00 03/01/2005 18:48
uthis camminava pensieroso per le vie del Regno, una notte come tante, quando ad un certo punto alzò gli occhi e vide, nella chiara notte stellata, un puntino che si avvicinava velocemente al Regno, un puntino a lui familiare, che gli incuteva in un certo qual senso timore.
Affrettò il passo senza distogliere gli occhi dal puntino e uscì dalle mura.
I GuardMan non dissero nulla, erano abituati alle passeggiate notturne di Uthis, in quell'ultimo periodo più frequenti del solito.
Il pallino cambiò direzione, si faceva più grande, e si dirigeva chiaramente verso di lui, lentamente.
Uthis gli stava andando incontro, la mano salda sulla sua spada sulla schiena, gli occhi fissi su quel puntino come se volesse bloccarlo o ucciderlo col solo sguardo.
Passò un'ora.
Poi Uthis riuscì a distinguere la figura, e gemette dal terrore, era proprio come credeva.
La profezia si era dunque realizzata, anche se a distanza di molti anni.
Una luce di una stella proprio sopra uthis lo illuminò, si formarono delle catene di luce che lo imprigionarono.
L'uomo abbassò la testa, conosceva perfettamente cosa sarebbe successo adesso. Sarebbe morto. Non c'erano kyle e kira a salvarlo stavolta, uno era morto, l'altro viveva in lui.
La figura si faceva più vicina, e più si avvicinava, più cominciava ad aprire la bocca e a cantare. Una soave musica melodiosa uscì dalla sua bocca e una voce suoave cominciò a recitare dei versetti di una canzone:

Un segreto del passato
presto sarà rivelato
I figli abbandonati e derisi
dagli dei si trovaron traditi


le parole erano in un'antica lingua che Uthis conosceva bene, e che riusciva perfettamente a capire.

Un figlio caduto
alla ricerca del mondo perduto
mille Demoni ha squartato
mille Angeli ha mangiato
infine davanti agli Déi si è trovato
per mendicar la sua vendetta


- Potete smetterla ora! - gridò Uthis, imbestialito.
Si stava dimenando come un animale in trappola, stava cercando di strappare con gli artigli e coi denti le catene di luce, senza riuscirci.
- E' inutile - continuò a cantare la figura, - le catene di luce vi terranno lì finché non vi mangerò! -
- Mangiarmi? Non mi faccio mangiare da una creatura che all'apparenza è tanto bella, tanto soave e attira con maniere dolci, io! - uthis allora prese in mano la spada, le catene si dissolsero.
La figura si posò davanti all'umano, rivelando il suo vero essere:
una falce in mano, uno scuro manto ed era impossibile vederne il volto:
- Sùskan e Demethri... - sussurrò a bassa voce uthis.
- Dopo che siamo stati mangiati da te ci siamo dovuti unire in un sol corpo... e adesso mangeremo della tua carne e avremo un nostro corpo! -
L'essere si preparò ad un affondo, uthis evitò con un salto ed estrasse Emery, atterrando alle spalle della creatura.
- Se correrete comincerete a sudare e non ci piace il sudore... -
Uthis si guardò attorno per capire come poter usare il terreno circostante in suo favore, e si accorse di essere in un cimitero.
- Ve ne siete accorto, eh? -
Un non morto si alzò da terra, era la figura di uno zombie.
La figura ammantata si sedette a terra, ad aspettare:
- Giocherete un po' con lui, fino a quando avrete voglia di giocare, dopodiché vi mangerò dopo avervi lavato nell'olio bollente e cotto a puntino. - disse poi con una voce gracchiante, ed una musica di morte uscì mentre parlava.
Uthis cominciò a lottare col non morto

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OT: questa storia si piazza dopo la ricerca di Aleena, dopo circa un mese dal ritorno al Regno, speriamo di fare un lavoro decente.
Ps = questa è la figura che era il puntino