-Ora che faccio?- si disse il poverino sudando freddo - bisogna che trovi un modo per tornare in superficie e raccogliere i mezzi per distruggere questo posto blasfemo! - . Così si finse muto e cercò una taverrna per riposarsi. Di taverne però lì non ce n'era una e quindi dovette accontentarsi di agire subito. Andò in un'armeria e, furtivamente, riiuscì a rubare un martello da guerra e un'ascia da battaglia. Poi cercò in altri posti e, in un tumulo trovò una corazza di cuoio e un elmo a viso coperto. Erano entrambi rotti e mangiati dalla ruggine, ma, in mancanza d'altro...
Così, passeggiando, vide uno scheletro un po' mingherlino e meno sicuro di altri. Lo agguantò e lo trascinò in un vicolo. Lo minacciò con il martello e gli disse: - Ascoltami bene. Adesso tu NON dai l'allarme, mi indichi la via più breve verso la superficie e non fai storie, o ti rompo il cranio. Non posso ucciderti, ma sicuramente posso farti molto male. - Olth whlynn d'jah! Jahl kherls! - urlò terrorizzato lo scheletro indicandogli la via. Il nano corse in quella direzione. spostò un muschio e vide, finalmente, la luce.
- Molto bene! - si disse. -Adesso devo andare SUBITO alla sede dell'Ordine del Cuore Radioso, cercare aiuto e distruggere questa bolgia! -
OT- non mi sembrava avesse molto senso andare avanti per più di 2 battute da solo...OT
Giovanni Bellini
Membro e fondatore del'ENPC
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