Il Lupo Azzurro e l'Aquila Bianca

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@Jekyll@
00martedì 5 marzo 2013 23:31
Jekyll stramazzò a terra, molle come una bambola di stracci, e non appena il suo corpo impattò sul terreno si alzò una fine nube d'argento.
L'ululato ferito di Eoden risuonò nel silenzio che aveva avvolto l'arena dopo l'ultimo assalto di Claudium.
Il Paladino Bianco rimase ad osservare l'amico, steso a terra, la sua armatura d'argento si era letteralmente polverizzata all'impatto con il suolo, solo gli schinieri e le protezioni del bacino e delle cosce sembravano ancora integri.
BrightBlade si alzò lentamente dal suo scranno e la sua voce risuonò nell'arena.
-Uno!
Eccoci...il Gran Maestro ha iniziato il conteggio...maledizione! i pensieri di Jekyll erano lucidi e coerenti, ma le sue membra sembravano pesare come marmo Se non regirò, verrò dichiarato sconfitto...e questo mi brucia...non che ci sia disonore ad essere sconfitti da Claudium! Si è dimostrato un combattente di grande potenza, per non parlare del suo ultimo attacco...che potenza...
-Due!
Devo reagire! Devo alzarmi! Il nostro duello non può finire così! Jekyll iniziò a concentrarsi e la voce di BrightBlade cominciò a farsi sempre più lontana Non devo perdere i sensi...non devo!!! e, grazie alla sua ferrea volontà, le energie fredde iniziarono a scorrere nelle sue vene, mentre la voce del Gran Maestro tornò chiara e nitida.
-Tre!
Claudium fissava il corpo inerte dell'amico, poteva osservare la sua schiena sollevarsi lentamente al ritmo del suo respiro, poteva contare le grandi cicatrici che attraversavano le ampie spalle del Cavaliere del Nord, ricordo di qualche lontana battaglia.
Forse ho esagerato...dopo tutto questo era un semplice incontro amichevole e Jekyll avrebbe potuto usare la sua Spada di Acciaio Azzurro, quando mi ha imprigionato nel ghiaccio...e se lo avesse fatto probabilmente a quest'ora probabilmente sarei io a giacere per terra... qualcosa che somigliava al senso di colpa iniziava a farsi strada nella mente del Vassallo Bianco.
-Quattro!
Jekyll non mi avrebbe mai perdonato un combattimento al risparmio! Sapeva che avrei usato tutte le mie capacità, quando ha accettato la mia proposta, così come sono certo che anche lui non mi ha risparmiato nulla!! si consolò Claudium che ben conosceva il Cavaliere del Nord.
-Cinque!
Le mie energie...stanno accorrendo a me con una violenza inaudita!! pensò sorpreso Jekyll Sento un freddo profondo!! Non è possibile...a meno che...
-Sei!
Claudium vide la pelle dell'amico accapponarsi, come a causa di un brivido.
...l'armatura d'argento non sia stata distrutta...
Ghiaccio spesso e viola iniziò a comparire intorno al corpo di Jekyll.
-Set...-la voce di BrightBlade si interruppe, quando vide che il Cavaliere del Nord aveva iniziato a puntare le mani al suolo per risollevarsi.
-Ma...-Claudium era esterrefatto, Jekyll si stava rialzando!
-Povero Claudium...-sorrise il Cavaliere del Nord-...non sapete quello che avete fatto!!
Prima che il Paladino Bianco potesse fare un movimento, una spessa gabbia di ghiaccio lo imprigionò dalle spalle in giù, bloccandogli anche le braccia: solo il collo ed il volto rimasero liberi.
-Davvero pensate di potermi bloccare con questa vostra gabbia?!- Claudium rise, sprezzante.
-Certo che no...ma chi può dirlo?!-rispose, contraccambiando il sorriso, il Vassallo.
-Infatti!- Claudium fece per distruggere la prigione gelata in cui era rimasto chiuso, ma l'unica cosa che ottenne fu un lampo di luce. Il ghiaccio rimase perfettamente integro.
-Non è possibile!- ringhiò Claudium.
-Invece sì, amico mio! E la colpa di tutto questo è unicamente vostra!
-Spiegatevi, Jekyll!
-Come tutte le armature incantate anche l'armatura d'argento funge da catalizzatore e, in qualche misura, da filtro, cioè permette a chi la indossa di controllare con maggior sicurezza le energie utilizzate in combattimento, ma...questo controllo ha un prezzo...nel mio caso, una limitazione della mia potenza!
Un brusio si sollevò dagli spalti e persino BrightBlade non potè trattenere un'espressione stupita...se fino ad ora Jekyll era stato limitato dall'armatura, chissà cosa poteva fare ora che, a suo dire, non avrebbe più avuto limiti?
-Sapete perchè non siete riuscito a rompere il mio ghiaccio?- la voce di Jekyll vibrava di ironia.
Claudium rimase in silenzio, cercando di liberarsi del ghiaccio, ma riuscendo a produrre un altro lampo di luce, anche se decisamente più debole del primo.
-Ve lo spiegherò comunque...- Jekyll sorrise -...perchè di fatto è come se voi non indossaste più l'armatura di Raphael!
-State farneticando, Jekyll!
-Vi pare?- la voce di Jekyll era pacata, ma i suoi occhi lampeggiavano -Rimane il fatto che non riuscite a rompere il ghiaccio che vi imprigiona!
Claudium tentò un'ultima volta di frantumare la sua prigione, ma, questa volta, non riuscì a far comparire alcun bagliore.
-Più vi agitate, Claudium, più disperdete le vostre energie rimaste...e, considerando che sia quelle contenute nel vostro corpo che quelle dell'armatura sono quasi esaurite, io cercherei di risparmiarle, anche perchè sprecandole non fate altro che nutrire il ghiaccio che vi imprigiona! Vi ho già spiegato che il mio ghiaccio può riflettere la vostra energia, ma quello che non vi ho detto è che, a seconda dell'organizzazione cristallina che gli conferisco, può assorbirla ed immagazzinarla, irrobustendosi e fortificandosi!
-Dite che è come se io non indossassi più la mia corazza...spiegatevi!
Jekyll annuì.
-Il ghiaccio non è soltanto intorno a voi...ma anche dentro di voi e tra voi e la vostra armatura...e questo provoca l'interruzione dell'interconnessione che c'è tra voi e la corazza...
Claudium era sconvolto.
-Non è possibile!!!
-Vi ho detto che ora, grazie a voi, sono praticamente al massimo della mia potenza e del controllo sulle energie fredde! Ora il mio ghiaccio è capace di fare cose che voi non immaginate, possiede caratteristiche di struttura e temperatura che prima non aveva...perchè le potevo solo pensare!
E' inconcepibile!! pensò, furioso, Claudium.
-Sentite la stanchezza ed il torpore che si stanno impossessando delle vostre membra? Un gelo senza fine sta nascendo nelle vostre vene e nei vostri muscoli, la vostra mente sta rallentando, preda del freddo più assoluto che voi abbiate mai sentito! Se siete ancora in grado di parlarmi e di seguire ciò che vi dico è solo perchè siete un Vassallo...ma è solo questione di tempo!!
Jekyll sorrise, beffardo, avvicinandosi al volto dell'amico, sempre più pallido. Claudium ebbe l'impressione di vedere nello sguardo dell'amico una ferocia assoluta, controllata solo dalla sua volontà, ed avrebbe giurato che, nella sua voce, si potesse udire un ringhio minaccioso.
Jekyll aveva il viso di una belva...di un lupo affamato...Jekyll era, ora, in tutto e per tutto, un lupo feroce.
Se prima Claudium aveva guardato l'amico con un'aquila guarda la preda ben stretta tra gli artigli, ora Jekyll fissava il Paladino Bianco come un lupo famelico guarda la vittima prima di essere sbranata.
Poi, ad un tratto, l'espressione di Jekyll tornò serena come Claudium l'aveva sempre vista.
-Sebbene ora siate in mio potere, amico mio, non voglio vedervi scivolare nel torpore del freddo più profondo...non ve lo meritate, voi siete un guerriero potente e vi rispetto troppo!
-Co...cosa...volete..f...fa...re?- il Paladino Bianco stentava ad articolare le parole.
Jekyll ha ragione, questo ghiaccio mi sta annientando...non è la prima volta che resto intrappolato nel suo ghiaccio, ma ora...ora è diverso...è doloroso, profondo, senza fine...
-Vi libererò!- Jekyll posò una mano sul ghiaccio e Claudium potè vedere da vicino altre numerose cicatrici sul petto dell'amico, sul quale ancora la Stella dello Zenit brillava, integra nonostante gli attacchi del Paladino Bianco -Dopotutto il ghiaccio ha fatto il suo lavoro...ed ora è come se anche voi foste stato privato della vostra corazza...e torniamo a combattere ad armi pari!
Al tocco del Cavaliere del Nord la prigione di ghiaccio esplose in una miriade di schegge e Claudium si accasciò, tremante, al suolo.
-Per voi, amico mio, ho elaborato una tecnica che mi è stata ispirata da NightLord...preparatevi!
La temperatura nell'arena crollò improvvisamente e per Claudium fu una sensazione quasi dolorosa. Il pavimento dell'arena venne rivestito di ghiaccio vivo e tutt'intorno al Paladino Bianco sorse un labirinto dalle pareti di ghiaccio levigato tanto perfettamente come se fosse fatto di specchi.
-Cercatemi...e colpitemi, se vi riesce!- la voce del Cavaliere del Nord sembrava giungere da ogni luogo e da nessuno.
Claudium sguainò le lame di Jibril ed avanzò cautamente nel labirinto. Dopo alcuni minuti, vide l'amico riflesso in una parete e, con una velocità sorprendente, soprattutto in considerazione delle condizioni in cui si trovava, il Paladino Bianco scagliò una delle lame contro Jekyll, esattamente dalla parte opposta rispetto all'immagine riflessa. La lama di Jibril si conficcò con violenza in una lastra di ghiaccio, frantumandola.
La risata del Vassallo del Nord risuonò ovunque.
Claudium si chinò per raccogliere la sua arma, quando un colpo poderoso nei lombi lo raggiunse da dietro. Il Paladino Bianco crollò in ginocchio e si voltò, ma dietro di lui non vide nessuno.
Il Paladino si rialzò e con passo incerto si inoltrò nuovamente nel labirinto.
Fa freddo...troppo freddo! pensò, camminando lentamente.
-Dove siete?- gridò.
-Qui!- Jekyll emerse da una parete di ghiaccio alla destra dell'amico e lo colpì con un pugno violento su una mano. La sorpresa ed il dolore furono talmente improvvisi che a Claudium scappò di mano la lama che impugnava dal lato colpito.
Prima che Claudium potesse reagire, Jekyll scomparve nuovamente nel ghiaccio che sembrava aprirsi per lasciarlo passare, chiudendosi immediatamente dopo il suo passaggio, come se fosse un velo d'acqua.
Il Paladino Bianco recuperò la sua arma e si mosse con fare circospetto; all'improvviso gli parve di scorgere la sagoma dell'amico in una lastra di ghiaccio accanto a lui, si voltò di scatto, pronto a colpire.
-Sbagliato! Sono dietro di voi!- un altro pugno poderoso lo colpì alla schiena, mandando il Paladino Bianco a faccia in giù.
Quando Claudium si alzò, Jekyll era nuovamente scomparso.
Il Paladino Bianco avanzò lentamente fino a trovarsi davanti ad un vicolo cieco: nella lastra di ghiaccio davanti a lui Jekyll sorrideva, le braccia incrociate sul petto nudo.
Claudium perse la calma e si lanciò contro Jekyll. Le lame di Jibril penetrarono nel ghiaccio, colpendo l'immagine di Jekyll a livello dell'addome.
Invece del sangue che si aspettava di vedere uscire a fiotti dalle ferite, il neo Vassallo sentì la risata di Jekyll.
Claudium cercò di estrarre le lame di Jibril, ma il ghiaccio le trattenne con tenacia.
-Maledizione!- gridò, sconfortato, il guerriero.
Un nuovo colpo violento lo raggiunse all'addome, Claudium si piegò su se stesso, ma subito dopo lo raggiunse una ginocchiata in pieno viso che lo scaraventò a terra.
Sputando sangue dalla bocca, il Paladino Bianco si mise seduto e scoccò un'occhiata alle lame di Jibril ancora prigioniere del ghiaccio.
Jekyll uscì da una lastra vicina, la sua pelle era diventata di un bianco quasi innaturale a causa del freddo intenso, ma il Vassallo sembrava non accorgersene. Con passo cadenzato, il Cavaliere del Nord si accostò alle lame prigioniere, le sfiorò con una mano e subito vennero inghiottite interamente dal ghiaccio.
Jekyll si avvicinò all'amico a terra, chiuse gli occhi ed espanse la sua energia in tutto il labirinto. Caludium sentì il freddo aumentare ancora e per la prima volta temette di non poter sconfiggere l'amico.
Con una folata di vento gelido, parte del labirinto si scompose e rivestì il corpo del Cavaliere del Nord, donandogli un'armatura di ghiaccio dai riflessi violacei e dalla forma identica a quella d'argento distruttasi nello scontro.
-Avete un'armatura nuova?- balbettò Claudium.
Jekyll annuì.
-Non mi limita come l'armatura d'argento che avete distrutto, quindi posseggo ancora il massimo controllo possibile sulle energie fredde, ma certamente è meno resistente...tuttavia...
-Tuttavia?
-Possiede tutte le caratteristiche del ghiaccio di cui è composta e, quindi, tra le altre cose, può rigenerarsi completamente...
-Rigenerarsi completamente?- Claudium sputò a terra sangue dal sapore metallico ed iniziò a rialzarsi.
-Avete presente l'Araba Fenice?- Jekyll sorrise, feroce come un lupo affamato.

Lo scontro tra i due Vassalli si era nuovamente riacceso e le sorti del combattimento, prima quasi sicure, ora tornavano ad essere incerte.
SolarKnight
00mercoledì 6 marzo 2013 12:38
OT- [SM=x92702] è un combattimento spettacolare, di quelli che ti infondono una tremenda curiosità di come va a finire [SM=x92708] . Non pensavo che la narrazione fosse così incalzante complimenti amici, non avete nulla da invidiare. Jekyll fratello, non volevo fare il bacchettone, volevo solo ricordare un termine delLo Regno, niente di più, anche perché la parola aura cosi come chakra (forse pure ambarabaciccicocco [SM=x92706] che ridere! te l'immagini un junior che dice ha un ambarabaciccicocco spaventoso?) sono parole orientali, io e molti altri credo vorremmo valorizzare il nostro splendido italiano e la mente geniale dei Sommi [SM=x92701] .-OT
Claudium
00mercoledì 6 marzo 2013 12:42
Claudium guardò Jekyll dritto negli occhi; sembrava che il Vassallo Bianco volesse scrutare ogni piega dell'animo del Cavaliere del Nord, quasi come se stesse cercando qualcosa; infine il Paladino Bianco sorrise:
«Bravo Jekyll! Con tutto quel teatrino che avevate messo su tra il labirinto di ghiaccio e l'armatura nuova mi avevate quasi preso in inganno. QUASI, però, per l'appunto>>.
Jekyll squadrò Claudium facendo finta di non sapere di cosa il Vassallo stesse parlando.
«É inutile,...» continuò il Paladino di Baros «...ormai ho capito qual era il vostro piano: durante lo scontro avete dovuto dar fondo praticamente a tutte le vostre energie fredde per tenere testa alle mie tecniche ed ormai ne siete privo. La gabbia, i trucchi col ghiaccio erano solo fumo negli occhi. Incantesimi potenti, non lo metto in dubbio, ma realizzati con le ultime forze di un guerriero sfinito>>.
Jekyll abbassò la testa e poi scoppiò a ridere:
«Non vi si può proprio nascondere niente, vero fratello? Ebbene sì: ormai sono arrivato al limite delle mie forze ma quelle che mi restano possono ancora fare la differenza, soprattutto ora che anche voi siete allo stremo...»
«Beh, immagino che adesso scopriremo se avete ragione...» disse il Paladino Bianco prima di lanciarsi per l'ennesima volta contro l'avversario.
Jekyll schivò nuovamente l'attacco e stavolta non perse tempo: muovendo rapidamente la sua Sciabola d'Argento menò un potente colpo contro il fianco dell'armatura di Claudium, rompendo al Paladino un paio di costole. Claudium sorrise e poi si diede una spinta per portarsi lontano dall'avversario; il dolore intenso costrinse il Paladino Bianco in ginocchio, tenendo la mano premuta al fianco.

«Cosa avete in mente Claudium? So benissimo che vi siete fatto colpire apposta...» disse Jekyll fissando l'avversario.
La risposta di Claudium arrivò subito:
«Come vi dissi già prima, Jekyll, non c'é rosa senza spine. Guardate la vostra corazza...»
Jekyll abbassò lo sguardò e notò una strana placca di metallo a forma di stella piantata saldamente sul suo pettorale di ghiaccio. Non solo però: esaminando l'armatura ne trovò una identica piantata all'altezza della schiena. Doveva averle piantate Claudium mentre il Cavaliere del Nord era intento a colpirlo.
«Avete ragione voi, Jekyll;...» disse con tono dolorante il Vassallo Bianco «...anche la mia energia magica ormai si é esaurita. Ecco perché ho deciso di concentrare tutta l'energia rimastami nelle mie Lame di Jibril, a cui ho fatto assumere la forma di placche, per un ultimo potente attacco».
Il Paladino Bianco allungò il braccio verso Jekyll tenendo le dita unite: «Penso che ricordiate quello che succede alle mie spade quando schiocco le dita...»
Il Cavaliere del Nord trasalì: ricordava benissimo cosa succedeva.
«...Che le fiamme siano la tagliola adeguata per Jekyll, il Lupo dei Ghiacci...»

Queste parole ed un tenue schiocco di dita furono le ultime cose udite dal Vassallo del Nord prima che fuoco e fiamme lo avvolgessero in un fatale abbraccio...
@Jekyll@
00sabato 9 marzo 2013 21:10
Claudium sorrise, mentre le fiamme avvolgevano l'amico, poi si volse verso il Gran Maestro del Sacro Ordine dei Paladini affinchè ponesse fine allo scontro e lo dichiarasse vincitore.
BrightBlade fece per alzarsi dal suo scranno per poi risedersi, stupito, per l'ennesima volta in quella giornata: i suoi Paladini lo avevano meravigliato oltre ogni sua più fervida immaginazione e, sebbene fossero infinitamente meno potenti di lui, doveva ammettere che osservare due Vassalli scontrarsi era davvero uno spettacolo straordinario.
La risata di Jekyll costrinse il Paladino Bianco a voltarsi nuovamente verso l'arena di combattimento, mentre un'espressione di stupore ed incredulità alterava i suoi nobili lineamenti.
Jekyll stava ritto, nel mezzo dell'arena, l'ampio torace nudo, le braccia incrociate sul petto, le vestigia rimaste dell'armatura d'argento intorno alle gambe sembravano parzialmente fuse, dal momento che non se ne potevano più distinguere le raffinate cesellature, un'ampia pozzanghera intorno a lui.
Claudium osservò, sconvolto l'amico, e notò ampie aree di pelle arrossata, con alcune vesciche ripiene di siero: Jekyll portava sulla pelle molte ed estese ustioni.
Contrariamente a quanto si sarebbe aspettato da lui, Jekyll non curò le sue ustioni e Claudium comprese che non ne aveva più le energie.
-Ma come avete fatto?!- Claudium era sconvolto.
-L'acqua spegne il fuoco, amico mio! Non lo spavate?
L'ironia nella voce del Cavaliere del Nord urtò Claudium che, però, non rispose.
-L'armatura di ghiaccio si è sciolta per proteggermi dalle fiamme e l'acqua che ne è scaturita ha spento le vostre fiamme!- continuò Jekyll, poi si inginocchiò, pose una mano nella pozzanghera che si era raccolta intorno ai suoi piedi e l'acqua, subito, si tramutò in ghiaccio.
-Ecco!- disse il Cavaliere del Nord, rialzandosi -Ora ho esaurito completamente le mie energie fredde...ne erano rimaste davvero poche...- sorrise tristemente guardando la pozzanghera ghiacciata -Troppo poche per pensare di usarle contro un guerriero potente come voi, amico mio!
-Quindi volete terminare lo scontro con un pareggio?- chiese Claudium -Direi che un verdetto di parità sarebbe giusto, non credete? Dopotutto l'armatura di Raphael è inservibile, la vostra armatura d'argento è andata distrutta ed avete sacrificato la corazza di ghiaccio per spegnere le mie fiamme ed entrambi siamo rimasti senza energie...siamo pari...non credete?
Jekyll inarcò un sopracciglio e sorrise.
-No! Non credo!- rispose il Cavaliere del Nord.
Claudium trattenne a stento un'espressione di stupore -Che volete dire?!
-Che ho ancora un asso nella manica!- rispose Jekyll, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi: la Stella dello Zenit brillò nella luce del sole.
-La Stella dello Zenit!- mormorò Claudium -Come ho fatto a non pensarci?!
-Ora, Paladino della Luce, verrete sconfitto dalla Luce!- appena Jekyll ebbe terminato di parlare, il ciondolo iniziò a brillare intensamente e la sua luce divenne presto tanto abbagliante da non permettere più al Paladino Bianco di scorgere nemmeno la sagoma dell'amico. Era come se il Cavaliere del Nord si fosse mimetizzato nella luce del giorno, grazie alla luce emessa dal suo ciondolo.
-Maledizione!- imprecò Claudium, poi un colpo poderoso lo colpì all'addome.
Il Paladino Bianco crollò in ginocchio e, subito, un altro colpo poderoso lo raggiunse al petto. Claudium sentì il pugno di Jekyll contro di lui e lo afferrò: non poteva vederlo, poichè doveva tenere gli occhi chiusi per non restare accecato dalla luce emessa dalla Stella dello Zenit, ma poteva sentire il pugno premere su di lui.
La spinta dell'attacco di Jekyll era, comunque, terrificante e Claudium, ancora sorpreso da quell'assalto giunto proprio quando credeva di essere riuscito a vincere lo scontro con il Cavaliere del Nord, non potè fare altro che arretrare.
Lo sto rallentando! La sua spinta sta cedendo...forse riuscir... i pensieri di Claudium si interruppero improvvisamente, quando si sentì scivolare, come se non ci fosse più attrito tra i suoi piedi ed il suolo.
-Ma cos...?!- poi comprese.
Jekyll aveva congelato la pozzanghera che si era formata dall'armatura di ghiaccio...e lo aveva fatto apposta, non per scaricare le sue energie fredde.
-Quale astuzia! Come ho fatto a non capirlo?- mormorò a mezza voce.
-Perchè siete stato troppo sicuro di voi e della vostra furbizia fin da quando abbiamo iniziato questo scontro, fratello mio! -la voce di Jekyll giunse fredda e distante dalla luce davanti a lui.
Le gambe di Claudium furono spazzate da un calcio poderoso ed il Paladino Bianco cadde pesantemente al suolo. L'impatto fu tanto violento da far cadere, per la seconda volta da quando erano entrati nell'arena, la tiara dal suo capo.
Prima che potesse reagire, un pugno violentissimo lo raggiunse al volto.
Claudium era a terra, la bocca piena del sapore metallico del sangue, il respiro pesante: Jekyll lo aveva battuto ancora una volta in astuzia.
Mentre ampie macchie nere invadevano il suo campo visivo, la vista si sfocava ed i rumori si facevano via via più lontani, Claudium vide Jekyll crollare in ginocchio, reggendosi con le mani al suolo dell'arena, la luce della Stella dello Zenit, spenta completamente, pendeva inerte come un semplice ciondolo dal collo del Vassallo del Nord.
Come lui, anche il Cavaliere del Nord pareva avere esaurito completamente le sue risorse.
Claudium sorrise, soddisfatto, poi tutto divenne buio e silenzioso.

OT- Scusate se posto solo ora, ma ho avuto giornate davvero pienissime! Solar, nessun problema, non volevo darti del bacchettone: ho semplicemente espresso una mia opinione! -OT
Claudium
00mercoledì 13 marzo 2013 22:13
Claudium si sentì sprofondare negli abissi della sua mente. Il suo corpo era diventato leggero e vuoto. Nessuna sensazione a turbare quella pace. Nè dolore nè piacere a rompere l'incanto di quell'equilibrio. L'unica cosa presente era la strana impressione di andare alla deriva in mezzo al vuoto. Il Vassallo Bianco non seppe dire se ciò che provava fosse reale o frutto di un sogno, ma in fondo non gli importava e poteva benissimo fare a meno di scoprirlo.
Quando il senso di pace che lo aveva invasato stava per raggiungere il suo culmine ecco però che il Paladino sentì echeggiare nella sua mente una voce femminile, tenue ma potente allo stesso tempo:
<<Claudium... mio paladino... che cosa state facendo?>>
Il Paladino provò a parlare ma non ci riuscì. Tuttavia gli bastò pensare la risposta perchè questa riecheggiasse attraverso il suo corpo nel mezzo del vuoto:
<<Sto riposando... Sapete, oggi ho combattuto contro Jekyll, il mio migliore amico... E' stato un avversario difficile... per combatterlo ho dovuto dar fondo a tutte le mie energie... però non è bastato... e adesso mi sento stanco... molto stanco... vi prego, lasciatemi riposare...>>
La voce sorrise. Il Paladino non seppe dire come ciò fosse possibile ma il suo spirito lo avvertì chiaramente:
<<Siete sicuro di quello che dite?... io vedo chiaramente che in voi c'è ancora dell'energia latente... risplende tenue ma comunque esiste...>>
Claudium non diede risposta. La voce allora continuò:
<<Osservate, mio guerriero...>>
In mezzo al vuoto comparve improvvisamente l'immagine di Jekyll; il Cavaliere del Nord appariva in ginocchio, ansimante per gli sforzi compiuti. Gli occhi di Claudium erano chiusi ma il Paladino riusciva a vederne comunque l'immagine. Poi la voce riprese:
<<Il vostro avversario, lui sì, ha dato davvero tutto ciò che aveva: la sua armatura, le sue spade, il suo amuleto, la sua carne, il suo sangue, il suo spirito, il suo cuore... Ciò che rimane a sostenerlo è solo il profondo rispetto che nutre verso di voi e che lo spinge a resistere all'oblio della stanchezza esclusivamente per non fare un torto alla vostra persona... E voi vorreste forse mancare di rispetto ad un tale avversario rinunciando a dare anche quell'ultima scintilla di energia che ancora vi rimane?... Di certo questo non è un agire degno dei miei Paladini...>>
<<Ma voi chi siete?... Qual è il vostro nome, mia Signora?...>> domandò Claudium.
La voce sorrise nuovamente:
<<Ma come?... Non mi riconoscete?... Mi avete pregato più di una volta, durante le notti tempestose, nel Tempio dei Paladini... Ho protetto la vostra persona in più di un'occasione, frapponendomi come unica protezione fra la vostra anima e la morte... Ho combattuto al vostro fianco durante ogni battaglia che avete sostenuto fino ad oggi... Ditemi, mio paladino: mi riconoscete ora?...>>
Claudium si sentì come scosso da un tremito: <<Mia Signora... voi siete... la Luce...>>
La voce sorrise ancora:
<<In realtà porto molti nomi... tanti quante sono le stelle del cielo... Luce è uno dei tanti ed è quello che potrete continuare ad usare durante il nostro prossimo incontro...>>
<<No aspettate, ho così tante domande da farvi, rimanete ancora con me...>>
<<Non è ho il tempo e non lo avete nemmeno voi... Rialzatevi ora e onorate gli sforzi compiuti dal vostro avversario... Lui è ancora là che vi aspetta...>>
Non appena la voce cessò fu subito silenzio e Claudium si sentì cadere come da una grande altezza per finire infine ad urtare contro il suolo...

Claudium rinvenne di colpo; era sdraiato a terra, sanguinante, e sentiva un dolore tremendo in diverse parti del corpo; Jekyll lo osservava ansimante, in ginocchio di fronte a lui; BrightBlade intanto aveva appena iniziato il conteggio:

<<UNO!...>>
<<Avete combattuto bene Claudium. Ora state a terra: tra poco sarà tutto finito>> esclamò Jekyll.

<<DUE!...>>
<<Mi spiace deludervi Jekyll ma lo scontro non si è ancora concluso: dite che il mio errore durante questo scontro è stato considerarmi più furbo di voi, è esatto? Ebbene, e se invece avessi capito addirittura prima dell'inizio del nostro duello che non sarei mai riuscito a battervi in astuzia? E se avessi compreso che l'unico modo che avevo per sconfiggervi fosse quello di mettervi alle corde, spingervi ad utilizzare anche l'ultima briciola della vostra energia, finchè non ne foste rimasto privo? E se avessi tenuto in serbo il mio ultimo, il più potente, asso nella manica proprio per questa occasione?>>

<<SEI!>>
<<A quel punto direi che avete fatto male i vostri conti: le energie le avete finite prima voi...>>

<<SETTE!...>>
<<Forse... oppure ho conservato le più potenti fino ad adesso e nascondendole proprio di fronte a tutti...>>
Claudium raccolse le ultima forze che gli rimanevano ed iniziò a strisciare verso il limite dell'arena.

<<OTTO!...>>
Jekyll venne colto da un brivido; il Cavaliere del Nord provò ad inseguire il Paladino ma appena tentò di mettersi in piedi la sua gamba cedette: il suo fisico era ormai allo stremo. Intanto Claudium continuava ad avanzare gomitata dopo gomitata, strisciata dopo strisciata.

<<NOVE!...>>
Claudium allungò la mano. Bastavano pochi centimetri e finalmente avrebbe raggiunto la barriera del Sommo.

<<Die...>>

BrightBlade fu costretto ad interrompere il conteggio perchè quando Claudium toccò la barriera un'incontrollabile onda di luce azzurra esplose in tutta la sala. Tra i bagliori comparve un immenso drago blu che, ripiegandosi su se stesso, si trasformò in una stupenda aquila bianca. Quando la luce si dissolse la barriera del Sommo era scomparsa. In compenso un rinato Claudium si ergeva al limite dell'arena; la sua armatura risplendeva di un'accecante luce blu. Il Paladino avanzò di qualche passo tra gli sguardi sbigottiti di BrightBlade e degli altri astanti per poi fermarsi di fronte al Cavaliere del Nord.
<<Come fate a tenervi in piedi dopo tutte le ferite che avete subito?>> domandò un Jekyll stupefatto.
Claudium sorrise: <<Non è il mio corpo a muoversi, ma la mia armatura. In questo momento sono un semplice fantoccio al suo interno>>.
<<Ma avevate detto di aver finito le energie... dove ne avete trovate di nuove?>>
<<Dall'unica fonte disponibile,...>> disse Claudium indicando il limite dell'arena <<...dalla Barriera del Sommo>>.
<<Non è possibile. Persino BrightBlade non riuscirebbe a fare una cosa del genere. Nessun Vassallo potrebbe...>>
Claudium sorrise di nuovo: <<Avete ragione... ma l'energia di Blue Dragon è sempre l'energia di Blue Dragon. Si è lasciata domare facilmente dopo aver capito cosa volessi fare con essa...>>
<<Ebbene lo riconosco, Claudium: sono inerme. Ma non mi arrenderò: preferisco andare al tappeto con un calcio. In questo modo non si potrà dire che non ho resistito...>>
Claudium allungò la mano in direzione del Vassallo:
<<E' vero Jekyll, se io lo volessi potrei atterrarvi con un semplice movimento di mano. Però, quando anche io sono rimasto inerme di fronte al potere del vostro ghiaccio, voi mi avete risparmiato. Ora sono qui per restituirvi il favore...>>
Claudium si inginocchiò e dopo aver preso Jekyll sotto braccio lo aiutò a mettersi in piedi. Poi prese la parola di fronte a tutti gli astanti:
<<Io, Claudium da Baros, Paladino Bianco del Regno di Blue Dragon e il qui presente Jekyll del Nord, Cavaliere dei Ghiacci del Regno di Blue Dragon ci dichiariamo sconfitti. Sconfitti ambedue dal valore dimostrato dal nostro avversario, dal quale siamo rimasti inevitabilmente sopraffatti. Nessuno di noi due aveva speranza di vincere in questo duello perchè nessuno dei due era così forte da poter sopraffare l'altro...>> <<...eppure siamo entrambi vincitori...>> continuò Jekyll <<...perchè entrambi abbiamo dato non solo il meglio ma tutto ciò che c'era in noi stessi, senza mai lasciare che fatica, dolore o paura ci arrestassero. E questo indubbiamente non merita nulla di meno di una vittoria!>> ed a quel punto Jekyll prese il braccio del Paladino e lo alzò insieme al suo verso l'alto in segno di trionfo.
Di fronte allo straordinario esempio di lealtà dato dai due Vassalli, gli astanti scoppiarono in uno scroscio di applausi che durò almeno mezzora. Poi BrightBlade si avvicinò ai due e rubò loro la parola: <<Come deciso dai due contendenti accolgo la loro dichiarazione di sconfitta decretandone perciò la reciproca vittoria. Il duello è concluso>>.
Jekyll e Claudium sorrisero. Finalmente quell'estenuante scontro era giunto al termine.
<<Complimenti Claudium, siete stato davvero straordinario>> disse soddisfatto Jekyll, rivolgendosi al Vassallo Bianco. Claudium sorrise di rimando:
<<Lo siete stato anche voi, Jekyll; ora però, se volete scusarmi, mi sento svenire...>>

Un istante dopo Claudium perse i sensi e piombò pesantemente a terra insieme al Cavaliere del Nord. Il buio, quello vero, avvolse finalmente i suoi pensieri.

OT- Eh eh, ebbene sì: siamo così banali da concludere tutto con un pareggio. Bugie però non ne ho dette: avevo detto che uno dei due avrebbe vinto... solo che ha vinto pure l'altro [SM=x92706] -OT
Otrebmu Ittoram
00giovedì 14 marzo 2013 01:14
OT-- All'inizio lo avevo detto che ci sarebbe stato pareggio [SM=x92713]
però visto le tecniche e il livello alto di potere usato credo che non potrò mettere il racconto in cronologia finchè Claudium e Jekyll non avrannno almeno 7/8000 DP a testa [SM=x92706] --OT
@Jekyll@
00giovedì 14 marzo 2013 13:56
Jekyll si sentì trascinare a terra dall'amico privo di sensi e tentò, senza riuscirvi, di sostenerlo. I due Vassalli crollarono a terra, stremati. Il Cavaliere del Nord osservò il volto sereno dell'amico, poi si lasciò andare alla stanchezza e sprofondò nel buio insieme al Vassallo Bianco. L'ultima cosa che sentì era la voce di BrightBlade che li chiamava per nome.


...una settimana dopo...

Jekyll uscì dalla Sala delle Colonne, seguito da Eoden: doveva andare alla Forgia della Rocca della Fenice, ma voleva prima prendere un po' d'aria fresca nel Cortile. Ed appena vi giunse, sentì una voce chiamarlo.
Il Paladino si voltò e vide Claudium venirgli incontro, proveniente dal Cortile, l'armatura di Raphael brillante nella luce del sole.
-Claudium!- sorrise il Cavaliere del Nord -Sono lieto di vedere che i Chierici del Regno vi hanno rimesso in piena forma nel giro di poco!- commentò Jekyll, osservando il viso accaldato dell'amico che, evidentemente era già tornato ad allenarsi.
-Potrei dire lo stesso di voi, Paladino!- rispose Claudium, scoccando un'occhiata mesta all'amico che indossava la candida tunica dalle ampie maniche del Sacro Ordine e l'ampio mantello blu.
-Beh, Claudium, dopotutto siamo Paladini, non credo che abbiano dovuto faticare molto...una volta medicate le ferite più serie e garantitoci un certo riposo, i nostri poteri di guarigione hanno fatto il resto!
L'amico annuì, poi aggiunse, accarezzando il testone bianco di Eoden -Mentre eravamo assistiti dai Chierici, ho saputo che il Gran Maestro ci ha fatto visita spesso!
Jekyll sorrise, aveva percepito l'aura del Gran Maestro accanto a sè nei momenti di incoscenza e aveva scambiato qualche commento con lui sul duello dopo aver ripreso i sensi.
-Vedo che avete già ripreso ad allenarvi, Claudium!- disse, osservando l'armatura di Raphael tornata al suo originario splendore.
-Certo! Non appena ho potuto rimettermi in piedi! E voi?- la domanda morì sulle labbra del Paladino che si pentì subito di averla posta: sapeva bene che l'armatura d'argento del Cavaliere del Nord era andata distrutta durante il loro scontro.
Jekyll sorrise, divertito dall'imbarazzo dell'amico.
-Io mi sto dedicando alla meditazione, per ora. Per poter dominare sempre meglio le energie fredde è necessario che il mio grado di affinità con ciò che mi circonda e, soprattutto, con tutto ciò che contiene acqua sia sempre al massimo!
Claudium inarcò un sopraccigio.
-Vedete, Claudium, avere un controllo completo sulle energie fredde mi permetterebbe di affrontare un avversario anche potente come un Vassallo, con molte possibilità di sconfiggerlo, senza dover brandire armi!
-Voi dite?- Claudium era stupito che Jekyll non sembrasse in alcun modo rimpiangere l'armatura d'argento, ma sapeva che solo senza indossarla il Cavaliere del Nord avrebbe potuto raggiungere il massimo controllo sui ghiacci -Ma quanto tempo potrebbe richiedere l'approfondimento di questa vostra capacità?
-Direi diversi anni!- Jekyll aveva gli occhi che brillavano, sembrava addirittura divertito.
Certo che è un tipo strano! pensò il Paladino Bianco.
-Anni? Ma allora non combatterete più fino a quando non avrete raggiunto il massimo controllo sulle energie fredde?! Questo non avete il diritto di farlo!! Il Regno ha bisogno dei suoi Vassalli, non potete starvene rinchiuso nella Sala delle Colonne a meditare giorno e notte fino a non sapete nemmeno voi quando!!- il tono della voce di Claudium si era alzato abbastanza da essere udito al di sopra del rumore degli allenamenti che i Paladini Maestri stavano conducendo nel cortile.
Eruner si voltò, piuttosto seccato, verso i due compagni e lanciò loro un'occhiata carica di rimprovero, prima di tornare, brontolando, a concentrarsi sul povero allievo terrorizzato che stava in piedi davanti a lui.
-Abbassate la voce, Claudium! Non c'è bisogno che vi scaldiate!- Jekyll era addirittura raggiante -Non ho mai detto che non brandirò più armi fino a quando non avrò il completo ed assoluto controllo delle energie fredde!!!
-Ma come pensate di scendere su un campo di battaglia, di grazia?! La vostra armatura d'argento è andata in frantumi!!! Affrontereste i nemici del Regno semplicemente con la tunica bianca di Paladini e con la semplice spada d'argento che completa la vostra veste?
Jekyll non rispose, sapeva che Claudium non aveva ancora finito.
-Ah! Che sciocco!! Voi siete anche un Templare Sin Fein e quindi disponete anche della spada di ordinanza della Compagnia...e dato che siete un maestro nel combattimento con due lame, vi ci vedo ad affrontare i nemici con queste due semplici spade!!!
-Amico mio, calmatevi!- la voce di Jekyll era pacata, mentre il suo sguardo brillava di divertimento e gioia ad un tempo -Capisco che vi sentiate in colpa per aver distrutto l'armatura d'argento, ma vi garantisco che non calcherò i campi di battaglia sui cui il Sommo od il nostro Gran Maestro mi manderanno vestito unicamente della tunica bianca dei Paladini del Regno ed armato solo della spada d'argento dell'Ordine e quella di mithrill della Compagnia dei Templari Sin Fein!
Claudium inspirò rumorosamente, oolto alla sprovvista dalla calma dell'amico e dalle sue parole: Jekyll aveva colto pienamente nel segno, si sentiva in colpa per aver distrutto l'armatura d'argento del Cavaliere del Nord.
-Vedete, fratello mio - Jekyll passò un braccio intorno alle spalle del Paladino Bianco e lo condusse all'interno della Rocca della Fenice, dal momento che la loro conversazione stava disturbando gli allenamenti degli altri Paladini ed Eruner continuava a dare segni sempre più visibili di impazienza -Voi sottovalutate il nostro Gran Maestro, i Maghi dei Collegi di Magie e l'Artefice del nostro Ordine!
Un'espressione interrogativa comparve sul volto, ancora accaldato, di Claudium.
-Mentre venivamo portati nei nostri alloggi all'interno della Rocca per ricevere le prime cure dai Chierici del Regno, BrightBlade ha recuperato ciò che restava della mia armatura e l'ha consegnata a Markox che, insieme ai Maghi della sua Gilda, ha riversato su quella polvere d'argento potenti incantesimi.
-Ma, seppur incantata, rimane polvere d'argento!- Claudium interruppe l'amico.
-E' vero!- Jekyll sorrise -A meno che i due Gran Maestri non la consegnino a Valer!
-Valer l'Ecclettico sta riparando la vostra armatura?!
Il Cavaliere del Nord annuì.
-Avete capito ora? Valer sta ricostruendo la mia armatura ed essa sarà il prodotto della perizia del leggendario Vassallo, della Magia di Markox e dei suoi Maghi e delle Energie Fredde che sono presenti nell'argento stesso!
-Ma...
-Quindi, non avete nulla di cui preoccuparvi, Claudium! Quando Valer avrà terminato la sua opera nella Forgia, la mia armatura d'argento sarà completamente rinnovata e potremo andare in battaglia ancora insieme, fianco a financo come abbiamo sempre fatto!
Jekyll strizzò l'occhio all'amico, poi i due Vassalli si abbracciarono.
Celato dietro un angolo del corridoio, il Gran Maestro BrightBlade osservava i due Paladini e sorrideva compiaciuto.

OT- Con questo post direi che si può definitivamente dichiare chiuso il racconto. Caludium ed io speriamo che vi sia piaciuto. Appena avrò un po' di tempo, posterò la mia nuova scheda con la descrizione della nuova armatura d'argento, creata dal Mastro Artefice del Sacro Ordine dei Paladini del Regno, il leggendario Vassallo Elfo Valer l'Ecclettico! [SM=x92702] -OT
Carion
00giovedì 14 marzo 2013 15:21
OT- Lo avevo detto fin dall'inizio che finiva in pareggio quindi datemi i miei 3,78 testicoli di orco verde [SM=x92706] -OT
@Jekyll@
00giovedì 14 marzo 2013 15:50
OT- Per i pagamenti, rivolgersi a Claudium...è lui che gestisce il centro scommesse [SM=x92702] !-OT
Claudium
00giovedì 14 marzo 2013 18:17
OT- Io comunque aspetto sempre il commento di Vodia, la mia fan preferita fin dai tempi de La Tela. Sarà pollice su o giù [SM=x92714]

Per le scommesse mi spiace ma nessuno ha puntato sul pareggio, solo su vittoria mia o di jekyll [SM=x92706] Siccome però è anche vero che non l'ho messa come opzione nel sondaggio direi di proporre la riconsegna delle puntate a tutti i partecipanti {così io posso tenermi anche i miei testicoli, sottrattimi da Vinyadian, alias prossimo abitante del Regno che scomparirà misteriosamente senza lasciare traccia (a proposito, sapete mica la tariffa di NightLord per gli omicidi silenziosi?) [SM=x92704] } [SM=x92709] -OT
SolarKnight
00giovedì 14 marzo 2013 22:07
OT- [SM=x92709] Gran bel finale, io personalmente pensavo che a vincere fosse Claudium in quanto l'armatura di Raphael avrebbe fatto la differenza, ma mi sbagliavo... ammazza! non facevo Eruner così severo negli allenamenti povero allievo![SM=x92702] -OT
Drago.89
00sabato 16 marzo 2013 10:56
OT- Un finale coi fiocchi, bravi.
Solo x Claudium:
Uhm non ci siamo proprio come organizzatore di scommesse Claudium, con la mancanza di questo pareggio nelle opzioni, ora come ora dovresti offrire 500 kion ad ogni partecipante! [SM=x92703] [SM=x92710] -OT
Claudium
00sabato 16 marzo 2013 13:37
Ot- porta pazienza, è la mia prima volta XD -ot
Eruner
00domenica 17 marzo 2013 18:43
Ho addirittura avuto una comparsata! Grazie, mi avete anche fatto fare la figura del burbero maestro d'armi [SM=x92709]

Caro Solar, non sai che incubo io possa essere... Mi avete fatto venir voglia di organizzare qualcosa fra i 5 disperati aspiranti che siamo. Ecco, magari io non partecipo... Oppure facciamo un tutti contro l'Elfo! Prendetevi la vostra rivincita sul Guardiano Musone! In palio due, dico DUE bonus edit! (Non vi edito qualche vaccata che SICURAMENTE prima o poi scriverete) [SM=x92703]
DragonKnight
00domenica 17 marzo 2013 22:48
OT - Ma sai che quasi quasi la proposta mi attira? Visto che siamo in vena d'affari magari li rivendo...


*Fa due conti*
Vodia
00domenica 6 settembre 2015 18:21
Scusa se commento così tardi, Claudium, tuttavia... Bella storia! E si potrebbe sostituire "ossigeno" con "aria respirabile" o qualcosa del genere...
P.S. Il termine "aura" COMPARE nell'SPG e, nel topic di chiarimento aperto da Eruner, lui e quanti hanno risposto mostrano di non conoscere quella scena...
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