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Il coraggio di Gillian

Ultimo Aggiornamento: 02/06/2007 05:12
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Paladino
20/02/2005 21:13
 
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Paul rivolto al nano : Chi sarebbe questo principe Eleven?
Gaiben irritato: Si chiama Elven capito? o devo farvelo entrare in testa con la forza?
Paul: State calmo.. state calmo, ora ho capito, ma perché ce l'avete tanto con quel gentil'uomo che ci ha aiutato nella battaglia?
Gabien con foga: Non vedete che è un non-morto? I non-morti sono tutti malvagi.
Paul ingenuamente: Ma se il potere sacro di quello strano oggetto non l'ha neppure scalfito si vede che non ha più a che fare con il male; Rivolto al ninja: Non è vero?




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Eroe
20/02/2005 21:13
 
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La risposta di Ardhinahak
"Chi sono milady?" disse l'Assassino ridendo sommessamente "E' presto detto : mi si conosce come Ardhinahak-Thaal-Varauros, detto NightLord, Dhampiro Assassino e Ninja di Corte del Regno di Bluedragon, Antico Vassallo e Guardiano ... spero sia sufficiente a saziare la vostra curiosità..." detto ciò strinse gli occhi a fessura "trafiggendo" con lo sguardo il piccolo umanoide che seguiva la donzella.
"Sì, la vita più non scorre in queste membra, ma visto che creature non meritevoli di fiducia come il sottoscritto danno molto fastidio al vostro amichetto, penso che non saprò dirvi nulla su degli spettri ..." sibilò con tonalità fredda e mortifera "...cosa ve lo fa pensare? Dopotutto sono solo una creatura che ha condiviso per qualche millennio il lato maligno della Necromanzia a cui attingono tutt'ora quei nonmorti..." aggiunse sarcastico NightLord non avendo per nulla apprezzato le parole di Gabien.
Ormai la rigenerazione era stata completata, e più alcuna ferita degna di nota straziava il suo fisico sotto il bel kimono nero.
Staccò le spalle dall'albero e incredibilmente entrò nell'ombra che esso proiettava, e sparì.
Un istante dopo fuoriusci dall'ombra del cavallo, afferrando per il colletto Gabien e traendo il volto di quello a meno di un centimetro del suo.
Gli occhi del color del fuoco dell'Assassino ardevano irosi.
Sussurrò appena percettibilmente rivolto al piccoletto "Nanetto, fate attenzione a ciò che dite poichè gravi potrebbero essere le conseguenze delle vostre stolte affermazioni. Ma in una cosa avete colpito nel segno : sono un cliente molto pericoloso che è meglio non far adirare..." lasciando volutamente la frase in sospeso ripose a sedere il nano sul destriero e si rivolse a Gillian.
"Temo che nel loco dove presumibilmente dovrete recarvi non ci sia posto per una creatura blasfema, e dunque mi duole, ma non posso concedervi il mio aiuto... inoltre sarei di imbarazzo e di timore per il vostro SIMPATICO amichetto ..." disse atono.
Poi fece un cenno col capo in direzione di Paul e continuò "... ma come avete potuto notare, un baldo giovane è giunto poc'anzi a portar seco aiuto, e quindi se questi sarà d'accordo, potrà venire con voi..." fece un attimo di pausa e poi concluse "Per quanto mi riguarda, la mia passeggiata notturna si conclude qui : tornerò tra le sacre mura del Regno di Bluedragon, i miei doveri di Vassallo Guardiano mi attendono".
Salutò i presenti, Gabien escluso, augurando loro una buona riuscita nella loro impresa, Gabien escluso, e auspicandosi che di incontrarli in futuro, Gabien escluso per la sua incolumità.
Fatto ciò, si avvolse nel suo fido Mantello delle Tenebre, e riprese il suo cammino per il sentiero.









"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
odia."

"Le vittime per me non sono
esseri.
Sono solo numeri."

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Maestro
21/02/2005 13:06
 
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" Aspettate, non ve ne andate" gridò la ragazza, ma era troppo tardi, se n'era già andato. "Che caratterino" pensò lei! Dispiaciuta per come erano andate le cose, Gillian rimase a guardare il posto dove prima lui era seduto. "Mi era sembrato che chiedeva aiuto, ma evidentemente mi ero sbagliata..." In quel momento un raggio di sole uscì da dietro una nuvola, iluminando per un istante qualcosa in terra. Si abbassò per guardare meglio, ma non riusciva a distingure bene. Gabien ricominciò a lamentarsi, mentre la ragazza scendeva dal cavallo e racoglieva da terra...un fiore secco! Una margherita! " Allora non mi sono sbagliata, chissà perché se n'é andato? Mah, forse é meglio cosi, se no che cosa avrei fatto? Dopo tutto anche lui era un essere malvagio, un vampiro! Ma... mi ha anche aiutato, e non aveva nessun motivo?! Va a capire qualcosa!"
"Milady vi devo ricordare che siamo già in ritardo, fra poco farà buio e noi siamo ancora nel bosco...non é prudente, per favore andiamo" disse gentilmente il nano.
" Cavaliere se volete, potete venire con noi, il vostro braccio forte ci potrà essere d'aiuto" aggiunse Gabien.
"Ma veramente..." incominciò a dire Pau£, Gillian invece lo interrompe, era stufa di sentire la voce del mezzo-uomo che ultimamente decideva per lei.
"Scusate Gabien, credo di essere in grado di sapere cosa desidero fare, non vi conosco neanche, mi avete raccontato la vostra storia, e io ne ho preso atto. Vorrei un attimo riflettere su tutto quanto, se a voi non vi dispiace?"
" Ma certamente, anche se non capisco che c'è da pensare, é già tutto chiaro! Vi ho dato l'occhio sacro, l'occhio della luce, dunque se avessi voluto farvi del male, non lo avrei fatto...non vi pare?"
" Si, questo è vero, ma vi state comportando in un modo che non mi piace..
"In un modo che non vi piace? Gabien s'infuriò per le parole che Gillian aveva detto, il suo carattere prepotente e autoritario uscì allo scoperto, anche se per natura il picollo essere era molto buono.
" Lo so perché mi dite questo, vi dispiace che il vampiro se ne sia andato. Datemi retta, é meglio per tutti che lui sia sparito, non puo stare inssieme a noi, é MAL-VA-GIO! L'ultima parola l'aveva detta in un tono molto alto, e la tosse lo sopraffase facendolo diventare rosso.
" Non sono d'accordo, non lo conoscete, e non potete giudicare" riprese Gillian," lui é venuto per aiutarci é questo se permettete é a suo favore."
" Le donne! Sempre a salvare qualcuno da chi sa che cosa! Vi dico che é meglio cosi, andiamo e smettete di dire facezie, quando non é il caso, volete venire si o no?
" No, credo che non lo farò, quello che mi proponete mi allontana dalla mia strada, devo ricusare la vostra offerta. Io devo seguire il mio destino e ogni uno il suo. Vi ringrazio e spero di rivedervi ancora. Poi guardò in direzione del giovane Pau£.
" Non ho parole per esprimere la mia gratitudine! Vado verso il nord, e come avete sentito poche cose belle mi aspettano, se cercate la morte siete il benvenuto cavaliere!




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Dio sta dietro a tutto, ma tutto nasconde Dio!

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Paladino
21/02/2005 21:02
 
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OT- Credo si dica sopraffece (ma non ne sono sicuro[SM=x92713] )-OT


IO la morte la cerco per ucciderla, rispose allegro Paul, e se voi mi promettete che se ne trova nel posto verso cui siete diretta, sarò lietissimo di accompagnarvi nel vostro cammino; poi rivolto al nano: per colpa vostra e dei vostri modi di fare il più valoroso di noi ci ha abbandonato, e siccome credo che voi non abbiate voglia di acompagnarci in questa belle scampagnata abbiate il tatto e la cortesia di darci in omaggio quel bell'artefatto ciondoliforme; voi cosa ne pensate milady?




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Eroe
21/02/2005 22:48
 
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L'ultimo pensiero del Vassallo sulla vicenda
Ardhinahak stava ripercorrendo la strada a ritroso, dalla quale era giunto poco prima per portare soccorso a chi ne aveva avuto bisogno, attraversando la foresta diretto alle colline che separavano i territori selvaggi dai primi avamposti della civiltà.
Si ritrovò per un attimo a pensare alle accuse e ai pregiudizi dettigli dal nano pochi minuti prima.
Sorrise amaramente.
Era cosa normale : nonostante fosse un baluardo del Sacro Regno di Bluedragon e combattesse ormai mostri e malvagi da anni, ancora portava seco gli strascichi della sua passata natura.
Era vero : un tempo era stato l'impersonificazione del male assoluto, un essere abbietto e disumano.
Attualmente invece il suo essere maligno era mitigato sia dal suo sacro dovere che dall'artefatto che portava in grembo.
La devozione verso l'Essere Eccelso che lo aveva sconfitto e salvato aveva preso il posto di ogni altro pensiero o vicissitudine, e le sue lame erano diventate il terrore della propria blasfema razza.
Ma tanto aveva sbagliato in passato, e tantissime sofferenze ... innumerevoli ... aveva causato...
Le parole di astio o di odio che sovente gli venivano rivolte per via della sua essenza o del suo passato erano solamente un piccolo prezzo da pagare in confronto di ciò che aveva compiuto un tempo.
Fece una smorfia di sopportazione e decise di ignorare per l'ennesima volta tali parole accusatorie.
Si strinse in miglior maniera intorno al fisico il proprio mantello.
NightLord procedette a passo costante e senza fatica lungo il sentiero fino al finire della foresta.
Poi si diresse verso le colline : altri luoghi lo attendevano.

[Modificato da NightLord 22/02/2005 20.48]










"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
abbastanza."

"Nulla è perdonato.
Nulla è dimenticato.
L'odio sopravvive a colui che
odia."

"Le vittime per me non sono
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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
22/02/2005 17:12
 
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[Modificato da Otrebmu Ittoram 24/02/2005 18.34]

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Maestro
22/02/2005 18:10
 
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Gli alti cipressi e le grosse quercie scagliavano le proprie ombre in mezzo alla radura, allungandosi minacciosamente con un aria funesta e oscura. Il vento soffiava forte, portando da lontano l'ululato di un lupo. Il corpo esile della ragazza fu scosso da brividi freddi, e lei si mosse involontariamente nei suoi panni.
" D'accordo cavaliere, andremo verso nord al castello di re Galuwen. Con il vostro spirito e la determinazione che vi si confà, sono sicura che arriveremo sani e salvi alla nostra meta. Gillian diede un occhiata al piccoletto che imbronciato se ne stava in disparte tutto amareggiato.
" Messer Gabien non vi addolorate, al ritorno su queste terre mi prnderò premura, di farvi visita e di salutarvi." Non sapeva se chiedere o no, lo strano oggetto elfico.
" Che ne dite, potreste prestarci quell...magnifico amuleto? Ve lo restitueremo quando ripasseremo di quà." Il nano guardò diritto negli occhi la giovane ragazza;
" Non c'é ne bisogno, io verrò con voi." Sentenziò lui con voce ferma.
" Cosa?" urlò Pau£
" Datevi un contegno cavaliere, ho detto che verrò con voi, e non per mia volontà. Visto che il principe Elven ha valutato anche questa possibilità, che voi non sareste venuta là, mi ha incaricato di mettermi a vostra disposizione, per portarvi dal custode del sacro teschio, e questo io mi appresto a fare" concluse Gabien con dignità, mettendosi a gambe divaricate e con le mani in vita. In questa posizione aspettava con coraggio non soltanto la risposta, ma anche l'ilarità dei due giovani che sicuramente non sarebbe tardata ad arrivare. Gillian non resistette più, e scoppiò in una risata salutare, vedendo l'atteggiamento del simpatico ometto!
" Ma certamente amico mio, se ci tenete cosi tanto potete venire con noi. Visto che abbiamo formato la compagnia, direi di muoverci... dobbiamo trovare un posto per dormire e qualcosa per rifocillarci." Pensava Gillian tra di se "la provvidenza non cessava mai di stupire, quando meno te lo aspetti il buon Dio si faceva sentire... sempre!" Diresse il suo sguardo verso Pau£ che fissando la punta del suo stivale sorrideva compiaciuto.
" Ma vi avverto" si pronunciò lui accarezzando delicatamente la sua Gyrspike, tenete a freno il vostro carattere imbarazzante!" Gillian tese la mano a Gabien per aiutarlo a montare in groppa allo stallone, dopo di ché prese le redini e con agilità e si portò in sella dietro l'ometto. Non dopo aver rimesso con cura il fragile fiore che era caduto inconsapevolmente a NighLord, tra le pagine del suo breviario.
" Bene,possiamo pure andare" e roteando gli occhi intorno a se scoprì che c'erano tre sentieri da percorrere. "Quale doveva prendere?" si domandò lei, e mentre decideva sentì la voce gutturale, ormai inconfondibile del suo passeggero;
" Milady vi consiglio di prendere L'antico sentiero...quello davanti a voi, ci porterà precisi dalla Dama del bosco. Lì troveremo un letto e qualcosa da mangiare." Cosi la strana compagnia, formata da due umani e un nano barbuto si mosse per andare incontro al loro destino. Le ombre della notte prendevano prepotentemente il posto alla luce, incutendo timore e silenzio. I rapaci notturni uscivono dalle loro tane in cerca di cibo, e la loro presenza si faceva sentire. La luna era nascosta come anche le stelle, il buio era sceso e la notte regnava sul mondo circostante. Gillian si scosse, e mentre proseguiva per lo stretto sentiero decise d'infrangere questo mortale silenzio, rivolgendossi a Pau£;
" Perché non mi parlate di voi cavalire? Da dove venite?"




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Paladino
22/02/2005 20:43
 
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Pau£ che nel silenzio del viaggio stava pensando alla poca fame che aveva, per effetto dei residui della sbronza di alcuni giorni prima, venne colto di sorpresa dalla domanda e dovette riflettere un attimo prima di proferir parola. "Sono uno che uccide i vampiri per mestiere, o almeno ho preso molte lezioni da uno che aveva questa occupazione; mi piace girare il mondo ma per ora sono un Aspirante dello Regno e da tale cerco di comportarmi, sbronze comprese, per poi, dopo aver raggiunto un alto grado di preparazione, partire per qualche annetto in cerca di avventure. Questa bella gyrspike l'ho trovata nel castello di un mostro durante il mio apprendistato e me ne sono innamorato, però penso sia giunto il momento di farmela incantare e per ciò sarò costretto a lavorare molto per raccimolare il denaro sufficiente." Rivolto a Gabien: spero che il vostro principino abbia da offrirci qualche Kion per il nostro impiego.
Gabien altezzoso: che domanda sciocca, che volete xhe siano per lui i pochi Kion che vi occorrono.
Paul poi a Gillian: E di voi invece che mi raccontate?




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Eroe
22/02/2005 20:49
 
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OT X Otre
hai ragione vecchio mio, ho sbagliato ancora ma ho subito corretto! Grazie per la segnalazione (non lo faccio apposta, ma sono i pochi oggetti che Night ha e che ha sempre con sè di solito [SM=x92709] )!

Per quanto concerne gli altri, buona avventura, e vedete di non prendere troppe mazzate [SM=x92710]

P.S. X Gillian/Rowena : da quando Night ha con sè fiori o robe simili ? [SM=x92708] [SM=x92710] [SM=x92710] [SM=x92710] (qui si sta confondendo il pg con Light [SM=x92710] )

OT

[Modificato da NightLord 22/02/2005 20.51]










"Ti leverò la pelle dalla carne,
la carne dalle ossa
e scorticherò le tue ossa.
E ancora non avrai sofferto
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Maestro
22/02/2005 21:14
 
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" Io, beh...non saprei, vengo dal regno di Arcadia, sono cresciuta là. I miei genitori adottivi, mi hanno donato tanto amore e mi hanno insegnato quello che sono ora..." Un senso di malinconia investì Gillian, mentre ricordava il suo passato! Aveva solo nove anni quando fu trovata dal conestabile del re Galuwen e da sua moglie, davanti alla chiesa, sui gradini mentre piangeva! Si ricordava ancora il fumo e le urla, il gran correre e sua sorella, Rowena! Gesu! Chi sa che fine avrà fatto essa? Dove sarà? Se ancora é viva?
" Non c'é molto da dire, sono cresciuta in fretta tra i libri e quello che amo di più, il mio Signore! Poi alla morte dei miei genitori sono stata costretta ad imparare il mestiere delle armi... Ma questa e un'altra storia." La ragazza si chiuse nel silenzio, aveva già parlato abbastanza. I ricordi affluivano alla mente, inesorabilmente come una valanga, e lei non aveva nessuna voglia di entrare nel mondo dei suoi pensieri. Voleva starsene fuori e concentrare tutte le sue energie su quello che accadeva ora.




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Paladino
22/02/2005 21:30
 
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Paul, quasi in colpa per l'improvviso silenzio della ragazza, tentò di smorzare la situazione: Sentite Gabien, siccome dovremmo trascorrere del tempo insieme non ho voglia di passare male questo tempo e perciò vi proporrei di narrarmi qualche storia mitica se non vi dispiace.
Gabien: Quale storia mitica, il mio posto è sempre stato quello di servitore, con molta dignità, della famiglia reale.
Paul: Vabbè però in tutto quel tempo che avete vissuto qualche storiella l'avrete pur sentita?
Gabien irripato: Ripetetemi un po' il vostro proposito di prima? Perché non mi sembra che vi stiate impegnando molto. Il mio compito è quello di scortare Lady Gillian, non di intrattenitore per bambini, capito?
Paul: Se la mettete così io non proferirò più parola nei vostri confronti, va bene?
Gabien alzando la voce: Perfetto allora io... ma Gillian interrompendo con aria mitigatrice ma sicuramente distolta dai suoi precedenti pensieri: Suvvia che comportamento dimostrate? Se cominciamo così come potremmo riuscire nella nostra impresa?
I due come bambinoni: D'accordo la finiamo.

[Modificato da Pau£ 23/02/2005 21.51]





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24/02/2005 16:02
 
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Gillian nel sorridere girò la testa per non farsi vedere dai suoi compagni birichini. Con la loro ingenuità essi erano in grado di portarla fuori dai suoi pensieri. Il cielo sopra le loro teste era carico di nubi scure. Chissà se avrebbero fatto in tempo ad arrivare al rifugio? Prese da una delle tasche del suo lungo mantello marrone una copricapo dello stesso colore e lo mise in testa senza badare mentre cominciava ad intonare sottovoce una cantilena. Le piaceva cantare la distendeva specialmente nelle situazioni pericolose, come adesso. Sentì il disappunto di Galien, ma non le importava nulla.
" Oh, meno male sembra che siamo arrivati" e puntò il dito avanti, sopra le cime dei alberi, in cima ad un colle si vedeva un piccolo maniero, circondato da una palizzata di legno spesso, e molto illuminato.
" Guardate la luce! Quì staremo al sicuro, ve lo garantisco! Aggiunse il nano risoluto e con soddisfazione. Pau£ tirò un sospiro di sollievo osservando la fortezza della Dama del Bosco. Almeno avrebbero dormito al sicuro per quella notte, pensò lui.
" Forza pelandroni sbrighiamoci, vediamo chi arriva primo?" disse la ragazza rivolta al cavaliere che preso alla sporovvista era rimasto a guardare, mentre lei aveva già spronato Delvet con gli speroni e partì spedita come una freccia. Gabien agguantò la sella con tutte due le mani urlando a squrciagola:
" Fermatevi, vi proibisco di galoppare..." ma le sue parole si persero nel buio della notte, sotto la risata cristalina della giovane donzella. Gillian aveva preso un buon margine di vantaggio su Pau£ che finalmente riavutossi dalla sorpresa, piantò i calcagni nella pancia del cavallo e partì a sua volta all'inseguimento della ragazza. Non gli ci volle molto per raggiungerla e sorpassarla, e quando fu alla sua altezza si scoprì la testa e fece una riverenza di circostanza!
I tre viaggiatori raggiunsero il pesante cancello dove scoprironò un drappello di elfi che gli stavano aspettando. Gillian avanzò decisa verso quello che sembrava il capitano.
" Siamo forestieri, e chiediamo asilo in nome di colui che é l'Eterno. Mi chiamo Gillian, figlia di Rhodes consigliere del re Lenvil e di sua moglie Rebecca. Vengo da Arcadia e sono alla ricerca del custode del sacro teschio per liberare la nostra gente dal potere di Lusinius, il malvagio mago. Chiedo con umiltà un posto per dormire...per me e per i miei amici" poi essa abassò la testa in segno di rispetto. Il capitano elfo la squadrò per bene e dopo un esame molto accurato di lei e dei suoi compagni, decise finalmente di aprire la bocca scoprendo cosi i suoi denti perfettamente bianchi.
" Io sono Olwuinh, il comandante di questo posto" disse lui piegando il capo a sua volta. La Dama del Bosaco, Mesendhel vi stà già aspettando nella sala grande, siete i benvenuti...entrate!" Cantò l'eflo a Gillian, perlomeno cosi sembrò a lei, che rimase incantata per la sua bellezza e imponenza. Aveva dei capelli biondi che scendevano morbidi sulle spalle, il viso squadrato e un sorriso incantatore! Vestiva semplice, con una tunica nera, fermata in vita da un grosso cinturone da dove pendeva una lunga spada. Nessun ornamento sul suo corpo, a parte i bracialli sul polso. Gillian si scosse per seguire l'elfo che stava sparendo all'interno del cancello.
" Avete bisogno d'aiuto"? disse sarcastico Pau£ prendendola per il braccio e accompagnandola dentro la fortezza.





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24/02/2005 18:39
 
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Proprio in quell'istante un fragorso tuono proruppe nel cielo e la pioggia cominciò a cadere. Grosse gocce precipitarono al suolo piegando gli esili fili d'erba e rendendolo fangoso. Un lampo rischiarò per un'istante il paesaggio circostante e un bagliore, lungo il sentiero, colpi l'attenzione degli elfi e dei tre viandanti.
Due figure si stavano avvicinando a passo lento, ma costante. Erano completamente ricoperti da armature di scaglie, fatta eccezione per i bracciali e i gambali fatti di solide piastre di metallo, color grigioperla. Due elmi coprivano i loro volti riparandoli dalle intemperie. Un mantello color blu notte avvolgeva uno delle due figure, mentre l'altro ne era sprovvisto.
Avvanzarono fino a giungere di fronte all'accogliente cancello. Quando furono a pochi passi dai guardiani di quel luogo e dai tre avventurieri si fermarono.
Uno dei due cavalieri si tolse l'elmo rivelando un viso umano ancora nel fiore degli anni, con barba, baffi e capelli biondi a fargli da contorno.
Guardò per un'istante i presenti con due occhi color cielo, poi giudicando l'elfo come il guardiano di quel luogo vi si rivolse.
"Salve messere sono Sir Alkor e questo è il mio compagno Rethar. Stiamo cercando un riparo per la notte. Non vi daremo troppo disturbo e sapremo ricompensarvi adeguatamente per il disturbo arrecatovi." disse Alkor e, guardando l'unica dama di quel gruppo, fece un lieve inchino.
L'elfo scrutò per alcuni momenti i due, sopratutto quello che l'elmo non se l'era tolto. Per corporatura e vestiario era del tutto simile al cavaliere che gli aveva rivolto la parola, ma qualcosa di indefinibile lo inquietava. Gli occhi di un rosso fuoco. Era fin troppo chiaro che quell'essere non era umano.
Poi, come se nulla fosse si presentò a sua volta ai nuovi arrivati e aggiunse "Pare che questa notte avremo molti ospiti! Che siate i benvenuti messeri! Prego seguitemi, stavamo giusto entrando!" detto ciò voltò le spalle al gruppo prendendone la testa, allo stesso tempo fece un cenno ad occhi invisibili per far chiudere alle loro spalle i cancelli.

------------------------------------------------------------------
Ot
Se siete concorde Madama unirei volentieri le mie armi alla vostra causa!!!!

[Modificato da Alkor 24/02/2005 18.44]

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24/02/2005 20:46
 
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Il coraggio di Gillian
OTX Alkor Ne sono più che felice, messere!




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25/02/2005 18:46
 
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Il capitano elfo, camminava con passo magnifico davanti al gruppo, incurante dei nuovi arrivati specialmente di quello con l'elmo abbassato. Gillian seguiva docilmente la loro guida, mentre con una mano proteggeva il nano che stranamente non solo si era ammutolito, ma stava immobile nella sella. Il suo sguardo prese a curiosare intorno. Nel cortile interno che era molto grande, delle quercie millenarie circondavano il muro, come dei guardiani semplici e naturali. Si sentiva il rumore dell'acqua che scorreva dolcemente, ti ci potevi addormentare, pensò lei, ma non riuscì ad individuare dove si poteva trovare. Il primo pensiero che le affiorò alla mente, fu la pace che le riempiva il cuore, facendola rilassare all'istante. Presero un altro sentiero, che sembrava portare alla fonte di tanta luce. Ai lati della strada c'erano delle statue di pietra che rappresentavano dei guerrieri elfi, molto più grandi di quelli conosciuti. Sicuramente arrivavano ad un'altezza superiore ai due metri e mezzo! Erano davvero belli! Improvvisamente curvarono a destra costeggiando il fulcro che iluminava questo posto, e apparve loro una splendida dimora!
Un castello non molto grande, ma solido e sicuro con due torri laterali e sopra l'entrata, al posto del blasone, una specie di rosone, fatto con i vetri colorati e un'inscrizione strana, indecifrabile, forse nella lingua elfica. Prima di entrare i pellegrini sentirono la voce del capitano che diceva:
" Lascerete i vostri cavalli qui" mentre dava loro l'esempio. All'interno, non c'era tutta quella luce che risplendeva all'esterno, ma soltanto quella diffusa dalle torce appese al muro. Non c'erano le guardie e neanche delle sentinelle, sembrava che non avessero paura di niente! Il silenzio era gradevolmente interotto da una musica di arpa. Olwuinh si fermò spostandosi a sinistra, e Gillian si trovò di fronte una donna bellissima vestita di bianco che aveva il sorriso più bello che avesse mai visto! Le lunghe maniche del vestito scendevono fino a terra ed erano ricamate con un filo d'oro finissimo, come anche la scollatura intorno al suo collo, adornato da un piccolo gioiello a forma di chiave. Una cinta dello stesso materiale pregiato le cingeva la vita, e sopra la testa una coroncina di fiori gialli. Portando tutte le due mani davanti a se, la Dama del Bosco fece qualche passo e venne loro incontro.
" Benvenuta milady"" disse essa, poi portando lo sguardo chiaro e luminoso, verso gli altri " benvenuti cavalieri! La mia dimora sarà per voi ristoro, pace e tranquillità!




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25/02/2005 19:23
 
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Poi sempre sorridento si rivolse al cavaliere con l'elmo aggiunse "Se lo desiderate potete riprendere la vostra forma originale possente creatura. Nessuno si sentirà minacciato in codesto loco!"
Un sorriso in risposta arrivò dal cavaliere senz'elmo.
"Dovevo immaginarlo che non saresti passato inosservato Rethar" disse Alkor rivolgendosi al cavaliere.
"Visto che la Patrona di questo luogo te lo permette direi che non è il caso di arrecargli offesa. Trasformati pure!"
A quelle parole una risata profonda e gutturale provenne da Rethar, poi mille scintille avvolsero il suo corpo. Ne venne avvolto completamente sotto l'occhio attonito dei viandanti e quello rilassato di Alkor e della Dama del Bosco.
Dopo qualche istante un lampo di luce argentea pervase la sala costringendo, chi non era preparato, a chiudere gli occhi.
Quando tutto fu terminato una creatura nobile e possente dalle scaglie argentee, come l'armatura che precedentemente indossava, aveva preso il posto del cavaliere con l'elmo...Un Drago di Luna.
"Beh, forse è il caso che mi presenti nuovamente" disse Alkor ai presenti.
"Sono Alkor il Cavaliere del Drago e questo è Rethar il mio compagno Drago" disse con una punta di orgoglio indicando il possente amico.

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PS: di sabato e domenica non sono mai collegato, quindi usate pure il mio personaggio se lo ritenete opportuno![SM=x92702]

[Modificato da Alkor 25/02/2005 19.23]

[Modificato da Alkor 25/02/2005 19.32]

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Paladino
25/02/2005 20:42
 
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Prima meravigliato per la magnificenza della Dama del Bosco, poi per la spettacolare trasformazione di Rethar Paul non aveva ancora spiccicato una parola da quando era entrato nel castello interno; con faccia stupefatta girava gli occhi senza meta in cerca di qualche cosa di familiare finché il suo sguardo cadde su Gillian e Gabien (ebbene si, anche Gabien in quel momento lo faceva sentire meglio), e si sentì sollevato dal peso dlla sorpresa. "Salve madama, spero che la nostra compagnia possa allietare questa grigia serata"




Aspirante Vassallo del Regno di Bluedragon
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Maestro
27/02/2005 18:28
 
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" Lo spero anch'io Pau£" rispose la ragazza ancora sotto l'effetto dello shock! Aveva sentito parlare di esseri meravigliosi chiamati draghi, ma questo andava oltre ogni immaginazione! Imponente nella sua prestanza, le sue squame argentate mandavano ancora bagliori, ed il riverbero della luce che cadeva su di esse, sprigionava un'atmosfera incantata, magica! Sembrava non reale!
La Dama contenta della trasformazione, accennò lievemente un gesto nella sua direzione, aggiungendo con la sua voce soave:
" Graditi ospiti, il tavolo é apparecchiato e i miei amici ci stanno aspettando." Posò la sua mano in quella del amico capitano e fece loro strada. Pau£ sembrava incantato, e continuava a guardarsi intorno meravigliato come anche Gillian che dietro Merendhel e Olwuinh, procedeva in testa al gruppo che aveva chiesto rifugio. Dietro a se sentiva chiaramente lo strascichio della coda di Rethar sulle lastre di marmo, ignaro dello sconvolgimento che aveva creato intorno a se, e specialmente sugli esseri mortali. Arrivarono ad un salone ampio, con un tavolo circolare ed in mezzo una cupola di vetro che sprigionava luce. Soltanto che qui Gillian trovò un cambiamento, tutta la stanza era piena di gente varia e colorata, elfi, maghi,nani, esseri umani che parlavano tutti insieme creando un gran brusio come delle api. Appena varcarono la soglia, molti si girarono e in poco tempo smisero di conversare. Merendhel prese posto in una poltrona uguale alle altre, dopo aver mostrato le sedie libere vicino a se ai nuovi arrivati, e diede cosi inizio alla cena. Gillian si ritrovò alla destra della Dama, tra il nano e Pau£, mentre gli altri due si trovavano alla sua sinistra. Sentiva gli sguardi dei altri comensali su di se, ma cercò di ignorare e mangiare in pace, finche la castellana non le rivolse la parola.
" Milady per caso non gradite il cibo?"
" No, maestà... vostra grazia... mhhh, perdonate" balbettò Gillian imbarazzata.
" Perché non mi chiamate sempicemente Merendhel, e basta" disse la donna elfica, che anche se non era regina, tutto in lei era regale, pensò la ragazza mentre inghiottiva e si rilassava.
" Grazie, lo farò..."
La signora del castello posò il tovagliolo di lino, e rivolgendo di nuovo la sua attenzione alla fanciulla, mostrò quel sorriso meraviglioso che ti spogliava di ogni paura ed incertezza.
" Perché cercate il teschio sacro"
" Perché il malvaggio Lusinius lo vuole, per liberare il mio re ed il regno di Arcadia dall'ombra nera che si abbatté su di noi..."
" Sapete che é un impresa ardua, nessuno é mai arrivato a vedere ne il custode, ne tanto meno il teschio sacro, cosa ve lo fa pensare che ci riuscirete voi, quando neanche i più grandi cavalieri ci sono riusciti?" chiese la Dama.
" Ah! niente mi fa pensare ciò. Spero solamente di arrivarci e cercare di riuscirci in questa impresa, io ce la metterò tutta, statene certa" replicò Gillian con fervore.
" Conoscete l'arte di combattere, o praticate la magia? chiese di nuovo la signora.
" Non pratico la magia, invece si, so maneggiare una spada...probabilmente anche molto bene" rispose la ragazza e poi con voce molto lieve, percettibile solo dalla Dama e dal nano che si trovava tra di loro disse:
"...non é su questo che faccio affidamento."
Merendhel rimase in silenzio per un po', e concluse:
" Domani prima della vostra partenza, desidero parlarvi" ponendo fine al discorso e rivolgendo il suo sorriso ad Alkor.
Gillian, era contenta che la Dama non le aveva chiesto altro, se no forse sarebbe stata costretta di sviare la verità . Il nano diede segni di vita finalmente, perché puntando il dito verso il piatto di lei, chiese a bocca piena:
" Se non mangiate, lo prendo volentieri io!?"
" Siete incorreggibile Gabien, vi prego" Lui afferò al volo il dono, senza stare a pensare.
" Gillian vi consiglio di andare a riposare presto, perche non abbiamo certezze sul domani." Bofonchiando e mangiando allo stesso tempo il nano si pulì la bocca con il dorso della mano, mentre con quell'altra agguantava una coppa per bagnarsi la gola.
" Questo vino, e una delizia, non ne bevevo di cosi buono da tanto tempo." Porse di nuovo il calice all'ancella che passava e se lo fece riempire.
Quando girò di nuovo la testa verso Gillian vide che si era immersa in una conversazione con un altro personaggio che aveva un'aria altezzosa e superba. La sua voce risultava ingannevole e falsa mentre profferiva parola.
"...sapete che é impossibile giungere fino al guardiano, o siete sciocca oppure siete una pazza!
" No, non credo di essere pazza, e comunque lo devo fare, scusatemi messere." Gillian rispose in modo che questo smettesse di importunarla, ma lui tornò alla carica, ignorando la sua risposta.
" Quando parlo esigo che mi si guardi in faccia, siete una sfrontata e mettete a repentaglio anche delle altre vite... a quanto pare." L'uomo aveva alzato la voce, diventando paonazzo per la rabbia. I suoi occhi dardeggiavano mentre cercava di riprendersi. Delle teste si girarono, mettendo Gillian in imbarazzo. Pau£ si era a sua volta alzato e fissava lo strano personaggio, aspettando un motivo per farsi avanti. La ragazza invece desiderando soltanto calmare gli animi troppo focosi, mise una mano sul braccio dell'amico, e rivolgendossi al suo interlocutore disse:
" I miei problemi mi appartengono signore...non voglio essere sgarbata, ma non intendo condividerli con voi. Per me non é successo nulla, tornate al vostro posto" concluse con calma lei. Persino la Dama si era alzata aspettando l'esito del fatto. Olwuinh si mise in piedi al fianco di Merendhel, tenendo d'occhio tutti quanti e pronto per qualsiasi...movimento!






Vassalla del Regno di Blue Dragon
Dio sta dietro a tutto, ma tutto nasconde Dio!

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Cacciatore di demoni
Regio Cronologo
28/02/2005 03:25
 
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[Modificato da Otrebmu Ittoram 01/03/2005 19.24]

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28/02/2005 18:01
 
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Alkor, dal canto suo, non si era alzato dal suo posto, ma sorseggiando una coppa dell'ottimo vino si era voltato in direzione della giovane donna e dell'elfo adirato. Come il Cavaliere del Drago anche Rethar si era interessato all'evento. Per lui le reazione umane erano sempre qualcosa di interessante.
Anche se Gillian si era dimostrata molto equilibrata nella risposta, era evidente che l'elfo era ancora in collera. Per lui la stupidità di quella missione era palese. Evidentemente era a conoscenza di cose che la giovine ignorava.
La tensione tra i due era evidente e anche i padroni di "casa" eano indecisi sul dafarsi. Con tutta probabilità l'elfo in collera godeva di ottima reputazione in quel luogo e se aveva reagito in quel modo, secondo loro, aveva dei validi motivi.
Ormai tutti gli occhi della sala erano rivolti nella loro direzione. Infatti era un evento raro vedere Emblemam, il saggio del castello, adirato e tutti volevano vedere cosa sarebbe successo.
Quella situazione doveva finire, pensò ad un certo punto Alkor, quindi deciso a porre termine a quel battibecco si alzò lentamente dalla sua seggiola e si diresse con calma verso il saggio. Quando fu a pochi passi, si fermò e lo guardò negli intensissimi occhi azzurri.
"Suvvia messere, non siate così adirato. Lady Gillian avrà i suoi motivi se ritiene di intraprendere questa missione! Inoltre per quanto difficile nessuna cerca è impossibile se svolta nel modo correto!"
L'elfo guardò l'uomo e poi, per un breve istante, il drago suo compagno. Doveva essere un umano piuttosto saggio e capace, se apparteneva alla valorosa schiera dei cavaileri dei draghi, pesò Emblemam. Era noto infatti che i draghi difficilemente sceglievano di condividere la loro vita con qualche essere diverso da loro e, se lo facevano, doveva esserci un'ottima ragione.
"In questo caso è impossibile!" sibilò lui "lo scopo che si è preposta è largamente al di fuori della sua portata!" poi dopo una pausa aggiunse "al di fuori della sua porta e dei compagni con cui viaggia!"
"Quindi non è impossibile!? Qualcuno è già riuscito a portarla a termine!?" domandò Alkor.
"Beh...si! Effettivamente in un lontano passato un eroe elfico era riuscito a giungere e ad oltrepassare il guardiano!" disse il saggio, ma subito aggiunse "ma si trattò solo di un fortunato, quanto isolato, caso! Da quel momento più nessuno è riuscito nell'impresa!"
"Questa è una ragione in più per lasciarla tentare! E se lei fosse tanto fortunata o capace di emulare quel vostro eroe!?"
"No! Non ne è all'altezza!" disse quasi urlando poi, dopo essersi un pò calamato continuò "Ne sono più che sicuro! Finora non mi sono mai sbagliato nel giudicare le capacità di una persona e lei non si avvicina neanche lontanamente alle capacità di quell'eroe e così anche i compagni che si porta appresso!"
A quelle parole Paul e Gabien si sentirono un pò offesi e stavano per ribattere, ma furono fermati dalle delicate mani della Dama del Bosco. "Lasciateli finire" disse con un tono di voce appena udibile.
"Come fate ad esserne così sicuro!? L'avete conosciuto forse!?"
"Si, l'ho conosciuto!" disse in tono fiero.
"E se io e il mio compagno ci unissimo a loro sarebbe ancora così difficile questa missione!?"
Emblemam come Gillian fu colto alla sprovvista da quell'affermazione. Non se l'aspettavano!
Il saggio lo guardò per un lungo momemto, poi, allo stesso modo, fissò il possente drago. Capì subito che non erano due sprovveduti, che avevano già fatto cose che per molti non erano neanche pensabili e intuì anche che tra i due vi era dell'altro. Qualcosa che li rendeve molto potenti.
Dopo quei lunghi momenti di silenzio disse sempre con tono fermo, ma allo stesso tempo più rillassato "Se darete loro una mano, forse avrete qualche possibilità di successo!"
"Allora così sia!" decretò Alkor e volgendosi verso Lady Gillian aggiunse "Vi porgo la mia spada e i miei servigi madama. Volete accettarli!?"
Estrasse così la spada e, tenendo l'elsa da una mano e la lama dall'altra, la porse alla giovane donna, chinandosi al contempo su un ginocchio.

[Modificato da Alkor 28/02/2005 18.17]

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