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Il giovane mago Carion era entrato nella prestigiosa Locanda del Regno dove lo attendeva un meritato riposo. Entrò nella sua stanza, si liberò del suo equipaggiamento e si gettò a peso morto sul suo giaciglio, completamente esausto. <<Non posso crederci che ce l'ho fatta...>> pensò il mago <<Fino a un po' di tempo fa non mi sentivo pronto, mi sembrava un traguardo impossibile, irraggiungibile, ma ci sono riuscito...>> Carion accennò appena un sorriso. <<Sono diventato un Aspirante Vassallo...>> Dopodiché estrasse dal taschino interno della sua lunga camicia un piccolo ritratto dove vi erano un uomo, una donna e due ragazzini identici, molto somiglianti a Carion. Il ragazzo si concentrò sui ragazzini <<Mi sarebbe piaciuto condividere tutto questo con te... pensò ancora il giovane mago. Poi ripose il ritratto e, poco prima di arrendersi al sonno pensò ancora <<Se penso a tutto quello che ho dovuto passare...>>

Alcuni giorni fa:

Sembrava una giornata come tutte le altre nel tranquillo e pacifico villaggio di Vetoio, ma non era così. Quel giorno era morto il capomastro, una persona nobile e dal cuore gentile. Carion era presente al suo funerale, dove erano presenti molte altre persone. Due anni prima il giovane mago, appena arrivato al villaggio, salvò sua figlia da dei mostri, più precisamente tre goblin ed un orco, che riuscì a sconfiggere abbastanza facilmente, pur riportando qualche leggera ferita. Da allora il capomastro, come infinito ringraziamento, lo accolse come un figlio nella sua casa. Era un duro colpo per Carion sapere che l'anima di quella magnifica persona si era spenta per sempre.
Più tardi lo stesso giorno, Carion si avviò verso la sua dimora, dove il capomastro lo aveva invitato a restare fino a quando egli avrebbe voluto. La sua dimora era molto grande, con due piani e molto ben curata. La sua era una famiglia benestante. Il ragazzo entrò in casa, dove dentro lo attendeva la figlia, oramai orfana. Era anch'ella una ragazza molto giovane, sui 14 anni. Aveva dei lunghi e lucidi capelli castano chiaro che le scendevano quasi fino al girovita, profondi occhi azzurri come il mare cristallino, vestiva con un elegante abito stretto celeste che le rialzava il petto. Al collo portava una croce apparentemente d'oro. << Eccovi Carion, vi stavo aspettando. >> disse la giovane << Salve Mifea, perché mi avete fatto chiamare? >> Domandò Carion con aria piuttosto dubbiosa. La ragazza chinò il capo << Come ben sapete, mio padre è morto per una grave malattia... >> << Si, e non sapete quanto mi dispiaccia, per voi e per lui... >> Disse il giovane mago con tono quasi rassicurante << Non c'è bisogno che vi scusiate, non è affatto colpa vostra... >> replicò la giovane << ...ma comunque volevo farvi vedere una cosa... >> Mifea prese una lettera e la porse a Carion. Il mago la prese incuriosito << Avanti, leggetela... >> disse Mifea. Il mago aprì il foglio e cominciò a leggere la lettera: <<Cara Mifea, se state leggendo questa lettera vuol dire che mi è successo qualcosa. Sapete, da quando vostra madre è passata a miglior vita voi siete l'unica cosa cara che mi è rimasta. Siete il miglior miracolo che mi potesse mai capitare. In questa lettera vorrei dirvi che il destino a volte è crudele, ma non è un buon motivo per arrendersi. La vita presenta molte difficoltà che vanno superate. Volevo solo dirvi che, qualunque cosa mi sia successa, non dovete assolutamente abbattervi; certo, sicuramente in questo momento starete soffrendo, ma la vita va in un solo senso, in avanti. Vivete la vostra vita nel migliore dei modi perché essa è il solo regalo che non riceverete una seconda volta. Il Signore Iddio ci ha fatto il regalo più bello che potesse fare a noi uomini e non va assolutamente sprecato. Ricordate sempre che solo dopo la tempesta viene l'arcobaleno. Nel mio baule potrete trovare qualcosa che potrebbe interessarvi, la chiave si trova in fondo a questa lettera. Vi voglio bene e ve ne vorrò sempre.>> In fondo alla lettera c'era la firma del padre di Mifea insieme a dei numeri, XVIII, II e I. Dopo aver letto la lettera, Carion la riporse a Mifea << Me l'ha data poco prima di morire... >> disse con un tono di tristezza la giovane << Comprendo benissimo quello che provate, Mifea... >> rispose il giovane mago << Non è affatto facile perdere qualcuno che ti sta veramente a cuore... anzi, al contrario, quando credi di aver superato quel momento torna più forte di prima... >> << State parlando della vostra famiglia, vero? >> chiese la ragazza. Carion estrasse dal taschino interno sinistro della sua lunga camicia un piccolo ritratto e la fece vedere a Mifea. All'interno di questo ritratto vi era Carion assieme ad un altro ragazzino identico a lui e dietro di loro un uomo ed una donna, i suoi genitori. << Voi non parlate spesso della vostra famiglia Carion, anzi, direi che non ne parlate quasi mai. Non vi biasimo se c'è qualcosa che vi turba. >> Il mago stette in silenzio per qualche secondo, poi disse: << Immagino che conosciate il Regno di Blue Dragon. >> << Certamente. >> replicò Mifea annuendo << Mio padre era un Aspirante Vassallo, uno dei migliori, ed anch'egli come me era un mago... >> disse poi il giovane Carion << Therus D'Avalia era il suo nome, ma veniva chiamato da tutti Darkhunter, Cacciatore dell'Oscurità. Durante uno dei suoi viaggi si fermò in un piccolo villaggio poco più a nord di Vetoio. Un giorno questo villaggio subì un assedio da parte di un numeroso branco di mostri, mio padre riuscì a sconfiggerli tutti da solo e da allora il villaggio venne ribattezzato Avalia, in onore di mio padre. >> << Ma certo! >> Lo interruppe Mifea << Il villaggio di Avalia! Lo conosco, ci sono stata un paio di volte. >> L'espressione di Carion si fece piuttosto sorpresa << P-perdonatemi l'interruzione, prego, continuate pure... >> disse poi la ragazza con un tono basso. Carion poi riprese: << Mio padre si innamorò di una giovane contadina, per lui, anche se era di nobili origini, non contavano affatto le classi sociali. Ben presto si sposarono ed ebbero due figli... >> Mifea riguardò il ritratto << Quindi questo qui è vostro fratello... è identico a voi! Non sarete mica...? >> << Esatto. >> rispose il mago << Siamo gemelli. >> Lo sguardo di Carion si era fatto più triste e perso nel vuoto. Mifea lo riportò alla realtà: << Potreste riprendere la storia per favore? >> << Certo. >> Il giovane riprese a raccontare: << Mio fratello si chiamava Derion, siamo sempre stati molto uniti sin dalla nascita, anche se, sebbene di aspetto siamo uguali, avevamo un carattere totalmente diverso. Sin da fanciulli sembravamo avere talento per le arti magiche, sicuramente avevamo preso da nostro padre, che ci ha allenato sin dall'infanzia nell'addestramento della magia. Naturalmente all'inizio eravamo un po' fiacchi, ma nostro padre comprese sin da subito il nostro talento e, dopo alcuni anni, siamo riusciti a padroneggiare la magia, anche se non completamente. Al nostro tredicesimo compleanno, nostro padre ci fece un regalo molto speciale: due Bastoni magici. >> << E' quello che portate dietro la schiena? >> Chiese incuriosita Mifea << Si. >> Rispose il ragazzo estraendo il suo Bastone << Questo è il Bastone del Sacro Fulmine. Nostro padre ne aveva tre in tutto, uno suo ed altri due che ha regalato a noi. Abbiamo sempre avuto talento con la magia, ma in particolare eravamo specializzati, come nostro padre, nelle magie del Fulmine .>> << L'ho notato... >> replicò Mifea << Avete sempre avuto una certa preferenza in quel tipo di magia, anche quando voi mi salvaste da quei mostri la prima volta che ci siamo incontrati avete scagliato contro l'orco un potente fulmine. >> << Si, quello finora è il mio incantesimo più potente. >> Disse Carion, dopodiché riprese la storia << Un giorno, io e mio fratello andammo nel bosco per svolgere una missione per contro di nostro padre, invece di andare egli stesso decise di mandare noi, perché oramai avevamo imparato a padroneggiare la magia e dovevamo mettere in pratica i suoi insegnamenti, era certo che saremmo riusciti nella missione, ed aveva ragione. Però, quando tornammo al nostro villaggio, trovammo uno spettacolo che non avremmo mai voluto trovare... >> Carion ebbe un cambiamento in volto e Mifea si accorse subito che era successo qualcosa di decisamente poco piacevole << Il villaggio era...completamente raso al suolo, case distrutte, botteghe in fiamme, centinaia di corpi privi di vita giacevano immobili vicino a quello che restava dei loro beni... >> << Oh mio Dio... >> si lasciò sfuggire la giovane ragazza << Fu un autentica trafittura nell'anima scoprire che neanche i nostri genitori erano sopravvissuti a quella tragedia... restammo ore lì a compiangere la perdita della nostra casa, dei nostri cari, di tutto quello che avevamo. Mio fratello fu accecato dalle tutte emozioni negative, odio, rabbia, frustrazione, vendetta. Cessò di credere ad ogni cosa e passò al lato del Male, andando completamente contro agli insegnamenti di nostro padre. Accennava al fatto di diventare uno Stregone, per acquisire maggior potere e per prendersi una spietata vendetta contro chi aveva combinato quel macello. Tentai con tutte le mie forze di fargli cambiare idea, ma senza risultato, ormai aveva preso la sua decisione, sicuramente una delle peggiori, ed oltretutto voleva che anch'io diventassi uno Stregone come lui, che imboccassimo l'oscuro sentiero del Male insieme...! >> << Ma voi non gli avete dato ascolto... giusto? >> Chiese nuovamente Mifea << Giusto. >> Rispose Carion << Io decisi di rimanere fedele agli insegnamenti di mio padre e di combattere il Male a costo della mia stessa vita, non di passare dalla sua parte! Quindi le nostre strade si separarono e mai più ci siamo rivisti da quel nefasto giorno. Oltre ai miei genitori, avevo perso anche un fratello. >> L'espressione di Mifea si fece sempre più dispiaciuta << Mentre lui se ne andò chissà dove io decisi di recarmi qui a Vetoio. Il resto lo conoscete già. >> Concluse infine Carion. << E' una storia tristissima... >> replicò la giovane Mifea << Ma quale terribile forza aveva spazzato via addirittura un Aspirante Vassallo?! >> << Non ne ho la più pallida idea... >> disse Carion con un tono e con un'espressione quasi privi di vita << Credetemi, non passa giorno che questo terribile ricordo non mi tormenti. >> Dopo aver detto questo, Carion riacquistò il sorriso, sembrava come rinato, pieno di una nuova speranza << Mifea, vostro padre aveva perfettamente ragione. Anche provando un tale dolore non bisogna mollare! Altrimenti si finisce come mio fratello, si finisce per cadere nelle nere grinfie dell'Oscurità. >> Mifea mutò il suo volto in un'espressione sorpresa ed allo stesso tempo colma di speranza. Poi il giovane mago si avvicinò di più alla ragazza << Anche quando tutto sembra perduto c'è sempre un modo per venirne fuori! Anche nelle situazioni più disperate si può avere Speranza, l'ho imparato semplicemente vivendo. >> Il giovane si fermò un attimo, poi riprese << Conoscete la storia della Fenice Blu? >> << Certo, i più potenti Vassalli mai esistiti... >> Rispose Mifea mantenendo sempre la stessa espressione, poi Carion continuò << Quando il mondo sembrava essere completamente nelle grinfie dell'infimo Red Dragon, l'umanità sembrava avvicinarsi sempre di più al suo epilogo, ma alla fine l'umanità ha trionfato! Ricordate sempre, Mifea, che la Speranza è l'ultima a morire! >> Mifea mutò nuovamente il suo volto in un leggero sorriso, quasi commosso << Avete ragione, Carion... >> replicò la ragazza << Quando mio padre è morto mi sono sentita malissimo, come se la mia vita non avesse più significato... ma voi mi avete nuovamente infuso in me la Speranza, vi devo ringraziare. >> << Mifea, io... >> disse Carion ma subito dopo nuovamente interrotto da Mifea << In realtà, Carion, non vi ho ancora ringraziato abbastanza per avermi salvato la vita quel giorno... e mi siete sempre stato vicino... vi sono debitrice... >> << Voi non mi dovete nulla >> Le rispose il giovane mago << Semmai io dovrei ringraziarvi per avermi accolto in casa vostra quando io ero allo sbando. Io... >> Carion non fece in tempo a finire la frase che Mifea si gettò sul ragazzo abbracciandolo e liberandosi in un pianto di sfogo. Carion la abbracciò a sua volta e disse: << So bene come vi sentite, liberatevi pure, vi farà sentire meglio... >>
Dopo un po' la ragazza si era calmata e Carion, sorridente e con tono rassicurante, le disse: << Va meglio? >> << Si... >> Le rispose Mifea, asciugandosi le ultime lacrime che le si erano posate sul volto. << Sapete... >> continuò << ...credo che si sia fatto un po' tardi, vado a preparare la cena... >> Carion ribatté sorridente << Ottima idea! Tutto quel raccontare mi ha fatto venire fame ahahahah! >> Ridendo e scherzando i due giovani cominciarono a preparare la cena. Mifea era piuttosto brava ai fornelli e Carion decise di aiutarla. A cena ormai conclusa il mago disse con aria soddisfatta: << Questa si che era una cena coi fiocchi! Vi devo fare i miei complimenti, Mifea! >> << Vi ringrazio. >> Rispose la ragazza con tono allegro, poi continuò << Sapete Carion, mi chiedevo una cosa... >> << Uh? Che cosa? >> Domandò il giovane mago incuriosito. Mifea rispose: << Vostro padre era una persona fantastica... vero? >> << Ci potete scommettere! >> Esclamò Carion << Era il mio modello di riferimento fin da fanciullo e lo è ancora! >> << Ma allora... perché non è stato promosso a Vassallo...? >> Il mago sembrò piuttosto dubbioso dalla domanda posta dalla ragazza, poi rispose: << Ecco... non lo so... forse gli mancava qualcosa... >> Disse il giovane, poi ribatté << Io spero di poter diventare anch'io un giorno Aspirante Vassallo, e perché no, magari anche Vassallo !>> Mifea sorrise e disse con aria contenta: << Sono sicura che riuscirete ad ottenere tale titolo! >> Carion fece una leggera risata, poi disse: << Ma, scusate, non dovremmo scoprire cosa c'è nel baule di vostro padre? >> Mifea guardò fuori dalla finestra, vedendo il nero cielo notturno illuminato solo dalle stelle e dalla Luna e disse: << Meglio pensarci domani, ora è molto tardi, sarà meglio andare a dormire. >> << Già, credo anch'io. >> Ribattè il mago, prima di alzarsi dal tavolo dopo l'abbondante cena. I due salirono al piano di sopra e, dopo aversi dato la buona notte, si ritirarono nelle loro rispettive stanze. Carion si stese sul suo giaciglio con lo sguardo rivolto verso la finestra, lo splendido panorama della Luna e delle stelle che la circondavano catturarono la mente del giovane. <<Diventare Aspirante Vassallo...>> furono gli ultimi pensieri che sfiorarono la mente di Carion prima di lasciarsi andare dalla dolce ninna nanna di Morfeo.



OT- Ed eccoci qua [SM=x92716] A distanza di un anno finalmente ho messo il mio primo racconto [SM=x92710] Questa è l'avventura del mio PG prima di arrivare al Regno e ovviamente il racconto non è finito qui [SM=x92701] so che forse è abbastanza scadente ma abbiate pietà, è il mio primo racconto [SM=x92705] magari fatemi sapere cosa ne pensate mi farebbe molto piacere ricevere pareri esterni (anche se negativi) sul mio primo racconto qui alLO Regno [SM=x92702] -OT
[Modificato da Carion 10/03/2013 14:57]




Mago
Aspirante Vassallo del Sommo Blue Dragon