00 10/02/2018 14:02
Oggi 10 febbraio, nel "giorno del ricordo", mi sono chiesto: "parliamo di foibe"?
Per gente come il sottoscritto che si occupa da una vita di verità storiche, assistere allo scempio mediatico su questo argomento è una sconfitta della giustizia.
Non se ne parla, non è politically correct parlare e divulgare gli orrori delle foibe, dei gulag e delle fucilazioni comuniste. Mentre si legifera, anche giustamente, contro l'apologia del fascismo, non si fa altrettanto per l'ideologia comunista che ha fatto nella storia e in totale, più morti del nazi-fascismo. Inoltre si fa a gara ad occultare il più possibile queste altre realtà parallele e uguali ai lager nazisti.
Due pesi e due misure, come sempre.
E come sempre il motivo è lo stesso, gli interessi che ci sono dietro, sia nel diffondere che nel censurare alcune verità storiche.
Allora vogliamo parlarne? Avete il coraggio di ammettere l'orrore dell'ideologia comunista? Oppure volete voltarvi come al solito dall'altra parte e continuare a strillare slogan antifascisti e a prendervela con un immaginario nemico che non esiste più? (Ad eccezione di singoli squilibrati che ogni tanto provocano qualche ferito delirando su mussolini... ma si tratta pur sempre di singoli episodi molto meno frequenti di squilibrati islamici che fanno stragi inneggiando al Corano, ma su questi non si deve generalizzare, giusto?)
[Modificato da Sommo Ostri 10/02/2018 14:05]




"Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi d'estate." (G.K. Chesterton)