È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Combattere un traditore

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2010 00:34
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
09/02/2010 00:43
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La notte passò in men che non si dica ma come al solito Drago si costrinse a svegliarsi di buon mattino...rotolò fuori dal suo giaciglio e si costrinse a tener gli occhi ben aperti. Il viaggio per arrivare ad Otis lo aveva un po'affaticato ma adesso si sentiva di nuovo in forma smagliante. La mobilia della locanda era piuttosto scarna, la sua camera presentava infatti un mobiletto a cassettini piuttosto polveroso, un letto imbottito con paglia e lana pura ed una seggiola in stato pietoso...la latrina era di uso comune,di certo non si poteva pretendere una camera lussuosa, ma nonostante tutto la Guardia Reale avrebbe poltrito perfino all'aria aperta se non avesse avuto alternative. Dopo essersi preparato a dovere si diresse fuori al corridoio principale, proseguì verso le scale ed arrivò al salone principale.
Vi erano quattro pilastri di legno che sorreggevano l'intero piano superiore, un paio di tavoli e sedie tutte intorno che ospitavano la gente del villaggio ed una testa di cinghiale che spiccava in alto sulla parete vicina alle botti di idromele e birra situate nel retro del bancone dell'oste.
<< Ma chi sarà mai costui? >> bisbigliò uno dei popolani.
<< Chissà forse è un guerriero di un'altro villaggio, ah dopotutto cosa vuoi che me ne importi! >> disse un altro.
Evidentemente non tutti sapevano ancora chi fosse quell'uomo rinchiuso in sì imponente armatura, altri ancora invece immaginavano fosse un guerriero di una terra straniera, solo l'oste sembrava sapere che era un'Aspirante vassallo.
" Speriamo che sia arrivato... " pensò in quel momento, non badando minimamente agli sguardi incuorisiti della gente.
Siccome non sapeva se Trekentoff fosse tornato o meno al villaggio ordinò un boccale di idromele e porgendo una manciata di kion all'oste gli chiese se il suo amico fosse arrivato o meno. Dapprima l'oste guardò quelle monete con rinomato interesse, dopo pochi istanti sparirono sotto il bancone e con un cenno del capo gli fece notare che era presente nella stessa Locanda.
Quasi nello stesso momento un uomo decisamente più avanti in età rispetto alla Guardia Reale scese dalle scalinate, portava un mantello rosso,un'armatura fatta di uno strano metallo e la cicatrice...era Trekentoff in carne ed ossa.
Il Guerriero notò con piacere un figuro al bancone che sapeva essere Drago, prova tangibile che fosse lui lo erano le sue due spade sul retro dell'armatura. Si sedette di fianco a lui.
<< Finalmente ho il piacere di conoscervi messer Drago >>
<< Il piacere è tutto mio messer Trekentoff...perdonate la mia scortesia ma preferirei rimandare i convenevoli a dopo e sapere cosa avete scoperto sul traditore Sondor, il resto della storia l'ho già saputo dal capomastro >>.
Bevve un sorso di idromele anche il Guerriero dopodichè menzionò quanto era avvenuto sino ad ora. Drago ascoltò con interesse senza farsi scappare neanche una minuscola virgola.
<< Anzitutto mi congratulo con voi, siete un degno Aspirante delLO Regno, non siate dispiaciuto per quegli uomini, ve lo si legge in volto, voi avete fatto solo il vostro dovere ed avete agito nel nome della giustizia >> fece una pausa, si schiarì la voce e continuò << ..hm..hm..dobbiamo organizzarci a dovere, come primo passo credo proprio che dovremo parlare con Evandar e riferirgli di rafforzare le difese del villaggio mentre solo noi due dovremmo nasconderci in un carro della carovana ed intervenire qualora le parole del prigioniero siano veritiere, in questo modo eviteremo che il villaggio sia meno difeso e soprattutto potremmo cogliere di sorpresa quella feccia... >> concluse attendendo una risposta di Trekentoff.
Il Guerriero finì il suo boccale e rispose convinto dall'idea della Guardia Reale.
<< Nonostante la vostra giovane età, dimostrate di essere ben più saggio e maturo di molte altre persone, credo che la vostra idea sia l'unica opzione possibile, forza andiamo a fare il nostro dovere >>
E così Trekentoff ripose una manciata di kion sul bancone, ritirò la sua colazione a sacco ed insieme alla Guardia Reale si diresse al posto di guardia ove avrebbero trovato Evandar.

OT- Era da molto che non passavo, ben presto mi farò sentire anche negli altri racconti in cui sto partecipando, adesso ho trovato un momento libero. [SM=x92713] -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
18/02/2010 23:33
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Una piccola carovana di carri arrancava lungo la strada fangosa. Niente più che un sentiero malmesso e pieno di buche, l’ampia strada fendeva come una lunga cicatrice l’infinita uniformità delle foreste attorno a Otis. Erbacce e cespugli spinosi la assediavano da entrambi i lati, rendendo difficoltoso, ma non impossibile, il cammino e recando a testimonianza dei pochi viaggiatori che l‘avevano percorsa in quei tempi travagliati. File di alberi ne ostruivano i fianchi e i loro rami carichi di foglie la invadevano, oscurandone larghi tratti con la propria ombra.
Dalla sua postazione dietro un cespuglio particolarmente grosso, il bandito studiava con occhio sospettoso la lenta processione di uomini e bestie. Osservò i guidatori dei carri che, con il capo coperto da grossi capelli a falde larghe, incitavano i cavalli con leggeri colpi di redini, soffermandosi sulle spade e le lance che portavano al fianco o appoggiate sul tavolaccio.
Poi il suo sguardo si spostò sui carri.
Grossi teli ne coprivano il contenuto, nascondendolo alla sua vista, ma anche cosi se aguzzava l’orecchio riusciva a sentire chiaramente uno sferragliare metallico provenire da essi.
“ Ferro “ pensò “ o forse un carico di ferri di cavalli o qualcosa del genere”
A disagio, si aggiustò sulla spalla il lungo arco che portava a tracolla. La leggera maglia di ferro che gli copriva il petto tintinnò leggermente.
Qualcosa non gli tornava.
Non aveva avuto alcuna notizia riguardo a un carico di ferro proveniente da Otis né a rigor di logica avrebbe dovuto averla.
Le loro scorribande avevano messo gravemente in crisi la situazione economica e quei miserabili contadini stavano stringendo troppo la cinghia per potersi permettere di perdere anche solo una zappa, tanto meno di far uscire dal villaggio una cosi considerevole quantità di materia prima.
E in ogni caso, ci sarebbe stato come minimo un piccolo esercito a proteggerlo e invece, da quel che poteva vedere dalla sua posizione, c’erano solo due guardie per carro.
Cinque carri, compresi i conducenti, quindici uomini in tutto.
Un numero assolutamente ridicolo per un carico cosi prezioso.
Non avrebbero avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di essere in pericolo, se li avessero attaccati. Li avrebbero uccisi tutti e si sarebbero impadroniti di tutto quel minerale in un batter d‘occhio.
Non poteva credere che gli abitanti di Otis gli stessero offrendo una tale fortuna su un piatto d’argento.
Sulla destra, appollaiato tra il fitto fogliame di un grosso ramo, uno dei suoi uomini incoccò una freccia nell’arco e lo fissò interrogativo.
Lui gli fece cenno di aspettare e quello abbassò l’arma, rimanendo comunque pronto ad agire.
Non gli piaceva tutta quella storia. Aveva ancora i tagli di quella volta che quei maledetti bifolchi avevano sistemato delle grosse barricate sui carri e da lì avevano bersagliato i banditi disposti sugli alberi.
In quella sola giornata aveva perso dieci uomini che, da idioti, si erano esposti troppo.
Stavolta era meglio non correre rischi.
Fece un cenno a uno dei banditi nascosti dietro di lui, l’unico a non avere un elmo di cuoio completo di tutta la piccola brigata. L’uomo portò alla bocca il piccolo corno che portava a tracolla e soffiò.
Un’unica, lunga nota bassa e vibrante si sparse per il bosco.
Capendone il significato, la carovana si fermò bruscamente. I cocchieri erano ormai abituati a eventi del genere e si comportarono di conseguenza.
Tirarono le redini per far girare i carri e accostarli gli uni vicini agli altri. I cavalli nitrirono sorpresi dagli improvvisi strattoni, ma obbedirono rapidamente e la fila ordinata della carovana fu sostituita da una serie di manovre convulse. Nel frattempo, le guardie, senza un ordine e con una disciplina che faceva impallidire anche il più incallito dei veterani, si divisero rapidamente in tre gruppi. I primi due si schierarono ai lati della strada per fornire protezione in caso d’attacco improvviso, mentre i componenti del terzo gettarono le armi sugli alti ripiani dei carri e presero a spingerli per velocizzare l’operazione.
In breve una sorta di piccola fortilizio formato da un recinto di carri si erse al centro della strada.
I cavalli vi erano stati chiusi dentro e erano stati legati per evitare che potessero fuggire. I soldati muniti di arco si erano appostati vicini ai bordi, con le frecce incoccate, mentre quelli armati di spade e lance erano posizionati all’interno del cerchio, pronti a intervenire contro qualsiasi nemico che avesse violato la piccola linea di difesa.
Dopo aver assistito a quella impressionante prova di organizzazione, il capo dei banditi sorrise e avanzò fuori dal suo nascondiglio.
Il suono di quel corno aveva un doppio utilizzo.
Il primo, strano dirlo, era proprio di avvertire i membri della carovana che stavano per essere attaccati. Forse sembrare un controsenso, ma non lo era.
Per loro era come lanciare una sfida, una spacconata. Sentendolo, gli occupanti dei carri dovevano sapere in anticipo che non avevano scampo, dovevano rendersi conto che qualsiasi misura avrebbero preso per difendersi sarebbe stata del tutto inutile.
I Lupi di Sondor erano giunti per prendere i loro averi e le loro vite.
Il bandito ghignò. Era stato il loro capo, Sondor, ad inventare quel trucco e doveva ammettere che non era niente male.
Il secondo, decisamente più pratico, era di avvertire tutti i briganti che stava per scatenarsi un attacco in massa. Era il suono dell’adunata.
Una condanna a morte per gli attaccati e un urlo di trionfo per gli attaccanti.
Appena il bandito uscì dalla fitta vegetazione, il sergente che comandava alla carovana gridò:
“ Chi sei? Fatti riconoscere!”
Il tono autoritario della sua voce si spense con una lieve imprecazione, appena una piccola folla di almeno quaranta uomini armati di asce e spade si schierò in formazione compatta dietro al primo.
“ Bene, bene, cosa abbiamo qui? Un bel gruppetto di pecorelle che si è perso e ha beccato i lupi” disse ironico e tutti i banditi risero sguaiatamente, più entusiasmati dalla schiacciante superiorità numerica che avevano, più che dall’ironia del loro capo.
Le guardie strinsero le impugnature della armi, ma dato che il sergente non dava nessun ordine, non fecero nulla.
Quando l’ondata di risate si placò il capo bandito parlò di nuovo:
“ Consegnateci quello che trasportate e nessuno si farà male” ingiunse con tono autoritario.
Il sergente sembrò esitare. Non era abituato a situazioni del genere
“ D’accordo” disse dopo qualche istante “ Adesso, svuoteremo i carri e vi porteremo…” prese a dire, ma la risata beffarda del brigante lo interruppe bruscamente.
“ Niente da fare!” sbraitò “ Conosco questi trucchetti da prima che voi vermi veniste al mondo, perciò non pensare di fregarmi! Adesso voi vi allontanate e noi veniamo a prenderci quella roba e se, come sospetto, ci troviamo qualche soldato nascosto, allora saranno guai per loro e per voi”
Il sergente digrignò i denti e gettò uno sguardo veloce verso i rigonfiamenti che spuntavano dalle coperte sui carri. Uno sviluppo del genere era la cosa peggiore che poteva capitare. Avrebbe voluto rifiutarsi, ma ormai lo avevano messo con le spalle al muro.
Con un gesto nervoso ordinò ai soldati di ritirarsi. Non senza qualche esitazione le guardie obbedirono e, spostati due carri, si raggrupparono ai limiti della strada, senza mai staccare gli occhi dal nemico.
Lentamente i banditi si fecero avanti con le armi sguainate. Arrivati al limitare del cerchio difensivo, vi sciamarono dentro e, arrampicandosi e balzando sulle assi, mentre alcuni tenevano sotto d’occhio i soldati di Otis, gli altri circondarono i carri.
Il capo dei banditi si accostò a quello più grosso, una lancia uncinata in mano.
“ E adesso vediamo se siete dei bugiardi” disse e con uno scatto secco calò la punta della arma sul telo che copriva il contenuto del carro.
Un suono limpido e argentino, come quello di una campana, si diffuse nell’aria.
Il bandito rimase qualche istante fermo, incerto sul da farsi, mentre i suoi compari, curiosi cercavano di sbirciare all’interno dello squarcio creato dalla punta arrugginita. Poi afferrò un lembo della coperta e la tirò via.
Armature.
Il carro era pieno di pezzi di armature di ogni genere: spallacci, gambali, elmi e anche pettorali, tutti accatastati alla rinfusa, come se ci fossero stati gettati sopra precipitosamente.
” Ma questa è una miniera d’oro!” esclamò piacevolmente sorpreso di quella scoperta. I banditi vicino a lui si profusero in esclamazioni stupite e ammirate , mentre ammiravano quel arsenale.
Probabilmente quegli uomini erano dei ladri che avevano rubato al loro stesso villaggio tutte quelle corazze per rivenderle da qualche parte.
Ma allora c’era qualcuno di intelligente in quel miserabile villaggio. Peccato però che avessero incontrato i Lupi di Sondor.
Con un ghigno stampato in faccia lasciò ricadere il telo e si voltò verso il gruppetto di soldati in vigile attesa.
“ Beh, idea intelligente la vostra” sollevò la lancia, subito imitato da tutti i suoi compari. Era chiaro che stavano per gettarsi contro quei pochi soldati e trucidarli tutti “Però siete stati davvero sfortunati! Nessun esce vivo dalla foreste dei Lupi” mormorò, ghignando.
“ A me mi sa che quelli sfortunati siete voi”
Il bandito sgranò gli occhi al sentire quella voce alle sue spalle, ma non ebbe il tempo di voltarsi che il manico di una spada lo colpì alla nuca, stendendolo all’istante.
Gli altri briganti, colti di sorpresa, lanciarono gridi d’allarme, ma reagirono troppo lentamente. Guidati da un uomo abbastanza anziano armato di spada e scudo e un altro di corporatura massiccia con due spade, frotte di uomini vestiti solo di indumenti di tela sbucarono da sotto i carri e li travolsero, prima che potessero abbozzare la benchè minima resistenza. A loro si aggiunsero presto anche gli altri soldati battuti precedentemente in ritirata che partirono alla carica, gridando selvaggiamente.
Intrappolati nel cerchio di carri che credevano di aver ormai conquistato, i briganti si batterono con furia, ma il numero e la sorpresa erano dalla parte dei soldati di Otis e in breve il combattimento degenerò in una confusa rissa.
“ Vi devo fare i miei complimenti, Trekntoff, è stato davvero un ottimo piano” disse Drago, disarmando un avversario con una serie di rapide stoccate, per poi atterrarlo con un calcio.
Trekentoff parò un colpo d’ascia e rispose con un affondo che squarciò la gola del brigante che lo aveva attaccato.
“ E’ tutto merito di Evandar, se non mi avesse informato per filo e per segno di tutte le incursioni che avevano subito le carovane non sarei mai arrivato a formulare questo piano” rispose l’Aspirante incanutito. “ Fate attenzione! Non deve scapparne neanche uno! Catturateli se potete, altrimenti uccideteli!” aggiunse poi, urlando. Come per sottolineare le sue parole, abbattè un altro brigante con un colpo di scudo.
Gli rispose un grido corale dei soldati, soddisfatti di poter rendere la pariglia agli odiati nemici.
Il combattimento volse rapidamente in favore dei difensori, avvantaggiati dal numero e dagli arcieri disposti sui carri, cosi Trekentoff si allontanò dalla mischia per valutare lo scontro da un punto più tranquillo.
Proprio mentre osservava tutti i punti del combattimento con occhio vigile, notò qualcosa muoversi tra i cespugli. Con orrore vie che si trattava di un bandito vestito più alla leggera degli altri, con un corno in mano, che si era tenuto in disparte fino a quel momento.
L’uomo lo guardò per un istante, poi si voltò e corse via, svanendo tra le foglie.
“ Drago!” gridò Trekentoff, attirando l’attenzione del ragazzo che stava combattendo con tre avversari contemporaneamente.
L’Aspirante si disimpegnò rapidamente e corse verso il suo compagno.
“ Cosa succede?” chiese con il fiatone. Sembrava sentirsi a disagio senza la pesante armatura che portava sempre.
“ Ne è scappato uno” gridò Trekentoff, alzando la voce per sovrastare i rumori della battalgia e indicando il punto in cui era scomparso il fuggitivo “ Dobbiamo riprenderlo subito! Se tornerà con i rinforzi non riusciremo mai a uscire vivi da questa foresta”
Drago trattenne a stento una parola poco galante.
“ andiamo, allora”
I due aspiranti scavalcarono rapidamente il cerchio formato dai carri e si gettarono all’inseguimento, svanendo tra le ombre della foresta dei Lupi.


Le cose cominciano a farsi complicate. Drago mi affido a te, la foresta è strapiena di trappole.
Scusate se è scritto da cani, ma l'ho fatto di fretta.




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Maestro
19/02/2010 11:40
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ot- Mi raccomando l'uso del Voi...in qualche occasione ti è scappato ancora [SM=x92706]. Per il resto, non vedo l'ora di vedere come andrà a finire...bravo! -Ot





Jekyll, Cavaliere del Nord

Vassallo del Sommo Blue Dragon

Membro del Sacro Ordine dei Paladini del Regno

Membro dell'Ordine dei Templari Sin Fein



Trova nel tuo cuore la Fede e la Forza e con esse camminerai al di sopra del Destino
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
19/02/2010 15:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ot Porcaloca è vero! Perdonatemi, farò in modo che non succeda più Ot




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
10/03/2010 13:45
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La foresta dei Lupi, famosa per i loschi individui che la abitavano e le numerose trappole che essi escogitavano sia per derubare i visitatori e sia per uccidere gli amici scomodi e soprattutto i nemici.
Drago e Trekentoff si erano oramai inoltrati nel folto della boscaglia tentando di acciuffare l’unico bandito sopravvissuto, ovvero colui che portava il corno. Il brigante era ben visibile innanzi a loro…il tragitto che percorrevano era immerso dal verde, un misto di cespugli, alberi e fronde per ogni dove rendevano quella foresta un intricato labirinto, spesso mortale per chi non conosceva bene quei posti.
Improvvisamente i due Aspiranti calpestarono un filo teso come una corda di violino, inizialmente non riuscirono a carpire cosa avessero azionato…certo è che un filo teso in quel modo era piuttosto anormale.
<< Trekentoff! >> riuscì ad inveire Drago.
In pochi secondi un tronco d’albero tenuto tramite delle funi iniziò a calare verso la loro posizione, riuscirono a vederlo solo all’ultimo istante grazie anche all’istinto di Drago che prontamente si scagliò verso Trekentoff cadendo entrambi a terra, ma fortunatamente illesi. Avevano schivato il mastodontico tronco per un pelo, l’importante era l’esser ancora tutti interi. Intanto il fuggitivo li stava distanziando sempre più ma era ancora visibile tra la vegetazione, probabilmente si era fermato per un attimo sperando di vedere quei due stecchiti dalla trappola ma la fortuna non era dalla sua parte e soprattutto non immaginava neanche con chi avesse a che fare.
<< Muoviamoci Drago! >> ringhiò Trekentoff con tono leggermente iracondo.
Indi ripresero il proprio inseguimento ma questa volta correvano con più cautela e molto più guardinghi di prima. Infatti con molta destrezza riuscirono ad evitare un paio di trappole simili alla prima e con lo stesso meccanismo del filo teso, orami un classico.

Certo che questi due hanno fiato da vendere e per giunta hanno schivato molte trappole…se non riesco ad arrivare alla piazzola dei ragni non credo che non riuscirò a liberarmene così facilmente…senza contare che sto iniziando a stancarmi…un altro po’di cammino e li avrò in pugno! Sondor sarà entusiasto del mio trionfo e forse mi premierà con qualche sua prigioniera!

I pensieri del brigante baluginavano di un sinistro presagio. Pensieri confusi dalla stanchezza ma soprattutto folli.
Passarono pochi minuti di corsa ed ecco che un altro intoppo si presentò davanti a loro. Il brigante aveva smesso di correre e si era appostato in una piazzola a mo’di semicerchio ricoperta di foglie secche…stranamente il terreno era ricoperto anche di strane fili simili a ragnatele. A quanto pare era riuscito nel suo intento, anche se sembrava piuttosto provato dalla fatica. Il manigoldo pronunziò frasi di sfida verso i due Aspiranti il che a loro insaputa erano già caduti nella seconda trappola.
<< Mi dispiace per voi…hanf…ma questa sarà la vostra tomba…sarete anche abili ma non riuscirete a sopravvivere a questo! >> disse il brigante ormai a corto di fiato. Subito raccolse le sue ultime forze e con quel poco fiato che si ritrovava soffiò nel corno…ma adesso il suono era diverso, una nota lenta e più acuta da quando avevano fermato la carovana.
Drago oramai infastidito dalla presenza di quel brigante inveì:
<< Basta! Hanf…vediamo cos’altro avete in serbo brigantuccio d’astrapazzo che non siete altro, sapete mi sono stancato di fare quest’inutile corsa campestre! >> parole dure e di conferma verso la sfida lanciata dal nemico orami sfinito per la corsa. Alba e Tramonto iniziarono a sfavillare di luce propria mettendo in allarme il suo possessore. Qualcosa era in arrivo e non tardò a presentarsi.
Intanto il Guerriero rimase sbalordito ed affascinato dalla luce che emanavano le spade del compagno.
<< Trekentoff state in guardia! Le mie spade, come avrete notato, hanno il potere di rivelare la presenza di nemici >> ringhiò la Guardia Reale riportando il Guerriero sull’attenti.
Improvvisamente dei ragni di colore nero con striature verdognole grandi come dei mastini iniziarono a calare dall’alto sulle fronde degli alberi…erano una decina e sembravano avere una gran voglia di fare un lauto pasto, ma due Aspiranti non erano decisamente commestibili per loro.
<< Tsk…ragni potevano inventarsi qualcosa di più originale >> ribattè con tono secco e gutturale il Guerriero pronto a colpire. I ragni si erano calati in modo da accerchiare i due malcapitati chiudendo qualsiasi via di fuga ed in effetti erano circondati. Alba e Tramonto si erano ormai illuminate all’inverosimile ed intanto la forza e la velocità di Drago erano aumentate a dismisura.
Il brigante si era spostato dal campo di battaglia in un luogo più sicuro in modo da osservare la scena da lontano, sperando di essere riuscito nel suo meschino intento.

Ma cosa diamine sta succedendo lì in mezzo? E da dove viene questa luce accecante! Pensò il manigoldo un po’teso.

Intanto i ragni avevano cominciato ad avvicinarsi ma ad’un tratto la Guardia Reale lanciò un grido disumano.
<< CHAARGE! PER BLUE DRAGON! >> in questo modo caricò anche Trekentoff ed insieme si lanciarono all’attacco. Due ragni che si erano parati dinanzi a Drago vennero tranciati di netto dalle sue formidabili spade. Il Guerriero ne aveva abbattuto uno conficcadogli la sua spada in testa. Altri due ragni tentarono un assalto frontale disperato ma erano troppo lenti per la Guardia Reale il che si muoveva con più scioltezza senza la sua pesante armatura indosso senza contare il potenziamento che aveva subito. Anche questi ultimi subirono la stessa sorte dei primi. Il Guerriero intanto era riuscito a schivare una sorta di bava appiccicosa che aveva sputato un ragno grazie al suo scudo ed in un secondo momento riuscì ad affettarlo a dovere...anche se parte di quei fili appiccicosi si erano appicicati al vestito di tela che calzava. Il resto dei ragni allora aveva incominciato ad indietreggiare sputando ragnatele all’impazzata cercando di intrappolare i propri avversari ma l’unico risultato che ottennero fu solo far imbestialire di più la Guardia Reale ed il Guerriero. Rapidamente lo scontro si volse a favore degli Aspiranti anche se mancava un solo ragno all’appello. L’ultimo si trovava alle spalle del Guerriero con intenzioni non molto rassicuranti.
<< Trekentoff scansatevi! >> imprecò Drago verso il compagno che afferrò in pieno le sue parole ed in una frazione di secondi si scansò di lato lasciandogli campo libero, in questo modo riuscì a scagliare Alba con tutta la sua forza nella direzione del ragno il che non riuscì a svignarsela in tempo e perì all’istante sul colpo. Drago corse a recuperare la spada conficcata nella carni dell’insetto mentre Trekentoff tentava di localizzare il brigante. Erano entrambi molto affaticati dal combattimento ma non potevano arrendersi proprio ora.

OT- Spero che il post ti piaccia Trekentoff…per il contiguo ci saranno sicuramente altre sorprese! [SM=x92703] Modificato...che sbadato che son stato, elimina pure il tuo ultimo post Trekentoff senò appesantiamo il racconto. [SM=x92712] -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
12/03/2010 20:46
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il bandito era sconvolto.
Quei due Aspiranti avevano eliminato in quattro e quattr’otto ben dieci dei ragni velenosi della foresta e senza riportare nemmeno una ferita. Ne sarebbe bastato anche una minuscola perché il veleno li uccidesse rapidamente e invece non si erano fatti colpire neanche una volta.
Ed ora gli venivano incontro, le armi in pugno, pronti a catturarlo e a imprigionarlo in quel buco fangoso che era Otis.
Il brigante digrignò i denti.
No, non si sarebbe mai fatto gettare in prigione, non da dei luridi contadini troppo idioti per sapere da che parte stare. Se quella era la fine per lui, allora si sarebbe portato nella tomba anche quei due maledetti Aspiranti.
Con uno strappo secco afferrò la piccola boccetta che portava legata al collo e se la pose davanti, come uno scudo.
Davanti a quel gesto apparentemente senza senso, Trekentoff si arrestò subito imitato da Drago. Dopo tutte le trappole che avevano affrontato, era meglio non correre rischi.
“ Non fate sciocchezze e arrendetevi!” intimò severo “ Non avete nessuna possibilità di fuggire nelle vostre condizioni”
Il volto del brigante si distorse in una smorfia di disprezzo. “ Sbagliato, Aspirante, siete voi che non avete nessuna possibilità” sputò con rabbia.
Cercando di trattenere il tremito delle mani, strappò il tappo della bottiglietta e lo gettò a terra. Un fumo dal colorito verdognolo si sprigionò dal contenitore e un acre odore simile a quello della sterpaglia bruciata si sparse per la radura.
“ Ma che roba è?” chiese Drago, riparandosi le narici con un braccio.
Trekentoff assottigliò gli occhi, riducendoli a due fessure “ L’Olio della Mandragola Nera” commentò asciutto, suscitando gli interrogativi di Drago.
Una risata esaltata uscì dalla bocca del bandito “ Esatto, vedo che ve ne intendete, Aspirante” si complimentò con voce quasi isterica. Sembrava che il senno avesse abbandonato ormai la mente dell‘uomo senza via di scampo “ E se conoscete i suoi effetti, allora saprete anche che ormai siete spacciati”
“ Sapete a cosa andate incontro bevendo quella pozione, vero?” chiese Trekentoff, facendo un passo avanti.
L’uomo non rispose. Con un gesto secco sollevò la bottiglietta e bevve tutto il contenuto in un solo sorso.
Schizzi della rivoltante sostanza finirono sull’erba, e dove la toccarono questa appassì e si sbriciolò, ma la maggior parte finì nella gola del bandito.
Sotto lo sguardo attento dei due Aspiranti, lentamente allontanò la bottiglietta ormai vuota dalle labbra e la scagliò via in un sospiro di grande soddisfazione.
Sorridendo, rivolse un ultimo sguardo sprezzante verso i due guerrieri, poi di colpo si afferrò la gola con un singulto strozzato. Gorgogliando e gemendo, cadde in ginocchio, mentre la pelle del volto e delle braccia veniva solcata da minuscole strature nere e marroni.
“ Ma che cosa gli sta succedendo? Cosa ha bevuto?” chiese Drago, sconvolto dal tremito incontrollabile che stava attraversando le carni del loro avversario.
Trekentoff non rispose subito. Guardò con sguardo colmo di tristezza la fine di quel uomo, perché era verso la morte che si stava avviando, poi parlò con voce stentorea e appena udibile.
“ L’Olio della Mandragola Nera, la sostanza che ha bevuto è una pozione magica in cui viene messo un piccolo seme della pianta di cui porta il nome, serve per fare in modo che conservi il più tempo possibile i propri poteri magici e che possa essere usato in qualsiasi momento” spiegò, lo sguardo basso.
“ E quali sono i suoi effetti?” chiese Drago, stringendo le spade. Sotto i loro occhi la pelle del brigante si stava seccando rapidamente e cedeva in più punti, spinta al di sotto da lunghi tentacoli neri e appuntiti.
“ La Mandragola Nera è una pianta parassita che si nutre dell’energia vitale o magica di altri esseri viventi, solitamente nasce in luoghi dove ci sono abbondanza di questi due elementi e si comporta come una pianta normale, ma se viene nutrita la quantità di energia necessaria per farla arrivare a maturazione e poi viene lasciata senza cibo” Trekentoff fece una pausa.
I grossi tentacoli si fecero strada nel cadavere del brigante fino a spaccarlo del tutto e in un coro di schiocchi e gorgogli confusi una creatura simile a un albero contorto e orrendo si sollevò da esso. I suoi rami si agitavano come tante fruste impazzite e un enorme squarcio dotato di denti acuminati come rasoi si apriva al centro del tronco. Quattro rami più grossi dotati di ventose uscivano dalla schiena del mostro, le protuberanze usate per l’alimentazione.
“ Allora si trasforma in un mostro affamato che attacca tutto ciò che vede”
La Mandragola sollevò le fauci al cielo coperto da nubi e ruggì, un ruggito lamentoso e sibilante che racchiudeva tutta la sua fame di morte.


OT- Lo ammetto, mi sono impegnato per inventare questo brutto mostro [SM=x92705]
Attenzione questo è forte, le quattro protuberanze che ha dietro la schiena assorbono gli attacchi magici e se si attaccano al corpo di un uomo ne risucchiano tutta l'energia vitale fino ad ucciderlo, proprio come è successo al nostro povero brigante kamikaze, quindi calma e sangue freddo o qui finiamo male [SM=x92706] -OT




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
13/03/2010 16:08
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Bene...adesso ho capito che Trekentoff è un masochista nato... [SM=x92706] L'unica pecca e che forse non riusciremo mai a trovare il nascondiglio del ribelle...infatti questo brigante si è trasformato e quindi è morto per dar vita ad una docile e bella bestiola, che guarda caso non vede l'ora di fare uno stufatino di Aspiranti. A conti fatti direi che dovremmo inventarci dopo questo arduo scontro, un modo per raggiungere Sondor oppure al limite modifichi il post. -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
13/03/2010 16:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Nah, non masochista, temerario. [SM=x92702]
Tranquillo, Drago, ci sono rimasti ancora i banditi che formavano l'imboscata. Si può provare ad interrogarli, anche se non conterei troppo sui risultati. Basta vedere che ha fatto questo povero disgraziato pur di non parlare. [SM=x92706]
Comunque, per adesso è meglio occuparsi della docile e bella bestiola, poi si vedrà [SM=x92705] , anche perchè non ho molta voglia di finire succhiato a morte. [SM=x92706] -OT




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
22/03/2010 22:15
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La Mandragola aveva individuato le sue prede proprio innanzi a sé. Drago e Trekentoff erano inorriditi...non avrebbero mai pensato che un brigante si fosse spinto sino a questo punto per eliminare i propri nemici.
<< Dobbiamo essere molto cauti, i suoi tentacoli sono in grado di assorbire energia e come se non bastasse anche gli attacchi magici >> sentenziò Trekentoff in tono secco.Drago non era per nulla intimorito da una tale minaccia ed organizzò al volo un piano per riuscire ad eliminare la mandragola.
<< Trekentoff! Siete in grado di tenere a bada quella pianta almeno per un po'? >> chiese la Guardia Reale senza nascondere un senso ironico.
<< Cosa avete in mente Drago? >> rispose il Guerriero visibilmente perplesso, difatti non aveva capito dove voleva andare a parare.Intanto la Mandragola era quasi arrivata alla portata degli Aspiranti dimenando i propri tentacoli. Urla strazianti accompagnavano l'essere.
<< Fidatevi di me! Non appena vedrete una luce accecante allontanatevi dal campo di battaglia! >> fu l'ultima risposta di Drago, dopodiché si allontanò verso la vegetazione più fitta muovendosi silenziosamente. Intanto Trekentoff scagliò una pietra, trovata nei dintorni, sulla testa della Mandragola, attirando in questo modo la completa attenzione dell’essere su di sé.
Devo assolutamente riuscire a lanciare il Prima Lux alle spalle di questa nefasta creatura, i suoi tentacoli saranno impegnati ad acciuffarle la sua preda… inoltre la sua lentezza mi farà comodo per concentrarmi a dovere sull’attacco, spero solo di non rimanere esausto perché a quel punto solo Trekentoff potrà fermarla… pensò Drago visibilmente ansioso. In quell’istante l’essere aveva cominciato il tiro al bersaglio sul Guerriero che con notevole destrezza riusciva a schivare gli orrendi tentacoli dell’essere, ma tutto questo non sarebbe durato ancora per molto e questo la Guardia Reale lo sapeva. I tentacoli della creatura ancora una volta sibilarono rapidi cercando di afferrare a tutti i costi l’Aspirante il quale grazie anche all’ausilio del suo scudo riuscì a schivarli e nonostante tutto riuscì persino a tranciarne uno. Forti lamenti della creatura si levarono al cielo dopo quell’attacco. La Guardia Reale ebbe un sussulto, ma ormai era arrivato abbastanza lontano da vedere la creatura alle spalle ed a portata di tiro, ora poteva iniziare a concentrarsi sul suo attacco.
Non so per quanto riuscirò a tenere a bada questa pianta impazzita…spero che Drago riesca quanto prima nel suo intento pensò ormai molto affaticato il Guerriero.
Drago incrociò le sue due spade innanzi a sé, i suoi nervi erano tesi al massimo per la concentrazione, sudore freddo iniziò ad imperlargli il viso. Dopo poco Alba e Tramonto sfavillarono di luce propria illuminando a lungo raggio la foresta, solo allora il Guerriero decise di abbandonare momentaneamente il campo di battaglia trovando riparo dietro un albero secolare poco distante. Un urlo sovrumano venne udito sia dal Guerriero che dalla creatura la quale non riuscì a capire bene cosa stava per succedere alle sue spalle.
<< PRIMA LUX! >>

Improvvisamente Trekentoff vide un’enorme fascio di luce bianco-giallastro che colpì in pieno l’essere la quale si era voltato solo per vedere la propria fine e vedersi sbalzato di un paio di metri. In quel momento, non molto lontano Drago sentì venir meno le forze…cadde a terra con un tonfo ma per qualche arcano motivo riuscì a non svenire…aveva il fiatone ed era fradicio di sudore.
L’Aspirante che si era riparato dietro un albero mastodontico uscì finalmente allo scoperto e notò con sua enorme sorpresa la Mandragola, riversa al suolo, ricolma di ustioni.
Questo attacco ha avuto un effetto devastante…credo che Drago abbia davvero delle qualità fuori dal comune… pensò sbalordito il Guerriero.
Purtroppo non aveva ancora fatto caso ai tentacoli che stavano riprendendo pian piano a muoversi, forse il combattimento non era del tutto finito.

OT- Trekentoff, ho utilizzato il mio asso nella manica e per il momento sono fuori combattimento, ora spetta a te infierire il colpo di grazia il prima possibile! [SM=x92703] [SM=x92702] -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
26/03/2010 13:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Trekentoff si accertò con un occhiata veloce delle condizioni di Drago, poi tornò a concentrarsi sul suo avversario. Sfilò la lancia dalla tracolla che portava sulla schiena e la sollevò, in attesa.
Ferita, ricoperta di ustioni, furiosa per essersi fatta giocare cosi facilmente, la Mandragola si rimise faticosamente in piedi, mentre i suoi tentacoli si agitavano impazziti in tutte le direzioni.
Nonostante tutte le ferite che aveva subito dall'attacco di Drago la pianta non sembrava minimamente intenzionata a demordere. L'unica cosa che la spingeva era la fame e, probabilmente, solo la morte le avrebbe impedito di soddisfarla.
Ruggì furibonda e si gettò all'attacco a bocca spalancata, sferzando i tentacoli come fruste.
Trekentoff parò i primi colpi con lo scudo, poi si gettò di lato per non essere investito dalla massiccia creatura. Rotolò per attutire l'impatto e si fermò velocemente in ginocchio, giusto in tempo per schivare con un veloce movimento del capo un altro colpo di frusta diretto al volto, quindi colpì la pianta con la lancia a una radice, strappando un brano di corteccia contorta.
La Mandragola ruggì per il disappunto e gli sferrò un calcio. Trekentoff reagì in fretta e le quattro protuberanze che spuntavano dal piede della Mandragola impattarono contro il centro del suo scudo con un rintocco profondo.
L'Aspirante digrignò i denti per la violenza del colpo e dovette fare appello a tutte le sue forze per non farsi sbalzare via. In difficoltà, tentò un affondo con la lancia, ma poco prima che l'arma potesse raggiungere il bersaglio, la Mandragola fece saettare veloci i tentacoli su di essa e la avvolse, bloccandola in una presa ferrea.
La bocca mostruosa della creatura si contorse in un ghigno famelico, quasi fosse orgogliosa di ciò che era riuscita a fare.
Trekentoff imprecò tra sè e cercò di liberare l'arma, ma cosi facendo non si accorse che gli altri tentacoli lo stavano soverchiando dall'alto.
La prima frustata lo raggiunse al collo, facendogli inclinare la testa in un doloroso scatto.
Strinse i denti, cercando di ignorare il dolore, e mollò la presa sulla lancia per sfuggire a quella selva ambulante.
Doveva evitare a tutti i costi da farsi catturare.
Aveva appena formulato questo pensiero che fasci di tentacoli gli si avvolsero attorno alle braccia e alle gambe, cercando di immobilizzarlo.
" Diamine, non si fa neanche in tempo a pensare una cosa che accade" pensò accigliato, strattonando senza risultato le braccia per liberarsi.
Doveva farsi venire un idea, e anche in fretta.
La Mandragola lanciò un ululato di vittoria e, ghignando oscenamente, fece scattare i tre tentacoli più grandi verso l'Aspirante. Sena che Trekentoff potesse fare nulla, le protuberanze aderirono alla sua armatura sulle spalle e sul petto.
Un dolore lancinante lo lacerò da capo a piedi. Si sentì come squarciato da una parte all'altra, come se la sua stessa anima venisse risucchiata e strappata a forza…..
Risucchiata?
Nonostante la terribile sofferenza Trekentoff capì che la Mandragola stava divorando la sua energia vitale, la linfa senza la quale non esiste vita. Rammentò ciò che era successo al brigante che si era volontariamente scarificato per dare vita a quel mostro.Ricordò il cadavere spaccato e accartocciato che ormai giaceva abbandonato in una pozza del suo stesso sangue.
Ma sebbene, fosse ormai ridotto in ginocchio, Trekentoff si ribellò. Se raccoglieva tutte le forze, poteva certamente sfuggire a quella creatura parassita.
Sentì Drago urlare qualcosa e ciò bastò per rammentargli la loro missione. Un motivo in più per non cedere.
Chiuse gli occhi e si concentrò. La sua armatura iniziò a emettere una fievole luce azzurrina.
La Mandragola grugnì di sorpresa e serrò ulteriormente la presa dei suoi tentacoli mortiferi. Evidentemente non aveva nessuna intenzione di perdere la preda proprio ora che l’aveva presa.
La luce si intensificò e passò dall’azzurro ad un tenue chiarore argentato. Lentamente arrivò a lambire le protuberanze attaccate alla corazza, muovendosi placidamente.
Di colpo, Trekentoff aggrottò la fronte e serrò di pugni.
Il risucchio cessò, non incontrò resistenza o altro, semplicemente si interruppe. La Mandragola rimase perplessa per qualche istante, indecisa sul da farsi, poi spalancò la bocca di scatto, appena si accorse che, non solo il flusso che la stava finalmente saziando si era fermato, ma si era addirittura invertito.
Trekentoff si stava riprendendo tutto quello che gli era stato rubato e anche con gli interessi.
La creatura lanciò un atroce grido di dolore e ritirò i tentacoli, accasciandosi ansimante al suolo.
Ormai libero dalla stretta che lo manteneva a terra, l’Aspirante si rialzò in piedi.
“ Il potere del minerale che compone la mia armatura è di assorbire la magia, “ spiegò, sfilando lentamente la spada dal fodero “ Il tuo, mostro, è quasi lo stesso, solo con l’aggiunta che uccidi anche le tue vittime” impugnò la spada a due mani e la puntò in avanti, con la punta rivolta verso la creatura agonizzante “ E’ stato semplicemente e uno scontro di forza e tu hai perso” disse grave.
E senza aggiungere altro, sferrò un affondo…. dritto nella bocca spalancata della Mandragola.
Un urlo terrificante sconquassò l’intera foresta. La Mandragola ferita a morte si agitò e contorse, scagliando spruzzi di icore verdastro e agitando follemente i tentacoli nel tentativo di sfuggire alla spada che penetrava sempre più a fondo nella sua corteccia, ma Trekentoff non mollò la presa spinse con tutte le sue forze.
Si udì un suono zampillare e la Mandragola rimase immobile. Un ultimo ruggito famelico uscì dalla sua bocca e infine si accasciò a terra in un gorgoglio e rimase immobile.
Trekentoff cadde in ginocchio, stremato. Lo sforzo di attivare tutto in una volta il potere dell’armatura gli era costato molto caro. Vedeva le immagini sfocarsi e rimettersi a fuoco, mentre un dolore pulsante gli attraversa il petto ad ogni respiro.
Due robuste mani lo afferrarono per le spalle, impedendogli di cadere faccia a terra.
Sollevò lo sguardo e vide Drago che lo guardava preoccupato. La Guardia Reale sembrava essersi ripresa dalla fatica causatagli dalla Prima Lux, anche se il volto tirato nascondeva ancora una certa fatica.
Trekentoff voleva ringraziarlo di aver indebolito la Mandragola abbastanza da permettergli di sopraffarla in uno scontro di forza, ma si sentiva la gola cosi secca da non riuscire a spiccicare parola.
“ State bene?” chiese Drago, trattenendo a stento l’ansia.
“ Si, state tranquillo” riuscì appena a dire, troppo stanco per aggiungere altro.
“ Come avete fatto? Non ho mai visto niente del genere” disse la Guardia Reale impressionata.
Trekentoff stava per rispondere, quando un’altra voce, ben più roca e profonda si intromise nella discussione.
“ In effetti anche io sono curioso, ditelo anche a me”
Colti di sorpresa, i due Aspiranti si voltarono di scatto; le mani di Drago volarono alle else delle spade.
A parlare era stato un uomo che in quel momento occupava il centro della radura. Era di una stazza impressionante, tale da far impallidire il più robusto dei campioni di BlueDragon e da dare l’impressione di chi è capace di spezzare un uomo in due con la sola stretta delle braccia. Drago rimase impressionato dalla mole dell‘armatura che indossava. Neanche un Guardmen come lui sarebbe riuscito a sostenerla, impensabile che qualcuno potesse reggere una cosa del genere e non venirne schiacciato.
La luce del sole creava riflessi accecanti contro i fregi e le decorazioni sinistre che decoravano armatura del nuovo arrivato, facendolo assomigliare a una statua votiva di qualche tempio, impressione accentuata dal fatto che l’uomo era perfettamente immobile, come una torre inamovibile. Nelle mani massicce stringeva un martello da guerra, spaventoso, pieno di aculei e ricoperto di simboli arcani.
L’uomo parlò di nuovo e la sua voce venne distorta dalla celata che ne copriva interamente il volto.
“ Non pensavo che voi vermi di BlueDragon avreste avuto il coraggio di inseguirmi fin qui. Sono davvero sorpreso” commentò senza che neanche l’ombra di quella che si chiama sorpresa raggiungesse le orecchie di Drago e Trekentoff “ Bah, non sono un tipo di poche parole, perciò passiamo subito ai fatti” Lentamente sollevò il martello da guerra e lo afferrò anche con l’altra mano, mettendosi in guardia “ Fatevi sotto! Io sono Sondor e sono venuto qui per combattere o morire”


OT- Uff, l'ho scampata bella sta' volta. PROMEMORIA: Comprare taaaaanto pesticida [SM=x92710] A di la verità questo tipo doveva apparire molto più tarrdi, ma alla fine penso sia meglio farlo uscire subito per dare un volto al nemico, anche perchè non credo che ci libereremo tanto facilmente di lui. E' un torrione con le gambe [SM=x92713]
Drago mi affido a te per il contino, però ti avverto che Sondor è fortissimo, non credo che riuscirai a batterlo da solo e poi hi anche usato il Prima Lux, insomma siamo nella c....a [SM=x92712] peccato non abbiano inventato i cannoni [SM=x92713] OT




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
27/03/2010 18:36
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Quattro ore prima nell'accampamento dei banditi in un posto imprecisato non molto lontano da Otis.

Il capo di quell'inutile marmaglia di assassini e balordi era nella sua tenda e come al solito stava seduto placidamente sul nefasto scranno, realizzato in legno di faggio scuro e ricoperto di pelli di animale. Due braccioli gli consentivano di appoggiare le sue enormi braccia, alle cui punte vi erano posizionati due teschi umani.
In quel momento Sondor capo, ribelle, ex-Guardman stava parlando con un' esploratore il quale aveva avvistato la carovana che trasportava ferro ed era scappato dopo l’assalto fallito.
L'esploratore si inginocchiò ai piedi di quell'insulso ed ignobile scranno per poi incominciare il suo turpiloquio. Apprese le informazioni, ci fu un attimo di silenzio preoccupante. Poco dopo accadde tutto in pochi secondi, un martello micidiale calò inesorabile sul corpo di un’ esploratore disarmato. Si udì un rumore secco, un misto di sangue e carne sfracellata che fece rabbrividire gli altri banditi presenti. Dopo questa scena raccapricciante il capo si abbandonò all'ira ed al rancore che provava verso tutto il Regno di Blue Dragon.
<< E così abbiamo compagnia, se sono stati tutti trucidati allora dovrò occuparmene personalmente e se conosco bene il Sommo avrà mandato sicuramente qualche Aspirante imberbe ed insignificante per fermarmi, ma non ci riuscirà! >> sentenziò Sondor con voce forte e gutturale, esprimendo tutto la sua furia. Dopodichè caricò la sua possente arma sulle spalle e si avviò a passo svelto nel luogo in cui era svanito colui che brandiva il corno.

Presente, nel folto della foresta dei Lupi.

Il ribelle si era finalmente rivelato innanzi a loro. Era senza dubbio un possente Guerriero alto pressocchè due metri pieni. Un'armatura possente ed un elmo con corna ricurve, entrambi di un colore grigio fumo, proteggevano il mastodontico guerriero. Come se non bastasse un martello da guerra a due mani andava a completare il quadro già piuttosto allarmante. Senza ombra di dubbio gli Aspiranti non avendo armature erano avvantaggiati, infatti la velocità e l'agilità potevano persino essere determinanti in qualsiasi scontro.
Drago dal canto suo inizialmente colto di sorpresa rimase un po'di stucco ma non riusciva a provare paura...bensì aveva una gran voglia di abbattere un nemico spietato, atroce e soprattutto traditore!
Senza perdere un solo istante la Guardia Reale si tastò le brache e fu felicissimo di trovare le erbe di Gingko donategli dal suo amico Albins tempo or sono, doveva assolutamente riprendersi.
Sono sicuro che un giorno questa manciata di erbe curative mi avrebbero fatto comodo...non mancherò di ringraziare Albins per il suo dono... pensò Drago mentre iniziava a masticare l’erba curativa.
Trekentoff eccessivamente stanco anche per il solo alzare lo sguardo riuscì comunque a notare il suo amico che gli porgeva una manciata di quelle foglie e disse:
<< Mangiate in fretta amico mio…vi sentirete in forze ed inoltre i nostri riflessi aumenteranno di poco, non sarà il massimo ma è pur sempre meglio che niente >> poi il suo sguardo minaccioso e tetro si rivolse al proprio nemico e continuò << Voi! Avete disdegnato LO Regno e ripudiato i vostri compagni, vi siete macchiato di atroci delitti ed avete smarrito la via del Bene…in GUARDIA! >> concluse la Guardia Reale.
<< Oh oh oh, ha ha ha…dovrei rimanere impressionato? Piuttosto fatevi sotto sporchi e fetidi difensori del BENE! >> tuonò Sondor in tono secco preparandosi per attaccare, ma fu spiazzato da una cosa che non aveva mai visto prima. Le spade di colui che lo aveva sfidato iniziarono a splendere intensamente, forse anche più di prima, disorientando ed accecando temporaneamente l’energumeno. Trekentoff intanto si era rialzato ed in effetti iniziava a sentirsi già molto meglio. Entrambi caricati da una nuova scarica di energia partirono all’attacco. Riuscirono ad avvicinarsi ma Sondor nonostante avesse la vista sfocata roteava furiosamente il suo martello, Drago però gli si scagliò lateralmente evitando l’arma nemica e con le sue spade riuscì a colpirlo lievemente alla gamba destra squarciando metà gambale e sfiorando il polpaccio con Alba. Sottili rigagnoli di sangue iniziarono a colare sul gambale ma il colosso non batteva ciglio, nessun gemito di dolore né disapprovazione. Trekentoff invece riuscì a portarsi al lato sinistro ed a sferrare un bel colpo alla suo pettorale rinforzato che non subì danni particolari. Il Guerriero non fu altrettanto fortunato come la Guardia Reale, ma nonostante tutto riuscì a spostarsi velocemente ed a parare una martellata di striscio con il suo scudo. Entrambi gli Aspiranti fecero un passo indietro e studiarono per bene il proprio avversario.

Dopotutto forse non sarà così facile... pensieri strani iniziarono a vagare in modo sinistro nella mente del capo-ribelle.

OT- Sondor da dov'è spuntato? Comunque ci ho pensato io ad aggiustare un po' il suo arrivo. [SM=x92709] (per fortuna ho anche facilitato un po'il compito di correzione che forse sarà mio,di Claudium o di Otrebmu mettendo un intro-temporale). Questo è quanto. Su, su non direi che stiamo proprio male, l'unico problema e che siamo senza armature [SM=x92713], poi per il resto sarà dura ma forse ce la caviamo anche con qualche ferita superficiale.[SM=x92702] -OT
[Modificato da Drago.89 27/03/2010 18:43]
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
27/03/2010 22:24
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Eh, no! Mi dispiace, Drago, ma Sondor dovremo portarcelo appresso pe run bel po' [SM=x92707] perciò, anche un po' per cattiveria, sono cosretto a ri-squilibrare lo scontro [SM=x92713] -OT

Subito dopo aver formulato quel pensiero, un ghigno di selvaggio compiacimento si allargò sul volto nascosto di Sondor.
Quando aveva abbandonato l'accampamento centrale della sua banda, era convinto di essere diretto verso un noioso combattimento con due guerrieri alle prime armi senza un briciolo di esperienza, e invece il Sommo gli aveva mandato contro due Aspiranti di discrete abilità che riuscivano a tenergli egregiamente testa.
Non solo. Da quel che gli era stato riferito dagli esploratori inviati a scoprire la loro posizione, quei due avevano anche sconfitto una delle Mandragole che aveva affidato ai suoi alfieri.
In una situazione simile, trovandosi contro degli avversari cosi abili, chiunque avrebbe provato anche un minimo di paura e scoramento, ma Sondor non era quel tipo di uomo.
Nessuno amava combattere come lui e se gli avversari erano forti, allora la sua sete di sangue arrivava a rasentare quella di un animale selvaggio e inarrestabile.
E inoltre, a giudicare dalle loro espressioni determinate, quegli Aspiranti non sapevano....
Peccato....ma comunque bastava per dare una smossa a quella giornata noiosa.
Con un ghigno esaltato sollevò il martello da guerra.
Temendo quale attacco a sorpresa, Drago e Trekentoff riassunsero subito la guardia, ma a sorpresa le uniche cose che giunsero loro furono delle parole sprezzanti.
"Mi sorprendete, Aspiranti" commentò Sondor, appoggiandosi la poderosa arma sulla spalla con un clangore metallico " Non pensavo che il Sommo avesse veramente il fegato di mandare qualcuno a cercarmi, credevo tenesse di più ai suoi schiavetti"
Drago e Trekentoff incassarono gli insulti senza reagire, consci che perdere la calma avrebbe fatto solo il gioco del loro avversario.
" D'altronde non che mi aspettassi granchè da un branco di vigliacchi come gli abitanti del Regno" proseguì imperterrito Sondor. Sembrava quasi che godesse di ogni parola " Vigliacchi, proprio come il loro Re che non si degna neanche di venire di persona ad uccidermi"
Una risata beffarda interruppe le invettive dell'ex-Guardmen. Sondor smise di parlare e puntò lo sguardo accigliato su Trekentoff. A dispetto della battaglia in cui si trovava, l'Aspirante ridacchiava divertito, suscitando un sorriso complice anche sul volto di Drago.
" Se fossi in voi non mi lamenterei troppo di questo" disse, sorridendo " Se ci fosse il Sommo al nostro posto, invece che stare qui a parlare con noi, è più probabile che adesso sareste concime per l'erba di questo bosco e inoltre non vi consiglio di chiamare vigliacchi i sudditi di BlueDragon, le loro imprese sono note in ogni angolo del mondo"
Sondor emise uno sbuffo di disprezzo. " Nient'altro che imprese da quattro soldi che tra vent'anni nessuno ricorderà"
Drago fece un passo avanti, impugnando le sue armi. " Non importa se verranno ricordate o no, l'importante è che siano state compiute e che abbiano portato il BENE ad altri" affermò, deciso e agguerrito.
" Vedremo quanto del vostro tanto decantato BENE rimarrà in questo mondo corrotto, alla fine" Sondor roteò il martello da guerra ne abbattè l'impugnatura sul terreno con tale forza che rimase in equilibrio da solo, quindi il bandito incrociò le braccia sul petto e rimase immobile " Avanti!" gridò con la voce che trasudava pura esaltazione " Dimostratemi la vostra forza! Colpitemi! Abbattetemi,! eliminate questo traditore una volta per tutte, non mi opporrò"
Drago e Trekentoff rimasero sorpresi da quello sviluppo improvviso. Cosa gli prendeva adesso a quel pazzo? Davvero gli stava chiedendo di ucciderlo? Dopo tutto quello che aveva affermato, possibile che avesse di colpo deciso di arrendersi?
Sospettosi e dubbiosi, i due Aspiranti esitarono.
" Avanti, cosa aspettate?" li richiamò Sondor " Vi sto offrendo un'occasione d'oro! Colpitemi pure dove volete, non mi opporrò" E detto questo sollevò la testa verso l'alto e si mise in attesa.
Evidentemente non scherzava affatto.
Eppure Trekentoff continuava a non fidarsi. Era troppo strano.
Mettendo da parte gli indugi, Drago si fece avanti " Se proprio insistete, anche se mi ripugna dover colpire un uomo disarmato, allora vi accontenterò"
Senza aggiungere altro, l'Aspirante incrociò le katane sulla testa e, subito una luce forte e accecante si sprigionò dalle lame, spandendosi per tutta la radura.
" Oh, niente male" commentò Sondor, ammirato, ma Trekentoff avvertì chiaramente un fondo di ironia nelle sua parole e i suoi dubbi aumentarono " Coraggio, mostratemi cosa siete in grado di fare" invitò il capo-bandito, mentre un inquietante aura rossa lo avvolgeva da capo a piedi.
Trekentoff aggrottò la fronte. Non aveva mai visto un incantesimo del genere. Fece per avvertire Drago, maa prima che potesse farlo, l'Aspirante era già partito all'attacco.
Drago divorò con la rapidità di un fulmine la distanza che lo separava dall'uomo immobile e arrivato a poca distanza ruotò entrambe le spade in un micidiale doppio fendente.
Eppure, nonostante la velocità dell'attacco, nonostante la potenza delle due armi, nonostante che l'Aspirante avesse messo in quel colpo ogni grammo della sua forza, con sua grande sorpresa, Drago vide entrambe le katane rimbalzare contro l'armatura di Sondor senza lasciare neanche una scalfittura.
Il contraccolpo e la sorpresa lo fece sbilanciare all'indietro e Sondor ne approfittò per colpirlo con un violentissimo montante che lo fece volare all'indietro di parecchi metri e finire rovinosamente a terra.
" Dannazione! Drago!" Trekentoff scattò verso il proprio compagno tramortito. Lo raggiunse e, accertato che era solo un po' stordito, volse il suo sguardo verso Sondor.
Trekentoff era assolutamente stupefatto.
Certo, si aspettava qualche sorpresa poco piacevole, ma era sicuro che le spade di Drago fossero già riuscite a rompere l'armatura di Sondor. Perchè stavolta non ce l'avevano fatta?
Una risata esaltata uscì dall'elmo cornuto di Sondor, risuonando amplificata, come se provenisse da mille bocche differenti.
" Questa è vera magia, sciocchi pidocchi!" gridò esagitato, mentre lo squarcio al gambale si ricostruiva velocemente " Non la magia elementale, non la magia della luce, solo la stregoneria è degna i essere chiamata magia" Con uno scatto afferrò il martello da guerra e si rimise in guardia " E ora preparatevi" disse, apparentemente di nuovo calmo " Vi mostrerò il potere della stregoneria anche nell'attacco"
Le sue ultime parole furono accompagnate da un sibilo sommesso. La stessa luce rossastra avvolse l'enorme martello, facendolo risplendere cupamente.
Trekentoff digrignò i denti. Non andava affatto bene.


OT- Ecco, adesso va meglio, cioè meglio non proprio, Drago, scusa se ti ho fatto strapazzare un po', ma è per una giusta causa [SM=x92702] Anche perchè man mano che scrivo Sondor mi sta sempre più sulle scatole [SM=x92706] Come ha visto, per adesso ha fatto vedere solo il suo potere per la difesa, adesso ci manca quello dell'attacco, che è peggio ancora [SM=x92713] Suggerrei una ritirata rapida [SM=x92713] -OT





Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
27/03/2010 23:02
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Anzitutto non avevo in mente di finire questo avversario velocemente, dopotutto era pur sempre un ex-Guardman, ma ora pare sia diventato anche uno stregone... in secundis le mie non sono katane... [SM=x92713] non mi avrai mica scambiato per un ninja? [SM=x92713]
Mi raccomando di non esagerare Trekentoff, ti ricordo che tu hai un solo vp (come disse anche Otrebmu in una discussione) ed io ne ho solo 47...non voglio essere tignoso ma noi due possiamo fare ben poco contro un avversario del genere.
Facciamo un piccolo sunto:
Non abbiamo armature, non siamo al massimo delle forze, il nemico è persino stregone...questa è un'impresa persino per un Vassallo!
Non ti sembra un po'esagerato? Continuando così potresti facilmente incappare in qualche ramanzina. -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
27/03/2010 23:25
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Ops, davvero non sono katane? Devo essermi confuso con Albins [SM=x92713] Adesso cambio, sorry [SM=x92705] In effetti, hai ragione, noi due non siamo in grado di combattere questo tipo, per il momento, [SM=x92708] ti faccio notare una cosa, Sondor ha parlato di stregoneria, ma non ha mai detto di essere unos tregone, sono il suo martello e la sua corazza a illuminarsi di energia stregonesca (si scrive cosi? [SM=x92706]), non lui, quindi la sua forza già si riduce a ciò che porta, anche se resta lo stesso molto, molto forte. Inoltre ti assicuro che anche questo gigantone ha i suoi punti deboli, basta pensare al fatto che per sua brama di potere usa una magia che non è sotto il suo controllo, con tutte le conseguenze che questo comporta. [SM=x92704] Proprio per evitare guai con la Legge e i Guardiani [SM=x92709] , ci ho perso un po' di tempo a elaborarlo e appena si sarà svelato tutto il quadro generale che lo riguarda, non credo che sarà poi un avversario cosi ostico, insomma, porta pazienza e vedrai [SM=x92710], o almeno spero [SM=x92707]
Del resto, compiere missioni eroiche non è combattere contro nemici più forti di noi? [SM=x92702]
Ma dato che per il momento i nostri poveri personaggi hanno una costola rotta e l'altra pure e ce l'ha fanno appena a deambulare [SM=x92707] ho preparato un piano di fuga [SM=x92703] che a che vedere con la Mandragola, Sondor e una foglia, non chiedermi nulla che non lo so neanche io [SM=x92713] [SM=x92713] [SM=x92713] [SM=x92713]
Comunque spero di essere stato abbastanza esauriente. -OT
[Modificato da Trekentoff 28/03/2010 12:51]




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
28/03/2010 00:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Hai dimenticato gli OT, ricorda che qui siamo nella sezione in cui parla il proprio PG. Sei stato molto esauriente, spero solo che tu non abbia preso la mia risposta come un rimprovero, ma come una premonizione.[SM=x92710] Non dubito che abbia punti deboli, senò sarebbe stato un carro armato vivente... [SM=x92713] [SM=x92706] -OT
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
28/03/2010 12:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT- Tranquillo, la tua era un'obiezione giusta [SM=x92702] Non vorrei aizzarmi contro BrighBlade [SM=x92713] [SM=x92704] -OT




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
07/05/2010 09:52
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sondor partì all'attacco scatenando tutta la sua ira verso gli odiati Aspiranti...ma forse non aveva ben presente che non avendo le proprie armature essi erano molto più veloci nei suoi confronti. Scagliò un poderoso colpo dall'alto verso il basso ma Drago e Trekentoff riuscirono a schivarlo scagliandosi lateralmente...anche se lo spettacolo non piacque a nessuno dei due. Non appena il martello impattò sul terreno scatenò una piccola onda d'urto frantumando in larga parte il terreno colpito. Dopodichè risollevò la sua grande arma rimasta semi-conficcata con'aria di soddisfazione.
Come pensavo, sono stato uno stupido a sottovalutarlo, anche se abbiamo il grande vantaggio di essere veloci dobbiamo stare attenti pensò Drago in quel momento. L'ex Guardman delLO Regno sembrava non risentire della ferita, seppur di striscio, alla gamba destra. Senza perdere altro tempo Sondor tornò alla carica e scagliò un fendente laterale questa volta verso la Guardia Reale. Il Guerriero approfittò del momento per scagliare la sua lancia verso il pettorale colpito poco prima con tutta la sua forza. Accadde tutto in una frazione di secondo. Sondor mancò il bersaglio che con uno scatto ferino balzò all'indietro evitando il colpo che fu'fatale per un albero. L'albero colpito dall'energumeno si era leggermente frantumato, non era caduto ma bastava qualche altro colpo per dargli il colpo di grazia. Nello stesso istante Trekentoff aveva colpito con tale forza il punto, crepatosi poco prima, che la sua stessa arma rimase conficcata nell'armatura del bestione. Sondor non fu'felice di quell'affronto e mentre parlava al suo mortal nemico iniziò a sfilarsi la lancia dal pettorale crepato.
<<Piccolo moscerino...devo dire che se la tua arma fosse andata più in profondità mi avresti causato seri problemi>> sentenziò Sondor con la solita voce gutturale. Era visibilmente infastidito dai due. Gli stavano causando fin troppi problemi e la ferita della Guardia Reale iniziava a fare il suo maledetto effetto!
Dopo essersi sfilato la lancia dall’armatura la lanciò lontano dal Guerriero il che ora si trovava disarmato. Devo tentare il tutto per tutto ora o mai più pensò Drago vedendo l’amico in difficoltà. Incrociò Alba e Tramonto davanti a sé e puntò il suo avversario, si concentrò con ogni fibra del suo essere per quell’attacco. Le sue spade illuminarono l’intero posto.
<<SONDOOR!>> un urlo sovrumano echeggiò nell’aere, Drago era infuriato come non mai. Si era scagliato come un fulmine sull’avversario…il suo obiettivo era la spaccatura creata da Trekentoff. L’ex-Guardman ebbe appena il tempo di girarsi che subito vide l’Aspirante innanzi a sé.

OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Paladino Lord
01/09/2010 16:58
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sondor serrò la mascella, consapevole che non avrebbe mai fatto in tempo a difendersi.
Il suo Martello da guerra sembrò muoversi la rallentatore, mentre cercava di frapporlo alla traiettoria dell'attacco. Contemporaneamente mosse il piede all'indietro, cercando di girarsi per affrontare l'avversario, ma i suoi movimenti erano lenti, impacciati dal peso del suo stesso corpo.
<> pensò, frenetico, negli occhi coperti dalla celata si rifletteva l'avvicinarsi della lama di Drago.
Doveva difendersi. Doveva togliersi.
Troppo tardi.
La spada di Drago affondò nel punto già indebolito dell'armatura e la lacerò come carta, insieme alla carne sottostante, segnando un profondo taglio obliquo che attraversava per intero il petto di Sondor.
L'ex-Guardman lasciò cadere il martello da guerra. La possente arma cadde a terra con un tonfo pesante, mentre il suo proprietario barcollava all'indietro. Un fiotto di sangue gli imbrattò l'armatura e colò a terra, macchiando l'erba.
Dopo la furia della battaglia il silenzio che si impadronì della radura sembrò innaturale.
Trekentoff si chinò a recuperare la sua lancia e si pose al fianco di Drago.
Entrambi osservarono in silenzio il loro avversario ormai sconfitto, in attesa.
Sondor respirava affannosamente; il petto possente si alzava ed abbassava velocemente al ritmo spezzato del suo respiro. Teneva la testa chinata e sembrava sul punto di crollare da un momento all'altro.
"M-maledetti...Aspiranti" Le sue parole erano a malapena udibili tra i respiri affannosi.
"Se non...foste per voi...io..." Un violento accesso di tosse lo interruppe. Un rivolo di sangue gli calò lungo il collo, poi continuò: "Io...non sarei...tra questi...pezzenti"
Mise un piede avanti, traballante, lo sguardo sempre inchiodato a terra.
"Io...non sarei...colpa vostra...tutta...colpa vostra..." Un altro accesso di tosse e altro sangue macchiò il prato.
Trekentoff provò un misto di compassione e tristezza nel vedere un guerriero cosi potente e un tempo dedito al Bene, ridotto in quello stato, ma si sforzò di remprimerlo, pensando alle sue malefatte.
Ma avevano un dovere da portare a termine.
Trekentoff aggrottò la fronte.
" Adesso per voi è finita, Sondor, vi porteremo a Otis e lì verrete sottoposto a un giusto processo"
L'ex-Guardman rimase qualche istante senza dire niente, e quando parlò di nuovo la sua voce assunse una sfumatura indecifrabile.
" Giusto...processo?" ansimò, appena udibile. Si afferrò la gola con una mano, come se stesse soffocando.
Trekentoff avrebbe giurato che nelle sue parole ci fosse un accenno di derisione. Ma non avrebbe avuto senso, non per qualcuno che si fosse trovato nelle sue condizioni.
"Non opponetevi ancora" disse Drago, avanzando di qualche passo verso di lui.
A quel punto, Sondor fece l'unica cosa che trekentoff e Drago non si sarebbero mai aspettati.
Scoppiò a ridere.
La sua fu una risata gorgogliante, roca, come se provenisse dal fondo di un pozzo profondissimo. Un suono raccapricciante che fece rabbrividire i due Aspiranti Vassalli e li spinse istintivamente a rimettersi in guardia.
Come se le sue ferite non esistessero, Sondor si rimise in piedi eretto. Due pozze di brace ardente scintillavano cupamente dietro la celata dell'ex-Guardmen e li fissavano intensamente.
Trekentoff sentì un brivido risalirgli lungo la schiena e strinse più forte il manico della lancia.
Avvertì chiaramente che qualcosa non andava in quella situazione. Era come se la presenza di Sondor in quel momento fosse qualcosa di totalmente sbagliato, come se non dovesse trovarsi dove si trovava.
Accanto a lui, Drago non lasciava trasparire nessuna emozione, ma intuì che stesse provando lo stesso.
Ad un tratto una voce graffiante, innaturale interruppe i suoi pensieri e lo gelò sul posto.
"Patetici moscerini, pensate davvero di potermi sconfiggere? Pensate davvero di potermi affrontare? Io sputo sui vostri piccoli propositi e sulle vostre inutili vite" Un'onda di disgusto e repulsione sembrava erompere da Sondor e i due Aspiranti gli puntarono le armi contro, come per difendersi solo dalla sua orribile presenza.
"Buffe parole, se dette da qualcuno nelle vostre condizioni" rispose Trekentoff, scuotendosi da quella marea di sensazioni disgustose che li avevano investiti.
"Non credo che basteranno le parole per cambiare la vostra situazione, Sondor" si associò Drago. Quel cambiamento cosi repentino li aveva colti di sorpresa, minacciando di paralizzarli, ma ora erano in grado di opporsi nuovamente.
Sondor grugnì, irato.
"Le parole sono fatte per i deboli, e,benchè voi miserabili insetti abbiate la fortuna dalla vostra parte, sappiate che questa non durerà in eterno" Il sangue gli colava da quasi tutte le giunture dell'armatura e sembrava quasi impossibile che riuscisse ancora a stare in piedi. Un bagliore inquietante si diffondeva dal suo corpo martoriato.
Trekentoff afferrò la lancia con entrambe le mani e gliela puntò contro, imitato da Drago con la sua spada.
"Vedremo, messere"
Sondor emise un sibilo di disprezzo. Prese fiato e lanciò un grido acuto, più simile a quello di un animale che non a un uomo.
Drago e Trekentff digrignarono i denti per il fastidio. Quel suono gli penetrava nelle orecchie con una violenza assordante.
La foresta sembrò tremare per un istante, poi tutto si acquietò.
Sondor abbassò lo sguardo vermiglio sui due Aspiranti.
"Quasi mi dispiace di dovervi lasciare, ma a quanto pare la presenza dei Lupi non è più gradita in questa foresta"
Trekentoff aggrottò la fronte. Ma di che stava parlando?
Con quelle ferite non sarebbe potuto andare da nessuna parte.
La risposta alle sue domande arrivò subito, sotto forma di un improvviso rumore di frasche in movimento proveniente dalla foresta circostante.
Cinque figure scure schizzarono fuori dal folto degli alberi e si attestarono di fronte a Sondor, formando un muro tra lui e gli Aspiranti.
Immeditamente, Drago e Trekentoff brandirono le armi, pronti a combattere con i nuovi arrivati.
Adesso che erano alla luce del sole riuscivano a vederli bene.
Era un gruppo di cinque persone che definire bizzarre era un simpatico eufemismo.
A destra c'era un vecchio dall'aria avvizzita e cadente che sembrava tenersi in piedi solo per il grosso bastone nodoso a cui si appoggiava. Un mantello flaccido ricoperto di strane rune rossastre lo copriva da capo a piedi nonostante la temperatura, cadendogli addosso come tela di sacco.
Accanto al vecchio, una ragazza dall'aria sbarazzina guardava con un paio di curiosi occhietti vispi le armi degli Aspiranti. La tenuta da ninja costellata di fibbie e tasche che indossava le lasciava scoperte le braccia e i fianchi.
A sinistra dello schieramento stava un uomo grosso e muscoloso quasi quanto Sondor e dalla lunga capigliatura nero pece. Imponente, in una armatura leggera da battaglia, non smetteva un secondo di muoversi, muovendo i piedi avanti e indietro o le braccia possenti, come se stesse smaniando della voglia di attaccare i due aspiranti, verso cui erano puntati i suoi ardenti occhi rossi come il fuoco. Nei pugni serrati portava due grossi tirapugni d'acciaio ricoperti di aculei.
La figura seguente era decisamente e meno frenetica del colosso. Si trattava di una donna dallo sguardo di ghiaccio e dai fluenti e luminosi capelli castani, che stava ritta in una armatura pesante color argento dalle complesse rifiniture senza dire una parola. Era abbastanza alta benchè non potesse decisamente competere in statura rispetto al colosso che le stava accanto. Un fodero da stocco sottile le pendeva al fianco, mentre l'arma che probabilmente conteneva solitamete era stretta nelle mani della donna e con la punta piantata a terra.
Infine, al centro dello strano schieramento, c'era un ragazzo dall'aria matura e seria dai corti capelli scuri. L'armatura pesante che indossava era straordinariamente simile a quella di Sondor, tranne per la grandezza, e portava tra le mani una lunga spada che recava inciso uno strano simbolo arcano.
L'improvviso sopraggiungere di cosi tanti avversrai, allarmò Trekentoff e Drago, che brandirono le armi, pronti a combattere, ma la voce roca di Sondor interruppe la lotta prima che incominciasse.
"A quanto pare non è più possibile per i Lupi restare qui" disse, mentre la ragazza e l'uomo muscoloso accorrevano al suo fianco per sorreggerlo, mentre gli altri fronteggiavano gli Aspiranti, armi in pugno. Sembrava che tutta la forza che lo aveva tenuto in piedi si fosse improvvisamente esaurita.
"Siatene felici, stupidi Aspiranti, era per questo che eravate venuti, no?"
"Sondor!" Drago avanzò di un passo, ma si ritrovò la strada sbarrata dal bastone nodoso del vecchio e si fermò.
Trekentoff arretrò cautamente, tenendo stretta la lancia, mentre la donna e il giovane dall'aria seria lo fronteggiavano con le loro lame.
Parò un colpo di spada e si ritrovò ad incrociare gli ochi gelidi del ragazzo dall'armatura pesante.
"Non darete altri fastidi al maestro" disse questi, impassibile.
Trekentoff serrò la mascella "Non penserete di potervene andare cosi, Sondor!" gridò, spezzando il contatto delle armi e respingendo il ragazzo.
Aiutato dai suoi soldati, Sondor si rimise in piedi, bracollante "E invece sarà proprio quello che farò, messere, dite pure a quei pezzenti di Otis che non avranno altri fastidi da parte nostra, i Lupi se ne vanno da questa foresta" Ghignò "Ma state certi che ci rivedremo, schiavi di BlueDragon, addio...per ora"
A quel punto il gruppo prese a ritirarsi.
Drago gridò e cercò di fare qualcosa per fermarli, ma il vecchio lanciò a terra un mucchietto di polvere e una nube scura racchiuse la radura, nascondendo ogni cosa alla vista.
Quando questa svanì e la visibilità tornò normale, Drago e Trekentoff non poterono altro che prendere atto della fuga di Sondor e dei Lupi.
Ma avevano la consapevolezza che li avrebbero reincontrati ancora.

---------------------------------------

I due Aspiranti tornarono al villaggio di Otis, accolti dai festeggiamenti della popolazione. Benchè il capo dei Lupi fosse fuggito, gran parte dei briganti era stata debellata e con essa la minaccia ai traffici commerciali. Alcuni banditi erano riusciti a sfuggire alla cattura, ma, privi del loro capo, si erano rapidamente dispersi, abbandonando la regione.
Trekentoff trovò sospetto il fatto che si fossero mossi cosi velocemente e ne parlò a Bertus, il capo del villaggio, ma i suoi timori non furono presi molto in considerazine nella gioia di quella che veniva considerata una vittoria totale.
Entrambi i Vassalli ricevettero dei ringraziamenti ufficiale per aver salvato il villaggio e la promessa di eterna gratiditudine al regno di BlueDragon.
Ma il dono più gradito per Trekentoff fu il potersi gettare pesantemente su il letto della stanza messa loro a disposizione da Daimon nel posto di guardia del villaggio.
Avrebbero passato la nottata lì e il giorno dopo sarebbero ripartiti per il Regno.

-OT- Ecco qua, dato che da quel che ho saputo i racconti nella Biblioteca Arcana sono quasi pronti, ho deciso di terminare velocemente questa storia, ripromettendomi di tornare sull'"argomento Sondor" in seguito con un'altra. E ne ho approfittato per presentare qualche avversario [SM=x92701] Drago a te i saluti finali e la partenza, ma per favore metti solo che partiamo, devo fare ancora una cosa a Otis, poi chiudiamo bottega...per il momento [SM=x92709] -OT-




Aspirante Vassallo del Sommo BlueDragon
Scribacchino dilettante
Campione mondiale di salto carpiato sul divano

"Il Regno è ben più di un luogo, ben più di un palazzo, ben più di un castello.
Il Regno è una luce nel buio.
Il Regno è una costruzione più resistente dell'
acciaio e più duratura del tempo.
Il suo architrave sono i Valori, i suoi mattoni sono le persone.
Non serve cercarlo lontano.
Ovunque ci sia uno sguardo che si solleva contro l'ingiustizia, ovunque ci sia un sussurro che combatte la menzogna, ovunque ci sia un cuore che respinge l'Oscurità, là c'è il Regno.
Più solido dell'acciaio, più duraturo del tempo.
Il Regno è nel cuore. La sua Luce è nel cuore.
Pensate di poterlo abbattere?
Oh, io non credo che potrete riuscirci.
Anche nel buio più profondo c'è una scintilla, anche nella luce più fulgida c'è una macchia.
Umana natura.
Dio ci ascolta e piange per le Luci che si spengono, lacrime di amarezza e compassione
A noi sta la scelta, condanna e grande benedizione.
Qualunque essa sia, il Regno è qui."

Piccolo componimento scritto di getto. Non pretendo che vi ci ritroviate.
Io si. O almeno tento, giorno dopo giorno.
Trekentoff, Aspirante Vassallo del Sommo Blueragon

"La vita è un viaggio, perciò a voi tutti auguro:"
Buen camino

Joe Commoner, Vassallo del Sommo Bluedragon

"C'è bisogno sopratutto di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"
OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Gran Maestro
02/09/2010 00:49
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sia la Guardia Reale che il coriaceo Guerriero avevano percorso un bel cammino prima di fare ritorno ad Otis. La stanchezza li faceva da padrone...ma non appena videro le rispettive stanze in cui potevano ritirarsi per passare la notte, salutarono Daimon e si accomodarono.
Drago era una maschera di sudore...prima di partire all'inseguimento dei briganti nella foresta non aveva l'armatura, ma al ritorno l'aveva indossata ed anche se era abituato al peso ed alla mole, il calore riuscì a farlo stancare ancor più del necessario. Le stanze del posto di guardia del villaggio erano molto confortevoli, avevano entrambi letti imbottiti, tavoli in legno di quercia, scrigni in marmo capienti, armadietti in legno d'ebano con vestiti di ricambio ed una vasca rudimentale per lavarsi. Latrina, come di solito, era in comune con l'intero posto di guardia. Così Drago, non appena entrò, si sfilò gli stivali in Oricalco, poi i gambali, l'elmo, il corpetto, gli spallacci, i bracciali ed i guanti il più in fretta possibile...appese i foderi di Alba e Tramonto vicino ad un chiodo infisso al muro, molto accuratamente...dopodichè indossò un semplice abito di tela e si lasciò cadere sul letto imbottito con la paglia.

Durante la notte.

Trekentoff non riusciva a dormire, siccome sentiva un russare continuo provenire da una stanza vicina. Scese dal letto per indagare...finchè scoprì essere la stanza dell'amico Drago...chiusa! E così il Guerriero si abbandonò all'idea di sentire il continuo ronfare. Fortunatamente l'indomani non tardò a venire. Alle prime luci dell'alba la Guardia Reale si svegliò carica di energia come non mai...non fu lo stesso per qualcun altro.
<<Forza Trekentoff! Dobbiamo partire!>> disse Drago bussando insistentemente alla porta del Guerriero. Non molto dopo Trekentoff si presentò con gli occhi sbarrati...
<<Dormito poco ieri notte eh?>> menzionò sbadatamente la Guardia Reale. La reazione del Guerriero fu il semplice inarcare di un sopracciglio che bastò a far zittire l'amico. Passò un'ora prima che entrambi fossero pronti, avevano ormai salutato chiunque del villaggio, ed ora la partenza era prossima. Si diressero alle stalle, sellarono i cavalli e si avviarono con calma verso il portone di Otis.

OT- Come richiesto a te l'onore della partenza ed il finale con arrivo alLO Regno. Mi raccomando per la gioia del nostro cronologo spiega dove si trova Otis, facendo riferimento alla mappa de Il Ritorno del Male e quando ci abbiamo messo a tornare. A presto! [SM=x92702] -OT

OFFLINE
Email Scheda Utente
Sesso: Maschile
Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
02/09/2010 08:59
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT-- Da parte del cronologo, visto che anche sapendo dove si trova il villaggio dovrei calcolare la distanza e il movimento voi mettete un generico dopo alcuni giorni arrivarono, poi quando Drago lo sistema per la sezione della biblioteca mi calcolo le giuset distanze e movimenti, ps Trekentoff fai presto a diventare aspirante così almeno avrai i bonus di movimento degli aspiranti [SM=x92702] e non andrai lento nelle distanze lunghe --OT
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com




Vota bluedragon.it nella MTprox Top100