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Ritorno a casa

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2008 19:39
03/12/2006 21:56
 
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Dopo un'ora o forse due di allenamento, BrighBlade decise che era abbastava per quella sera e diede licenza a Eruner di riposarsi.
L'elfo lo ringraziò e dopo aver rinfoderato la spada, senza notarlo, iniziò a passeggiare, allontanandosi dal bivacco.
Aryot non stava bene, l'aveva notato, e di certo non era stata una semplice cavalcata, per quanto dura, a renderla così debole. Aveva letto su qualche tomo della Torre dell'Acqua di organismi che, se allontanati dal loro piano, iniziavano a deperire velocemente, ma non aveva mai avuto molti riscontri nella realtà, quindi non aveva mai dato peso a quella "leggenda"... Fino a quel momento almeno... Probabilmente stava esagerando ed era effettivamente solo stanca, ma quel dubbio gli si era insinuato nella mente e come un tarlo, rosicchiava ogni suo pensiero, facendo capolino quando meno se lo aspettava.
Riflettendo, continuava a camminare nella notte, in una prateria immersa nel silenzio più totale, senza neanche rendersi conto di dove realmente stesse andando.
Dopo un po', Nerue lo cercò mentalmente, preoccupata: non aveva detto a nessuno dove andasse e BrightBlade iniziava a essere nervoso.
Rassicurandola, le mostrò dove si trovava il luogo e attese il suo arrivo. Quando la dragonessa bianca lo raggiunse, montò in sella e si fece riaccompagnare dai compagni di viaggio. Per un istante lo sguardò si posò su Aryot, ma poi diresse l'attenzione sul Vassallo.


- Scusate se non vi ho avvertito, ma non mi ero neanche reso conto di cosa facessi... Non accadrà più. Andate a riposare, maestro, farò io la guardia questa notte. Non sento il bisogno di dormire e vorrei continuare a meditare su una cosa, se non vi dispiace...
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Paladino Lord
04/12/2006 13:17
 
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I due compagni si ritirarono nelle loro rispettive tende ed Eruner decise di accomodarsi su uno dei rami più distanti dove potesse godere della solitudine, ma dal quale poteva controllare senza ostacoli il sogno degli umani, dopo un po’ l’elfo era perso fra i suoi pensieri.

Erano passate un paio di ore quando un’ombra si girava in mezzo al bosco non tanto lontana delle tende, Eruner si era distratto un attimo fra i suoi pensieri e non sapeva se si trattasi di uno dei compagni, allora decise di scendere dal ramo senza fare rumore, con movimenti lenti e cauti per scoprire chi era che girovagava vicino a loro, allontanandosi non più di una decina di metri dal campeggio trovo la silueta, la luce della luna era stata molto utile per scoprire senza fatica che si trattava di Aryot, guardava verso Nerue che dormiva profondamente, Eruner si avvicino senza fare rumore, voleva capire che non ci fossero problemi, appena diede un passo la maga senza girarsi a guardarlo disse a bassa voce – è bellissima, guarda come dorme senza problemi, veramente è una cucciolota-

-Ah lo so!- in tono leggermente lamentoso ricordando la “legna” portata da la bianca dragonessa.

Continuando in tono sereno -So che avete notato che ero stanchissima, mi rincresce mettervi in pensiero… non pensavo di essermi stancata così, ma adesso sto benissimo, dopo solo un paio di ore di sogno sono come nuova, sembrerebbe che la stanchezza di ieri era passeggera… ormai è meglio che voi lo sappiate, non so cosa mi può accadere e quanti o quali sbalzi di forza possa avere e non è giusto mantenervi allo scuro di quello che mi succede…-
Aryot si giro a guardare l’elfo che si era avvicinato da quando aveva iniziato a parlare e lo guardo direttamente agli occhi sperando che lui potessi capire quello che stava per dirle.
- vi ricordate della mia scelta della magia?… - senza aspettarsi una risposta, la maga prosegui – quando sono nata si sono verificati una serie di circostanze celesti e di fenomeni che si danno molto raramente, quassi ogni diecimila anni… una di queste circostanze e che nel momento che io nascevo nasceva anche un drago molto particolare di nome Baldr, siamo cresciuti assieme imparando il mondo dell’alta magia, e fin qui tutto è relativamente normale, per noi è facile trovare umani o elfi che crescono con i draghi per poi diventare cavalieri, ma nel nostro caso le particolare circostanze ci diedero un’altra possibilità… quella di unire le anime, fare una sola, inseparabile, i Maghi del Consiglio erano curiosi di sapere se veramente si poteva fare questa incredibile fusione menzionata nei manoscritti antichi, così quando abbiamo compiuto 20 anni decisero di proporci sottometterci al loro sperimento, noi ci trovavamo così bene insieme che senza tante meditazioni abbiamo scelto di fare il rituale di fusione delle anime, quando mai saremmo separati? Pensavamo, così sono diventata una maga molto potente grazie alla sua magia e anche longeva come voi, non abbiamo pensato le possibile conseguenze… non possiamo essere lontani per troppo tempo, perché l’anima ha le sue pretese e adesso comincerà a cercare la metà che le manca, infatti se uno dei due muore l’anima di questo passerà al corpo del altro fino che non muoia anche quest’ultimo, ma adesso che siamo separati da due dimensioni diverse, deve essere ancora vivo perché io mi sto debilitando, la cosa più probabile è che come lui ha molta più energia e potenza di me, sia io a morire per potere raggiungerlo e anche se il processo non si era ancora verificato ieri mi sono stancata ingiustificatamente e adesso sto benissimo come se niente fosse, allora ho capito che il tempo lontana da Baldr è scaduto ma non so come accadranno gli eventi, se potrò ancora usare la magia per molto, se invecchierò o se sparirò d’un momento al altro
La maga abbasso lo sguardo con rassegnazione - Ben Eruner adesso sai che anche potere scegliere porta le sue conseguenze…

[Modificato da Aryot 04/12/2006 13.23]





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Aspirante Vassalla del Regno di BlueDragon
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05/12/2006 17:10
 
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Al paladino quasi gelò il sangue nelle vene sentendo quelle parole, dette con naturalezza, quasi senza dar loro peso, e solo il ferreo addestramento di BrightBlade gli permise di non far trapelare le proprie emozioni.
Ecco perchè aveva tanta fretta di tornare sul suo piano... Il paladino sospirò, abbassando il capo. Che fare? Nerue poteva portare entrambi e ridurre immensamente i tempi di spostamento, ma senza avere idea di come raggiungere il suo mondo, non sarebbe servito a molto... Un'idea sovvenne all'elfo, quasi come un fulmine. Aveva però una scelta! Appena possibile lo avrebbe proposto al maestro.
Intanto, si girò verso Aryot e la guardò negli occhi, senza ombra di rimprovero, ma con aria preoccupata e quasi, almeno così poteva sembrare, dolcezza.


- Dovevate dircelo prima, avremmo fatto molto più in fretta... I maghi del Regno avrebbero potuto teleportarci molto vicino alla nostra meta e avremmo ridotto i tempi di viaggio enormemente. Ora però è inutile perdersi in vuote supposizioni. Venite, andiamo ad avvertire Maestro Bright... Oramai è una lotta sul filo dei secondi, dobbiamo muoverci il più velocemente possibile.

[Modificato da Eruner 07/12/2006 14.06]

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Paladino Lord
07/12/2006 08:51
 
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Ogni volta che Aryot guardava Eruner, cercava il drago in lui, solo adesso capiva che non era più un drago, anzi, quello sguardo era così umano da farla rabbrividire, prima d'ora non aveva mai trovato particolarmente attraente nessun elfo, ma questo elfo era diverso, i lineamenti del suo viso erano più mascolini rispetto a quelli tendenzialmente femminili dei comuni elfi, la sua corporatura era più muscolosa grazie al mancato uso della magia per sbrigare le faccende quotidiane, e adesso, era lì di fronte a lei con i raggi argentei della luna che si riflettevano su suoi spettinati capelli neri, con quella espressione quasi tenera del suo viso, una marea di sensazioni insospettate travolse la maga, per un instante dimenticò tutto, e le parole appena pronunciate smezzerò di avere importanza, era incantata di una magia fino adesso a lei sconosciuta…

[Modificato da Aryot 07/12/2006 8.52]

[Modificato da Aryot 07/12/2006 9.11]





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Aspirante Vassalla del Regno di BlueDragon
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Congrega delle Arti Magiche et Alchemiche

07/12/2006 15:15
 
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I due rimasero a osservarsi ancora per qualche istante. il paladino sospirò qualche sillaba incomprensibile, poi però si zitti, dicendosi che non era il momento giusto.
Non avrebbe voluto muoversi, ma la fretta era incombente, quindi si voltò e con rammarico si avviò verso il campo, subito seguito da Aryot.
Appena arrivarono, l'elfo andò verso il Vassallo, con un'espressione che esprimeva tutta la gravità del momento.


- Maestro, abbiamo un problema. Un'enorme problema. Forse però, è meglio che ve ne parli Lady Aryot...
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07/12/2006 19:36
 
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Quando la ragazza ebbe finito di spiegare la sua situazione, BrightBlade aveva un'espressione... No, non sembrava arrabbiato, pensò Eruner, e neppure in preda al panico. Il termine esatto era "accigliato". L'atlantideo restò a osservare la loro compagna di viaggio in quell'atteggiamento pensieroso, quindi, all'improvviso, spostò lo sguardo sull'allievo.
"Scommetto che avete un'idea da proporre" disse il Vassallo.





BrightBlade
Vassallo e Ambasciatore del Regno di Blue Dragon
Gran Maestro della Gilda dei Paladini di Blue Dragon
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I Giardini di Atlantide
08/12/2006 02:47
 
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- A dire la verità, sì. Senza mettere in dubbio le capacità di Tame, ritengo che il viaggio sarebbe troppo lento se proseguissimo a cavallo. Inoltre, Lady Aryot si stancherebbe molto e viste le nuove informazioni rivelateci da lei stessa, è decisamente meglio non fiaccare la sua già precaria condizione fisica. Se poi teniamo in conto che...

Eruner avrebbe continuato a rivoltare tutti i pro e i contro, ma lo sguardo del maestro gli fece capire di abbreviare i tempi del discorso.

- EHM... In sintesi, volare su Nerue dimezzerebbe i tempi di viaggio, senza contare che ridurrebbe al minimo l'affaticamento della Lady. Il fatto è che tutti e tre non riuscerebbe a portarci, o comunque andrebbe molto meno veloce, per questo propongo che voi due voliate sino dalla sacerdotessa Syrienne sulla mia dragonessa, mentre io tornerò al Regno per avvertire il Sommo delle ultime informazioni. Ci metterò quattro giorni ad andare e tornare, periodo che impiegherete voi, almeno credo... Quindi ci ritroveremo qui. A ogni modo, la scelta spetta a voi due...

L'aspirante aveva finito. Lo sguardo era risoluto, sicuro che la sua idea fosse buona. Nerue stessa era d'accordo, siccome aveva sentito l'intera conversazione tramite il legame mentale col suo cavaliere. Restava solo il consenso dei due interessati...

[Modificato da Eruner 08/12/2006 19.19]

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Paladino Lord
08/12/2006 19:30
 
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Aryot era dispiaciuta nel guardare la reazione di BrightBlade, forze non aveva torto Eruner, doveva dire prima come stavano le cose, ma non si la sentiva di andare in giro dicendo la sua situazione, solo si augurava che il Paladino potessi capire che no era mancanza di fiducia, ma semplicemente la stessa maga cercava di sfuggire alla realtà, evitava di pensare sperando di arrivare in tempo, solo gli ultimi eventi la avevano spinto a parlare.

BrightBlade continuava a tacere; il solo pensiero di accorciare il tempo di attesa per vedere la sacerdotessa gli illuminò gli occhi cambiando notevolmente su espressione di prima.

Aryot era d’accordo con la decisione presa dal Vassallo: l'idea di salire su un Drago dopo tanto tempo era entusiasmante, inoltre essere con BrightBlade la faceva sentire più tranquilla, anche se era un po’ intimidita dal Paladino preferiva non restare da sola con Eruner dopo l’accaduto, al meno mentre riusciva a contenersi, visto che si era praticamente paralizzata di fronte a lui…

[Modificato da Aryot 08/12/2006 19.32]



NdBright: chiedo scusa, ma ho dovuto modificare in qualche parte il post (il perché si deduce dal mio prossimo)

[Modificato da BrightBlade 10/12/2006 0.21]

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10/12/2006 00:46
 
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"Sarebbe un'ottima idea" disse BrightBlade.
"Purtroppo, il Tempio non è raggiungibile a dorso di drago. Seguitemi, vi spiegherò il mio piano mentre cavalchiamo".
I tre viandanti si lanciarono al galoppo, diretti verso la costa.
"Vedete, Lady Aryot... sto conducendovi al Tempio delle Sirene. Come potrete immaginare, si trova sott'acqua, e per giunta in fondo a un crepaccio abbastanza stretto da impedire il passaggio di un drago.
In ogni caso, non preoccupatevi". Il Vassallo sorrise.
"Non appena raggiunto il mare, chiamerò immediatamente il Guardiano dei Flutti".
Il Paladino non aggiunse altro, così Eruner si sporse dalla sella e spiegò alla maga: "E' un antichissimo drago marino. Il mio maestro lo ha sconfitto come prova per divenire Paladino di Atlantide".
Nel frattempo, i tre viaggiatori entrarono in una piccola baia a forma di mezzaluna, culminante con una ripida scogliera. Nessuno sapeva quanto fosse profondo il mare, nella Baia della Luna. Di sicuro, abbastanza da rendere inutili i normali scandagli utilizzati dalle navi.
BrightBlade balzò giù dal cavallo e corse fino all'orlo del dirupo, quindi, protese le mani verso i flutti, cominciò a mormorare alcune strane formule.
Lady Aryot ed Eruner si avvicinarono a loro volta. Quando furono a pochi passi dal Paladino, però, fecero un salto all'indietro: all'improvviso, dal basso emerse la gigantesca testa di un drago marino.
Eruner conosceva già il Guardiano, ma ogni volta rimaneva stupefatto dalla sua bellezza. Per Lady Aryot, che non aveva mai visto una simile creatura, lo spettacolo era ancora più straordinario. Le scaglie del drago sfumavano dal blu all'azzurro, al bianco, al verde; gli occhi sembravano due gemme preziose incastonate nel muso del drago.
Il mostro marino chinò la testa, subito ricambiato dal Paladino di Atlantide, quindi parlò.
"Cosa desiderate, Figlio del Mare?"
La sua voce sembrava essere un'eco profonda, come se salisse dagli abissi del mare.
L'atlantideo rispose in una lingua che Aryot non aveva mai sentito; il drago, a sua volta, parlò alla stessa maniera.
"Lady Aryot" disse BrightBlade, rivolgendosi alla ragazza.
"Il drago marino dice che correte un grave pericolo. Tuttavia, la Sacerdotessa aveva previsto il nostro arrivo, e lo ha inviato con un sigillo".
"Un sigillo?" chiese Eruner, anticipando la maga.
"Si tratta di un incantesimo che imprigiona l'essenza di una creatura nel suo corpo. Normalmente è utilizzato dai chierici malvagi per costringere alla non-morte i loro avversari, tuttavia il sigillo preparato dalla Sacerdotessa è temporaneo.
Ella ritiene che sia più sicuro utilizzare su di voi questo incantesimo, almeno fino a quando non saremo al Tempio: purtroppo, non sa prevedere con certezza il vostro futuro".
Il Paladino fece una pausa, quindi aggiunse:
"Il drago marino lancerà su di voi il sigillo soltanto se lo vorrete. Essere soggetti a un sigillo non è per nulla un'esperienza che si desidera ricordare, e d'altro canto il rischio che vi accada qualcosa di ben peggiore è imminente. Non so giudicare quale sia la scelta migliore" concluse il Paladino, "ma la prudenza mi invita a consigliarvi di assecondare la Sacerdotessa".
Il drago si ergeva paziente, gli occhi adamantini fissi sulla giovane maga...

[Modificato da BrightBlade 10/12/2006 0.53]






BrightBlade
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Paladino Lord
12/12/2006 09:48
 
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Sentire la parola sigillo fece capire ad Aryot la gravità della sua situazione… in passato aveva fatto una ricerca sui sigilli utilizzati dai necromanti, sapeva dei devastanti effetti che potevano avere su chi veniva sottomesso a tale incantesimo, nel suo particolare caso le sofferenze fisiche erano secondarie, il fatto di trattenere forzatamente l’anima poteva non solo danneggiare la sua mente, ma anche quella di Baldr facendoli perdersi negli abissi della pazzia e della oscurità. La maga guardava freddamente il Paladino e il maestoso Guardiano, come se cercassi spiegazioni più approfondite sulle loro intenzioni, non era per niente convinta di portare un sigillo, era troppo pericoloso, d’altra parte, se l’amica di BrightBlade le aveva fatto questa proposta significava che il tempo era esaurito, forze questa era la sua unica possibilità di guadagnare il tempo strettamente necessario per raggiungere suo caro Drago… era una decisione difficile da prendere… dopo un instante di silenzio per meditare, finalmente la maga chinò leggermente il capo e rispose – Voi mi chiedete troppo… potete salvarmi o condannarmi con quel sigillo che mi proponete di accettare … - alzo il capo e con uno sguardo freddo e deciso fissò il paladino direttamente agli occhi – ...Voi mi chiedete di mettere nelle vostre mani la mia vita e la mia anima, siete voi a chiedermi di assecondare la sacerdotessa, sono conscia della situazione, ma posso accettare solo ad una condizione… dovete darmi la vostra parola, se le cose vanno storte, sarete voi stesso a darmi la morte, non posso permettermi di sacrificare a Baldr per una mia scelta- …

[Modificato da Aryot 12/12/2006 9.50]





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13/12/2006 19:09
 
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Il gigantesco muso squamato del drago si abbassò in direzione della giovane incantatrice.
"Colui che chiamate Baldr è un membro della stirpe dei draghi?" chiese, usando la lingua corrente.
"Sì" rispose Aryot, domandandosi come avesse fatto la bestia marina a intuire la natura del suo compagno.
"Non temete" disse quindi il drago.
"Lady Syrienne ha creato personalmente questo sigillo. Certo, potreste sperimentare ciò che voi mortali chiamate dolore, tuttavia esso è soltanto un male passeggero: nulla vi accadrà del quale non serberete che il ricordo".
Detto questo, gli occhi del drago iniziarono a splendere di luce propria. La creatura non pronunciò alcuna formula. La magia scorreva così potente in quell'essere che questi poteva comandarla con la semplice forza di volontà.
Lady Aryot iniziò a sua volta a risplendere, quindi venne sollevata da terra da una forza invisibile.
I due Paladini osservarono ammaliati la scena, senza aprire bocca. Per un attimo, BrightBlade ebbe il timore di dover tener fede alla promessa fatta a Lady Aryot, ma il suo cuore si rasserenò subito. "Mi fido di voi" sussurrò a bassa voce.
Eruner era decisamente più preoccupato. La sua mano stringeva nervosamente l'elsa della sua Lama, Drath' Kahn, che in una giornata come quella, qualche anno prima, aveva ricevuto dal suo maestro.
Il Guerriero di Atlantide si sforzò di mantenere il controllo. Anche lui aveva imparato a fidarsi della Sacerdotessa del Tempio delle Sirene, ma il pensiero che su Aryot venisse imposto un simile incantesimo lo faceva soffire non poco.
Nel frattempo, la maga si era ormai sollevata a parecchi metri da terra, ed era giunta all'altezza del muso del drago.
All'improvviso, il bagliore degli occhi della creatura aumentò a dismisura: per un attimo, i due cavalieri vennero completamente accecati. Quando riaprirono gli occhi, il corpo esanime di Aryot stava scendendo verso terra. Sospeso sopra il suo petto, brillava luminosissimo un globo di energia.
Eruner scattò in avanti e prese tra le braccia la ragazza. Il globo si mosse e andò a sfiorare il petto del giovane guerriero: lentamente, la sua luce si affievolì, rivelando un semplice ciondolo, allacciato attorno al collo di Eruner, dal quale pendeva una grande perla azzurra.
Il bagliore era scomparso anche dagli occhi del drago, anche se questi continuavano a luccicare e pulsare debolmente.
"Venite, Figlio del Mare" disse allora la creatura, parlando nell'antica lingua di Atlantide, "Scorterò voi e il vostro allievo fino alla spaccatura: da lì, dovrete proseguire da soli".
BrightBlade annuì, quindi fece cenno ad Eruner di avvicinarsi.
Il drago marino poggiò la testa sulla scogliera, lasciando che i due cavalieri si sistemassero sul suo collo prima di attivare l'incantesimo che avrebbe permesso loro di respirare sott'acqua. Quindi, con un guizzo, Unoth'nah, l'ultimo Drago Protettore di Atlantide, s'inabissò tra le onde spumeggianti della Baia della Luna.

[Modificato da BrightBlade 13/12/2006 19.12]






BrightBlade
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13/12/2006 21:55
 
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Quando l'enorme capo del drago si inabissò, Eruner fu tentato di trattenere il fiato, ma intuì che ci fosse un qualche metodo per impedir loro di annegare, così si rilassò e prese un profondo respiro. Rimase stupido dalla sensazione di trarre ossigeno dall'acqua, un'incantesimo che neppure un Mago dell'Acqua com'era stato lui avrebbe saputo attuare con leggerezza. Uscendo dalle sue analisi, portò lo sguardo su Aryot, ancora svenuta. Si fidava della Sacerdotessa, non fosse altro perchè il Maestro lo faceva, ma era comunque profondamente turbato da quella situazione... Inoltre, cosa diavolo significava quella pietra azzurra che pendeva dal suo collo?! Anche se era attanagliato da mille domande senza risposta, decise di tacerle. Tutto gli sarebbe stato spiegato al Tempio del Mare al momento giusto. Almeno così sperava!
Chissà com'era... Sebbene il Maestro gli avesse dato qualche vaga descrizione del luogo nel corso degli anni, a seguito delle mille richieste dell'allievo, il paladino non vi era mai stato prima. La cosa che lo incuriosiva maggiormente però era conoscere la sacerdotessa Syrienne, della quale BrighBlade non parlava mai, cambiando discorso ogni volta saltasse fuori in un colloquio, anche se parlava con lo stesso Eruner.
Unoth'nah continuava a scendere, mentre l'elfo persisteva nei suoi ragionamenti.
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Paladino Lord
14/12/2006 14:20
 
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BrightBlade aveva fatto la sua promessa, non che questo facessi sentire meglio ad Aryot, ma al meno la faceva sentire più tranquilla per Baldr, sapeva che poteva fidarsi di un Vassallo, si avvicino al muso del Drago genuflettendosi davanti a lui – Sono pronta- la abbagliante luce che emettevano gli occhi del Guardiano fece ricordare alla maga l’ultimo momento passato al suo regno, il terrore la invase, se senti persa nuovamente era rivivere quel momento di angoscia… al improvviso la colpi un forte dolore al petto, era insopportabile come se una lama attraversassi il suo cuore, senti mancare il respiro, ma, stranamente non aveva più paura, senza opporre più resistenza si perse fra un morbido abbraccio che la fece cadere nel buio… poi silenzio...
Apri gli occhi, dopo la luce accecante era rimasta una immensa oscurità, solo una piccola fiamma blu in lontananza, Aryot era ancora stordita, un forte dolore al petto, nella sua mente c’era solo confusione, non riusciva a capire dove si trovava, forze era prigioniera e si era appena svegliata di un lungo sonno, forze Blu Dragon, BrightBlade ed Eruner solo erano creazioni della sua fantasia, ma non sentiva l’energia di Baldr… ma dove era finita e come uscire di lì? non riusciva a vedere neanche le palme delle sue mani…




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14/12/2006 15:50
 
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Quando raggiunsero il fondale, i due cavalieri scesero dal drago. A pochi passi, una grande spaccatura attraversava il fondo marino.
BrightBlade si voltò e scambiò alcune parole con il drago, prima che questi si allontanasse serpeggiando per cercare qualcosa da mangiare.
"Ascoltatemi Eruner. Questa spaccatura è attraversata da una fortissima corrente: potremmo scalare la parete, ma con Lady Aryot in queste condizioni sarebbe estremamente pericoloso.
In alternativa, esiste una scalinata che scende giù nella fenditura, ma da quanto ricordo è abitata da più di uno squalo e forse anche da un...".
"UN KRAKEN!" gridò Eruner.
"Sì, Eruner... ma come fate a saperlo?" domandò BrightBlade: solo a quel momento si accorse che il suo allievo era leggermente sbiancato, e che il suo sguardo era fisso su qualcosa dietro le spalle del Paladino.
Il Vassallo si voltò, si trovò a fissare negli occhi la gigantesca piovra e non riuscì a resistere alla tentazione di esclamare:
"Ah... salve...".
Prima che i due combattenti potessero fare qualcosa, il mostro li afferrò con i giganteschi tentacoli, e si gettò dentro la spaccatura.
Eruner stringeva al petto Aryot, sebbene la morsa del mostro rendesse la cosa del tutto inutile. Resistere a quella stretta sarebbe equivalso a cercare di spostare il Gran Massiccio con la forza delle braccia.
All'improvviso, il Guerriero udì nella mente la voce del proprio maestro.
- Scusatemi... non vi avevo parlato del kraken, vero?
- Certo che no! E adesso che facciamo?
- Nulla. Probabilmente lo ha inviato Syrienne per accelerare il nostro viaggio. Purtroppo, credo che questo genere di bestie non sia progettato per la gentilezza, Eruner...
- Ho notato, maestro... C'è qualcos'altro di cui non mi avete parlato?
- Certo che sì, ma ora come ora non mi viene in mente nulla... ora rilassatevi e godetevi il viaggio!
.
Eruner alzò gli occhi al cielo, o meglio: nella direzione in cui forse era il cielo, dal momento che il kraken ruotava continuamente in ogni direzione, sballottando i due cavalieri da un lato all'altro del crepaccio.
Per fortuna, dopo poco il leggendario mostro marino li poggiò - senza troppe cerimonie - sul fondo del crepaccio, prima di fare ritorno alla sua tana.
"E così, vive nella spaccatura, come mi avete detto", disse allora Eruner, mentre i due si incamminavano verso il Tempio.
"Già. E' l'unico posto dove Unoth'nah non riesca ad entrare, e per un kraken tenersi alla larga da un drago marino è abbastanza importante. L'ultima volta che sono venuto qui, ho dovuto dissuadere il drago da mangiarselo in un sol boccone..."
"Il kraken ubbidisce alla Sacerdotessa, dunque?" chiese allora Eruner.
"Credo di sì" rispose il Paladino, "Ma è comunque bene non fidarsi. Il fatto che Syrienne lo abbia mandato indica che non abbiamo molto tempo".
I due tacquero, continuando a camminare. Eruner sentiva la perla sfiorargli la pelle: tutt'altro che fredda, la pietra sembrava emanare una sorta di tiepido calore. Ancora una volta, il Guerriero si trattenne da chiedere informazioni, limitandosi a seguire il maestro lungo il canyon sottomarino.
Ben presto, quest'ultimo iniziò ad allargarsi in una sorta di valle circolare: sopra di loro, la fortissima corrente formava un piccolo ma velocissimo gorgo, centrato proprio sul tempio.
La struttura si ergeva al centro della cavità circolare: a pianta rettangolare, ricordava nelle sue fattezze i templi degli Antichi che si potevano trovare nei più remoti luoghi della superficie.
Attorno alla struttura brillava un campo di energia bianca. Più in là, si ergevano piccoli edifici di madreperla, simili a conchiglie, di ogni forma e dimensione. Qua e là, Sirene dalla pelle argentea nuotavano dell'acqua, o giacevano accoccolate sui massi che costellavano la vallata. Di fronte a loro, la valle era chiusa da un sottile cancello argenteo, guardato a vista da due tritoni, i quali scrutavano minacciosi i nuovi venuti, carezzando i loro tridenti.
"Fermi dove siete" intimò uno dei due.
BrightBlade fece un passo avanti. Eruner notò che il suo sguardo si era rabbuiato, e si sovvenne allora dell'antica inimicizia tra il popolo degli atlantidei e la stirpe dei tritoni.
"L'ultima volta vi ha salvato Perla del Mare, umano, ma ora lei è morta, e io ho atteso il vostro ritorno con trepidazione".
Il Paladino trasse un respiro.
"Syrienne in persona ci ha convocati, e la nostra missione è urgente. Avremo tempo di discutere in seguito dei nostri problemi, se proprio volete. Ora lasciateci passare", disse.
"Lui dice lasciateci passare. Ma chi è lui per dare ordini a un trit...".
La Lama di Atlantide si piantò su una delle colonne del cancello, a qualche millimetro dalla testa del tritone, che si ritrovò a osservare l'immagine del suo volto terrorizzato riflessa dalla lama.
"Ho un'altra spada" lo informò il Paladino, sguainando la spada elfica che portava sempre come arma secondaria.
I due tritoni lo squadrarono dubbiosi, quindi serpeggiarono via, scomparendo tra le rocce.
Il Paladino estrasse la Lama dalla colonna.
"Ricordatevi Eruner: non si può discutere con chi non vuole farlo" disse, rinfoderando l'arma.
Eruner annuì, sorridendo. Qualche anno prima, probabilmente avrebbe semplicemente fatto a pezzi le due guardie: tuttavia, sapeva bene che i tritoni erano ottimi guardiani. Certo, davano problemi, ma grazie a loro la Sacerdotessa era al sicuro. Dopo tutto, bastava sapere come comportarsi con loro...
Eruner si accorse che il suo maestro era già entrato nella vallata, dirigendosi a grandi passi verso il Tempio, e si sbrigò a seguirlo.






BrightBlade
Vassallo e Ambasciatore del Regno di Blue Dragon
Gran Maestro della Gilda dei Paladini di Blue Dragon
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Paladino Lord
14/12/2006 18:02
 
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… un instante dopo la lucidità sembrava tornare, Aryot decisi di andare verso la tenue luce alla ricerca di qualche spiegazione, con un po’ di difficoltà riuscì a mettersi in piedi, non c’erano mure sulle quali appoggiarsi, nessun odore nell’area e la temperatura era tiepida – questo posto non può essere una segréta- pensò mentre camminava con cautèla… era a due o tre metri della fiamma che fluttuava nel vuoto, poteva apprezzare il colore blu intenso con sfumature azzurre ed acquamarina, non più grande di una trentina di centimetri e non emanava nessuna temperatura ne luce che illuminassi il suo intorno, inaspettatamente la maga sentì una forte espiraziòne dietro di lei, sicuramente era di una creatura molto, molto grande… un brivido le percorse la schiena, si giro istintivamente, ma non c’era nulla, non si vedeva nulla e la sensazione era scomparsa, si giro a destra e sinistra cercando qualcuno o qualcosa, ma niente, solo quella indisturbata luce davanti a lei…

[Modificato da Aryot 14/12/2006 18.04]





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14/12/2006 18:11
 
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Eruner continuava a guardarsi intorno, non tanto per lo stupore e la bellezza del luogo, quanto per evitare che qualche altra "dimenticanza" del maestro gli facesse venire un ultimo e definitivo tuffo al cuore. Continuando a seguire il Vassallo, finalmente ebbe un po' di tempo per pensare: lo sguardo gli cadde sulla maga che reggeva tra le braccia. Sembrava addormentata, eppure qualcosa gli faceva presumere che non fosse così. Che stupido! Perchè non ci aveva pensato prima?
Concentrandosi, tentò di entrare nella mente di Aryot, ma trovò una barriera estremamente potente a schermatura dei pensieri della giovane. Era la prima volta che qualcuno riusciva a resistere alla sua telepatia, mai aveva incontrato persone in grado di farlo, eccetto che per alcuni Vassalli.
Ben sapendo quanto fosse impossibile per un'umano svenuto erigere barriere attorno alla propria mente, condusse un attacco diretto contro la difesa, ma venne respinto con tale forza da fargli annebbiare la vista e cedere le ginocchia.
Quando riprese il controllo di sè, guardò immediatamente verso Aryot e quando la vide, chiamò mentalmente il Vassallo.


- Maestro?
- Non abbiamo tempo per parlare Eruner, dobbiamo raggiungere il Tempio.
- No, ma maestro...
- Non potete aspettare di giungere dalla sacerdotessa?
- Vi volete fermare un momento?!

La voce telepatica dell'Aspirante tuonò nella mente del Gran Maestro, che si arrestò sorpreso. Da quando il suo allievo gli parlava in quel modo? Capendo che doveva trattarsi di qualcosa di insolito, tornò indietro e vide il motivo di tanta schiettezza: Aryot si era svegliata e ora stava gaurdandosi intorno, smarrita.
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Paladino Lord
15/12/2006 22:20
 
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…finalmente era di fronte a quella strana luce, non c’era niente altro da fare che provare a toccarla per sapere cosa poteva accadere, la mano tremante di Aryot appena sfioro la fiamma, nuovamente fu colpita di un forte dolore che le fece ritirare la mano in fretta portandosela al petto e chiudere gli occhi, quando apri gli occhi per la sua grande sorpresa si trovava sotto acqua, strani esseri che fluttuavano in mezzo a le onde, per metà umani e per metà pesci che la guardavano incuriositi, un tempio antico, scalinate, un gorgo, pesci multicolori, uno scenario completamente diverso da quello che era appena uscita, tante immagini diverse che solo servivano a confonderla ancora di più, impossibile capire se era sveglia, mentre cercava disperatamente un punto di riferimento riuscì a vedere che BrightBlade era lì, a un paio di scalinate di distanza, poi capi che era fra le braccia di Eruner, una sensazione confortevole, e senza pensare, istintivamente abbracciò al guerriero in cerca di rifugio…




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18/12/2006 21:06
 
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L'elfo rimase un istante spiazzato da quell'abbraccio improvviso, ma poi socchiuse gli occhi e lo ricambiò, con un leggero sospiro dal quale traspariva tutta la sua preoccupazione e la frustrazione per l'opprimente incapacità di agire.
Alzando lo sguardo, incontrò quello di Bright: molto spesso tra i due non c'era bisogno di parlare e in quel momento, solo con quell'occhiata, il maestro gli comunicò la comprensione, ma anche che lo scorrere del tempo era inesorabile.
A malincuore, Eruner staccò leggermente Aryot da sè, quel tanto che bastava per poterla guardare negli occhi."Lo sò che siete esausta, ma dobbiamo proseguire. Abbiamo solo più poco tempo..."
La maga annuì e cercò di alzarsi, ma il dolore di una feroce fitta al petto le piegò le ginocchia. Il paladino la sorresse prima che cadesse e le sorrise. Chissà quale dolore stava provando...
"Non preoccupatevi, vi porterò io" disse a bassa voce l'elfo. Aryot non ebbe la forza di contraddirlo e lasciò che Eruner la sollevasse, ricominciando a seguire il Vassallo, che intanto aveva aumentato il ritmo dell'avanzata.

[Modificato da Eruner 18/12/2006 21.07]

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19/12/2006 14:14
 
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OT: scusate per la lunga assenza, ma sono sotto esami ed ho decisamente poco tempo... /OT

Il Vassallo guidò l'allievo fino al Tempio, salutando mentre camminava le sirene, che sembravano conoscerlo molto bene.
Giunto di fronte alla barriera, il Paladino si fermò.
"Qua dentro c'è aria, quindi ora terminerò l'incantesimo che ci consente di respirare. Trattenete il respiro e oltrepassate la barriera al mio segnale".
Una volta all'interno, Eruner trasse un profondo respiro. Respirare acqua, all'inzio, gli era sembrato entusiasmante, ma ora assaporò con gioia la sensazione di respirare normalmente.
"Deponete le armi in questo scrigno" disse l'atlantideo, sistemando la Lama di Atlantide e l'altra spada di cui era armato in una lunga cassetta di madreperla, poggiata alla parete del tempio.
"Ehm... Maestro..." chiamò Eruner. BrightBlade comprese all'istante, e prese lui stesso la spada dal fodero dell'allievo, che tenendo in braccio Lady Aryot non poteva occuparsene personalmente.
"Benissimo, ora... seguitemi".
La comitiva varcò l'entrata al naos del tempio, scomparendo dentro la struttura.
Improvvisamente, Aryot avvertì che il suo legame con Baldr era ripristinato: si trattava di un ponte molto debole, a tal punto che la ragazza non era neppure sicura delle sue sensazioni, tuttavia... No, non poteva sbagliarsi. Forse quel luogo era così speciale da poter collegare ogni dimensione, o forse...
"Bentornato, El'Oyln".
Una voce profonda aveva parlato: una voce di donna.
Aryot voltò il capo.
Tra le colonne, si ergeva la splendida figura di una donna.
Il suo corpo, rivestito da un'impalpabile velo di seta, era completamente ricoperto di intricatissimi tatuaggi blu, che spiccavano sulla pallida pelle della donna come cicatrici; i capelli, neri e fluenti, scendevano fino a terra. I suoi occhi erano azzurri: un colore simile a quello che la maga aveva sperimentato mentre era sottoposta al Sigillo.
"O forse dovrei dire El'Oyln-nah" disse Syrienne, Sacerdotessa del Tempio delle Sirene, spostando il suo sguardo sul giovane allievo del Paladino.
Eruner si sentì come trafitto da quegli occhi di una profondità sconvolgente: la facoltà di scrutare nelle pieghe del tempo era riflessa dal bagliore profondo di quello sguardo, al quale sembrava che nulla potesse sfuggire.
"Voi dovete essere Eruner" osservò Syrienne, scandendo le parole. Sembrava non avere nessuna fretta, o meglio: le sue parole sembravano giungere esattamente quando avrebbero dovuto farlo, come note in una canzone.
"Sì, signora" rispose il giovane guerriero, non sapendo come rivolgersi alla donna.
Syrienne lo osservò per lunghi istanti.
"Sì... Sappiate che il vostro Maestro vi ha fatto un grande dono, ma che sulle vostre spalle grava una terribile responsabilità, Eruner, figlio dei draghi. Un singolare destino accompagna coloro le cui spade servono Atlantide".
Syrienne ora guardava il Vassallo, un lieve sorriso appena accennato sulle labbra.
"E voi, Lady Aryot, Colei che è perduta... spero che il mio Sigillo non vi abbia arrecato alcuna sofferenza. Vedo che il vostro legame con questo luogo è molto forte, giovane incantatrice. Il vincolo che vi lega all'Antica Stirpe rende propizio per voi questo tempio, anticamente dedicato ai Draghi. Finché resterete tra queste mura, nulla accadrà a voi, né a Baldr, Colui che cerca.
Rimettetevi, dunque. Le sirene si occuperanno di voi. Nel pomeriggio, discuteremo del vostro destino".
Syrienne si voltò verso il Paladino di Atlantide.
"Seguitemi, BrightBlade. Ci sono molte cose di cui dobbiamo discutere".
L'atlantideo si voltò verso Eruner.
"Fate come vi ha detto - disse telepaticamente all'allievo - Io non ci metterò molto. Uscite pure dalla barriera, essa stessa lancerà su di voi l'incantesimo per respirare sott'acqua. E non rivolgetevi ai Tritoni per nessun motivo".
Eruner sorrise. "Va bene, Maestro. A tra poco".
Quindi, il cavaliere e la Sacerdotessa scomparvero oltre una tenda.





BrightBlade
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Paladino Lord
19/12/2006 15:49
 
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Il collegamento con Baldr era talmente tenue di sembrare un’illusione più che una realtà, ma quel posto era particolare, le vibrazioni che emetteva riuscivano a dare conforto alla maga, soprattutto adesso che non portava più il sigillo di Syrenne, o al meno così sembrava, il dolore scendeva poco a poco e sembrava che riuscisse a reggersi in piedi – credo di poter camminare da sola- Eruner la fece scendere con delicatezza ed entrambi uscirono della barriera magica, la sensazione di potere respirare sotto acqua era molto interessante, appena arrivati alla scalinata Aryot poteva finalmente ammirare dove si trovava, quel posto era bellissimo, non avrebbe mai immaginato che ci fosse luce a quella profondità, invece tutto intorno a loro era nitido, poteva apprezzare la città intagliata finemente in madreperla e decorata con corali colorati di capricciose forme, capì che gli strani esseri che aveva visto prima erano delle bellissime sirene dei lunghi capelli e brillanti code, poi si giro verso il guerriero con l’intenzione di ringraziarlo ma il ciondolo che Eruner portava al collo catturo la sua attenzione, lei non ricordava di averlo visto prima, ma era fatto in una pietra molto particolare per essere passato inosservato, voleva domandare la sua provenienza, ma pensò che era inopportuno ed invadente domandare perché al guerriero, così si limito a ringraziarlo per le sue attenzioni, in quel momento si avvicinarono a loro due sirene mandate dalla sacerdotessa, le quali erano molto più interessate a salutare ed elogiare al guerriero che a considerare alla maga, che si trovava in parte a lui…
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