00 02/10/2006 15:30
Passi a scuotere la terra, polvere ad accompagnare il cammino. Cielo e stelle: il giorno, il passo, la Via.
Un mantello color della terra, incrostato delle sabbie di una strada che si è snodata per un solo sentiero,

più doloroso di mille speranze; un bastone intagliato da mani antiche e dimenticate; una mano scarna come un

cadavere ad incontrare vento e pioggia...
Le porte del Regno si aprirono per Colei che Conosce le Rune.

Sapeva dove andare. Sapeva cosa, perchè farlo.
Le sue mani si tesero di fronte alle porte della Sala del Trono: neppure sfiorata, questa si aprì sotto la

pressione di un tocco risoluto, dolce.

La ragazza si inginocchiò di fronte ai seggi del Sommo, cadendo a terra come sfinita da un viaggio troppo

lungo per essere stato voluto, troppo inumano per essere stato amato. Dilaniata, non visibilmente, da mali

oscuri e tormentosi, trasse per un breve attimo un respiro profondo, rilassata nella tensione di ciò che stava

per fare, da sempre poco a proprio agio durante qualsiasi manifestazione pubblica del proprio essere. Dopo

attimi di esitante silenzio sussurrò alle antiche pareti della sala, di fronte al proprio Re, tutto ciò per

cui era tornata.

"Ho viaggiato per luoghi lontani, calcando sentieri pieni di luce. La primavera è trascorsa, portando con sé

l'estate: persone che mi sorrisero, che mi portarono lontana da me dopo avermi ingannata e raggirata senza

esserne consapevoli - volendo, dicevano, il mio bene.
Mi sono trovata nuovamente sola e nuovamente perduta, divisa e straziata tra due differenti mondi e luoghi,

finchè la notte non mi ha trovata, ridandomi me stessa.
Il ritorno è stato lungo e sofferto.
Non posso, con sommo rammarico e dispiacere, trattenermi a lungo, eppure questo è il luogo dove i miei passi

tendono, il luogo verso il quale camminare con la certezza di un riparo accogliente anche durante i giorni più

scabrosi. Non sogno: realtà questo Regno, realtà i suoi abitanti,
è per questo motivo che, ancora una volta, rinnovo il mio giuramento di fedeltà di fronte al mio Re. Non so

spendere buone parole in merito, eppure porterò in ogni mio andare tutto ciò che questo luogo rappresenta,

fino ai confini della mia vita.
Non mi potrei chiedere di meno. La bellezza trovata va condivisa, soprattutto se così preziosa e rara."

Alzatasi, uscì dalla sala con il vento autunnale. Lacrime e sangue caddero nella sabbia.




There will be another time for Us
Our Kingdom will grow Strong

In the Power of our King
We will fight and ever Die
He's the Keeper of our Reign
For Us He's Divine