è giunta l'ora di tornare...

Odius aveva viaggiato per 2 settimane nel Nord del Continente Centrale, meditando su ciò che gli era stato detto e si era reso conto di aver sbagliato: ora tornava per rimettersi in gioco e per dimostrare a se stesso e agli altri che era cambiato...
Giunto in prossimità del grande cancello chiamò un guardia:
-Salve, sarebbe così gentile di chiamare gli Aspiranti Vassalli Dondolin e Vinyadan? Sa abbiamo un certo lavoro in sospeso...- udito ciò la guardia scattò come un razzo alla ricerca dei due Aspiranti, mentre Odius si sedeva su una piccola panca poco discosta dai cancelli, si accendeva la pipa e si guardava malinconico gli orli del lungo mantello blu: strappati e sporchi dal viaggio:
-Ma guarda in che condizioni mi ritrovo....ahahahahah-

OT bene, ora tralasciando i preamboli: Dondon, Viny abbiamo un lavoretto OT

OT- Bentornato amico! Intendi.....quel lavoretto? -OT

Gli occhi di Morgan, la quale da quando Odius era partito sembrava bazzicare sempre più spesso intorno ai cancelli, non si lasciarono sfuggire ciò che stava accadendo, e notarono immediatamente la ben nota figura ammantata rivolgere alcune parole alla guardia, che pochi istanti dopo schizzò via come una freccia. Un sorriso colmo di gioia apparve sul viso niveo dell'elfa. E una gioia non minore doveva provare anche il fido Ohtar, il quale non appena riconobbe Odius stupì la druida facendo una cosa più unica che rara: quasi fosse un cane e non un lupo, corse incontro al pretoriano seduto su una panca e gli balzò addosso scodinzolando festoso.
Morgan scoppiò a ridere, dopodichè si avviò anche lei verso il pretoriano e gli disse, con un sorriso: "Bentornato Odius!"

Vinyadan era seduto alla scrivania, nella sua stanza della locanda; posato sul tavolo davanti a lui, un grande libro giaceva aperto. Ma aveva smesso di leggerlo da un pezzo. Aveva in mente Odius, ed il modo in cui aveva scelto di andarsene, ed il lavoro che avevano intrapreso insieme. Possibile che fosse tutto finito?
Udì dei passi che percorrevano di corsa le scale ed il corridoio. Qualcuno si fermò a bussare alla sua porta. Si alzò ad aprire. Una guardia dei Cancelli, coperta di sudore, aprì la bocca ansimando per dare una notizia, ma Vinyadan aveva già compreso di cosa si trattasse e, senza neppure chiudere l’uscio, scese le scale in un balzo, attraversò la sala, si buttò in strada e cominciò una corsa che ebbe fine solo alle Porte del Regno. Una figura, avvolta in un mantello segnato dal lungo viaggio, era seduta su una panca lì vicino.
«Odius!», gridò. «Finalmente vi rivedo! Riprenderemo la nostra impresa?»

-Ma certo amico mio! è giunta l'ora di concludere ciò che avevamo iniziato!!!-

Il druido era nella foresta a meditare, quando una guardia madida di sudore irruppe nella radura. Dopo essersi tolta di dosso qualche ramo rimasto impigliato nell'armatura e dopo aver recuperato fiato, si rivolse a Dondolin, ansimante: "Il pretoriano Odius è tornato dal suo viaggio e ha richiesto di voi, messere". Non appena ebbe udito la notizia, il mezzelfo si congedò in fretta dalla guardia e si diresse correndo ai cancelli del Regno, con Olyva che lo seguiva. Una volta giunto alle porte, il druido vide il suo vecchio amico intento a parlare con Vinyadan, il filosofo, e così andò loro incontro. "Odius..." disse con voce colma di felicità "bentornato tra noi, amico mio". Olyva emise un grugnito di saluto in direzione di Odius, e il druido sorrise. I tre compagni erano di nuovo insieme.

Morgan osservava il trio, il suo cuore traboccava di gioia. E dopo aver richiamato a sè il lupo, con un sorriso, fece:
"Beh, vi lascio al vostro..."lavoretto"! Se poi vorrete fare un salto in taverna, sarò lieta di offrirvi da bere per festeggiare il ritorno di Odius! "
Non aggiunse altro. Serena, si diresse alla taverna con Ohtar al fianco. Era uno dei suoi giorni più felici.

OT - Bentornato Odius!!!

Bentornato

OT-- bentornato --OT