00 21/11/2016 22:42
Buonasera a tutti.

Come in molti ben sapranno il 4 dicembre tutti gli italiani saranno chiamati a votare in occasione del referendum confermativo fortemente voluto dal nostro attuale governo. Pur essendo lontano dal mio paese svariate migliaia di chilometri, la tensione per tale votazione è palpabile fin da qui, in quando tale referendum, qualora vincesse il sì, porterebbe a notevoli cambiamenti nella nostra attuale carta costituzionale; proprio per quest'ultimo motivo, negli ultimi mesi ho notato che si è venuto a creare in Italia non solo un clima di tensione tra i sostenitori del sì e quelli del no, ma anche un clima di confusione, in quanto le ragioni per scegliere l'una o l'altra opzione vengono costantemente confuse da testate giornalistiche, politici e presunti esperti. Con tale discussione perciò mi prefiggo lo scopo di elencare in maniera precisa e documentata (1) quali norme verranno modificate e come esse influenzeranno il nostro attuale sistema istituzionale nel caso in cui il referendum ricevesse una maggioranza di sì.

Iniziamo con alcuni dettagli tecnici: tale referendum è confermativo e perciò prevede la maggioranza semplice (2), motivo per cui sarà valido a prescindere dal numero di votanti. Ergo, se si vuole influire sul risultato, bisogna necessariamente uscire di casa e votare perchè non esiste nessun quorum percentuale da soddisfare.
Tale voto è rivolto non solo agli italiani residenti in Italia ma anche agli italiani residenti all'estero; io infatti ho già ricevuto dal nostro consolato l'apposita scheda su cui votare.

Ma entriamo nel vivo del discorso:
Il quesito che il 4 dicembre verrà proposto agli italiani è il seguente:

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente ’disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.

Il testo del quale si tratta è il c.d. Decreto Boschi (dal nome della ministra che lo hai ideato) ed è stato approvato alla Camera con 361 voti a favore e 7 contrari (3). Tale quesito è stato oggetto negli ultimi mesi ad una serie di ricorsi presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, in quanto è stato giudicato da alcune forze politiche troppo tendente al sì piuttosto che al no (4). In ogni caso, al di là delle polemiche in merito, il nocciolo del quesito potrebbe essere riassunto dalle parole: "Vuoi tu cittadino confermare le modifiche apportare alla Costituzione dal Decreto 15 aprile 2016?" Motivo per cui, al fine di capire cos'è che si va a votare veramente, un'analisi di tale documento risulta imprescindibile.

Io ho letto personalmente l'intero decreto ed è mia ferma opinione che qualsiasi italiano assennato debba leggerselo con calma in privato per capire esattamente cosa si va a votare. Siccome però il decreto è molto lungo, in questa sede non ho né lo spazio né il tempo per analizzare ogni singola modifica apportata esso. Per tale motivo mi soffermerò in questa sede esclusivamente sui caratteri più importanti e controversi della riforma. Per chi volesse leggersi (e questo lo consiglio vivamente a tutti prima di continuare) il testo completo della riforma lascio il seguente link, all'interno del quale è contenuto non solo il testo per intero ma anche spiegazioni modifica per modifica sul significato di ciascuna norma. In tal modo anche chi non mastica l'avvocatese sarà in grado di capire cause e conseguenze.

www.forexinfo.it/testo-riforma-costituzionale-referen...

Tornando al tema principale, i quesiti su cui è stato posto particolarmente l'accento in questi mesi sono:

1) Trasformazione del Senato della Repubblica.

2) Abolizione del CNEL.

3) Riforma del Titolo V della Costituzione.


1) Trasformazione del Senato della Repubblica.

Questa è sicuramente la modifica principale che la riforma andrebbe a fare in campo costituzionale. La trasformazione del Senato, compiuta attraverso la modifica di alcuni articoli costituzionali, prevede che l'attuale Senato composto da 315 membri venga ridotto a soli 100. Cambia inoltre la sua composizione, in quanto i Senatori, invece di avere l'incarico esclusivamente di Senatore e di essere eletti direttamente dai cittadini (e dal Presidente della Repubblica per quanto riguarda i Senatori a vita), verrà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 senatori di nomina presidenziale, i quali saranno quindi eletti secondo le modalità previste per la loro carica e scelti per entrare in Senato dagli organi territoriali di appartenenza. La durata dei senatori non sarà più di 5 anni, in quanto i senatori nominati dal Presidente della Repubblica rimarranno in carica per soli 7 anni, mentre il mandato degli altri cesserà col cessare della loro carica territoriale di sindaco o consigliere. Verrà anche eliminata l'immunità parlamentare per i senatori, la quale verrà ridotta alla sola Camera dei Deputati (5). Cambierà inoltre la funzione del Senato, in quanto l'attuale bicameralismo perfetto, caratterizzato da una serie di rimandi tra Senato e Camera dei Deputati al fine di correggere dettagli di una legge e rimandarli poi all'altra camera per la loro approvazione (la c.d. "navetta parlamentare" (6)), scomparirà. Esso verrà sostituito infatti da un bicameralismo "imperfetto", in quanto le soli leggi ordinarie verranno modificate esclusivamente dalla Camera dei Deputati, mentre per l'approvazione di leggi particolari, come la ratifica di leggi europee, la navetta parlamentare continuerà ad essere presente.

Chi sostiene il sì loda tale riforma in quanto permette da un lato di ridurre i costi della politica riducendo il numero di parlamentari e dall'altro di accorciare il ben noto lungo processo di approvazione delle leggi ordinarie (le quali costituiscono la maggior parte delle leggi poste all'attenzione del Parlamento) eliminando la navetta parlamentare (7).

Chi sostiene il no afferma invece che la riduzione dei costi non sarà così alta e che il mantenimento della navetta parlamentare per determinate leggi porterà alla creazione di diversi procedimenti che complicheranno la situazione (8).


2) Abolizione del CNEL.

Il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) è un organo previsto dalla Costituzione all'art. 99. Esso consiste di 65 membri e le sue funzioni sono quelle di esprimere pareri e promuovere iniziative legislative. Di tale ente viene criticata l'utilità, in quanto i suoi pareri sono forniti solo se richiesti e non risultano comunque vincolanti. Inoltre, le iniziative di legge proposte dal CNEL nei primi 50 anni di attività sono state solo 14 (9) e nessuna di queste si è mai tradotta in una legge vera e propria. Per tale motivo la riforma ne prevede l'abolizione, con un susseguente risparmio in capo alla spesa pubblica.

Chi sostiene il sì loda la riforma in quanto afferma che oltre ad abolire un ente dimostratosi superfluo si avrà un risparmio che è stato individuato tra i 15 ed i 20 milioni di euro (10).

Chi sostiene il no afferma che in realtà i costi di tale organo sono molto inferiori rispetto a quelli indicati ed inoltre molti dei dipendenti che ci lavorano dovranno essere ricollocati piuttosto che licenziati (11).


3) Riforma del Titolo V della Costituzione.

La riforma del Titolo V della Costituzione è purtroppo una delle storie più tormentate della Costituzione Italiana. Per chi non lo sapesse infatti sia lo Stato, tramite legge ordinaria, sia le Regioni, tramite leggi regionali, hanno facoltà di legiferare. In tale contesto il Titolo V dovrebbe andare a chiarire in quali materie può legiferare uno ed in quali può legiferare l'altro. Tuttavia, nonostante i numerosi tentati o riusciti interventi sul tale titolo, tale disciplina rimane ancora confusa, dando adito a casi di pronunce da parte della Corte Costituzionale per dire cosa spetti legiferare allo Stato e cosa legiferare alle Regioni (12). La riforma posta in atto dal referendum si propone di chiarire la situazione riducendo tempistiche nella formulazione delle leggi e costi in procedimenti posti in essere dalla Corte Costituzionale.

Chi sostiene la riforma afferma che con tale disposizione verranno chiarite le competenze e si ridurranno tempi e costi (13).

Chi sostiene il no afferma invece che in realtà la modifica non chiarirà la situazione ma semplicemente provocherà un accentramento di potere in capo allo Stato (14).


Critiche alla riforma:

Oltre a quanto già affermato, il Decreto Boschi prevede altre serie di disposizioni, relative alle quali mi limito a riportare le critiche principali.
- Il combinato disposto di Italicum e Referendum rischia di dare troppo potere ad una maggioranza ed al suo leader (15).
- Viene creato un Statuto delle Opposizioni volto a tutelarle ma sarà deciso dai membri della maggioranza (16).
- La riforma non è legittima perchè approvata da un Parlamento eletto con una legge elettorale dichiara incostituzionale dalla Corte Costituzionale (17).
- Il numero di firme necessario per la presentazione di progetti di legge di origine popolare verrà innalzato da 50.000 a 150.000, rendendolo più difficile.
- La riforma è molto simile a quella presentata nel 2006 dall'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (18).

Per completare la mia trattazione riporto 3 video che io ritengo fondamentali al fine di valutare i pro e i contro della Riforma:








Concludo infine riportando un elenco di alcune delle personalità eminenti a favore del sì o del no:

Sostenitori del sì:

- Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri.
- Maria Elena Boschi, Ministro delle Riforme.
- Sergio Napolitano, Ex-Presidente della Repubblica (19).
- Barack Obama, Presidente uscente degli Stati Uniti d'America (20).
- Roberto Benigni, pensatore, attore, regista e premio oscar (21).

Sostenitori del no:

- Marco Travaglio, giornalista e direttore de "Il Fatto Quotidiano" (22).
- Beppe Grillo, Guida del Movimento 5 Stelle (23).
- Silvio Berlusconi, Presidente di Forza Italia (24).
- Stefano Rodotà, primo Garante della Privacy ed emerito costituzionalista (25).
- Gustavo Zagrebelsky, professore ed emerito costituzionalista italiano (26).

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(1) La mia trattazione si basa principalmente sulle informazioni contenute nei seguenti articoli. Ove la fonte sia diversa lo segnalerò tramite riferimento a piè di pagina:
www.forexinfo.it/Referendum-costituzionale-2016-cosa-votare-si-o-no-come-...
www.internazionale.it/notizie/2016/10/17/referendum-costituzionale...
(2) Art. 138 c.1 Cost.; www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/elezioni/app_notizia_22...
(3) www.repubblica.it/politica/2016/04/12/news/riforme_voto-13...
(4) www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-10-20/referendum-tar-lazio-ricorso-inammissibile--110516.shtml?uuid=...
(5) Art. 9 del Decreto.
(6) it.wikipedia.org/wiki/Navetta_parlamentare
(7) www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-07-26/le-navette-parlamentari-non-ci-sono-piu-081311.shtml?uuid=...
(8) www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/08/referendum-costituzionale-il-rischio-del-sistema-litigioso-tutti-i-conflitti-tra-istituzioni-che-potrebbe-creare-la-riforma/...
(9) www.liberoquotidiano.it/news/italia/11583853/Il-Cnel-costa-20-milion...
(10) www.forexinfo.it/Cnel-cos-e-quanto-costa
(11) www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/19/cnel-abolirlo-fa-risparmiare-20-milioni-non-e-vero-costa-87-milioni-4-dei-quali-di-personale-che-verra-solo-trasferito/...
(12) www.ilpost.it/2016/11/13/referendum-guida-riforma-titolo-v/
(13) Matteo Renzi, vedi video N.2
(14) Gustavo Zagrebelsky, vedi video N.2
(15) www.italiachecambia.org/2016/06/referendum-riforma-costituzionale-italicum-cosa-camb...
(16) Gustavo Zagrebelsky, vedi video N.2.
(17) www.repubblica.it/politica/2014/01/13/news/consulta_arrivate_le_motivazioni-7...
(18) www.forexinfo.it/Referendum-costituzionale-riforma-Renzi-Berlusconi-c...
(19) www.corriere.it/referendum-costituzionale-2016/notizie/referendum-costituzionale-2016-napolitano-sono-trent-anni-che-aspetto-questa-riforma-362c1cb2-b009-11e6-a471-71884d4109...
(20) www.corriere.it/politica/16_ottobre_18/usa-obama-accoglie-renzi-casa-bianca-b336092e-9534-11e6-8f55-24146b53ed...
(21) www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/benigni-il-no-vince-al-referendum-peggio-della-brexit-w8T9SvEGKL6w5yMmlMqjrK/pag...
(22) Vedi video 1.
(23) www.repubblica.it/politica/2016/11/21/news/referendum_di_maio_se_vince_il_no_subito_al_voto_niente_governo_di_scopo_-15...
(24) www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-11-11/referendum-berlusconi-no-fare-riforma-utile-paese--150730.shtml?uuid=...
(25) Vedi video 3.
(26) Vedi video 2.