Cronache di una perdizione...
Prologo
Quale terribile errore è stato quello.
In un attimo, ho gettato via la mia vita per abbracciare il Lato Oscuro.
Nessuno era superiore a me.
Nessuno era più forte di me.
E nessuno poteva opporsi a me.
Ho ucciso molte persone: Jedi, Reborn, Senatori, Civili; oramai ho perso il conto delle mie vittime. Ho persino ucciso il Gran Maestro Luke Skywalker.
Ma prima di diventare l’Ultimo e Immortale Signore dei Sith, Lord Dinamis, mi chiamavo Sean Senais, ed ero il jedi più rispettato e saggio di tutti.
Capitolo 1: La nascita di un grande jedi
Mentre intorno alla luna di Endor la Ribellione dava il colpo di grazia ad un Impero ormai decadente, e mentre l’Imperatore Palpatine veniva ucciso da Anakin Skywalker, io nascevo sul pianeta Corellia. Forse fu un segno del destino che io nacqui proprio in quegli istanti così importanti, o forse solo una coincidenza, fatto sta che non ho mai conosciuto il giogo del tiranno Palpatine.
Sono cresciuto sentendo le storie che parlavano del grande eroe Luke Skywalker, l’eroe che aveva riportato la pace nell’universo: divenne il mio “idolo”, e sognavo di conoscerlo e diventare un Jedi forte e valoroso come lui.
Non potevo immaginare che il mio più grande desiderio si sarebbe realizzato molto presto: quando avevo circa 7 anni, una nave di Coruscant atterrò nel mio villaggio, e portava con se Luke e la principessa Leia Organa sua sorella. Non potevo credere ai miei occhi!! I due principali artefici della nascita della Nuova Repubblica erano proprio davanti ai miei occhi.
Ero affascinato da quella figura così silenziosa, saggia; sprigionava intorno a se un potere immenso, e sembrava cercasse qualcosa. O qualcuno. Ad un certo punto si accorse che lo stavo fissando e mi sorrise, poi mi fece cenno di avvicinarmi.
-Ciao ragazzo. Come ti chiami?-
-…Sean signore…-
-Chiamami Luke, odio i formalismi
-
-ehm…va bene signor…voglio dire…Luke…-
-Sento che sei piuttosto nervoso! Dimmi, perché mi stavi fissando prima?-
-o be, perché…è complicato! Ecco, sono cresciuto ascoltando le tue gesta, le tue imprese e ho sempre sognato di conoscerti!-
-Mi sento lusingato! Tu conosci il motivo della mia visita Sean?-
-Per stipulare un trattato in modo da far entrare il nostro pianeta nella Nuova Repubblica!-
-Quello è il motivo della visita di mia sorella…ma conosci il mio?
-No…pensavo…-
-Sono venuto perché sto cercando allievi per la nuova accademia Jedi. E credo di averne appena trovato uno
-
Rimasi stupito da quella risposta. Voleva davvero dire che io sarei diventato un Jedi?
-Ho notato subito la tua presenza Sean. La Forza è potente in te; sento che diventerai un grande jedi un giorno!
Ti sto chiedendo di venire con me, di lasciare la tua famiglia, i tuoi amici, tutto quello che hai per una vita dura, piena di sacrifici, al servizio della Repubblica e del Bene. Cosa scegli?-
-Non ho bisogno di pensarci su. Voglio venire con te, e diventare un jedi valoroso e potente-
Partimmo dopo qualche settimana per Yavin 4, dove era stata fondata l’accademia. Quelli furono gli anni più duri della mia vita: mi allenavo ogni giorno con la spada e con i poteri della Forza; ogni giorno Luke mi insegnava nuovi stili di combattimento; ogni giorno, diventavo un jedi migliore. Se ne accorse anche il mio maestro, tant’è che un giorno mi disse:
-Tu farai grandi cose con quella spada…la Forza scorre potente in te come un fiume in piena! Persino Yoda e Obi-wan sarebbero d’accordo con me…-
-Mi impegno al massimo per raggiungere il mio obiettivo-
-Lo vedo Sean, lo vedo…il tuo tempo in quest’accademia è quasi finito e presto sarai un Jedi a tutti gli effetti. Diventerai il Guardiano della Repubblica, il difensore dei deboli,combatterai il male in ogni sua forma. Dovrai stare attento a non cadere vittima del Lato Oscuro, non dovrai cedere alle sue tentazioni, alle sue provocazioni. Te l’ho già detto: la via dello Jedi è dura e irta di pericoli, e ora più che mai: da un po’ di tempo sento un tremito nella Forza, sono preoccupato…-
-Lo sento anch’io Maestro, ora, se permette, torno nelle mie stanze…-
Quella notte non riuscii a dormire: riflettevo sulle parole di Luke, sull’importanza che aveva per me divenire un Jedi, sul pericolo che il mio maestro aveva avvertito; nella mia testa girava un turbine di pensieri che non mi permise di prendere sonno…
------------TO BE CONTINUED------------------
Adesso mi sembra molto meglio! E pensare che sono ancora al primo capitolo...verrà una storiona!!!!
[Modificato da Il narratore Kratos 17/08/2003 1.34]
Sono KRATOS, appartenente alla Gilda dei Artisti.
"L'arte è il nostro mestiere,
la spada è la nostra musica,
e il nostro scudo è la poesia"