Storia di Kiel il cacciatore di non-morti

Scivolava camminando nella patina di muschi e di alghe lungo il tenebroso tunnel. Si sentivano risate insane che rimbombavano ndel dedalo di corridoi. Kiel ceracva di capire da quali bocche provenissero le risa ma sembravano provenire dappertutto. Improvvisamente si rese conto di stare egli stesso ridendo senza rendersene conto. Sudando freddo si buttò a terra. Svenne. Restò a lungo privo di conoscenza ma quando rinvenne si trovava in un letto. Era persino stato lavato. Il posto non er tranquillizzante. Le parenti erano irte di stalattiti nere, ma, dal momento che le creature locali non mostravano volergli fare del male, almeno per ora, si tranquillizzò. Non avava comunque la minima intenzione di uscire dalla porta (peraltro chiusa) a rificcarsi nei guai. Così aspettò. Una donna dalla pelle bianchissima tendente al blu disse con voce eterea entrando silenziosamente nella stanza: -Benvenuto, abitante della superficie. Tu sei colui noto come Kiel il Devasta-Legioni? Io sono Valen. Questa è una "città di non-morti" come la chiamate voi di su-. -Che significa tutto questo?! Voglio uscire di qui! Brutto vampiro malvagio! Stà lontano da me! Vade retro!- disse Kiel in preda al ribrezzo per quella donna che, seppur bella e affascinante, era un vampiro.
Ot-- ho deciso di rilassarmi un po', tutte quelle tenebre mi facevano star male!!! --Ot