L'origine del Mistero...

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Vesnar
00lunedì 21 maggio 2007 16:27
-Molto bene, Vinyadan, siete stato molto esaudiente- disse Vesnar,-a questo punto l'unica soluzione è questa: Dondolin e Vinyadan formeranno il primo gruppo, dato che si conoscono già molto bene, sono i più forti tra noi e non dimentichiamo che Dondolin è un druido. L'altro gruppo sarà composto da me, Eothen e Morgan, resta solo da capire quale dei due gruppi andrà a perlustrare la caverna e quale la torre, ma questo problema lo risolveremo una volta arrivati in prossimità dei luoghi, dato che solo allora potrò ben distinguere da dove proviene la maggior energia negativa. Tutto chiaro?- tutti fecero un cenno di approvazione con la testa, non mancava molto alla loro partenza e quindi decisero di pranzare tutti insieme per poi ultimare gli ultimi preparativi prima della partenza definitiva.

OT-x Otrembu: la firma va bene così, capitoooo!!! [SM=x92702]
x Viny: spero che così vada bene. [SM=x92701] -OT
Dondolin
00lunedì 21 maggio 2007 16:41
Dondolin era daccordo. "Per me va bene. Andrò con il filosofo, quindi."
Il druido era felice di accompagnare Vinyadan, apprezzava il carattere misterioso e ironico del filosofo. Gli dispiaceva però dover abbandonare Morgan, Eothen e Vesnar, anche se si trattava di una separazione breve e necessaria per il buon esito della missione. "Sembra che abbiamo trovato una nuova avventura, amico mio" sussurrò a Olyva, che alzò la testa e lo guardò con i suoi occhi intelligenti "Ne saremo all'altezza?"
Il cinghiale parve contrariato dal dubbioso pessimismo del mezzelfo: volse lo sguardo altrove, emettendo un sonoro grugnito e sbuffando aria dalle narici. Il druido sorrise, e tornò ad accarezzare Silvasta.

OT- Piccola informazione: i più potenti sono Vesnar e Vinyadan, io sono solo il terzo [SM=x92702] -OT
Vesnar
00lunedì 21 maggio 2007 16:45
OT-Io voglio elogiare Dondolin, ed ecco che lui subito se la prende e critica! [SM=x92702] -OT
Dondolin
00lunedì 21 maggio 2007 16:51
OT- L'Umiltà è uno dei Valori che cerco di rispettare di più... -OT
Morgan Melnarmor
00lunedì 21 maggio 2007 18:27
"Sono assolutamente d'accordo sulla composizione dei gruppi" confermò Morgan. "So bene di essere la più debole tra i qui presenti, ed avevo già preso in considerazione di essere nel gruppo da tre persone" fece con un sorriso. "In effetti, credo che il mio appoggio sarà più fondato sulle mie conoscenze naturali che nell'esercizio della forza. In ogni caso, spero di rivelarmi un valido aiuto, più che un peso per voi [SM=x92713] . Per fortuna io e Ohtar siamo una coppia affiatata. Non è vero amico mio?" fece infine, rivolta al fedele compagno a quattro zampe, che immediatamente si alzò osservandola coi suoi intelligenti occhi gialli.
"A quanto pare, piccola mia, una nuova avventura ci attende!" le disse il lupo.
ElfaEothen
00lunedì 21 maggio 2007 21:08
"è meraviglioso!Vedo che in molti sono venuti a conoscenza della missione...non potevate arrivare in un momento migliore!"Eothen poi rivolse il suo sguardo all'elfa Morgan "Non preoccupatevi per la potenza!Per noi anche un minimo aiuto è essenziale per la riuscita di questa impresa!"
Vesnar
00martedì 22 maggio 2007 17:17
Un'altra giornata era trascorsa, e i cinque amici si erano riposati a dovere ed avevano perfezionato la loro strategia di azione.-Bene amici miei, ci siamo. E' giunto il momento di avviarci verso l'origine di questi strani fenomeni per mettere fine una volta per tutte al male che vi risiede.-furono le parole pronunciate da Vesnar, alle quali tutti risposero con grande attenzione. Qualche secondo dopo, i ragazzi pagarono l'oste ed uscirono dalla locanda rimettendosi in cammino verso la radura indicatagli due giorni prima dalla spia. Il tempo non prometteva nulla di buono, ma comunque non incuteva nessun timore negli ardimentosi animi dei ragazzi; erano tutti pensierosi e decisi a smantellare il male da quelle terre, per questo non pronunciarono parola alcuna durante il viaggio e non si resero conto di essere quasi arrivati, dopo aver superato prima la radura e poi il boschetto dove si poteva osservare la cupa figura della torre diroccata imporsi tra la fitta vegetazione. Giunsero infine al bivio che li avrebbe separati nei due gruppetti designati nei giorni precedenti:-Eccoci ragazzi, ci siamo-disse Vesnar in tono deciso e fermo,-sento chiaramente due grandi aure negative provenire dalla torre e dalla caverna, ma è proprio da sottoterra che il male si concentra maggiormente. Quindi adesso vorrei sapere chi se la sente di avventurarsi nella caverna che conduce da qualche parte nei meandri del sottosuolo, e chi invece preferisce avventurarsi per i pericolosi piani logori della grande torre. Vorrei inoltre il vostro parere, Dondolin e Morgan, per quanto riguarda il tempo e la natura; tutte le informazioni possibili sono utili per la nostra causa.-
Dondolin
00martedì 22 maggio 2007 17:29
-La natura è spaventata- disse Dondolin senza mezzi termini -La natura, gli animali, le radici stesse degli alberi si ritraggono di fronte a questa fonte maligna: avverto la paura nel canto degli uccelli, avverto il terrore ascoltando il vento che s'insinua tra le verdi foglie delle piante. Questo posto è carico di energia negativa- affermò poi con una smorfia. Olyva rizzò la testa pelosa ed annusò l'aria intorno a se. Il druido guardò la torre per qualche istante, poi rivolse il volto verso il gruppo.
-Non mi piacciono i luoghi chiusi- cominciò il mezzelfo, guardando dritto negli occhi Vesnar -Ma, dovendo scegliere tra due prigioni, preferisco quella con le finestre, anche se sbarrate. Io mi offro per entrare nella torre- concluse. Il cinghiale parve daccordo.
Vinyadan
00martedì 22 maggio 2007 17:34
Vinyadan sospirò, cercando di immaginarsi quali minacce incombessero nell’ombra. «Se il male più grande si trova nella caverna, io e Dondolin scenderemo là», disse. «Che il Cielo protegga voi e noi! Ho un pessimo presentimento.»

[Modificato da Vinyadan 22/05/2007 17.49]

Vesnar
00martedì 22 maggio 2007 17:35
-Bene Dondolin, ma Vinyadan dovrà essere d'accordo con voi, visto che fate gruppo-rispose Vesnar;-Il mio gruppo dovrà insinuarsi nella grotta, dunque: cosa ci aspetta laggiù? Quali pericoli ci saranno da affrontare?-queste domande tormentavano la mente di Vesnar, ed infondo sapeva che avrebbe presto trovato una risposta.-Voi siete favorevoli, Eothen e Morgan? E voi Vinyadan? Questa è una scelta importante e bisogna rifletterci bene, quindi se per voi va bene possiamo anche dividerci ed iniziare a cercare con circospezione le fonti del male.-concluse Vesnar.
Dondolin
00martedì 22 maggio 2007 17:44
Il druido guardò il filosofo, gli occhi verdi lo squadrarono da cima a fondo. Scosse la testa e sospirò, sempre scrutando Vinyadan. -Cosa ti fa pensare che la grotta sia il posto più pericoloso?-
Vinyadan
00martedì 22 maggio 2007 17:53
Ot - Per scrivere il post ho impiegato un po' di tempo e quindi non avevo visto il post di Dondolin, quindi scusatemi, ho fatto casino! Intanto lo risolvo in GDR - Ot

"Se Vesnar preferisce che il suo gruppo si inoltri nella caverna e Dondolin opta per la torre, seguirò le vostre opinioni. Il fatto è che il nostro è il gruppo più forte, e preferirei per questo scendere là sotto."

[Modificato da Vinyadan 22/05/2007 18.00]

Dondolin
00martedì 22 maggio 2007 17:56
-Ripeto: cosa ti fa pensare che nella grotta risieda il male più potente? Sinceramente, quell'austera torre mi incute più timore-

OT- Sì, abbiamo fatto un post sovrapposto [SM=x92713] -OT
Vesnar
00martedì 22 maggio 2007 17:59
OT-risolvete i vostri imbrogli e decidete dove andare per piacere, altrimenti non possiamo proseguire con la storia!-OT
Vinyadan
00martedì 22 maggio 2007 17:59
Ot - Xigh, ora ho modificato il post mentre tu scrivevi... rimedio al pasticcio... Ot

Dondolin
00martedì 22 maggio 2007 18:03
-Daccordo, accetto di andare con Vinyadan- il druido si rassegnò. Olyva era inorridito: i sotterranei gli straziavano l'anima, ed il mezzelfo o sapeva. Però dovette essere daccordo con Vinyadan, e così fece la sua scelta.
Morgan Melnarmor
00martedì 22 maggio 2007 18:30
OT Scusate il ritardo, stavo studiando legislazione... [SM=x92712] lunedì esame!OT

"Siete sicuri che nelle viscere della terra risieda il male più grande e pericoloso? E che l'aura malefica che proviene dalla grotta altro non sia che emanazione di un più forte ed oscuro potere proveniente dalla torre? Nulla di malvagio scaturisce volontariamente dal ventre di madre natura, ma se qualcosa di malvagio tuttavia esiste in boschi, foreste, grotte, mari o laghi, l'esperienza m'insegna che quasi sempre vi è una ragione legata non al volere naturale, bensì ad un male per così dire..."artificiale", causato da manipolazioni degli esseri umani, o degli elfi, o di altre creature dotate di intelligenza che credono di poter governare a proprio beneficio le forze elementali. Per questo mi viene da pensare che se qualcosa di malvagio risiede nelle profondità di quella caverna, sia dovuto ad una sorta di trasformazione causata da un potere ancor più malvagio proveniente dalla torre."
Così disse Morgan, dissociandosi dal coro.
Vesnar
00martedì 22 maggio 2007 18:51
-Bene, dunque è deciso. Il gruppo composto da Dondolin e Vinyadan andrà nella caverna, mentre il mio nella torre. Solo una cosa: cerchiamo di stare molto attenti, nessuno dovrà perire in questa battaglia, ricordate che noi siamo Aspiranti Vassalli, eccetto voi Morgan, e che non dobbiamo farci intimorire da niente e nessuno.-Vesnar profuse un pò più di sicurezza nrgli spiriti dei suoi compagni di viaggio, che si salutarono prima di separarsi; poi riprese a parlare:-il gruppo che per primo riuscirà ad effettuare la missione aspetterà l'altro proprio qui fuori, in modo tale da riunirci dopo l'avventura. Buona fortuna a tutti, e che Dio ci assista!-. Vesnar vide le sagome di Dondolin e Vinyadan inoltrarsi nella cupa caverna, poi dette uno sguardo alle sue compagne e disse:-non preoccupatevi, io sarò sempre un passo avanti a voi, non vi lascierò mai neanche per un secondo.- dopo queste parole si avvicinò allo stinco del ragazzo Othar, come se volesse condurre il gruppetto assieme a Vesnar in modo tale da difendere la sua padrona e naturalmente Eothen; Vesnar gli sorrise, poi oltrepassarono la porta sgangherata d'ingresso della torre ed iniziarono ad avanzare di piano, scalino dopo scalino, senza incontrare fino a quel momento alcuna apparente difficoltà.
Dondolin
00martedì 22 maggio 2007 18:54
OT- Domanda: eravamo all'incrocio tra le due strade, ora come facciamo a trovarci davanti alla torre ed alla caverna? [SM=x92713] -OT
Morgan Melnarmor
00martedì 22 maggio 2007 18:58
Re:

Scritto da: Dondolin 22/05/2007 18.54
OT- Domanda: eravamo all'incrocio tra le due strade, ora come facciamo a trovarci davanti alla torre ed alla caverna? [SM=x92713] -OT



OT mmm...domandona non indifferente, nella fretta di postare mi devo esser persa qualcosa! [SM=x92708] OT
Vesnar
00martedì 22 maggio 2007 19:10
OT-Mbè, semplice: la cav. e la torre erano vicinissime all'incrocio, a pochi passi, ecco svelato l'arcano...-OT
Vesnar
00mercoledì 23 maggio 2007 19:41
I tre Aspiranti arrivarono al primo piano della torre indisturbati, e qui si fermarono un momento per osservare la stanza. Era circolare e presentava una porta chiusa poco distante dai ragazzi più le scale che li avrebbero condotti al secondo piano. Vesnar notò un bagliore affiorare in prossimità della porta; si avvicinò e raccolse un piccolo oggetto metallico che aveva l'aria di essere una chiave ma con una struttura diversa da quelle normali. Provò ad infilarla nella toppa della porta chiusa, ma questa non si aprì.-non si apre, ma sarà meglio conservarla, potrebbe tornarci utile-pensò svelto il ragazzo che, assieme ad Eothen, Morgan ed Othar riprese a salire le scale a chioccia, diretti verso il secondo piano dell'edificio.
Vesnar
00venerdì 25 maggio 2007 13:17
I ragazzi avevano quasi raggiunto il secondo piano quando udirono un verso animalesco. Vesnar osservò cautamente di cosa si trattasse e notò che, a guardia di due porte separate dalla scalinata per il terzo piano, c'erano tre uomini-lupo. La situazione era pericolosa: l'agilità e la ferocia con cui quei mostri sbranavano le loro prede era risaputa, cosa fare dunque per proseguire il cammino? -Eothen, hai qualche idea?-chiese Vesnar,-No, ma ci sto pensando...-rispose l'elfa; ad un tratto gli occhi di Morgan si illuminarono e i due ragazzi lo notarono subito:-ragazzi, credo di sapere come agire in questa situazione-disse Morgan con un ghigno benevolo sul volto.
Morgan Melnarmor
00venerdì 25 maggio 2007 14:04
OT ehi Ves, ora che mi hai tirato in ballo però dammi il tempo di riflettere sul da farsi! [SM=x92702] se riesco posto qualcosa stasera, penserò a una strategia, anche se mi sembra ovvio che Ohtar ci metterà lo zampino! [SM=x92706] OT
Vesnar
00venerdì 25 maggio 2007 14:52
OT-Molto Bene Morgan, attendo il tuo post... [SM=x92702]-OT
Morgan Melnarmor
00giovedì 31 maggio 2007 21:12
OT Scusatemi se non ho più postato niente [SM=x92707] , ma sono sommersa dagli esami [SM=x92712] , devo ridare una parte di quello di legislazione e preparare gli altri 3, per cui non sono riuscita a pensare a nulla! Se volete andare avanti potete usare il mio personaggio tranquillamente [SM=x92702] , se invece non avete fretta e volete aspettare forse per domani riesco a tirare fuori qualcosa, ma non assicuro nulla...! OT
Vinyadan
00domenica 3 giugno 2007 21:05
Vinyadan e Dondolin, nel frattempo, si erano inoltrati nella caverna. Le innumerevoli ragnatele che ne avevano coperto l’ingresso erano scomparse, man mano che i due aspiranti Vassalli si erano fatti avanti verso l’interno, come se qualcuno si fosse assurdamente preoccupato di rimuoverle. Dondolin camminava silenzioso, il sentiero davanti a lui illuminato dalle rune sul dorso di Olyva, eppure il suo disagio era evidente. Un druido non può amare gli angusti spazi vuoti che si stendono sotto la superficie del mondo. Vinyadan, dal canto suo, aveva estratto dalla borsa una crocellina d’argento e se l’era messa al collo. Quello sembrava il posto giusto per incontrare dei non morti… o forse no. Gli zombie di solito non si preoccupano di strappare le ragnatele dai muri, e l’estetica è una caratteristica tipicamente umana. Naturalmente, poteva benissimo trattarsi della casa di qualche negromante ossessionato dalla pulizia (psicopatici di questo genere erano bizzarramente numerosi fra le fila dei servi del male), ma in questo caso vi sarebbero senz’altro stati dei pezzi anatomici sparsi a destra e manca, cosa che al momento i due non vedevano. Infine, dopo una mezz’ora di cammino, sbucarono in una grande sala che si aprì improvvisamente davanti a loro, subito dopo una svolta dello stretto budello. Lo spettacolo era senz’altro strano. Le pareti della stanza, evidentemente scavate da mani umane nella viva roccia, brillavano di una propria luce soffusa ed opaca, che, tuttavia, rispetto all’oscurità da cui arrivavano i visitatori, sembrava chiara come il giorno. L’aula era molto spaziosa, sui trenta passi di larghezza; la cupola che la sovrastava era alta quasi altrettanto. Al suo centro sorgeva qualcosa di simile ad un altare, intorno al quale erano disposti in cerchio numerosi troni di roccia rossa; uno solo era fatto di un metallo fra il viola ed il nero, ed era più alto degli altri. Sull’altare era sdraiata una figura. Dondolin fece per avvicinarsi ad osservarla, ma si ritrasse. Vinyadan si voltò a guardarlo.
«Va tutto bene?», chiese.
«No, non va bene proprio un bel niente. Non avete freddo? Non sentite il male che esce da… da quell’essere?»
«Io non sento proprio niente», rispose Vinyadan, appressandosi all’altare. Una volta che fu a fianco di esso, tuttavia, fece un passo indietro, sibilando, ma subito dopo, osservato meglio il corpo, chiese a Dondolin con un cenno di avvicinarsi.
«Avevate ragione, amico mio», disse al druido. «Male e freddo in uguale misura mischiati».
Il corpo era duro e gelido come il marmo, il suo volto pallido e crudele, nonostante le palpebre fossero chiuse ed i lineamenti immobili. Vi era qualcosa di deforme ed innaturale in esso, ben al di là del colorito cinereo della pelle; le labbra, semiaperte, mostravano l’interno di una bocca nera ed orribile, i cui canini sproporzionati protrudevano minacciosi, a ricordare sempre la Fame che animava le veglie notturne della creatura.
«Un vampiro», disse Dondolin. «Per fortuna, all’esterno è ancora giorno. Se fossimo entrati al crepuscolo…»
«…ci sarebbe stato qualche corpo in più, in questa grotta. Ma non sono certo del fatto che sarebbero stati i nostri. Guardate». Le vesti del vampiro erano ricoperte di polvere, come se fosse stato un soprammobile che nessuno avesse avuto voglia di pulire per vari anni. Eppure, non vi era sporcizia sopra i troni. «Questo brutto coso non è qui di sua spontanea volontà.»
«Chi è che rapisce un vampiro?», chiese Dondolin, piuttosto sorpreso. Sapeva di gruppi di pazzi disposti a venerare i vampiri, pur di essere trasformati in loro simili, ma questa dei sequestratori era una novità.
Vinyadan non ne sapeva più di lui. «Non ne ho idea», rispose, stringendosi fra le spalle, «e può benissimo essere che stia prendendo una cantonata colossale. Intanto, sarà bene consegnare questa creatura al nulla da cui proviene.» Si tolse la piccola croce dal collo e la infilò nella bocca del Dannato. Non vi furono suoni, i due videro solo il corpo che si disfava e si tramutava in cenere.
«Be’, un servitore del male in meno», commentò Dondolin. Olyva, nel frattempo, aveva fatto il giro delle pareti della sala «Credo che dovremmo tornare da dove siamo venuti, a meno che non vogliamo tendere un’imboscata agli utenti di questi troni», aggiunse. «Olyva non ha trovato alcun passaggio, oltre a quello da cui siamo venuti».
«E’ meglio che torniamo indietro», disse Vinyadan. «Non vorrei che i frequentatori di questa grotta rappresentassero la seconda forma di male individuata da Vesnar. Sarà meglio che ci riuniamo ai nostri compagni.» Si stava voltando per andarsene, quando notò qualcosa luccicante nella cenere; dopo averla soffiata via, si trovò davanti ad un monile, una collana cui era appeso un pentacolo a testa in giù. Allungò la mano verso di esso.
«Non dovreste toccare il baphomet, Vinyadan!», esclamò Dondolin. «E’ una delle vie preferite del Demonio. Non toccatelo!»
«Non temete», rispose Vinyadan, infilando la macabra collana nella borsa. «La mia anima ed il mio corpo sono la stessa cosa. Non posso essere posseduto.»
«Può essere, ma non mi sembra il caso di correre rischi inutili. Porterete nel mondo un baphomet? Piuttosto, lasciatelo qui! La cosa migliore, comunque, è sempre distruggerlo.»
«No, stavolta non è il caso. Voglio capire che diavolo succedeva in questa sala. Darò l’amuleto ad un chierico, saprà come renderlo inoffensivo. Non vi è nulla di cui preoccuparsi, Dondolin! Finché il baphomet sarà in questa borsa, non potrà fare nulla.»
Ma Vinyadan sbagliava; poiché il Male, così come il bene, può manifestarsi in molte forme, e più astute di quanto i viventi immaginino. Nella sala più alta della torre, una figura si alzò dal suo seggio di pietra, sorridendo malignamente. Un amuleto in forma di pentacolo splendeva al suo collo. L’aria intorno all’essere vibrò per un istante, mentre prendeva l’aspetto di Vinyadan. Poi scese le scale.

[Modificato da Vinyadan 03/06/2007 21.06]

Morgan Melnarmor
00giovedì 7 giugno 2007 18:30
Morgan riflettè rapidamente sul da farsi. Sapeva perfettamente che tre uomini lupo si sarebbero potuti rivelare letali per loro. Erano creature enormi, e nonostante ciò estremamente agili e veloci in combattimento. Avrebbe dovuto agire più d'astuzia che con la forza.
"Vesnar, Eothen, Ohtar, tenetevi pronti" fece la druida sottovoce, rivolta ai compagni. "Cercherò di creare un diversivo, dopodichè potremo coglierli di sorpresa."
Gli uomini-lupo parvero capire le intenzioni dell'elfa, e lanciando un potente ringhio si scagliarono su di lei. Ma Morgan era pronta ad una mossa del genere, ed avendo l'incantesimo già pronto evocò dal nulla un'immagine speculare dei tre uomini-lupo che si parò proprio di fronte a loro, lasciandoli interdetti. L'illusione fece sì che le tre creature si fermassero immediatamente, confuse, e dando così l'occasione a Vesnar, Eothen ed Ohtar di attaccarli di sorpresa.
"Bene ragazzi, è il momento!" li incitò immediatamente Morgan, e i quattro si scagliarono subitaneamente sugli uomini-lupo.
Dondolin
00domenica 10 giugno 2007 19:31
Vinyadan si cacciò in tasca l'amuleto diabolico, sotto lo sguardo attento e preoccupato di Dondolin. "Questo è un infausto presagio" pensò tra sè il druido. Ma doveva fidarsi del filosofo, che lui considerava una persona di grande saggezza ed intelletto. Credeva alle rassicuranti parole di Vinyadan, ma dentro di sè sentiva una sensazione strana, aveva le membra attorcigliate dalla tensione: qualcosa stava andando storto, ne era sicuro. -Ora che abbiamo il baphomet, possiamo anche andarcene, non credete, Vinyadan?- chiese il mezzelfo con la voce carica di timore. Quel luogo chiuso cominciava realmente a infastidirlo. E a spaventarlo.
-Aspettate un attimo- disse lui alzando una mano, intimando il silenzio -Non sentite anche voi un rumore?- domandò. In effetti, ora Dondolin riusciva a percepire un suono flebile, ma facilmente udibile nel silenzio della caverna. Era una sorta di fruscio che si ripeteva a intermittenza, lo stesso suono prodotto da un sacco che viene trascinato per terra. -Sì, lo sento. Proviene da quel punto- disse il druido, indicando con la punta della lancia il trono di ferro dalla sinistra sfumatura viola. Il filoso annuì, quindi si avvicinò silenzioso alla parete, camminando senza far rumore lungo il perimetro irregolare della roccia. Olyva nel frattempo si era riavvicinato al druido dopo il suo giro di perlustrazione: le sue rune brillanti proiettavano fasci di luce smeraldina per tutta la cavità, illuminando di verde la cupola sul soffitto. Il mezzelfo impugnò Silvasta e si accostò senza far rumore al filosofo, sussurandogli: -Questo posto non mi piace per nulla. Dovremmo andarcene di qui il prima possibile- Vinyadan stava per rispondergli, quando improvvisamento il fruscio cessò. I due aspiranti trattennero il fiato, osservando attentamente il trono. Accadde tutto in pochi istanti: le rune del cinghiale brillarono più intensamente per un secondo, poi si spensero e le pareti tornarono al loro naturale colore scuro. Poi, la tasca di Vinyadan prese fuoco ed il baphomet ne uscì fuori, circondato da un aura di fiamme e le linee che componevano il pentagramma rovesciato brillarono di una vivida luce scarlatta. Vinyadan imprecò e Dondolin prese in mano la sua lancia, cercando sicurezza. Il fruscio riprese, e qualcosa si mosse dalle ombre del trono, entrando nel campo visivo illuminato dall'amuleto malefico. Fu allora che i due aspiranti videro la creatura.

[Modificato da Dondolin 10/06/2007 19.39]

Vesnar
00lunedì 18 giugno 2007 10:31
Vesnar si scagliò sul nemico più vicino con la "Sferzata di Nefesi" ben salda nella mano e lo ferì profondamente sul torace asestandogli un colpo preciso e vigoroso. Gli sembrò tutto troppo facile, ma d'altronde Morgan aveva avuto una magnifica idea ed anche gli avversari più temibili adesso erano molto vulnerabili. Vesnar si apprestò ad infliggere il colpo di grazia al mostro ormai gravemente ferito, e nel contempo vide Eothen massacrare con il suo portentoso bastone la seconda delle tre bestie; l'ultima barcollava sotto i colpi di Othar e gli incantesimi di Morgan, fino a crollare a terra privo di vita. -Bene, siamo riusciti ad eliminare tre bestie feroci come queste! Direi che possiamo ritenerci soddisfatti- si pronunciò Vesnar; -Certo, Vesnar, non è da tutti sconfiggere tre uomini lupo, ed il merito è senz'altro di Morgan...-; -Oh, Eothen, siamo stati tutti molto bravi, io vi ho solo lasciato la via libera ma poi...- all'improvviso, mentre i ragazzi discutevano, si udirono passi provenire dal piano superiore. Chi sarebbe mai potuto essere? I passi erano sicuramente umani, e questo era percepibile dall'ombra che la figura proiettava sul muro, mentre scendeva lentamente le scale una dopo l'altra. I tre ragazzi, senza aprir bocca, si appostarono dietro una grande colonna, in attesa di conoscere il volto del nemico, mentre il cuore accellerava i suoi battiti istante dopo istante. Poi la figura scese anche l'ultimo gradino, e quando i tre Aspiranti la osservarono, rimasero tutti a bocca aperta per la sorpresa...
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