Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Combattere un traditore

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2010 00:34
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
02/11/2009 21:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

“ Invece temo proprio che dovrete farlo, Aspirante”
Quelle parole sarcastiche fecero voltare di colpo tutti i presenti, appena in tempo per vedere venti uomini pesantemente armati uscire dal folto del bosco. Trekentoff non ci mise molto a capire che doveva trattarsi di altri briganti. Probabilmente dovevano aver sentito i rumori dello scontro.
L’Aspirante aggrottò la fronte, a metà tra il preoccupato e il perplesso.
A differenza di quelli che avevano appena affrontato, questi avevano un equipaggiamento superbo. Portavano tutti armature di media grandezza dall’aria molto robusta, grosse spade legate ai fianchi e archi robusti dietro la schiena. Un gruppo di uomini dall’aria arcigna in lunghe tuniche rosso fuoco guidava il piccolo contingente.
Trekentoff strinse l’impugnatura della spada, mentre i suoi dubbi aumentavano. Possibile che avessero anche dei maghi?
Più che una banda di briganti sembravano le truppe regolari di un regno.
“ State dietro di noi e non muovetevi” ordinò a Sania, passandogli il piccolo Tanor, mentre i soldati si schieravano in linea con le armi in pugno. La donna prese il bambino e obbedì, andando ad acquattarsi velocemente vicino a un cespuglio abbastanza distante.
Trekentoff sguainò la spada. I suoi occhi guizzarono rapidamente in tutte le direzioni alla ricerca di una possibile scappatoia.
Uno degli uomini in veste rossa si fece avanti con un ghigno stampato in volto.
“ Bene, bene, bene, cosa abbiamo qui? Tanti bei pesciolini pronti per essere presi all‘amo” disse beffardo.
Trekentoff quasi non gli badava, troppo impegnato ad elaborare una strategia. Ammaestrati dalla precedente esperienza e dal numero dei nemici, Daimon e i soldati non si mossero.
“ Vedo che avete eliminato una delle nostre pattuglie esterne” continuò l’uomo, adocchiando i cadaveri insanguinati degli altri banditi che spuntavano tra l‘erba. Sputò in segno di disprezzo.
“ Bah, lurida feccia”
Benchè quegli uomini fossero stati dei miserabili vigliacchi, Trekentoff si sentì comunque oltraggiato da quelle parole.
“ Certo che ne avete di coraggio per parlare cosi dei vostri compagni morti” disse serio.
Il sorriso scomparve dal volto dell’uomo, sostituito da un espressione di glaciale indifferenza.
“ Non erano che delle reclute inutili e senza nessuna esperienza, e poi non credo di dovere dare spiegazioni a chi sta per morire” Dicendo le ultime parole distese il braccio innanzi a sé, il palmo puntato conto Trekentoff.
“ Dovrete faticare per farci mordere la polvere” disse, quasi ironico. Forse aveva capito di che tipologia erano quei maghi.
Un bagliore furente attraversò gli occhi del mago e subito una sfera di fuoco rovente partì dalla sua mano, sfrecciando a velocità paurosa verso il petto corazzato di Trekentoff. Gridando, Daimon si mosse velocemente per cercare di scansarlo, ma fu di un secondo troppo lento.
Con un gesto fulmineo Trekentoff sollevò lo scudo e la sfera di fuoco impattò con violenza contro la mezzaluna scolpita al centro di esso. Ma al contrario di ogni aspettativa, invece di esplodere e di bruciare il braccio del guerriero, la palla infuocata affondò nello scudo, generando, come un sasso che cade in una pozza d’acqua, una serie di onde concentriche che fecero tremolare per la mezzaluna per poi calmarsi dopo qualche istante.
Il mago e i banditi rimasero stupefatti da quel prodigio mai visto, ma si ripresero subito dalla sorpresa e estrassero le armi, pronti alla battaglia.
Trekentoff abbassò lo scudo, un espressione di desolato dispiacere dipinta sul volto legnoso. I maghi nemici erano dei piromanti e, proprio in quel momento, si stava alzando il vento. Questo gli suggeriva un unica via di fuga, e anche se purtroppo era terribile, non aveva altra scelta.
“ Daimon” chiamò, senza staccare gli occhi dai briganti che si preparando ad attaccarli.
“ Come diavolo avete fatto?” chiese il soldato, guardando esterrefatto il suo scudo, ora lievemente luminoso. Anche gli altri soldati avevano espressioni altrettanto stupite.
“ Ve lo spiegherò dopo” liquidò l’argomento Trekentoff “ Adesso ascoltatemi, appena farò un segnale ci ritireremo lentamente vero il bosco, ma mi raccomando passate solamente al limitare della radura, non entrate assolutamente nell’erba alta, chiaro?” Daimon e i quattro soldati annuirono, affidandosi all’esperienza dell’Aspirante per riportare la pelle a casa.
“ Bene, qualcuno prenda quel tipo svenuto e andiamo”
Uno dei soldati si mise in spalla il bandito che Trekentoff aveva steso e, dopo aver fatto mettere Sania e suo figlio al centro dello schieramento, tutti insieme presero a indietreggiare lentamente, le spade tese innanzi a sè.
“ Non andrete proprio da nessuna parte” sentenziò il piromante “ Circondateli!” ordinò e tutti i briganti si disposero in formazione sparsa, accerchiando il piccolo gruppo da tre lati per sfruttare al massimo la loro superiorità numerica.
Trekentoff osservò in silenzio il grosso dei banditi entrare nell’erba alta e avanzare lentamente con le armi in pugno. Dovette riscuotersi appena i maghi, capita la lezione, scagliarono una serie di globi infuocati, non contro di lui, ma contro i suoi compagni.
Trekentoff si piazzò sulla traiettoria dell’attacco e le sfere infuocate vennero di nuovo assorbite dallo scudo. La luce emanata dalla mezzaluna aumentò d’intensità.
Vedendo che gli incantesimi erano inutili, il piromante fece cenno di fermarsi e, visibilmente irritato, sguainò un lungo pugnale purpureo, subito imitato dai suoi compagni.
“ D’accordo, facciamola finita” disse, avanzando con cautela insieme agli altri.
Trekentoff aspettò ancora qualche istante, poi si staccò dal gruppetto dei soldati e avanzò da solo.
“ Aspirante, dove andate?” sentì chiamarlo Daimon, ma lo ignorò, concentrato sul piromante che aveva davanti.
“ Sapete, penso che dovreste proprio cambiare mestiere”
Il mago si fermò, guardandolo interrogativo. Ma di che diavolo stava parlando?
Trekentoff continuò, apparentemente dimentico della situazione.
“ Io ho combattuto contro tantissimi piromanti, ma non ne avevo mai visto uno debole come voi, perché invece di fare il mago non vi mettete fare il vasaio? La vostra categoria attuale ne guadagnerebbe davvero molto”
Sorrise tra sé nel vedere il mago digrignare i denti per l’insulto, ma doveva farlo arrabbiare ancora un po’.
Sentiva gli sguardi dei soldati puntati contro la schiena, probabilmente si stavano se gli avesse dato di volta il cervello, ma non ci fece caso.
Intanto i briganti si erano fermati, incerti sul da farsi.
“ Sul serio, un cucciolo di drago morente saprebbe sicuramente sputare palle di fuoco più forti” Indicò il pugnale “ Scommetto che quello spiedino non ferirebbe nemmeno un anatra, ma d’altronde le armi rispecchiano le attitudini del proprio padrone, no?”
Per il piromante quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Accecato dalla rabbia, creò tra le mani una sfera grande almeno il doppio del normale e la scagliò con un urlo.
Era quello che Trekentoff stava aspettando.
Sollevò di nuovo lo scudo, come a volersi difendere, ma invece di puntarlo con decisione verso l’attacco lo piegò leggermente verso il basso, cosi che invece di essere assorbita come le precedenti, il globo di fuoco rimbalzò, andando a colpire il terreno appena davanti ai banditi.
L’erba prese immediatamente fuoco e, alimentate dal vento le fiamme crebbero e cominciarono a propagarsi a grande velocità.
Accadde tutto in un lampo.
Trekentoff volse le spalle e corse verso Daimon e i soldati che, capito cosa stava per succedere, stavano battendo velocemente in ritirata verso la foresta. Tutti riuscirono ad allontanarsi in tempo e non furono toccati dal fuoco.
Il piromante e i banditi non furono cosi fortunati. Con il vento che spirava verso di loro non ebbero il tempo di mettersi al riparo che le fiamme sempre più alte li inghiottirono nel loro rovente e mortale abbraccio. Terribili urla si levarono dall‘incendio.
Le sventurate vittime correvano in tutte le direzioni alla ricerca di disperata salvezza, ma niente poteva salvarle dal loro destino. Le fiamme si facevano strada tra armature e vesti, bruciando e consumando la carne con furia ruggente .
Appena furono abbastanza lontani e al sicuro, i soldati rallentarono la corsa, forse per volgersi indietro e vedere la fine degli odiati nemici, ma Trekentoff non glielo permise.
“ Non infierite su chi è già morto” mormorò e nel suo sguardo basso si poteva leggere un grande dolore.
Cosi il gruppo continuò la sua marcia verso Otis senza fermarsi. Dietro di loro una colonna di fumo nero si alzava a spirale verso il cielo.
Non si sentivano più urla.
Il silenzio era già sceso sulla strage.
Trekentoff sentiva una pietra battere nel petto.

-OT- Accidenti, 15 giorni per aggiornare, devo cercare di velocizare i tempi, sennò Otrbmu non la finirà mai la cronologia! [SM=x92707]
Questo è stato davvero un capitolo nudo e crudo, tanto che ho quasi l'impressione di aver esagerato, non so....
Comunque, man mano che butto giù la prima bozza prima di postare mi sono reso conto che forse è un po' troppo per il mio povero Pg che alla fine dei conti, passatemi il termine, è un po' una mezza sega. [SM=x92706] [SM=x92706] [SM=x92706]
Per questo [SM=x92705] da questo momento chi vuole unirsi alla storia è ben accetto, fatevi avanti e chissà che non venga fuori un gran bel lavoro. [SM=x92710] OT




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:34. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com




Vota bluedragon.it nella MTprox Top100