lui...allora ho voluto che il vostro amico capisse quello che aveva fatto e quando lo ha fatto si è disperato ed io ne ho gioito, ma volevo che morisse...allora si è spogliato delle sue armi, dicendo che lui non poteva tornare a casa e dire al vostro Re quello che era successo, che nessuno nel vostro paese lo avrebbe perdonato per aver ucciso un compagno, solo perchè un bambino glielo aveva chiesto...così, senza più protezioni, si è gettato sulla sua spada ed è morto chiedendo perdono a voi, al vostro Re ed a Dio...ed io mi sono sentito vincitore...>>
    Jekyll non trovò la forza di rispondere, la voce di Haruvien era cambiata, anche il suo modo di parlare era diventato più...adulto...come se fosse qualcun altro a parlare attraverso di lui...
    Il Cavaliere del Nord guardò Eoden, che si era mosso accanto a lui, durante l'ultima parte del racconto era divenuto irrequieto, come se avesse percepito che qualcosa non andava.
    <<Ora cerca di riposare, Haruvien!>> disse il Vassallo, mentre adagiava il bambino sul suo giaciglio <<Ti proteggerò io dai brutti sogni stanotte!>> aggiunse, strizzandogli un occhio.
    <<Io non voglio che Arynn muoia, cavaliere!>> disse il piccolo, guardando il cielo nero sopra la sua testa.
    <<Non temere, non le succederà nulla di brutto, Haruvien!>>
    <<Io non voglio che voi e l'amico della Sacerdotessa muoriate...io vi voglio bene!>> pigolò il fanciullo.
    Jekyll sorrise e, per un attimo, la sua espressione tornò serena.
    <<Anche noi te ne vogliamo, Haruvien, e non moriremo, stanne pur certo! Ora cerca di riposare, però, perchè domani ci aspetta una lunga giornata!>>
    Il bambino annuì, si girò su un fianco e dopo pochi istanti si addormentò profondamente.
    Devo parlare con Bright di questa faccenda...non mi piace per nulla!!!
    Perso nelle riflessioni sul racconto del piccolo Haruvien, Jekyll non si accorse del ritorno del Gran Maestro e della piccola Arynn.
    <<Siete troppo concentrato nei vostri pensieri, signore, avremmo potuto facilmente neutralizzarvi!!>> esclamò Arynn, divertita, ma a voce bassa per non svegliare il fratellino.
    Jekyll si sforzò di sorridere anche lui.
    <<E chi dice che non vi abbia sentito arrivare e non abbia riconosciuto le vostre auree, per cui ero tranquillo?>> chiese, sorridendo, il Vassallo dall'armatura d'argento.
    <<Davvero potete farlo?>> gli occhi della piccola Arynn divennero enormi per lo stupore e l'ammirazione.
    <Può darsi!>> rispose, appositamente sul vago, Jekyll <<Ma ora andate a nanna, signorinella, che domani ci aspetta una giornata lunghissima!!!>>
    Un po' seccata per non aver ottenuto una risposta esauriente, ma comunque di buon grado dal momento che era stanchissima, Arynn si infilò delicatamente sotto la calda coperta di lana, accanto al fratellino e si addormentò di colpo.
    Dopo aver appurato che entrambi i bambini fossero profondamente addormantati, BrightBlade richiamò Jekyll con un gesto, chiedendogli di seguirlo al limitare del cerchio di luce che veniva emanata dal focolare ormai morente.
    <<Cosa vi ha detto Haruvien? Sarete riuscito a darla a bere ad Arynn, ma a me sembra evidente che voi siate completamente sconvolto, amico mio!>>
    Jekyll annuì.
    <<Ve ne avrei parlato non appena si fossero addormentati, Bright!! Credo che le cose siano più complicate del previsto...>>
    Poi il Cavaliere del Nord raccontò al Gran Maestro dei sogni di Haruvien e, in modo particolare, dell'ultimo e del loro duello.
    <<E io devo aver percepito qualcosa...stavo pensando alle mie terre al Nord, in una di quelle giornate terse dove il cielo sembra fatto di zaffiri...poi una piccola nuvola ha oscurato il sole...e poco dopo Haruvien si è svegliato e mi ha toccato!>> concluse Jekyll.
    Il volto di BrightBlade era teso e duro: Jekyll aveva ragione, le cose erano molto più serie di quanto credesse e bui pensieri iniziavano ad affollarsi nella mente del Gran Maestro.
    <<Jekyll, ora andiamo a dormire, parleremo in seguito...ho bisogno di pensare e domani, come dicevate alla piccola Arynn, ci aspetta una giornata lunghissima!>>
    Jekyll annuì.
    I due Vassalli presero posto sui loro giacigli, ma nessuno dei due riuscì a dormire, i sensi tesi al massimo, pronti a scattare per qualunque cosa.
    Il sole, infine, sorse sul Katai e il clima, per una volta, si mostrò benevolo nei loro confronti. Il cielo era senza nubi e la terra del Katai si snodava davanti ai viaggiatori nei suoi colori più belli ed intensi. Ora che la luce era intorno a loro, i ricordi di quella notte sembravano lontani e meno brutti...proprio come Jekyll aveva detto ad Haruvien.
    Vassalli e bambini si mossero di buon mattino, dopo una colazione frugale, e la loro andatura fu spedita. Per due giorni e due notti viaggiarono, interrompendosi di frequente per far riposare i bambini. BrightBlade e Jekyll sorvegliavano, a turno, il sonno di Haruvien, ma nulla giunse a turbare il fanciullo fino all'ultima notte, in cui l'aura del bambino divenne improvvisamente nera ed imperscrutabile ed il suo sonno fu agitato e si interruppe bruscamente, quando il piccolo si mise di scatto seduto con la bocca spalancata in un grido muto di disperazione.
    Questa volta, i due Vassalli erano pronti, presero Haruvien in braccio e lo allontanarono da Arynn perchè potesse sfogarsi, senza destarla, poi, quando si fu calmato, lo rimisero a letto ed il resto della notte passò senza più alcun problema.
    La mattina seguente, BrightBlade, che per la prima volta aveva assistito agli incubi di Haruvien, era particolarmente taciturno ed impartiva le sue disposizioni in modo asciutto e perentorio: la preoccupazione cresceva velocemente nel suo cuore...non gli piacevano le cose che sognava Haruvien e ancora meno gli piacevano le cose che percepiva sul loro cammino.
    E aveva ragione...
    Quando il sole raggiunse l'apice del suo percorso nel mattino del terzo giorno, il piccolo gruppetto arrivò in vista del Tempio dell'Estate: una vasta ed agile costruzione di legno bianco, immersa in campi di bionde spighe di grano e circondata da alte mura. Un piccolo pennacchio di fumo nero si alzava da una delle torri di guardia del Tempio, ma nessun monaco si poteva scorgere sui camminamenti e, nonostante la posizione elevata su cui si trovavano, i Vassalli non riuscirono a scorgere niente e nessuno negli ampi cortili interni del Tempio.
    <<Siamo arrivati tardi!>> mormorò Jekyll.
    <<Forse no...>> rispose il Gran Maestro, allungando il braccio destro ad indicare delle piccole sagome che si muovevano freneticamente sotto la porta principale delle mura, spingendo una grossa sfera nera dalla quale fuoriusciva un vapore di colore verde smeraldo.
    <<Quanti ne vedete, Bright?>> chiese Jekyll, ben sapendo di non poter competere con la vista e le capacità del Gran Maestro.
    <<Il grosso è nascosto tra le spighe...>> rispose riflessivo, poi si volse verso l'amico, sorridendo <<Ce ne sono abbastanza per tutti e due!!>>
    [Modificato da @Jekyll@ 03/05/2010 12:55]





    Jekyll, Cavaliere del Nord

    Vassallo del Sommo Blue Dragon

    Membro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno

    Membro dell'Ordine dei Templari Sin Fein



    Trova nel tuo cuore la Fede e la Forza e con esse camminerai al di sopra del Destino
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