Gli Dei

I lupi ululavano famelici.
La folla avanzava rapidamente verso il castello sulla collina per cercare protezione e difesa; la luce delle torce rischiarava il sentiero nella notte scura, forniva calore e scacciava gli incubi dal cammino.
“Gli dei sono grandi!”, gridavano gli uomini, “Essi ci aiuteranno!” sussurravano le donne: con grida ed incoraggiamenti si facevano forza a vicenda, per evitare di pensare ai lupi e alla loro fame, e alle case che avevano lasciato.
Diverse volte bussarono ai portoni di legno del castello, ma nessuno giunse ad aprire loro, nessuno venne a porli al sicuro.

L’ululato dei lupi si faceva sempre più vicino, e la folla sempre più isterica.
“Dove sono gli dei, ora che ne abbiamo bisogno?” chiedevano alcuni.
Ma gli uomini avevano odiato gli Dei ogni giorno della loro vita, perché gli Dei erano inutili: un’appendice atrofizzata, scomoda e fastidiosa; e gli Dei, che nella loro ottusa onnipotenza avevano sempre servito l’umanità, se n’erano andati.

I lupi giunsero sulla collina.

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la runa del nord