Fuori dalla porta l'angelo trovò accovacciato il giovane arciere.
Era rannicchiato di fianco alla porta, ricoperto di sangue, con il volto nascosto fra le due mani.
Al suo fianco c'era una sciabola di buona fattura: completamente nuova e ripulita scintillava alle prime luci del giorno tanto da sembrare l'incongruenza lasciata da un pittore distratto.
'Cielo Tobia state bene?' si preoccupò Kyle.
'Ehm, sì' si scrollò rilassando le braccia in avanti 'insomma, sai com'è' sbadigliò 'schiacciavo solo un pisolino'
Si rialzò facendo scrocchiare la schiena da una parte all'altra, come tutte le mattine, come se anziché inzupparsi di sangue nemico avesse comodamente dormito.
'Nei boschi non c'è poi molto che non vada: esclusi dei posseduti mannari. Sono creature poco disciplinate che solitamente si spargono in piccoli branchi'
Proseguì tirando dei fogli molto curati nella loro rappresentazione del territorio.
'Ecco capire da dove partano i branchi e dove si rifugino nelle ore diurne è molto differente. Nelle ore diurne, infatti, non se ne incontrano.'
'Si spostano velocemente e disordinatamente: ne ho avvistati qui qui e qui' puntellò dei punti. 'e gli avvistamenti sono in tutta quest'area' disegnò una piccola circonferenza. 'senza dimenticare i villaggi desertici della giurisprudenza di Ocre tutti qui. Povera gente' il suo viso si era fatto serio
'Il centro, più o meno, ho pensato fosse qui. In mezzo alle montagne.'
'Porto notizie che ritengo cattive: i mannari non sono che gli esseri più inutili ed incapaci. La cosa è molto più grossa, molto.'
Grattando il vestito scrostava un po' di sangue.
E così proseguò a descrivere la situazione.
La catena montuosa era oggettivamente l'epicentro.
I mannari ed altre creature, da non morti a orchi, si stavano organizzando.
Vi erano dei vecchi tunnel utilizzati dai nani che si erano spostati sulle più ricche catene del nord. Lì sotto si stava organizzando qualcosa.
Tutti gli antichi ingressi dell'insediamento nanico erano stati fatti crollare o erano presidiati.
Ve ne era anche un principale: chiuso da un enorme portone l'antico ingresso di una roccaforte incrollabile.
Era rimasto lì, insieme altre fortificazioni, abbandonato quando quasi un secolo prima le miniere si erano esaurite.
Lì Tobia era stato scoperto: alcuni negromanti risvegliavano dei cadaveri dei mannari sterminati nelle sere precedenti. Ed evocavano anche alcuni demoni facendoli reincarnare in creature mostruose. Orchi, troll di montagna... le poche creature malvage dei dintorni che erano state ricacciate là sotto ora si erano moltiplicate.
Qualcosa non andava: quella parte di territorio era come schermata: solo entrando fisicamente lì si iniziava a percepire la presenza malvagia.
Così Tobia lo percepì. Mostruoso era uno dei primi demoni reincarnati. Il suo potere incrementava, sentiva come corrompesse ciò che lo circondava...
Un colpo solo al giorno, il più potente. Definitivo.
Se era quell'essere di cui parlavano gli angeli un colpo solo sarebbe stato definitivo.
E un colpo solo partì diretto al putrido essere sacrilego.
Il corpo iniziò ad essere percorso da piccole scariche elettriche. Il mostro si muoveva e la sua scorta di mannari si scagliò verso il giovane.
Il sol corpo era uno, certo, ma restavano ancora parecchi colpi a sua disposizione.
Il demoniaco avversario si dimenava. Era sollevato di quasi un passo... le scariche elettriche si rafforzavano. Poi un bagliore che coinvolse anche alcuni scagnozzi. Quello che restò fu cenere.
Ma la battaglia infuriava: i negromanti che avevano ceduto le loro anime per evocare il demone, erano accasciati a terra svuotati. Come loro le loro creature minori.
Ma non per questo i mannari erano diminuiti e con loro gli altri obbrobri vivi.
Tobia comprese di aver errato. Era impegnato su ogni fronte: senza margine di manovra essere un ottimo combattente nella lunga distanza non era un pregio.
Ma soprattutto alcuni nemici, per la prima volta, potevano spargere la voce dell'intruso. Addio effetto sorpresa per la spedizione vera e propria: questo era il peggior fallimento che potesse ammettere. Più della morte.
Tanto valeva darci dentro.
Esistevano ancora molti colpi a disposizione, il secondo più potente faceva al caso suo nelle mischie, solo, circondato da nemici.
Muro di fuoco: un dardo sulla sua testa che si apriva e faceva ricadere un muro di fuoco tutto attorno a sé. Però un nerboruto orco era abbastanza vicino da entrare nel corpo a corpo.
Uccidere un orco con piccoli pugnali. Un lavoro duro.
E sporco.
Il muro si stava già affievolendo: dall'esterno pareva non ci fossero più tentativi di sfondarlo.
Ripetè il colpo, poi dall'interno scagliava a caso dardi incendiari ed esplosivi. L'arco obbediva ma il limite era vicino.
Uscì dal muro: gli mancava l'ossigeno, ormai era quasi del tutto spento. Fuori sembrava che si fosse radunato l'Inferno per lo spuntino di mezzanotte.
Il secondo elemtento dell'arco era l'Aria, che con il Fuoco componeva il terrificante potere folgomante che ahimé aveva già sfruttato.
Ma con dei turbini d'aria riusciva a scansare dei nemici e crearsi un passaggio disperato.
Soprattutto c'era un secondo demone reincarnato. Un segugio, resistente, veloce più di ogni altra creatura avesse mai incontrato. Ne sentiva altri. Col numero era annullato ogni vantaggio.
Così provò un ultimo disperato stratagemma. Un mero di fuoco e un turbine sotto i piedi.
Il muro era quasi istantaneo, dannazione restava poco per il secondo dardo. E il secondo dardo non sapeva nemmeno quanto sarebbe servito: il turbine a terra lo avrebbe scalzato da suolo e scagliato via.
Lo avrebbero visto? Sarebbe stao sufficientemente lontano?
Dal portone ormai infernale sembrava potesse uscire ancora di peggio. Ed era già braccato da un secondo demone.
Dannazione il demone ucciso dal suo colpo migliore non era il pezzo grosso che credeva di trovare: aveva sottovalutato la voce allarmata di Kia.
Il dardo si stava per aprire nei suoi bagliori infuocati. Fu scagliato dallo sbalzo d'aria del secondo. Per fortuna non prese fuoco come temeva ma l'impatto fu durissimo.
Se non sbagliava era sopra al portone.
Aprì gli occhi e i due demoni alzarono le mani in direzione del falò che esplose.
Sogghignarono: 'stupidi eroi di bluedragon così finisce la loro bravura. Ben fatto miei schiavi: attacchino pure e attacchino in forze! Il Maestro ci aspetterà nel suo covo, per ogni nostro caduto rimarrà un suo servitore più forte!'
Aveva udito perfettamente mentre già alcuni negromanti ricomponevano le mie vittime. Salvo il demone, le ceneri del demone.
Sentì perfettamente che c'era un filo ad unire tutte quelle creature mentre nel palato l'erba mistica sprigionava i suoi poteri rigeneranti: erano gli sconfitti delle ere passate riportati in vita con un'unica orribile matrice.
Non c'era però traccia di quell'unica matrice.
Un'ombra lunga si proiettò sopra il campo di battaglia. Non scorreva sufficiente energia per risvegliare ogni corpo esanime.
A ristabilire i sacrileghi equilibri era giunta quell'ombra.
'Ecco, dev'essere lui!' sospirò Tobia. 'Ma cosa...'
Si getto all'inseguimento: doveva comprendere da dove partisse quell'energia. Non giungeva dal portone ma più in là, più in alto.
L'onda era proiettata con una parabola curva: oscurava le stelle, aveva la direzione.
Così cinque ore dopo trovò un piccolo uscio, l'ingresso di una caverna. Dentro era come se non vi fosse nulla.
Eppure la parabola era precisa nella sua memoria. esistevano due vette più alte, ma erano completamente fuorirotta.
E l'altezza era quella.
'Bene Kyle abbiamo un vantaggio straordinario: avreste sbagliato completamente nel dirigervi all'ingresso principale. Non è quella la porta che cercate.' mostrò veloce il percorso corretto, gli assembramenti nemici, i punti di avvistamento.
'Non posso essere più preciso, il giorno sopravanzava e le energie scemavano. Non credo che ciò a cui date la caccia sia sempre presente: ho compreso di quale porta parlate. La chiude e la riapre. Serve un diversivo per farla aprire. Tutti i combattenti che possono serviranno: ho avvertito in Gilda Paladini. L'attacco è già stato approvato dal Sommo: crede che il compito più importante spetti di diritto a voi e ai vostri familiari, e la missione di diversivo è più consona a dei giovani che ancora si devono far le ossa...' sospirò. 'Partiamo entro prima, ho comprato questo stupido ferro.' mostrò la sciabola nuova 'Spero di non doverla usare, di certo è meglio che scavare nello stomaco di un orco con due piccoli pugnali'
'No. Se partite ora non sarà utile. Alla luce del sole quella soglia non può ancora dischiudersi.' avvertì Kyle dalla sua esperienza. Le bianche ali erano distese poco fuori dall'ingresso, in mano reggeva il bastone: di certo non era più il bastone a reggere lui.
'Sir Kyle seguite il mio ragionamento: parte delle creature subisce ancora un forte handicap dovuto al sole. Ho percepito un totale di cinque, forse sei di quei demoni. Nella biblioteca ho avuto informazione che maturano la capacità di vivere in questo mondo solo poco alla volta. Non credo che si azzardino, non per primi.' prese un'altra cartina con segnati due schieramenti. Rispetto alla catena sembravano così piccoli... 'Atteccheremo qui e qui, di giorno. Falceremo senza troppi rischi molti dell'avanguardia. Quando calerà la notte la musica cambierà.'
mostrò un'altra cartina zeppa di piccole croci rosse 'Ogni croce è lo sbocco possibile di uno dei vecchi tunnel dei nani. Da ogni dove i due schieramenti verranno attaccati.' e puntò un dito su un pendio. 'Questa è la nostra speranza: anziché attaccare il portone i due schieramenti si rifugeranno e compatteranno qui. Terra detritica e argillosa: pendii dovuti a valanghe e materia di scarto delle miniere. Tatticamente è il punto più difendibile dell'intera catena, non sbucano tunnel, inoltre fino all'ultimo sembrerà che puntiamo all'ingresso principale.'
'Quindi al sopraggiungere della notte saranno là... ma circondati... in trappola!'
'Questo è esattamente ciò che serve. La porta si aprirà per oscurare il campo di battaglia e riaccendere i lumi spenti dei caduti nemici. Occorre loro una vittoria fulminia. Devono pensare che sono stati sottovalutati e muoversi in modo tale da non permettere che il Regno si organizzi con maggiore cura. Occorre che quella dannata porta si apra e per tutti le anime perse che andiamo a liberare occorre che voi siate là.'
Tobia fissava Kyle. 'Ora manca solo un punto. Il Sommo ha affidato dei compiti e ha fiducia. Ha fiducia nel mio responso, fiducia nei primi volontari, fiducia in voi angelici. E io so perfettamente che un intervento suo e dei suoi Vassalli più potenti sarebbe così dirompente da rendere quella catena vede e lussureggiante in poche ore. Sento l'importanza della prova ed è un onore poterla sostenerla anziché stare a guardare.'
Deglutì, qualcosa comunque non andava. 'Ebbene ho chiesto se fosse logico che fossi io a guidarvi all'ingresso vero. Il Sommo crede che siate voi a decidere se volete la compagnia di altri volontari. Le cartine sono sufficientemente chiare e ogni Aquila Bianca conosce esattamente come muoversi. Mi sono reso conto che non sono indispensabile e visti i miei errori affido a voi la scelta se portarmi o meno'
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E così ricominciano le scuole e un solo pc diventa poco. Per fortuna ho potuto scrivere a quest'ora visto ke guardano SkullsII.
Cerkerò di seguire ancora questa avventura!! Insomma nn c sono Vassalli pronti a passare la porta con Kyle e me??
Se nn mi porti vedrai ke guerra al portone, sarai invidioso!
Tobia di Griferia
Aspirante Vassallo del Regno di Blue Dragon
Ottimo Arciere, Pessimo Spadaccino,
Esploratore e Cartografo